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Come dimenticare qualcuno?


Fra93

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Ragazzi ho bisogno di consigli.

Poco tempo fa io e il mio ragazzo siamo andati al mare. Era un'occasione per riavvicinarci, dato che nell'ultimo periodo siamo stati un po' distanti. I primi giorni tutto era stupendo: mare, sole, spiaggia, io e lui. Ci coccolavamo e stavamo davvero benissimo insieme. Io pensavo " Il mare ci fa proprio bene!", beh forse non era proprio così...

 

Il penultimo giorno di mare, mentre lui era in doccia, dopo aver fatto l'amore ha lasciato il cellulare acceso sul letto. Continuava a vibrare, così incuriosito (lo so non dovevo) ho guardato.

Quanto mai, mi tradiva.

Pochi giorni prima era andato all'estero, in Inghilterra per incontrare una sua amica di vecchia data. In questo frangente ha conosciuto un ragazzo italiano che vive là da qualche mese. Beh dopo un corteggiamento si sono baciati. Lui l'ha anche invitato a casa sua (poi, per quello che mi ha detto lui non c'è andato.

Guardo il cell ed è pieno di loro messaggi dolci, così dolci che a me non li ha mai scritti in 2 anni. cose del tipo "Io che ti do la felpina, io che ballo con te, io che ti bacio, io che giro con te, io e te *_*" testuali parole. Poi c'era di peggio, non esattamente messaggi romantici. Il brutto poi è che non era nemmeno l'altro che ci provava, era il mio ex che continuava.

Mi tremavano le gambe, mi sentivo preso in giro, ferito, arrabbiato. Ho fatto finta di niente, poi sono SCOPPIATO.

 

Ecco ora siamo entrambi a casa, io l'ho lasciato. Lui mi ha detto che se mi ha tradito è colpa mia, che quello in una sera gli ha fatto provare cose che io in 2 anni non sono riuscito a fare. La colpa per lui era mia.

 

Il colmo? Vorrebbe riprovarci, senza pagare, non eliminando nemmeno il tipo dagli amici. Ma io non ci riesco, non mi fido di lui. Vorrei qualcuno che mi prendesse e mi baciasse, mi disse "quanto sei bello", non che mi tradisse e mi desse tutta la colpa.

 

Io non so se riesco a dimenticarmelo, ogni volta che lo sento mi viene da piangere. Io sono cresciuto con lui, è stato il mio primo ragazzo e non l'ho mai tradito.

 

Come faccio?

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Lui mi ha detto che se mi ha tradito è colpa mia, che quello in una sera gli ha fatto provare cose che io in 2 anni non sono riuscito a fare. La colpa per lui era mia.

 

Ti ha detto una cosa parecchio stupida, che dimostra la sua immaturità e la sua incapacità di prendersi le proprie responsabilità.

Però con questa frase ti ha anche implicitamente spiegato che il suo tradimento non è solo una "sbandata" momentanea, un incidente di percorso, ma è frutto della "mancanza di qualcosa" nella vostra coppia. Già te lo dicevo nell'altra discussione che avevi aperto, accetta che la vostra storia è finita, prima lo farai meglio sarà per te.

Lo so che non è facile, ma dovresti proprio provare a frequentare altri gay, ampliare le tue conoscenze e le tue amicizie, è così che si riparte ...

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Ecco ora siamo entrambi a casa, io l'ho lasciato. Lui mi ha detto che se mi ha tradito è colpa mia, che quello in una sera gli ha fatto provare cose che io in 2 anni non sono riuscito a fare. La colpa per lui era mia.

Ma vale la pena solo pensare di poter continuare a stare vicino ad una persona simile? Anziché metterti le corna poteva parlare con te dei problemi che potevate avere all'interno della coppia?

Tu ti sentiresti pronto ad affrontare un cammino del genere per riparare una cosa che sembrerebbe essersi rotta definitivamente?

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Ora è il momento di lasciarlo andare, di dimenticarsi di lui. Si è comportato in questa maniera dimostrandosi immaturo e prima di ricominciare a provare qualcosa per lui ti consiglio anche io di tagliarlo da ogni rapporto di amicizia. Se avesse riconosciuto il suo errore e avesse chiesto scusa potrei capire, ma se si è comportato così ti consiglio di chiudere il rapporto già da adesso.

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Ma io l'ho fatto. Ma sto male, anzi malissimo. Ho perso ogni fiducia in lui, e non posso evitare di pensare che ci siano ragazzi disposti a non tradire.. Il tradimento non riesco proprio a reggerlo...

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angoloinstanza

"Save me from curious conscience, that still hoards

Its strength for darkness, burrowing like a mole"

 

la memoria è una brutta bestia in questi casi, cazzo se lo è.

 

non sentirlo più, non cercarlo più, chiedigli di non scriverti/chiamarti/bla bla per minimo qualche mese. in quei mesi conosci gente ( non diventare una zoccola), esci con gli amici, ubriacati. il tempo fa sbiadire qualsiasi cosa (ti fa persino venire i capelli bianchi!), tranquillo.

 

mi pare ovvio che tu non possa tornare insieme ad una persona del genere, soprattutto se non ti fidi più, perché non ti fidi più.​

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Sarà che ho sviluppato una grave intolleranza nei confronti di persone bastarde e infime di questo genere, ma non so come tu possa neanche lontanamente pensare di riprovarci.

Comprendo bene che sei cresciuto con lui e ti senti affezionato, ma ci rendiamo conto di come ti ha trattato, facendoti anche sentire una merda?

 

Vedi di lasciarlo immediatamente perdere, hai bisogno di voltare pagina e farti una nuova vita.

Edited by Krypto
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Vedrai Fra l'università sara un ottima occasione per conoscere tante nuove persone!

Mi associo a quello che già ti hanno detto gli altri, lascia stare il tuo ex.. si è comportato davvero male. Se ci riprovassi con lui ti rimarrà sempre il pensiero fisso di ciò che ha fatto, e , a mio parere, vivresti sempre col timore che possa riaccadere.

Volta pagina!

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Che ti abbia detto che per lui è colpa tua è tanto ridicolo, quanto rivelatore del fatto che tra di voi non funziona.

Non dar retta al suo voler ricominciare, è spazzatura, il comportamento di un bambino che si è stancato di un giocattolo, ma non vuole darlo via, perché gli fa comunque piacere la comodità di poterci giocare quando vuole, e perché gli piace l'idea di possederlo, tanto più se quel giocattolo è in grado di farlo sentire desiderato da qualcuno.

La storia tra di voi è finita. Taglia tutti i ponti con lui, di netto e senza indugi: non parlarci, non cercarlo, non incontrarlo, non cercare di sapere cosa fa, non informarti, e impara ad odiarlo, o a odiare la parte di te stesso che ti vorrebbe far tornare con lui (che è una parte sciocca, dipendente e sottomessa, della quale non hai bisogno).

L'odio è lecito, è naturale ed è sano, ti porterà al distacco e poi si stabilizzerà in un freddo disprezzo, col tempo, la lontananza e le esperienze.

E mi raccomando: odio, non rabbia. Arrabbiarti con lui o con te stesso è inutile, è caotico e ti svuota da ogni energia senza cambiare nulla e senza darti alcun beneficio.

Edited by Woland_88
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Ragazzi ho bisogno di consigli.

Poco tempo fa io e il mio ragazzo siamo andati al mare. Era un'occasione per riavvicinarci, dato che nell'ultimo periodo siamo stati un po' distanti. I primi giorni tutto era stupendo: mare, sole, spiaggia, io e lui. Ci coccolavamo e stavamo davvero benissimo insieme. Io pensavo " Il mare ci fa proprio bene!", beh forse non era proprio così...

 

Il penultimo giorno di mare, mentre lui era in doccia, dopo aver fatto l'amore ha lasciato il cellulare acceso sul letto. Continuava a vibrare, così incuriosito (lo so non dovevo) ho guardato.

Quanto mai, mi tradiva.

Pochi giorni prima era andato all'estero, in Inghilterra per incontrare una sua amica di vecchia data. In questo frangente ha conosciuto un ragazzo italiano che vive là da qualche mese. Beh dopo un corteggiamento si sono baciati. Lui l'ha anche invitato a casa sua (poi, per quello che mi ha detto lui non c'è andato.

Guardo il cell ed è pieno di loro messaggi dolci, così dolci che a me non li ha mai scritti in 2 anni. cose del tipo "Io che ti do la felpina, io che ballo con te, io che ti bacio, io che giro con te, io e te *_*" testuali parole. Poi c'era di peggio, non esattamente messaggi romantici. Il brutto poi è che non era nemmeno l'altro che ci provava, era il mio ex che continuava.

Mi tremavano le gambe, mi sentivo preso in giro, ferito, arrabbiato. Ho fatto finta di niente, poi sono SCOPPIATO.

 

Ecco ora siamo entrambi a casa, io l'ho lasciato. Lui mi ha detto che se mi ha tradito è colpa mia, che quello in una sera gli ha fatto provare cose che io in 2 anni non sono riuscito a fare. La colpa per lui era mia.

 

Il colmo? Vorrebbe riprovarci, senza pagare, non eliminando nemmeno il tipo dagli amici. Ma io non ci riesco, non mi fido di lui. Vorrei qualcuno che mi prendesse e mi baciasse, mi disse "quanto sei bello", non che mi tradisse e mi desse tutta la colpa.

 

Io non so se riesco a dimenticarmelo, ogni volta che lo sento mi viene da piangere. Io sono cresciuto con lui, è stato il mio primo ragazzo e non l'ho mai tradito.

 

Come faccio?

 

 

 

 

 

Premettendo che io non credo affatto al concetto di “se ami davvero non tradisci”, personalmente reputo il tradimento nei confronti del proprio partner un atteggiamento da bocciare.

 

Ritengo sia importante non puntare il dito, cioè “se ti ho tradito è colpa tua”, ma indagare se stessi sui motivi che hanno condotto ad un gesto simile, senza però, appunto, imputare all’altro colpe e mancanze.

 

Anche perché, per PRIMA COSA, se mi manca qualcosa dalla persona che amo, se ci sono discrepanze, trascuratezze, azzo eh… SI PARLA.

E’ normale affrontare crisi, liti, dubbi ecc ecc. Però appunto: si parla e ci si impegna INSIEME per cercare una soluzione; le storie, soprattutto quelle radicate e durature, quelle costruite di anno in anno non sono rose e fiori come all’inzio…

Tuttavia, se però si impegna solo uno dei due partner, allora significa chiaramente che la storia, almeno per l’altra parte, è finita.

 

 

Per quanto riguarda il dimenticare: mi dispiace ma non è possibile.

Se scegli di stare con lui, di riprovare, dovete affrontare insieme il trauma del “tradimento”, perché per te è tale, lecitamente, ma non dimenticherai… devi “collocarlo”, ma per farlo il discorso va affrontato profondamente.

Se scegli di chiudere, idem: non lo dimenticherai. Non si può dimenticare qualcuno che è stato davvero solcante, importante. Dovrai, col tempo, assimilare la chiusura della tua relazione, collocarla per poi risorgere pronto ad investire di nuovo.

 

 

(ommadonna, rileggendomi, sembro la rubrica “cuori infranti” parla la psicologa ahahahah: un sorriso?)

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Se per te è stato importante non lo dimenticherai.

Quindi sii forte, vai avanti, e mantieni il ricordo delle cose belle vissute con lui.

 

E concordo con il concederti qualche tempo di leggerezza, non stare a cercare subito il rimpiazzo nel cuore, per guarire ci vuole tempo e non è bello per nessuno dover diventare il chiodo che scaccia il chiodo.

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beh dimenticare qualcuno , così di punto in bianco, non è semplice. soprattutto con una persona con cui si è stati per molto tempo, si è stati innamorati ( ps lo sei ancora?) e che è stato il primo ragazzo.

tuttavia anche io ti consiglio di tagliare tutti i contatti con lui e di fare l'indifferente. nel senso che non devi buttare tutto quello che c'era tra voi nel cestino, fare finta che non sia successo nulla, ma quello che c'è stato deve restare una storia, un esperienza, PUNTO. non devi farti seghe mentali del tipo "potevo fare di più", "forse ho sbagliato qua", "dovevo....potevo" e altre balle varie perché finiresti per auto torturarti senza portare a niente.

poi addirittura ha dato la colpa a te! cioè ha cercato di spostare il torto da lui stesso a te in modo da non sentirsi in colpa! che str@nzo! ( se posso :) )

dai, il mio ultimo consiglio è di farti forza, il tempo aggiusta tutto ;)

poi tra un po' vai all'uni ( pps quando iniziate? noi il 5 -.-" :( ) quindi ci sarà l'occasione di conoscere nuove persone =)

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@@wesker Beh si hai ragione, forse è il caso di dimenticare, il fatto è che non era solo il mio ragazzo, ma era anche un mio grande amico... (ps iniziamo il 22 :P)

@@Shadia Sei stata davvero gentile e si sembri una psicologa di coppia ahahah :D

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Alcool con gli amici, studio, lavoro, sesso occasionale e un nuovo fidanzato.

 

Non devi dimenticarlo, devi solo smettere di ritenere la cosa importante.

I primi tre mesi puoi anche piangere, poi basta.

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@@Almadel eviterei l'alcool eccessivo, perchè rende un pò troppo disinibiti, ed il giorno dopo ti svegli sentendoti ben peggio.

Sesso occasionale... bò, al limite però da sobri o appena brilli.

Però appoggio in pieno studio, lavoro, amici, e il fare cose che ci fanno stare bene, cose che ci piacciono, costruttive...

 

Sui mesi da dedicare al dolore e al pianto non so, credo che la chiusura di una storia importante, a prescindere dal come e dal perchè, sia pari ad un lutto, e dunque l'elaborazione e l'accettazione sono soggettivi...

Lecitamente si sta male, ma il punto è arrivare a rompersi le palle di stare male, ed allora, parte la rinascita...

 

 

 

@@Fra93 sì rileggendomi, sembra così ahahah ma parlo solo per esperienza, sinceramente.

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Il sesso è l'unica cosa che funzioni davvero,

perché ci fa smettere di sentirci addosso

quell'alone da "ragazzo ferito e umiliato"

e ci toglie quel complesso di superiorità

che ci viene come reazione.

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Io più che altro non credo che siano tutti capaci di farlo.

Generalmente i ragazzi feriti vogliono continuare a star male

per far sentire in colpa il ragazzo che li ha lasciati.

 

Nessun ragazzo che soffre davvero per un abbandono

vorrebbe smettere di soffrire dall'oggi al domani,

perché non vuole dare questa soddisfazione all'altro.

 

"Guarda, guarda come mi fai soffrire! E' tutta colpa tua se io muoio dentro!"

Per colpevolizzarlo è necessario continuare a stare malissimo.

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Però @@Almadel ha ragione quando dice che ti toglie di dosso l'alone da "sfigato" umiliato e offeso, forse non sarà universale ma di sicuro tra i gay funziona eccome. In fondo è solo un adattamento del "chiodo schiaccia chiodo" che, da sempre, è la panacea di tutti i mali sentimentali.

Dimenticare, poi, sarà impossibile @@Fra93 e forse anche ingiusto, come ti è già stato suggerito, tieni i ricordi belli e accantona la sofferenza.

Ancora mi trovo in accordo con Almadel: alcool, amici, sesso occasionale un mix fenomenale.

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Io più che altro non credo che siano tutti capaci di farlo.

Generalmente i ragazzi feriti vogliono continuare a star male

per far sentire in colpa il ragazzo che li ha lasciati.

 

Nessun ragazzo che soffre davvero per un abbandono

vorrebbe smettere di soffrire dall'oggi al domani,

perché non vuole dare questa soddisfazione all'altro.

 

"Guarda, guarda come mi fai soffrire! E' tutta colpa tua se io muoio dentro!"

Per colpevolizzarlo è necessario continuare a stare malissimo.

 

Ahahahah! E continuare anche quando è passato tutto, perché la vendetta è un piatto che va consumato freddo.

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Altaltalt, io non sono uno che soffre per far soffrire. Sinceramente starei meglio se me ne fottessi altamente. Sarei anche rimasto con lui, gli avrei fatto le corna, bah. Io però non sono quel genere di ragazzo. Offro la mia integrità e la mia fiducia, se poi viene spezzata è inevitabile uno schianto del cuore!

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Almadel ha perfettamente ragione.

Io ho amato una singola persona finora nella mia vita, ed è un ragazzo che ho lasciato a dicembre lo scorso anno. Dopo un paio di settimane di rabbia (e ci stanno per eventi connessi ad amici da eliminare, e poi doveva passare natale e capodanno), mi sono fatto un giro ad andare a letto con gli orsetti bellissimi che avevo lasciato indietro mettendomi con lui. Aldilà della piacevolezza di queste persone che si sono prestate a farmi coccole, è stato molto terapeutico.

 

Per dirti, dopo 7 mesi ancora continuo a fare con Oscar, nella mia mente, lunghi discorsi su come le cose potevano andare meglio e su come quella volta o l'altra si poteva o non si poteva. Ma di fatto ho avuto un'altra storia intanto, breve ma piacevole, e non soffro affatto di quel passato.

 

Non dimenticherò mai Oscar, avrà per sempre un piccolo spazio in me, per tutte le cose belle che abbiamo vissuto insieme.

Però la vita va avanti e alla vedovanza sofferente proprio non credo e penso che sia solamente un modo molto "drama" per nascondersi e ricominciare.

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Personalmente condivido il totale distacco dettato dalla rottura di un rapporto se appunto si sceglie di chiudere definitivamente: non vederlo, non sentirlo, non cercare di avere info su di lui da altri, non fargli sapere nulla di te ecc ecc. Questo è importante.

Però io non credo al chiodo schiaccia chiodo, ai rimpiazzi, perché per me la persona che ho amato resta tale, e chiunque altro, è comunque un’altra persona. Che poi possa farmi stare bene avere “amanti” in giro, perché come qualcuno qui ha detto (non ricordo in che post) il sesso è piacevole, è ovvio… e fa anche piacere sentirsi corteggiati, desiderati…

 

Io non sono stata capace di schioccare le dita e cambiare i mie pensieri da un giorno all’altro, seppur avessi addosso un carico di sofferenza enorme e che in ogni modo cercassi di scacciare, di allontanare… ho cercato di non crogiolarmi nel dolore, di non permettere che divenisse un “oh poverina come sta male” ma un “ok, sto male, ne sono consapevole. Amen. Però vediamo di stare bene”.

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angoloinstanza

Io più che altro non credo che siano tutti capaci di farlo.

Generalmente i ragazzi feriti vogliono continuare a star male

per far sentire in colpa il ragazzo che li ha lasciati.

 

Nessun ragazzo che soffre davvero per un abbandono

vorrebbe smettere di soffrire dall'oggi al domani,

perché non vuole dare questa soddisfazione all'altro.

 

"Guarda, guarda come mi fai soffrire! E' tutta colpa tua se io muoio dentro!"

Per colpevolizzarlo è necessario continuare a stare malissimo.

 

e io che per colpevolizzare faccio/farei l'esatto contrario...

Edited by angoloinstanza
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Cielo.. leggo certi consigli e mi si accapona la pelle..

Il sentimento che si prova per una persona non si limita al sesso, non si limita allo stare insieme. Non è inversamente proporzionale ai giorni passati distanti.

Il sentimento è legato alla psiche di chi lo prova. Non ci sono nè regole universali nè regole in sè per sè.

E' un po' come le diete.. apparentemente funzionano per tutti ma ogni individuo reagisce in maniera diversa a seconda della propria costituzione fisica. Il punto è il danno che essa produce. Quant'è alto? Quant'è trascurabile?

 

Non conta soltanto lil gesto commesso dall'altra persona. Una coppia non è formata meramente da uno schema indissolubile di due individui prigionieri l'uno dell'altro, è un desiderio costante che si tramuta in azioni. Quando accadono certi avvenimenti non c'è alcun harmagheddon esploso in terra, c'è solo la manifestazione di un cambiamento che non rende i partner meschini, codardi, stupidi, gelosi, folli, ma solo umani.

E' normale che il proprio mondo ne esca sconvolto tanto più quando i due mondi si sono già fusi insieme.

Il concetto di dipendenza è innato nell'uomo ma non quello di immutabilità.

Le persona cambiano e correttamente o in maniera scorretta queste danno prova di come si cambi.

 

Fare sesso per dimenticare.. aloni.. bere.. tutta roba che inibisce la personalità. E' per questo che funziona.

Tutto quello che posso dirti, considerando che la cosa non mi lascia indifferente è che non c'è niente da allontanare nè da rifuggire. Non ci sono sentimenti sbagliati che puoi provare. Amarlo non è essere stupido, odiarlo non è essere stupido. Sono sentimenti legittimi e come tali combatterli è solo una lotta contro la tua natura.

Continua a provare questi sentimenti ma punta su altro. Concentra i tuoi sforzi su cose che hanno pari importanza o simile. Col tempo il tuo mondo si riequilibrerà da solo. Se intanto dovessero cambiare le cose nuovamente tra voi due il "perdono" ricorda che non è un atto di misericordia. Non sei dio nè un suo superiore. Sei solo una persona in grado di discernere le debolezze altrui e le proprie. Le forze altrui e le proprie.

Se riterrai, un giorno, di poter iniziare da capo con lui sarà perchè sei in grado di comprendere cosa sia davvero il tradimento e quanto questo possa far parte di ciò che siete stati. Altrimenti, se giungerai a lidi diversi, sarai tu stesso a prendere scelte istintivamente diverse.

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@@Aquarivs Ciò che scrivi è profondo.

 

Mi domando se è davvero possibile definire che “per i gay funziona così”… come @Macsia ha scritto. Mi domando se sia davvero possibile ragionare per schieramenti; a mio avviso, ogni persona reagisce appunto in modo soggettivo, e non c’è una cura per la delusione, il dolore, la perdita di qualcuno che si ama. Non una cura universale. Non una cura che funziona a scompartimenti stagni: se sei gay fai così, se sei lesbica fai in quest’altro modo, se sei bisex bla bla, se sei etero ecc ecc ecc

 

Il vissuto doloroso ognuno lo affronta con i mezzi che ritiene più opportuni per cercare di elaborare e di stare meno male, per cercare di rinascere, o quantomeno, di capire coscientemente che si può vivere senza la persona che ci è sempre stata accanto, magari per 3, magari per 5, 7, o più anni.

La persona con la quale probabilmente si è cresciuti.

La delusione e lo sconforto, o viceversa, la perdita a volte inevitabile di un compagno perché hai agito tradendo (si tradisce per mille motivi, a prescindere dal fatto che sia un atteggiamento scorretto), non si combattono uniformando il tutto in un'unica soluzione.

 

 

 

@@Fra93 ti auguro semplicemente di fare “mente locale”, come si dice in gergo, di non nasconderti dietro un dito: ti sei preso una mazzata, fa male lo so, assimilala, falla tua e mettila via senza aspettarti di bruciare i tempi, perchè non sono quantificabili. Cerca solo di non crogiolarti nel dolore ma di trovare le risorse per te, e solo per te, capaci di farti stare meglio.

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Cerca solo di non crogiolarti nel dolore ma di trovare le risorse per te, e solo per te, capaci di farti stare meglio.

 

Lo sto cercando di fare... ma purtroppo anche solo vedere un programma tv me lo ricorda. Mi ricorda che l'ho dovuto lasciare, che erano tutte balle le sue. Io non so nemmeno bene chi sono, figurati..

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