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Dopo la fine di una storia ...


davi89

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Ciao a tutti ragazzi :-)

 

volevo farvi questa domanda , sperando che non sia stata già trattata .

 

In occasione della fine di un vostro amore , come vi siete comportati , come l'avete vissuta ?

 

In particolare, quanto tempo avete impiegato per cominciare a "rialzare lo sguardo" ? Vi siete gettati subito in nuove "avventure" o avete aspettato ?

 

Avete attraversato un periodo difficile, oppure è stato facile, e che cosa avete fatto per non farvi coinvolgere troppo dai vari sentimenti che un avvenimento di questo tipo può provocare ?

 

Avete accettato subito la fine, oppure avete attraversato un certo periodo di "tira e molla" ?

 

Spero che vi farete avanti con numerose e interessanti risposte :-)

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Io sono stato male per un po' di tempo, ovviamente, perché la fine di un qualcosa

di importante non è mai una passeggiata, se c'era qualcosa di autentico...

Non ricordo precisamente quanto tempo, più o meno due settimane o qualcosina

di più, in cui ero giù di morale e abbastanza sul filo del:

"Non mi si cacherà più nessunoooo :(" mio tipico XD poi piano piano mi sono risollevato

e ho cominciato a guardare avanti.

 

Io ho subito accettato la fine, i tira e molla sapevo che non sarebbero valsi la pena

in quanto ero certo dell'impossibilità che la relazione continuasse, quindi forse

sono stato aiutato nelle tempistiche dal fatto che me ne feci presto una ragione.

 

Per quanto riguarda le nuove avventure boh, non ho modificato niente di quanto non

facessi prima di essere fidanzato: uscivo, conoscevo persone, e se capitava bene,

altrimenti amen XD questo dopo le due settimane di buio :D

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Difficile risponderti essendo sempre stato io a troncare rapporti e storie. Ti posso dire che un pò di dolore c'era sempre, la cosa che veramente mi riesce dopo aver troncato una storia medio-lunga è modificare la routine quotidiana, che poi è lo stesso problema che ho quando inizio a frequentare una persone con relativa serietà. Per fortuna entrambe le cose sono successe poche volte.

Personalmente sono sempre tornato con tranquillità emotiva alla vita da single, e non sono un amante del tira e molla, anche perchè se decido di lasciare dietro c'è una lunga riflessione, non mi è mai capitato di farlo per rabbia o raptus nervosi.

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sicuro di volerlo sapere?! mi vergogno un po a scriverlo ma, vabè...io ho avuto una storia durata 4 anni con una ragazza...magari non era amore come lo sto vivendo ora ma ci volevamo un gran bene finchè non siamo entrati in crisi, mesi di discussioni inutili e poi mollati nel modo più orribile (per cellulare..).

All'inizio la mia reazione è stata pessima; era agosto, ho fatto alcuni giorni in casa come un recluso, uscivo solo per prendere il giornale, spesa, pizza... obbligato e sorvegliato dai miei ad avere una vita, ma non potevo fare altro che pensare a lei, a come ricostruire qualcosa che forse non c'era mai stato.

Nel frattempo anche fisicamente avevo cominciato a soffrirne, mangiavo molto poco e son passato da 70 kg a 66 kg...

Poi mi sono ripreso, come tutti ti dicono devi troncare con il passato! restare amici, restare "legati" a persone e cose a lei/lui vicine non serve a nulla...

io ho lasciato indietro ogni cosa, ho iniziato con l'agonismo sportivo, e poi da lì mi son creato una nuova compagnia di amici... non è per niente facile, fa male, ma è indispensabile.

Con la ragazza non parlo ancora, se dovessimo incontrarci gira la faccia dall'altra parte... intanto chiede agli amici in comune mie notizie... insomma ho paura che ci sia un po' di rosik ;)

 

EDIT: dimenticavo, purtroppo in amore è girata bassa per un bel po'... solo amiche, qualche bacetto, niente di più, oltretutto io non cercavo la storia seria, volevo vivermi un po' della vita che mi era stata negata in 4 anni :lol: ..e poi, dopo poco più di 2 anni booom! incontro sto ragazzo che non voglio più mollare :)

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  • 2 weeks later...

bè.. che dire... la tua domanda calza a pennello con la mia attuale situazione... Per quel che mi riguarda son stato nella fase tira e molla per troppo tempo... ed ora ho avuto il coraggio di mollare... definitivamente! Anzi veramente è stato lui ma l'ho portato io a fare il passo decisivo.. Risultato? Ci stò male... Ormai da più di un mese stò cosi.. Non è facile.. Ma bisogna per forza trovare le forze per andare avanti... E soprattutto... (cosa che ho imparato dal passato) .. Non serve a niente fare "nuove conoscenze" .. Tanto qualsiasi cosa debba capitare.. capiterà senza che siamo noi a volerlo... Piu' che altro cerco di incentrarmi su ciò che più mi piace fare.. a volte vengo "distratto" dal pensiero che inevitabilemnte vola verso lui.. ma cerc di sopprimerlo e di cacciarlo dalla mia mente...

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Guarda mi becchi proprio in questa situazione. Vengo da una storia importante e non la rinnego di certo. Mi sono lasciato a metà dicembre. mi sono pres un periodo di autocommiserazione, poi mi sono costretto ad uscire dal guscio e con l'anno nuovo mi sn dato a farmi coccolare da splendidi ragazzi e a ricominciare una vita. ora ho iniziato un minimo di freqentazione fissa con un ragazzo molto dolce e che è conspevole della situazione.

 

Certo è escluso che per il momento io possa di nuovo innamorarmi, faccio fatica a togliermi del tutto di dosso l'idea del mio ex (ma piano piano....), però si va avanti. rimanere soli e in lutto non serve a nulla.

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guarda, inizio dicendo che ognuno ha i suoi tempi. io dopo una storia importante ci ho messo almeno 12 mesi prima di cominciare a conoscere qualcuno, ma solo in amicizia,non avevo proprio voglia di andare a rischiare ancora! comunque prima di rinnamorarmi ne è passato ancora di tempo...

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Situazione simile a quella di korio. Mollato a ottobre, dopo essere stato cornificato ed aver pure perdonato (ma che diavolo avevo in testa?!), per rivalsa mi sono dato alla vita avventurosa. Non che mi sia piaciuta più di tanto. adesso mi guardo un po' in giro, vediamo che porta il freddo vento del nord...

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Dalle vostre risposte si capisce che chi più chi meno ha bisogno di un buon periodo per dimenticare il proprio ragazzo, ormai purtroppo diventato "ex" (che termine orribile :fie: ) . Ovviamente "dimenticare" non nel senso di cancellare ma di cominciare a rialzare lo sguardo ...

 

Diciamo che mi consola un po', essendo nella stessa situazione . Non è veramente una sensazione strana ? La storia sembra proprio essere finita, eppure l'assenza ormai definitiva della persona non significa che dentro di noi sia tutto concluso ... ( Almeno nelle situazioni migliori ) e purtroppo il pensiero va sempre lì ...

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Ma non è possibile ... L'unica cosa che possiamo fare è essere più sereni con i propri ricordi ... Cosa non facile per chi ne ha di brutti .

 

E poi, anche pensando alla convenienza, non è utile cancellare secondo me ... Non mi piacciono le frasi "standard", però questa un po' di verità ce l'ha secondo me : "ad amare si impara amando ", quindi meglio non cancellare nulla della propria esperienza, anche se negativa, puoi aiutarci a capire meglio cosa vogliamo, a non ripetere gli stessi errori, ad avere una concezione più realistica di cosa significhi essere insieme ad un'altra persona, etc.

 

Non è un caso che in molti casi a storie d'amore ricche e significative si arrivi dopo qualche esperienza più dolorosa e complicata da vivere...

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Ma non è possibile ... L'unica cosa che possiamo fare è essere più sereni con i propri ricordi ... Cosa non facile per chi ne ha di brutti .

 

E poi, anche pensando alla convenienza, non è utile cancellare secondo me ... Non mi piacciono le frasi "standard", però questa un po' di verità ce l'ha secondo me : "ad amare si impara amando ", quindi meglio non cancellare nulla della propria esperienza, anche se negativa, puoi aiutarci a capire meglio cosa vogliamo, a non ripetere gli stessi errori, ad avere una concezione più realistica di cosa significhi essere insieme ad un'altra persona, etc.

 

Non è un caso che in molti casi a storie d'amore ricche e significative si arrivi dopo qualche esperienza più dolorosa e complicata da vivere...

 

Guarda, non credo che sia giusto cancellare un amore. Io non cancellerò mai il mio ex. E mi godo i ricordi quando vedo le nostre foto, o parlo con lui su facebook (vedersi ovviamente non è possibile in questo momento, quello sarebbe difficile da gestire, il vedersi, conoscendoci entrambi..). E mi viene certamente il groppo in gola e magari mi faccio anche due lacrime.

 

Epperò si va avanti lo stesso.

Ne ho avuto la prova proprio ieri quando una amica comune ha avuto finalmente il coraggio di dirmi che gli dispiaceva che ci eravamo lasciati, che eravamo fantastici insieme etc etc e mi chiedeva se magari ci saremmo in futuro rimessi insieme, e li ho capito che no, non almeno in un futuro vicinissimo. Perchè anche se la memoria ti lega un po', bisogna guardare avanti e godersi l'alba del nuovo giorno.

 

Come si dice, meglio di ieri, peggio di domani :)

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Non comprendo il perchè uno debba stare male rivangando il passato, riguardando i ricordi belli, i momenti felici e quant'altro. Sono dell'opinione che non si deve soffrire se possiamo evitarlo, e per questo motivo, come si dice, ogni lasciato è perso. Capitolo chiuso. Questo vuol dire andare avanti.

Ma ovviamente, essendo esseri umani dotati di sentimenti, e con una memoria, è normale che tornino alla mente tanti ricordi felici, che si infrangono miseramente contro la realtà. Io cerco di non pensarci, per me ogni ex è realmente cancellato dalla faccia della terra. Sarò strano, non lo nego. :D

Penso che sia giusto cancellare un amore, se il solo ricordo è talmente straziante da farti pentire di averlo iniziato, se avevi investito così tanto di te stesso da sentirti, ora, solo un guscio vuoto.. non voglio soffrire così, preferisco tirarci una riga sopra. E bruciare tutto quanto.

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Beh, conta molto anche che storia è stata, come è finita, il fattore tempo

ed il fattore età.

 

Si dice ad esempio che il primo amore non si scorda mai, ma è anche vero

che digerirne la fine è sempre più faticoso.

 

"Cancellare" è un modo fisiologico per difendersi dal dolore, poi però i ricordi

devono riaffiorare, magari rielaborati dalla memoria e questo significa che si è

superato il peggio.

 

Da quel che capisco, tu SirPatrick, hai subito un tradimento, hai perdonato e

poi è finita lo stesso, in questi casi la "rivalsa" - come la inquadri tu - è una reazione

di riparazione dell'autostima ferita. Ci sta tutta...e quindi in questa fase ci può stare

anche la cancellazione. A me è capitato da giovane qlcs. di simile, retrospettivamente

ho capito che la rabbia che ho provato era pur sempre meglio dell'amarezza, che ho

provato in altre occasioni successive.

 

L'autocommiserazione o diciamo pure la melanconia-tristezza, è una alternativa

meno reattiva sul piano del comportamento, da cui bisogna tirarsi fuori, ma che è

inevitabile attraversare, per storie finite in modo meno traumatico e quindi con meno

"rabbia", o in cui il coinvolgimento affettivo raggiunto è stato profondo-corrisposto e quindi

residua tanta "amarezza".

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  • 2 months later...

Beh io ho finito una storia da un mese... è un dolore straziante... ovviamente dipende dalla sensibilità delle persone... è stata una storia in cui mi sono aggrappato con tutto me stesso, credendo di riuscire a costruire qualcosa di serio, non vedendo la realtà dei fatti... questa storia infatti è venuto dopo anni di singletudine, in cui non avevo incontrato una persona che mi piacesse davvero...e come è capitato lui mi ci sono buttato con tutto me stesso, passando sopra a tradimenti, inganni e altro... non ho rispettato me stesso pur di credere che dovevo lottare per avere una storia... ma ora sento che è finita in modo definitivo,... dopo un tira e molla continuo....l'ultima crisi a fine novembre, mi aveva trattato di merda dicendomi che non mi amava, che non mi vede come il suo compagno di vita.... ma poi di fronte alle mie continue pressione ha cambiato idea e deciso alla fine di riprovarci, mostrandosi sin dall'inizio molto convinto, inaspettatamente molto affettuoso e carino nei miei confronti...ma poi piano piano gli è sempre piu calato fino a metà marzo quando ha sbottato..dicendo di essere stanco, di non farcela a stare in questo circolo vizioso, di avere necessità di riprendere energie... di fatto non ci siamo piu visti e non ha piu voluto saperne niente...ho inviato messaggi su messaggi, mi ha detto che è meglio che non stiamo piu insieme perchè altrimenti ci inganneremo in futuro sentimentalmente, mi ha ribadito che non mi ama... ma io non riesco a staccarmi dal fatto di inviare messaggi, di tenere un legame con lui...forse perchè l'altra crisi aveva voluto riprovare e forse sto con questa speranza.... ho inviato altri messaggi ma uno degli ultimi è stato orribile, infatti mi ha scritto: "la sola richiesta che ti faccio è che devi dimenticarmi... non voglio essere cattivo però per te e anche per noi è meglio così, non voglio continuare con questi messaggi all'infinito. Il mio unico errore è stato quello di non essere andato via subito e me ne sto pentendo molto amaramente. Ora se sei una persona responsabile fa quello che fui fare o non farti più sentire, mi stai complicando la vita e non voglio arrivare a questo...lo capisci?"....

Lo so che devo staccare tutto ma lo amo ancora, stavo cosi bene con lui,.... lo so che lui non prova lo stesso, ma perchè devo tornare ad essere di nuovo solo? dovro stare altri anni da solo? io non riesco a conoscere gente cosi facilmente, non so perchè, se dovuto al fatto di essere un tipo magari introverso, dal fatto che vivo in una zona di provincia (vivo nelle Marche) dove i contatti sono pochi, le possibilità di conoscere sono poche... mi sento a pezzi.... tanto che mi sono aggrappato a questa persona, che forse sapevo gia non adatta a me dall'inizio, solo per vivere qualcosa, dopo anni in cui ero stato single.... ho paura di restare da solo, di vivere la mia vita da solo.... vedo persone mature nell'ambito gay e sono nella maggior parte single... devo rassegnarmi a questa situazione? io non ce la faccio a pensare questo per me... perchè è cosi difficile volere e farsi voler bene da qualcuno?

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freud_sucks

 

Lo so che devo staccare tutto ma lo amo ancora, stavo cosi bene con lui,.... lo so che lui non prova lo stesso, ma perchè devo tornare ad essere di nuovo solo? dovro stare altri anni da solo? io non riesco a conoscere gente cosi facilmente, non so perchè, se dovuto al fatto di essere un tipo magari introverso, dal fatto che vivo in una zona di provincia (vivo nelle Marche) dove i contatti sono pochi, le possibilità di conoscere sono poche... mi sento a pezzi.... tanto che mi sono aggrappato a questa persona, che forse sapevo gia non adatta a me dall'inizio, solo per vivere qualcosa, dopo anni in cui ero stato single.... ho paura di restare da solo, di vivere la mia vita da solo.... vedo persone mature nell'ambito gay e sono nella maggior parte single... devo rassegnarmi a questa situazione? io non ce la faccio a pensare questo per me... perchè è cosi difficile volere e farsi voler bene da qualcuno?

 

tu non ami lui, tu ami l'idea di avere un ragazzo e sono due cose molto diverse.

tutti abbiamo paura a rimanere soli e nessuno di noi ha la convinzion di poter trovare una persona giusta schioccando le dita

 

credimi che non ha senso voler battere ancora su un muro che a quanto hai scritto ti ha sempre manovrato a suo piacimento (tradimenti!!.. stiamo scherzando??)

 

se veramente questo ragazzo è quello che ti amava, quello che ti doveva stare affianco per la vita sarebbe ancora con te, se non c'è piu vuol dire che doveva andare così, che non è quello giusto

 

quello giusto arriverà, ma piu lo cerchi e ti disperi e meno arriva

vivi sereno, buttati sullo studio/lavoro, fai sport, fai volontariato.. qualsiasi cosa che ti tenga impegnato e ti metta a contatto con gente nuova, con cui misurarti e poterti accorgere che ogni persona nuova che conosci è qualcosa su cui investire, e chi lo sa che magari prima o poi tra una che allontani perché falsa, una che avvicini come amica per la sensibilità non arrivi anche quella che ti fa ribattere il cuore?

mega in bocca al lupo!

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Concordo con chi dice che l'unica cosa da fare è coltivare i propri interessi e cercare di vivere bene.

Lo so parlo così perché in questo periodo sto piuttosto bene per cui posso essere lucido...

Se ci sono dentro è la fine e non pretendo di cercare di convincere nessuno a darsi una mossa perché per primo io non riuscirei a voler darmi una mossa...

Posso solo parlare da un momento di serenità (intesa soprattutto come tranquillità mentale) e constatare qual è la cosa migliore.

Più cerchi, e più la cosa che cerchi è seria, più non trovi.

L'unica cosa da fare è essere molto reattivi ma per nulla propositivi (dal punto di vista affettivo, dal punto di vista delle passioni a cui dedicarsi più si è propositivi meglio è)

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Ilromantico

Bella domanda! So che può suonare strano, ma io ho buoni ricordi dei momenti post-rottura. In genere mi succedeva di avere mezza giornata di trauma/pianti/profonda amarezza/rabbia allucinante (in quanto penso che è INEVITABLE doversi sfogare e passare subito in questi stati), ma poi mi dicevo "Si, ok mi sono sfogato, ma ora BASTA devo reagire". Per risollevarmi subito mi auto-ingannavo dicendomi che le cose si sarebbero risolte, ma sapevo perfettamente che non sarebbe successo, mi servivano solo temporanee illusioni per rassegnarmi piano piano. Tantissime chiacchierate con gli amici, consigli e teorie più assurde (tanto per sdrammatizzare ed esorcizzare le cose) e tante notti passate in bianco con la testa che viaggia con ricordi e pensieri (il tutto condito da una colonna sonora personale dell'epoca). In base all'importanza della storia vivevo questo periodo di "dolce amarezza" che poteva variare da un minimo di una settimana fino a 5 mesi (credo, non sono sicuro). Nonostante tutto però riuscivo a vivere quei momenti con "romanticismo" in quanto la tristezza e la nostalgia sanno essere romantici (pensate alla Moonlight sonata, è triste, ma la sua tristezza sa anche essere romantica :) ). Inoltre convertivo l'amarezza e le delusioni da rabbia a grinta in quanto anche le energie negative possono tornare utili per reagire e crescere. Il male o la negatività fa parte della vita, non si possono evitare, ma possiamo sempre sfruttarli a nostro vantaggio!;)

 

Ho collezionato abbastanze delusioni o rotture sentimentali, in quanto io sono un tipo fin troppo deciso e diretto e se c'è qualcosa che non mi quadra in una relazione non sto lì a tergiversare. In ogni caso penso che sia fondamentale collezionare un bel po' di insuccessi sentimentali per costruirsi la giusta corazza e non ripetere gli stessi errori nelle future relazioni. Non ho dubbi che se avessi incontrato il mio ragazzo 6 anni fa non avrei avuto l'esperienza e la maturità giusta per far funzionare la nostra relazione.

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..... per me era la seconda storia... ed è finita di nuovo con l'essere lasciato... scaricato... come la prima volta, anche stavolta il dolore è devastante.... ma la prima volta, forse sono riuscito a risolverla meglio perchè in contemporanea alla fine della relazione ho iniziato un nuovo lavoro, ho cambiato città... avevo delle prospettive di cambiamento.... ora invece è tutto uguale a prima, e sento solo un forte sentimento di solitudine... mi trovo in questa città in cui conosco solo alcune persone, ma non ho dei punti di riferimento stabili.... vivo da solo e la sera a casa è drammatico quel silenzio... e non vedo prospettive.... sento solo questo senso di vuoto... di mancanza di fare qualsiasi cosa.... non so come uscirne..

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Michele1982

Per quanto mi riguarda, è stato più doloroso il periodo precedente alla separazione che quello post.

Sono stato io a voler finire il rapporto (7 anni): arrivare alla consapevolezza che dopo tutto quel tempo non c'era più niente da fare, è stato straziante, essere coscienti che si causerà un dolore immenso all'altra persona (per la quale comunque sia, provo ancora un enorme affetto...che credo non finirà mai), che si sconvolgerà la sua vita (e ovviamente anche la mia) è, almeno per me, per il carattere che ho, la cosa più orribile che potessi fare...ma d'altronde non avevo scelte, alla fine non ero più a mio agio nel rapporto e continuare sarebbe stato solo doloroso per me (e di riflesso, credo, anche per lui).

 

Ricordo come culmine della mia sofferenza il momento in cui ci siamo separati...sono immagini che purtroppo/per fortuna resteranno sempre dentro di me...

 

I giorni a seguire sono stato ovviamente male, roba che la mattina mi alzavo e piangevo...ma devo ammettere che è stato un periodo più breve di quanto potessi immaginare, non perchè non me ne fregasse più niente, ma forse perchè ero (e sono) consapevole della scelta che ho fatto, convinto di aver preso la decisione giusta per il mio benessere, e quindi dopo alcuni giorni di reale inferno mi sono ripreso.

 

Ora sono passati cinque mesi circa e ovviamente il ricordo spesso va a lui, a cosa farà, come se la caverà, ma diciamo che è una sorta di malinconia/affetto, non un "magari ci torno insieme", non nego che nei periodi un po' più difficili che ho avuto in questi tempi mi sia balenato in mente il pensiero di risentirlo di riaverlo accanto, ma mi rendo conto che erano pensieri dettati più dall'istinto, dall'irrazionalità che da un reale bisogno "ponderato".

 

In definitiva ora sto bene, è un "mondo" che francamente non avevo mai vissuto, essere single a 29 anni,duscito da un rapporto durato così tanto (quando ci siamo messi insieme avevo 22 anni, ed ero completamente un'altra persona), quindi è un periodo che vivo con curiosità, di scoperta, di nuove esperienze da fare...insomma...diciamo che ora sono "affamato" di vita, ma comunque con un occhio sempre puntato a quello che è stato, agli errori che ho commesso con il mio ex, ai ricordi delle cose che abbiamo vissuto insieme, che credo resteranno sempre con me e di cui spero di far tesoro in futuro.

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..è giù un mese e qualche giorno che piango.... ogni momento penso a lui... al perchè deve succedere sempre a me questo dramma che una persona a cui voglio così tanto bene non abbia piu voglia di starmi accanto e voglia fuggire via... quando avrebbe potuto avere tutto il mio bene... la mia protezione... lui fa parte di un circolo arcigay e io ci ero andato alcune volte con lui...avevo iniziato a conoscere le persone del comitato... e ancora oggi su fb mi invitano alle riunioni... ogni volta che ricevo un invito mi sento morire... ma non posso andare perchè ci sarebbe lui... e sarebbe una pugnalata vederlo... la cosa che fa soffrire di più credo sia dover eliminare tutti quei legami sociali che si erano creati insieme e vedere l'altra persona che tranquillamente continua a vivere senza te, anzi sapendo che senza te ora è più sereno, sollevato... è un dolore atroce... non capisco perchè devo sempre dare cosi tanto per poi alla fine essere scaricato... anche accettare cose pesanti dell'altra persona non serve, non pretendevo un riconoscimento per questo ma almeno avere più tatto nel gestire la fine, per rispetto della mia forte sensibilità... invece sono stato trattato come un secchio dell'immondizia, un moltestatore, con un invito ad eliminarlo dalla sua vita... il risultato finale non sarebbe cambiato, ma forse nel futuro avrei avuto un immagine diversa... e non è giusto...

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Ragazzi però non andiamo OT usando il thread come sfogo personale; manteniamoci sulla domanda posta e casomai usiamo altri spazi per aggiornare sulla propria situazione.
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...beh...la mia opinione è gia nota...io cmq non la affronto la fine del mio rapporto...come si fanno a conciliare due parti che da una non vuole amare più e dall'altra vive ancora con quell'amore....

...io continuerò a tenerlo dentro di me vivo...non ho motivo di non amarlo più....e non mi importa assolutamente di rimaner solo per tutta la vita.

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  • 2 years later...

Casualmente oggi mi capitano tutti post con tematiche decisamente poche "allegre".Non è giornata insomma XD

Comunque io ogni volta ne esco sempre distrutto,che duri quattro mesi o anni perchè ahimè la carico di aspettative e idealizzazioni che puntualmente finiscono nel cesso.L'ultima è stata un tira e molla,ci siamo "lasciati" a giugno per poi riprovarci qualche settimana dopo ed è poi finita definitivamente a novembre dopo quasi tre anni.Ho pianto per un mese di fila,alternando giorni in cui fissavo il vuoto e non reagivo a giorni in cui piangevo e urlavo nel sonno.Ho perso tipo cinque chili in una settimana perchè non mangiavo quasi più,preferivo dormire perchè sapevo che li il dolore e il pensiero non mi avrebbero raggiunti e ogni volta che mi svegliavo tornavo a dormire e mi forzavo per non sentire nulla,per non lasciarmi sopraffare.Praticamente il primo mese è volato e non so come perchè non ne ho coscienza,so solo che faceva troppo male.I mesi avvenire non sono stati più semplice,ho alternato periodi di totale pessimismo e disfatta a momenti di euforia in cui mi sono buttato nelle conoscenze macinando ragazzi su ragazzi perchè cosi potevo non pensarci.Ho iniziato a bere,a fumare per qualche settimana e avevo un umore pessimo,ho mandato a monte amicizie,legami famigliari non volevo che mi stesse vicino nessuno nessuno se non lui....e poi o scoperto che si è impegnato di nuovo,me lo ha presentato...ancora devo elaborare il colpo e so che arriverà l'ondata tutta insieme.Il mio primo ex ci ho messo due anni per dimenticarlo,sono andato avanti nel momento in cui un anno e mezzo dopo gli ho detto che lo amavo ancora e mi ha detto che le cose non sarebbero tornate mai come prima,li ho riniziato a vivere.Per quello di adesso beh ci vorrà tanto,tanto tempo...

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L'errore è continuare a sentirlo, io sono stato molto male quando è finita la mia prima storia, mia madre mi portò addirittura dallo psichiatra perché non mi alzavo più dal letto e avevo perso tantissimo peso. Ma i farmaci non servono a nulla, partii per NY e quel l'allontanamento temporaneo mi permise di fare chiarezza, al mio ritorno lo chiamai e gli buttai addosso tutte le cose che mi ero tenuto dentro e poi non ho più voluto ne sentirlo ne vederlo.

Da allora sono come rinato.

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