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Rapporto con genitori...


Alby___

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Miei Cari,

negli ultimi tempi, nei quali ho acquisito una certa consapevolezza del mondo LGBT e di tutto ciò che vi ha a che fare, ho cominciato ad avere un cambiamento nella personalità riguardo ai miei genitori :

- dialogo scarso o nullo

- depressione (quando sto con loro o comunque nel loro stesso edificio)

Sì, sono omofobi, e ho sentito abbastanza discorsi per dirlo (non pessimi per fortuna), ma non vorrei che questo fosse un mio accanimento …

Cosa ne pensate voi? Anche voi avete avuto un comportamento simile prima del CO?

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Io presupporrò nella risposta una tua età inferiore ai 20 anni o intorno a quella data. Ti considererò studente o comunque abitante a casa dei tuoi.

 

a) è normalissimo che i tuoi genitori etero, di cultura standard, soprattutto se cattolici (praticanti o meno), abbiano pregiudizi in ambito LGBT. Si tratta di un processo naturale nel quale, non vivendo (o non pensando di vivere) il problema, non te ne interessi più di tanto e acquisisci normalmente il pensiero comune.

B) è normalissimo che, se non hai fatto CO, tu senta rispetto qualunque persona una forma di distanza e di tensione, altrimenti chiamata "coda di paglia", dovuta al fatto che tu hai "un segreto" che gli altri potrebbero non accettare e che quindi tu automaticamente vivi come se non lo avessero accettato

c) è normalissimo che, se intuisco correttamente, il rapporto fra genitori e figli in età adolescenziale e post-adolescenziale sia sempre molto critico e nel quale la distanza generazionale si sente fortissimo. A maggior ragione, se tu sei gay e loro (presumibilmente) no. A maggior ragione se tu dipendi da loro per vivere (studente/disoccupato).

 

Detto questo, io credo che la prima cosa che devi fare è modificare il tuo comportamento, prima di tutto comprendendo loro e cercando di entrare un po' di più nella dinamica per cui i tuoi genitori sono esseri umani come tutti gli altri. Cosa che, riconosco, si capisce solo a una età più avanzata. Quindi dialogo, dialogo dialogo. E non sui temi LGBT, su tutto il resto. Cerca di comprenderli il più possibile, ma questo vale in generale.

 

Preparati il campo acquisendo dalle loro storie la forza e le leve necessarie, il giorno in cui farai CO, per aiutarli a superare la distanza verso di te, piccola o grande che si verrà a creare.

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Ok dai, ho capito benissimo tutto ciò che ho letto, cercherò di migliorarmi, ad ogni modo volevo solo non fare passare l'idea che io odi i miei genitori o che abbia chissà quale avversione nei loro confronti, altrimenti non avrei creato questa discussione... :)

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Di solito funziona così:

1) Lo capiscono da soli / lo scoprono / scoppi tu e glielo dici

2) Ti odiano e ti rendono la vita impossibile per un periodo variabile tra una settimana e i dieci anni

3) Si rendono conto che il loro atteggiamento ha compromesso i tuoi rapporti con loro e hanno paura di essere abbandonati

4) Si scusano / fanno finta di nulla

5) Li perdoni / ti disinteressi della loro opinione

6) Il vostro rapporto migliora

 

Prima di allora diventerai sempre più freddo e distaccato

per difenderti dalla sofferenza che la loro omofobia ti provoca.

 

L'essere o meno dipendente economicamente da loro

è una faccenda spesso controproducente da farti pesare.

Il ragazzo ricattato sui soldi dalla famiglia, spesso trova un uomo che lo mantiene

(lo sanno anche loro, è stato un grande classico dei rapporti tra le donne e la famiglia d'origine).

Quindi non te ne preoccupare più di tanto, se ti dicono "O fai come diciamo noi o non ti paghiamo l'università"

tu rispondi: "O mi pagate l'università o me la pago coi film porno e li faccio vedere ai nonni e dico che mi ci ha costretto la vostra meschinità"

A ricatto, si risponde con ricatto e mezzo.

Ti ricatteranno davvero? Io non credo.

 

Fino al tuo CO sarai sempre più insopportabile, questo è sicuro.

Soprattutto se sei costretto ad averli vicini.

In ogni caso - dopo una certa età - la "crisi del dialogo coi genitori"

capita anche agli eterosessuali. Per te sarà solo un po' più grave.

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Bè in fondo è quello che capita molto spesso anche con amici coi quali si è cresciuti e ai quali si vuole molto bene....ma che, mostrandosi omofobi, finiscono per provocare distacco prima e difficoltà di interazione poi. In più il legame con i genitori è cosa ben diversa! Quindi io non me ne preoccuperei! Piuttosto puoi cominciare a ribattere ai commenti omofobi che propinano, iniziando a far vedere loro più in là di quello che l'appartenere a una generazione diversa comporta!

 

L'essere o meno dipendente economicamente da loro

è una faccenda spesso controproducente da farti pesare.

Il ragazzo ricattato sui soldi dalla famiglia, spesso trova un uomo che lo mantiene

(lo sanno anche loro, è stato un grande classico dei rapporti tra le donne e la famiglia d'origine).

Quindi non te ne preoccupare più di tanto, se ti dicono "O fai come diciamo noi o non ti paghiamo l'università"

tu rispondi: "O mi pagate l'università o me la pago coi film porno e li faccio vedere ai nonni e dico che mi ci ha costretto la vostra meschinità"

A ricatto, si risponde con ricatto e mezzo.

Ti ricatteranno davvero? Io non credo.

 

Questa è veramente brillante!!!!!!

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Io mi trovo in una situazione abbastanza simile. Più che una depressione provo un senso di irritazione o mi rendo conto che rispetto a prima (di rendermi conto di essere gay) è molto più facile che un loro gesto anche stupido mi infastidisca (e con questo non intendo per forza una frase omofoba). Ho notato insomma che perdo le staffe molto più facilmente e che ci mettono esattamente la metà del tempo a farmi innervosire. Basta anche solo che mio papà si metta a discutere con mia mamma di una qualunque cavolata e mi irrito. Insomma una situazione non proprio ottimale; il pro è che sono per la maggior parte del tempo fuori casa a Torino per via dello studio e quindi mi levo da queste situazioni odiose. Mi sono reso addirittura conto che rispetto ai primi anni di università, i miei soggiorni a Torino si stanno allungando sempre di più e persino le classiche telefonate dei miei mi provocano un'ingiustificata insofferenza. Ora la situazione sembra davvero disastrosa detta così, in realtà il vero unico problema è che continuo ad omettere una parte della mia vita che non dovrei assolutamente omettere. In ogni caso in questo momento non ne ho davvero voglia di uscire allo scoperto (che è l'unica soluzione) quindi me ne sto zitto e sopporto, un weekend ogni due o tre settimane si può anche sopportare.

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Mmm sì anche io sono molto più irritabile ^^ ... capisco ... ad ogni modo non sono mai state figure davvero portanti della mia vita, ma di certo non sentirsi voluto bene davvero dai genitori è sempre avvilente ... comunque si ciò che mi tira indietro è la consapevolezza del loro pensiero, che mi da sempre più fastidio e rabbia ... non li vedo molto spesso perchè sto dai nonni da quando sono nato tranne che per la notte e il weekend... insomma il mix di vederli poco e sapere benissimo come la pensano fa sì che io non mi senta a mio agio con loro (poi ci sono ovviamente periodi in cui cambio la solita personalità anche nei loro confronti, ma questa è un'altra storia)

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Miei Cari,

negli ultimi tempi, nei quali ho acquisito una certa consapevolezza del mondo LGBT e di tutto ciò che vi ha a che fare, ho cominciato ad avere un cambiamento nella personalità riguardo ai miei genitori :

- dialogo scarso o nullo

- depressione (quando sto con loro o comunque nel loro stesso edificio)

Sì, sono omofobi, e ho sentito abbastanza discorsi per dirlo (non pessimi per fortuna), ma non vorrei che questo fosse un mio accanimento …

Cosa ne pensate voi? Anche voi avete avuto un comportamento simile prima del CO?

 

Di solito funziona così:

1) Lo capiscono da soli / lo scoprono / scoppi tu e glielo dici

2) Ti odiano e ti rendono la vita impossibile per un periodo variabile tra una settimana e i dieci anni

3) Si rendono conto che il loro atteggiamento ha compromesso i tuoi rapporti con loro e hanno paura di essere abbandonati

4) Si scusano / fanno finta di nulla

5) Li perdoni / ti disinteressi della loro opinione

6) Il vostro rapporto migliora

 

Quindi non te ne preoccupare più di tanto, se ti dicono "O fai come diciamo noi o non ti paghiamo l'università"

tu rispondi: "O mi pagate l'università o me la pago coi film porno e li faccio vedere ai nonni e dico che mi ci ha costretto la vostra meschinità"

A ricatto, si risponde con ricatto e mezzo.

Ti ricatteranno davvero? Io non credo.

 

Ovvio non bisogna generalizzare quello che sto per dire, però ci tengo a farvi capire che la mia esperienza è stata (ed è tuttora) diversa...

A 17 anni ho fatto CO forzato perché loro lo avevano capito. Sono passate settimane e settimane tra dialoghi che alla fine si sono rivelati inutili. Il loro punto di vista è che io sono malato, di una malattia curabile a loro parola! ho provato in tutti i modi a fargli capire che in realtà non è così, ma nulla da fare... Loro hanno la testa dura e sono molto religiosi...

Quindi la loro idea è stata irremovibile. Il nostro rapporto è andato peggiorando sempre di più e, tra crisi isteriche e urla quotidiane, alla fine mi hanno "sputato in faccia" il tipico ricatto : "se non ti decidi a trovarti una ragazza e ad essere una persona normale, noi non ti paghiamo più nulla e dovrai arrangiarti da solo".

 

Da lì è scattata la mia più grande rabbia! Ho risposto anche io con un ricatto simile a quello descritto da @@Almadel (xD) ma le mie parole sono servite ad aumentare la loro convinzione.. il punto successivo? sono caduto in una interminabile depressione. i miei pensieri erano del tipo : "come possono essere due genitori tanto crudeli? perché mettere al mondo un bambino per poi pretendere di avere il controllo al 100% della sua vita?". Credevo fosse impossibile ma, avendo di fronte la triste realtà, ho capito che dovevo buttar via e bruciare la mia intera esistenza passata e cominciare d'accapo con un lento ma efficace distacco.

Provenendo da un piccolissimo paesino ho portato avanti una faticosa e dolorosa finzione giorno dopo giorno.

Ora, dopo 2 anni, mi trovo in città immensa, all'università. Devo essere sincero? Ora che mi trovo qui sarei pronto in qualsiasi momento per diventare autosufficiente e abbandonarli per sempre.

Continuo la mia farsa solo per scopi economici. Sono uno stronzo? Senza cuore? Beh ho preso da loro... e ho imparato la lezione!

 

Cosa voglio dire con questo? Pensateci MOLTO MOLTO MOLTO bene prima di parlare! Un CO coi vostri genitori vi cambia la vita, in un modo o nell'altro!

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sono arrivato a non provare più nessun sentimento per mia madre (è un cosa bruttissima) mi sta quasi del tutto indifferente ma sono dipendente da lei economicamente parlando e un po' mi sento in debito per questo! il suo livello di omofobia (se c'è una scala in merito) è incredibile tanto che quando capita per caso che in tv si tratti l'argomento se ne esce con frasi del tipo ''se avessi tanti soldi li spenderei solo per far fuori questa gente'' riferendosi a gay e trans! cerco di non curarmi di ciò che dice ma vedo che comunque questa cosa ha degli effetti su di me negli ultimi anni infatti mi è più volte stato fatto notare che sono sempre stato un ragazzino sorridente solare e che invece adesso sono più spento e anch'io mi rendo conto di questa cosa sono sempre incazzato basta un niente per abbattermi e mandarmi in bestia e il continuare a fingere di star bene non aiuta di sicuro -.-

quindi sinceramente non so che dirti alby_ dai tempo al tempo magari se sono persone ragionevoli prova con loro ad affrontare il discorso dell'omosessualità in generale e a farli cambiare idea in qualche modo e poi vedi tu come andrà D:

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Ma con i miei non ho nessuno problema in merito al mio orientamento sessuale accettato benissimo, l'unica cosa è che ho preferito far credere mia madre di essere omosessuale così si è messa in pace con se stessa che nipoti da me non li avrà, anche se non ha ancora perso le speranze.

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BruisePristine

Ma con i miei non ho nessuno problema in merito al mio orientamento sessuale accettato benissimo, l'unica cosa è che ho preferito far credere mia madre di essere omosessuale così si è messa in pace con se stessa che nipoti da me non li avrà, anche se non ha ancora perso le speranze.

stra quoto

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Cicciosbrillo

Ai miei l'ho detto da poco, inizialmente è stato un disastro e solo ora si stanno calmando le acque.

Quando l'ho detto a mia madre le sue testuali parole sono state: "Ci mancava solo questa!" Non lo dimenticherò mai :asd:

Poi è cominciata tutta una sequela di cazzate che solo lei poteva partorire... è arrivata a dirmi che aveva degli incubi in cui tornavo a casa zoppicando perchè qualcuno mi "aveva preso da dietro" (non ha usato proprio queste parole, ma io sono una personcina fine XD)...

Poi c'è stata tutta la sequela di riferimenti alla mia presunta ambiguità sessuale visto che mi vedeva come specie di donna mancata, cosa che dall'alto della mia stronzaggine usavo come gioco per risponderle per le rime. Se litigavamo assumevo esasperati atteggiamenti da top model con camminate sclulettanti. Nei momenti di massimo delirio misto a rabbia ho fatto anche di peggio, ma mi vergogno a raccontarlo...

Mio padre invece è stato molto diplomatico all'inizio, ma poi mi ha definito come una creatura immonda e contro natura. Ora fa finta che non sia mai successo niente... addittura è rimasto scioccato dal fatto che ho cominciato ad uscire con degli altri ragazzi gay...

Comunque ultimamente non li reggo proprio, mi urta ogni loro parola e non mi diverto neanche più a prenderli in giro con atteggiamenti volutamente plateali e parodici.

Non siamo mai andati daccordo e non c'è mai stata confidenza tra di noi.

Conto di andarmene di casa appena possibile, ma il mio schifosissimo stipendio purtroppo mi lega a loro...

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Beh.. per quanto riguarda movenze ed atteggiamenti era solo mia madre che mimava... per mostrarmi "la bassezza" di quello che sarei andato a fare, descrivendomi cosa fanno nelle dark room ecc.. avendo frequentato omosessuali per 11 anni circa... poi... come se io fossi un tipo da dark room... a volte è triste vedere come i genitori, in preda alle loro paure, sembrino non conoscerti affatto...

 

A settembre 2011, 19 anni, ho lasciato casa comunque... in un anno parto alla volta dell'Irlanda per trasferirmici con tutti i miei esigui averi :) E sarà un viaggio emozionante considerando che è da luglio 2010 che mi trovo in Ecuador con i miei, i quali hanno fatto questa scelta per staccarsi dal sistema marcio e rendersi autosufficienti in vista dei probabili, intensi cambi a venire... Infatti questa economia non può durare, poco ma sicuro. Ci vuole un drastico cambio di rotta.

 

Lavoro quindi un anno ancora per fare un po' di quattrini e pigliare l'aereo alla volta dell'origine genetica della mia famiglia da parte di mio padre: Eire... e magari incontrero un bell'irlandese dagli occhi verdi! :love:

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something-happy

Che rapporto avete con i vostri genitori?

 

Per quanto riguarda il mio, ho sempre avuto un rapporto apertissimo, sono i tipici genitori alla buona, quelli che tutti i tuoi amici vorrebbero.

Ma le cose non sono più così da un bel po'...

Ormai ci sto sempre a litigare, sto sempre, costantemente, sempre sempre sempre a incazzarmi con loro, proprio non lo so perché, è un modo per sfogare la rabbia.

Voglio smetterla di litigare, ma proprio non ci riesco, è più forte di me...ogni volta è troppo tardi per fermarmi.

Ah, proprio poco fa, con mia madre : Dovresti farti una scopata, acida.

ç__________________ç

 

Ok, dopo avervi annoiato con i miei problemi che non interessano a nessuno.....

 

Che rapporto avete con i vostri? Sanno che siete gay/lesbiche? Come hanno reagito?

Edited by radioresa
Unito doppio topic
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BruisePristine

ma non c'era già un post simile?

 

comunque con i miei è sempre andato più o meno tutto bene anche dopo il CO, diciamo che ci sono incomprensioni come in tutte le famiglie, anche se con mio padre scazzo parecchio facilmente e ci diciamo le peggio cose!

Edited by radioresa
Unito doppio topic
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Ah, proprio poco fa, con mia madre : Dovresti farti una scopata, acida.

ç__________________ç

 

hai detto a tua madre di farsi una scopata!?!?!?! ma sei fuoriiii!?!?! ahah

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M...il dialogo coi miei genitori è buono.

Mi faccio ancora mantenere, in parte,

e questa ad oggi, mi pare un'opportunità da sfruttare per cercare di fare quel che voglio

...parlo della possibilità di continuare a studiare senza troppe preoccupazioni, non di cazzeggiare....

E' anche per questo che non faccio CO con mio padre;

so che la cosa lo farebbe soffrire e, in fondo, non sento quest'esigenza di totale trasparenza.

 

Mia madre sa di me, ma non tocca l'argomento. Io nemmeno.

Non vedo perché dovremmo, insomma....

godo di una certa libertà di movimento.

 

Sono rari i genitori che ricattano i figli.

E, una cosa che mi spiace del comportamento dei figli invece,

è che alle volte non si rendono conto di quanto i genitori son disposti ad aiutarli.

Quindi, credo che non sempre sia una cosa intelligente lo scontro frontale.

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Ho un rapporto normale. Non gli dico i miei cacchi, sanno poco di me: credo che la loro proiezione di me risalga a dieci anni fa.

 

Il problema è che non riesco a sentirli come i miei genitori e mia sorella come tale. E' come se stessi vivendo insieme a dei coinquilini che mi mantengono in parte.

 

Sicuramente è un mio problema legato all'affettività e ai miei sforzi di distaccarmi emotivamente da loro...

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con i miei siamo arrivati all'aggressione fisica, in seguito a quella verbale... e poi chi avrebbe problemi???

 

anche da mee!!! haha xD però ormai si sono stancati u.u perché su di me la violenza fisica non fa alcun effetto... a limite può far effetto quella verbale!

 

Quando l'ho detto a mia madre le sue testuali parole sono state: "Ci mancava solo questa!" Non lo dimenticherò mai :asd:

Poi è cominciata tutta una sequela di cazzate che solo lei poteva partorire...

 

lasciamo perdere le ca**ate che sparano!!! @@ mia madre trova un riferimento ai gay in ogni cosa, assurdo! per esempio a me non piace il calcio..c'è poco da fare non m'è mai piaciuto! e lei cosa dice? che anche questo è segno di "ANORMALITA' " o.O cioè .... ormai non li considero proprio più i miei..

 

Conto di andarmene di casa appena possibile, ma il mio schifosissimo stipendio purtroppo mi lega a loro..

 

è il mio problema.. altrimenti li avrei mandati a quel paese MOLTO volentieri, bastardi di me*da!

 

A settembre 2011, 19 anni, ho lasciato casa comunque... in un anno parto alla volta dell'Irlanda per trasferirmici con tutti i miei esigui averi :)

 

hai le davvero pa*le! :D devo proprio dirlo ;)

Mi faccio ancora mantenere, in parte,

e questa ad oggi, mi pare un'opportunità da sfruttare per cercare di fare quel che voglio

 

era la mia intenzione fino a 3 anni fa, ma , fidati, le cose si vengono a sapere PURTROPPO! e lì inizia il bello... dovrai stare attento ad ogni scelta , movimento, ogni parola! perché potresti trovarti fuori di casa in un attimo! :(

 

Ad ogni modo loro ci hanno messo al mondo e la cosa che mi fa più rabbia è sapere che loro ci hanno fatto nascere soltanto per avere dei figli da "controllare e gestire" a loro piacere! è mai possibile che i genitori non pensino che un figlio possa crearsi una vita tutta SUA in futuro? davvero scendono dalle nuvole?...mah...posso dire solo di non aspettarvi NULLA da genitori omofobi.. anche se è doloroso!.. tanto il dolore col tempo diminuirà e la delusione e la tristezza verranno rimpiazzati semplicemente dalla rabbia e poi , infine, dall'indifferenza! (bruttissimo a dirsi nei confronti di genitori, lo so!)

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.. Ho fiducia in loro.. confido che se anche hanno affermato seccamente che non lo accetteranno mai verrà il momento che torneranno a vedermi come merito..

Ma non mi faccio nemmeno troppe illusioni dall'altro lato... oscillo...!

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già!!!

infatti oscillo anch'io... non so se mandarli a quel paese per sempre e andarmene per la mia strada oppure no. E' una decisione troppo grande da prendere e lascia un segno per sempre, no? sono anni che cerco di decidere!

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Ma quanti anni hai? Io penso che se sei maggiorenne puoi andare a farti i firuletti tuoi indipendentemente... non è così difficile una volta che ti butti... ;)

E poi senti... i segni, le cicatrici, sono prove inconfutabili (per chi è abbastanza cosciente) e necessarie per rendersi conto di ciò che non ci appartiene e delle conseguenze di certe atti... sono titoli di esperienze, parametri di confronto...

Sono spesso le prove decisive che qualcosa ci fa male e che ci vuole un cambio di rotta.

Non è giusto impedire il corso di un fiume perché a qualcuno non garba... no? E se si fa... accadrà un disastro prima o poi...

 

Segui il tuo sentire, il Cuore, e mi spiace, inevitabilmente qualcuno ne soffrirà.. ma ciò non è a causa tua, bensì a causa della paura e dell'incomprensione ignorante (letteralmente) delle persone che non capiscono... le quali sono come attorniate dalle fitte, accecanti nebbie dei loro timori dovuti al rapporto con qualcosa che dalla loro dimensione non capiscono e di conseguenza non accettano...

 

Abbi fiducia e stima in te e nel bello che porti dentro...! ;)

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Ma quanti anni hai?

ne ho 19 :-/ ....

 

ormai mi sono avviato, questo si. però sai ho diciamo paura a "mollarli" perché fin ora solo su di loro posso affidarmi, a malincuore.. sono qui a roma da qualche mese e non conosco quasi nessuno. mi basterebbe semplicemente avere qualcuno per cui combattere..non so se mi capisci.. perché ormai sono anni e anni che combatto solo per ideali senza mai vedere qualcosa di concreto e quindi come dici te è ora che esca dal mio guscio e mollare le certezze... maledette certezze! non vado ma da nessuna parte senza di loro! :-/

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