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Coming Out: Un viaggio che non è mai finito..


Aquarivs

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Diciamo che passare le ferie pasquali senza la pasqua e soprattutto senza le uova di cioccolato un po' manda in paraonia e porta a fare cose che non pensavi avresti avuto voglia di fare..

Su questo forum sì, sono presente, ma lo sono in maniera tutta strana.. dopo aver piazzato le foto per avvicinarmi a voi direi che è il momento di raccontarvi come è iniziato il mio viaggio a due binari..

 

Alle volte ho come l'impressione che il mio coming out sia sempre stato mezzo.. non so, senza nè capo nè coda, senza uno stacco definito tra prima e dopo. Venir fuori da che? Quale grande rivelazione ci sarebbe dovuta essere?

In parte penso questo sia dovuto al fatto che la scoperta sia stata l'essere bisessuale e in parte il fatto che ho tante di quelle personalità che ogni settimana c'è un coming out più nuovo e interessante di quello sessuale. Quando ho ricevuto le prime avvisaglie dai pisellini frequentavo ancora il liceo ariistico e il fatto che fossi lì già la dice lunga su che tipo di carattere avessi e le follie in cui mi imbattevo ogni giorno.

Ai tempi ero follemente innamorato di una mia compagna di classe. Lei bella bionda e con gli occhi verdi.. alta.. era una gran scassa caxxi ma mi piaceva anche per quello. Le scappatelle al bagno erano una cosa continua e insieme abbiamo sperimentato tutto quello che il resto dei ragazzi ha modo di sperimentare durante l'adolescenza.

Un giorno, di ritorno a casa, sull'autobus pieno di compagni uno dell'ultimo anno, Andrea, da perfetto maniaco in erba si avvicinò come per passare tra tutti noi in piedi nel mezzo del corridoio e si fermò proprio davanti a me, appicicato come le gomme che stavano sotto i sedili e potevo sentirlo respirare sul mio collo. Mi mise le mani sui fianchi e mi sorrise. Poi, come un buon borseggiatore mi ritrovai ad essere palpeggiato sul "campanile" mentre cercavo di capire se la cosa era eccitante o meno. Beh.. suonò mezzogiorno! La cosa era molto più che bella. Non è che fossi un imbecille, mi ero chiesto che cavolo stesse facendo ma sembrava quasi non avesse importanza. Era un po' come la canna fatta di nascosto in laboratorio o la guida senza patente con mia sorella o il viaggio a Venezia senza dirlo ai miei. Chi se lo sarebbe ricordato domani? Era un'altra delle cose eccitanti che facevo continuamente. Mi ero scordato della mia ragazza e che in qualche modo quello era tradimento. Ma come si fa a tradire una donna con un uomo?

 

I giorni seguenti non feci altro che pensare.. lui che abitava a pochi km di pressioni ne faceva parecchie ma io non avevo idea di che cosa fare. Passavo le giornate in spiaggia invece che sui libri alla chiusura dell'anno scolastico. Potevo raccontare ed avevo qualcuno a cui raccontarle tutte le mie caxxate ma questa pareva troppo intima..

Alla fine, una domenica passeggiando sul lungomare con mia sorella le chiesi:

 

Pensi che baciare una donna, semmai ti capitasse, sarebbe sbagliato?

Dipende..

Da cosa?

Se è racchia sì.. evidentemente ho perso gusto..

 

Immaginavo che l'avrebbe messa sul ridere. Non c'era mai una volta in cui parlassimo di cose importanti che si restasse seri. Mi sentivo pronto per il lancio aereospaziale..

 

Andrea è tornato alla carica..

Quello che a scuola ci prova con te?

Sì..

Gli hai spiegato che non sei interessato? (dio in quel momento sarei tornato sui miei passi)... O forse lo sei?

Sarebbe un problema?

Per te sarebbe un problema?

Non lo so.. cosa significherebbe se, insomma..

Che ti piace..

Dici che sono gay?

Non lo so.. sto ancora cercando di capire se questa settimana sei più bob marley o i robinson.. ma quando te la tagli la parrucca?

Scema.. come faccio a capire cosa sono adesso? Se lo sono..

Non lo so.. stai con quella spilungona.. Prova.. è quello che fai sempre. Prova. Se non provi non avrai mai una risposta. Alla fine sei tu che decidi dove andare come andarci e con chi e sei libero anche di tornare indietro, conti solo tu in questo caso..

Ti immagini se lo sapesse la mamma?

Beh.. semmai in quel momento mi faccio scappare di quella volta che sei andato a Malta mentre lei pensava che eri con me a Catania.. così mescoliamo un poco le carte..

 

Poi abbiamo preso a parlare di ben altre cose che quella fu l'unica volta che ne parlammo. Anche quando conobbi il mio ex col quale sono stato per 4 anni si è sempre rapportata alla cosa come fosse.. tipicamente me. Ero fin troppo ragazzo. Della "spilungona" me ne importava poco anche se di volerle bene gliene volevo. Però era come se scoprire cosa fossi fosse più importante.

Alla fine con Andrea non arrivammo a molto.. mollai la mia ragazza perchè mi pareva di averla tradita e presi a pomiciare con quell'altro tanto nascosto quanto lo ero con lei prima.

Finito l'anno, un mese dopo, era finita anche la mia doppiezza.

Conobbi Francesca.. ci fu un batticuore pazzesco fino ai 22 anni. E a 24 entrò nella mia vita il mio ex per il quale feci il coming out più travagliato di tutta la mia vita: quello con mia madre.

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allora, ho un paio di domande che ti vorrei fare anche perchè ti leggo da tempo....

innanzitutto....

 

Ma come si fa a tradire una donna con un uomo?

 

 

ecco, questa non l'ho capita, tu pensi che amare un uomo e amare una donna siano due cose diverse?

 

manca una cosa in tutto quello che hai scritto, cioè come l'hai vissuta tu... se per te c'è o c'è stata differenza e come ti senti ora.

 

poi un'altra cosa che non ho ben capito: perchè dici che è un viaggio mai finito? Nel senso che ti trovi tutti i iorni a dover fare Co con qualcuno?

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sembra quasi la pagina di un libro lasciato a metà'

mi piace come scrivi :)

 

 

 

poi sul fatto che le riflessioni che hai fatto siano ''giuste'' o sbagliate'' non mi esprimo!

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allora, ho un paio di domande che ti vorrei fare anche perchè ti leggo da tempo....

innanzitutto....

 

 

 

ecco, questa non l'ho capita, tu pensi che amare un uomo e amare una donna siano due cose diverse?

 

manca una cosa in tutto quello che hai scritto, cioè come l'hai vissuta tu... se per te c'è o c'è stata differenza e come ti senti ora.

 

poi un'altra cosa che non ho ben capito: perchè dici che è un viaggio mai finito? Nel senso che ti trovi tutti i iorni a dover fare Co con qualcuno?

No ovviamente no. Quelli erano pensieri che mi facevo tutti i giorni. a 17anni che vuoi che ne sapessi?

 

Alla domanda sul viaggio:

 

Alle volte ho come l'impressione che il mio coming out sia sempre stato mezzo.. non so, senza nè capo nè coda, senza uno stacco definito tra prima e dopo.

 

Su come mi sentissi è difficile spiegarlo.. ed è difficile spiegare anche come mi sento adesso. In linea di massima tu dovresti capirmi perchè alle volte quelle sensazoni ambivalenti impediscono di avere una risposta univoca, un arrivo, una fine.

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Su come mi sentissi è difficile spiegarlo.. ed è difficile spiegare anche come mi sento adesso. In linea di massima tu dovresti capirmi perchè alle volte quelle sensazoni ambivalenti impediscono di avere una risposta univoca, un arrivo, una fine.

Sono ben lungi dal credere che la bisessualità non esista, ma da quanto leggo mi sembra una croce infinita; un'eterna ricerca che non porta da nessuna parte. Purtroppo la monogamia impedisce la piena realizzazione delle proprie pulsioni ed arrivare ad una poligamia funzionante in stile "Diverso da chi?" mi sembra più fantascientifico che reale.

Comunque ora che hai dimostrato eccellenti doti da scrittore, devi necessariamente raccontare il "coming out più travagliato della tua vita!"

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da bisessuale ho avuto anche io dei periodi travagliati ma erano travagliati perchè appunto mi volevo imporre di essere o carne o pesce.

Poi quando ho capito di essere bisex la mia croce personale è finita.

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gaiovalerio

Mi mise le mani sui fianchi e mi sorrise. Poi, come un buon borseggiatore mi ritrovai ad essere palpeggiato sul "campanile" mentre cercavo di capire se la cosa era eccitante o meno. Beh.. suonò mezzogiorno!

Ahahahahah! Fantastico...

a parte gli scherzi, ho letto d'un fiato, sarebbe bello leggere anche il seguito.

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Con mia sorella c'è sempre stato questo rapporto basato sulla follia reciproca. Da buoni acquari tutti e due non ci siamo pestati mai i piedi, sempre felici che l'altro sperimentasse la vita e avesse ciò che desiderava. Questo a volte si tramuta in una distanza infinita ma che, alla fine, è soltanto un'apparente lontananza

 

Ad ogni modo, vista la richiesta vado avanti un pochetto con la storia..

Non c'è stato nessun coming out dopo quello con mia sorella (se coming out si possa chiamare) che non sia stato un disastro su tutta la linea. Ogni volta che questa cosa è venuta fuori la mia vita ha preso la direzione opposta alla prima, ho dovuto riscrivere tutto da zero e ogni volta smettendo di credere nell'amore per poi tornare a crederci sistematicamente come un deficiente.

 

Le sperimentazioni sulla mia bisessualità sono proseguite per diversi anni prima che la cosa diventasse abbastanza seria da traboccare dalla mia mente e diventare visibile agli altri. Le storie che avevo avuto erano finite nel giro di niente. Tutto era fin troppo difficile e fra famiglia e religione io ero il primo a sentirmi stanco già al pensiero di dover lottare per qualcosa che non sembrava mai importante. Mia madre si era risposata in seconde nozze e, come si può immaginare, il rapporto patrigno-figliastro seguiva il classico copione d'odio profondo misto ad indifferenza e, anche troppo spesso, tentativi di distruggere tutti i miei sogni e i miei propositi per il futuro (dalla scuola allo svago, all'amore).

 

Ad ogni modo, due mesi dopo il mio 24esimo compleanno abbandonai la religione dei miei definitivamente incrinando quello che restava di un rapporto appeso ad un filo. Mia sorella si era allontanata già perchè la situazione era diventata insostenibile e lo era ancor più per me adesso che non avevo più la mia spalla destra. Proprio una settimana dopo conobbi Luca. Non ho mai realizzato, nemmeno adesso, come sia potuta nascere quella storia in mezzo a tutto quel casino, in mezzo ai miei 300 drammi e ai continui cambi di rotta. In verità per i primi mesi lo feci tribolare parecchio perchè una storia omosessuale era l'ultima cosa che mi serviva o che volessi. Intanto lui mi piaceva e parecchio. Calmava la mia indole irruenta, placava i miei tormenti senza nemmeno troppa fatica... In parole povere, mi innamorai come un deficiente. Ero completamente andato con la testa.

 

Cominciammo a vederci sempre, anche troppo spesso perchè non si capisse. Cominciarono le mezze discussioni e i mezzi accenni in famiglia. Mia madre era solita iniziare con:

 

Tanto ormai dopo aver abbandonato dio questa è la fine che fanno tutti no? Ormai che hai da perdere? Sperimenta.. se è questo quello che vuoi. Se vuoi fare scelte sbagliate che piangerai per tutta la vita fallo.. alla fine io non posso salvarti..

Oppure: Non rimane più niente di quello che potevi essere, no?

 

Giuro che odiavo mia madre in quei momenti profondamente. Ed odiavo me stesso perchè l'amavo comunque non avendo avuto altro che lei per tanti, troppi anni. La odiavo perchè dovevo essere ma non avrei dovuto e non potevo essere quando avrei voluto. Alla fine questa rabbia si tramuto in collera e la collera divenne un fiume in piena quando mi disse che, visto la mia scelta di amare un uomo come io la ponevo dietro al mio egoismo lei mi avrebbe posto dietro al suo dio..

 

Non potei trattenermi oltre. Fu una catena di parole che adesso non riuscirei nemmeno a rimettere insieme. Ci furono lacrime che non caddero talmente era la rabbia e lo sforzo di tenermi tutto dentro, ma la mia ira parlava e parlava.. le dissi che dell'amore non sapeva nulla e che avevo pietà per lei perchè l'amore definisce le cose e non viceversa. Che è l'amore a dirci cosa conta e cosa possiamo o non possiamo fare e non una serie di leggi che falsamente cercava di seguire.. Attaccai lei mentre in alcuni momenti mi pareva di attaccare dio.. e me stesso. Mia madre incarnava la mia schiavitù che non era più religiiosa, famigliare, sessuale.. era semplicemente un annientamento della mia natura e della mia personalità.

 

Mi disse che le mie valigie erano già pronte.. ed in vero lo erano..

Non avevo granchè su cui fare affidamento. Facevo il bagnino e la stagione era quasi finita, l'università era a metà e di soldi ne avevo ben pochi. Ci fu poco da fare...

Mi trovai un altro lavoro e mi trovai un altro appartamento (perchè facevo già la vita dello studente con la camera in affitto a mesi alterni).

 

Pochi mesi dopo, per il mio compleanno seguente, la famiglia materna mi volle organizzare una cena alla quale portai il mio ragazzo del quale non erano ancora a conoscenza ma che avrebbero conosciuto quella sera stessa. Purtroppo nel bel mezzo della cena, prima che io intavolassi il discorso che avrebbe cambiato ancora una volta le cose mia madre mi precedette con un sarcasmo ed un veleno che vi lascio immaginare. L'unica cosa che mi tratteneva dal non odiarla per quelle azioni era il saperla convinta e imbottita dalla sua religione perchè io c'ero passato a mia volta. Quando tutta la discussione saltò fuori cadde il silenzio in mezzo alla tavola e io non facevo altro che pensare al mio ragazzo e all'imbarazzo in cui era stato messo e che non meritava. Avrei voluto farlo diventare sordo e cieco in un istante. Mi vergognavo della mia famiglia e mi vergognavo di avere questa famiglia da dare a lui.. ma Luca non disse una parola.. non arrivai nemmeno io a dirla perchè mia zia, la sorella di mia madre si alzò in piedi e le disse seccamente:

 

Tu non hai rispetto per nessuno, nè per la tua famiglia nè per tuo figlio. Sono anni che te lo ripeto. Non era tuo diritto dire cose che avrebbe dovuto scegliere lui come e quando dire e se dirle. Hai solo rispetto per te stessa e per i tuoi "fratelli spirituali". Sai che ti dico? La tua famiglia l'hai scelta stasera. Adesso prenditi le tue cose e guai (e mia nonna, la loro madre era completamente shockata)dico guai se ti fai mai più rivedere se non prima avrai cambiato questa testa di caxxo che ti ritrovi.

 

Quella sera la mia famiglia andò in pezzi. Mia madre sparì dalla nostra vita, mia nonna se la prese con l'altra figlia che mi aveva difeso pur essendo d'accordo con lei e le cene e i pranzi e le feste finirono d'essere passati insieme. Non si parlò più, non ci furono più chiamate al telefono.. nulla. Continuammo a sentirci solo io e mia sorella e in quel periodo il nostro rapporto è arrivato a dei livelli che non aveva mai avuto..

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E' offensivo se dico che sono molto coinvolta e voglio sapere il resto della storia presto?

 

No, davvero, sono molto presa, ti dipingi come un protagonista impulsivo e accorato con cui è difficile non empatizzare...ma forse lo dico perché sono un acquario anch'io ;)

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Ariel.. probabilmente abbiamo il segno che ci domina..

Avrei preferito fare a cambio con un altro protagonista anyway xD

 

Alex.. credo che la sofferenza stia ancora tutta lì da qualche parte.. in qualche modo sono riuscito a vincere le mie battaglie ma ad un prezzo sempre troppo alto.. forse è per questo che oggi sono diventato alle volte rigido e intransigente.. e come se mi fossi stancato di impelecarmi in situazioni col compromesso dietro l'angolo.. non so, alle volte faccio tutto e il contrario di tutto solo per dimostrare a me stesso che il mio passato non mi condiziona ancora..

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Una sera di primissima estate io e Luca ci mettemmo in viaggio per andare a prendere questo meraviglioso cucciolo di chowchow (che voi conoscete con il nome di MisaMisaShampoo) che si trovava ad un centinaio di km da casa mia. Casa di mia madre era di strada e una capatina al mare sarebbe stata carina come cosa e in più avrei avuto modo di rivederla e farle vedere la cucciolona (e dentro di me per sbatterle in faccia la mia vita che stava andando avanti).

Seppi che mia madre stava divorziando da quella specie di bigotto neolitico che aveva sposato e che molte cose erano cambiate. Lui se ne era andato e lei viveva da sola in quella casa fin troppo grande per lei soltanto e stava pensando di andare via lei pure. Fra una chiacchiera e l'altra composta e schifosamente di circostanza io le dissi di essere venuto a prendere le ultime cose che non avevo mai finito di portare via e che avrei caricato tutto in macchina alla svelta entro sera.

Con la scusa del fatto che il giorno seguente sarebbe stato domenica e che un casino di vecchi amici volevano rivedermi decisi di rimanere a dormire lì con Luca e la cucciolona che intanto si acclimatava alla mia presenza.

 

Non successe niente di che. Tutto rapido e formale. Il giorno seguente passò e io ripresi a non sentirla nè a vederla. Intanto sua sorella, mia zia, ci aveva invitato a pranzo e a cena diverse volte in quel periodo con la scusa di far giocare i suoi figli col mio cane (eh sì Misa era una scusa buona per tutto)e di aggiornarci un po'. Il nostro rapporto si strinse in quei momenti diventanto poi, negli anni, la salvezza per tutto il resto. Furono quelli gli anni in cui lei mi contagiò con la sua follia per Harry Potter, che mi spinse a leggerne i libri e andare al cinema a vederlo. Fu lei che mi spinse ad andare di nuovo da mia nonna per qualche pranzo domenicale e far via vai da casa sua come niente fosse.

Ben presto divenne usuale trovarci tutti a tavola, Luca compreso, per le classiche pranzate di famiglia, famiglia ormai monca per un pezzo.. un pezzo che non voleva..

 

Un giovedì dell'estate più calda che io avessi visto, ricorderò per sempre quel momento, mia madre mi chiamò al cellulare.

Io scettico risposi con un secco:

 

- Si?

- Sono mamma..

- Dimmi..

- Niente.. ti dovevo dire una cosa importante che non voglio tu la venga a sapere da altri.. mi hanno disassociato (per la spiegazione del termine vedi in fondo).

- Eh? E che cosa hai fatto? Non che mi interessi eh.. voi state ancora là a giocare con le vostre regole..

- Hanno saputo che hai dormito a casa tempo fa, qui, con Luca e mi hanno detto (mi hanno intendeva i suoi pastori) che questo era inconcepibile e che non doveva succedere mai più. Non ce l'ho fatta più, non lo so. Ero stanca di farmi dire come devo vivere la mia vita, non mi è rimasto più niente.. tutti i sacrifici per crescerti da sola non contano più niente perchè è come se li avessi fatti per qualcosa che non è mai esistito.. e poi ci sono tante cose che non hanno più senso..

- Tu hai fatto le tue scelte, come io ho fatto le mie. Che effetto fa ora che la tua "famiglia" spirituale ti ha abbandonato? Sai la MIA vera famiglia dov'è? Qui, con me.. fino a ieri eravamo dalla nonna..

- Sì lo so me l'ha detto..

 

Ci fu un silenzio gigantesco in cui, non so.. credo ci siam detti tutto ciò che non ci eravamo mai detti.. poi io ripresi:

 

- Tra due settimane io e Luca partiamo per l'Irlanda.. io devo vedere alcune cose per un programma di supporto ai bambini vittime di abusi.. ti va di tenere Misa?

- Il cane? Sì bello.. ma la vengo a prendere io?

- Guarda noi partiamo presto la mattina.. ti dovrei lasciare le chiavi in qualche modo..

- Vengo io la sera prima? Non so se c'è un letto dormo da te, vi accompagno all'aereporto e poi con calma vado via.. e magari scendo qualche giorno per far prendere aria alla casa..

 

In effetti mi parve chiaro di dover dire di sì. Lei aveva la chance di farsi perdonare ma io avevo la mia di farle vedere quanto fossi felice con la mia vita..

La notte prima di partire mi addormentai in salotto sul divano con Luca mentre mia madre dormiva accanto a noi con la mano sulla panza del cane..

Quel momento mi segnò.. tanto.

 

Non siamo solo noi che cerchiamo di farci accettare. Non siamo solo noi che combattiamo le battaglie per gli affetti o per recuperare cose che abbiamo perso.

Ancora oggi, quando mamma mi chiama per sapere come sto mi chiede di Luca.. secondo lei, nonostante è un anno che ci siamo lasciati, si può ancora tornare insieme:

 

- Sai, ogni tanto ci penso..

- A cosa mamma?

- A Luca.. non lo so perchè è finita così, ma non pensare che tu non gli manchi.. tu sei troppo bello per non mancare a qualcuno pernsa a lui che ti voleva così bene..

- Mamma smettila.. ormai lui si è rifatto una vita..

- Ma tu non lo puoi mai sapere.. noi ti ricordi? (e si ferma lì spaventata)

- Sì Ma', ma noi siamo una famiglia.. c'è sempre quel motivo per cui si resta legati anche quando siamo lontani.. anche quando facciamo cavolate..

- Sì, però mi dispiace.. ho perso così tanto tempo.. e ora tu sei lontano.. se conosci qualcuno io come lo so?

- Mamma anche se fosse Sharon Stone non te la presenterei lo stesso perchè mi faresti fare brutta figura..

- Ma se te la trovi o te lo trovi Irlandese sono sicura che non torni più..

- Mamma.. come sta il cane?

- Le manchi..

- Mamma.. il canee.. come sta?

- Ah.. bene.. mangia in continuazione.. come te..

- O.o

- E metti le foto su facebook e i video così mi sento come se fossi li!!

- Ok.. ciao Ma'.

 

 

 

Il termine dissociazione o disassociazione sta ad indicare l'autoespulsione o l'espulsione di un testimone di geova dalla setta. La dissociazione (quella che feci io anni e anni fa) ha le stesse misure punitive dell'espulsione forzata: isolamento, condizione di peccaminosità, disapprovazione e impossiblità ad avere rapporti con parenti e amici che condividono la stessa fede. Nel caso in cui un membro trasgredisca frequentando un espulso viene ripreso prima ed espulso in seguito al persistere del peccato.

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Il tuo racconto è davvero bello e coinvolgente, Aquarius. Sono contento che le cose si siano un po' riprese con tua madre...certo che è davvero incredibile il contesto "setta" e tutto ciò che comporta. In bocca al lupo per tutto. :)

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nottelimpida

Certo che tua madre era finita (lo è ancora?) in una brutta setta. Ora capisco meglio il suo atteggiamento. La religione è una cosa che proprio non capisco.... Causa molti più mali di quelli che toglie.

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