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'Sliding Doors', la vostra 'scelta diversa'?


Dreaming

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Avete mai visto il film Sliding Doors? Nella pellicola la protagonista si trova davanti ad un metrò, da quel momento vi sono due storie 'parallele', quella in cui la ragazza prende effettivamente la metro, torna a casa e scopre il ragazzo che la tradisce, lo lascia e cambia vita e quella in cui lei perde la metropolitana, non scopre il tradimento e vive la sua vita in modo 'differente'.

 

Voi avete la vostra 'Porta Scorrevole'? Un momento della vostra vita in cui avreste voluto fare una scelta diversa? Ce ne saranno molti ma magari uno in particolare vi va di condividerlo qui...

 

Io ne ho piu di uno naturalmente però, pensando al film ed alle opportunità che avrei potuto vivere me ne viene in mente uno.

 

Avevo 19 anni circa, mi trovavo su un autobus, di sera. Tornavo a casa. All'epoca non avevo ancora fatto 'coming out' con me stesso e negavo l'evidenza.

Mentre ero sul bus vengo 'avvicinato' da un ragazzo, piu o meno della mia età, alto, moro, carino davvero.... si inizia a chiacchierare del piu e del meno, di cosa faceva, in che zona viveva etc... una conversazione piacevole. Scendiamo alla stessa fermata, io dovevo aspettare mio padre che avrebbe dovuto venire a prendermi, lui alcuni suoi amici. Cosi si continua la chiacchierata. Alla fine, arrivano i suoi amici e lui prima di salutarmi mi dice di scambiarci i numeri di telefono. Io dico di no. Alchè mi propone di darmi il suo, visto che organizzava anche delle feste e suonava.. ed io gentilmente rifiuto. Lui non si scompone, mi fa un bel sorriso, mi saluta, sale in macchina e si allontana lungo la via.....

 

Ecco, se avessi accettato di scambiare i numeri con lui? Probabilmente avrei solo avuto una amicizia in piu o magari chissà.. qualcos'altro.. avrei scoperto 'me stesso' molto prima e forse sarei cresciuto meglio emotivamente.

 

Ma la paura, la dannata paura mi ha fermato...

 

Voi? Che mi raccontate?

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uhm, probabilmente aver conosciuto una persona che ha reso la mia vita molto pessima per un periodo abbastanza lungo in passato, tornando indietro io quel numero invece non l'avrei scambiato proprio! Per il resto non mi pento delle scelte che ho fatto. Sono abbastanza soddisfatto della mia vita al momento. Ma son convinto che in momenti decisivi della mia vita avendo preso altre decisioni sarebbe stato completamente diverso, se meglio o peggio non so, ma a me sta bene così!

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Io invece sarei stato curiosissimo di sapere cosa sarebbe successo se circa 12 anni fa avessi scelto di iscrivermi al liceo artistico (e poi all'accademia), anzichè le scelte che poi ho fatto realmente..

 

In particolare mi chiedo cosa sarebbe stato della mia (omo)sesualità frequentando certi ambienti notoriamente più friendly..

 

E vabbè.. ^^

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umh :hm:

io non credo alle scelte di vita che portano a drastiche biforcazioni: trovo che qualsiasi scelta, per quanto importante, faccia parte di una costruzione complessa, e che una biforcazione di vita si costruisce piano piano, non con una sola scelta ma con molteplici scelte consecutive

trovo l'idea kirkegaardiana del "aut aut" una cosa molto suggestiva, molto romantica (inteso in senso letterale: qualcosa afferente al romanticismo), in grado di far palpitare il cuor :giveheart:

ma sostanzialmente fasulla :asd:

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mi chiedo come sarei stato se avessi scelto lingue invece di economia.. ero indeciso sino all'ultimo e quando andai ad iscrivermi dissi economia, forse a causa dell'amore mai sopito per i numeri :D

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privateuniverse

Ci sono molte "biforcazioni" che mi vengono in mente.

 

Cosa sarebbe successo se, in quella dell'estate 1984, quando avevo 17 anni, non mi fossi cacciato in una discussione da cui non riuscii a venir fuori illeso, risultata in una specie di coming out involontario con il mio migliore amico di allora, la cui reazione ambigua mi terrorizzò, paralizzandomi, per molti anni a venire?

 

Quando avevo 21 anni, per la prima volta, andai all'estero, in Gran Bretagna, da solo.

 

Oddio, non del tutto da solo: dovevo andare a frequentare un corso di lingua estivo di tre settimane in un'università, sia perché avevo l'esame di lì a poco (a scuola avevo fatto francese tranne un corso facoltativo di inglese alle medie, l'inglese lo stavo imparando all'università, integrandolo con molto studio personale), sia perché, appassionato di lingue straniere e perfezionista com'ero, volevo migliorare il mio inglese; ma il viaggio lo facevo da solo.

 

Quell'università ospitava anche degli studenti di un'università americana, l'Università Statale dell'Ohio di Bowling Green. Alcune lezioni integrative di cultura nel pomeriggio si facevano insieme, così come le escursioni. Per di più, alloggiando negli studentati universitari, con le cucine in comune, capitava che alcuni di noi cominciassero a frequentare alcuni di loro.

Una sera facemmo una festa, e venne fuori una conversazione sulle abitudini delle persone dai vari paesi. Come ci si salutava tra amici? Questo ragazzo di Toledo (nell'Ohio), carino e simpatico, che aveva una bella voce, studiava canto lirico e suonava la chitarra, e che mi aveva detto che avrebbe dovuto imparare anche l'italiano, disse che, negli Stati Uniti, era normale baciarsi sulla guancia anche tra amici maschi; per dare una dimostrazione pratica, puntò su di me, con mio grande, e credo visibile, imbarazzo.

 

Ho parlato spesso con americani, che mi hanno detto che non è affatto vero. Mi chiedo: non è che ci stava provando? Se fossi stato meno timido e più scaltro avrei potuto indagare; ma non ne ebbi il coraggio.

 

Lo so che è patetico, ma ci penso spesso.

Edited by privateuniverse
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Che bello questo 3D.

Allora, vediamo.

Dovevo partire per 1 anno a Heslinki per l'Erasmus di Ingegneria, ho conosciuto il mio ragazzo a Maggio e ho lasciato perdere tutto.

Ero in un momento critico, pochi amici e CO con nessuno essendo ancora single... probabilmente fossi partito non sarei più tornato indietro.

 

Oppure: 1^ colloquio di lavoro: cercano ingegneri da mandare in giro per il mondo (cina, giappone, india) per verificare gli impianti dell'ansaldo. Io ovviamente, sempre per il fidanzato di cui sopra, dico di no. E ora ammuffisco a Milano mentre potrei girare tra Tokyo e Dubai....

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Che bello questo 3D.

Allora, vediamo.

Dovevo partire per 1 anno a Heslinki per l'Erasmus di Ingegneria, ho conosciuto il mio ragazzo a Maggio e ho lasciato perdere tutto.

Ero in un momento critico, pochi amici e CO con nessuno essendo ancora single... probabilmente fossi partito non sarei più tornato indietro.

 

Oppure: 1^ colloquio di lavoro: cercano ingegneri da mandare in giro per il mondo (cina, giappone, india) per verificare gli impianti dell'ansaldo. Io ovviamente, sempre per il fidanzato di cui sopra, dico di no. E ora ammuffisco a Milano mentre potrei girare tra Tokyo e Dubai....

 

il fidanzato è rimasto lo stesso?

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Mentre pensate alla vostra 'seconda opportunità', potete ascoltare la colonna sonora del Film 'Sliding Doors', Turn back time degli Aqua:

 

Edited by Dreaming
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Beh, non sarà una cosa che mi ha cambiato la vita, ma rinunciare ad un concerto dei REM per andare a sostenere l'ultimo esame all'università...tanta fatica per trovare il biglietto...avrei preferito laurearmi più tardi...peccato,davvero, per quel concerto...

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il fidanzato è rimasto lo stesso?

 

Si. Almeno non posso proprio dire che ho fatto male a scegliere di restare... Però il dubbio resta..

 

M è venuto in mente un altro "BIVIO" (mi sento molto Enrico Ruggeri... :D )

 

Nel 2005 sono andato a tenere un corso di formazione a Chicago nel quale ho presentato, per 3 settimane, l'azienda a tutti nuovi assunti provenienti da tutto il mondo.

 

Il mio "collega" era uno svizzero. All'inizio m sembrava orrendo, poi pian piano mi sono accorto che ero affascinato dai suoi modi.. ma mai nulla ovviamente (eravamo sul lavoro e al tempo non volevo ancora "scoprirmi").

 

L'ultima sera vado in camera sua (eravamo in un campus) mi accoglie in mutande... ma io ancora nulla.

 

Torno in Italia, ci sentiamo via SMS, e, con un trucco, scopro che è gay.

 

Mi chiedo ancora adesso, dopo 7 anni, cosa sarebbe successo se mi fossi dichiarato e ci avessi provato.

 

Ammetto che è stato l'unico (in 12 anni di relazione attuale) che mi ha fatto seriamente pensare di mollare tutto e seguirlo in Svizzera.

 

Ma non ho mai insistito, nè ho voluto approfondire l'argomento. Lui è anche fidanzato e non ha mai detto niente, per quanto ancora oggi, nonostante non ci siamo mai più visti (e Milano - Zurigo non ci vorrebbe nulla...) ci sentiamo via SMS e Facebook....

Edited by Fabiofax
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