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Paura della prima volta


drogatello

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Il sesso è il più grande Bluff della società e le prime volte sono sempre deludenti.

Rispetto a ciò che dice Puro mi sento di non condividere in toto, per esempio a me ha dato un grandissimo fastidio, però è un passo obbligatorio, tipo il rodaggio di una macchina, a meno che tu non abbia intenzione di rimane illibato.

Personalmente posso dire che un coinvolgimento emotivo aiuta molto e rende migliore l'atto in se, però non preoccuparti troppo di perdere la verginità, non te ne accorgerai nemmeno.

Rispetto all'insicurezza che provi, legata alla paura di sbagliare, poca dimestichezza, ecc..., il consiglio è di farlo o con qualcuno che tiene a te, in modo da avere change di rifarti in futuro, oppure un altro verginello in modo da affrontare questo "passaggio" assieme. Poi magari come esistono persone negate a trattare il corpo altrui anche dopo svariate volte, esiste anche chi è bravo fin da subito, e magari tu sei fra questi.

 

Ad ogni modo se essere vergine di da fastidio vai buttati e togliti questo peso, altrimenti aspetta che nessuno ti obbliga a farlo.

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Caro Almadel a mio avviso hai una visione troppo semplicistica del sesso e dell'approccio fisico con altri uomini, il fatto di non concedersi subito non è un male per il semplice fatto che è meglio sbloccarsi che essere bloccato come invece sottolinei tu, il non concedersi e l'aspettare di trovare una persona che ti ispiri fiducia, che tu conosca e bene e che oltre che fisicamente ti stimoli anche intellettualmente ed empaticamente a mio avviso è alla base del rispetto doveroso che è necessario avere per se stessi.

A Drogatello voglio sperare di non averti messo inutili (o utili) ansie ma di averti portato solo il mio pensiero ed in parte la mia esperienza

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A me sembra che una visione semplicistica del sesso sia proprio ciò che ci vuole in questo topic! Bisogna non mitizzarlo e caricarlo di significati che non ha, in modo che possa essere vissuto con serenità.

 

E ciò si fa combattendo sia le pressioni a farlo quando non si vuole, sia le pressioni a non farlo quando si vuole.

Esempi del primo tipo di pressioni sono: 1) se non l'hai fatto e hai X anni sei uno sfigato; 2) se l'hai fatto solo X volte o solo con X persone sei uno sfigato; 3) se lo fai e non sei perfetto, sei un disgraziato.

Esempi del secondo tipo di pressioni sono: 1) bisogna aspettare la persona giusta per farlo; 2) bisogna aspettare un tot di tempo prima di concedersi; 3) cercare il sesso per il sesso è squallido.

 

Purtroppo ciò che realmente vorrebbe sapere drogatello sono i dettagli tecnici, che non possiamo dargli visto che non siamo nella board Sesso&Dintorni.

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penna non sono d‘accordo e non mi riferivo alla prima esperienza ( che in ogni caso per me è stata importante e significativa ) ma a tutte quelle dopo. lì per lì mi interessava solamente sfogare il mio istinto sessuale, me ne fregavo dei sentimenti di chi avevo davanti, ma poi mi sono resa conto che il sesso senza amore non ha valore per me e che in realtà ho ceduto una parte intima e privata di me a troppe persone della quale non mi importa niente e che sinceramente ricordo a malapena. per me il sesso fine a se stesso non vale niente.

 

Riguardando indietro nel mio vissuto mi viene da pensare di essere andata con così tanta gente solo per masochismo, per una sorta di mancanza di rispetto verso me stessa.

 

Vivendo una relazione seria da oltre tre anni sono felicissima di essermi lasciata alle spalle un periodo così buio della mia vita.

 

Scusate l‘OT.

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I timori ce li hanno tutti. Perdere la verginità con addosso un carico di ansia non è l'approccio giusto secondo me.

 

Quando ero vergine e sentivo che con quella ragazza non mi sarei trovato "spontaneamente" bene la prima volta al letto, lasciavo perdere.

La persona che hai trovato, ti dico VERAMENTE, lasciala perdere... sarà sicuramente uno di quei porci maiali che vuole incularsi il verginello

per puro piacere psicologico e fisico di sverginare un ragazzino, e in più vuole farlo a tre.

Che sensibilità! Un ragazzo ti chiede di farlo per la prima volta e tu pensi a te stesso e a farlo a tre per divertirti secondo i tuoi canoni di divertimento!

 

Detto questo, e approvando il commento di korio, ti ribadisco che tu devi sentirti a tuo agio con la persona che hai di fronte.

Per sentirti a tuo agio devi iniziare a vederlo, parlargli di persona, capire se ti può piacere, andare ad istinto insomma

e se senti che questa persona sia buona come prima volta, allora ti potrai lasciare trasportare... ma solo se sarai sereno.

 

Forse la prima volta non sarà bellissimo come rapporto, un po' macchinoso, potresti anche fare cilecca, ma almeno non avrai paura e crescere per la volta successiva,

che sia con la stessa o con un'altra persona.

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privateuniverse

soddisfa quel bisogno e se è appagante ben venga se no ci saranno altre volte

 

Appunto: si tratta di capire quale bisogno soddisfa.

Il resto sono, in sostanza, solo elaborazioni a un concetto piuttosto chiaro: la prima volta serve a togliersi la puzza della verginità, con chi capita capita ed è meglio che sia così.

E, in fondo, il post successivo di penna conferma il concetto.

A mio parere si tratta di una concezione discutibile, ma ognuno ha le sue priorità.

 

In generale, è una posizione diffusa in coloro che non attribuiscono al sesso un significato particolare, che vada al di là della soddisfazione di una pulsione fisica. Sono quelli che dicono che il sesso non va mitizzato, che bisognerebbe viverlo con leggerezza etc. etc.: perché, probabilmente, sono le stesse persone che lo vivono con leggerezza e, molto semplicemente, non capiscono un approccio diverso.

 

A mio parere, invece, le cose non stanno così; ma, soprattutto, dovrebbero essere i singoli ad avere un'idea di cosa si aspettano dal sesso, ad ascoltare cosa, loro, si aspettano dal sesso. Alcune persone sanno fin dall'inizio che dal sesso si aspettano un coinvolgimento emotivo, altre sanno fin dall'inizio di non aspettarselo, molte cambiano idea, in un senso o nell'altro, strada facendo.

 

Se si ha paura di fare qualcosa il modo migliore di togliersi la paura è quello di riconoscerla come tale e di fare le cose con qualcuno che la paura ce la toglie, non di dire semplicemente "non c'è ragione di avere paura".

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Sono tutto sommato d'accordo col tuo intervento, probabile che io faccia fatica a capire chi ha un approccio diverso dal mio e attribuisce sempre al sesso molti significati.

 

Se si ha paura di fare qualcosa il modo migliore di togliersi la paura è quello di riconoscerla come tale e di fare le cose con qualcuno che la paura ce la toglie, non di dire semplicemente "non c'è ragione di avere paura".

 

Quel che non mi convince di questa soluzione è che, se abbiamo davvero paura, non troveremo (o faticheremo a trovare, o ritarderemo moltissimo il momento in cui troviamo) la persona che ci toglie la paura. Perché è proprio la paura che ci impedisce di trovarla. Che ci farà vedere ogni possibile partner come inadatto, o poco rassicurante. La paura distorce le percezioni.

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privateuniverse

Quel che non mi convince di questa soluzione è che, se abbiamo davvero paura, non troveremo (o faticheremo a trovare, o ritarderemo moltissimo il momento in cui troviamo) la persona che ci toglie la paura. Perché è proprio la paura che ci impedisce di trovarla. Che ci farà vedere ogni possibile partner come inadatto, o poco rassicurante. La paura distorce le percezioni.

 

Che posso dire?

Touché.

La paralisi indotta dalla paura è qualcosa che, ahimé, io conosco bene; su questo hai ragione. :(

Come disse Roosevelt, in certi casi "We have nothing to fear, but fear itself."

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La prima volta, cronologicamente parlando, non sempre coincide col fare l'amore. Anzi, quasi mai.

 

Quello che voglio dire è che il senso più intimo della cosiddetta "prima volta", e quindi quello di fare l'amore con una persona che ami, non è detto che accada la prima volta che hai un rapporto sessuale.

Non devono necessariamente coincidere.

 

Molte persone quando raccontano della loro prima esperienza ne parlano in modo negativo. Ma poi, la vera prima volta, ci sarà per tutti. Che succeda a 20, 40 o 60 anni.

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Se si ha paura di fare qualcosa il modo migliore di togliersi la paura è quello di riconoscerla come tale e di fare le cose con qualcuno che la paura ce la toglie, non di dire semplicemente "non c'è ragione di avere paura".

la paura è una variabile importante nel primo rapporto, penso che sia una cosa assodata, ma non capisco il concetto espresso sul fatto di togliere la paura con la persona che te la toglie... se ragioni cosi il soggetto che deve concedersi troverà difficoltà a capire chi sia la persona adatta a sollevarlo da tale paura, quindo dovendo scegliere se farlo con uno sconsciuto, scopa-amico, un prostituto... la paura non si intensifica?
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Secondo me avete del sesso una visione un po' troppo "meccanica". Il sesso è un piacere, e rappresenta anche un momento importante per la persona che lo fa. Non è certo un dente da togliersi, o una faccenda da sbrigare.

Ora, io non sostengo che bisogna aspettare L'AMMORE perchè chiaramente non esiste l'amore a prima vista, esiste la passione, la potenzialità, l'attrazione, ma non l'amore, che è cosa che matura col tempo.

 

Io credo che uno, la prima volta, dovrebbe concedersi qualcuno che gli dia una giusta quantità di attrazione, desiderio ed eccitazione, quel minimo insomma di trasporto interiore che consenta alla persona di lasciarsi andare.

Che sia una prima volta piacevole no? Farlo meccanicamente per togliersi la curiosità..

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privateuniverse

Finirò per fare la figura dello sciocco e ingenuo idealista che non sono più o, peggio ancora, dello schizzinoso; un po' come il tipo della vignetta di penna.

 

Tuttavia, io penso che, in definitiva, la mia prima volta (che è stata molto tardi, anche non così tardi per gli standard dei miei coetanei) almeno è stata con qualcuno al quale io piacevo, qualcuno al quale interessavo; a me (lo dico ad AizenSosuke) bastò questo per superare la paura, patologica, che avevo.

 

Il succo della discussione è tutto qui, e forse è questo che chi, tra voi, ha dato lezioni di cinismo o di spavalderia, tutto sommato non capisce. Ci sono quelli che hanno paura dell'acqua, e quelli che non ce l'hanno; ci sono persone che hanno paura dell'altezza, o di andare in bicicletta, o di andare a teatro, e quelle che non ce l'hanno, e che queste cose le fanno naturalmente.

Ci sono quelli che hanno paura del sesso e quelli che non ce l'hanno.

 

Per quelli che paura del sesso non ce l'hanno, i discorsi di chi quella paura ce l'ha sono privi di senso; ma non lo sono per chi quella paura la prova. Per questo motivo, nella paura altrui non c'è niente che sia insignificante o ridicolo.

 

Perché la paura, per chi la sperimenta, è una sensazione reale; e, così come può spingere alla paralisi (il rischio è reale), dire che tanto la prima volta è orribile e bisogna mettere in conto, anzi, dare per scontato che lo sia, magari perché anche la propria prima volta è stata orribile, non è esattamente il consiglio migliore che si possa dare; allo stesso modo in cui non si può dire a uno che ha paura di nuotare di buttarsi nel mare in burrasca perché tanto il rischio di annegare c'è comunque e tanto vale provare.

 

Io trovo che, a diciannove anni, ci si possa: anzi, ci si debba permettere il lusso di avere dei desideri e di sperare che questi desideri siano appagati, almeno un po'. Abbiamo tutta una vita davanti per spogliarci delle nostre illusioni e per fare i conti con le nostre frustrazioni e i nostri fallimenti, nella sfera della vita affettiva e sessuale come in altri ambiti, da quello delle amicizie a quello lavorativo, da quello finanziario a quello della famiglia: non c'è motivo di farlo prima del tempo, non c'è fretta.

 

Credo anche che si abbia il diritto, e persino il dovere, di ascoltare i propri desideri, di non negarli, di non buttarli via, senza per questo farne un feticcio, un alibi per negare la realtà e i vincoli che essa ci impone; e questo non solo a diciannove anni. Dove si tira la linea oltre la quale non si dovrebbero accettare compromessi? Perché fermarsi alla prima esperienza sessuale? Perché non estendere il concetto, e non affermare, per esempio, che se si aspetta di trovare qualcuno che ci piaccia, e che ci ricambi, prima di avere una relazione, si rischia di far passare troppo tempo e comunque di non trovarlo mai?

 

Avere il primo rapporto sessuale dovrebbe essere una scelta di libertà, almeno quando si è ancora in tempo per fare queste scelte. Non dovrebbe, a mio parere, essere vissuto come un obbligo di scrollarsi di dosso l'inesperienza o la verginità solo per fare quel che fanno tutti; anche perché non è affatto detto che quel che fanno tutti sia sempre la cosa giusta da fare.

 

Perciò, il mio modestissimo, assai poco utile consiglio, resta quello dell'inizio: se drogatello ha paura è meglio che si dia un po' di tempo per vedere se trova qualcuno che, di questa paura, non voglia approfittarne e, anzi, se ne faccia carico, e che abbia abbastanza rispetto di sé stesso da non ritenere per forza di dover essere l'ennesima preda nel carniere di qualcun altro.

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  • 4 weeks later...

Io penso che noi tutti abbiamo un metro di valutazione diverso,c'è chi dice che la prima volta può essere brutto o chi dice che la prima volta deve essere stupendo.

Spero che parlarti della mia esperienza possa aiutarti.

 

Anche io avevo paura del sesso in generale,ma principalmente con gli uomini ed anche io ho ricevuto un sacco di proposte di sesso,poi una volta ho conosciuto un ragazzo dalle molte esperienze...con lui mi trovavo molto bene anche lui sapeva della mia verginità,e anche lui mi chiese una cosa a tre (da evidenziare che all'ora avevo molta confusione sulla mia sessualità, così,mi propose di farlo con lui e con una donna). Anche io come te gli risposi di no e che non me la sentivo e che sicuramente avrei rovinato tutto il divertimento.

Il tempo passa e dopo qualche mese mi ritrovo in macchina con lui, nei sedili posteriori, e con dei suoi amici ,nei sedili anteriori che dovevano scegliere che strada prendere....lui incominciò a toccarmi e a darmi piacere senza però farci notare. Due giorni dopo lo chiamai e gli dissi che mi sentivo pronta che lo volevo fare,lui riusci a mettermi al mio aggio e tutto, ma niente.

Nonostante la completa sintonia,attrazione anche e tutto il resto non sono riuscita ad andare fino infondo...dopo 4 mesi mi ritrovai a fare l'amore con una donna nonché la mia attuale fidanzata. Ma sappi che anche con lei all'inizio è stato un pochino difficile mi sono sforzata fin dove potevo per fare delle determinate cose,ma alla fine è stato bello.

 

Con tutta questa pappardella, voglio dirti che bisogna imparare a superare le proprie paure ma con la testa sul collo, nel senso che non devi violentarti psicologicamente per andare a letto con qualcuno, ma vedi fin dove puoi arrivare. Se con quel ragazzo ti trovi bene,e vedi che ti rispetta affidati a lui, se però vedi che non ci riesci, valuta anche l'altra strada e cioè le donne. (Forse molti di voi penseranno che il ragazzo che mi propose di fare sesso a tre non mi rispettava,ma sono punti di vista.) la verginità è molto importante quindi vivilo con tranquillità prima di tutto con te stesso ,anche perché una persona non può toglierti la paura di qualche cosa.

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Non preoccuparti, ci penso io ad istruirti u.u xDDD

Scherzi a parte, penso che avresti ragione a cercare qualcuno con cui fare sesso senza troppe paranoie. Concordo al 100% con chi ti dice che è pericoloso farsi degli ideali romantici sulla prima volta, però c'è sempre da considerare che il sesso è così piacevole proprio perché non è solamente una questione fisica. Nel sesso entra in primo piano il fattore emotivo, almeno secondo la mia esperienza.

Ora, se il fatto di farlo con uno che sostanzialmente ti considera come un oggetto ti arrapa, ossia se fa scattare in te quella scintilla masochista che ti scioglie come un facocero in calore, allora DEVI prendere la palla al balzo. La tua prima volta, con tutte le ansie e le paure che ne derivano, più la consapevolezza che questo tizio ha come interesse nei tuoi confronti solo il tuo orifizio anale e/o i tuoi organi genitali: beh, tutto questo è un mix esplosivo.

Viceversa, se il tuo lato emotivo è più votato al bisogno di sicurezza e di conforto, o magari di complicità... allora ti consiglierei di aspettare a farlo. Non perché potresti pentirti di aver gettato un qualche ideale vuoto, fortunatamente scarnificato dai secoli, come la verginità; ma piuttosto perché rischi di crearti un'immagine di questa persona come non è affatto (gentile, rispettosa ecc.) e, al momento opportuno, renderti conto che quell'immagine che ti eri costruito non aderisce alla realtà. Questo ti porterebbe a fare sesso con uno stato d'animo non adeguato, controvoglia. Ti sentiresti violato e contaminato da qualcuno che non ti dice nulla.

Secondo me un orgasmo vuoto è solo una sgradevole perdita di tempo ed energia.

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