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Sono alla disperazione, anche se sembra assurdo


jeegcat

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Ho 44 anni e da circa 10 anni sto con un ragazzo. Purtroppo abitiamo un po' lontanucci lui in provincia di Pisa ed io in provincia di Arezzo. Abbiamo avuto sino ad ora una bellissima storia. Addirittura lui ha istaurato un bellissimo rapporto con la mia famiglia e con i miei amci e uguale per me nei suoi confronti. Siamo stati sempre bene insieme, naturalmente con alti e bassi e con problemi che sono caratteristici anche all'interno di una coppia, ma li abbiamo sempre affrontati. Premetto che lui è un tipo molto sicuro di sè e anche un po' individialista ed orgogliosissimo e un po' (tanto) egocentrico. Io invece sono un uomo un po' fragile ed ipersensibile e più bisognoso di avere una persona accanto. In questi ultimi tre anni purtroppo c'è stato un problema che mi ha sempre più fatto star male ed ora sono prorpio in un altro pianeta xchè non so cosa fare. Vi spiego..

Io ho un lavoro fisso (cosa nel momento difficile) a Firenze e una madre anziana da accudire e quindi momentaneamente non mi posso spostare.. Lui invece ha sempre lavorato stagionalmente e impieghi che non lo soddisfacevano e nel 2009 ha trovato un lavoro adatto a lui che, anche se stagionale, lo faceva sentire realizzato. Il problema è che era ancora più lontano e quindi era difficilissimo vedersi. Dal prossimo anno sarà invece assunto a tempo indeterminato. Io sono contento x lui, ma per quanto riguarda me non so cosa fare. Sto malissimo!! Non ci rivediamo più o solo due o tre volte l'anno?? Quello che mi ha ferito è che non ha mai discusso con me della situazione. Mi sono sentito fuori dalla sua vita. Poi là ha tutti i suoi amici del liceo, spiagge gay, locali gay. Ha tutte cose importanti, ma purtroppo non ha pensato che nella sua vita ci sono (o ci dovrei essere) anche io. A volte ho pensato che io sono per lui l'ultimo carro!! Vorrei lasciarlo, ma non ce la faccio, e mi rimane complicato anche starci insieme. La cosa che mi fa stare + male è che andrà ad abitare con un suo amico (menomale etero) e questo sarebbe stato invece un sogno che mi sarebbe piaciuto che realizzasse con me. Io capisco che il lavoro gli piace ed è importante.. ma almeno io se ero al suo posto avrei considerato anche la mia controparte, specialmente dopo tanti anni. Invece... Vabbè mi scuso per il poema che ho scritto, forse è stato solo uno sfogo!! Grazie

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Intendi dire che da Pisa si è spostato a Lucca-Versilia o a Taormina?

 

Perchè mi sembra strano che lui possa avere lontano da casa "tutti i suoi

amici del liceo"...ma se s'è spostato a Torre del Lago siete vicini e non si

è allontanato di molto.

 

Arezzo-Viareggio era un viaggio epico ai tempi del Granduca di Toscana,

in carrozza....prendi una badante per tua madre o lasciala sola per il WE

o affidala a qualche parente e vai a trovare il tuo amico.

 

Certo se ti metti a fare il "mammone" problematico ti mollerà, ma 'sta cosa

la devi superare tu

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Siete sicuri di aver chiarito tutto? Da quello che leggo mi pare che fra voi ci siano molte cose irrisolte e poco discusse, non solo in ambito lavorativo.

 

P.S. Anch'io sono di Arezzo. Toscana rulez? :hunter:

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Sicuramente il comportamento del tuo ragazzo cela qualche insoddisfazione che non ha mai voluto confessarti, altrimenti saresti stato la prima persona di cui si sarebbe preoccupata per lo spostamento lavorativo. Più che stare male e rimuginare, dovresti prendere in mano la situazione e affrontare il tuo ragazzo, che secondo me sputerà il rospo riguardo a qualche problema che tu, per ora, ignori.

 

Se così non fosse (non credo) e voleste quindi continuare a frequentarvi, beh, lo spostamento dev'essere alternato: una volta tu, una lui, e così via. Ma ti consiglio, anche per esperienza personale come ho già detto qui sul forum, di interrompere il rapporto qualora sia più gravosa la sofferenza del piacere di coppia.

 

Non ha senso torturarsi, se la questione diventa per molti aspetti insostenibile, è sempre meglio troncarla e farsene una nuova. So bene che a parole è facile ma nei fatti è arduo, ma non credo che tu guadagni molto nel continuare a mantenere in vita una relazione in "stato vegetativo". In bocca al lupo. ;)

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E' il mio stesso timore per il mio futuro in quanto figlio unico dovermi accudire della famiglia sacrificando se stessi.

 

Se hai fratelli o sorelle.. è loro obbligo fare un po' per uno. Per la badante.. beh dipende da te se ne vedi la convenienza. Però il tuo ragazzo potrebbe venirti a trovare nel week end (tipo dal venerdì sera alla domenica sera).. oppure visto che siete grandi non avete ancora pensato a una possibile convivenza? dico prima che lui trovasse un lavoro a tempo indeterminato (oro che cola in questi tempi di crisi)..

 

Io ci penserei molto bene invece di troncare la storia.. e soprattutto parlare parlare tanto con lui.

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Certo il presupposto minimo sarebbe poter ospitare e dormire insieme la notte

tu da lui quando puoi ( ti basta allungare da Firenze e lui deve fare CO con l'etero )

lui da te se tu non puoi ( suppongo che la vecchia sappia che sei gay e fidanzato )

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sinceramente, credo che lui stia agendo per il meglio, in modo egoistico ovviamente, ma anche perche nessuno penserà mai al nostro benessere quanto noi stessi. non mi sento di biasimarlo più di tanto - al suo posto probabilmente avrei fatto lo stesso. i fidanzati vanno e vengono, la vita lavorativa è solo una ed è tragicamente legata all'età che non concede perdite di tempo.

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Ricordami di non fidanzarmi con te, R.POST. ;)

Ad ogni modo l'età non è poca, a quarant'anni inoltrati è lecito avere voglia di famiglia e la situazione non è certo facile.

Ma a quanto (poco) si evince il tuo compagno non sembra essere molto interessato al tuo possibile disagio. Voglio dire, queste cose dovrebbero essere discusse assieme con pazienza, perciò se ti riesce parlagliene.

Se i bisogni sono conciliabili, il gioco è fatto, non sarà facile probabilmente, ma superabile.

Se i bisogni non sono conciliabili evidentemente anche i suoi sentimenti sono "stagionali" e non "a tempo indeterminato", in tal caso io cercherei una relazione più seria e intensa.

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Uno può essere sensibile ai disagi quanto vuole, dopodichè rimane il fatto

che uno abita in provincia di Arezzo ed ha il posto fisso a Firenze e l'altro

abita e lavora presumibilmente in Provincia di Lucca.

 

O si decide di andare a vivere insieme prima, dove uno dei due già lavora e

l'altro cerca lavoro in città ( nella fattispecie sarebbe stato Firenze ) o

in caso contrario si decide di non convivere ( come in questo caso ) perchè

sta bene ad entrambi, ma si accetta il rischio di non aver stabilizzato la relazione

in convivenza.

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