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Altra omofobia nell'Italia dei Valori


Fabio Castorino

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Fabio Castorino

Dopo aver portato in Parlamento Scillipoti e dopo alcune "gaffe" di Di Pietro, un'ulteriore dimostrazione che nel partito dell'IdV alberga una cultura omofoba.

 

http://www.giornalet...iamo-culattoni/

 

“A volte li chiamo culattoni”

 

07/04/2012 - Così Cimadoro, deputato Idv, sugli omosessuali. E Di Pietro lo accusa: "Irresponsabile"

 

 

Alla trasmissione La Zanzara di ieri sera il deputato Idv cognato di Di Pietro ha detto ‘Tremaglia li chiamava culattoni, io li chiamo diversi. Poi, quando non parlo in pubblico mi scappa anche culattoni. Io invece sono orgoglioso di essere normale’.

 

DISTANTE - Prendiamo atto con soddisfazione dell’immediata presa di distanza da parte del capo dell’IDV, rimane che questa ennesima offesa da parte di esponenti politici non fa che consolidare la convinzione che siano proprio i partiti, compresi quelli di centro sinistra, a diffondere l’omofobia in Italia”, si legge in una nota di Equality Italia. “Inutile firmare o proporre leggi contro l’omofobia o sul riconoscimento delle coppie gay- aggiunge il comunicato- se nei partiti poi non e’ condivisa una solida cultura del rispetto e di reale tutela sociale e culturale delle minoranze. A Di Pietro consigliamo una robusta campagna interna di formazione e di selezione del personale politico. Ringraziamo, infine Franco Grillini, responsabile diritti civili dell’Idv, per aver chiesto chiarimenti ed eventuali provvedimenti disciplinari”.

DI PIETRO – “Le parole dell’onorevole Cimadoro sono stupide e irresponsabili”. Lo aveva affermato il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando le dichiarazioni rilasciate da Cimadoro durante la trasmissione radiofonica ‘La Zanzara’. “Mi dissocio e mi scuso, anche a nome del partito, con tutta la comunita’ gay, alla quale rinnovo affetto e stima”. (agenzie)

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Se non altro Di Pietro ha preso le distanze e non ha fatto finta di niente. Ma se la normalità è un ex UDC come Cimadoro..

[ot] Certo che La zanzara fa proprio schifo come programma. Cruciani invita soltanto idioti come lui

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non vedo grande scandalo, si é visto come la sinistra italiana abbia tenuto agli omosessuali nelle precedenti legislature.

Ancora non c'é maturità in questo senso, tanti vecchi caproni sono pro-gay perché lo dice il capopartito e poi in giro vanno a dire culattoni e tengono lontani "i bambini". Che ipocrisia. Il problema é che sono dei partiti-minestrone, gente che passa da una poltrona all'altra, manco fosse da mondialcasa, ma le radici, il bigottismo e il letto omofobico culturale rimangono gli stessi.

Cazzarola quando la Concia é stata aggredita sarebbe dovuto succedere il finimondo!

 

Di Pietro a me pare un contadino d'altri tempi che cerca ancora di convincersi che i gay siano persone normali. Ma sono questione "da sinistra" e quindi da difendere (con risultati grossolani e ridicoli)

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va benissimo Di Pietro che si scusa e si dissocia. Secondo me a breve arriveranno anche le scuse (inutili) di quel coglione di Cimadoro a cui sarà fatta una bella strigliata e si presenterà ai microfoni dicendo che le sue parole sono state travisate e blablabla. In più vorrei dire che ho sentito alcuni spezzoni del programma alla radio e non mi piace affatto il modo in cui trattano il tema omosessualità. A parte il fatto che hanno la calamita per i deficienti (ma credo ne siano ben a conoscenza xD) ho notato che Cruciani prende sul ridere e non da troppo peso alle cazzate che vengono dette costantemente. Poi ovviamente sempre meglio che si parli di omosessualità e che queste minchiate escano allo scoperto, perlomeno ci comportiamo di conseguenza.

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Silverselfer

Ho fatto parte di un gruppo IDV per circa un anno. Trovo che ci sono persone comunque politicamente motivate, ma si deve fare un distinguo tra la vecchia guardia e quella più recente.

 

In genere però, in linea di massima, non ho mai riscontrato un sincero interesse alla causa dei diritti civili dei gay. Il sentore è quello di chi la considera un problema di secondo ordine. Mi sono trovato spesso davanti a un certo imbarazzo quando proponevo la questione. Tanto che ogni volta mi stupivo quando nei fatti vedevo la bandiera IDV sventolare nei pride eccetera.

 

Nel particolare quindi non mi sorprende che ci sia questo tipo di approccio alla questione omosessuale. Gli manca la sensibilità per accorgersi della differenza. Tenete conto poi che Scilipoti è uno che discetta sul rapporto anale etero e quindi naturale e rapporto anale contro natura tra due dello stesso sesso. Questo individuo starebbe ancora con tutti gli onori tra i fondatori dell'IDV se non avesse tradito la causa antiberlusconiana ...

 

NB: La Zanzara è un programma deleterio dove l'unico interesse di chi la conduce è far venire a galla lo squallore che poi fingono di irridere.

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Fabio Castorino

Il conduttore della Zanzara è un personaggio cinico che alimenta ad arte l'omofobia dei suoi ospiti (scelti appositamente tra i personaggi più rozzi e cafoni) per creare polemiche che diano visibilità al programma. Da parte sua non c'è nessuna reale volontà di condannare l'omofobia, ma solo di sfruttarla a fini di audience.

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Non sono daccordo. Ho seguito la zanzara in più di un occasione.

Alimentano l'omofobia degli intervistati, può essere, ma subito dopo la "deridono" facendo ben capire all'ascoltatore che sta sentendo delle minchiate che non stanno ne in cielo ne in terra.

Trovo più che giusto che si dia spazio a queste interviste.

 

@@shok Di Pietro non è di sinistra.

 

P.S. o si fa un partito esplicitamente GLBT oppure se aspettiamo che ci sia un partito che condivida in pieno la nostra causa stiamo freschi.

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Psicologo83

ormai in questo periodo qualsiasi politicante o presunto tale che dice una mezza parola sui gay, viene sbattuto sulle prime pagine. i conduttori tv o radio lo sanno e fanno di tutto per tirar fuori l'argomento. se invece questi conduttori cercassero di intavolare un discorso costruttivo, senza provocazioni, magari interpellando persone un po' più intelligenti... ma d'altronde si sa che lo zotico omofobo di turno fa sempre audience...

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@@Zell e da quando mi accompagni in cabina elettorale? :) Dico quello che penso e vedo, di pietro casini maroni che sia. Perdonami se ho insultato il tuo eletto

 

Ricambio tvvdjdkbi, ci manca che ci scanniamo per certe cose

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Con alcuni militanti dell'idv ci ho lavorato ed avuto a che fare, per la mia esperienza personale vi posso dire che più che di omofobia si tratta di ignoranza, ci sono molte persone che hanno una visione stereotipata dei gay, con i classici pregiudizi del caso e le idee che ne conseguono, ma nessuna cattiveria o giudizio logico e pensato contro l'omosessualità, come invece ho riscontrato in altri ambienti.

Come parlamentari ho avuto a che fare sono con Niccolò Rinaldi, che è dentro l'idv per puro caso oserei dire, una persona preparata e veramente a modo, ma purtroppo mi rendo conti che non rispecchi il resto degli eletti e della classe dirigenti dell'idv.

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Io sono d'accordo con Zell che sia meglio dare spazio al tema dell'omofobia in questi termini (facendola emergere in interviste) piuttosto che non parlarne proprio.

 

L'Italia dei Valori è un partito particolare, perchè è nato dal nulla, fondato da un PM di destra, che per necessità si è trovato a sinistra (in quanto antiberlusconianiano) e per opportunismo ha cavalcato battaglie tipiche della sinistra (uguaglianza sociale, diritti, ambiente, etc).

La battaglia per i diritti dei gay è uno dei temi che Di Pietro ha intelligentemente cavalcato, pur non essendo nella sua cultura, approfittando del fatto che la sinistra "radicale" non è più in parlamento, per cui poteva appropriarsi di alcuni suoi temi.

 

Proprio perchè non è un partito nato in qualche modo da un'esperienza della prima repubblica, ha dovuto crearsi una classe dirigente da zero, imbarcando numerosi elementi provenienti dalla ex Democrazia Cristiana, o da realtà simili. Poi il suo collocamento a sinistra ha fatto sì che arrivassero anche personalità notoriamente di sinistra, sia a livello nazionale che locale.

 

Questo per dire che non mi sorprende se c'è qualche omofobo all'interno dell'IDV, così come ce n'è in altri partiti, sopratutto tra i meno giovani.

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Silverselfer

piccolo OT: Tra la destra fascista e il centro teocon, ci sarebbe spazio per qualcosa definibile come liberismo, il quale esprime nei suoi principi la libertà individuale di essere e voler essere, contro anche l'idea socialista che, invece, guarda con sospetto all'individualismo. Solo per dire che i diritti civili non sono un'esclusiva della sinistra, ma dovrebbero rimanere un patrimonio comune democratico. Idv e Fli, seppure con grande sforzo, stanno cercando di coltivare questa cultura politica che, per il vero, in Italia non è che abbia mai riscosso molto successo. Fine OT.

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Fabio Castorino

Non credo che l'IDV possa definirsi un partito liberale, dato il tribunismo ed il populismo spesso esasperato di Di Pietro, che fanno a pugni col vero liberalismo. Per quanto riguarda FLI, è un tentativo di costruire una destra liberale in Italia, ma purtroppo, oltre a personaggi come la Bongiorno, ospita al suo interno moltissimi ex fascisti che hanno seguito il loro ex leader Fini (persino Tremaglia, prima di morire, vi aveva aderito). L'unico vero partito liberale italiano sono i Radicali, ma purtroppo sono da tempo ridotti a percentuali di voto ridottissime.

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In tutta sincerità sono felice che Di Pietro abbia preso le distanze da affermazioni del genere. Premettendo che ora come ora se si andasse al voto mi sentirei veramente in un buco nero per chi votare, questo partito è l'unico che mi mette curiosità e voglia di leggere il programma il che, forse, è tutto dire.

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Per ora non trovo, nè ho trovato un partito in Italia a mio modesto parere personalissimo , che sia stato in grado, o lo sarà di parlare apretamente e senza nessun problema dell'omosessualità nel nostro papissimo Paese. Finchè essi cercheranno di conquistare i voti dei moderati, e costruire alleanze centriste (sinistriste o destriste!) il tema passerà come estremo o "radicale", inaccetabile in qualsiasi programma politico; a meno che non siano piccoli partiti. La grande conquista sarebbe in Italia non cambiare o introdurre qualcosa nai partiti per parlare dell'omosessealità, ma cercare di cambiare "mente" nei cittadini, che peraltro cambierebbero i partiti, visto che di essi sono la base.

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Silverselfer

Non credo che l'IDV possa definirsi un partito liberale

 

Sinceramente in Italia si fa fatica a spiegare cosa sia il liberismo (Berlusconi è ancora convinto di essere un leader liberale). Posso solo dire in prima persona che, stando lì, quando Fini si è messo a parlare come in effetti dovrebbe fare un liberale, ho visto negli occhi di parecchia gente lo sgomento di sentirsi scippare un'idea propria.

 

I radicali ... sì, li seguo sempre ma non ho mai votato per loro. C'è qualcosa che mi repelle nella loro idea di politica. Condivido quasi ogni loro

linea di principio, ma non mi ritrovo mai nel modo come perseguono i loro fini. Forse quando Pannella, un altro leader carismatico, si toglierà dalle scatole, questo partito potrà finalmente crescere ... forse.

 

In ogni modo, nell'Idv come in Fli c'è gente che di liberale ha meno di niente. Sta lì perché ci si è trovata per via di qualche rimbalzo nel flipperone politico che è il parlamento. Sta di fatto, però, che vogliono occupare quello spazio politico, non sia altro perché è quello che in Italia è rimasto vuoto e che nel resto d'Europa, specie nei sistemi bipolari, è la terza forza istituzionale.

 

QUindi, e solo per questo, che Fini, dopo aver fatto scintille contro i professori gay, oggi si dice favorevole alle coppie di fatto. Così come Di Pietro cerca di mascherare il suo ... come dire .. menefreghismo per quanto riguarda i "froci" ... allestendo carri nei pride e cercando di tappare la bocca a quanti come lui, non per odio o disprezzo, ma proprio per insensibilità, sui gay conoscono solo le barzellette.

 

Il punto è se credere comunque a un progetto politico come questo. Io ho incontrato molti giovani Idv che potrebbero portare avanti un discorso del genere. Lo stesso vale per Fli ... rimane da vedere se la vecchia guardia si decide una buona volta di lasciare il timone e avere fiducia nei propri militanti. Questo a mio avviso è il vero problema: le famiglie, i clan, le caste. Bossi insegna che anche i più coriacei alla fine cedono alla tentazione di diventare capofamiglia, padrini, gerarchi che considerano se stessi indispensabili al partito. Insomma, anche Pannella non fa eccezione a questo tipo di tentazioni. Cioè tutto il contrario di quello che deve essere liberista.

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