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Letteratura giapponese


Lum

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Apro su spunto di @@Cassiopea81 visto che se ne parlava in un altro topic.

Io essendo laureata in giapponese ho fatto vari esami di letteratura, per cui la conosco un po' ma non ho mai letto moltissimo.

Come testi critici, direi che gli unici accessibili per i "neofiti" siano i due volumi della Piccola Biblioteca Einaudi, "Letteratura giapponese I e II". A livello universitario, quello più conosciuto (e completo) è senz'altro "A history of japanese literature" di Donald Keene che però, a parte il fatto che non è tradotto è una mappazza in 4 volumi decisamente corposi, di quelli che se te li tirano in testa muori. Quando andavo io all'uni si studiava sul testo di Kato, che però ha il difetto di non essere scritto per un pubblico occidentale. Risulta pure un po' palloso... Ricordo che lo odiavano tutti XD

 

Qua in Italia devo dice che si trova (relativamente) parecchio per quanto riguarda la letteratura pre-Meiji. Il problema è che queste cose vanno cercate, magari nelle collane apposite, che davvero non si trovano in libreria in bella mostra.

Anche con i grandi autori non è che vada poi meglio... Di Oe, per dire, si trova poco e parecchia roba a occhio e croce è fuori catalogo. Uno dei pochi di cui si trova quasi tutto è Mishima.

 

Per autori contemporanei poi c'è il vuoto o quasi, a parte gli onnipresenti Murakami e Yoshimoto a me viene in mente giusto Kirino Natsuo, che poi è una giallista. In Giappone come in Italia il genere tira parecchio e di autori bravi ce ne sono.

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Topic molto molto interessante per quanto mi riguarda!! *__*

Però... posterò qualcosa domani perché ora sono cotto e ho la sveglia presto!!

 

Brava Lum!! :D

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Cassiopea81

Ecco a livello di critica letteraria mi interessa proprio qualcosa di easy perchè altrimenti poi so che abbandono la lettura.

In quanto a Mishima è vero, si trova praticamente tutto ma è l'unico autore molto tradotto in Italia che faccio fatica sul serio a leggere. Il motivo non saprei spiegarlo, sicuramente il suo tormento interiore è molto palpabile e si riflette continuamente nei suoi racconti, tanto da essere per me l'unico scrittore che mette davvero angoscia. Per lo stesso motivo ho letto solo tre libri di Kawabata (guarda caso si sono suicidati entrambi).

Murakami invece lo divido "in due": alcune sue opere mi affascinano molto (Dance Dance Dance, La fine del mondo e il paese delle meraviglie), altre mi lasciano più perplessa, come Norwegian Wood o A sud del confine.

Infine ho un assoluto amore per Kenzaburo Oe, Gli anni della nostalgia è uno dei miei libri in assoluto. Anche lui non è leggero ma leggerlo mi coinvolge molto.

Quello che mi appassiona degli autori che ho letto è la minuzia con cui descrivono ambienti, paesaggi naturali, persone, in modo metodico ma mai noioso o pedante. A me non piacciono molto i momenti desrittivi nei libri ma in questo caso le loro descrizioni fanno nascere nella mia mente veri e propri paesaggi immaginari, in modo molto vivido. Un'altra caratteristica che amo è la finezza psicologica e la delicatezza nel descrivere relazioni umane e sentimenti, tanto diversa dalla nostra da apparire a volte poco comprensibile ma in contrasto con il loro tipo di società, così inquadrato e rigido.

Di Kirino Natsuo non ho mai letto nulla, è interessante?

Mi scuserà Lum se ho parlato da profana, ho descritto solo le sensazioni che mi hanno trasmesso certi libri, non volevo certo fare della critica letteraria :)

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SaintJust

Non so per kawabata (proprio perché non conosco la sua storia) ma per mishima non parlerei di suicidio, non come lo intendiamo noi almeno. Non si è suicidato perché era un depresso cronico. Il suo fu un suicidio rituale dovuto a tutt'altro (anche se con la morte era fissato).

Di suo ho letto solo alcune opere teatrali, ma mi è sempre piaciuto, e molto, e proprio perché è angosciante...

(tra l'altro non so se qualcuno me lo può confermare, ma credo che dopo la sua morte fosse uscita la notizia che fosse omosessuale o che, comunque, frequentasse ritrovi per gay ed intrattenesse amicizie omosessuali...)

 

OT:

 

 

 

Grazie, Lum! Per caso, sai darmi qualche dritta? Ad esempio libri da acquistare o siti da visionare?

 

www.google.com

Ricerca: metodo heisig.

 

Il resto potete discuterlo in mp o in un apposito topic sulla lingua, in cui sarò ben felice di spostare i vostri post.

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@@Cassiopea81 figurati, non è che tutti nascono con la critica in mano :)

Dei due volumi che consigliavo il secondo è tutto sulla letteratura post-Meiji, quindi se ti interessa solo il romanzo (perché prima del 1868 il romanzo in Giappone non esisteva) prendi solo quello, anche se consiglio entrambi. Molti autori giapponesi sono legati alla tradizione e a un certo senso estetico, per cui sapendo cosa c'era prima è più facile cogliere certe sfumature.

 

Quanto a Mishima, sul fatto che fosse omosessuale se ne sono dette di tutti i colori. La moglie giurava che non lo fosse affatto, e pure Keene, che l'ha conosciuto e ci ha scritto una biografia, dice di no. Altri sono convinti che il ragazzo con cui si è suicidato fosse il suo amante... Di sicuro c'è che la sua opera è zeppa di riferimenti omosessuali, da Confessioni di una maschera a Colori proibiti. Sul suicidio invece come dice SJ non è stato dettato dalla disperazione o da un tormento interiore, ma è stato più un atto politico e secondo me anche estetico.

 

Di Kawabata invece ho letto poco, anche se ho un volume dei Meridiani. Lo trovo un po' troppo "etereo", diciamo, ma forse dovrei provare altro. Di autori dello stesso periodo (più o meno) preferisco Tanizaki, anche se ha il feticismo dei piedi XD

 

Della Kirino pure non ho letto niente, però mi hanno detto che se piace il genere non è male. Il romanzo più famoso qui è "Le quattro casalinghe di Tokyo", che però non sono affatto casalinghe...

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SaintJust

Io le quattro casalinghe di Tokyo l'ho iniziato, appena. Poi non ricordo perché l'ho abbandonato, forse il motivo è che non è un libro 'portabile' e leggendo io prevalentemente negli spostamenti casa-lavoro-casa lo devo aver sostituito con altro... O forse non fa proprio per me.

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Non so, mi hanno detto che non è proprio un libro leggerino. Però se lo ritrovi in giro prestamelo XD

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Io sono un appassionato di romanzi storici e di gialli. Di storici ne ho letti sul giappone, ma di autori occidentali. Me ne sapreste consigliare uno di autore giaspponese? Vorrei consigli anche su qualche giallo leggero. Kirino Natsuo non mi sembra cosi leggera. Un pò sul "filosofico", ma potrei sbagliarmi. Io pensavo qualcosa tipo Cornwell per intenderci. Un giallo puro insomma.

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Di romanzi storici non me ne vengono in mente a parte "Musashi" di Yoshikawa, però so che è tagliato e non so com'è la traduzione... Ovviamente di romanzi storici ne esistono a pacchi (quasi tutti i taiga drama dell'NHK sono tratti da romanzi) però difficilmente arrivano qua.

Anche di thriller... Non è che non esistano, però non arrivano. Un autore piuttosto conosciuto è Keigo Higashino, però gli unici 2 libri che hanno tradotto qua non sono proprio "gialli" come lo intendiamo noi, temo... "La seconda vita di Naoko" sicuramente non lo è.

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SaintJust

Io lo so che ora abbasserò in maniera spaventosa la qualità di questo topic, ma mi sento di consigliare battle royal di koushun takami, se piace il genere, ovviamente.

L'hanno pubblicato anche da noi qualche anno fa (credo a seguito dell'exploit del manga), e a me è piaciuto abbastanza, anche se non è il massimo della scorrevolezza... insomma ricorda un po' quei mattoni assurdi di King in cui se togliessero un 200/300 pagine non se ne sentirebbe più di tanto la mancanza e sembra tradotto bene (ma per questo dovrei chiedere a Lum)... quantomeno non ricordo frasi che suonassero male o contorte in maniera assurda come spesso capita.

 

La descrizione in breve:

 

Repubblica della Grande Asia dell'Est, 1997. Ogni anno una classe di quindicenni viene scelta per partecipare al Programma; e questa volta è toccato alla terza B della Scuola media Shiroiwa. Convinti di recarsi in una gita d'istruzione, i quarantadue ragazzi salgono su un pullman, dove vengono narcotizzati. Quando si risvegliano, lo scenario è molto diverso: intrappolati su un'isola deserta, controllati tramite collari radio, i ragazzi vengono costretti a partecipare a un "gioco" il cui scopo è uccidersi a vicenda. Finché non ne rimanga uno solo... Edito nel 1999, "Battle Royale" è un bestseller assoluto in Giappone, il libro più venduto di tutti i tempi; diventato fenomeno di culto, ha ispirato celebri film, manga sceneggiati dallo stesso Takami e videogiochi. Scritto con uno stile insieme freddo e violento, "Battle Royale" è un classico del pulp, un libro controverso e ricco di implicazioni, nel quale molti hanno visto una potente metafora di cosa significhi essere giovani in un mondo dominato dal più feroce darwinismo sociale.

 

Diciamo che non è un capolavoro della letteratura e credo mai lo diventerà.

Però se piace il genere merita.

 

(certo che se hanno lasciato in quarta di copertina la scritta: un tenebroso incrocio tra Il Signore delle Mosche e 1984 mi sa che la mondadori ha da rivedere chi è che scrive le quarte di copertina...)

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Io lo so che ora abbasserò in maniera spaventosa la qualità di questo topic, ma mi sento di consigliare battle royal di koushun takami, se piace il genere, ovviamente.

 

Mi ha fatto ridere un sacco come hai introdotto il libro ahahahaha! xD

 

Cmq io ho fatto due esami di letteratura alla triennale il primo sulla letteratura classica e il secondo su quella moderna e contemporanea! Alcuni autori proprio non sono riuscito a reggerli.

Per esempio, Tanizaki Jun'Ichirou, ho letto solamente una raccolta di racconti (Storie di Yokohama) ma mi sembravano tutti senza capo né coda. Altro di lui non ho letto quindi non posso nemmeno criticarlo più di tanto xD

Kawabata invece mi è piaciuto, ho letto il Paese delle Nevi e, a parte qualche parte un po' noiosa e lenta, nel complesso è riuscito a colpirmi soprattutto nel finale.

Di Mishima ho amato Confessioni di una Maschera che ho divorato, poi ho provato a leggere il Padiglione d'Oro ma l'ho lasciato dopo 30 pagine, troppo pesante e il periodo non era uno dei migliori per leggere quella roba.

Di Oe ho letto solo Un' Esperienza Personale che mi è piaciuto e non mi dispiacerebbe per nulla leggere un'altra sua opera! L'ho trovato molto interessante, non vorrei dire una cazzata ma se non sbaglio è ispirato a dei fatti realmente accaduti allo scrittore (intendo la nascita del figlio disabile) forse anche per questo fatto l'ho trovato proprio bello! Poi scrive in modo chiaro, non difficile.

Poi ho letto La Pioggia Nera di Ibuse, il romanzo, per chi non sapesse racconta le vicende di una "famiglia" (più che altro di uno zio e di sua nipote vittima delle radiazioni) post bomba atomica. Un po' pesante ma rende l'idea di quello che successe all'epoca, della disperazione, della sofferenza.

Un po' più vecchio di questi citati è Nagai Kafu di cui ho letto Al Giardino delle Peonie, una serie di racconti, alcuni molto belli, altri semplicemente troppo lenti e noiosi a parer mio e di una tristezza veramente da tagliarsi le vene, soprattutto il primo racconto.

 

Ora non me ne vengono in mente altri.

Mi piacerebbe leggere Le Quattro Casalinghe di Tokyo di Kirino ma sotto esami proprio non riesco a leggere, credo lo lascerò per l'estate insieme a 19Q4 che non ho più finito :(

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Cassiopea81
Di Mishima ho amato Confessioni di una Maschera che ho divorato, poi ho provato a leggere il Padiglione d'Oro ma l'ho lasciato dopo 30 pagine, troppo pesante e il periodo non era uno dei migliori per leggere quella roba.

Pensa che è capitata la stessa cosa anche a me, è un po' che vorrei riprenderlo però.

Di Oe leggi assolutamente gli anni della nostalgia! E' davvero bello. La nascita del figlio disabile è vera, infatti, e ricorre un po' ovunque nei suoi libri e nei suoi racconti..

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Addie Pray

Colgo l'occasione e chiedo un consiglio agli specialisti della letteratura giapponese: mi potreste consigliare, per favore, un libro sullo stile di Natsume, ho letto "Il signorino" di recente e mi è piaciuto tantissimo.

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Beh ci sono gli altri libri di Soseki... "Il signorino" non l'ho letto, ma "Sanshiro" dovrebbe essere più o meno sullo stesso genere, anche se il suo capolavoro è considerato "kokoro", qua tradotto come "Il cuore delle cose".

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Beh ci sono gli altri libri di Soseki... "Il signorino" non l'ho letto, ma "Sanshiro" dovrebbe essere più o meno sullo stesso genere, anche se il suo capolavoro è considerato "kokoro", qua tradotto come "Il cuore delle cose".

 

Ho amato quel libro! Peccato che non si trovi più in commercio :(

Volevo comprarlo ma niente, ho dovuto farmelo prestare!

 

Io di Souseki volevo leggere "Io Sono un Gatto" anche se non c'entra nulla con "Bocchan" o "Sanshiro" xD

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Anche io da studente di giapponese conosco a grandi linee la storia letteraria e i principali autori, ma senza avere avuto per il momento chissà quante letture di opere al mio attivo.

Finora posso consigliare vivamente Natsume Soseki, per citare uno dei classici moderni... Sanshiro, per esempio, lo trovo davvero interessante per lo spaccato che offre sulla vita di uno studente fuorisede dei primi del Novecento. Vorrei leggere anche Io sono un gatto, ma data la mole considerevole sono costretto a rinviare a periodi meno impegnati intellettualmente... (esami maledetti...)

 

Con Mishima ho un rapporto catulliano di odi et amo: a una prima lettura, non mi va giù per niente la serie di elucubrazioni (ma diciamo pure seghe!) mentali sull'estetica e su altri temi filosofici, che rovinano abbastanza la trama di fondo, vedi Colori Proibiti o Il padiglione d'oro, ma devo dire che rileggendoli ho avuto modo di apprezzarli di più.

 

Sui contemporanei non posso esprimermi più di tanto; so solo che Banana Yoshimoto dovrebbe essere presa a randellate sulle gengive, perché non è concepibile un successo del genere con delle trame sempre uguali (XYZ è una ragazza a cui muore la nonna, la zia, la mamma, il papà e si ritrova sola... ma riuscirà a fare pace con la vita incontrando un uomo che le darà due colpi etc...).

Consiglio invece il mistery di Higashino Keigo, anche se in Italia c'è pochissimo, addirittura forse solo un paio di opere.

 

Piccolo avviso per non ignorare la letteratura antica: è uscita da qualche giorno, dopo ben 14 anni di lavoro, la prima edizione italiana, con note e commento critico, del Genji Monogatari, considerato il capolavoro della letteratura del Sol Levante. Prezzo modico: 90 eurazzi :pilot:

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Piccolo avviso per non ignorare la letteratura antica: è uscita da qualche giorno, dopo ben 14 anni di lavoro, la prima edizione italiana, con note e commento critico, del Genji Monogatari, considerato il capolavoro della letteratura del Sol Levante. Prezzo modico: 90 eurazzi :pilot:

 

Un grazie a Maria Teresa Orsi che ha reso possibile tutto ciò :D

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@@Kuyashii i tuoi due ultimi consigli li trovo molto allettanti per i miei gusti. Spero che la mia libreria me li rimedi...sennò ho visto che su internete si trovano. Di Gengji sia edizione economica a 24 che quelkla che citavi tu a 90

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Io l'edizione economica del Genji la sconsiglio: è tradotta (male) dall'inglese e poi mancano i capitoli finali, pubblicati da un altro editore. Questi ultimi mi sono rifiutata di comprarli perché non potevo sopportare di vedere scritto ogni 2 righe Ghengi... Orrore e raccapriccio.

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Alla yoshimito però va riconosciuto il merito di aver in parte 'sdoganato' la letteratura asiatica da noi. Escludendo i classici da quando usci kitchen si trova molto di più di autori contemporanei giapponesi cinesi e coreani perché le case editrici hanno capito che forse un mercato c'era.

 

A parte questo a me non è mai dispiaciuta, il problema è che, alla lunga, diventa ripetitiva (ma quello è un problema di tanti scrittori, purtroppo)

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Io di lei (la Yoshimoto) ho letto proprio poco, solo Kitchen e Lucertola, ho comprato l'Abito di Piume ma il tempo è quello che è...

Ho notato che ultimamente sempre più autori contemporanei vengono tradotti, specialmente quelli vincitori del premo Akutagawa.

 

@@Lum nemmeno io ho preso i capitoli finali xD E del Genji ho letto ben poco, solo quello che veniva richiesto a letteratura. Magari questa nuova versione potrebbe darmi uno stimolo in più :D

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Io l'abito di piume non l'ho neanche comprato XD e ho la piccola ombra ma non ho mai avuto voglia di leggerlo... Gli altri credo di averli letti tutti...

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Io trovo comico che la Yoshimoto dica che non è capace di scrivere saggistica, mentre a me sembra molto più godibile così... Forse perché se non altro scrive qualcosa di diverso.

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Allora mi sconsigliate l'edizione economica di Genji? Se ho capito bene, non è neanche completa. Ma pure 90 euro per un libro sono veramente tanti

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io ho iniziato a leggere l'Hagakure di Yamamoto Tsunetomo; devo dire che è veramente interessante. :)

Edited by Peacock94
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ladychonchon

Azz dopo quasi tre lustri la Orsi ha finalmente tradotto il Ghengi :dwarf: . Certo 90 euro sono eccessivi, brutto dirlo ma specialmente gli studenti si avvarranno di fotocopiame vario per averlo, anche se sarebbe più sensato rivolgersi alle biblioteche di orientalistica.

A me invece piace molto la Sei Shonagon, il suo Makura no soshi( Note del Guanciale) descrive dettagliatamente la vita e lo stile di quasi un millennio fa nella corte di Heian, attuale Kyoto. Poi la trovo così elegante e ferrata in materia di femminilità e non solo. Magari le ragazze di oggi avessero il suo senso dello stile, poi quando ci racconta le sue perle di saggezza somiglia tanto alla Lina Sotis. :music:

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Mi ero dimenticato di aver letto "Nube di passeri" di Takashi Matsuoka.

Lettura gradevole ma senza particolari lodi, forse è per questo che non mi ricordavo di averlo letto

 

"1861 Giappone ecco la data d'inizio della storia del nobile Genji e dei missionari diretti al suo palazzo Gru Silenziosa.Qui dalla sua stanza in compagnia di Heiko vede arrivare altri dua dei protagonisti del libro Emily e il signor Stark entrambi con alle spalle storie da dimenticare ma anche con qualcuno da cercare. Altro personaggio interessante ma con un passato mostruoso alle spalle lo zio di Genji,Shigeru che fino a quando non rivede il nipote è in preda alle allucinazioni,o alle previsioni del futuro dono che spetta ai discendenti maschi della famiglia e a cui quasi nessuno vuole credere. Da cui si sviluppano diverse storie che ci fanno dare uno sguardo al mondo giapponese di quel periodo, al modo in cui vedevano gli stranieri in modo particolare le donne.Ma si scopre anche la maniera sottile con cui si scoprono i segreti,ma come anche l'amore ha la meglio su tutto il resto, anche se in maniera abbastanza strana."

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Prego, mi fa piacere consigliare opere di letteratura giapponese :-)

 

Sei Shonagon è proprio una bitch: "la neve caduta sulle case dei poveri è uno spettacolo sprecato"... che st...upida :hunter:

 

Ho appena finito Norwegian Wood di Haruki Murakami... è impressionante - quasi inquietante - quante cose rispecchino questo mio periodo un po' difficile... per il resto vedo il romanzo come una serie di avvenimenti e dialoghi senza un'adeguata descrizione di ambienti e persone che è quello che fa la differenza in letteratura, per me.

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Cassiopea81
Finora posso consigliare vivamente Natsume Soseki, per citare uno dei classici moderni... Sanshiro, per esempio, lo trovo davvero interessante per lo spaccato che offre sulla vita di uno studente fuorisede dei primi del Novecento. Vorrei leggere anche Io sono un gatto, ma data la mole considerevole sono costretto a rinviare a periodi meno impegnati intellettualmente... (esami maledetti...)

 

Me ne parli un attimo sinteticamente? Nelle librerie si trovano in esposizione solo 2 o 3 autori e prima di ordinare un libro appositamente vorrei più lumi :)

Grazie :)

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