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Megaupload, Megavideo chiusi! ora anche FileSonic... il futuro del web è incerto...


Tyrael

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Oramai per tutto il web si legge della chiusura di Megaupload annesso Megavideo, da parte del FBI, che ha comportato l'arreso del fondatore Kim Dotcom. Dopo la chiusura di Megaupload, Filesonic ha deciso di chiudere anche essa il proprio servizio...Ora tra i superstiti rimasti ci sono Rapidshere, Mediafire, per lo streaming VideoWeeb, NovaMov, MovShare, l'azione del FBI ha prodotto un notevole effetto su tutto il web, non solo suscitando polemiche e reazioni "violente" nel mondo virtuale. Tra i protestanti della chiusura di Megaupload vanno menzionati gli hacker che si celano dietro al nome di Anonymous, che considera la chiusura di Megaupload una forma di censura, ciò ha prodotto dagli stessi hacker attacchi informatici verso i siti del dipartimento di stato USA, del Ministero di Giustizia, delle organizzazioni usa per la difesa del diritto d'autore nel campo cinematografico, nella musica, e altre organizzazioni ritenute "colpevoli" della chiusura.

 

Cari utenti del forum voi cosa ne pensate e' giusta l'azione del FBI? e le "risposte" da parte degli hacker? usavate megaupload, megavideo e qual'è la vostra reazione ora? Tali servizi ledono effettivamente i diritti d'autore, un vostro pronostico sulle evoluzioni incerte del web dopo questa azione?Facebook, twitter faranno la stessa fine?

 

Personalmente usavo megavideo per guardare in streaming episodi di anime sub ita, in quanto in italia alcuni anime non vengono trasmessi... Ora come ora la situazione sul web è incerta, penso che probabilmente si tornerà al vecchio emule, o i toorrent... anche se era più facile condividere file propri con amici caricandoli su megaupload... probabilmente prima o poi anche facebook entrerà nel mirino del FBI... la fine del mondo non avverrà come annunciato dai maya alla fine del 2012 ma mi sa all'inizio

A voi la parola...

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Non credo che facebook e twitter subiranno la stessa sorte, visto che non sono in alcun modo

considerabili forme di "pirateria informatica", accusa che invece è stata rivolta a megavideo

e megaupload, e probabilmente si estenderà a tutti quei programmi di videocondivisione gratuiti.

Io ho sempre usato intensamente sia megavideo che megaupload, e la loro mancanza per me

si fa indubbiamente sentire XD anche se per ora sto sopperendo con videoweed.

In caso dovesse anche lui sparire, mi sentirei perduto :(

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Mercante di Luce

Non comprendo il nesso tra facebook e queste piattaforme di condivisione/streaming.

Il problema di Megaupload non si cela tanto nella condivisione di contenuti protetti da copyright, quanto dal loro sfruttamento per profitto personale. Si tratta di una specie di ricettatore informatico, il che esula decisamente dalla mentalità dello scambio libero e della circolazione di contenuti e idee tipica dei programmi p2p e di gran parte della comunità informatica.

Per questo fatto, puramente morale, secondo me la chiusura di Megaupload e l'arresto del fondatore non sono state azioni sbagliate, anche se non credo che si siano mossi per rettitudine morale quelli dell'FBI.

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Dettaglio 0: È il diritto d'autore per come È come È ora che non È più diritto d'autore ma criminalità legalizzata dei produttori.

Dettaglio 1: Gli strumenti di condivisione, sono appunto strumenti, di per se usabili in maniera appropriata oppure no. Quando X investe Y con la macchina la colpa si da a X, non alla Ford.

Dettaglio 2: Megaupload e simili lucrano limitando in modo artificiale le risorse di cui dispongono per puro fine di lucro. Questo È chiaramente scorretto.

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Per quanto riguarda facebook e twitter il discorso è completamente diverso. Su megaupload invece è più complesso, questo perchè comunque tende a violare il copyright ricavandone profitto e la sua chiusura non è del tutto sbagliata. D'altro canto ci si dovrebbe comunque chiedere perchè questi strumenti di condivisione hanno avuto tanto successo, con conseguente risposta di prezzi troppo alti da parte dei detentori del diritto d'autore, che ai miei occhi appaiono come criminali. Comunque a me piange il cuore senza di esso per l'uso che ne facevo.

 

Su anonymous il discorso si allarga a qualcosa di più ampio. La loro non è una battaglia solo per megaupload, ma a favore del web in generale, che è sotto attacco da parte degli USA, con leggi che potrebbero limitare in maniera drastica la libera circolazione delle informazioni (leggi che al momento in seguito al mega attacco sono state ritirate). Il tutto viene compiuto non per morale, ma per gli interessi di terzi. Premettendo che il web avrebbe bisogno comunque di una regolamentazione (che si sarebbe dovuta fare quando è nato), l'imbrigliamento totale è un qualcosa che va evitato.

Internet, infatti, è l'unica fonte vera d'informazione di cui oggi disponiamo e questo rappresenta un problema per chi vuole far passare sotto silenzio la maggior parte delle notizie.

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BruisePristine

è davvero la fine del mondo se chiudono tutti i siti di condivisione...

da quando non c'è più megavideo sto impazzendo per vedermi dei film ahaha

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Non avete notato come la tecnologia sia sempre più "dedicata"? Un dispositivo deve fare una e una sola cosa.

Mi spiego meglio con degli esempi: se vuoi guardarti un film, devi avere un lettore di dischi e comprarti il blu-ray/dvd di turno. Se vuoi giocare a un gioco, devi avere una console. Alle aziende oggi vengono offerti i tablet e il navigatore medio usa sempre meno il pc (grazie all'introduzione degli smartphone sul mercato). Lo dimostra il calo netto delle vendite dei pc e l'enorme spinta che stanno dando le aziende agli smartphone e ai tablet.

In tutto questo il computer è visto come un nemico da eliminare per chi detiene le royalty, perché col computer puoi scaricare i torrent, crackare un gioco...

Insomma, non è proprio gestibile.

 

E' questo il vero pericolo, non la chiusura di MegaVideo o l'oscuramento di un sito internet (Pirate Bay).

La chiusura di MegaVideo & Co. provoca scalpore ma sinceramente credo che la cosa sia aggirabile e verranno di certo creati altri domini per ospitare lo streaming video.

 

E' un cambiamento fittizio che avviene lentamente. Con questo non voglio dire che il computer sparirà entro breve, ma di sicuro sarà snobbato (dal consumatore e dalle case produttrici di software che così si assicurano di avere introiti ed eliminano il problema della pirateria) dalla presenza di dispositivi dedicati sul mercato.

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Dettaglio 0: È il diritto d'autore per come È come È ora che non È più diritto d'autore ma criminalità legalizzata dei produttori.

Dettaglio 1: Gli strumenti di condivisione, sono appunto strumenti, di per se usabili in maniera appropriata oppure no. Quando X investe Y con la macchina la colpa si da a X, non alla Ford.

Dettaglio 2: Megaupload e simili lucrano limitando in modo artificiale le risorse di cui dispongono per puro fine di lucro. Questo È chiaramente scorretto.

Sottostrivo quasi pienamente.

Il punto 0 parlando anche e soprattutto in quanto autore (o almeno futuro tale), ben cosciente delle attuali legislazioni a dir poco non aggiornate.

Per il dettaglio 1, poi, l'esempio della macchina È quello che faccio sempre per spiegare la cosa a chi non lo sa.

L'ultimo dettaglio però mi trova discorde: non vedo perché gestori di Megaupload e Megavideo avrebbero dovuto fare beneficenza. Offrivano un servizio di immagazzinamento di file e condivisione, non vedo perché avessero l'obbligo morale di farlo gratis, tanto più che se volevi un determinato video te lo potevi (e puoi ancora) cercarlo su un altro sito, su Emule, sui torrent. Non È che chi fa soldi È necessariamente nel torto.

[Questo lo dico a monte del fatto che l'accusa da parte dell'FBI È anche per riciclaggio di denaro, che esula da questa questione.]

 

Molto interessante e a tratti inquietante l'interpretazione di Bromuro, che ringrazio per lu spunto (ci andrebbe aperto un topic a parte, su quest'aspetto).

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interessante la visione di bromuro. Ma credo che dietro la "semplificazione" non ci sia nessun complotto di nessuna lobby, semplicemente è quello che la gente vuole. Chi ci fa le spese sono quei poveretti (tra cui me un tempo) che campano sistemando-aggiustando-formattando i cassoni (aka pc desktop).

Per quanto riguarda megaupload... beh è palese che fosse sull'orlo della legalità. Ultimamente scopro gente in rete (pagante) che si strappa i capelli per aver perso materiale di importanza vitale (intelligentemente direi)

Non è una grande perdita, il pirata tornerà al caro vecchio torrent e mulo. Mi sembra che la storia sia stata troppo ingigantita

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@@quint:

Quella di Megavideo è una limitazione artificiale che mina le basi di una etica internet di vecchia data, ovvero che nessuno si arroca il diritto di avere connessioni più importanti di altre, da questo punto internet è sempre stato egualitario, chi prima arriva si accomoda. Limitare l'accesso ai file ospitati con limitazioni assolutamente ingiustificabili dal punto di vista tecnico è a mio vedere deprecabile. L'intento di quel (quei) siti era chiaramente non distribuire conoscenza quanto guadagnare alle spalle del lavoro altrui. Non molto dissimile sul piano etico dai film piratati che venivano venduti dalla mafia sulle bancarelle prima dell'avvento della banda larga.

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Offrivano un servizio di immagazzinamento di file e condivisione, non vedo perché avessero l'obbligo morale di farlo gratis, tanto più che se volevi un determinato video te lo potevi (e puoi ancora) cercarlo su un altro sito, su Emule, sui torrent. Non È che chi fa soldi È necessariamente nel torto.

Io invece condivido in pieno i tre punti di Icoldibarin.

 

Uno dei motivi per cui trovo che le attuali leggi sul copyright e sul diritto di autore siano sbagliate, È che la condivisione di informazioni non a scopo di lucro dovrebbe essere molto più libera di quanto non sia ora.

Invece guadagnare danaro distribuendo prodotti creati da altri lo trovo eticamente, ancora prima che legalmente, sbagliato.

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Scusa, @@Icoldibarin (funzionerà 'sto tag?), forse sono io che non ho capito bene come funzionava Megaupload/video.

Cioè, a quanto mi risulta quello che faceva Megaupload era chiedere dei soldi se si voleva scaricare i file più velocemente, se se ne volevano scaricare più contemporaneamente e se se ne voleano scaricare di trandi dimensioni.

Non capisco dov'è questo arrogarsi il "diritto di avere connessioni più importanti di altre".

Ripeto, Megaupload non era lì a fare beneficienza: tu parli di "distribuire conoscenza", ma ti confondi con Wikipedia o Creative Commons: Megaupload era uno strumento di immagazzinamento e condivisione di file in rete: perché doveva essere gratis?

Questo indipendentemente dal fatto che molti di questi file fossero in aperta violazione del diritto d'autore: ecco che se da parte dei gestori c'era la precisa volontà di tenere questi files nonostante le segnalazioni e guadagnarci sopra, il tuo paragone con la pirateria in mano alla magia regge ancora; ma per principio (e se avessero avuto la decenza di cancellare tempestivamente i file incriminati) non trovo alcuna motivazione logica per parlare di "lucro" o "speculazione" nel caso in cui un sito che permettere di caricare e condividere file chieda dei soldi.

Questo, ovviamente, se non ho frainteso la natura e il funzionamente di Megaupload.

 

[Vale anche come riposta a @@Loup-garou, che ha postato mentre scrivevo.]

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Ue io sto a lutto.

 

Li usavo per l'immediatezza...si scaricava a banda piena. Ma come protocolli preferisco emule e torrent (anche se nn uso il torrent perché mi sta antipatico). Scaricare è illegale e la gente che caricava su megaupload e soci guadagnava un botto di denari...altrimenti perché fare link da 100 mb quando era più comodo farli da 500 senza intaccare nulla?

 

E' questo che nn mi piaceva...la posizione già è poco pulita, lucrarci sopra ti metteva al pari di quelli che vendono ai mercatini delle pulci. DIrei che èuna questione "morale" sebbene la parola nn mi piace.

 

 

Cmq se megaupload ha provocato danni inestimabili...mi devono spiegare come fanno i film a incassare miliardi di dollari ò.ò

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quello che mi chiedo io è se l'america ci teneva al copyright di certo non lasciava che megaupload si sviluppasse, e procreasse degni successori come videoraz, filesonic, fileserve... interveniva subito estirpando il male alla radice, invece, ha lasciato fare, ha lasciato che milioni di persone usassero account premium (fortunatamente io ho sempre usato quello free xD) per poi metterglielo in quel posto. Poco fa su facebook, quindi non so se la notizia è attendibile ho letto la notizia della creazione da parte degli hacker che hanno attaccato l FBI, Ministero di giustizia USA, di un megaupload simile al precedente localizzato in russia...

 

VI ho chiesto di fb perchè si riteneva che l'azione del FBI si potesse estendere anche al social network... cosa che non si sa ancora...

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Allora il problema non sta tanto nei siti attualmente chiusi. Il problema è più che altro che la SIPA e la SOPA arrogano il diritto di chiudere siti internet sulla base di copyright infringement... il problema è che la suddetta colpa è arbitraria, nel senso che sarà sempre la fonte a decidere se il suo diritto d'autore è leso o meno (il che si estende anche a contenuti scomodi, come notizie, che possono coinvolgere siti d'informazione o aziende). Punto secondo, i siti saranno obbligati a ledere la privacy degli utenti (ossia noi) per controllare più assiduamente che i contenuti non infrangano copyright (pena la chiusura). Punto terzo.. l'FBI è un ente governativo americano che, con le sue azioni e per legislazione statunitense, si arroga un diritto internazionale.

 

Punto quarto.. se quello che vi ho appena detto già suona inquietante, preparatevi: è in ballottaggio un trattato (ACTA) che coinvolge anche paesi UE e vuole adottare misure ancora più restrittive (leggi "censuring") riguardo al web...

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credo che dietro la "semplificazione" non ci sia nessun complotto di nessuna lobby, semplicemente è quello che la gente vuole.

Nono! Anch'io non credo alla teoria di un complotto, sarebbe una cosa assurda.

Semplicemente le aziende cavalcano l'onda di questa tendenza a creare dispositivi che sono sempre più specifici, snobbando il pc.

 

Un esempio lampante sono i videogiochi. Ormai si sviluppano i giochi in base alle console perché sono la grossa fetta delle utenze e perché la pirateria su console è quasi inesistente.

Molti giochi non sono ancora usciti o sono usciti "depotenziati" perché le attuali console non supportano le specifiche tecniche di questi videogiochi.

Ma sviluppare su console è più facile, l'hardware è unico e di sicuro, si elimina quasi del tutto il problema della pirateria, considerando anche l'introduzione di bonus addizionali se si gioca online (penso agli achievement di Xbox).

 

Questo è solo un esempio ma dimostra il netto vantaggio di sviluppare un prodotto che funziona su un dispositivo dedicato, in questo caso l'Xbox, piuttosto che svilupparlo su pc.

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Ho sempre usato Megavideo, ma penso abbiano fatto bene a chiuderlo, qualcuno dovrà pur pagare per vedere un film.

Anche se 50 anni di carcere mi sembra una pena vergognosa.

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Un altro passo indietro per internet.

 

 

Fileserve, Uploaded e gli altri imitano Filesonic: è finita!

http://www.tomshw.it...ta/35530/1.html

 

Più che altro mi chiedo se sia lecito agire così. Gente che ha caricato dei contenuti perfettamente legali su questi server e si vede impedito l'accesso al materiale.

E' vero che Filesonic ha messo a disposizione il download dei file dall'utente che ha effettuato l'upload, ma è anche vero che non sempre l'uploader è il diretto interessato al materiale caricato.

 

Mi chiedo cosa ne sarà di Dropbox. Intanto mi copio tutti i dati caricati.

Comunque questa è la prova del 9 che il Cloud Computing non è assolutamente sicuro.

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Cosa c'è che rende tecnicamente impossibile, da parte di questi siti, eliminare soltanto i file che costituiscono una violazione di diritti d'autore (o meglio, di speculazione da parte delle case produttrici)?

Una persona dovrebbe essere impossibilitata a condividere un file di grandi dimensioni perfettamente lecito perché qualcun altro può condividerne uno illecito?

Siamo di nuovo al paragone con le macchine: nessuno dovrebbe guidare, perché qualcuno potrebbe investire un passante.

 

Temo anche per Dropbox, allora (proprio adesso che avevo capito come farlo funzionare).

 

Quale sarà il prossimo passo, chiudere la Jumbo Mail di Libero?

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Io per guardare le serie ho sempre usato eztv.it e scaricato le puntate con bittorrent quindi la chiusura di sti siti non mi tange.

 

PERO' ovviamente me ne interesso per questioni di principio. Ad esempio non mi è chiara la seguente cosa: perchè mai il sito dovrebbe essere ritenuto responsabile per il materiale uppato dagli utenti? Cioè, non ci dovrebbe essere un disclaimer (anche sottinteso) del tipo "io sito ci metto il servizio di file hosting, OVVIAMENTE non sono minimamente responsabile del materiale che hosto. Di quello, caro utente che uppi i files, sei responsabile tu"

Non mi pare che Youtube si becchi una multa ogni volta che qualcuno uppa un video che viola il copyright di qualcuno no?

Quando il video in questione viene "beccato" viene cancellato ed eventualmente viene sanzionato l'utente.

Perchè la stessa logica non è stata applicata a quei siti di file hosting?

Si è forse appurato che i responsabili dei siti in questione hanno volontariamente impedito verifiche e controlli di questo tipo?

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per chi di voi non masticasse bene l'informatica... e chi fosse semplicemente confuso... vi spiego la mia visione (sono un uploader)

 

 

scaricare materiale lo fai tranquillamente senza premium... difatto anche se la maggior parte dei link stava su fileserve e filesonic io non mi sono mai abbonato. (a fileserve, e filesonic)

Chi fa il premium è colui che paga per mantenere i suoi file uploadati non cancellati. E nella quasi totalità dei casi, se ti va bene con i punti guadagnati dai download riesci ad estendere il periodo premium comperando mesi addizionali di tempo, il tutto a vantaggio di chi scarica visto che i files sono disponibili più a lungo. Ci sono filehoster che spendono i soldi budget marketing pagando gli uploader per invogliarli ad uploadare e rendere popolare il brand... questi soldi sono comunque pochi ma fanno comodo a quella gente che vive in un paese con una valuta debole rispetto al dollaro, e magari di lavoro fanno questo dalla mattina alla sera.

Gli hoster come megaupload invece o non pagano affatto o pagano molto molto molto meno... però i soldi che non vanno agli uploader vengono usati nel servizio... ad esempio scarichi molto veloce gratis, senza captcha, senza code, e senza dover aspettare 10minuti o più dopo il download di un file. Alla fine megaupload era uno di quegli hoster che aveva rinunciato a pagare gli uploader perché la sua notorietà l'aveva acquisita... ed era perciò usato in prevalenza da gente che mette online i file per puro spirito di condivisione non certo per farci i soldi... ci potevi trovare giochi perduti inizio anni 80, cartoni giapponesi in lingua originale mai arrivati in italia e sottotitolati dai fans...

oppure anche le puntate dei telefilm e cartoni uscite alla televisione, registrate dalla televisione e messe in condivisione per chi si fosse perso la puntata.

 

insomma io ho speso dei soldi per 1) avere un backup secondario dei miei files 2) poter accedere ai miei files da qualunque posto del pianeta 3) condividere quello che... come si faceva alle medie e al liceo con i compagni di scuola coi giochi dei floppy disk... e le musicassette...

 

chiaramente se fossi stato un leecher e basta non mi sarei fatto il premium...

 

tra virgolette: dei servizi di filehost che stanno resistendo per ora c'è wupload e glumbouploads

 

ieri sono riuscito ad aggiornare la mia collezione completa di giochini sega master system & co (mega drive, nintendo, super nintendo, nintendo 64 etc)

grazie ai filehoster rimasti in piedi :D

 

da piccolo avevo 3 videogiochi in croce, uno era dentro il bios del sega master system... sonic, michael jackson, e alex kid in miracle world...

avevo chiesto a mia madre una console... ricordo che allora c'era il mega drive che era la console di punta... e mia madre era partita nel non volermi prendere nulla... sono riuscito ad ottenere a fatica la vecchia console...

ricordo che i miei amici avevano quel "mangianastri che ci metti le cassette e alla tv esce il videogioco" c64 , oppure altre console primitive... finalmente pure io ne avevo una...

la cosa che mi ha stupito di più... è che quando andavo dai miei amici loro avevano molti più videogiochi di me... addirittura avevano la scatola porta cassette... non so quanti titoli avessero... ma erano davvero tanti... forse una 30ina...

poi c'è stato il periodo che io avevo il pc senza suono e con floppy disk e basta... e i miei compagni avevano il pc con le casse e il cd rom... e i cd rom pirata con dentro centinaia di giochi... ricordo che andavo da uno di loro...

e mi mostrava i suoi VERBATIM , lo ricordo ancora adesso...

 

beh posso dire che con megaupload & co mi sono tolto parecchi sfizi... certo ora non ho più 7-15anni vado per la 30ina... ma rigiocando questi giochi emulati del 1990-2000 mi sono sentito felice :P

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Ognuno di voi ha scritto cose giuste, compreso quanti hanno evidenziato il lato affettivo.

 

Grazie a queste piattaforme la diffusione dei prodotti ha raggiunto ogni parte del mondo, allargando in modo esponenziale il mercato dei produttori stessi che ora vorrebbero intascare in toto i soldi potenziali che vengono calcolati sulle visualizzazioni.

Se da un lato non è giusto fare i soldi sul lavoro di qualcun'altro, se però questa attività comunque porta un minimo di guadagno anche al produttore primario ... non saprei. Mi sono sempre chiesto perché i produttori stessi non si mettano sul mercato direttamente ... o magari lo fanno e noi non lo sappiamo.

 

Aggiungo solamente che sul giusto o sbagliato, etico o meno, si sta giocando una partita politica che mira a mettere sotto controllo la rete. Il diritto d'autore è spesso (se non sempre) un pretesto per rendere ricattabili e oscurabili certo siti scomodi.

 

Quello che so è che le varie forme di file sharing sono entrate nel mirino di istituzioni come FBI ma anche della nostra Polizia Postale, perché ricorrono troppo spesso tra i modi con cui si finanziano movimenti come Anonymous. So che parlare di queste cose fa pensare proprio alla trama di un film, ma esistono degli agenti che io definisco "pantofolai", perché in genere lavorano in casa, i quali non fanno altro che infilarsi in queste piattaforme e tracciare ogni sospettabile. Questa discussione ad esempio sarebbe meritevole di un controllino. FB è il più gettonato in tal senso, anche perché Zuckerberg si è dimostrato sempre molto disponibile a certe operazioni di "ordine pubblico". Ma sto andando OT. stop.

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@@quint, [sì funzionano i tag!]

In parte alcuni chiarimenti sono arrivati dai post precedenti.

Un tempo (fino al 2000) la legislatura italiana prevedeva reato penale per la duplicazione e distribuzione abusiva di materiale protetto da copyright a fine di lucro. Questo voleva dire appunto che se io prendevo un cd di musica con la famosa clausola "tutti i diritti riservati", ne facevo 100 copie e li vendevo ai miei amici o ai passanti per strada a 15'000£ per l'appunto lucravo, cioè i miei ricavi economici derivanti dalla vendita dei cd superavano i costi economici necessari alla distribuzione e produzione dei supporti, e commettevo reato penale.

Ma se scaricavo dal muletto la discografia di Jimi Hendrix, morto e sepolto da diversi lustri, per ascoltarmela a casa non stavo commettendo un lucro perché i miei guadagni economici erano appunto 0 per definizione visto che non traevo soldi da alcunché. In questo modo al più sarei stato passibile di una sanzione amministrativa.

Poi a qualcuno (chissà a chi..) venne in mente che quella legge andava "ritoccata" e "a fine di lucro" terminologia ben delineata in ambito giuridico venne sostituita con la più vaga e ampia "al fine di trarne profitto personale" che comprendeva anche me, povero sfigato, che volevo godere sul divano di casa delle note del rappresentante storico del club 27.

Questo per dire che c'è una bella differenza fra lucrare su contenuti palesemente illeciti e fare i paladini della conoscenza libera.

Sebbene lo riconosco, la similitudine faccia davvero miseria, fra i due casi intercorre più o meno la differenza che c'è fra prostituzione e sfruttamento della stessa.

Questo chiaramente secondo la mia barbara visione.

 

@: Cosa intendi con i produttori che si immettono sul mercato direttamente?

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Perchè la stessa logica non è stata applicata a quei siti di file hosting?

Si è forse appurato che i responsabili dei siti in questione hanno volontariamente impedito verifiche e controlli di questo tipo?

Sì, è uno dei punti chiave dell'accusa (qui scribd.com/doc/78786408/Mega-Indictment).

the system determines that the uploading file already exists on a server controlled by the Mega Conspiracy, Megaupload.com does not reproduce a second copy of the file on that server. Instead, the system provides a new and unique URL link to the new user that is pointed to the original file already present on the server. If there is more than one URL link to a file, then any attempt by the copyright holder to terminate access to the file using the Abuse Tool or other DMCA takedown request will fail because the additional access links will continue to be available.

Poi, da pagina 28 in avanti, ci sono alcuni estratti dalle email, le intenzioni dei gestori appaiono palesi.

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Be', stando così le cose la situzione cambia.

Se davvero c'è stata volontà da parte di Megaupload di continuare a rendere disponibili i file segnalati per violazione di copyright... L'errore c'è, ed è grosso; e per questo errore dovranno avere disagi anche quelli che lo usavano per la condivisione e l'archiviazione di file tutt'altro che illeciti.

Ma anche gli altri siti (Mediafire, Rapidshare, Filesonic, ecc) funzionano in quel modo?

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I cd originali costano veramente TROPPO, e di quello che voi pagate al negoziante, al musicista va poco o niente, il resto se lo mangiano tutto le case discografiche. Paradossalmente di un cd autoprodotto venduto a 8 euro, vanno molti più soldi al musicista che a un cd originale prodotto da un'etichetta che ne costa più del doppio. Non so come sia per quanto riguarda i film, ma immagino lo stesso, e sinceramente, pagare anche 20 euro per un film che non avendo visto potrebbe pure non piacermi, va contro ogni mio principio. Con 20 euro preferisco farci la spesa.

Quindi non sono assolutamente contro la pirateria, anzi, sono disperata del fatto che abbia chiuso Megaupload, mi trovo quasi ogni giorno a cercare qualcosa e non trovarla per via di questa chiusura. E lo dico da musicista, da persona che sicuramente venderà gli eventuali album dei suoi gruppi a poco e sicuramente se li autoprodurrà per quanto possibile.

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Volete finanziare la creatività degli artisti?

Comprate i loro CD autoprodotti ai concerti o fateveli spedire a casa se lo fanno.

Donate qualche euro su Jamendo se la musica che ascoltate vi piace.

Promuoveteli e sponsorizzateli su internet se credete che ne meritino.

Rifiutate qualsiasi prodotto con DRM.

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Se compro un brano da iTunes, dopo ne posso fare quello che voglio oppure no?

Mi pare che lo puoi copiare non più di 5 volte, sbaglio?

Questa è una limitazione inaccettabile, io pago per un prodotto che mi viene praticamente concesso in licenza, come fa Microsoft con Windows, non ti vede il prodotto ma acquisti la licenza.

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