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Consiglio su libri di filosofia


Fantom

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Premetto che non so nulla di filosofia, ho frequentato un istituto tecnico, dopo ho proseguito con una facoltà tecnica, diciamo che mi è sempre mancata una formazione filosofica di base che mi abbia permesso di sviluppare una capacità critica degli argomenti umani, e sentimentali.

A volte faccio dei ragionamenti su dei concetti che non so da dove derivano, non so chi per primo li ha discussi e sviluppati.

Mi interessa approfondire i seguenti argomenti:

 

Conoscenza di menti al di là della nostra

Il fondamento della moralità

Quali ineguaglianze sono ingiuste

La natura della morte

Il significato della vita

Cos'è l'amore e perché ne abbiamo bisogno.

Partirei da Platone, ho letto che è stato il primo a scrivere sull'amore e dargli un significato, ma ovviamente mi trovo perso in un mondo di autori sia antichi che contemporanei, Schopenhauer, Hegel, Kant, e altri, non so da dove iniziare, mi serve qualcosa che mi orienti e metta a confronto vari autori.

Qualche consiglio? Grazie :D

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Comincia a leggere Platone, che è l'educatore alla filosofia. Leggiti l'Apologia di Socrate, il Critone, il Gorgia, il Fedone,

il Teeteto, tutta la Repubblica, e il Simposio.

 

Qui fermati e prima di eventualmente proseguire con Platone leggiti:

il Trattato sul Governo di Locke o meglio il Secondo Trattato sul Governo, nonché la sua Lettera sulla tolleranza.

Per contrasto ti puoi leggere il Leviatano di Hobbes (teorico dell'assolutismo).

 

Poi leggiti la Storia della follia nell'età classica di Foucault.

 

Questi testi ti impegneranno diversi mesi. Scegli edizioni che abbiano uno straccio di introduzione e note, ed eventualmente leggi qualcosa sugli autori e

sui testi in questione.

 

Buona lettura :)

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Grazie per i consigli!

@Isher, sto leggendo su un sito le introduzioni ai dialoghi, direi che sono abbastanza alternative per me, specialmente il Fedone, interessante poi anche il Gorgia, dove si parla di retorica, persuasione e insegnamento, infatti cercavo anche qualcosa su questo tema. Thanks :)

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Uhm, ma gli consigliate i testi originali, anche se non ha mai avvicinato la materia? Non sarebbe meglio qualcosa di introduttivo o divulgativo?

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Assolutamente no :)

 

Devi comprare i classici della filosofia, o comunque opere di filosofia, che portino sempre, insieme al testo, una introduzione, ed eventualmente

delle note. Laterza, BUR, Bompiani: ma ce ne sono anche altre, diverse altre, che soddisfano questo requisito.

 

 

Mai comprare il libro, o poverello, o viceversa "elegantino", che porta solo il testo, come se parlasse da sé.

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Hai ragione, ma Fanton è alle primissime armi e volevo giustificargli la scelta Locke/Hobbes.

(in realtà Platone, Locke, Hobbes, in filosofia politica). Anch'io considero un grandissimo Hobbes, e lo

amo molto.

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Si beh, è praticamente il pilastro di gran parte del pensiero politico contemporaneo, anche se nelle

scuole viene insegnato come il "Mr. Hyde" del più blasonato Locke.

 

Comunque @Fantom, riguardo a a ciò che hai chiesto sulle ineguaglianze e la giustizia, mi sento di

consigliarti, nel mio piccolo, il De indis ed il De iure belli (da non confondere con il De iure belli ac pacis)

di Francisco de Vitoria, puoi trovare entrambi i testi in unico volume con la versione latina a fronte.

 

Anche se non è un autore canonico, è considerato uno dei padri fondatori del diritto internazionale insieme

a Grozio, rispetto al quale ha però un'impostazione decisamente più moderna, pur rimanendo nell'ambito cattolico.

 

Ovviamente una lettura preliminare della Repubblica di Platone è d'obbligo.

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Sinceramente ti consiglierei di farti prestare un testo scolastico, ce ne sono alcuni di effettivamente validi per un primo approccio come le collane Abbagnano&Fornero perché penso che un'introduzione al testo sia molto limitante nella comprensione dei presupposti culturali all'opera e che non dia ad un lettore inesperto le basi per capire la terminologia.

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Hey vi ringrazio tutti, fa piacere ricevere opinioni da più persone!

presterò particolare attenzione alle edizioni scolastiche, però andateci cauti perché mi sembra di intuire che mi terranno impegnato per almeno i prossimi 6-7 mesi :)

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Per il problema delle "molte menti" io consiglierei William James e Daniel Dennett. Mi sembrano piuttosto accessibili, e a mio avviso sono quelli che più si avvicinano ad una soluzione della questione.

Be', ci sarebbe anche Hegel in realtà, che da quel punto di vista ho trovato molto illuminante, ma non consiglierei mai di leggere Hegel appena usciti da una scuola superiore :P

 

Sulla moralità personalmente credo che sia assolutamente indispensabile leggere la Fondazione alla metafisica dei costumi, di Kant, che non è neanche particolarmente impegnativa. Dopodiché puoi procedere con Nietzsche e i Nietzscheani (fra cui appunto Foucault) che te la demoliscono XD

 

Così non ti fissi troppo sulla filosofia politica e puoi esplorare anche un po' di percorsi differenti, per poi eventualmente direzonare meglio i tuoi interessi...

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Mai nella vita Abbagnano e Fornero, quei testi andrebbero bruciati, e son anche gentile toh

Come altri ti consiglia, bene i testi forniti di introduzioni molto ampie e articolate, Laterza la sa lunga a questo proposito.

Certo, mi sentirei di consigliare la bella Introduzione di Bertrandino Russell, uno di quei rari casi, in filosofia, in cui un'opera introduttiva sia ben fatta e soprattutto di una qualche utilità.

Sulla politica sei stato consigliato più che bene, sulla mente puoi leggere: sicuramente Searle, al centro di un dibattito della forma uno contro tutti (e neanche troppo a torto, dico io), qualcosa del Metodo di Morin, scritti ricchi fino all'inverosimile, e drammaticamente dispersivi nonché probabilmente incompleti, imprescindibile è Ryle e il suo concetto di mente, che ha dato luogo a confutazioni geniali. Spazia un attimo nel cuore stesso del concetto di 'mente' con Bateson, poi torna indietro con Nagel, e di nuovo fai un passo un po' fuori dalla filosofia con Hofstadter. Per il momento dire che basta

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Mai nella vita Abbagnano e Fornero, quei testi andrebbero bruciati, e son anche gentile toh

 

Per un livello scolastico io li ho trovati adatti. Come mai? Troppo semplicistici, di parte, scritti male?

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Per un livello scolastico io li ho trovati adatti. Come mai? Troppo semplicistici, di parte, scritti male?

 

Se è vero quel che si dice tra i filosofanti, allora i docenti universitari sono gli ultimi ad avere i titoli per scrivere delle introduzioni, scolastiche e non.

Come si sa, ciò è lievemente impossibile, per cui possiamo avanzare almeno una richiesta: l'obiettività. Di un testo permeato dalla visione del mondo di chi lo redige non sappiamo che farcene, oppure solitamente sì, ma ad altri livelli. Ho trovato i volumi di Abbagnano intrisi del suo «esistenzialismo positivo», qualunque cosa significhi, inteso tra noi che qualcosa davvero significhi.

Né voglio trasformare un'opinione in una dissertazione sulla fenomenologia: dice l'opera rivela sempre l'autore, e parrebbe non esserci scampo. Nella fattispecie, lo svela un po' troppo.

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Spazia un attimo nel cuore stesso del concetto di 'mente' con Bateson, poi torna indietro con Nagel, e di nuovo fai un passo un po' fuori dalla filosofia con Hofstadter.

 

...e, sempre con riferimento a mente e linguaggio, non dovrebbero mancare Valery (che non è considerato un filosofo, eppure i Quaderni...) e Wittgenstein: ma un passetto alla volta, il percorso tracciato da Isher mi sembra ottimo (poi ci sarà tempo di arrivare alla filosofia moderna e contemporanea)

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Valery (che non è considerato un filosofo, eppure i Quaderni...)

 

Non c'è dubbio: Valéry è uno scavo di pensiero importante, i Quaderni sono un grande testo della contemporaneità.

 

Ma prego Fantom di procedere un po' per volta :D

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io ho letto, per conto mio, il Crizia e il Timeo di Platone e li ho trovati molto belli ed interessanti, infatti vorrei rileggerli.

alla triennale lessi anche Lettera sulla tolleranza di Locke, che anche mi piacque, e un altro testo breve di Locke, di cui francamente non ricordo il nome comunque parlava del modo di governare, forse era il secondo trattato sul governo? può essere.

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  • 3 weeks later...

Sto leggendo la prima tetralogia di Platone, ma più che nei dialoghi mi sto dilungando a leggere i commenti e le interpretazioni di tutto quello che c'è dietro, anche su vari forum on line... cavolo prende moltissimo tempo! Credo che sarà una cosa che prenderà tutta la mia vita, è iniziata qualche giorno fa e non avrà una fine.

Mi domando perché scopro sempre tutto in ritardo...

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Platone insieme a Pitagora (due personaggi e due approcci agli antipodi) è il trait d'union tra la filosofia "naturale" del medio oriente antico, Egitto in particolare, e l'occidente

come tale può davvero spalancare un abisso insondabile, tenendo poi conto che col neoplatonismo si ricollega "verso il futuro" al cristianesimo e alla cabala ebraica per arrivare dritto al RInascimento italiano

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  • 1 month later...
Fallfromgrace

Sinceramente ti consiglierei di farti prestare un testo scolastico

Sono d'accordo, un'immersione diretta negli autori prima di tutto ti porterebbe a fraintendimenti colossali del linguaggio filosofico, in cui ogni parola è poliedrica, e poi i trattati filosofici, di ogni genere, sono testi pesantucci, che magari ti potrebbero indurre a lasciar perdere :scratchhead: io a scuola uso 'Le ragioni della filosofia' di Fonnesu e Vegetti, che mi sembra molto ben fatto :) Ovviamenti ci sono dei pezzettini( in gran quantità in realtà :asd: ) di brani tratti dagli autori che man mano che vai avanti con lo studio potrai benissimo affrontare senza problemi :)

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Francesco*.*

ma guarda...io ti parlo da studioso di filosofia-Greco e Latino XP

------ allora se vuoi capire effettivamente la concezione dell'amore,leggi le opere di Epicuro.......sostanzialmente lui dice che il bene sommo della vita è da identificarsi con il piacere...ATTENZIONE! però lui per piacere non intende solo quello sessuale o comunque i piaceri effimeri della vita,lui intende il piacer che nasce dallo stare con gli amici per esempio,dal vivere in tranquillità e soprattutto il piacere che si crea nel perseguire la "metriotes" ovvero trovare il giusto mezzo nella vita....

------ se vuoi approfondire gli studi sula "paura della morte" leggi sempre epicuro XP per esempio lui dice: perchè avere paura della morte? se c'è la morte non ci siamo noi,se ci siamo noi non c'è la morte!!!

------- per quanto rigurada le "ineguaglianze ingiuste" ti consiglio: Spinoza oppure Locke oppure Hobbes........ lascia stare Kant oppure Humme che sono politici..... ah"! dimenticavo se ti interessano anche le disuguaglianze sociali,quando nascono,perchè ecc ecc leggi Proudhon... :)

Edited by Francesco*.*
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Francesco*.*

solo perché fai il liceo classico?

era una battuta XP non si era capito?? pardonne moi!!! ;) comunque ho notato che ti sto sui c******i XD
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Fallfromgrace

leggi le opere di Epicuro

Non è un attacco a te, ma io la filosofia epicurea la trovo piena di buchi e campata per aria, e poi, ripeto, se @@Fantom vuole sviluppare un pensiero filosofico è giusto che abbia una visione d'insieme, non che vada a leggersi opere del 300 a.C. e il giorno dopo quelle del 1700 :huh:

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Non è un attacco a te, ma io la filosofia epicurea la trovo piena di buchi e campata per aria, e poi, ripeto, se @@Fantom vuole sviluppare un pensiero filosofico è giusto che abbia una visione d'insieme, non che vada a leggersi opere del 300 a.C. e il giorno dopo quelle del 1700 :huh:

 

Sono assolutamente d'accordo con te! Per avere un'idea generale ci vogliono dei manuali, oppure un'accurata selezione di alcuni autori con testi annessi comprensibili e commentati.

Se ci limitiamo all'antichità condivido le perplessità su Epicuro, di cui peraltro è giunto quasi nulla... i Presocratici si possono affrontare su un buon manuale vista la frammentarietà dei testi, così come le filosofie ellenistiche (a meno che uno non abbia interessi specifici), Platone, Aristotele e Seneca sono invece necessari per comprendere l'evoluzione della filosofia e quindi affrontabili a partire dai testi. Cicerone meriterebbe un discorso a parte e merita sempre.

(Sarebbe interessante anche non dimenticare gli autori della tarda letteratura greca, neoplatonici in primis, ma siamo già ad un livello più avanzato.)

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GlassOnion

Io consiglierei un bell'Abbagnano da liceo come guida per tutta la storia del pensiero filosofico in generale (in modo che dia almeno una linea orientativa) da accompagnarsi, poi, ovviamente, con la lettura diretta di testi integrali o parti di testi degli autori stessi, almeno i più celebri e rappresentativi (è chiaro che leggersi tutta la Fenomenologia dello Spirito di Hegel potrebbe risultare umanamente esasperante, ma almeno i dialoghi platonici son d'obbligo - ma vedo che con questi ti sei già dato da fare.) - spesso risulta più semplice comprendere cosa vuol dire direttamente un autore partendo dal SUO testo che non da tortuose spiegazioni manualistiche (anche se l'Abbagno comunque mi risulta sempre abbastanza comprensibile, da questo punto di vista).

Confermo poi quanto detto da qualcuno più sopra, è un percorso che prende sicuramente degli anni e che ad ogni modo non potrà mai considerarsi esaurito. :)

Edited by GlassOnion
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