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Aggiornato il termine "matrimonio" nel dizionario spagnolo


Ilromantico

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Questo è stato davvero il notizione della settimana. La RAE (il corrispondente della nostra Accademia della Crusca) ha aggiornato il dizionario ufficiale della lingua spagnola (che include moltissimi paesi hispano-parlanti) e ha aggiornato il termine "matrimonio" ai tempi moderni.

 

http://www.lavanguardia.com/cultura/20120622/54315280338/matrimonio-homosexual-rae.html

 

Ecco la nuova accezione:

 

(Faccio un po' una traduzione alla buona, perdonatemi

:D)

 

"In

determinate legislazioni, l'unione di 2 persone dello stesso sesso, raggiunta attraverso certi riti o formalità legali, atta a stabilire e mantenere una vita ed interessi congiunti.

 

E forse fin troppo "tecnica", ma l'importante è che faccia parte ormai del dizionario ufficiale.

 

La scusa principale della destra spagnola, per evitare che le unioni omosessuali possano essere chiamate "matrimonio", è stata da sempre il fatto che nel dizionario il termine matrimonio significava SOLO l'unione tra uomo e donna. Ora che il termine significa ANCHE l'unione tra persone dello stesso sesso la destra non potrà più utilizzare questo a suo favore!

 

Io penso che userò la nuova definizione del termine al prossimo pride (quest'anno mi sento personalmente obbligato a difendere i matrimoni!).

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Icoldibarin

Davvero la Destra usava come scusa i dizionari? Cavolo sono scuse quasi più imbecilli delle nostre. Bene, sono contento di vedere che scusa useranno ora.

Tanto per raggelare gli animi guardate la voce decisamente omofoba sul dizionario della Treccani:

 

1.4 M. tra persone dello stesso sesso. - In alcuni paesi del mondo è stata recentemente introdotta la possibilità di contrarre m. tra persone dello stesso sesso. La fattispecie, sovente inquadrata come esempio di negozio giuridico inesistente, è inammissibile nel nostro diritto, in quanto urta contro il principio del m. come unione di un uomo e di una donna che fonda la «società naturale» della famiglia, principio accolto nell’art. 29 Cost. e ancor più esplicitamente in tutte le disposizioni legislative ove si parla espressamente di «marito» e «moglie» (per es., art. 107, 108, 143, 143 bis, 294 c.c.). Di conseguenza, è vietata (circolare nr. 2 del ministero dell’Interno del 26 marzo 2001; circolare nr. 55 del 18 ottobre 2007) anche la trascrizione di un m. celebrato all’estero tra persone dello stesso sesso perché «in contrasto con l’ordine pubblico interno».

 

Si mettono anche a dare giudizi morali in un dizionario...

 

Almeno Wikidizionario è molto più progressista:

(diritto) unione legittima tra due persone che, di fronte a un pubblico ufficiale o a un ministro del culto , si impegnano a vivere in comunione

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Mi sembra una bella novità perchè da sempre il cambiamento linguistico e semantico dei termini si riscontra quando un determinato fenomeno sta entrando, nel bene e nel male, nella vita quotidiana della società.

Io quindi reputo molto interessante e rilevante questa notizia! Fa ben sperare!

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"..anche la trascrizione di un m. celebrato all’estero tra persone dello stesso sesso perché «in contrasto con l’ordine pubblico interno».

 

 

in contrasto con l'ordine pubblico interno? questa me la devono spiegare..

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Precisiamo. La Treccani non sta dando giudizi morali, casomai sta inquadrando la questione dal punto di vista giuridico in Italia.

L'interpretazione che vuole il matrimonio gay contrario all'art. 29 Cost. è infondata. Il resto della voce è tecnicamente corretto.

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Icoldibarin

Beh a me il tono della voce non pare affatto neutrale come dovrebbe essere un dizionario. Termini come "è inammissibile nel nostro diritto", "fonda la «società naturale» della famiglia" e "in contrasto con l’ordine pubblico interno" mi sembrano toni da stampa vaticana piuttosto che di chi dovrebbe limitarsi a dare la definizione di una parola, nelle varie accezioni in cui può venire usata. Non dovrebbe esprimere posizioni né favorevoli né contrarie rispetto ad un matrimonio fra persone dello stesso sesso.

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Ilromantico

Davvero la Destra usava come scusa i dizionari? Cavolo sono scuse quasi più imbecilli delle nostre. Bene, sono contento di vedere che scusa useranno ora.

 

La destra (alias il PP) è subito ricorsa alla corte costituzionale quando i socialisti sono riusciti a far approvare il matrimonio gay. Al PP non infastidiscono i diritti acquisiti quanto che il matrimonio gay non possa essere chiamato "matrimonio". Almeno sulla carta rispettano i matrimoni gay e non vogliono togliere nessun diritto, ma sperano che la corte costituzionale tenga presente il fatto che per il dizionario il termine matrimonio può essere usato SOLO tra uomo e donna. Può sembrare una scusa assurda, ma era l'unica scusa "logica" da poter usare a loro vantaggio, visto che è una mera guerra di termini. E io sono fermamente convinto che le unioni tra gay debbano chiamarsi "matrimonio" per essere sicuri che siano realmente equalitarie. Perché se non hai nulla contro i gay e contro i loro diritti, non capisco che fastidio può darti che l'unione si chiami "matrimonio"! E in ogni caso sarebbe una sconfitta morale farsi cambiare il termine dell'unione!

 

Per questo quando ho letto la notizia ho goduto come un riccio!!Nel codice civile, che regola anche i matrimoni, si fa riferimento solo ai "coniugi" (e non a uomo e donna) e ora anche il dizionario ufficiale stabilisce che matrimonio è anche quello tra i membri dello stesso sesso. In parole povere con una fonte autorevole come la RAE, la corte costituzionale non può più impedire che "matrimonio" possa essere usato anche per i gay/lesbiche. Certo, la sentenza ancora l'aspettiamo, ma tra un Europa sempre più verso i matrimoni gay e il casino che succederebbe con un cambio di nomenclatura, mi sa che ammesso che vogliano ripensarci ormai non possono più farlo.

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Beh a me il tono della voce non pare affatto neutrale come dovrebbe essere un dizionario. Termini come "è inammissibile nel nostro diritto", "fonda la «società naturale» della famiglia" e "in contrasto con l’ordine pubblico interno" mi sembrano toni da stampa vaticana

Infatti l'unico punto scorretto è quel "è inammissibile nel nostro diritto".

Il resto della voce, per quanto possa suonare fastidiosa, è accurato. È vero che nel nostro ordinamento il matrimonio gay viene considerato un negozio giuridico inesistente, è vero che la Costituzione parla di "società naturale" (e la recente sentenza della Corte costituzionale ha confermato che l'art. 32 si riferisce solo al matrimonio tra uomo e donna descritto nel codice civile) ed è vero che la trascrizione del matrimonio gay contratto all'estero non è ammessa per contrarietà all'ordine pubblico. Se apri un manuale di diritto leggi la stessa cosa.

 

A parte quindi il discorso della "inammissibilità", che in effetti non è un discorso obiettivo, quello che si può rimproverare alla Treccani non è il "tono", ma il fatto che la quasi totalità della voce è dedicata allo spiegare perché il matrimonio gay non è ammesso in Italia. La non neutralità sta anche nel dare eccessiva o esclusiva rilevanza ad alcuni aspetti.

 

Almeno sulla carta rispettano i matrimoni gay e non vogliono togliere nessun diritto, ma sperano che la corte costituzionale tenga presente il fatto che per il dizionario il termine matrimonio può essere usato SOLO tra uomo e donna. Può sembrare una scusa assurda, ma era l'unica scusa "logica" da poter usare a loro vantaggio, visto che è una mera guerra di termini.

Non ho capito, ci sono risvolti concreti? Mi sembra un discorso abbastanza fumoso.

Come farebbero a far pronunciare la Corte costituzionale sulla questione? E che c'entra il dizionario con un'argomentazione di diritto?

Non serve neanche tanta fantasia, invece di aggrapparsi al dizionario basterebbe rivolgersi alla Costituzione, che qualche appiglio in tal senso lo offre (El hombre y la mujer tienen derecho a contraer matrimonio ecc.).

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Fabio Castorino

Queste proteste dei reazionari mi sembrano ridicole: se il matrimonio gay si sta diffondendo è ovvio che il dizionario debba darne conto, non può ignorare una realtà che esiste.

 

La Treccani è omofoba perché si dilunga molto di più a ribadire l'impossibilità del matrimonio gay nel nostro ordinamento che a spiegare la situazione dei paesi in cui è stato introdotto.

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Ilromantico

Appunto Loup dice "l'uomo e la donna", ma non dice che deve essere obbligatoriamente tra un uomo e una donna. Può essere inteso nel senso generico che sia donne che uomini hanno il diritto di sposarsi (sia col sesso opposto che con lo stesso sesso). Perlomeno alcuni miei amici mi spiegarono che è talmente ambiguo che non c'è modo per il PP di vincere il ricorso.

 

I dizionari ufficiali spiegano un termine e se la battaglia sta proprio nell'utilizzo di un termine c'entrano eccome!

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Certo che "può essere inteso", e ovviamente io sosterrei un'interpretazione del genere. Ma il fatto che la Costituzione possa essere intesa in più modi è già quanto basta per sostenere una tesi diversa.

Al contrario, il dizionario non ha nessun valore legale, quindi non avrebbe senso utilizzarlo davanti alla Corte costituzionale, tranne a fortiori.

 

E infatti, ho appena controllato, e il ricorso del PP è proprio basato sull'art. 32 Cost., com'è naturale che sia: http://www.20minutos...moniohomsexual/

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Ilromantico

A me viene da ridere perché mi hai segnalato proprio un vecchio articolo che dimostra che il parere del dizionario ufficiale era ritenuto importantissimo!Viene proprio specificato che per il PP era ritenuta un'opinione molto importante quella dizionario ufficiale in quanto considerato un'importante istituzione dello Stato

 

"Se han desatendido "sensatas objeciones" como la del Poder Judicial, de la Real Academia de la Lengua o del propio Consejo de Estado"

 

Inoltre l'articolo è ambiguo e non veritiero perché dell'articolo 32 dice che è dichiarato incostituzionale per:

"no respetar la definición constitucional del matrimonio como unión de un hombre y una mujer", ma in realtà NON sta citando l'articolo, espone solo l'OPINIONE del PP.

 

L'articolo 32 dice semplicemente:

1. El hombre y la mujer tienen derecho a contraer matrimonio con plena igualdad jurídica.

2. La ley regulará las formas de matrimonio, la edad y capacidad para contraerlo, los derechos y deberes de los cónyuges, las causas de separación y disolución y sus efectos.

 

Ci arrivo pure io a capire che nel primo punto NON specifica che devono contraerlo per forza assieme. Ai tempi ovviamente non pensavano che ci fosse bisogno di specificarlo e che col tempo si sarebbe trasformata in una preziosa ambiguità per la causa gay :D! "L'uomo e la donna hanno il diritto di sposarsi" - non specifica da nessuna parte che devono sposarsi assieme. La mazzata inoltre arriva diretta col punto 2 secondo cui sarà la legge (leggasi codice civile) che regolerà tutti gli aspetti del matrimonio. Il PSOE ha fatto un bel "taglio e cuci" al codice civile in materia di matrimonio, quindi non c'è proprio nulla di cui preoccuparsi in quel senso.

Ecco perché per far valere le proprie opinioni il PP non ha avuto scelta che tentare di rafforzare (e forzare) il concetto di inconstituzionalità infiliandoci il DRAE (dizionario) e il Consiglio di Stato (che non ha certo valore giuridico).

 

Rajoy, ai tempi nell'opposizione, optò per il ricorso perché il termine "matrimonio" applicato anche ai gay snaturava la natura principale del matrimonio (nessuno ancora sa in cosa consiste questa snaturizzazione) e voleva proporre un "unione civile" con gli stessi diritti. Io credo fosse vero ( tranne il concederci il diritto di adottare credo), ma era una battaglia idelogica (e finché la corte non si pronuncia lo sarà ancora) per poter mettere le unioni gay in un gradino sociale inferiore o di serie B. Qualcuno potrebbe obiettare "chissene frega del nome!", ma pensandoci bene sarebbe come stare fidanzato con una ragazza che ti proibisce di chiamarla fidanzata perché "tanto il nome non ha importanza". Se il nome non ha davvero così importanza, allora tutto sto casino suona veramente MOLTO ipocrita!

 

La leggenda inoltre vuole che il Signor Rajoy in realtà sia un gay represso e palesemente omofobo. La sua omofobia non è data dal fatto che odia veramente i gay, ma che li invidia in quanto hanno avuto il coraggio e la fortuna di vivere la propria sessualità cosa che lui ha invece ha represso per codardia e perché ai suoi tempi ancora non era così facile essere gay. Certo è una leggenda, ma io in parte il dubbio ce l'ho (non che mi cambi qualcosa eh!). Sarà anche uno stereotipo, ma il fatto che si sia sposato così tardi e che SOPRATTUTTO abbia un'insicurezza a livello comunicativo ed espressivo molto simile a quei gay che ne soffrono.

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A me viene da ridere perché mi hai segnalato proprio un vecchio articolo che dimostra che il parere del dizionario ufficiale era ritenuto importantissimo!

Io ti ho fatto una domanda precisa. Tu avevi affermato che "sperano che la corte costituzionale tenga presente il fatto che per il dizionario il termine matrimonio può essere usato SOLO tra uomo e donna" e io ti ho chiesto come è possibile che fondino un ricorso alla Corte costituzionale su un dizionario, che non è una fonte di diritto.

 

E infatti dall'articolo emerge che il ricorso è fondato sulla Costituzione, come è naturale che sia.

Poi se il PP usa il dizionario come argomento politico o per le masse, o come argomentazione a fortiori, va bene, non lo metto in dubbio, ma non era il mio discorso.

 

Inoltre l'articolo è ambiguo e non veritiero perché dell'articolo 32 dice che è dichiarato incostituzionale per:

"no respetar la definición constitucional del matrimonio como unión de un hombre y una mujer", ma in realtà NON sta citando l'articolo, espone solo l'OPINIONE del PP.

L'articolo non dice che la legge è stata dichiarata dichiarata incostituzionale, dice che il PP ha fatto un ricorso con questa motivazione.

Che è quello che stavo chiedendo: quale fosse la motivazione del ricorso. E non è certo il dizionario.

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Fatemi capire bene, il dizionario propone due definizioni di matrimonio?

Una "tradizionale" e l'altra per coppie dello stesso sesso?

Perchè se è cosi è come nei dizionari americani, ed è profondamente sbagliato.

Il matrimonio è uno solo, che poi chi può avvalersene vari da paese a paese è un'altra

cosa. Dove è legale per le coppie dello stesso sesso sposarsi non esiste il "matrimonio gay"

esiste il MATRIMONIO e basta.

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale
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Ilromantico

Loup, non mi sembra di aver mai detto che fondavano il ricorso sul dizionario!! Ho solo detto che era uno strumento in più (e forse il più importante) per dimostrare che il termine in sé non può essere usato per le unioni gay. Io non penso proprio che nella battaglia sull'utilizzo di un termine il dizionario ufficiale di 21 nazioni (credo) non abbia DI FATTO un suo peso. Il PP voleva fare il furbetto con la storia del dizionario e l'etimologia del termine e quest'arma gli si è rivoltata contro come un boomerang (godo!). La corte costituzionale poi non può non prendere atto dell'evoluzione della società e della sua realtà, e il dizionario così come le coppie gay sposate sono una di queste. In decisioni così importanti non si bada certo al mero contenuto di un articolo, ma a tutto l'insieme.

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