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Storia dell'omofobia [di Paolo Pedote]


Zeshin

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Da pochi giorni, il 3 novembre, è uscito il nuovo libro di Paolo Pedote, Storia dell'Omofobia, edito da Odoya (sì, abbastanza sconosciuta come casa editrice), al prezzo di 18€ [che si giustificano sia per la casa editrice che per il formato/qualità stampa].

Sinceramente ho visto che non ha avuto molta pubblicità (a parte una paginata intera sul Corriere della sera di ieri, 7/11/2011) e neanche troppa domanda, in Feltrinelli ne ho trovate solo due copie.

 

La prefazione è del già noto Gian Antonio Stella che per noi aveva già scritto Negri froci giudei & co. (non ricordo se c'erano le virgole, mi scuso se ci sono), un'interessante chiave di lettura di alcuni avvenimenti, che consiglio (magari però non compratelo, prendetelo in prestito dalla biblioteca).

 

L'intera prefazione si trova direttamente sul sito della casa editrice, http://www.odoya.it/index.php?main_page=document_general_info&products_id=522&zenid=f07aada9e8a8c178333ae977fb3eaa18, e io l'ho trovata molto lucida, convincente, stringata (basta con le presentazioni più lunghe dei libri!), didascalica ma non in senso negativo. Leggetela e poi mi saprete dire.

 

Il libro invece l'ho iniziato solo oggi pomeriggio e ho letto i primi due capitoli, quindi vi restituisco le poche impressioni che ho avuto.

è molto ben fatto, non si dilunga su problematiche inesistenti, tratta con estrema precisione gli argomenti (che, va detto, non sono nuovi alla discussione omofoba, si parte da Sodoma e Gomorra) e anche con par condicio, spiegando le varie opinioni e interpretazioni dei fatti, anche qui con estrema lucidità, dando parola ad autori (e filologi) di diverso stampo intellettuale.

Un particolare (ma neanche troppo particolare) che ho amato è la presenza di immagini, di raffigurazioni, dipinti, foto di statue, che ormai sono scomparse da quasi tutti i libri (trattati/saggi): l'importanza data anche alla simbologia non è quindi in secondo piano.

 

Come dicevo prima gli argomenti sono noti già a molti di noi, ci sono però alcune novità:

- il modo in cui vengono trattate;

- la sistematicità in un corso temporale.

 

Si apprezza davvero questo libro per la chiarezza di esposizione dei vari argomenti e anche se certe cose si sanno già leggerle, approfondirle fa piacere, anche trovare spunti di riflessione che sulle varie wikipedia e company sono del tutto assenti.

 

Quindi consiglio questo libro a chiunque volesse intraprendere un viaggio dentro la storia dell'omofobia (si parte dalla Grecia, con Platone, i presocratici: un lavoro superbo anche filologicamente parlando).

 

 

Se vi posso aiutare a risolvere qualche questione legata al libro sono disponibile.

 

Buona lettura :)

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(- Prefazione

- Introduzione)

1. Genealogia

2. Vitium nefandum

3. Così fan tutti

4. Deviati e pionieri

5. Il crimine di Dorian Gray

6. Triangoli rosa e triangoli neri

7. Terra di infanti

8. Cocktail d'ormoni e computer

9. Edipus in fabula

10. Vodka, riso e un buon Avana

11. Il vomito di Dio

12. Over the rainbow

13. Millenium bug

 

(- Appendice: Zapatero vs Lady Gaga)

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Fabio Castorino

Ok, grazie, mi interessava per capire quali periodi storici trattava, ma non è chiarissimo dai titoli dei capitoli. Parte dall'antichità per arrivare fino ai nostri giorni?

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  • 2 weeks later...

Ok, grazie, mi interessava per capire quali periodi storici trattava, ma non è chiarissimo dai titoli dei capitoli. Parte dall'antichità per arrivare fino ai nostri giorni?

scusa il ritardo; ti ho fatto le scansioni delle Note, così vedi che libri cita e quando

 

te le ho messe tutte http://gallery.sfrug...storiaomofobia/

:)):

Non riesco a trovarlo, pazzesco.

dove hai cercato ?

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Ok, grazie, mi interessava per capire quali periodi storici trattava, ma non è chiarissimo dai titoli dei capitoli. Parte dall'antichità per arrivare fino ai nostri giorni?

A occhio e croce al capitolo 5 siamo a fine '800 con Wilde, al 6 alla deportazione nazista e all'8 nei primi anni '50 con Turing. Gli altri non riesco ad ambientarli molto.

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