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Lo stato di Washington in procinto di legalizzare unioni omosessuali


Dreamer88

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Ebbene sì, lo stato di Washington è in procinto di diventare il settimo stato USA a legalizzare le unioni omosessuali... ogni tanto qualche bella notizia ci vuole!

 

Vi lascio il link della notizia (che contiene anche un link interattivo sulle unioni gay e lesbiche negli Stati Uniti). Peraltro, interessate è che si sottolinei la differenza con la California, ancora in ballo con la ormai celeberrima Proposition 8...

 

http://opinion.latimes.com/opinionla/2012/01/good-news-for-gay-marriage-in-washington-state.html

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ho letto l'articolo...speriamo bene!!! :)): se lo stato di washington approva magari anche altri stati si muoveranno seguendo la sua linea...è un passo avanti! e magari la corte suprema boccia la proposition 8...già considerando che la california è uno stato enorme con tantissima gente lgbt che rischia di vedere preclusi i propri diritti...

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Mi stupisce come un Paese come U.S.A. sia senza leggi per le unioni civili degli omosessuali,

so per certo che l'America sta molto più avanti di noi sul discorso Omosessualità,

proposition 8 è medioevo non capisco come ancora la portano avanti, con che coraggio poi..

siamo nel 2011 cavoli!

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Ragazzi/e ma avete ascoltato cosa si dice nei convegni repubblicani in queste primarie? Un punto di convergenza tra tutti i candidati è proprio il rifiuto delle unioni omosessuali.

 

Naturalmente spero che fili tutto liscio, ma da qui a dire che L'America sta avanti a noi anni luce ... ce ne vuole. Sempre considerando "noi" come Europa, chiaro. Anche perché, se andiamo a fare distinguo tra Italia e Svezia, bisogna farne anche tra la Louisiana e il New Jersey.

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Fabio Castorino

Per chi sa l'inglese, merita di essere visto il video in cui il Governatore dello Stato di Washington, la cattolica Chris Gregoire, spiega le ragioni che l'hanno portata a sostenere i matrimoni gay e l'importanza di eliminare le discriminazioni nell'accesso al matrimonio ( il video è in fondo alla pagina)

 

http://www.advocate.com/News/Daily_News/2012/01/04/Washington_Governor_It_s_Time_for_Marriage_Equality/

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Ragazzi/e ma avete ascoltato cosa si dice nei convegni repubblicani in queste primarie? Un punto di convergenza tra tutti i candidati è proprio il rifiuto delle unioni omosessuali.

 

Naturalmente spero che fili tutto liscio, ma da qui a dire che L'America sta avanti a noi anni luce ... ce ne vuole. Sempre considerando "noi" come Europa, chiaro. Anche perché, se andiamo a fare distinguo tra Italia e Svezia, bisogna farne anche tra la Louisiana e il New Jersey.

 

ci siamo dimenticati della lotta per i diritti dei gay dentro l'esercito?

nell'anno appena trascorso una donna lesbica (arruolata nell'esercito)

ha baciato per la prima volta la sua compagna per il first kiss (non so se sapete cos'è)..qua queste cose le possiamo sognare..

io parlo come italia non come europa, a ogni modo ci stanno stati in america che sono molto indietro,ma di sicuro il movimento

lgbt è più unito del nostro.. in italia la parola omosessualità è taboo..

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Fabio Castorino

Tra l'altro anche gli Stati del New Jersey e del Maryland discuteranno nei prossimi mesi dei progetti di legge per introdurre la marriage equality.

Speriamo in un bel 3 a 0 per i diritti civili.

 

http://www.advocate.com/News/Daily_News/2012/01/24/Maryland_Governor_Introduces_Marriage_Equality_Bill/

 

http://www.advocate.com/News/Daily_News/2012/01/23/New_Jersey_Braces_for_Marriage_Showdown/

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Bene, è una notizia che mi lascia molto felice, anche se chiaramente preferirei

che tali leggi venissero introdotte qui in Italia. Ok dai, non chiediamo la luna -.-

Gli U.S.A sono davvero molto avanti, per lo meno per la maggior parte. Sono

stato a New York ed era routine trovare coppie di gay che camminavano mano

per mano per strada, senza che nessuno gli volgesse sguardi o commenti maligni.

E' vero che New York è una realtà urbana molto variopinta e che nelle campagne

del Kansas o Kentucky sicuramente la questione non è così ben accettata, ma

è stupido negare che non siano più avanti di noi.

Sono convinto che nel giro di qualche anno, quasi tutti i 50 stati arriveranno

a promuovere progetti di legge per il matrimonio omosex.

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Fabio Castorino

Non credo che gli Stati più reazionari del Sud, come il Texas o l'Alabama, introdurranno mai i matrimoni gay di loro iniziativa. Quando una buona parte degli Stati li avranno introdotti ci sarà una sentenza della Corte Suprema che costringerà anche i recalcitranti a riconoscere questo diritto. D'altronde questi Stati più bigotti non hanno nemmeno mai deciso di abolire la schiavitù o la segregazione razziale o il divieto dei matrimoni tra bianchi e neri, sono stato costretti a farlo dalle autorità federali.

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Ho sottolineato che con il "noi" mi identifico come europeo francese, svedese, spagnolo, danese, tedesco e poi anche italiano, irlandese, ungherese, bulgaro eccetera. Poi non inficio i risultati delle lotte civili ottenute negli states e meno che mai le voglio sminuire. Sostengo solo che da europei, negli states vi sentirete dire le stesse cose che state scrivendo qui sugli americani.

 

In america il lobbismo politico è pratica comune e legittimamente i gay si sono politicamente organizzati come minoranza unita coast to coast. Il potere civile certo è venuto attraverso le lotte civili: stonewall e via discorrendo, ma è innegabile che ha avuto un salto di qualità dopo il triste avvento dell'AIDS. L'associazionismo americano è stato anche quella volta il più all'avanguardia e da lì i gay hanno saputo costruire e ottenere un riconoscimento civile. Oggi in tal senso sono i più organizzati. Raccolgono fondi durante le campagne elettorali, scelgono chi appoggiare sia tra i democratici sia tra i repubblicani. Obama non a caso nel suo discorso di ringraziamento dopo essere stato eletto, ha ringraziato lesbiche e gay. Prima di lui lo ha sempre fatto anche Gore. Insomma, dal punto di vista politico i gay americani hanno certamente saputo spendersi meglio degli omologhi europei.

 

Quello che discuto è che la società americana sia pronta a recepire quelle battaglie vinte sul fronte politico. Come europei sono convinto che le stesse leggi approvate negli States, da noi avrebbero creato un mutamento radicale della società. Penso alla Spagna che in pochi anni ha sovvertito una storia e una tradizione che andava da tutta un'altra direzione. La Polonia che da un momento all'altro elegge il suo primo deputato trans. Penso anche a noi italiani. Il nostro è un problema essenzialmente politico.

 

In tal senso mi ha fatto molto sorridere il CO che ha raccontato Zigulì, con la nonna 94enne che rimprovera il figlio, sostenendo che non c'è nulla da scandalizzarsi, basta che due persone si amino. Ecco, a mio avviso questa elasticità "culturale" gli americani non solo ne sono privi, ma più le leggi saranno imposte dall'alto, più si esaspererà la lotta e magari avremo ancora di più da ammirare i gay americani, ma solo perché hanno un nemico più agguerrito da combattere..

 

Se volete capire cosa intendo, vi propongo di guardare il film "Lasciami entrare" e poi il remake a stelle e strisce "Blood Story". Sentirete proprio quanto è radicato nello slang il disprezzo e il rifiuto del femminile, specie se confrontato con un linguaggio europeo.

 

Insomma, andiamoci piano col dire "meglio l'america" ... al limite diciamo che la strada da seguire è quella dei gay americani. Cioè, creiamo l'europa Rainbow, di modo che ad ogni regionale, dalla Sicilia alla Lapponia, un politico sia appoggiato e quindi finanziato dalla lobby gay europea.

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capisco cosa intendi.

io ti parlo di come i gay americani o per cultura o per determinazione arrivino ad avere diritti,

quindi parlo del movimento gay, la società americana purtroppo è quella che è, ma tutto il mondo è paese,

il nostro problema in iItalia a mio parere, è che abbiamo uno stato creato sulla famiglia e non sul lavoro come ci lasciano credere,

creato da una tradizione che va contro gli omosessuali,

qua in Italia non abbiamo una cultura ne una storia alle spalle che ci porti a lottare e a far capire

alla nostra società che essere Omosex è normale, ovviamente parlo sempre d'Italia, perché io nn mi identifico come Europa

visto che ci confrontiamo in una società diversa dal resto dell'Europa..

ci sarà sempre qualcuno che andrà contro le unioni civili dei Gay, ci sarà sempre qualcuno che la pensa diversamente..

infatti si chiama "Lotta per i diritti degli omosessuali"..

la differenza è che in America si fa di tutto per avere una vita più o meno decente.. e poter vivere come questa "condizione"

al 100% come una normalità.. In Italia la lotta per i diritti Non è mai esistita..

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Sai, eppure non è così automatico dire che la nostra cultura, parlo di quella italiana, sia storicamente omofobica. I grandi viaggiatori venivano in Italia proprio perché qui c'era un po' il mito classico dell'amore libero, un po' come in Grecia. Ricordiamo tutti la lettera che Wilde scrive al suo amante dal carcere e gli consiglia proprio di partire per l'Italia o paesi come il nostro. Non so, anche Byron si trasferì a Venezia eccetera ... quindi non so se è giusto parlare di intolleranza congenita. Chissà, forse è qualcosa che è arrivato proprio dopo l'unità d'Italia ... anche perché ai tempi del Papa re, Roma era famosa soprattutto per i suoi lupanari e da Bonifacio VIII in poi i belli guaglioni, i pastorelli discinti e i conventi benedettini furono sempre tenuti in grande considerazione nella città santa

 

Boh, non saprei identificare da che parte arrivi questa radice omofobica. Sicuramente oggi il nostro più grande nemico è la chiesa cattolica, ma forse la radicalizzazione della matrice omofobica nasce proprio dopo il pontificato del papa polacco e questo tedesco, cioè da una visione della chiesa meno tollerante e sicuramente più puritana.

 

Sulla famiglia sfondi una porta aperta. Ti invito a leggere (se non lo hai già fatto naturalmente) il libro di Mario Mieli che si scagliò proprio contro questo tipo di società. Proprio oggi abbiamo assistito ad una riedizione del termine "bamboccioni" diventato "sfigati", per riferirsi ai giovani che si laureano a 28 anni o non riescono ad uscire di casa. Questi illustri raccomandati dimenticano che dalle altri parti la società è strutturata per rendere indipendenti i ragazzi/e nel momento che raggiungono la maggiore età. Non sia altro rendendo il mercato delle case in affitto accessibile a uno stipendio medio, il quale da noi si aggira intorno alle 800 euro se gli dice bene, ma sempre con contratto determinato (quindi casa non te l'affitta nessuno). Insomma, la verità è che se non sei allineato ai sani principi etici della famiglia, etero s'intende, la società di penalizza e la tua famiglia non muove un dito per aiutarti. Quando invece, se ti sposi e procrei, sono disposti a farti da garante per il mutuo e ti aiutano a fine mese se non ce la fai a sbarcare il lunario. Insomma, da casa non si esce se non per creare un altro nucleo famigliare. Stop.

 

Per questo la coppia gay è sentita come un attentato alla famiglia tradizionale. Secondo me se si legittimasse la coppia omosessuale, nel giro di qualche anno le coppie omosessuali verrebbero alla luce ed evaporerebbe nel nulla quella ipocrisia che ancora oggi serpeggia in tanti matrimoni fasulli.

 

Però, in tutto questo marasma, ti assicuro che le coppie omosessuali ci sono e ce ne sono moltissime. Proprio sabato ho avuto il piacere di trascorrere una serata a casa di due ragazze molto affascinanti che pur non navigando nell'oro, si sono costruite il loro nido "bellissimo" e insomma, non è che vivano nascoste con la paranoia dell'inquisizione alla porta.

Io stesso non mi farei problemi a vivere con il mio ragazzo e non credo che sarebbe per questo che litigherei nelle riunioni di condomino.

Se vivessi in certi posti d'America, invece; beh, ti dirò che qualche timore in più lo avrei a uscire di casa la sera.

 

E poi dire che da noi le organizzazioni lgbt non fanno niente è ingiusto. Io frequento il Mieli da diverso tempo ormai, mi sono iscritto proprio domenica e se c'è un problema che ho sentito, è proprio quello di avere scarse adesioni e specie di giovani sotto i 25 anni. Quindi prima di dire certe cose, direi di farci un bel esamino di coscienza e smetterla di lamentarci, iniziando a chiederci non cosa fanno le associazioni lgbt per noi, ma cosa facciamo effettivamente noi per il movimento. Oddio, sembro JFK, un cattolico, giammai :aiuto:

 

stop

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E poi dire che da noi le organizzazioni lgbt non fanno niente è ingiusto.

Senza contare che in molti stati americani dove esiste il matrimonio gay (penso all'Iowa, al Massachusetts, al Vermont), esso è arrivato grazie a una sentenza.

Noi ci abbiamo provato e semplicemente non siamo stati altrettanto fortunati.

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esso è arrivato grazie a una sentenza

 

Il nostro sistema giuridico non prevede che una sentenza di un giudice ordinario

colmi un vuoto normativo come quello sulle unioni civili gay né tantomeno può

innovare l'ordinamento con una nuova legge.

 

Ad ogni modo sarà interessante vedere se la Corte Suprema sbloccherà la situazione

della proposition 8 che tiene i gay californiani appeso ad un filo. In realtà se quella sentenza

dimostrerà l'incostituzionalità del vietare i matrimoni gay, ci si troverà di fronte ad una dichiarazione

chiara e inequivocabile che negare tali diritti è contro i principi e la legge americana.

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Purtroppo da noi non può farlo neanche la Cassazione o la Corte Costituzionale,

al massimo possono produrre sentenze interpretative ma nel nostro ordinamento

non c'è neanche il minimo riferimento ai matrimoni/unioni civili gay.

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Sarò spicciola, ma a me queste notizie mettono una gran voglia di scappare da questo Paese. Ogni giorno perdo sempre di più la speranza. Dite che volete su Obama, ma sull'argomento omosessualità è un grande.

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@@Altair, la Corte costituzionale avrebbe potuto benissimo emettere una sentenza di incostituzionalità degli artt. citati nella misura in cui non garantivano gli stessi diritti anche alle coppie dello stesso sesso. I riferimenti legislativi non sarebbero mancati, prima tra tutti l'art. 3.

Semplicemente non lo si è voluto fare. Possiamo stare a discutere se sia stato bene o male, ma non che sarebbe stato possibile farlo.

 

Oppure, senza arrivare a questi "estremi", si sarebbe potuti arrivare anche solo a una sentenza di rigetto che esortasse il legislatore a regolare le unioni gay. Che è quello che è successo in Vermont: la sentenza è servita semplicemente per svegliare il legislatore, il matrimonio gay è arrivato per legge.

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Fabio Castorino

Credo che il movimento gay americano sia da ammirare per la sua determinazione e combattività proprio perché i fortissimi pregiudizi religiosi presenti in quella società hanno reso e rendono la loro battaglia particolarmente dura e difficile.

Non credo, a quello che dice Silverselfer, secondo cui le vittorie dei diritti civili GLBT sarebbero state ottenute solo sul fronte politico, mentre la società non sarebbe mutata per nulla nel suo atteggiamento omofobo. I politici, in America come ovunque, sono attentissimi al consenso elettorale. Se la società fosse totalmente omofoba nessun politico oserebbe fare leggi pro-gay perché saprebbe che la pagherebbe cara alle successive elezioni. Negli Stati o sulle questioni dove si sono fatti progressi a livello politico è perché i politici (soprattutto democratici) che hanno votato a favore sapevano di non rischiare troppo elettoralmente. E infatti negli Stati più reazionari, dove la grande maggioranza della popolazione è ancora visceralmente omofoba, non si è fatto nessun progresso nemmeno a livello legislativo.

La realtà è che per molti anni le associazioni GLBT e i gay singolaremente hanno combattuto una dura lotta contro il fondamentalismo religioso per migliorare l'accetazione dei gay nella società, ed oggi, dopo anni di facciate contro il muro dell'ignoranza, questa lotta sta cominciando a dare i suoi frutti. Tutti i sondaggi testimoniano come il favore della popolazione USA per i diritti gay cresca ininterrottamente da 20 anni, al punto che nelle aree più progressite del paese è diventata maggioritaria.

Quando Clinton cercò nel 1993 di permettere ai gay dichiarati di servire nell'esercito fallì miseramente, mentre Obama c'è riuscito nel 2010. Motivo: secondo i sondaggi nel 1993 due terzi degli americani erano contrari ai gay nell'esercito e un terzo favorevoli, nel 2010 le percentuali erano ribaltate.

Credo che in America, come in qualsiasi altro paese democratico compresa l'Italia, le vittorie politiche debbano basarsi sulle vittorie nella società e nell'opinione pubblica, altrimenti sono destinate a non realizzarsi o ad essere revocate nel giro di poco tempo.

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@@Loup-garou veramente il parametro costituzionale segnalato dal giudice a quo era l'art. 2.

 

Ad ogni modo, la corte non ha dichiarato l'incostituzionalità delle unioni civili, ha rigettato il

ricorso per un vizio procedurale (ovviamente una scappatoia per non prendere la decisione),

che sia un male lo è stato sicuramente, una sua sentenza favorevole ci avrebbe fatto fare un

grosso passo avanti, il punto è che senza parametri chiari la corte difficilmente applica interpretazioni

tanto estensive.

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Fabio Castorino

Penso che la Corte Costituzionale avesse pronunciato una sentenza a favore dei matrimoni gay, sarebbe successo come in California: sarebbe stato approvato un emendamento costituzionale per vietarli di nuovo.

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@Loup-garou veramente il parametro costituzionale segnalato dal giudice a quo era l'art. 2.

No no.

Il Tribunale di Venezia in composizione collegiale, con l’ordinanza indicata in epigrafe, ha sollevato, in riferimento agli articoli 2, 3, 29 e 117, primo comma, della Costituzione, questione di legittimità costituzionale degli articoli 93, 96, 98, 107, 108, 143, 143-bis, 156-bis del codice civile, «nella parte in cui, sistematicamente interpretati, non consentono che le persone di orientamento omosessuale possano contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso».

 

 

Fabio Castorino, a parte che non capisco il pessimismo a prescindere, ma sarebbe stata una mossa suicida. Non solo sarebbe stato un terno a lotto per i numeri, ma anche ammesso che la legge fosse passata se qualcosa è già stato giudicato come contrario all'art. 3 non c'è emendamento che tenga.

 

EDIT: E qui la chiudo perché l'OT sta diventando troppo lungo...

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Ottima notizia.

 

Quindi ora come Stati Americani che hanno approvato i matrimoni omosessuali abbiamo:

 

-Massachusetts

-Connecticut

-Vermont

-New Hampshire

-Iowa

-New York

-il distretto Washington DC

 

A cui ora si aggiunge anche lo stato di Washington(da non confondere con il distretto di Washington DC che è la capitale degli Stati Uniti ed aveva approvato i matrimoni omosessuali già dal marzo 2010).

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Fabio Castorino

La governatrice di Washington Christine Gregoire ha firmato la legge, dichiarando che si tratta di "un giorno che gli storici segneranno come una pietra miliare per l'uguaglianza dei diritti" e che è "orgogliosa di ciò che siamo come Stato, perché le coppie dello stesso sesso saranno trattate come uguali nello Stato di Washington". Si è anche commossa ringraziando le sue figlie che hanno contribuito a convincerla della giustezza di questa battaglia.

 

http://www.advocate.com/News/Daily_News/2012/02/13/WASHINGTON_GOVERNOR_ON_MARRIAGE_IT_IS_SIGNED/

 

Ora però gli oppositori dei matrimoni avranno tempo fino a giugno per raccogliere le 120.000 firme necessarie a indire un referendum abrogativo.

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Ci sarà sicuramente un referendum. E sarà dura. Fin'ora si sono celebrati

31 referendum sul matrimonio gay ed abbiamo sempre perso...

Oltre che a Washington ci saranno anche almeno altri tre referendum:

Uno in Maine, uno in Michigan e uno in North Carolina. Gli ultimi due sono

già dati per persi. Altri referendum potrebbero esserci in Maryland e New Jersey.

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