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Non trovo il coraggio...


X.Gaetano.X

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Ciao a tutti,sono Gaetano,a gennaio farò 18 anni. Ho scoperto di essere gay praticamente fin da piccolo e per me questo non era e non è un problema. Adesso potrei dirlo,ma ho una paura assurda di perdere tutti. Non so come reagiranno. Di sicuro male. Mia madre e mia sorella forse l'hanno capito ma non ci vogliono credere. Ora sto male perchè se lo dico forse perderò i miei amici. Ultimamente sto diventando un pò solitario,cioè rifiuto a volte uscite etc,perchè ho paura se una femmina si innamora di me e poi non saprei proprio come comportarmi. Se glielo direi di sicuro lo andrebbe a spifferare ai 4 venti e addio! Lo potrei dire a 2 mie compagne di classe che sembrano aperte di mentalità,ma ho una paura assurda di prendere la decisione sbagliata. Non voglio più vivere nella falsità. Voglio una storia. Amici gay come me e perchè no,anche amici etero non omofobi :) Però non so come farmene :( Aiutatemi,consigliatemi,già il fatto di essermi sfogato in questo modo mi ha fatto stare un pò meglio.

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Gaetano, ci sono passati in molti. No, non c'è garanzia che tutto vada bene. E la tua paura è comprensibile, anzi la abbiamo vissuta credo tutti, tranne pochi casi dorati.

 

Però è una cosa che già comprendi devi fare, almeno parzialmente. Perchè se vuoi avere amici gay, o relazioni, o anche vivere con la serenità che da non avere segreti addosso, come se vivessi delle colpe che colpe invece non sono, allora ci vuole che ti prendi prima o poi questi rischi e che almeno alla tua famiglia ristretta e ai tuoi più cari amici tu racconti chi sei, dando loro modo di volerti bene ancora di più e trattarti da adulto e da uomo, accettandoti per la tua particolarità e condividendo con te la tua intera vita.

 

Però tu riflettici con calma, non è necessario che tu faccia tutto quanto di corsa, di impulso, di getto.

 

Innanzi tutto leggi su questo forum le esperienze di altri. Molte ti tranquillizzeranno, alcune ti faranno riflettere.

 

Poi seleziona una singola persona, quella di cui ti fidi di più, tua madre, tua sorella, un amico o una amica del cuore, che sai che non ti tradirà.

 

Con questa persona parlaci, sfogati e scopri che succede, fatti un nuovo alleato. Vedrai che, se la persona che scegli ti vuole bene, ti riempirà di affetto. Magari non sarà una cosa immediata, magari per un momento lo shock può causare una reazione momentanea inaspettata e sgradita, ma tu sii forte e vedrai che il premio sarà la libertà di essere quello che si è, almeno con qualcuno. Poi, tutto sarà più facile nei successivi c.o.

 

In bocca al lupo.

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Bene, cercherò di ricordare come ho fatto io quando ero alle prime armi, ai primi C.O e alle prime autoaccetazioni. Iniziamo con una scaletta ben precisa, che secondo me dovrebbe essere l'ordine in cui va affrontata la situazione Gaia, cerco di parlare sfoderando la mia esperienza che credo non sia così poca:

 

- Accetazione completa di se stessi

- Ricerca dell'accetazione da parte di terzi

- Ricerca di un compagno

 

Analizzo il primo passaggio, accetazione di se stessi. Tu dici di saperlo fin da piccolo, quindi diciamo un passo avanti verso l'accettazione è fatto. Ricorda però che accettare di essere gay, non vuol dire solamente "ok sono gay!" e finisce lì, l'accettarsi gay vuol dire proiettare se stessi in situazioni gay, quindi rapporti con maschi, siano essi superficiali come un bacio o profondi come un rapporto sessuale, hai mai analizzato questo fattore? 18 anni, sono pochi (non credere io ne ho 23) ma dai 18 ai 23 la mia "accettazione" ha fatto passi da gigante, mai avrei sognato a 18 anni di fare sesso con un maschio, al massimo dicevo "un bacio... basta". Detto ciò, in primis analizza la tua fase d'accettazione, e se è ancora prematura, prenditi TUTTO il tempo per te stesso, prima di andare al punto due. Non puoi permetterti che un discorso con un amico X più "forte" di te nelle sue convinzioni ti faccia venire il dubbio "ma sono gay o no?" o robe simili, perché poi finiresti con incasinare te e gli altri su un terreno dove tu dovresti essere il solo e unico vincitore.

 

Analizzo il punto due, che è quello che tu chiedi qui: L'accettazione da parte di terzi: Tua sorella, tua madre i tuoi amici, uno sconosciuto. Il Coming Out non è facile, specialmente le prime volte. Dovresti tastare il terreno e sapere gia dall'inizio a cosa vai incontro, o quasi. Tua madre e tua sorella, ti amano (almeno, nel 99% dei casi e così) e se non sono di mentalità tanto chiusa, ti accetteranno come nulla fosse, forse qualche pianto, forse il contrario, risate dicendo "tanto lo sapevamo!" in ogni caso, la famiglia dovrebbe essere il primo passo. Se con loro non te la senti, parla con un tuo amico/amica speciale. Non dirlo alla compagna di scuola X perché secondo te e di mentalità aperta visto che si è rasata la testa a 0 e veste punk, fidati, si rivelerà un enorme sbaglio il più delle volte.

 

Analizzare il terzo punto, lo vedo ancora superfluo per ora, diciamo solo che dopo che starai bene con te stesso, e sottolineo bene, potrai stare bene con qualcun'altro :)

 

Chrys

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Io ero esattamente nella tua stessa situazione...e lo sono stato fino circa a 21 anni..ma più che altro perchè non mi ero accettato neanche io completamente, e questo come dice @@Chrys è il primo punto fondamentale da verificare. Io ho avuto la fortuna che mia sorella mi ha obbligato a dirglielo praticamente e mi ha anche aiutato ad accettarmi, mi ha convinto che non c'è nulla di sbagliato. Poi pian piano vedrai che non ne potrai più e ti libererai di questo peso, magari anche con una sola persona. Ovviamente non si possono mai prevedere le reazioni, però ti posso dire che tutti ma tutti i miei amici hanno accettato la cosa in modo totalmente sereno, anche persone che mi sembravano totalmente chiuse. Il fatto è che se ti vogliono bene, te ne vogliono incodizionatamente.

Per quanto riguarda la famiglia, mia mamma all'inizio non l'ha presa bene..ha dovuto digerire la cosa, e non ci ha messo pochissimo. Ma ora va tutto bene, anche se, ovviamente, si deve abituare e sicuramente ne ha un bisogno maggiore rispetto ai tuoi amici.

Quando non avevo ancora fatto CO di ragazze che si sono innamorate di me ce n'è stata qualcuna; semplicemente evitavo l'argomento, o le dicevo che non ero interessato bona. Succede benissimo anche tra gli etero xD non è strano!

 

Non mi resta che augurarti buona fortuna!

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Ci siamo passati tutti e se ti fai un giro in questa sezione e ti leggi le storie dei coming out ti accorgerai di non essere solo! Intanto prova ad aprire il discorso omosessualità con le tue amiche, vedi un po' come la pensano. Alle ragazze che ci provavano con me ho sempre detto "non mi interessi" senza fornire troppe spiegazioni ;)

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Grazie ragazzi. Purtroppo bisogna rischiare. Non si può continuare a vivere così. Ci sarà molto dolore,ma ne sarà poi valsa la pena. Comunque,il mio problema sarebbe quello di conoscere altri ragazzi,non abito in una grande città,non so come fare :( Voglio vivere come gli altri! Anche se all'inizio lo faccio di nascosto...

Edited by X.Gaetano.X
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Io ho 22 anni e sono nella tua stessa situazione, o quasi. Potrei dirlo a diversi amici e anche a mia madre e alle mie sorella, almeno una, ma preferisco tenere tutto per me proprio per non rischiare. Ammiro tutti quelli che hanno fatto CO anche in situazioni peggiori della mia ma io non riesco proprio a farlo. Esci con gli amici, se qualcuno ci prova con te dici chiaramente che non sei interessato al momento, come faccio io. Non rimanere chiuso in casa perché così rischi di perdere gli amici, gli stessi amici con cui potresti fare CO in futuro.

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@@X.Gaetano.X Mi sembra che tu abbia una buona base di accettazione di te stesso, però da quello che pensi non è completa. Probabilmente ti colpevolizzi e pensi di essere peggiore degli altri, temi il loro giudizio. Ma tu non hai colpa proprio di nulla, quindi devi pensare il tuo aprirti, i CO, "semplicemente" come trasmettere agli altri quello che sei. Prova a pensare lucidamente al CO con esito negativo (non perchè ha probabilità maggiori di verificarsi, semmai l'opposto): se dovesse non andare bene che cosa ti spaventa di più? Essere solo, essere disprezzato, subire un clima di ulteriore pesantezza quando già non ce la fai più. Magari raccontaci un pò di questi pensieri e paure, perchè il modo di affrontarli è diverso.

Dici che non si può vivere cosi e hai ragione perchè probabilmente ne soffri molto, ma qual'è la cosa di cui hai più bisogno? Stare bene in famiglia o con gli amici, un confidente/amico per aprirti, vivere una storia.

Come diceva Chrys l'ideale è stilare una lista strategica e ragionata, facendo un passo alla volta.

Penso in ogni caso che il primo passo sia sfatare le tue autopredizioni catastrofiche, paranoie che quasi sempre per tutti hanno molto poco fondamento e producono solo ansia inutile, abbattimento dell'autostima e soprattutto paralisi anti-CO. Non permettere al giudizio negativo degli altri di buttarti giù, ma soprattutto non permettere alle paranoie di bloccarti la vita.

 

@@redcold Il problema di tenersi tutto dentro è che anche lì paghi un prezzo alto. Ti autoimprigioni in te stesso solo e ti lasci corrodere dal non poter avere/essere quello che vuoi.

Capisco che ognuno di noi vive una condizione specifica: tipo di persone di cui è circondato, la zona in cui vive, il proprio carattere, però questo grande "rischio" non cambia così tanto. Alla fine nessuno sa mai che reazioni avranno gli altri prima di provare i CO, spesso poi le reazioni sono sorprendentemente positive.

Il mio CO con i miei è stato senza dubbio il più problematico e ho vissuto i medesimi meccanismi, sofferenze simili. Quando mi sono liberato è stato come dare di stomaco dopo aver resistito oltre la fisica sopportazione. Scusate l'analogia, però rende bene perchè dopo si prova un senso liberatorio immediato e svanisce lo stato di limbo in cui prima si stava costantemente. Bisogna convincersi che lo sforzo necessario per fare questo passo, è davvero piccolo confrontato a quello che si ottiene.

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Se cerchi compagnia, magari in galera potresti trovare molti amici di letto ahahahahah prescindendo il doverti dichiarare o meno, tanto ogni buco è un entrata xDXD

Per il C.O ti consiglio vivamente di rifletterci su, perchè secondo me è una scelta che va ponderata, tutto cambiera, già, chi ti rassicura benevolmente già lo sa, l'unica cosa di positivo è che ti sentirai più leggero e con un peso in meno sullo stomaco in relazione alle conseguenze che ne derivano da quel peso xD

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ciao gaetano anche io mi ponevo tutti quei problemi fino a pochi giorni fa ma ho alla fine capito che non serve a nulla massacrarsi di pippe mentali e non arrivare a niente quindi pensa che se non lo dici a nessuno ti rimarra un peso nello stomaco,invece se ti confidi ti sentirai più leggero e se vedrai che qualcuno dei tuoi amici reagirà male capirai che non sono veri amici perchè non ti accettano per come sei quindi secondo me sarebbe meglio che lo dicessi prima a qualcuno di cui ti fidi ciecamente e se va bene piano piano a tutti gli altri ma fai un passo per volta e non vergognarti di cio che sei.

ti auguro di districarti da questa orribile situazione (perche so cosa si prova) e spero che troverai tanti amici,comunque fa quello che ritieni più giusto la decisione è tua.

 

ps: comunque io ho 15 anni e ho fatto co con mia madre (che di conseguenza lo a detto a mio padre) e con il mio migliore amico(da pochissimi giorni);almeno nel mio caso nessuno è rimasto turbato dalla cosa.

 

good luck.

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Grazie ragazzi. è proprio così. Io non riesco a stare con gli amici senza aver fatto CO. Mi sentirei falso e non vivrei appieno. Dovrei fare CO per avere amici stabili. Purtroppo però bisogna fare questo passo.

@@Inux : Se non dovesse andare bene mi spaventa il fatto che i miei mi possano cacciare di casa,che a scuola poi alcuni mi deridano,che la vita cambi.che possa soffrire di più. Per questo vorrei farlo quando avrò 18 anni (a breve) e totalmente quando sarò uscito dal liceo,momento in cui poi finalmente sarò libero di andare in un altra città,fare nuove conoscenze etc.

Edited by X.Gaetano.X
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A volte si pensa che la cosa migliore è fare CO con gli amici più stretti che si hanno ma non è proprio cosi. La cosa migliore è farlo con chi è di mentalità aperta, non necessariamente tra le cerchie più strette. Il mio primo è stato con una compagna di classe con cui mi scannavo regolarmente. Avrei potuto farlo col mio migliore amico (l'ho fatto ma non subito) ma pensavo di avere esiti poco positivi. Con questa ragazza ci stuzzicavamo regolarmente, non dico odio, ma eravamo come il diavolo e l'acqua santa, io pacifico e tranquillo, lei irriquieta e nervosa (infatti mi detestava per il fatto di essere il suo opposto). Provo a fermarmi e pensare che forse non è una stronza, forse ha qualche problema anche lei. La prendo fuori dalla classe un giorno, le chiedo se vuole parlare. Ci apriamo, non parliamo di cose specifiche ma scatta una scintilla, ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ci facciamo un pò di queste lunghe chiacchierate, poi un giorno in cui a entrambi non andava di entrare a scuola passeggiamo e le dico tutto. La mia prima vera amica è stata lei, che prima non lo era affatto.

Prova a guardare meglio le persone che hai attorno.

Questa paura dell'essere cacciati di casa dai genitori invece perdonatemi ma non la capisco.

Posso capire che siamo diversi per età, luogo in cui viviamo, religione e altro, ma cacciare un figlio non lo concepisco (oltretutto è anche contro la legge). Come si fa a buttare un figlio per strada? Gaetano al Sud forse saranno anche meno moderni però penso che i tuoi terranno decisamente tanto a te. Perchè pensi a una reazione così estrema? Dirlo ai genitori può aprire un periodo difficile, loro non comprendono, l'aria è pesante, ma se andasse cosi dovresti affrontare la cosa a 18 anni come a 24. La differenza sta nel tempo che ti tieni dentro questo peso e permettergli di consumarti. Dirlo anche ai genitori dipende comunque da quanto è forte il tuo bisogno di essere te stesso anche in famiglia. Se il tuo bisogno è quello di aprirti, trovare un amico a cui dirlo sarà meglio. Se anche facendolo pensi di stare in casa con la sensazione di oppressione allora è il caso di non fare passare anni e dirlo ai tuoi.

Saranno passati 10 anni, ma ai miei tempi, oltre a cercarmi un amico tra le persone che conoscevo, usavo anche il web, le chat.

Se facessi conoscenza con questi mezzi che problemi avresti? Poca libertà di uscire, troppo controllo da parte dei tuoi?

Cerca in ogni caso di non vedere tutto nero, spesso le persone ci sorprendono positivamente anche quando ci aspettiamo il peggio, non esasperare le tue autopredizioni catastrofiche ok? :)

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A volte si pensa che la cosa migliore è fare CO con gli amici più stretti che si hanno ma non è proprio cosi. La cosa migliore è farlo con chi è di mentalità aperta, non necessariamente tra le cerchie più strette.

Beh, per quanto mi riguarda,i miei amici stretti per essere tali dovevano avere quel requisito. Non mi sono mai sognato di approfondire i rapporti con gente omofoba. Del resto se un amico messo di fronte ad un coming out si dimostra di essere di mentalità chiusa non penso possa definirsi tale. E' vero che anche quando le persone che ti circondano sono totalmente aperte si ha sempre paura di esporre se stessi.

 

Cerca in ogni caso di non vedere tutto nero, spesso le persone ci sorprendono positivamente anche quando ci aspettiamo il peggio, non esasperare le tue autopredizioni catastrofiche ok? :)

Per l'appunto, io ho sempre avuto timore di dirlo ai miei amici etero (per le mie amiche molto più semplice). Alla fine si son dimostrati MOLTO più aperti delle ragazze.

 

Gaetano, sicuramente dopo il liceo si apriranno nuove strade. Almeno per me è stato tutto in discesa a partire dagli anni universitari. Vuoi perché si incontrano persone più mature, vuoi perché sei lontano da casa.

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@@Inux hai ragione,devo imparare a essere più positivo!!! Però è il mio carattere,sai!! xD

Comunque,vorrei dei consigli riguardo queste due mie strade che cercherò d'intraprendere : inizialmente vorrei fare CO con una mia compagna di classe che non mi sembra affatto omofoba,anzi abbiamo a volte affrontato l'argomento e lei era pro-gay. (Secondo me già l'ha capito xD) Lo stesso con altre due. Così almeno mi sento un pò più libero,non riesco a sopportare altri 2 anni senza averlo detto a nessuno.

Successivamente vorrei andare a Palermo all'arcigay e vedere se potrò farmi anche amici gay :) inoltre lì sarò in una città,non in un paese,e starò meglio.

Edited by X.Gaetano.X
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Dai Gaetano allora provaci con la tua compagna! Andatevi a prendere un gelato e paragliene come se le parlassi di una passione, anche se ovviamente sarai un pò emozionato non metterla col tono "Volevo dirti che il mondo sta per finire..." :) Prendila serenamente, vedrai che andrà bene, a maggior ragione se avete già parlato di questi argomenti.

Non aspettare e buttati, se ti fai un'amica aumenti gli alleati e starai già molto meglio!

Appoggio anche andare all'Arcigay, sicuro ti troverai bene!

Mi raccomando buttati subito, anche se il tuo carattere è come è ignoralo e semplicemente fallo.

Ti vogliamo vincitore :) aggiornaci!!

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  • 2 months later...

Ragazzi,ancora non l'ho fatto. Ma lo farò presto. Entro fine dell'anno. Me lo sono promesso. Non posso fingere più. Sto male.

Però poi ogni volta penso alle conseguenze negative che forse potrebbe avere ciò (anche se non dovrebbero esserci perchè queste mie compagne mi sembrano aperte mentalmente). Il mio carattere di merda mi frega!!! Sono troppo insicuro! Sono sicuro che una volta buttato,sarà tutto più facile,nonostante sia dura!

Riguardo al CO con i genitori,per ora non se ne parla proprio...no no :(

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  • 8 months later...
X.Gaetano.X

Ho fatto coming out a fine giugno con una mia amica e andò mooolto bene. :D

Da ciò che le dissi lo capì lei e me lo chiese lei. "gaetano, sei gay?" e io : "si". e lei : "e allora?" e mi abbraccia! :D :D :D

Primo passo fatto.

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