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20 cose che pochi sanno su Israele


Alecto

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Da una pseudo catena:

 

 

 

LEGGI, ti prenderà pochi minuti, leggi chiunque tu sia ebreo o non ebreo.

 

 

LO STATO PALESTINESE:

- Non è mai esistito uno stato palestinese. E mai un governo palestinese prima del 1948.

- Gli hezbollah non sono palestinesi ma li usano per aggredire Israele.

 

POPOLAZIONE E GERUSALEMME?

1. Israele era uno Stato sin dal 1312 a.C. e 2000 anni prima della nascita dell'Islam.

2. I profughi arabi in Israele si sono identificati come palestinesi nel 1967, due decenni dopo la nascita del nuovo stato.

3. Dopo l'appropriarsi della terra nel 1272 a.C. gli ebrei governavano in Israele  per mille anni rimanendovi di continuo per 3.300 anni.

4. L'appropriamento arabo dopo il 635 a.C. duro' solo 22 anni.

5. Per oltre 3.300 anni Gerusalemme è stata la capitale degli ebrei e mai degli arabi o musulmani. Persino i Giordani quando si impadronirono di Gerusalemme non ne fecero la loro capitale e nessun autorità di loro la visitò.

6. Gerusalemme è citata ben 700 volte nella Bibbia e mai nel Corano.

7. Il Re David guidò fino a Gerusalemme senza mai entrarvici.

8. Gli ebrei pregano rivolti verso Gerusalemme e gli arabi verso la Mecca. Se si trovano tra Gerusalemme e la Mecca, allora sono di fronte alla Mecca e con le spalle a Gerusalemme.

 

PROFUGHI ARABI ED EBREI?

9. Nel 1948 autorità arabe incitarono i profughi a lasciare Israele promettendo che l'avrebbero ripulita dagli ebrei. Il 68% di loro scapparono.

10. Profughi ebrei furono costretti a scappare dai paesi arabi per pogrom, saccheggi e disordini da parte degli arabi.

11. Gli arabi usciti da Israele nel 1948 erano circa 630.000. Il numero dei profughi ebrei dai paesi arabi è quasi lo stesso (tra cui i tripolini).

12. I profughi arabi appositamente non si sono assimilati nei paesi arabi.

Dei 100.000.000 dei profughi nel mondo dalla seconda guerra mondiale sono l'unico gruppo che non si assimilò e non si ricondusse nei propri paesi arabi. I profughi ebrei invece emigrarono tutti in Israele, O ALTROVE. Paese non più grande di New Jersey.

 

CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO?

13. Gli arabi hanno otto Stati esclusa la Palestina. Gli ebrei hanno solo uno Stato. Gli arabi hanno promosso 5 guerre contro Israele e le hanno perse, Israele si è sempre difesa e ha vinto.

14. Nonostante gli arabi vogliano la distruzione di Israele, Israele ha reso parte dei territori e dato autonomia alle autorità palestinesi e fornito armi.

15. Durante l'autorità giordana, i luoghi sacri ebraici sono stati distrutti e agli ebrei era vietato visitarli. Durante le autorità ebraiche, i luoghi sacri mussulmani e cristiani sono stati custoditi e resi ad accesso libero ai fedeli.

 

ISRAELE E GLI ARABI ALL'ONU?

16. Su 175 adesioni alla Commissione della Difesa, 97 erano contro Israele fino al 1990.

17. Su 690 decisioni dell'ONU, 429 erano contro Israele.

18. L'ONU tacque quando sono state distrutte 58 sinagoghe a Gerusalemme dai giordani.

19. L'ONU tacque quando i giordani a Shitriot hanno profanato tombe nel vecchio cimitero ebraico sul Monte degli Ulivi.

20. L'ONU tacque quando i giordani impedirono agli ebrei, come apartheid , di raggiungere il Muro del Pianto.

 

 

QUESTI SONO TEMPI BRUTTI. Dobbiamo chiederci qual è il nostro compito. Cosa racconteremo ai nostri nipoti di quanto abbiamo fatto e di quanto potevamo cambiare i nostri destini, occasioni per agire?

 

EBREI O NON EBREI, NON IMPORTA. VERITA' E PACE SONO VALORI RECIPROCI PER TUTTI NOI, E TUTTI DEVONO SAPERE.

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Ma Olmert sta esagerando. reagire bombardando indiscriminatamente  dovrebbe essere consideratro un crimine al pari del terrorismo. Chiunque  uccide civili innocenti è colpevole verso l'Umanità.

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israele bombarda il Libano aspettando pazientemente che scenda in campo la Siria. quando ciò succederà, l'Iran che è legato da un patto di reciproco aiuto militare con la Siria in caso di aggressione usa o israeliana, non potrà non intervenire. A quel punto gli Usa, che fin'ora sono stati praticamente alla finestra a guardare, interverranno, e massicciamente, e sarà la fine per l'iran.

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Prevedo qualcosa di grande, troppo grande. Israele ha le armi e non ha paura di usarle. E l'ipotesi di Grabriel mi sembra realistica, spero però che le cose prendano una piega diversa, altrimenti succederà un gran caos pieno di morte

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Questo è un tema caldo. Invito tutti quelli che risponderanno dopo di me ad usare un tono calmo e pacato :roll: !

 

Secondo me la risposta di Israele è giustificata. Non dimentichiamoci che i terroristi libanesi sparano razzi contro Israele indiscriminatamente! Israele è uno stato, piccolo, che sta cercando di sopravvivere contro attacchi ingiustificati.

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NorwegianWood

La pseudo-catena riportata offre spunti interessanti per varie riflessioni. Purtroppo mi è impossibile, al momento, seguire ogni filo... mi accontenterò, perciò, di seguirne solo qualcuno :roll:

 

Un aspetto controverso della storia ebraica è la definizione stessa di "Ebrei". Loro si sono sempre visti come un popolo (una nazione, anche) in virtù dell'appartenenza a una religione: l'Ebraismo.

 

Ciò è pressoché un unicum nella storia. Qualunque altro popolo, infatti, si riconosce non solo (e non per forza) nella propria religione, bensì nella lingua, nelle tradizioni, nei valori, nella moneta, ecc.

 

Alcuni di questi aspetti, è vero, sono insiti nella religione, anzi è la religione stessa a dare loro un volto, una fisionomia peculiare. Altri, invece, sono autonomi rispetto ad essa, eppure sono altrettanto importanti per l'identità di un popolo e di una nazione.

 

Perché parlo di questo? Perché ritengo sia un'utile premessa per inquadrare meglio un contesto molto sfaccettato. Gli Ebrei sono l'unica comunità religiosa ad avere un proprio Stato, uno Stato del quale può ottenere la cittadinanza solo chi professa quella religione.

 

In Israele, quindi, l'Ebraismo è qualcosa di più di una religione di Stato. Se in Italia avessimo una situazione analoga, nella quale si decidesse che il fattore determinante è la religione cattolica, non potrebbero essere cittadini italiani gli ortodossi, i luterani, i calvinisti, i buddisti, gli gnostici, gli atei...

 

Sia ben chiaro, non sto mettendo in discussione la legittimità da parte di Israele (uno Stato sovrano) di decidere quali debbano essere i criteri per assegnare o meno la cittadinanza. Mi limito a sottolineare il fatto che si tratti di una eccezione.

 

È vero, ad esempio, che nei Paesi islamici è proibito convertirsi ad altre religioni, divenendo in tal modo degli infedeli. Ma è altrettanto vero che Israele, in base alla nota risoluzione ONU del '48 (in parte non rispettata alla lettera), è nato col preciso scopo di riunire al suo interno quei membri della comunità religiosa ebraica che lo desideravano.

 

Non tutti gli Ebrei, dunque, ma solo chi di loro ne faceva richiesta. Si tratta, ripeto, di un iter burocratico, politico e diplomatico assolutamente sui generis. Ci tengo a precisare questo perché trovo che vi sia una enorme differenza tra lo Stato ebraico antico e quello moderno.

 

Non una differenza di carattere geografico-territoriale, bensì una differenza di percezione. Gli antichi Ebrei avevano come collante soprattutto, oltre alla religione, la propria storia che in realtà era un tutt'uno con la religione stessa. La storia del popolo ebraico, infatti, non era narrata in un libro di storia ma nella Bibbia.

 

Oggi, la Torah è certamente un testo fondamentale per un ebreo, rappresenta il suo credo, la sua via, la sua legge, il suo dialogo con Dio. Eppure, qualcosa è cambiato... la storia del popolo ebraico è continuata oltre i limiti temporali della Bibbia e si è evoluta a tal punto da avere ormai legami più sottili con Mosè, Noè, Davide, i patriarchi.

 

Legami tuttora solidissimi a livello dottrinale e di ricerca delle origini, e tuttavia per molti versi anacronistici, resi opachi dai pogrom e dalla persecuzione nazista. Il collante degli Ebrei oggi non è il collante degli Ebrei nel 1.000 a.C. o nel 135 d.C.

 

Gli Egizi e i Romani sono ricordi lontani. Eppure resta sempre, in fondo al cuore degli Ebrei (non solo quelli di Israele), la sensazione che solo Gerusalemme, la città santa, possa essere davvero una casa.

 

Il resto del mondo è come non avesse un'anima: ogni luogo vale l'altro fuori Gerusalemme. La Diaspora, come suggerisce il nome, è stata un vero e proprio disperdersi nel mondo, un mondo da cui guardare con nostalgia verso una città lontana.

 

Alla luce di questo, appare ancora più singolare l'esistenza dello Stato di Israele, un territorio che si estende ben oltre le mura di Gerusalemme. Una scelta legittima, non la contesto. E tuttavia credo che non fosse necessaria.

 

Molti Ebrei hanno preso cittadinanze diverse, prima e dopo le follie di Hitler. Polacchi, italiani, statunitensi, francesi... essere ebrei non ha mai significato, nel Medioevo come nell'Età Moderna, avere una cittadinanza ebrea.

 

Lo stesso si può dire per gli Arabi, un popolo decisamente più commerciale ed espansionista, maggiormente abituato a venire a patti con la propria clientela (non in fatto di religione, naturalmente).

 

Ma c'è un ma... Certo, non è mai esistito, è innegabile, uno Stato Palestinese. È esistita però, ed esiste tuttora, la Palestina, ovvero l'antica Filistia. Una terra così chiamata dall'imperatore Adriano dopo la sanguinosa repressione della rivolta giudea nel 135 d.C.

 

Il nome derivava dai Filistei, uno dei popoli (originario forse dell'isola di Creta) che risiedevano in Palestina. Lì, dunque, sebbene un tempo sorgesse l'antico Stato d'Israele, abitavano in realtà - e da lungo tempo - vari altri popoli.

 

Se ora dovessimo adottare il principio di autodeterminazione dei popoli, espresso già da Wilson nel 1919 nei suoi Quattordici Punti, allora dovremmo applicarlo anche per i Palestinesi.

 

Anzi, in realtà la risoluzione ONU di vari anni dopo (quella del '48, per l'appunto) prevedeva la creazione anche di uno Stato Palestinese, clausola che però non fu mai applicata.

 

Ora, il succo di questo lungo discorso è: se, e giustamente, è stato ritenuto opportuno creare uno Stato di Israele per una comunità religiosa e non per un popolo o una nazione propriamente detti nell'accezione moderna, perché non fare altrettanto per un popolo, quello palestinese, che può dirsi tale a tutti gli effetti?

 

Di più. Perché ciò fu promesso e poi non mantenuto? La risposta non la conosco né intendo fare supposizioni o facili dietrologie. È probabile, però, che molte incomprensioni si siano acuite (e in qualche caso originate) proprio da questo delicato equilibrio - diplomatico e politico - che ha usato con poca accortezza due pesi e due misure.

 

Non credo che la situazione sia senza via d'uscita, per quanto sclerotizzata in certi aspetti. Né credo che la ragione stia solo da una parte. Credo però che esista chi ha avuto un trattamento più equo e chi invece non è stato quasi preso in considerazione.

 

Leggere l'altra faccia della medaglia, come nella pseudo-catena qui riportata, è molto utile per capire che la verità non è appannaggio di una parte o di un'altra, ma va cercata assieme, sempre, come la pace. Per farlo, tuttavia, bisogna avere il coraggio di buttarsi alle spalle il passato e guardare con coraggio e speranza il futuro. Insieme.

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moderncrusader
Secondo me la risposta di Israele è giustificata

 

Io non la penso così! tutto si può risolvere con la diplomazia! E la storia ce lo insegna! Poi dobbiamo sempre partire dal presupposto che ogni guerra è sbagliatissima, perchè finisce sempre col coinvolgere i civili (gli innocenti) e salvare i diretti responsabili, cioè capi di governo e affini (i colpevoli).

Ci sono due cose che mi lasciano molto perplesso:

1. Anche davanti a queste grandi crisi non vengono mai prese posizioni radicali. Nel senso che la diplomazia internazionale (soprattutto europea) parla e parla, ma non interviene per fermare questa guerra e sembra essere o da una parte o dall'altra. In pratica la guerra viene giustificata da tutti. Ma basta leggere qualcuno che ha il coraggio di uscire dal coro, come il Manifesto, per rendersi conto che la verità è un'altra...

2. Persino in una simile situazione, il governo USA non ha perso l'occasione per dimostrare la sua falsità, il suo essere legato solo ed esclusivamente al guadagno... Pensate che i cittadini statunitensi in Libano che dovevano andare via, per poter salire sulla nave che li avrebbe condotti via dal posto hanno dovuto pagare un biglietto... Ma vi rendete conto? Sono rimasto veramente schifato quando l'ho letto!

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NorwegianWood

Scusate ragazzi, qui dev'esserci un equivoco. :asd: Invito tutti gli utenti che hanno postato finora a rispettare il tema del topic, il quale non riguarda l'attuale conflitto tra Israele e Libano (sul quale ogni posizione  è legittima se portata avanti cum grano salis) bensì le "20 cose cose che pochi sanno su Israele", come da titolo.

 

Perciò, se avete dati per suffragare o smontare una o più delle tesi riportate nel primo post da Alecto, saremo lieti di avviare su questi una discussione. Non proseguite, però, nel commentare un argomento che solo di striscio (e forse nemmeno) ha a che fare col topic. :salut:

 

In caso contrario, sarò costretto a chiuderlo seppure a malincuore. E non lo dirò una seconda volta.

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Ora, il succo di questo lungo discorso è: se, e giustamente, è stato ritenuto opportuno creare uno Stato di Israele per una comunità religiosa e non per un popolo o una nazione propriamente detti nell'accezione moderna, perché non fare altrettanto per un popolo, quello palestinese, che può dirsi tale a tutti gli effetti?

 

Ti rispondo io Norwe: per il semplicissimo motivo che ai palestinesi non occorre avere un loro stato (a loro avviso). Perchè non serve avere uno stato quando credi di averne già uno usurpato da un'altra popolazione. Se accettassero lo stato palestinese, dovrebbero per forza di cose accettare quell'altro già esistente: Israele.

 

Un bacio a Fabio per il coraggio di aver aperto un tema così caldo, e con una simile presa di posizione. Hai il mio sostegno :salut:

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NorwegianWood

In effetti, Alexarcus, hai sollevato una questione piuttosto spinosa. La nascita di uno Stato palestinese dovrebbe passare attraverso una tappa fondamentale: il riconoscimento reciproco.

 

Ecco, mi convinco sempre di più (e ne sono felice) che questo topic ha un'alta potenzialità, perché può portare in varie direzioni. Questa è una, ad esempio: cosa sappiamo, realmente, della storia dello Stato ebraico e delle rivendicazioni palestinesi? Quali dati abbiamo al riguardo? Da quali fonti li attingiamo?

 

Di spunti ce ne sono molti altri, e tutti degni di essere discussi! Nel frattempo, approfitto anch'io dell'occasione per un plauso ad Alecto :salut: (e plauso non è messo a caso, vero Fabio? :asd:)

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Ecco, mi convinco sempre di più (e ne sono felice) che questo topic ha un'alta potenzialità, perché può portare in varie direzioni. Questa è una, ad esempio: cosa sappiamo, realmente, della storia dello Stato ebraico e delle rivendicazioni palestinesi? Quali dati abbiamo al riguardo? Da quali fonti li attingiamo?

 

 

Inizio a citare le mie: innanzitutto Gerusalemme Gerusalemme di Dominique Lapierre (quello della Città della gioia e Parigi Brucia?) poi l'intervista della Fallaci a Golda Meier, L'abbandono di Fiamma Nirenstein, altri che nn rammento e online http://it.wikipedia.org/wiki/Sionismo che offre una panoramica abbastanza completa (anche se occorre prendere tutto con le molle: internet non è mai molto affidabile). Roger roger, passo e chiudo

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Uhm...

Adesso esco a bere e domani scrivo anch'io "20 cose che pochi sanno su Israele"!

 

Hai i neuroni che vanno ad alcool?  :rotfl:

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Caro Alexarcus,

i miei neuroni hanno bisogno di molte cure; il medico mi ha prescritto un volume alcolico costante, altrimenti perdo la mia qualifica di "intellettuale bohemienne".

 

Torniamo su Israele?

 

Le origini (15 maggio 1948):

1) Israele nasce grazie all'azione di tre gruppi terroristi: Haganah, Irgun e la Banda Stern

2) Grazie ai 200 morti che la Banda Stern fa nell'attentato del King David Hotel (22 maggio 1946), sede del quartier generale inglese; la Gran bretagna cede agli ebrei il controllo della Palestina (sua colonia)

3) Uno dei capi di questo commando assassino diventerà premier israeliano: è Menechim Begin, permio nobel per la pace nel 1978.

 

Rapporti israelo-palestinesi

4) Il governo israeliano rifiuta (comprensibilmente) il dialogo con chi non riconosca lo Stato di Israele; da parte sua però rifiuta categoricamente l'esistenza di uno Stato Palestinesi (in barba alle dichiarazioni dell'ONU)

5) I crimini compiuti da Palestinesi contro Israeliani sono giudicati da una giuria israeliana. E i crimini israeliani contro i palestinesi? Sempre da un tribunale israeliano.

6) Poichè esiste uno Stato di Israele e non uno Stato di Palestina ogni combattente palestinese è un "terrorista" e ogni combattente israeliano un "soldato."

7) Israele si vanta di essere l'unica democrazia dell'area. In realtà anche Hamas è stata eletta democraticamente dai Palestinesi (e non riconosce lo Stato di Israele

quanto lo Stato di Israele non riconosce quello Palestinese, che come ho detto non esiste)

 

Hezbollah:

8) Gli Hezbollah non sono terrositi: sono un gruppo paramilitare che in Libano è legale (con 12 parlamentari)

9) La definizione di Hezbollah è la medesima di Haganah, il più moderato dei tre gruppi ebraici esposti al Punto Uno

10) Hezbollah è considerato "canaglia" in quanto appoggiato da Iran e Siria, le colpe di questi stati sono cercare di avere armamenti atomici. Armamenti che ovviamente Israele possiede (vi immaginate l'ONU che va da Olmert e gli dice: basta bombe atomiche, altrimenti embargo? Io no).

 

Queste sono dieci cose. Magari me ne verranno in mente davvero altre dieci da postarvi.

Ma si può davvero parlare di questi argomenti?

O se si parla contra la politica israeliana si diventa automaticamente "nazisti antisemiti" e se si è comprensivi alle problematiche palestinesi si è etichettati d'ufficio come "filo-terroristi"?

 

Prometto che dopo che avrò postato altre dieci cose contro Israele, ne scriverò altrettante per difenderlo!

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  • 2 weeks later...
trikke_e_ballakke

Capisco i ltuo pensiero ALMADEL, però hai scritto una cosa sugli Hezbollah mi lascia qualche dubbio

:

8) Gli Hezbollah non sono terrositi: sono un gruppo paramilitare che in Libano è legale (con 12 parlamentari)

 

beh è come dire Hamas non è un gruppo terroristico perchè è a capo di un governo.

 

 

Se mi sbalgio correggimi....

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Esatto, caro trikke.

Gli hezbollah non sono un gruppo terroristico perchè sono legalmente riconosciuti da uno stato sovrano e Hamas non è un'organizzazione perchè è a capo di un governo.

 

E' assurdo? Certo che è assurdo, ma allora dobbiamo spiegarci cosa intendiamo per Terrorista.

 

Perchè io stesso, che pure di terrorismo mi interesso molto, ho idee piuttosto confuse.

 

Basta uccidere civili per essere terrorista? Non è possibile. Perchè altrimenti sarebbero terroristi anche Israele e gli Stati Uniti.

Se questi ultimi due non sono terroristi è proprio perchè sono degli Stati che uccidono in nome della ragion di Stato.

E' evidente che anche Hamas, e in qualche modo Hezbollah, obbediscono alla ragion di Stato, non diversamente dai loro avversari e quindi devono avere lo stesso nome, no? O c'è un'altra differenza?

 

Un gruppo terrorista deve essere un gruppo ILLEGALE e nè Hamas nè Hezbollah lo sono.

 

Se Israele attacca il Libano è GUERRA e se Hezbollah attacca Israele è GUERRA.

Se io e te facciamo le stesse cose che fanno gli Stati, invece siamo TERRORISTI.

Direi che la differenza è questa (se io e te pretendiamo una percentuale sui guadagni dei negozi del nostro quartiere, siamo MAFIA; se lo fa lo Stato è FISCO: non è una differenza da poco...)

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trikke_e_ballakke

E allora secondo te a chi bisogna dare ascolto? 

 

 

faccio un esempio scemo:

 

i nostri politici: se senti la destra hamas è un gruppo terroristico

                        se senti la sinistra radicale dice la stessa cosa di isarale.

 

 

Come la mettiamo?

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E allora secondo te a chi bisogna dare ascolto?

 

 

faccio un esempio scemo:

 

i nostri politici: se senti la destra hamas è un gruppo terroristico

se senti la sinistra radicale dice la stessa cosa di isarale.

 

 

Come la mettiamo?

 

Esatto, come la mettiamo?

 

C'è una soluzione molto semplice: eliminiamo il termine "terrorismo" dal nostro vocabolario politico e sforziamoci di usarlo solo quando è appropriato.

Per timore di andare OT, mi limiterò a considerare la questione araba, con un esempio un po' buffo sul Al Qaeda.

 

"Al Qaeda è un gruppo terroristico quando colpì le Twin Towers, ma non lo era quando era finanziata dagli USA in funzione anti-sovietica, perchè colpiva i Russi in territorio afghano (ricordi quando Rambo andò ad aiutare i Talebani?).

Quando gli USA sono entrati in Afghanistan Al Qaeda ha smesso di essere una forza terroristica, essendo di fatto uguale, contro gli USA, alla sua versione anti-sovietica del 1988."

 

E' un ragionamento un po' contorto, vero?

 

Diciamo che il termine "terrorista" in Occidente è un po' come dire infedele" nel mondo arabo: una parola che permette di giustificare qualunque reazione.

E visto che "giustificare qualunque reazione" è la barbarie del Terzo Millennio, io eviterei queste parole praticamente in tutti i casi...

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6) Poichè esiste uno Stato di Israele e non uno Stato di Palestina ogni combattente palestinese è un "terrorista" e ogni combattente israeliano un "soldato."

 

Bè il fatto che i palestinesi si facessero saltare in aria negli autobus pieni di studenti oppure il fatto che si facessero saltare nei bar gremiti di giovani oppure in ristoranti o supermercati di certo non fa di loro dei soldati bensì degli sporchi e sadici terroristi .

Loro non combattono per difendere la loro terra bensì per massacrare un popolo !

Un soldato poi ha come nemico un'altro soldato e non di certo una mamma che aspetta l'autobus con la figlia!

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Bhetar,

hai proprio ragione.

Io incornicerei la tua frase "un soldato ha come nemico un altro soldato".

 

Devo dirti che i civili morti nel conflitto israelo-palestinese sono decisamente più palestinesi?

 

Come fanno gli israeliani ad avere come nemici dei soldati, quando la maggior parte dell'Intifada la fanno dei bambini con la fionda? Sono soldati anche loro?

 

E' davvero possibile che quelli di USA e di Israele siano sempre "danni collaterali"? Come se fosse possibile bombardare una città e credere di stanare solo terroristi...

 

Perchè se la tua frase fosse vera (e lo è) nessuno si salverebbe dall'accusa di terrorismo, nemmeno le truppe alleate che bombardano la Dresda nazista (e non c'erano soldati, come non ce ne erano a Hiroshima e lo sapevano!).

 

Dalle tue parole sembra quasi che far esplodere un autobus sia peggio che far cadere una bomba su una città: se così fosse sarei curioso di sapere perchè.

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trikke_e_ballakke

Tra poco, riusciremo a far diventare dei santi  anche Bil Laden e Saddam Hussain e Milosevic..........mentre gli Usa sono stati dei santi solo per la seconda guerra mondiale.........?

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Almadel , i palestinesi hanno come obbiettivo non i soldati israeliani bensì OGNI israeliano....

L'esercito israeliano purtroppo pur avendo provocato diversi morti tra i civili hanno comunque come obbiettivo gli Hezbollah oppure gli appartenenti ai miserabili gruppi terroristi .

Che la reazione degli israeliani è spesso eccessiva nessuno lo mette in dubbio ma vorrei ben vedere chi non si comporterebbe così avendo perso dei parenti o amici negli attentati ed avendo la costante fobia che qualcosa possa succedere ai loro cari....

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Eh, caro Bhetar, hai ragione!

O almeno avresti ragione se tu stessi ragionando sull'Intifada e non su Hezbollah.

Infatti adesso Israele sta facendo una decina di civili morti al giorno, non per una bomba su un autobus; ma per il rapimento di due soldati: rapiti per fare uno scambio di prigioneri.

 

Se il mio ragazzo fosse morto in un attentato su un autobus, io probabilmente non andrei molto per il sottile contro i responsabili. Ma non avrei una reazione diversa se fosse morto in un bombardamento perchè NEL SUO QUARTIERE c'è un rapitore! Sarebbe un po' come, avendo l'Anonima Sarda rapito un francese, se la Francia riducesse Cagliari a macerie...

 

A decidere però non devono essere "gli orfani con una pistola," altrimenti il diritto internazionale andrebbe a prenderselo in quel posto.

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Sconcordo completamente, ma alla fine ognuno la vede come vuole...
Siamo o non siamo in democrazia?  :cry: O siamo nella dittatura frocia? :cry: :cry:
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Leggete "I Protocolli dei Savi Anziani di Sion", li c'è tutta la verità sugli ebrei e quello che intendono fare. Un testo ancora attuale che alcune lobbies hanno tentato di spacciare per un falso storico, leggetelo!

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Leggete "I Protocolli dei Savi Anziani di Sion", li c'è tutta la verità sugli ebrei e quello che intendono fare. Un testo ancora attuale che alcune lobbies hanno tentato di spacciare per un falso storico, leggetelo!

 

Ah, guarda.

Ho finito da poco di vedere tutti e tre i film de "Il Signore degli Anelli."

Per quest'anno con il fantasy sono già a posto, grazie.

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