Jump to content

Innamorarsi della situazione più che della persona


davi89

Recommended Posts

Credete che possa capitare di innamorarsi più di una situazione che di una persona ?

 

Mi spiego meglio: può capitare che alla base di un rapporto ci sia più un bisogno di amore, il desiderio di avere una persona al proprio fianco, il piacere che si prova nel sapere che si può sempre contare su di lui, nel sapere che si è passati da sogni bellissimi ma impossibili a qualcosa di reale da costruire giorno dopo giorno? Insomma, innamorarsi della propria relazione, ma non della persona che si crede di amare... Un esempio concreto può essere quello di una persona che, bisognosa di amore, si lega magari non al primo che capita, ma a qualcuno verso cui non nutre un amore, un affetto, un'amicizia profondi, solo per il suo bisogno di amore.

 

Io credo che sia possibile, e che in questi casi, quando ci si accorge che l'amore che si nutre nasce più da un bisogno egoistico che da una reale condivisione, da un reale innamoramento reciproco, da un reale "noi", allora si può soffrire molto... Perchè ci si rende conto della falsità di quanto si è provato, e soprattutto ci si rende conto di quanto poco noi siamo capaci di capirci realmente, di leggere correttamente quello che proviamo dentro di noi.

Link to comment
Share on other sites

Certo che può capitare. Un sacco di cose possono capitare al mondo.

Però credo che se si è un attimo onesti con se stessi sia qualcosa di facilmente sgamabile e se non ce ne accorgiamo è perché non vogliamo.

Link to comment
Share on other sites

X Madoka,

 

purtroppo a mio parere non è così facile rendersene conto. Spesso per capire i reali sentimenti che si provano occorre tempo. Altre volte i sentimenti che proviamo sono un misto di tante cose... Pensiamo a quando la persona ci piace moltissimo, da molti punti di vista, ma a poco a poco ci accorgiamo che i caratteri sono difficilmente conciliabili, che le cose non funzionano, e non ci sentiamo realmente un "noi"... Con il tempo ci si rende conto se davvero si vuole condividere una storia con una persona, e perchè. Ma non è facile nella maggioranza dei casi.

Link to comment
Share on other sites

purtroppo a mio parere non è così facile rendersene conto. Spesso per capire i reali sentimenti che si provano occorre tempo. Altre volte i sentimenti che proviamo sono un misto di tante cose... Pensiamo a quando la persona ci piace moltissimo, da molti punti di vista, ma a poco a poco ci accorgiamo che i caratteri sono difficilmente conciliabili, che le cose non funzionano, e non ci sentiamo realmente un "noi"... Con il tempo ci si rende conto se davvero si vuole condividere una storia con una persona, e perchè. Ma non è facile nella maggioranza dei casi.

 

Sono d'accordo.

Link to comment
Share on other sites

La disperazione può manifestarsi in molto modi...

 

questo è uno di quelli!!!

 

Poi c'è sempre chi ama più la situazione che le persone in sè, e questo perchè quest'ultimi soggetti sono mancanti...

Link to comment
Share on other sites

Se si ci innamora di ciò che l'altro ti dà, di come ti rende la vita, non si ci innamora della situazione?

Trascurando la mera bellezza fisica che è imprescindibile dall'altro, se si sta con un partner perchè la vita con lui è bella si ci innamora di lui come persona o di ciò che con lui si è creato? E come si fa a capire dove sta l'amore in questo caso? Non è forse usuale che se la situazione non c'è non si ci innamora pur con un partner dalle mille qualità? Non è forse vero che ci sono grandi momenti della vita in cui si cerca stabilità, fiducia e comprensione e che queste sono SITUAZIONI?

 

Vorrei capire che differenza stiamo facendo qui.. alle volte questo bianco e nero non riesco proprio a seguirlo (mia mancanza)

Link to comment
Share on other sites

X Aquarivs

 

beh, ma io mi chiedo come si può condividere una storia con una persona, solo perchè si ha bisogno di "stabilità, fiducia e comprensione" .

O meglio , può capitare , ma l'importante è che non si inganni l'altro .

In realtà a mio parere abbiamo bisogno di stabilità, fiducia e comprensione, ma queste potranno arrivare solo se c'è un amore realmente profondo e condiviso, e non un bisogno egoistico . A lungo andare non si può più recitare , non si può più fingere ciò che non è , e anche la persona più insensibile o meno capace di capire sè stesso , vede bene che quando arriva questa consapevolezza , non ha più senso andare avanti .

In ogni caso , se uno sta con una persona , soprattutto agli inizi , non perchè ne è realmente innamorato , ma per mille altri motivi , al giorno d'oggi sarà molto difficile costruire per lui qualcosa . E non sarebbe sicuramente una situazione felice .

 

Dico questo perchè a me è capitato: credo di essermi reso conto che, quello che pensavo fosse amore, interessamento sincero per una persona, si sta rivelando felicità perchè finalmente avevo un "ragazzo", finalmente potevo provare sulla mia pelle cosa voglia dire. Niente di male, del resto ad amare si impara amando, e una prossima volta magari starò più attento all'autenticità dei miei sentimenti , ma sicuramente non poteva durare , e così si sta dimostrando.

 

 

 

 

 

 

 

X purospirito

 

a quanto pare, tu dici che chi è in grado di amare una persona per quello che è, e non per un bisogno egoistico, è molto raro...

Beh, credo che tu abbia ragione !

 

Se penso a tutte le volte che ho percepito e percepisco la sensazione della falsità di una storia d'amore, sia mia che altrui... Penso per esempio alla fretta che io ho avuto di presentare il mio primo ragazzo ai miei amici, ai sogni ricorrenti di presentarlo il più in fretta possibile in famiglia... Come se volessi "mostrarlo"... Questo è proprio un classico esempio di come si voglia stare insieme ad una persona più perchè si vuole che questa ci "dia" quello che sogniamo, più che perchè abbiamo un amore profondo...

 

Insomma, io credo che sia raro proprio perchè, sinceramente, anche io non sono stato ancora forse capace di sentimenti veri!

Edited by R.POST
DOPPIO POST
Link to comment
Share on other sites

X Aquarivs

 

beh, ma io mi chiedo come si può condividere una storia con una persona, solo perchè si ha bisogno di "stabilità, fiducia e comprensione" .

Così come si sta con qualcuno per i suoi soldi, per il prestigio, per la posizione, per la bellezza, per la sua famiglia, per i momenti che si possono vivere e bla bla bla..

 

O meglio , può capitare , ma l'importante è che non si inganni l'altro .

In realtà a mio parere abbiamo bisogno di stabilità, fiducia e comprensione, ma queste potranno arrivare solo se c'è un amore realmente profondo e condiviso, e non un bisogno egoistico . A lungo andare non si può più recitare , non si può più fingere ciò che non è , e anche la persona più insensibile o meno capace di capire sè stesso , vede bene che quando arriva questa consapevolezza , non ha più senso andare avanti .

Questo dipende ESCLUSIVAMENTE dai fattori sui quali si basa la relazione.

 

 

In ogni caso , se uno sta con una persona , soprattutto agli inizi , non perchè ne è realmente innamorato , ma per mille altri motivi , al giorno d'oggi sarà molto difficile costruire per lui qualcosa . E non sarebbe sicuramente una situazione felice .

 

 

Non mi pare che AL GIORNO D'OGGI le altre dinamiche stiano andando tutte rose e fiori eh..

Link to comment
Share on other sites

Penso che sia possibile, infatti ho sempre avuto paura che, non conoscendo praticamente nessun gay, cerco di mettermi col primo che incontro perchè "sennò quando mi ricapita".

Link to comment
Share on other sites

  • 3 weeks later...

Beh è senz'altro possibile.

Non è una cosa piacevole per la persona che sta con colui al quale capita, però è una cosa che succede spesso, specialmente se l'atmosfera del rapporto risulta idilliaca.

 

Quando ci si sente soli e inutili, quando si è reduci da un rapporto sentimentale intenso, quando si ha bisogno di una spalla su cui piangere, se c'è un ragazzo/a con cui poterlo fare, è difficile non attaccarsi, anche se magari verso questo ragazzo i sentimenti non sono così forti o comuque non è lui il perno che ci tiene legati alla situazione, bensì la situazione stessa.

 

A me per ora non è mai capitato, ma non escludo che in futuro potrebbe succedere.

Link to comment
Share on other sites

è possibilissimo, ma secondo me dopo un po' si capisce che non è vero amore.

è come la passione, o forse è la stessa cosa in questo caso.

consumi, consumi fino a quando non ti rendi conto che era solo passione o che ti piaceva la situazione creatasi

Link to comment
Share on other sites

Più che innamorarsi di una situazione, qui mi pare si tratti della specifica situazione

di un primo fidanzamento, per giunta gay ( e quindi col corollario non indifferente della

presentabilità della storia: col rischio cioè di volere il "bravo ragazzo" per dimostrare agli

altri una serie di cose che mediamente gli etero escludono possano accadere tra gay )

 

Il problema non è desiderare, stabilità, fiducia, comprensione, piuttosto che desiderare l'esatto

contrario o cose diverse, bensì avere desideri inautentici per venire incontro ai giudizi e alle

aspettative degli altri.

Link to comment
Share on other sites

Credo che a volte sia normale proittarsi in una situazione, quando alcuni bisogni prendono vigore tra l'immaginarsi in un modo e il provare ad essere il tale modo a tutti i costi il passo è breve. Se si desidera veramente vivere un grande amore diventa normale che il primo sentimento che si avvicini in qualche modo a questo venga enfatizzato fino a renderlo reale, la differenza sta poi nel riconoscere questa situazione anche perchè non avere il coraggio di chiuderla finirebbe con l'essere distuttivo per entrambi. Per quel che riguarda la voglia di far conoscere subito il tuo ragazzo alle tue amiche non credo sia un modo per legarlo ancor più a te, ma la semplice esigenza di urlare (dopo aver sentito per anni le loro storie, le loro emozioni, i loro dubbi e i loro progetti di vita) che anche tu vivi o sei capace di vivere una situazione analoga, un pò come i bimbi in piscina: sai nuotare tu? Allora lo so fare anche io!!!

Link to comment
Share on other sites

@@Hinzelmann

 

non sono del tutto d'accordo... Voler presentare il proprio ragazzo in famiglia o tra gli amici non significa voler mostrare loro qualcosa, o voler venire incontro alle loro aspettative o ai loro giudizi,

 

ma più che altro voler coinvolgere la persona a cui si pensa di voler bene nel proprio mondo... E viceversa rendere partecipi le persone a te più care di una persona che ritieni importante per la tua vita! Certo, non sono certamente cose da fare dopo che magari ci si conosce pochi mesi, o almeno io la penso così.

 

Resta il fatto che bene o male anche questa è un'aspettativa, e per rimanere nel tema, non è certo su questi presupposti che si può portare avanti una storia d'amore! Anche questa fa parte di una "situazione" a cui ci si può affezionare, ma che rischia di essere ben lontana dall'amore vero e proprio .

Link to comment
Share on other sites

miss.lancaster

Quando ci si sente soli e inutili, quando si è reduci da un rapporto sentimentale intenso, quando si ha bisogno di una spalla su cui piangere, se c'è un ragazzo/a con cui poterlo fare, è difficile non attaccarsi, anche se magari verso questo ragazzo i sentimenti non sono così forti o comuque non è lui il perno che ci tiene legati alla situazione, bensì la situazione stessa.

E questa è una grande verità... purtroppo!

E' "normale" che ci si attacchi ad una persona/situazione solo perchè si è in un momento buio della nostra vita...

 

Resta il fatto che bene o male anche questa è un'aspettativa, e per rimanere nel tema, non è certo su questi presupposti che si può portare avanti una storia d'amore! Anche questa fa parte di una "situazione" a cui ci si può affezionare, ma che rischia di essere ben lontana dall'amore vero e proprio .

 

Sicuramente non sono dei presupposti per portare avanti una storia. Soprattutto perchè si rischia di far male alla persona con cui ci si mette.

 

E' una sottile linea tra egoismo puro e necessità di stare bene.

Link to comment
Share on other sites

Desideri inautentici, non significa - beninteso - che lo

siano in assoluto ed in teoria. E' chiaro che l'insieme di quelle

caratteristiche, fanno parte di una legittima proiezione su cosa

può essere una relazione in prospettiva ; una relazione però non

è l'innamoramento, che è la fase che precede la possibilità

di una relazione.

 

Nella prospettiva gay presentare il proprio partner in famiglia

ha un significato specifico ( che dipende anche da come è stato

recepito il proprio CO ) che non va sottovalutato ad una giovane età

nei suoi sottintesi psicologici. Tu mi dai una visione molto buonista

e pacificata, di fatto non conflittuale, quello che dovrebbe essere in

un mondo ideale ( ma la tua famiglia in concreto come è ? )

 

O sei molto fortunato, o sei insicuro e ti addolcisci la pillola

 

Il fatto di sapere che occorre una storia solida prima di poterlo fare

non impedisce in generale di agire "come se" ( o di pensare anticipando

quel momento ) cioè di interiorizzare quella possibilità.

 

Ti dico questo, perchè la risposta "non mi sono realmente innamorato

ho solo proiettato dei bisogni egoistici" potrebbe ribaltarsi in:

 

" non mi sono innamorato perchè ho proiettato dei bisogni del mio ego"

( cancelliamo il giudizio morale che l'uso dell'espressione "egoismo" implica

e analizziamo quali sono i bisogni da affrontare in prima persona )

 

D'altronde lo hai scritto tu: per anni hai pensato all'amore come ad un

sogno "bellissimo e impossibile"...il chè implica non soltanto che nella

nostra fantasia tutto è perfetto perchè non c'è il confronto con la realtà

ma anche che c'è un sentimento generale per il quale la "cruda" realtà

nei fatti vincerà ( rendendo l'immaginazione un mero sogno irrealizzabile )

 

Questa è una tipica dinamica dell'insicurezza adolescenziale, ed agisce in

due modi: il primo, che ti è stato detto da tutti, un legittimo desiderio di riscattarsi

dal senso di isolamento, quando finalmente incontriamo un gay come noi con cui

si può costruire qualcosa ; il secondo è quello di proiettare su questa persona

dei bisogni reali in senso psicologico del tuo ego, bisogno che vanno capiti.

Link to comment
Share on other sites

@@Hinzelmann

 

Io sono fortunato perchè la mia famiglia è ok da questo punto di vista. Nell'eventualità succedesse, ci andrei molto cauto e lo farei credo solo dopo un bel pò di tempo e se realmente convinto di aver trovato la persona giusta, ma penso accetterebbero volentieri un eventuale ragazzo :-)

 

In realtà, con "innamorarsi di una situazione più che di una persona", intendevo anche la possibilità di innamorarsi realmente (magari con tutti i limiti della prima esperienza etc) , o almeno sentirsi realmente innamorati, provare sentimenti mai avuti prima, ma poi rendersi conto che con il tempo quella persona si rivela diversa da come ce l'aspettiamo, o da come l'abbiamo idealizzata ...

 

Però devo riconoscere che in parte anche tu hai ragione... :-)

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...