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No alla prof lesbica


Marcolino2

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http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=6058&ID_sezione=524

 

Licenziata, o meglio contratto non rinnovato, solo perchè è lesbica. Neanche fosse portatrice di un virus letale..

 

Beh, che dire? La storia la sento molto vicina.Da settembre inizio a lavorare in una scuola cattolica. Purtroppo in un mondo ideale certe discriminazioni non dovrebbero esistere, dovrebbe contare solo la professionalità . In pratica, e lo dico con molto rammarico, in certi ambienti , soprattutto quelli dove l'omosessualità è considerata un peccato, è meglio non parlare del proprio orientamento sessuale, altrimenti si rischia di non poter lavorare più, e di questi tempi, in mancanza di lavoro, è un lusso che non ci si può permettere, ahimè.

 

 

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La mia prof di matematica delle medie era lesbica, è stata una delle migliori insegnanti che io ricordi e mi ha fatto amare molto la sua materia. Quanta stupidità a questo mondo ...

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Germania? Strano.. pensavo Italia.

 

Comunque io ho già espresso il mio pensiero in merito, anche se capisco, come dice Marco, le esigenze lavorative: Se per la Chiesa noi siamo degli esseri abietti e immorali, perchè noi ci ostiniamo a voler vivere con loro? Qualche tempo fa c'era la storia di un catechista gay.... che si lamentava che lo avevano cacciato.

 

La chiesa è niente di più di una setta, ha le sue idee, perchè ci ostianiamo a volerne fare parte?

 

Per cui auguro a Marco in bocca al lupo, sperando che questa esperienza sia solo un trampolino per andare poi in una scuola laica, statale, dove non deve nascondersi. (Anche perchè poi le cose vengono comunque fuori...)

Edited by Fabiofax
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Germania? Strano.. pensavo Italia.

 

Anche in Germania ci sono i Cattolici, eh!

Diciamo che in Italia la lesbica non avrebbe neanche denunciato...

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Vero, ma avendo loro le unioni civili (Eingetragene Lebenspartnerschaft) pensavo fossero più aperti...

Edited by Fabiofax
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Da ciò che si deduce dal breve articolo in Germania

una scuola cattolica non può licenziare una donna lesbica

durante il periodo della maternità, ma lo può fare al di fuori

di questa tutela rafforzata della madre ( che vale in generale )

 

Ovviamente è una eccezione-privilegio concesso alla scuola cattolica

in nome della libertà religiosa, fa sorridere che nel caso dei cattolici si

sia dovuto specificare che almeno gli stipendi durante la maternità siano

dovuti, perchè la chiesa cattolica in teoria difende la maternità ed il

diritto del nascituro sopra ogni cosa ( ma evidentemente non quando

si tratta di licenziare una mamma lesbica )

 

Per il resto è come in Italia, la scuola Cattolica può legittimamente

discriminare il proprio personale in quanto organizzazione di tendenza

ideologicamente orientata ( in caso contrario sarebbe limitata la libertà

religiosa )

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Ciao Fabio, lo so, è brutto da dirsi, ma alla fine, avendo trovato un lavoro che mi piace tanto e per cui ho studiato altri due anni dopo l'università, dovrò scendere anch'io a questi compromessi e non dire nulla del mio orientamento sessuale. Porca miseria, mi chiedo, ma che ho la peste? Mah..

 

Però non voglio rinunciare ad una cosa che mi piace, anche perchè qui al sud non è che si trovi facilmente lavoro. Se potessi scegliere, ovviamente, non lavorerei in un ambiente così, ma alla fine uno si deve pure adeguare. E spero, come dici tu, che sia solo l'inizio per poter lavorare in scuole statali, che, ad essere sincero, mi hanno chiamato più volte lo scorso anno scolastico dalla provincia di Napoli per supplenze. Quest'anno, però, per non rischiare di non lavorare (il precariato scolastico è complicato, un anno lavori, l'anno dopo magari stai a casa) ho accettato questa scuola privata, che mi garantisce stipendio e punteggio.

 

Ma dico io, se uno lavora bene, se é professionale, se raggiunge obiettivi, il fatto di amare una persona dello stesso sesso che cosa c'entra? Qui manca completamente la logica ed il buonsenso, ahimè. Puó l'orientamento sessuale rendere una persona meno valida e produttiva? Certo che no. E allora? Perchè ancora tutti questo pregiudizi del cavolo?

 

 

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Lo so Almadel, ma a me l'inferno è sempre piaciuto di più del paradiso. Meglio i peccatori veri che i finti santi! Beh, scherzo...

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C'è anche una concezione strana e abbastanza assurda secondo la quale tu potresti traviare le giovani menti degli alunni, insegnando comportamenti sbagliati, o comunque dando il cattivo esempio.

Come se uno a scuola si mettesse a disquisire con gli studenti della sua vita sentimentale/sessuale ....

Edited by wasabi
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Come se uno a scuola si mettesse a disquisire con gli studenti della sua vita sentimentale/sessuale ....

 

Mi viene da dire... ma magari si disquisisse! Ma magari!!

 

Marco, tu hai tutte le tue ragioni, visto che il lavoro è lavoro... ci mancherebbe!

Edited by Fabiofax
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Ma lo sai wasabi che l'omosessualità è contagiosa e non hanno ancora inventato un vaccino? Un prof gay potrebbe trasmetterlo agli alunni...Al liceo il prof di educazione fisica era gay (una volta lo beccai in discoteca abbracciato ad un uomo), quello di latino e greco del classico era gay e si vedeva lontano un miglio. E nessuno di loro sbandierava la sua vita sessuale con gli alunni e devo dire che anche noi alunni non abbiamo mai fatto commenti volgari o negativi perchè erano ottimi professori, soprattutto quello di latino. E addirittura c'era chi tifava per un fidanzamento tra i due, in modo che il preside, uno dai valori molto molto tradizionali, rimanesse sotto schock...

 

Comunque non so se tutti i genitori sarebbero contenti di avere un prof gay per il loro figlio.

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Beh però

 

Ipotizziamo che Marcolino debba parlare di Platone o di

Oscar Wilde o della rivoluzione sessuale o del rapporto fra

scienza e fede etc.

 

E' chiaro che può essere Cattolicissimo pure essendo frocio

ma se la sua omosessualità è dichiarata la sua credibilità

diventerebbe scarsa per gli studenti

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Ma lo sai wasabi che l'omosessualità è contagiosa e non hanno ancora inventato un vaccino? Un prof gay potrebbe trasmetterlo agli alunni...

 

Sì esatto, alcuni genitori pensano davvero (ricordo quanto si diceva riguardo alla mia prof delle medie lesbica) che gli alunni possano prendere ad esempio modelli di vita sbagliati.

Mi viene da ridere o da piangere, non so.

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La differenza che è successo in Germania e non Italia è che essendo successo in Germania lei molto sicuramente riavrà il posto di lavoro, mentre in Italia è molto più difficile...

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Tutti i genitori pensano mediamente questo, ma

perchè ( purtroppo ) non riescono ad andare oltre

a questo livello "terragno" di considerazione della

scuola, cioè non hanno la più pallida idea di cosa

possa significare spiegare Oscar Wilde in un

modo o nell'altro....e in fondo non gli frega neanche

niente

 

Questo però vale per tutti i genitori ed anche nella scuola pubblica

 

 

PS NON riavrà il posto di lavoro neanche in Germania

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Perché si permette ad una scuola di avere atteggiamenti discriminatori e anti-egualitari? Dovrebbe essere sanzionata una scelta del genere.

 

La scuola è cattolica ed ha i suoi principi, ma io come Stato non permetterei certi atteggiamenti. Si dà troppo potere a queste istituzioni.

 

A nessuno, al giorno d'oggi, verrebbe in mente di fare una scuola per neri e una per bianchi; quei tempi sono passati. Non vedo perché risulta "normale" un tale atteggiamento contro i gay.

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Secondo me il problema non dovrebbe esserci, l'insegnamento è un lavoro, anche se il docente è gay insegna la sua materia non l'omosessualità. Se la tua scuola si trova nel Sud dove, secondo Roberto Saviano, si viene scambiati per gay se si parla in italiano corretto senza usare il dialetto le bestemmie e le parolacce e ci si lava, queste sono cose normali per i docenti. Se non ricordo male, fino ad una cinquantina di anni fa alle elementari i maestri controllavano i capelli e le unghie degli scolari e mettevano il giudizio sulla pagella in igiene. Una volta in Italia non tutte le case avevano il gabinetto, tantomeno la doccia e le maestre dovevano insegnare agli scolari a soffiarsi il naso come educazione civica.

Oggi ho visto un video su youtube girato in una scuola: uno studente accusava la docente di puzzare e di non lavarsi perché gli aveva dato quattro.

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A nessuno, al giorno d'oggi, verrebbe in mente di fare una scuola per neri e una per bianchi; quei tempi sono passati. Non vedo perché risulta "normale" un tale atteggiamento contro i gay.

 

Perchè avere una relazione gay è considerata una scelta immorale e, quindi, diseducativa, mentre essere neri non è una scelta.

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Perchè avere una relazione gay è considerata una scelta immorale e, quindi, diseducativa, mentre essere neri non è una scelta.

 

Ma era riprovevole scambiarsi i libri o parlare coi neri, frequentare le stesse scuole. Qualunque origine avesse, la discriminazione c'era poi il buonsenso ha preso il sopravvento, siamo andati avanti. La stessa cosa, a mio parere, si può fare nell'ambito dell'omosessualità. La cosa è immorale per un gruppo di persone che di certo non hanno la verità in mano.

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Le scuole cattoliche però sono gestite da persone che hanno queste idee. Spero anch'io che verranno un giorno superate, ma dico che lo scoglio è l'accento che loro pongono sulla questione della scelta personale e dell'esempio che l'insegnante dà, perchè qui entra in gioco il loro concetto di moralità.

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Fabio Castorino

Le scuole cattoliche sono estremamente diseducative per i bambini! Io sono andato all'asilo dalle suore e ne ho un ricordo orrendo...se fossi andato in un asilo gestito da lesbiche non sarei rimasto così sconvolto.

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E' chiaro che voi vi identificate negli alunni gay.

 

Secondo me però una tutela dell'alunno gay è dovuta

 

Il caso finora non si è posto, perchè ci vorrebbe un ragazzino gay

minorenne talmente "forte" da sfidare la scuola cattolica a cui di fatto

è stato iscritto dai propri genitori ( quindi dobbiamo supporre cattolici )

e che quindi sfida pure la propria famiglia

 

Nel caso dell'insegnante il discorso è diverso, è vero che la libertà dell'insegnante

si restringe per garantire il pluralismo scolastico e la libertà dellE scuole ( cattolica

laica etc. etc. ) di avere indirizzi educativi propri.

 

Tuttavia nessuno costringe quell'insegnante a lavorare per la Chiesa cattolica

e nessuna famiglia è costretta a mandare i propri figli a scuole religiose

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