Jump to content

Di Pietro: alleanza PD-PdL è un "matrimonio tra maschi"


Fabio Castorino

Recommended Posts

Fabio Castorino

Ieri sera Di Pietro, ospite della trasmissione in prima serata di Bruno Vespa sulla crisi di governo, si è scagliato contro la possibilità di un governo di emergenza sostenuto sia dal PD che dal PdL, definendolo "un matrimonio tra maschi", volendo intendere che sarebbe una cosa contro natura.

Mi pare che i gay italiani dovranno stare molto attenti, alle prossime elezioni, a dare il loro voto a personaggi che si professano gay-friendly, ma che poi con certe gaffes rivelano un substrato omofobo.

Link to comment
Share on other sites

Evito di dire cosa penso dell'ex PM... che è meglio.

 

E non è la sua omofobia latente che dovrebbe indurre a non votare per IdV, ma la somiglianza con Grillo ed altri a fare le cose "troppo facili", come se ci fosse la ricetta unica per risolvere i problemi di un Paese e dei suoi cittadini.

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Io non lo considero proprio. Lui vive di antiberlusconismo. Tutto quello che fa, lo fa non perché sia giusto, ma in risposta a tutto ciò che fa e non fa Berlusconi. Diciamo che senza Berlusconi lui non ha senso d'esistere.

Link to comment
Share on other sites

Scusate, ma a me quelli che vanno contro a quelli che dicono cose "troppo facili" dicendo... cose troppo facili fanno sempre un po' inalberare.

 

Per rispondere al topic, non ho visto l'intervista in questione, ma a me che Di Pietro possa essere pieno di omofobia interiorizzata o meno interessa meno di zero. Se votare Di Pietro o meno è una scelta che io faccio in base alla sua azione politica, non a quello che pensa.

Per ora quello che si può dire sull'IdV è che è senza ambiguità pro-unioni civili, è uno dei soli tre partiti ad avere appoggiato la manifestazioni Uguali di qualche anno fa e si è dimostrato complessivamente (e non solo certi sui componenti, come nel PD) decisamente gay-friendly. Senza contare che è probabilmente tra i partiti più laici che attualmente siano in Parlamento, cosa che non si può dire di SEL e PD.

 

Può non piacere e non dico di votarlo, ma se dobbiamo parlare di politica parliamo veramente di politica. Sono stufo che ogni volta che si parla di IdV debba sentire che Di Pietro non sa parlare, che gli interessa solo Berlusconi o che ha fatto la tal gaffe. Meno male che era una colpa del berlusconismo l'aver posto l'uguaglianza tra capopartito e partito.

Link to comment
Share on other sites

Quoto Loip Garoi e Ben81. Io tutto questo "sostrato omfobico" in Di Pietro non ce lo vedo. Ha fatto un'innocente battuta, e poi ha parlato di "matrimonio" fra maschi, non di unioni civili, quindi dato che a noi non interessa il matrimonio "etero" fra maschi ma il riconoscimento della reversebilità della pensione e cose così, potremmo allegramente sorridere anche noi :roll:

E scusate , se Di Pietro sarebbe omofobo, chi ha contribuito a bocciare la legge sull'omofobia, tipo la teodem del Pd Binetti, cosa sarebbe? gay friendly? :roll:

Link to comment
Share on other sites

Madonna mia, e che mai avrà detto.

Il paragone, visto da un eterosessuale indirizzato ad eterosessuali, calza a pennello.

Non ha mai voluto intendere un "contro natura" ne nient'altro.

Ha semplicemente detto PD e PDL insieme sono come 2 maschi nella stanza da letto, ergo non combinano un cazzo. (infatti non fanno figli)

E' semplicemente...vero, e rende perfettamente l'idea.

Ormai si grida all'omofobia per qualsiasi stronzata

 

Oh, io ovviamente voto idv :asd:

Link to comment
Share on other sites

Vabeh, ma è Di Pietro.

Forse poteva dire "sono come due leoni maschi in una gabbia".

Ripeto, rigorosamente secondo me, ormai stiamo arrivando all'esagerazione, sopratutto perche' ormai anche i giornali ci marciano e titolano parole non dette.

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

La mia non è illazione non fondata. Il problema della politica italiana è per l'appunto questa: si parla dei problemi, non perché esistono sempre e comunque al di là del governo o dell'amministrazione, ma per smontare l'amministrazioe o il governo. Sinceramente mi sono stancato di sentire la pletora di politici che parla del dissesto idrogeologico quando c'è una catastrofe naturale prevedibile ma non prevista dalla giuta comunale o dal governo. Vorrei che si parlasse per problemi e soluzioni in senso assoluto. Se Di Pietro si dimostrasse all'altezza, non farei altri che ritirare le mie impressioni iniziali, però sta di fatto che questo atteggiamento non è buono.

Per quanto riguarda la battuta infelice, se è un uomo coerente si scusa e fa ammenda. Non è sintomo di omofobia fare delle battute a carattere omofobico, ma di superficialità e luoghi comuni che fuoriescono dal background italiano, che non è certo dei migliori.

Link to comment
Share on other sites

Fabio Castorino

Ricordatevi che Di Pietro aveva messo in lista e fatto eleggere in Parlamento Scilipoti, che è ferocemente omofobo e al suo ultimo convegno si è scagliato violentemente contro i gay e ha invitato come ospite d'onore Saya del Movimento nazista.

Link to comment
Share on other sites

Fabio Castorino

Il video che hai linkato riguarda la tramissione di Belpietro, invece quella sul matrimonio tra maschi l'ha detta da Vespa. Questo dimostra che non si tratta semplicemente di una gaffe, ma di un concetto di cui è profondamente convinto tanto da ripeterlo più volte.

 

Pubblicato in | News gay

 

Tags : accuse omofobia, Antonio Di Pietro, News gay

 

Accuse di omofobia per Antonio Di Pietro

 

Il leader dell’Italia dei Valori è stato accusato di omofobia per un esempio poco calzante fatto di fronte ai media.

 

Ieri sera da Vespa, nella foga oratoria, rivolgendosi alla Bindi e La Russa, Di Pietro ha definito l’accordo come ‘matrimonio tra uomini’, sottolineando l’assurdità della nascita di un governo tecnico. E questa mattina a Canale 5 ha precisato anche meglio: ‘Si accorgeranno che non possono stare insieme perché due maschi dentro la camera da letto non fanno figli e a quel punto sarà rilanciato il ‘patto di Vasto’ tra Pd, Idv e Sel. Appena il clima politico si surriscalda emergono i pensieri più triviali e arcaici di leader, che hanno bisogno di offendere a turno i gay, gli ebrei, i neri, gli zingari, i disabili e così via, incapaci di rispettare le cittadine e i cittadini italiani. Nel giro di nemmeno dodici ore per scagliarsi contro il possibile sostegno di Pdl e Pd a un governo presieduto da Mario Monti, è riesciuto ad insultare le persone omosessuali. Il messaggio lanciato dal leader politico sembra assai chiaro: l’accordo tra le più importanti forze politiche è innaturale come l’unione tra due uomini. Non c’è molto da dire.“, queste le parole di Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.

Link to comment
Share on other sites

Quindi, in poche parole, il paragone non sta nel fatto che l'unione tra due uomini è una cosa contro natura ma nel fatto che è sterile.

 

Certo, decisamente non politically correct né appropriata, ma meno grave di quel che sembrava.

Link to comment
Share on other sites

Ah leggendo la notizia su un altro sito non avevo capito che l'avesse ripetuto più di una volta. Questo non toglie che il senso possa essere sempre lo stesso (cioè niente di "volontariamente" omofobico), anche se dato che il clima non è dei migliori bisognerebbe stare più attenti per evitare questi risultati.

Link to comment
Share on other sites

Fabio Castorino

di Matteo Winkler | 10 novembre 20

 

Se anche Di Pietro

Pdl e Pd, destra e sinista, non possono stare insieme perché due maschi dentro la camera da letto non fanno figli“.

 

Così ha detto Antonio Di Pietro, in due occasioni tra ieri sera e oggi, con una di quelle sue frasi prive di congiunzioni. Due volte. Come se le baggianate andassero sempre ripetute, come per dei sordi o per convincere chi ancora fa fatica a crederci.

 

A credere che un leader di una forza di centrosinistra,da sempre impegnata nella difesa delle diversità e che in passato ha presentato l’unico disegno di legge decente in materia di lotta all’omofobia, possa ad un tratto diventare omofobo.

 

Già, perchè non si tratta di una battuta d’osteria, come qualcuno vorrebbe farci credere. Né di un’affermazione dettata dalla concitazione del momento, quando un governo barcolla e cade dopo tre anni di estenuante opposizione. No, questa volta il messaggio è chiaro: l’impossibilità politica di un’alleanza tra destra e sinistra è paragonata a una vicenda umana (una coppia di maschi) che di politico non ha proprio nulla. Caro Di Pietro questa volta, proprio, non c’azzecca!

 

Dopo queste battute abbiamo finalmente capito che, oltre alla mancanza assoluta di lungimiranza politica, la nostra classe di governo (attuale o potenziale che sia) non ha nemmeno la cultura del rispetto. Il rispetto minimo che imporrebbe anzitutto di non parlare di cose che non c’entrano nulla col discorso. E che imporrebbe, inoltre, di non usare come termine di paragone un diritto fondamentale, come quello che hanno due uomini o due donne di viviere liberamente, anche in camera da letto se lo vogliono (ma anche fuori, sia chiaro!), la loro vita di coppia.

 

Non è sufficiente mostrare passione per le cause dei diritti civili e delle libertà fondamentali, come può essere la partecipazione al Gay Pride, se poi si cade su battute di questo tipo. Uno può anche partecipare a mille Pride in mille città diverse, e tuttavia continuare a pensare che i gay e le lesbiche sono delle persone strane, sul cui amore si può sempre scherzare e sul cui affetto e legame è sempre consentito esporsi in termini di allegorie e dileggio. Che sia questo il caso, mi sembra fuor di dubbio.

 

Ci lamentiamo perché Berlusconi ha portato l’Italia fuori dall’Europa. Caro Di Pietro, lei oggi ha segnato un passo ulteriore di questo percorso: dall’Europa dell’economia siamo fuori da un bel pezzo, e oggi lo siamo un po’ di più dall’Europa del diritto. Quell’Europa il cui trattato costitutivo parla, nel suo incipit, della dignità della persona.

 

Mi chiedo se ne sia a conoscenza.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/10/anche-pietro/169723/

Link to comment
Share on other sites

Io negli ultimi due anni ho fatto parte dell'Idv. Mi sono fatto il mazzo a raccogliere firme, non sapete quante, per referendum, proposte di leggi popolari, sono stato a noiosissime riunioni e poi il Popolo Viola e il NoBDay, successi ma anche amari risvegli dopo desolanti sconfitte elettorali.

 

Nell'Idv c'è gente con passione politica che si presta in nome di ideali come legalità, costituzione e badate bene, anche diritti civili per le minoranze. Ora mi da enormemente fastidio ogni volta sentire chi semplifica per emerita ignoranza, il lavoro di molte persone che si adoperano per capire e migliorare la situazione di tutti quanti.

 

Di Pietro ha detto questa roba? Scusate ma voi mi confermate di essere vittime di una realtà mediatica che travisa i fatti. Siete voi per primi vittime della realtà berlusconiana che non ha come riferimento i fatti, ma solo l'apparenza, la maschera di cerone della televisione. Uscite di casa, scendete nelle piazze e vedrete che la bandiera Idv campeggia in tutte le manifestazioni che rivendicano i diritti civili, dai rom a quelle dell'antisemitismo financo all'Europride. Ma immagino che per voi niente vale al confronto di conferenze stampa e serate tv.

 

Detto questo, tuttavia ... sì, ho pronunciato il temibile tuttavia del tutto e contrario di tutto. Io mi sono lentamente discostato dall'Idv proprio per queste ragioni. Nonostante l'indiscutibile impegno civile del partito, mi sono trovato spessissimo, sempre, contro un muro d'insensibilità rispetto alle tematiche dei diritti dei gay. Sapete quei sorrisetti di sufficienza, quei non detti ma chiaramente espressi in sguardi che sottolineano una sottovalutazione del problema. Tant'è che a volte mi sono addirittura meravigliato quando improvvisamente si prendevano iniziative per i diritti civili delle unioni omosessuali, perché non ne avevo mai sentito discutere prima, manco accennare nelle riunioni, ma così, come fossero decisioni occulte, tutti immediatamente si trovavano d'accordo nel perorare una causa che, a mio avviso, veniva ritenuta ancor più minoritaria, proprio ignorata.

 

Io ne ho risolto che la loro fosse solo una posizione opportunistica, non più e né meno della posizione di FLI. Nel senso che combattono una battaglia che non sentono e intimamente, sotto sotto, manco approvano; ma gli serve per identificarsi in quel liberismo moderno di stampo nord europeo che emulano e aspirano di importare anche in Italia. Ora da gay questo non mi basta e ho preso le dovute distanze, ma badate bene a non gettare il bambino con i panni sporchi.

 

Io non sono comunista e mi ritengo un liberal democratico, anelo alla rivoluzione liberista del merito, che lascia all'individuo l'autodeterminazione di se stesso, sia nell'ambito economico sia in quello morale. Per quelli come me Idv e Fli sono, a malincuore, gli unici riferimenti credibili, che danno la speranza in uno spazio politico laico e progressista nel senso stretto del termine laico e progressista scevro dalla parole socialista e comunista. Tutti nel pieno rispetto delle proprie differenze, ma capaci di convivere perché condividono una costituzione, intendendola come soggetto centrale della condivisione dello stato.

 

PDL e Pd non sarà come un matrimonio tra maschi, ma certo un'inculatura ce la rifila a tutti, permettendo di sopravvivere a una classe dirigente logora e opportunista che dura da decenni e sta cercando di pararsi le terga ancora una volta.

 

Nello sfacelo in cui ci troviamo, scusate se ve lo dico, ma a me pare proprio di ascoltare l'omosessuale dei soliti idioti che s'inalbera per ogni facezia urlando istericamente "omoooosessuuuuaaaaleeee".

 

A parer mio, prendiamo nota e non dimentichiamocelo, ma in questo momento montare sto teatrino lo trovo seriamente grottesco.

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Prima cosa: Stiamo parlando di Di Pietro, non del partito, il partito non è chi lo guida.

Seconda Cosa: A me pare che possiamo sentirci liberi di criticare le esternazioni poco felici, solo quando non siamo dentro il partito di riferimento. Ha fatto un esternazione poco felice, si potrà avere il diritto di dire che l'esternazione è poco felice.

Terza cosa: sono convintissimo che anche tra le fila del Pd ci si faccia il mazzo tanto, ma lo si fa, in teoria, perseguendo l'ideale di fondo, non chi governa.

 

Sei d'accordo che abbia fatto un esternazione infelice?

Io sono parlzialmente d'accordo con la tua analisi.

Link to comment
Share on other sites

Non è vero Greed. Qui si è parlato sia di Di Pietro sia dell'IdV. Infatti Castorino ha aperto il topic con un "non votatelo" in pratica, e altri l'hanno seguito.E' questo che non mi piace e che trovo un ragionamento politico stupido.

Poi se volete organizzare una protesta per far capire che certe esternazioni non sono accettate allora vi dico che sono con voi. Ma dare indicazioni di voto per questa sciocchezza, soprattutto tenendo presente quali sono le alternative, non l'accetto.

Link to comment
Share on other sites

Quindi, in poche parole, il paragone non sta nel fatto che l'unione tra due uomini è una cosa contro natura ma nel fatto che è sterile.

 

Certo, decisamente non politically correct né appropriata, ma meno grave di quel che sembrava.

 

La penso allo stesso modo.

Di Pietro è quello che è per quanto riguarda la diplomazia, ma arrivare a dire che il suo paragone è omofobico e non avventato significa stare in allerta per davvero poco. Invitare poi al non voto del tale politico è una cosa che andrebbe lasciata alla volontà degli individui, tanto più che l'uscita infelice è stata riportata in maniera incompleta.

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Io non ho dato indicazioni sul voto. Ho detto come la penso. E' stato fabio castorino a darle. Io ritengo che siano criticabili le sue esternazioni. So distinguere ciò che è omofobia e ciò che è dato da un background omofobico generalizzato.

Link to comment
Share on other sites

io sinceramente faccio un po' fatica a leggere dell'omofobia in quella frase...insomma è palesemente vero che due uomini non possono fare un bambino e lui ha detto quello, non ha parlato di unioni, matrimoni, amore o sesso, ma di procreazione. Anzi ora che ci penso mi pare di aver visto un video su youtube in cui difendeva Luxuria e si schierava assolutamente dalla nostra parte. Al di là del video mi pare che l'IDV si sia sempre schierata a favore della comunità gay quindi mi pare esagerato preoccuparsi di una frase a mio avviso molto innocua.

Link to comment
Share on other sites

Scusate, ma a me quelli che vanno contro a quelli che dicono cose "troppo facili" dicendo... cose troppo facili fanno sempre un po' inalberare.

 

Per rispondere al topic, non ho visto l'intervista in questione, ma a me che Di Pietro possa essere pieno di omofobia interiorizzata o meno interessa meno di zero. Se votare Di Pietro o meno è una scelta che io faccio in base alla sua azione politica, non a quello che pensa.

Per ora quello che si può dire sull'IdV è che è senza ambiguità pro-unioni civili, è uno dei soli tre partiti ad avere appoggiato la manifestazioni Uguali di qualche anno fa e si è dimostrato complessivamente (e non solo certi sui componenti, come nel PD) decisamente gay-friendly. Senza contare che è probabilmente tra i partiti più laici che attualmente siano in Parlamento, cosa che non si può dire di SEL e PD.

 

Può non piacere e non dico di votarlo, ma se dobbiamo parlare di politica parliamo veramente di politica. Sono stufo che ogni volta che si parla di IdV debba sentire che Di Pietro non sa parlare, che gli interessa solo Berlusconi o che ha fatto la tal gaffe. Meno male che era una colpa del berlusconismo l'aver posto l'uguaglianza tra capopartito e partito.

 

Ti straquoto. Nient'altro da aggiungere.

Link to comment
Share on other sites

Stiamo parlando di Di Pietro

Un uomo del Sud, con un livello culturale che non è proprio quello di Rita Levi-Montalcini o Habermas

 

A me basta che nel suo programma venga difesa la dignità e i diritti della comunità LGBT, e politicamente è l'unica cosa che conta.

 

Il suo partito, assieme a SeL e Federazione della Sinistra, è uno dei pochi che ha proposte chiare a favore della comunità LGBT

 

Io non sono comunista e mi ritengo un liberal democratico, anelo alla rivoluzione liberista del merito, che lascia all'individuo l'autodeterminazione di se stesso, sia nell'ambito economico sia in quello morale.

 

Infatti gli indirizzi neo-liberisti proposti dalla BCE e dal FMI garantiranno molto autodeterminazione agli individui, soprattutto a quelli che non hanno nessuna colpa di questa crisi economica :sisi:

 

(Scusate, lo so che è OT, ma non ho resistito)

Link to comment
Share on other sites

a me Di Pietro non piace. Ma non per questa battuta, ma un po' per tutto il resto...

 

comunque non è la frase più omofoba del mondo, io non ne farei un caso. Forse semplicemente rispecchia chi la ha pronunciata, che non ha una cultura e un passato gay friendly, ma ha comunque aperto con il suo partito ad un programma favorevole ai diritti dei gay.

 

Di certo è stata un'uscita un po' infelice, quantomeno poco furba da uno che vuole prendere anche i voti dei gay.

Link to comment
Share on other sites

Che uscita infelice, da idiota. Anche se, dal titolo, pensavo peggio.

Eppure, in tema di diritti delle minoranze è sicuramente più affidabile Di Pietro della maggior parte dei Parlamentari.

C'è da dire, però, che i discorsi da osteria sembrano essere una costante comune a tutti i colori politici, e questo non è certo l'ideale.

Link to comment
Share on other sites

Guardate, se si vuole essere realmente maliziosi nei confronti dell'IDV

e chiedersi come mai difende i diritti lgbt pur con una cultura interna al

partito non esattamente sensibile al tema, ed un leader che ha un certo

approccio culturale, il discorso è semplice.

 

L'IDV appoggia i diritti Lgbt, perchè il PD non lo fa

 

Nel momento in cui Veltroni crea il PD e decide di allearsi con l'IDV

regala a Di Pietro una "rendita di posizione" che prima apparteneva

alla galassia della cd. Sinistra radicale + la piccola area PSI-Radicali.

 

E' ovvio quindi che Di Pietro ha dislocato il partito in modo da occupare

lo spazio che Veltroni gli ha lasciato libero e disponibile.

 

Prova ne è l'imbarco di Grillini ( il PD scarica Grillini e Di Pietro lo

raccoglie ) come di altri critici nei cfr. dell'operazione PD

 

Il problema dell'IDV è che ti candida Franca Rame, ma anche Sergio

de Gregorio ( ex Forza Italia campano che una volta eletto tornò all'ovile

lasciando il governo prodi nelle peste )

 

L'IDV in senso formale e giuridico nasce come Partito Politico solo nel 2009-2010

prima era una associazione culturale in cui il potere era concentrato sul solo Di Pietro.

Stiamo quindi parlando di un neo-partito o di un partito neonato, perchè prima era

un'altra cosa...lontana anni luce dall'Europa.

 

Ora si tratta di vedere se questo nuovo soggetto politico riesce a darsi un

profilo politico in senso culturale al di là della leadership Di Pietro, perchè

per ora è stato solo un "contenitore di dissensi" che ha accolto qualunque

portatore di voti ( vedi anche Scilipoti )

Link to comment
Share on other sites

Fabio Castorino

Io non ho dato "indicazioni di voto" (d'altronde chi sarei per darle?) Ho semplicemente fatto notare che le esternazioni di Di Pietro mi fanno pensare che nella cultura politica sua e del suo partito la difesa i diritti GLBT sia un elemento molto superficiale, e che nel profondo persista una mentalità omofoba. Le cose che ha scritto Silverselfer sulla sua esperienza come militante dell'IDV l'hanno confermato. D'altronde se personaggi omofobi come Scilipoti sono stati candidati ed eletti, significa che la sensibilità al tema dei diritti civili non è considerata una precondizione per far parte del partito. Non vorrei che la difesa dei diritti gay sia stata inserita nel programma del partito solo per antiberlusconismo, che è la caratteristica principale e la ragione stessa di esistere dell'Italia dei Valori. Temo che Di Pietro e i suoi si siano detti: dei diritti degli omosessuali non ce ne fregherebbe nulla, ma visto che Berlusconi è contrario noi dobbiamo essere favorevoli.

Riguardo al voto penso che i gay dovrebbero indirizzare il loro verso quei partiti che hanno dimostrato di avere una cultura politica autenticamente gay-friendly: ad oggi credo che solo SEL e i Radicali rientrino pienamente in questa categoria.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...