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non è giusto


Silvia

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Ciao a tutti,inizio a scrivere qualcosa di me su questo forum,se può servire a qualcosa. Allora io ho 18 anni, faccio il liceo scientifico, sono una ragazza normalissima (o almeno normale per i prototipi della società). Da circa due anni ho capito di essere attratta dalle ragazze ed è stato un processo graduale e mentirei se dicessi di averlo accettato senza problemi. C'è stata una serie di cose e di situazioni che non mi hanno fatto passare in modo troppo spensierato questi anni della mia adolescenza primordiale. Purtroppo. Come l'ho capito? un'estate, l'estate del 2009, ho conosciuto una ragazza al mare e di lei mi sono perdutamente innamorata. Avevo 16 anni e non mi ero mai innamorata prima. Avevo avuto solo qualche cotta forte (e se ci penso adesso non riesco a capacitarmi di come potessero piacermi gli uomini per i quali adesso ho il repellente). Non sto a raccontare quanto male mi ha fatto non poter esprimere questo mio sentimento in nessun modo, con nessuno e soprattutto quanto è stato difficile capirlo in prima persona. Perchè è più facile nascondere qualcosa agli altri piuttosto che a se stessi. Se mi guardo indietro vedo una ragazzina molto ingenua, sola...triste. La mia terza liceo è stata molto dura. Nonostante mi accompagni sempre e comunque, la solitudine è stata la mia migliore amica per molto tempo. Solitudine perchè innamorata di una ragazza che viveva chilometri e chilometri lontano da me, solitudine perchè per lei non ero quasi niente quando per me lei era tutto, solitudine perchè lei non lo sapeva, solitudine perchè non mi interessava nulla della mia vita lontano da lei, solitudine perchè ho passato giorni su giorni, mesi su mesi a parlare solo con me stessa e con lei, come se potesse sentirmi. Solitudine per altre infinite motivazioni. L'estate dopo le ho dato una lettera. Le ho detto tutto quello che mi passava per la testa e penso di averle trasmesso tutto il male che mi aveva fatto inconsapevolmente. In quella lettera mi sono completamente spogliata del mio pudore e di ogni maschera.

Beh adesso cercherò di riassumere. Lei mi ha risposto come mi aspettavo e da quel momento ho cercato di farmela passare..c'è voluto un altro anno. Adesso non provo più niente. Rimane una persona molto importante,che segna tutto un periodo della mia vita.

Non sto più soffrendo come un cane per lei, adesso è un po di mesi che i miei pensieri non sono più diretti a un'unica persona. Mi sento però vuota. Ho l'età per farmi le mie esperienze, ma non ci riesco. Tutti i ragazzi che ci provano li respingo automaticamente e a mio malgrado, perchè sarebbe tutto molto più facile. Ma non ci posso fare niente, a me piacciono le donne.

Ho saltato un passaggio. Le mie migliori amiche sanno di me, sanno tutto e per me è di fondamentale importanza. A volte siamo andate in locali gay..non ho mai trovato nessuno che mi potesse interessare sia perchè non ho avuto modo di conoscere tante persone come me, sia perchè sono attratta da donne donne, donne femminili come me e non ne ho trovate..mi sento esclusa da tutto quello che si potrebbe avere a quest'età. Mi sento privata ingiustamente di quello che invece hanno i miei amici. A parte le mie migliori amiche e mia madre, nessun altro sa di me e questo contribuisce ad aumentare la mia solitudine. A volte penso che se cominciassi a dirlo in giro ciò potrebbe aiutarmi, le persone lo saprebbero e potrebbero farsi avanti. Ma io non me la sento ancora per vari motivi. Ho davvero tanto bisogno di provare cose nuove,quelle che di solito si provano a quest'età. Ho davvero tanto da dare ed ho bisogno anche di ricevere. Vorrei sentirmi importante per qualcuno,vorrei essere se non felice, qualcosa che gli si avvicini molto, dato che la parola felicità ha un peso troppo grosso per me.

Sono stanca ed ho sonno, non so quanto senso ci può essere in quello che sto scrivendo. Quindi concludo dicendo che dopo questo stupido e inutile diploma in questa stupida e inutile scuola prenderò e me ne andrò a Londra per un anno, almeno. I motivi per cui ho preso questa decisione sono vari e ce n'è uno importante che c'entra con tutto questo discorso. Sento di avere delle potenzialità e sento che qui adesso non posso realizzarle. Vado là perchè ho bisogno di mettermi alla prova e vedere dove posso arrivare, che cosa sono capace di fare. Sarò sola, ma non più di quanto sia già stata e sia adesso. Spero che quest'esperienza possa aiutarmi in questa mia situazione e soprattutto spero di crescere ulteriormente, sotto tutti i punti di vista.

Basta chiudo. Grazie per chi ha letto tutto.

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Ciao Siilvia! Forse ti sta rispondendo la persona meno adatta, però il tuo topic mi ha colpito troppo. Non ne capisco quasi nulla della vita di un ragazzo omo, quindi figurati di una ragazza lesbica!Perdonami se magari scriverò cavolate, è in buona fede.

 

Innanzitutto, secondo me, dovresti pensare ai lati positivi della tua situazione, che sembrano tanti. Innanzitutto hai delle amiche e una madre con cui poter - anche in minima parte - sfogarti; probabilmente ti vergogni o non riesci ad esprimere tutto quello che provi parlandone con loro. Non so se è il tuo caso, ma credo sia una croce che portiamo più o meno tutti; anche la persona più ottimista e spensierata tiene i suoi sentimenti più profondi lontano da tutti gli altri.

Inoltre, come hai detto tu stessa, sei "normale", "femminile": per me questo ti avvantaggia molto. Pensa alle ragazze lesbiche che vengono emarginate magari perché si vestono da punk, o sono deboli e chiuse con gli altri. Tu non lo sei, non soffri di questo, nessuno di discrimina.

 

La solitudine di cui parli credo tu te la sia creata un po' da sola. Hai fissato tutte le tue attenzioni per questo amore utopico, isolandoti dal resto. Capisco che alla nostra età è normale desiderare certe emozioni, raggiungere certe "tappe" o certe "esperienze", ma non c'è solo quello. Come quando i miei amici si mettono con una tipa e abbandonano tutti per trascorrere il tempo solo con lei.. non ha senso. Perché devi passare i giorni a parlare sola con te stessa quando hai un mondo al di fuori del tuo "essere una ragazza lesbica"? Non so cosa si possa provare, forse è difficile scindere le due cose perché è un disagio che provi continuamente. Non lo so, è una cosa che non avevo mai pensato prima.

 

Però, scusa la frase un po' bimbominkia, puoi fare tutte le miglia che vuoi, ma non scapperai mai da te stessa. Prova a vivere la tua vita escludendo l'amore, quello verrà quando deve arrivare. Non ti tormentare così tanto perché non trovi una ragazza: già è difficile per noi ragazzi etero, immagina per te! Quando succederà, semplicemente succederà. Il brutto dell'amore è proprio che quando lo cerchi non arriva mai. Ma non puoi pensare di soffrire in eterno fino all'arrivo di questo giorno; se ti chiudi in te stessa, non riuscirai mai a trovare la tua "persona giusta", no?

 

Forse ho straparlato un po' e dato dei giudizi affrettati; non ti conosco, è difficile poter dare consigli intelligenti.

Volevo solo farti saperer che quello che hai scritto mi ha toccato molto; ignoravo che una ragazza come te potesse soffrire così tanto per questo. L'unica cosa che mi sento di dirti è di non affidarti mai al futuro; quella Londra idilliaca che aspetti potrebbe non arrivare mai, o magari potrebbe non essere la soluzione. Dobbiamo provare a lottare per la nostra felicità giorno per giorno, non aspettare che i sogni si realizzino da soli (stasera sono proprio bimbominkia, scusa!)

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ciao silvia,

ho l'impressione che interiormente tu sia molto tormentata e che hai paura che magari condividendo queste tue tendenze omosessuali tu possa restare ancora più sola.

E' una mia impressione o è così?

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Vedrai che Londra ti servirà moltissimo, anche dal punto di

di vista lesbo.

 

Sarai, finalmente, sola ( non mi pare tu lo sia in realtà: tua madre

sa, le tue amiche pure e siete pure andate in locali etc. da questo punto

di vista la solitudine ce l'hai già alle spalle è un sentimento che ti trascini

dietro dalla adolescenza, ma non è più il tuo problema oggi ) e direi che

tu abbia come il desiderio di trarre forza dagli altri mentre a Londra

sarai costretta a metterti in gioco in prima persona e quindi a buttarti

nella mischia.

 

Non dare troppo peso alle apparenze, ci sono ragazze che magari

non hanno un aspetto femminile, ma sono dolcissime e potranno diventare

delle splendide amiche, o chissà amanti. O forse inizierai a tatuarti dei cobra verdi

sulle braccia...chi lo sa? L'importante è che ti butti nella mischia, sapendo che ciò che

ne uscirà fuori potrebbe stupire in primo luogo te stessa.

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Leggendo la tua storia, che mi ha colpito per la lucidità e la chiarezza con cui esprimi quello che provi, mi sorge una domanda: come si pone tua madre nei tuoi confronti? L'hai nominata solo di sfuggita e non ho capito se ti è in qualche modo di aiuto, se ti sostiene ...

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A volte siamo andate in locali gay..non ho mai trovato nessuno che mi potesse interessare sia perchè non ho avuto modo di conoscere tante persone come me, sia perchè sono attratta da donne donne, donne femminili come me e non ne ho trovate..

 

E' una cosa che ho pensato anche io. Non so com'è nei locali gay, comunque ci sono un sacco di lesbiche femminili, solo che..... non le riconosci, appunto perché sono femminili! Magari ne hai qualcuna vicino che non avresti mai detto... :)

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concludo dicendo che dopo questo stupido e inutile diploma in questa stupida e inutile scuola prenderò e me ne andrò a Londra per un anno, almeno. I motivi per cui ho preso questa decisione sono vari e ce n'è uno importante che c'entra con tutto questo discorso. Sento di avere delle potenzialità e sento che qui adesso non posso realizzarle. Vado là perchè ho bisogno di mettermi alla prova e vedere dove posso arrivare, che cosa sono capace di fare.

 

Hai preso una splendida decisione. E questa frase vale e compensa, con la sua positività (e per essere la decisione giusta), tutte le altre cose meno felici o francamente negative che hai provato finora. Ripeto, hai preso la decisione giusta. E, soprattutto, per essere stata capace di prenderla, vuol dire che c'è molta forza in te, e questa è sempre la cosa più importante di tutte.

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grazie per le vostre risposte e per i consigli :)

Vorrei precisare che adesso non mi sento più come due anni fa, sono molto cresciuta, sono cambiata molto. Prima si, pensavo solo a lei e mi chiudevo perchè ero innamorata e perchè mi ritrovavo ad affrontare una situazione troppo più grande di me. Però quando stai tanto male o cadi oppure sei costretto a farti forza e a reagire ed è quello che ho fatto. Mi sono aperta con le persone, mi sono aperta a nuove cose, a tante esperienze..però nella vita di un'adolescente, oltre a tutti gli impegni vari e ai divertimenti c'è la voglia di relazionarsi e provare certe emozioni che l'amicizia non ti da (non la sto mettendo in secondo piano, sono due cose completamente diverse). E' questa mancanza, questo non sentirmi apprezzata, che spesso rende le mie giornate vuote..poi sono una persona che pensa troppo e spesso mi perdo..anche per questo ultimamente mi sono impegnata nel sociale e altro.

 

Per quanto riguarda Londra, forse mi sono espressa in modo poco esauriente. Ho deciso di andare là a prescindere da questo aspetto di me,o meglio questo è solo uno dei tanti e altrettanto importanti motivi (imparare l'inglese ecc ecc)..vorrei mi servisse come crescita personale sotto tutti i punti di vista e anche per quanto riguarda quello di cui ho parlato fin'ora. Non è una fuga,mi sono già impegnata molto qua,ma cerco comunque di stare in certi limiti..

 

Per rispondere a Divine, ciò che mi blocca nel dirlo anche agli altri miei amici è il fatto che sono appunto miei amici e per questo ho paura di perderli, o che loro possano cambiare opinione su di me o che pensino a me in modo diverso. Non mi faccio problemi a dirlo a persone che non conosco(e che non possano avere collegamenti con la mia rete di amicizie), perchè di ciò che pensano non mi interessa niente. Però se sono persone a cui io tengo, ancora, e sottolineo ancora, preferisco tenerlo per me. Spero che quest'esperienza all'estero possa servirmi anche a rendermi più sicura di me e quindi ad aiutarmi a dirlo senza problemi. In più io vivo in una piccola città dove tutti sanno tutto di tutti e so che dal momento in cui lo dico ad altre persone la notizia si spargerà in giro, e non mi va di essere conosciuta come quella "lesbica" in tutto quel giretto di pottini della mia scuola..

 

A mia madre l'ho detto un giorno come sfogo, poi però ne abbiamo riparlato sporadicamente. Lei non ha assolutamente alcun tipo di pregiudizio, anzi, però forse sono io che non mi mostro troppo disponibile a parlarne e lei non prende l'iniziativa.

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Non so quanto sia vero, ma un po' a seguito dei numerosi CO da cui sono reduce, un po' in base a ciò che ho letto e sentito, credo che ai ragazzi intorno ai 20 anni di oggi importi davvero poco del tuo orientamento sessuale; qualcuno può fare il pettegolezzo, ma dubito che gli amici si scandalizzerebbero; io sono rimasto davvero stupito: quando ho parlato di me, praticamente tutti mi hanno dato dello sciocco per aver pensato che loro si sarebbero allontanati per una cosa simile. Forse, finchè sei al liceo puoi rischiare qualche atto di bullismo, ma se ti trovi in una scuola di un certo livello (e da come scrivi sembrerebbe di sì) penso proprio che le tue siano paure infondate. L'unico rischio vero, almeno secondo il mio modo di vedere, è che persone a cui tieni (come i tuoi genitori o altri parenti stretti) possano venire a sapere di te da altre fonti; se però loro sono già al corrente, il problema non si pone.

Evviva la scelta di Londra! Forse ti porterà l'amore, ma sicuramente ti darà tante altre cose che, anche tornando in Italia, ti resterebbero!

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Non so quanto sia vero, ma un po' a seguito dei numerosi CO da cui sono reduce, un po' in base a ciò che ho letto e sentito, credo che ai ragazzi intorno ai 20 anni di oggi importi davvero poco del tuo orientamento sessuale; qualcuno può fare il pettegolezzo, ma dubito che gli amici si scandalizzerebbero; io sono rimasto davvero stupito: quando ho parlato di me, praticamente tutti mi hanno dato dello sciocco per aver pensato che loro si sarebbero allontanati per una cosa simile.

 

Anche per me è stato lo stesso, il problema davvero non si è posto.

Nessuno ha cambiato il modo di relazionarsi con me e men che meno si è allontanato.

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