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Condannato l'outing, è reato mettere in piazza la relazione omo


Fabiofax

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Allora, oggi è uscita questa notizia, riportata da più siti:

 

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Fare outing e non badare all’anonimato non solo viola il diritto alla privacy ma offende anche la reputazione della persona con la quale si dice di avere una relazione. In sostanza, dire che una persona è gay, secondo i giudici, lede la reputazione.

 

Lo ha stabilito la Cassazione che ha accolto il ricorso di un settantenne marchigiano, P. P., che si era sentito diffamato da un articolo apparso su un giornale locale in cui si parava di una relazione che l’uomo avrebbe intrattenuto con un dipendente del suo negozio e che gli sarebbe costato l'addebito nella separazione.

 

Piazza Cavour ha accolto la tesi difensiva e ha evidenziato che "il contenuto dell’articolo, riferendo una situazione di fatto riconducibile alle scelte di vita privata, non ha alcun rilievo sociale con la conseguenza che l’articolo in questione potrebbe avere violato ad un tempo la privacy della persona offesa e, attraverso tale violazione, la reputazione dello stesso". Ora gli atti tornano al Tribunale di Ancona.

 

Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1063974/Condannato-l-outing--e-reato-mettere-in-piazza-la-relazione-omo.html

 

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Ora, se da un parte può essere vero che ognuno ha il diritto di vivere la sua omosessualità come vuole, e se per sua scelta vuole tenerla nascosta è giusto che chi lo va a sbandierare ai quattro venti ne paghi le conseguenze, è anche vero che il messaggio della corte è quello riportato nell'articolo "dire che una persona è gay, secondo i giudici, lede la reputazione".. ovvero GAY = INSULTO.

 

Voi cosa ne pensate? Malgioglio potrebbe fare causa se uno gli dicesse che è Etero?

 

Secondo me la questa sentenza non fa altro che peggiorare ancora di più la condizione di noi gay in italia.

Edited by Loup-garou
Aggiunta fonte
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Freewheeler

I giudici ci dovrebbero spiegare perché l'essere gay dovrebbe ledere alla reputazione di una persona. E' vero che viviamo in una società dove l'omofobia è lungi dall'essere debellata e che i gay sono spesso discriminati, ma sono questi comportamenti, non l'essere omosessuali in sé, a ledere alla dignità della persona. Sono d'accordo sul fatto che l'orientamento sessuale sia una questione privata e che ognuno ha il diritto di gestire la cosa come meglio crede.

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mi sembra diversa la notizia più che GAY=INSULTO direi TRADITORE=INSULTO

fosse stata anche una bella ragazza il giornale insinuava una relazione extraconiugale (che giornalisti da Pulitzer :azz: )come causa di divorzio e conseguente addebito.

avesse anche tradito la riservatezza sulla causa è un sacrosanto diritto.

almeno spero di aver capito bene oppure è una brutta storia...

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Fabio Castorino

La motivazione della tutela della privacy, quando non si tratta di personaggi pubblici, la condivido. Invece quella dell'offesa alla reputazione, che sta alla base della condanna per diffamazione, è un salto all'indietro: la Corte di Cassazione sembra voler affermare che avere relazioni gay è un fatto vergognoso. Forse la Corte con questa sentenza aveva l'intenzione di tutelare i gay, ma in pratica ha fatto un pasticcio che rischia di legittimare l'omofobia.

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Andrò controcorrente, ma capisco che dire di una persona una cosa non vera lede la sua reputazione.

Potete dire che essere gay è come dire essere biondo, e se uno dice in giro che io sono biondo dice il falso, ma non mi offende.

Ma siccome "il bello è nell'occhio di chi guarda" bisogna capire che per alcuni dire gay è ancora un'offesa, e quindi, detto con l'intento di offendere, lede la reputazione del chiacchierato.

Che per me, per voi, forse anche per il definito gay, questa non sia una cosa offensiva non c'entra. e' l'intenzione di chi offende che bisogna guardare.

My two cents.

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Sussurrounsogno

Scusate ma avete letto la sentenza o solo il titolo dei soliti giornaletti????

 

La sentenza parla di omosessualità solo ed esclusivamente come facente parte della sfera personale, l'offesa non è dire che è gay ma sta nella violazione della privacy in quanto si è sbandierata la vita privata di una persona NON DI DOMINIO PUBBLICO... La sentenza non si è neanche lontanamente espressa sull'omosessualità del signore.

 

Perdonate ma se continuiamo a leggere i giornali solo dal titolo stiamo freschi... Leggetevi la sentenza numero 30369...

 

Ps: persona offesa: persona che subisce un torto...

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privateuniverse

Non è la prima volta che le sentenze della cassazione suscitano polemiche anche giustificate, ma io starei molto, molto attento a fidarmi di come vengono riportate, perché gli errori non sono infrequenti.

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Non mi pare che nella sentenza venga equiparata l'omosessualità a un insulto.

Per il resto mi pare giusto che l'outing di un personaggio non pubblico sia condannabile, il CO è una scelta personale.

Repubblica riporta la notizia così: http://www.repubblica.it/cronaca/2012/07/24/news/vietato_svelare_storia_gay_sui_giornali-39623514/?rss

Da notare che specifica la differenza tra coming out e outing, cosa rara nel giornalismo.

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Sussurrounsogno

Concordo pienamente privat ma non sempre, purtroppo, si capisce che la cassazione non esprime sentenze sui generi ma bensì in merito ad un'altra sentenza... Sta poi a noi capire che il giornalismo di strada stravolge, in un paese cattolico come il nostro, ogni cosa..

 

Basta vedere cosa è successo su rai4 dove hanno censurato fisica o chimica per dei baci omosex mentre il nostro bene amato ex presidente veniva osannato per il bunga bunga...

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Non mi pare che nella sentenza venga equiparata l'omosessualità a un insulto.

Per il resto mi pare giusto che l'outing di un personaggio non pubblico sia condannabile, il CO è una scelta personale.

Repubblica riporta la notizia così: http://www.repubblic...i-39623514/?rss

Da notare che specifica la differenza tra coming out e outing, cosa rara nel giornalismo.

 

Vabbè è ovvio che si parla di outing, ma è sempre bene che sia detto dai giornali.. però io la frase (di Repubblica)

 

sbandierare una relazione omosessuale di un privato cittadino non lede soltanto il sacrosanto "diritto alla privacy", ma "offende anche la reputazione della persona alla quale è attribuita la relazione omosex": e quindi può sussistere il reato di diffamazione se la notizia viene pubblicata su un giornale.

 

vuol dire proprio che dire che sei gay OFFENDE LA REPUTAZIONE... questo non è umiliante?

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privateuniverse

Ah beh, se lo dice La Repubblica...

 

Fabiofax, ti ricordi quella volta che La Repubblica uscì con la notizia che le elezioni israeliane le aveva vinte Peres? Era il 1996 (ho dovuto ricontrollare). Il risultato era incerto ma La Repubblica, con la serietà e l'accuratezza che la contraddistingue, preferì fare il titolone, anche se su una notizia falsa, che dire la verità. ;)

 

Per il resto, lascio la parola agli esperti di diritto (ho una laurea in economia, quattro esami non sono certo sufficienti per parlarne con cognizione di causa, per di più senza conoscere la sentenza).

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Ma non frega niente chi lo dice... basta solo che uno PENSI che dire che sei gay offende la tua reputazione per dimostrare come questo pensiero è ancora così pervicacemente radicato nella nostra mentalità italiota.

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Ripeto, se l'intento è offendere (e sappiamo tutti che qui, oggi, "gay" è ancora usato come offesa) allora dire che uno e gay se non lo è offende la sua reputazione.

Non sarà giusto, in questo modo gay è come ladro, pazzo, delinquente, malato...c'è un giudizio morale negativo.

Ma siccome il giudizio morale c'è ancora e non viviamo nel paese dei balocchi un non gay che si vede descritto come gay ha ragione a sentirsi offeso.

Gay ha la sfortuna di essere un accusa difficile da confutare... insomma non posso dire che uno è "negro" se è bianco come il latte...

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Vabbè... non mi so spiegare.

Il tribunale non specifica che l'intendo è offendere.

 

E' generico. Se "oso" dire che sei gay automaticamente ti sto offendendo (anche se non è mia intenzione farlo).

 

Nessuno dice che il discorso di scorza è sbagliato.. anzi è tristemente vero... ma ora è UFFICIALMENTE vero.

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privateuniverse

Ma non frega niente chi lo dice... basta solo che uno PENSI che dire che sei gay offende la tua reputazione per dimostrare come questo pensiero è ancora così pervicacemente radicato nella nostra mentalità italiota.

 

Intendevo dire che La Repubblica è un giornale notoriamente inattendibile, quindi non farei affidamento su come ha riportato la sentenza.

Edited by privateuniverse
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Anche a me sembrava che qui parlassero più di "relazione extraconiugale" che di altro. Comunque...

 

La mia modesta opinione è che non si possono separare le parole dalle intenzioni (dai toni) con le quali vengono usate. Se qualcuno mi dicesse schifato "Sei una donna" io sarei offesa da una affermazione di per sé inoppugnabile, della quale per altro vado anche molto fiera.

Perciò purtroppo è vero che molti giornalisti possono usare la parola gay per smuovere il lato moralista-bacchettone dei lettori, ma non credo sarà questa sentenza, che mi è sembrata usare il termine solo in modo neutrale e descrittivo, a peggiorare o ad ufficializzare la situazione. Ormai gli Italiani sono un popolo evoluto, hanno bisogno più della televisione che dei giudici.

Edited by Dione
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Non mi piace per niente questa sentenza, tra parentesi si parla di persone "senza interesse pubblico", ovvero non famose, posso capire che per alcuni la sfera sessuale sia prettamente privata e non voglia che sia messa in piazza.

@@privateuniverse : quale sarebbe un giornale attendibile?

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Da quel che si legge mi pare una sentenza ineccepibile.

 

Insomma hanno pubblicato un fatto che non aveva nessuna pertinenza

con la notizia e quindi il diritto di cronaca e di cui non esisteva neanche la

prova di veridicità. ( dove parla di "pertinenza e veridicità" che sono i presupposti

per pubblicare su un giornale fatti privati: devono essere fatti pertinenti ad una notizia

di interesse pubblico ed essere fatti veritieri )

 

Da ciò è conseguita una separazione con addebito di responsabilità per adulterio

Quindi l'omosessualità in questo caso si declinava come relazione extraconiugale

riferita ad uomo sposato ed essere adultero certamente lede la reputazione di un

uomo sposato che si è obbligato alla fedeltà.

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Ma non è che "offende" nel senso che "sputtana" una persona riservata?

Come dire.. so che il vicino lo fa a tre con la moglie e una trans.. io lo vado a dire su un giornale o comunque lo sputtano in una causa per stabilire dei confini dei nostri giardini.

Alla fine non c'entra niente però potrei offenderlo, anche se per il mio vicino è una cosa normalissima, visto che poi lo sapranno tutti e lui potrebbe essere discriminato per questo.

Altri esempi si potrebbero fare con la religione o con l'orientamento politico. No?

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Era questa la mia provocazione iniziale...a rigor di logica dire che Maglioglio è etero.. lede alla sua reputazione. O no?

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Io leggo Il Manifesto e trovo che sia molto, molto attendibile.

 

Il problema è che è un giornale abbastanza di parte... come Il Giornale alla fine :)

Per cui sempre meglio leggere più giornali insieme e farsi delle idee poi.

Alla fine nessun giornale è attendibile se non in base alle idee che abbiamo perché ho notato come spesso i giornali trattino a volte lo stesso argomento bensì con dei sinonimi che hanno un peso diverso. Certo il senso è sempre quello.. ma un conto è "informare" la gente su un dato avvenimento e un altro è "inculcare" un'idea di quell'avvenimento.. e ciò a mio parere è sbagliato.

 

Chiuso l'OT

 

Rispondendo a @Fabiofax: non credo che lederebbe la reputazione di Malgioglio definirlo etero (tanto non ci crederebbe nessuno :D) comunque, brutto a dirsi, sarebbe un danno se lui ci guadagnasse qualcosa ad essere gay. Non so se mi sono spiegato :)

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privateuniverse

Il problema è che è un giornale abbastanza di parte... come Il Giornale alla fine :)

Per cui sempre meglio leggere più giornali insieme e farsi delle idee poi.

Alla fine nessun giornale è attendibile se non in base alle idee che abbiamo perché ho notato come spesso i giornali trattino a volte lo stesso argomento bensì con dei sinonimi che hanno un peso diverso. Certo il senso è sempre quello.. ma un conto è "informare" la gente su un dato avvenimento e un altro è "inculcare" un'idea di quell'avvenimento.. e ciò a mio parere è sbagliato.

 

So di essere off-topic, ma l'attendibilità è una cosa diversa.

Se poi volete ritenere La Repubblica attendibile, liberissimi.

In generale, i grandi giornali italiani sono penosi proprio dal punto di vista dell'accuratezza fattuale.

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Ma fare finta che essere gay non sia un problema non lo rende automaticamente una cosa più facile, anzi. Se qualcuno mi da del frocio davanti ad altre persone lede la mia reputazione; e questo per il semplice fatto che vivo in un contesto sociale e ho a che fare con persone che la ritengono una condizione sbagliata. Stesso discorso se fossi ebreo e mi dessero dell'ebreo. E notare che dopo la Shoah l'antisemitismo non è più stato, e non è più dovuto essere, cosa accettabile. Di omofobia è invece intrisa tutta la società italiana, dall'omofobo leghista ai checcofili attivisti.

Penso sia inutile e dannoso lamentarsi di una scelta di buonsenso: siamo una minoranza e non una minoranza apprezzata dalla maggioranza, prendiamone atto.

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Da ciò è conseguita una separazione con addebito di responsabilità per adulterio

Quindi l'omosessualità in questo caso si declinava come relazione extraconiugale

riferita ad uomo sposato ed essere adultero certamente lede la reputazione di un

uomo sposato che si è obbligato alla fedeltà.

nonostante le accese discussioni in passato :P: qui siamo perfettamente sulla stessa lunghezza d'onda.

direi di più non solo viene lesa la riservatezza della relazione extraconiugale ma penso si crea anche un danno minando la serietà della attività commerciale

Edited by otamarco
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