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Abbiamo il diritto di fare CO?


Patroclo

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Ho deciso che per Pasqua regalerò ai miei il mio CO, approfittando di essere a casa per qualche giorno.

Non che abbia intenzione di far tintinnare il bicchiere durante il pranzo per richiamar l'attenzione e tenere un comizio sulla mia appurata frocezza... per fortuna, quest'anno sarò solo coi miei genitori e forse una zia, che sa già tutto.

Ho scelto la lettera, come metodo: 3 pagine di Word in cui riassumo (soprassedendo sul racconto dei contatti sessuali avuti...) tutti i turbamenti provati e mal compresi o piuttosto volontariamente ignorati dalle scuole medie in avanti (10 anni di seghe mentali, non male, direi).

Ciò che mi lascia perplesso, benchè io non tema la reazione dei miei, è il fatto che mia zia e mia cugina continuino a cercare di dissuadermi dai miei propositi. Entrambe sono persone di cultura (in particolare mia zia) che hanno reagito in maniera assolutamente comprensiva e incredibilmente moderna ai miei CO, tenuti tra lacrime e singhiozzi; la loro preoccupazione è che i miei possano soffrirne terribilmente o avere reazioni inconsulte; tra le righe, mi hanno fatto capire che la mia ostinazione nel voler raccontare i fatti miei a casa sia egoista ed insensibile.

Io ho risposto che, in ogni caso, prima o poi va fatto e che è meglio ora, fintanto che sono ancora non troppo anziani, piuttosto che tra 5 o 10 anni, quando avranno quasi 70 anni; senza contare che, cmq, abito fuori casa e che in capo ad un anno conto di essere indipendente (e possibilmente all'estero). Credo che sia meglio parlarne adesso, che ho la possibilità di tornare a casa settimanalmente e magari di restarvi pure qualche giorno, per consentire loro di parlarne, se ne avessero bisogno, piuttosto che in futuro, quando magari rientrerò per Pasqua e Natale.

Tuttavia, le loro insistenze mi hanno messo un po' di pulci nelle orecchie ed inizio davvero a dubitare di essere dalla parte della ragione.

Secondo voi, è giusto tenere segreto un argomento simile, pur di non far soffrire i propri genitori? E' egoistico da parte nostra pretendere di venire accettati per come siamo, di poterci comportare esattamente come ragazzi eterosessuali qualsiasi?

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Ovviamente no, non credo assolutamente sia egoistico pretendere di essere accettati per quello che siamo, ovvero delle normalissime persone con gusti sessuali non etero.

 

Non trovo neanche corretto che zia e cugina vengano a dirti "non devi raccontare fatti tuoi a casa perché altrimenti saresti egoista ed insensibile". cioè, anche no, non si tratta di pettegolezzi o cazzate varie, si tratta di rendere chiara una parte importantissima della tua persona, in quanto fa parte di te e genera una parte importatissima delle tue emozioni e dei tuoi sentimenti.

 

Che poi TU decida, eventualmente, di tacere per non far soffrire, è una scelta tua, ma non mi sembra giusto che siano gli altri a dirti cosa fare, seppur trattasi da parte loro di un innocente consiglio.

Non si può nascondere per sempre ad un genitore col quale ci si frequenta abitualmente la propria sessualità, perché prima o poi per forza di cose dovrà uscire allo scoperto.

 

Se ritieni che il pranzo di Pasqua sia un'occasione favorevole per dichiararti, fallo assolutamente senza pensare di essere egoista o insensibile.

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Io penso che se senti la necessità di dirglielo, e sopratutto se dirglielo ti farebbe stare meglio allora è giusto che tu lo faccia, magari soffriranno... ma del resto hai sofferto anche tu in questi anni in cui hai tenuto tutto dentro, per paura delle loro reazioni.

 

Inoltre a me sembra molto meno triste dirglielo ora e farli soffrire un pò, piuttosto che non dirglielo proprio, e magari quando non ci saranno più avere il rimorso di non averlo fatto.

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No, Patroclo, non è affatto egoistico! Purtroppo tua zia e tua cugina, per quanto colte e moderne, non si rendono conto che stanno proiettando sui tuoi genitori una loro evidente residua considerazione dell'omosessualità come cosa diversa e indesiderata. Ma anche se fosse vero che i tuoi genitori avranno un sussulto negativo di fronte alla notizia, questo non significa

1 che questa sarà la loro unica reazione: noi possiamo anche avere una reazione parzialmente negativa di fronte a un evento x, ma non è detto che questa reazione ci esaurisca; inoltre, sta a noi ragionare su un'emozione immediata ed elaborarla;

2 che tu non debba fare CO: essendo tu loro figlio, ed essendo noi nel 2012, tu hai il dovere verso te stesso e verso di loro di non nasconderti, così come non ti devi sottrarre la libertà di essere te stesso.

 

Purtoppo il termine "egoismo" è un termine scivoloso, indistinto, che ricopre uno spettro semantico molto più complesso di quanto non sembri, e tu devi insegnare a tua zia e a tua cugina che una cosa sono l'egoismo e l'egocentrismo, una cosa è essere un Soggetto e volerlo essere; così come la "discrezione" non è solo una virtù equilibrata, ma è anche e molto più rinuncia alla verità, alla intimità dei rapporti, è quieto vivere e infine menzogna.

 

Vai avanti per la tua strada e lavora ancora su te stesso per sentirti del tutto a posto con te stesso e con i tuoi genitori. Concentrati su questi due punti, in questi ultimi giorni, in particolare sul secondo.

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se senti il bisogno di dirlo, FALLO senza troppi pensieri e paranoie

ma se vuoi dirlo ai tuoi, soltanto perchè pensi che sia una sorta di obbligo far sapere ai propri genitori il proprio orientamento sessuale, allora NO

io penso che ognuno nella propria vita sia libero di fare quello che vuole, la vita è tua non dei tuoi genitori.

in poche parole: se stai male con te stesso e con i tuoi genitori e se pensi che dirglielo ti farà sentire meglio e più libero, allora fallo

altrimenti resta così.

(nessun ragazzo etero và dai suoi genitori e gli dice di essere etero, perchè noi dovremmo farlo?)

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E' egoistico da parte nostra pretendere di venire accettati per come siamo, di poterci comportare esattamente come ragazzi eterosessuali qualsiasi?

 

Certo che lo è. E guai se non lo fosse.

Da che il mondo è mondo, ciascuna unità vivente, uomo o animale, pianta o batterio, per sopravvivere non fa altro che questo: tira acqua al suo mulino. E dirò di più, è un egoismo necessario, se vogliamo poi riflettere positivamente noi stessi nel mondo. Se, ad esempio, non ho un soldo per mangiare io stesso, credi che potrei andare a far la carità ad altri? Prima sistemo i conti con me, trovo i miei spazi e il mio equilibrio, tutto ciò che avanza posso investirlo verso l'altrui indirizzo. Fin troppo spesso si pensa alla sensibilità di soggetti terzi, e si finisce col mutilare ingiustamente se stessi, con conseguenze a volte disastrose.

Alla lunga diventa avvilente muoversi nell'ombra o nella penombra, districarsi tra chi sa una cosa e chi non la sa, informare alcuni ed altri no di ogni passo avvelenato. Hai presente quei vecchietti che dopo anni ed anni confessano crimini compiuti chissà quanto tempo prima? A sentire i giusti e i moralisti, è una questione etica, o morale. E' tutto falso. Quello che li spinge è il bisogno disperato di essere tutti d'un pezzo, integri, senza zone d'ombra.

L'alternativa all'egoismo come fin qui l'ho inteso, è finire col vivere la vita di qualcun altro: il peccato mortale dell'umanità.

A quel punto, detto spicciolo spicciolo, che campi a fare?

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Patroclo fallo fallo fallo.

 

Non hai nulla di cui vergognarti e nulla da nascondere. Se i tuoi genitori o chiunque altro non sanno

accettare la normalità è un problema loro, una loro mancanza. Tu non puoi e non devi fartene carico.

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Se hai deciso di parlare con i tuoi genitori è perchè hai valutato innanzitutto di essere pronto tu. Questa credo che sia la convinzione di base per affrontare ogni tipo di reazione.

Il tuo non è egoismo, è semmai desiderio di un rapporto vero, sincero e schietto ...

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Allora, sarò breve e incisivo dato che ci conosciamo... tutti e tre : fallo per VOI, fallo per aprire un nuovo capitolo che ti permetterà, alla prossima occasione ufficiale, di sederti a quel tavolo con il tuo ragazzo.

 

Un abbraccio e un suggerimento: segui la tua testa e il tuo cuore.

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Fallo assolutamente e prima lo fai meglio è. Avranno più tempo per metabolizzare. Tua cugina e tua zia sono dalla parte del torno, completamente.

Tu vuoi semplicemente condividere con i tuoi genitori una parte essenziale di te. Non è egoismo, è amore per loro.

 

Le uniche che si stanno comportando da egoiste sono tua cugina e tua zia.

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Non è la prima volta che sento delle persone adulte dire di rinviare la cosa

ad un tempo in cui sarebbe meglio dire tutto, in realtà credo che sia solo

la paura di affrontare l'argomento, per quanto tua zia e tua cugina siano

state comprensive hanno paura perché ti vogliono bene. Rinviare è un modo

per proteggerti, se tu sei sicuro di questa scelta, da come leggo, non hai

bisogno di protezione perché ce la puoi fare da solo, quindi diglielo ; )

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L'unica cosa...siccome leggo che hai scritto 3 pagine formato word

magari vedi se si può scorciare il testo.

 

La tua omosessualità ha prodotto in te 10 anni di turbamenti

ma ora è un fatto, alle spalle di questo fatto c'è una storia ma

cerca di esporla in modo asciutto.

 

Il mio dubbio è contrario a quello sollevato dalle tue zie, che

tu possa essere troppo sensibile nel raccontarti e non insensibile

per il fatto di farlo.

 

E' solo una impressione eh....magari ci vogliono tutte le parole

che ci hai messo, vedi solo se può essere tolto qualche aggettivo

qualche esitazione del passato etc.

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Anche secondo me non sarebbe un atto egoistico, è un sentirsi pronto a condividere un qualcosa di importante della tua vita con i tuoi genitori... Del resto l'hai detto anche tu, prima o poi dovrai dirlo e aspettare qualche anno potrebbe rendere la cosa più difficile... Quindi, se sei pronto e senti di voler fare CO con i tuoi genitori, fallo!!

 

Riguardo alla lettera anche io taglierei un po'...ma dipende da quello che hai scritto e da quello che senti di dover fare sapere!!!

 

In bocca al lupo :ok:

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Grazie a tutti per il supporto ed i consigli! Inizio ad avvertire un po' l'ansia della prova, ma ormai è deciso, scritto a penna indelebile sulla mia agenda! Ancora 30 ore scarse e la consegnerò ai miei.

Ho letto e riletto, ma mi sembra che più di così non possa riassumere. Spero solo che arrivino a leggere tutto e non si fermino al "sono omosessuale"; in ogni caso, se non ne capiranno il contenuto alla prima, avranno tutto il tempo necessario per ragionarci su.

Grazie ancora!

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Per esperienza personale ti consiglio di "censurare" certi stati d'animo troppo negativi riferiti al tuo essere omosessuale, perché quando dissi di me a mia madre ebbe una reazione molto brutta, ha vissuto il mio CO quasi come un lutto, poi però col tempo ho realizzato che ciò che l'aveva ferita così tanto forse non era tanto il mio essere bisessuale, quanto il mio vedermi perennemente triste e angosciata, nonostante lo fossi per altri motivi che niente avevano a che fare con i miei gusti sessuali. Certi genitori, e mi auguro che sia il caso anche dei tuoi, vogliono veramente solo la nostra felicità, per cui se tu gli fai capire che questa scoperta è stata necessaria per te per vivere nel migliore dei modi la tua vita, per ESSERE FELICE, con il tempo loro riusciranno ad accettare la tua omosessualità e magari anche ad apprezzarla :)

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Appunto per evitare che possano soffrire più del necessario, ho evitato di porre l'accento sulla sofferenza provata in passato (che, cmq, per fortuna è sempre stata abbastanza relativa), mentre ho cercato di trasmettere loro quanto sereno mi senta adesso che mi accetto; per far capire loro i passaggi mentali che mi hanno portato a questa consapevolezza ho raccontato del rapporto con la mia ex (di cui, peraltro, erano già abbastanza al corrente), della mia cotta per un ragazzo (ai loro occhi trasformato in una ragazza, quando gliene parlai) e della fase di angoscia, che seguì alla scoperta, durante cui mi sono documentato sull'omosessualità (nella lettera ho pure inserito qualche stralcio di definizione presa dal sito dell'Ordine degli Psicologi); infine ho parlato anche dell'Arcigay, di quanto mi sia servito e ho assicurato loro che non cambierò di una virgola, che non è un momento, nè una moda, nè una scelta, nè dipende da una loro mancanza. Spero basti; 3 pagine sono il minimo indispensabile! La frase "sono omosessuale" compare solo alla fine della 1a... almeno un po' dovranno leggere!!!

 

Ah, dimenticavo; nessun riferimento al mio attuale ragazzo, per evitare che possano vederlo come nemico/capro espiatorio; anche se la cosa sarà palese, visto che mia madre-jessica Fletcher ha scovato una fattura nella tasca del cappotto con su scritto: "2 menù di S.Valentino"; miracolosamente non ha fatto domande! Segno, secondo me, che temeva la risposta...

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Per esperienza personale ti consiglio di "censurare" certi stati d'animo troppo negativi riferiti al tuo essere omosessuale, perché quando dissi di me a mia madre ebbe una reazione molto brutta, ha vissuto il mio CO quasi come un lutto, poi però col tempo ho realizzato che ciò che l'aveva ferita così tanto forse non era tanto il mio essere bisessuale, quanto il mio vedermi perennemente triste e angosciata, nonostante lo fossi per altri motivi che niente avevano a che fare con i miei gusti sessuali. Certi genitori, e mi auguro che sia il caso anche dei tuoi, vogliono veramente solo la nostra felicità, per cui se tu gli fai capire che questa scoperta è stata necessaria per te per vivere nel migliore dei modi la tua vita, per ESSERE FELICE, con il tempo loro riusciranno ad accettare la tua omosessualità e magari anche ad apprezzarla :)

 

quoto non in pieno ma di più :)

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@@Patroclo ma te lo puoi proprio scordare di cambiare idea!!!! fallo fallo fallo fallo e rifallo!!!! tanto lo sappiamo bene che prima o poi qualcosina salterà fuori a meno che non vogliano tenersi le fette di prosciutto davanti agli occhi tutta la vita. Meglio iniziare il prima possibile. E poi scusa io voglio sentire il racconto!!! :onthequiet: no scherzi a parte, anche se non se ne renderanno conto ora (come tra l'altro non se ne rendono conto i miei) essere sincero con loro è il regalo più grande che tu gli possa fare. Diciamo solo che è un regalo un po' anomalo. Forza! FORZAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!

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Ah ecco, sei fidanzato.. allora scusami la curiosità, ma lui cosa pensa del fatto che vuoi fare Co? Ti ha spronato a farlo oppure è d'accordo con tua zia e con tua cugina?

 

Non è che loro hanno paura di essere accusate dai tuoi genitori di non avergli rivelato una cosa che già sapevano? A me sembrano più egoiste loro a chiederti di tacere che la tua voglia di farti conoscere per ciò che sei veramente dai tuoi genitori.

 

Se c'è il rischio che loro possano tagliarti gli alimenti, visto che ti manca un anno dall'indipendenza economica, forse ti consiglierei di aspettare quest'anno ormai. Ma se non c'è il minimo rischio, vai.. buttati.. cerca di rispondere ad ogni loro morbosa domanda con pacatezza, più ne hanno meglio è.

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Lui mi supporta; i suoi sanno di lui già da quando avevo 17 anni e sono loro stessi a favore del CO.

Tra l'altro, sorpresona della sera, mia cugina ha informato sua madre (un'altra zia), che mi ha telefonato dicendo che se avesse potuto "si sarebbe buttata in ginocchio per supplicarmi di non farlo!"; lei, nonostante i suoi 65 anni, si è dimostrata molto aperta; certo, le frasi di rito "aspetta, che magari fa bene anche a te per capirti meglio", "conosco un uomo che dopo 15 anni ha lasciato il fidanzato ed ora ha un bimbo di 4 anni con una donna", non se l'è fatte mancare. La sua paura è che mio padre possa dare in escandescenze e fare una testa a così a mia madre con le sue paranoie... peraltro è una cosa plausibile... però, che io ne parli ora o che rimandi a domani, la questione non cambia. Se gliene parlo e mi creo l'occasione di spiegare loro cosa significhi "omosessualità" posso contenere i danni o indirizzarli in qualche modo; se lascio che la cosa venga da sè, come vorrebbero zie e cugina, finirà che loro vivranno lacerati nel dubbio per un pezzo, senza modo di approfondire e capire l'argomento, prima di arrivare al confronto.

Non credo proprio che mi taglieranno i viveri; mi vogliono troppo bene, non dubito minimamente del loro amore nei miei confronti. Se per questo verso sarò una delusione, per altri sto sicuramente dando loro molte soddisfazioni.

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E allora fallo non dare ascolto ai parenti.. il rapporto tra te e i tuoi genitori lo devi gestire tu non loro e se tu senti che è il momento giusto per farlo, che ti senti pronto, allora fallo. Hai la forza giusta per affrontare il post-CO e il fatto che il tuo ragazzo ti appoggia sicuramente contribuisce a darti ulteriore forza! In bocca al lupo :)

 

~ send by tapatalk ginger android

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le frasi di rito "aspetta, che magari fa bene anche a te per capirti meglio", "conosco un uomo che dopo 15 anni ha lasciato il fidanzato ed ora ha un bimbo di 4 anni con una donna", non se l'è fatte mancare.

 

Non è che allora semplicemente vedono un CO con i genitori come un "rendere più reale la tua omosessualità"?

 

Non avendo fatto CO con i genitori mi sento un po' ipocrita a darti consigli...comunque se ti senti pronto penso sia giusto farlo, perché di sicuro non ritengo la cosa un fatto egoistico, ma anzi un voler rendere i tuoi genitori più parte della tua vita!

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Il CO coi miei genitori è andato benissimo. Sono stati incredibilmente comprensivi; anzi, avevano compreso da un pezzo! Avevano deciso che me ne avrebbero parlato dopo l'esame dell'11 (per non distrarmi dallo studio) perchè mi vedevano troppo turbato e non volevano che continuassi a soffrire così. Mia madre ha ribadito che non ne le fa piacere, ma che è contenta di sapermi sereno. Insomma, ha dovuto mantenere la sua verve da donna severa e incorruttibile; lei non ne vuole sapere dei miei affari, perchè le fanno un po' senso, ha detto; salvo poi farmi il terzo grado sul mio ragazzo (che aveva già aveva individuato tramite Facebook; come, non lo so: è un mostro dello spionaggio!) Mio padre ha solo paura che io possa soffrire, in futuro, o che possa venire discriminato in qualche modo, se non addirittura malmenato! Mi ha abbracciato stretto stretto e si è scagliato contro mio madre, quando ha fatto certe uscite troppo severe; ha detto che se voglio, devo avere il diritto di sposarmi e adottare dei figli: "Vai all'estero, che qua siamo troppo indietro!" e ha pure detto che se mi presenterò a casa col mio ragazzo, "gli stringerà la mano dicendo: <<piacere!>>" Commovente in tutta la sua semplicità.

Ci tengo a precisare che mio padre è un giardiniere con la terza media presa alle serali e mia madre impiegata; ho sentito reazioni ben peggiori da parte di medici e persone di grado culturale ben più elevato. A volte bastano davvero l'amore e un po' di buon senso. Sono così felice! Grazie a tutti per avermi spronato!!!

 

Questa però ve la devo raccontare:

mia madre: "Il tuo ragazzo si vede che è gay?"

io: "No, per nulla! A volte gli chiedo se è proprio sicuro o se sono io che frainteso!"

madre: "Ma allora lui è l'uomo e tu la donna?"

io: "MA NOOOOOOO!!!! NON FUNZIONA COSììììììììììììì!!!!!"

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Questa però ve la devo raccontare:

mia madre: "Il tuo ragazzo si vede che è gay?"

io: "No, per nulla! A volte gli chiedo se è proprio sicuro o se sono io che frainteso!"

madre: "Ma allora lui è l'uomo e tu la donna?"

io: "MA NOOOOOOO!!!! NON FUNZIONA COSììììììììììììì!!!!!"

 

Hahahahaha!

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Questa mattina tutto nella norma. Ieri sera ho scritto alle mie zie per tranquillizzarle; loro hanno scritto a mia madre e lei ha risposto: “Abbiamo un figlio meraviglioso; temeva di perdere la nostra stima e affetto, ma non ce n’è alcun bisogno. Adesso dobbiamo solo stargli vicino.”; mentre facevo colazione ha voluto che leggessi l’sms; l’ho abbracciata: “No, dai! Mi fa un po’ senso!”; io ridendo: “Sei proprio stupida!” e ha riso pure lei. Poi abbiamo parlato del più e del meno come se nulla fosse; . L’aria in casa è allegra e un po’ caotica, come sempre.

Sono felice.

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Mio padre ha solo paura che io possa soffrire, in futuro, o che possa venire discriminato in qualche modo, se non addirittura malmenato! Mi ha abbracciato stretto stretto e si è scagliato contro mio madre, quando ha fatto certe uscite troppo severe; ha detto che se voglio, devo avere il diritto di sposarmi e adottare dei figli: "Vai all'estero, che qua siamo troppo indietro!" e ha pure detto che se mi presenterò a casa col mio ragazzo, "gli stringerà la mano dicendo: <<piacere!>>" Commovente in tutta la sua semplicità.

 

ma..ma...ma il pezzo più bello l'hai saltato di là!!!!xD menomale che faccio sti controlli incrociati!! comunque non è la frase di tuo papà che è adorabile, è proprio tuo papà!!! fantastico!! :)) e anche tua mamma considerando sms e sorrisi è già sulla buona strada!! evvaaaaaaaaaiiiiiiiiiii!!!!!!

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