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Passare il tempo insieme


Ithiliond

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Il tema del topic è una semplice domanda, che nasce dal primo serio problema di coppia in cui mi imbatto dopo 5 anni di relazione. Non mi sento il tipo da iniziare un topic per parlare dei miei problemi di coppia, ma penso che dall'esperienza di tutti possano saltar fuori delle idee interessanti, quindi parto con la domanda:

 

"cosa fate/facevate con il/la vostro/a compagno/a attuale e/o ex compagno/a nel tempo libero, che non sia/fosse petting o sesso?"

 

A voi la parola ;)

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Premesso che stiamo ancora insieme da più di tre anni e siamo due studenti squinternati.. beh facciamo vita casalinga, un film, cucinare insieme, mettere a posto la casa, studiare insieme e ovviamente il sesso :) Altrimenti usciamo con amici in comune, una passeggiata, un cinema, cena fuori, giochiamo con la wii con gli amici.. ma ci sono anche le giornate noiose dove non sappiamo battere il capo.. ma non le chiamerei certo momenti di crisi di coppia.

 

Può darsi che voi nei 5 anni vi vediate poco e (logicamente) passiate quel poco tempo con il sesso o come può essere un rapporto di solo sesso.

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Noi stiamo insieme da quasi sei anni

e conviviamo effettivamente solo da due e mezzo

(prima non era vera propria convivenza, ma quasi).

 

Commentiamo articoli scientifici o libri,

leggiamo, giochiamo al computer, guardiamo film,

scriviamo trame per giochi di ruolo, usciamo con amici,

ci ubriachiamo, mangiamo, curiamo l'acquario,

spazzoliamo i gatti, puliamo casa, commentiamo ragazzi,

organizziamo viaggi, andiamo a ballare...

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Il problema non è esattamente quello descritto da Madoka, ma a causa di alcuni impegni/avvenimenti degli ultimi mesi, ci si è ritrovati a frequentarsi poco (tranne in vacanza, ovviamente) e in quelle rare quanto brevi occasioni di privacy l'opzione era sempre quella. Ora che sono ricominciate le attività ricorrenti, e la situazione degli impegni è tornata stabile, ho fatto l'errore di continuare la mia normale routine di impegni e pensieri inutili, dando "per scontata" la nostra relazione.

Chiarito questo mi sto prodigando (spero) nella giusta direzione, e tra le altre cose sto cercando delle idee originali per passare il tempo insieme, perché mi ha esplicitamente chiesto di stupirlo per farmi perdonare.

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Credo che a volte si diano per scontato alcune cose, prova ricordarti come erano i primi tempi, che cosa ti ha colpito per cui parlavate così tanto. Insomma non credo all'inizio fosse un rapporto solo fatto di sesso.

Personalmente se qualcuno si ricordasse un momento di 5 anni fa e provasse a ricrearlo potrebbe essere più sorprendente di qualunque altra cosa.

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Ah beh, no...

I primi tempi si hanno tante cose da dirsi

ed è facile "stupire" una persona che non ci conosce.

 

In realtà sembra che il ragazzo di Ithiliond

voglia semplicemente "qualcosa di romantico".

Tipo un viaggio imprevisto o una cena in un luogo insolito.

Generalmente la frase "qualcosa per farti perdonare"

presuppone sempre qualcosa di costoso :D

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Beh se fosse solo quello si rimedierebbe in fretta (e comunque è gia in programma) però quello che cercavo è qualcosa di facilmente realizzabile e che non ci si aspetti da me. Ad esempio, se mi ubriacassi lo stupirei (e visto che quando bevo divento quasi loquace, in contrapposizione alla mia naturale laconia, potrebbe funzionare).

Comunque la domanda del topic rimane la stessa, e non tralasciate le eccezioni: mi interessa sapere cosa fanno le coppie omosessuali medie (fingiamo di essere un campione statistico, qui su gay-forum) italiane ;)

 

Comunque visto che ormai ci sono, provo ad esporre i fatti, così mi chiarisco le idee anche io.

Quello che all'inizio facevamo insieme, e quello di cui parlavamo, erano i giochi di ruolo e lo studio delle materie del liceo, e uscivamo molto più spesso in giro per la città facendo svariate attività insieme agli amici. Ovviamente le prime volte ci si conosce (compresi sé stessi, a quell'età) quindi è difficile annoiarsi. Il problema di adesso è che parlare di giochi di ruolo sta diventando noioso (per lui :roll2:), non studiamo più assieme (facoltà diverse), e usciamo di meno per via di vari impegni. Quando usciamo, io spesso parlo di giochi di ruolo con gli altri, mentre lui fa conversazione generica (cosa infattibile tra di noi visto che ci chiamiamo almeno una volta al giorno per raccontarci la giornata). Ieri sera mi ha confessato è che ultimamente pensa di divertirsi più con gli amici (comuni e non) che quando siamo solo noi 2 (tranne quando si "gioca al dottore", ovviamente), e che comincia a provare fastidio per alcuni miei difetti che non ho mai corretto (minuzie che adesso ho tutta la volontà di correggere).

C'è anche un contesto in cui inserire tutto.

- Lui non ha fatto CO con il padre, né con i suoi compagni di università, né con alcuni amici d'infanzia, addirittura tre degli amici che frequentiamo in due non sanno né di me, né di lui, perché lui teme che si sparga la voce e arrivi alle orecchie di coloro a cui tiene, prima che lui possa trovare la forza/voglia di farlo da solo. Questa cosa è stata un problema, ma ora convivo con la consapevolezza di dovergli lasciare i suoi tempi.

- Nessuno dei due lavora, siamo entrambi studenti a carico dei nostri cari, e non c'è praticamente mai un momento in cui una delle due case sia libera. Lui ogni tanto passa da me, ma poiché io non ho una stanza tutta per me (ho un buco che condivido con mio fratello) è difficile rimanere per conto nostro senza disturbare o essere disturbati (per qualsiasi cosa, non solo il sesso).

Con questi presupposti siamo sempre andati avanti vedendoci con gli amici (di cui alcuni "non sanno", quindi bisogna mascherare tutto), raramente uscendo insieme come coppia "in pubblico" (i.e. non andiamo al parco, e raramente ceniamo in un ristorante in zona, ma al cinema ci andiamo spesso) per via del "timore" che la voce della sua omosessualità giungesse ad orecchie sbagliate, e ritagliandoci degli spazi che paradossalmente erano molto più frequenti 4 anni fa (sempre salvo viaggi e eventi particolari, che facciamo nei limiti concessi dal volume del portafogli). Nonostante tutto, sto bene con lui, c'è ancora passione (non quanto all'inizio, chiaro) e ci conosciamo a vicenda meglio di noistessi.

Ora è successo l'inevitabile. Mi sono abituato. Abituato a queste saltuarietà e risicatezza che hanno caratterizzato la nostra relazione soprattutto negli ultimi tempi.

Adesso però lui è più libero da impegni, e si rende conto che non gli piace la situazione; e la situazione spiacevole è condita da tutti i miei comportamenti che ha sempre criticato (a ragione), e che improvvisamente si fanno più pesanti.

 

Io sto cogliendo la palla al balzo, perché so da molto tempo di essere uno scansafatiche con dei difetti da correggere e non ho mai fatto niente per rimediare, e adesso voglio vedere dove arrivo. Ho gia alcune idee sul da farsi, varie cose in mente da fare insieme. Domani usciamo a fare shopping, per iniziare con qualcosa di soft e banale, ma che non facciamo da molto tempo.

Da parte sua, sa di avere un problema di CO, e che questo danneggia la nostra relazione, ma non penso intenda farci niente al momento. Non ho intenzione di insistere, ma non so se sarò all'altezza di ribaltare le sue aspettative. Sono sempre stato un tipo di poche parole, un po' nerd, un po' secchione, anche se col tempo sembro migliorare.

Quello che ci vorrebbe, secondo me, è un progetto da portare avanti, anche a breve termine, come può essere (grazie Almadel) la stesura di una trama per GDR (quanto mi piacerebbe che gli interessasse). Per ora mi limito a chiudere i mmorpg, fare più cose da poter raccontare quando ci si vede, e interessarmi di ciò che piace a lui (la moto ad esempio).

 

P.S. OMG che wall of text! Sarò diventato logorroico?

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Cosa facciamo assieme al di fuori del sesso?

 

Guardiamo e commentiamo telefilm che ci piacciono

Andiamo in palestra assieme

Discutiamo su quello che accade in politica e nel mondo

Viaggiamo

Organizziamo serate diverse dal solito con gli amici

Cuciniamo

Andiamo in giro per negozi di elettronica

Faccende di casa

Servizi e commissioni

 

 

che comincia a provare fastidio per alcuni miei difetti che non ho mai corretto

e ma questa è una cosa importante.

Per me non esiste la persona perfetta, ma tutti abbiamo difetti. Credo che non è giusto che una persona cambi per piacere.

L'altra persona se ti ama deve anche saper "apprezzare" i tuoi difetti.

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Io ho sempre mal digerito le coppie simbiotiche, mi danno un senso di pateticità... è un po' la stessa cosa che mi capita con i fratelli o le sorelle simbiotiche, non li/le tollero!:)

 

Per me l'amore così come l'amicizia va al di là degli interessi in comune o del fare tutto assieme. Per me è più bello completarsi a vicenda, difetti e pregi che si uniscono e creano tra di loro un equilibrio. Più che gli interessi o passioni comuni, è MOLTO più importante viaggiare sulla stessa frequenza d'onda sul carattere, il capirsi, l'amarsi e il voler comprendere l'altro.

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State crescendo, ma la vostra relazione fatica a crescere...a tenere il passo.

 

Per come la vedo io, visto che ci dai una descrizione abbastanza articolata e sincera

( fatta di luci ed ombre ) direi che il problema stia in questo.

 

In diversi punti emerge una ristrettezza di spazi, in parte addebitabile al fatto di essere

studenti ( gli spazi privati ) in parte dovuta al fatto che tutta una serie di cose non le fate

perchè siete riservati ( gli spazi pubblici ) non avendo lui fatto CO.

 

Insomma, come molte coppie gay condividete soprattutto l'intimità sessuale e poi

vi siete trovati su una serie di debolezze, che vi siete reciprocamente concessi ma

che ora iniziano a starvi strette ( anche se l'asocialità sua è contingente e forse tu

inconsciamente temi che se trovasse la forza di fare CO lui potrebbe cambiare...e

lasciarti )

 

Chiaramente ci vogliono delle passioni in comune, da condividere...anche se tu di

lui ci dici soprattutto che non ha fatto CO non come è come persona ( tu nerd,

secchione, amante di giochi di ruolo...e lui? ) nè cosa potrebbe desiderare fare con te.

L'unica cosa che emerge è la passione per la moto, che pare abbastanza lontana dal

tuo profilo "nerd" e difficilmente condivisibile...

 

Tralasciamo le tue passioni, che non essendo condivise lui probabilmente odia, perchè

vede come sottrazione di tempo...qui, se non c'è verso di fargliele piacere, bisognerà

contingentare i tempi, limitarle. A tua volta non puoi farti piacere per finta le sue passioni

( la moto ) dovete trovarne una in comune, o riscoprire la capacità di divertirvi insieme

facendo cose semplici, ma che acquistano senso perchè fatte da voi due.

 

Devono aumentare le attività in comune, prendi iniziative, sfrutta il fatto che tu non

hai problemi negli spazi pubblici per proporre cose da fare insieme, penso che lui

ti voglia scuotere da una certa tua passività ( stupiscimi= sei troppo abitudinario )

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Grazie Hinzelmann, andiamo con ordine:

- La questione del CO è stata una "questione" un paio di anni fa, quando cercavo di farglielo fare perché ero io a non sopportare la situazione. Non penso che facendolo potrebbe lasciarmi, sostanzialmente l'unico vero motivo per cui non l'ha detto ad alcune persone (sua madre e altri amici lo sanno) è che teme la loro reazione, ma non è un tipo insicuro (un po' si, visto che ancora non l'ha fatto, ma è gia per metà fuori dal guscio).

- Descriviamo lui. Anche lui è appassionato di GDR, ma in misura molto più ridotta di me, e non è certo definibile come nerd. Quello che causa problemi è che non sopporta che ogni volta che ci vediamo (e non facciamo altro) parliamo solo di quello. A parte ciò, è molto simile allo stereotipo di studente di ingegneria etero (sarà perché è bisex?): gli piacciono le moto e le auto (non a caso studia per diventare ingegnere meccanico), va in palestra, segue una dieta ferrea, gli piace bere (ma non è un alcolista, fortunatamente). In realtà attualmente non ha altri hobby o interessi particolari, e questa cosa è stata un problema per lui qualche tempo fa, ma penso che stia rimediando con le conoscenze. Ha stretto molte più amicizie di me, e spesso esce con gli amici per bere una birra, o mangiare porchetta ad Ariccia, o chissà che altro. Anni fa, comunque, era appassionato di modellismo (warhammer, mini-auto da corsa).

- Si, sono troppo abitudinario. Questa è una delle cose su cui sto lavorando.

 

e ma questa è una cosa importante.

Per me non esiste la persona perfetta' date=' ma tutti abbiamo difetti. Credo che non è giusto che una persona cambi per piacere.

L'altra persona se ti ama deve anche saper "apprezzare" i tuoi difetti.[/quote']

I difetti in questione li ho sempre considerati tali anche io, e sono in parte legati alla mia abitudinarietà. Ci sono altri aspetti del mio carattere che potrebbero essere considerati difetti ma che a lui vanno bene.

 

P.S. Grazie a tutti per l'interessamento.

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No, se è un ingegnere meccanico non ti lascia...è proprio fatto così.

 

Beh però questo è positivo no?

 

Ma in questo giro di conoscenze che lui si è fatto tu partecipi

come fidanzato? E loro sono tutti eterosessuali?

 

Avete un "giro di coppie gay" fra le vostre frequentazioni?

Una idea potrebbe essere andare una volta al Sushi bar

con coppie gay e lesbo...o conoscete gay che mangiano

la porchetta... :roll:

 

Perchè in un contesto tutto eterosessuale la coppia gay

stenta a crescere

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No, se è un ingegnere meccanico non ti lascia...è proprio fatto così.

:lol:

 

Comunque no, non abbiamo coppie gay tra le frequentazioni (amici gay si, ma single).

Tempo fa (2 anni o poco più) iniziai a frequentare altri gay, ma iniziai solo io. Iniziai a partire da Y!Answers, conoscendo un utente con cui giocavo a perdere tempo bacchettando gli utenti omofobi e benpensanti del sito. Questa persona ha inciso molto sulla mia vita, e per un periodo mi piaceva così tanto frequentare (finalmente) un gruppo di amici gay, che non riuscivo più ad uscire con i nostri amici che invece "ignoravano" (tutto il contrario per il mio lui, quindi spesso uscivo da solo con loro). Poi questa persona mi ha confessato di provare qualcosa per me, e sono nati vari problemi all'interno del gruppo. Alla fine ho smesso di frequentarli per svariati motivi (non tutti dipendenti dalla mia volontà).

 

Ad ogni modo abbiamo il "sottogruppo" di amici che sanno di noi e con cui usciamo con una certa frequenza, e c'è una buona confidenza anche su certi argomenti (sessualità, problemi di coppia; ma non siamo i tipi che parlano di politica e società, nonostante a me piacerebbe). Certo, avere un gruppo di amici gay sarebbe una cosa diversa.

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potreste andare il palestra assieme o non so quando vi vedete da soli vi portate un portatile e vi vedere qualche film o telefilm...per il resto il fatto che lui non abbia fatto CO rende difficile andare in giro in due e andare al cinema o a cena assieme. Provate con le gite fuori porta pure magari lontano dalla sua città lui si sente piu a suo agio...

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secondo me ci vuole tutto: sì, capirsi, avere una forma mentis simile, ma anche il condividere interessi, passioni.

Bo, a me è sempre mancato, nelle mie relazioni, proprio questo: il condividere qualcosa, l'avere un obiettivo comune. A partire dalle piccole cose.

 

E infatti poi le mie storie sono sempre finite tutte con la stessa identica frase: non abbiamo niente da condividere.

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La soluzione di questo problema è molto semplice: la vostra storia è finita! :pausa:

 

Stare insieme e non avere da come passare il tempo vuol dire che l'altra persona non interessa più! C'è poco da fare.

Tirerete avanti un altro po di tempo, poi un giorno vi sveglierete e capirete che il dado è tratto e non volete più perdere tempo dietro il ricordo di qualcosa che non esiste più!!!

 

La forza dell'amore nella letteratura insegna che gli amanti fronteggiano tutte le convenzioni sociali ostili... Che un nerd e un ingegnere non sappiano leggere?

No! Non offenderei mai la mia categoria!!!

E' alla vita che bisogna render onore...

 

Parola di purospirito. :4:

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Sono la persona meno adatta a dare consigli sull'argomento proprio perchè, come Divine, le mie storie finiscono per la poca/nulla condivisione.

Non perchè io abbia interessi così astrusi, o perchè mi trovi a stare di fisso con idioti (oddio, anche...); semplicemente non c'è comunanza, non c'è 'affinità elettiva' sufficiente a crescere in due come persona e in uno come coppia (somma delle parti e suo superamento, cosa che ho sempre sognato).

Il mio rapporto ideale sarebbe di paredromia, ma. Ma.

Arrivando a te, sì, state crescendo e questo vi pone dei limiti, nuove persone entrano nella vostra vita e vi pongono davanti a questioni nuove, magari vedete coppie etero fra le amicizie che vivono alla luce del sole e sembrano anche 'condividere' più di voi.

Eppure forse un tentativo di venirvi incontro potete farlo. Lui vuole che tu lo stupisca; tu vuoi metterti a studiare le moto per avvicinarti alla sua passione. Ora ti chiedo, lui sarebbe disposto a fare qualche sacrificio per risollevare la coppia?

Se ti muovi da solo non andrai molto avanti, il valzer si balla in due.

Ho sempre rotto le mie storie per questo motivo. L'ultima, addirittura, con un idiota che pensava al cantante dei Placebo quando stava con me (per sua confessione). Beh, così NON può andare. Ma non è detto che qualcosa di recuperabile non ci sia.

Va benissimo sia il consiglio di frequentare altri omosessuali sia quello di viaggiare fuori porta, ma è da voi che deve partire la risoluzione al di là dell'ambiente circostante. Non capisco, sinceramente, come non ti pesi il suo mancato C.O. Credo che nella situazione abbia un peso non da poco, sicuramente è un altro limite alla comunicazione che si aggiunge agli altri problemi che avete, e di certo non giova.

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La soluzione di questo problema è molto semplice: la vostra storia è finita! :pausa:

 

Stare insieme e non avere da come passare il tempo vuol dire che l'altra persona non interessa più! C'è poco da fare.

 

 

 

 

Parola di purospirito. :4:

 

 

Puro.. ma sei stato veramente fidanzato per anni?

 

Non necessariamente se non si sa come passare il tempo vuol dire che la storia stia andando a rotoli.. tutte le storie hanno momenti di vuoto e l'importante è la voglia di vedersi, parlarne e risolvere il problema.

 

 

Non mi sembra nemmeno poi corretto dire a qualcuno che non conosci (almeno credo) che la storia è finita come se fosse una sentenza o una diagnosi di una malattia incurabile.

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quando una storia appare stantia e il partner ci sembra pieno di difetti che non siamo più disposti a tollerare, la soluzione non è passare più tempo insieme o chiedergli che apporti dei cambiamenti, ma trovarsi altro da fare, e intendo nuove amicizie, nuovi hobby, nuove attività. è giustissimo che ognuno di voi detenga i propri interessi, vi rende due metà distinte e non un miscuglio incalcolabile. impiegando il tempo in ciò che vi piace fare scoprirete di averne poco da passare insieme in settimana (come tutte le coppie che ancora non vivono insieme) e lo passerete a volervi bene piuttosto che a pensare a dettagli e quant'altro.

 

purtroppo a volte siamo tentati di spendere ogni energia possibile per salvare la nostra relazione e dimostrare al partner che possiamo essere migliori - ma le modiche al proprio carattere vanno fatte solo se sentite a prescindere, altrimenti si finirà a biasimare l''altro di averci cambiati. bisogna anche mettere dei paletti in ciò che siamo disposti a trattare di noi stessi, per non diventare solo una proiezione di quello che vuole lui. e in ogni caso, non conosco nessuno che mi abbia mai detto "ho chiesto al mio ragazzo di cambiare, lui lo ha fatto e adesso siamo più innamorati di prima" perché le uniche abitudini che meritano di venir controllate sono gli eccessi, e il tuo essere "di poche parole, un po' secchione" non mi sembra tale ma unicamente tratto della tua personalità.

 

la terza soluzione può essere riconoscere di essere cresciuti in direzioni differenti (come sempre succede nel range 15 - 25 anni) e, crudelmente, accettarlo prima per non farsi più male dopo.

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Al di la del fatto che, come ho detto, non è che siamo a corto di idee, e c'è una situazione particolare dietro (grazie ai pochi che hanno letto il wall of text), vediamo di chiarire la mia idea di relazione duratura. A me personalmente non interessa il divertimento ad ogni costo insieme. Potevo pretenderlo all'inizio. Ormai lo conosco da tanto, mi fido di lui, e anche quando non parliamo sto bene, insomma quando siamo insieme mi sento come se stessi "a casa". Quello che mi interessa, è semplicemente stare insieme, anche facendo le piccole cose di ogni giorno che tutti voi avete descritto; e non pretendo di vivere solo della mia relazione, anzi sono certo di necessitare di molto altro, dei miei spazi, degli amici, di altre persone. Quindi, che lui attualmente si "diverta" più con gli amici che con me, mi va anche bene, basta che si diverta anche con me. Diciamo che il punto cruciale della questione è cosa si aspetta lui dal tempo passato con me, e questo me lo sono chiesto oggi che siamo usciti: è andato tutto bene, abbiamo parlato di varie cose, ci siamo divertiti, e poi siamo rientrati un po' più silenziosi a casa. Purtroppo il pensiero di tutta questa storia mi ha impedito di godermi il pomeriggio, perché avevo quasi il terrore dei momenti di silenzio.

 

Riguardo il C.O., mi pesa eccome, ma provando a forzarlo l'ho fatto star male, e non posso fare più che spingerlo e sostenerlo nei tempi dovuti. In questi 5 anni ha fatto molti passi avanti (prima non lo sapeva nessuno). Di certo non mi pesa abbastanza da lasciarlo.

 

Riguardo i difetti, sono minuzie da cambiare e oggettivamente negative: spesso mi distraggo (soprattutto quando gioco online) e non ascolto chi mi parla, dimenticandomi ciò che mi dice; inoltre sono solito "spegnermi" molto presto la sera con gli amici, a volte inducendoli a tornare a casa prima.

Questi sono i difetti principali che devo correggere. La mia nerd-secchionaggine non è qualcosa di trattabile ;)

 

EDIT: Grazie R.Post, nuovi hobby e attività sono proprio le cose che sto cercando al momento.

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..Ah, che bel topic!

Non sarei così estrema da dire che la relazione è finita. Ecco, certo si può dire che la mancanza di interessi comuni, come la presenza di quei tuoi piccoli difetti, erano aspetti della vostra relazione che prima venivano tollerati e ora non più; quindi senz'altro siete di fronte a un cambiamento nelle esigenze e nelle sensibilità, e dovrete trovare nuovi equilibri.

 

Credo anche che fare delle cose insieme sia molto importante (e difficile). Non è una cosa scontata, o che "viene automatica" se la relazione va bene, almeno non per tutti. Può essere così per un po', non dopo anni, e non in tutte le fasi. La condivisione della concretezza va coltivata, e quando non funziona può mettere in discussione l'intera relazione.

 

Nella mia relazione precedente (che era etero, ma al di là di alcune specificità sul CO, credo che questa problematica sia universale) avevamo il problema dei pochi interessi comuni. Per questo motivo, e per l'enorme quantità di tempo passato insieme, parlavamo pochissimo; i nostri argomenti di conversazione erano:

- leggere le notizie su internet, commentandole; questi erano gli spunti da cui partivano gli unici discorsi un po' lunghi che facevamo

- accennare ai libri letti

- brevi aneddoti quotidiani, tipo "ho visto tizio, mi ha detto questo.." (sempre di meno, vista la vita monotona)

 

Quanto alle attività concrete fatte insieme, si riducevano a:

- spesa

- andare al parco, dove ci mettevamo a leggere, o meglio io leggevo e lui inseguiva insetti :D

- suonare un po' la chitarra

- guardare film o telefilm

 

Non uscivamo quasi mai con amici, né da soli (mai andati a mangiare fuori, mai in locali, ecc.).

 

Per la maggior parte del tempo, però, stavamo insieme senza fare cose insieme, cioè uno sta al pc e l'altro legge o studia, ecc..

 

Nella mia relazione attuale (che però è più "fresca"):

- parliamo di sesso

- filosofeggiamo sull'omosessualità, soprattutto sui topic del forum :D

- ci facciamo teorie sul mondo e sulla gggente, a partire da spunti che possono provenire da libri o da aneddoti;

- facciamo riferimento ai comuni argomenti di studio

- ci raccontiamo di noi

 

Come attività concrete,

- gite in altre città

- beccarsi o pranzare insieme nei buchi tra le lezioni (anche se facciamo facoltà diverse)

- mangiare fuori

- giro al parco

- cucinare

- studiare insieme

- commissioni varie

- ...

 

Però insomma, gran parte del tempo trascorre parlando. Non so se tra uomini sarebbe replicabile.

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Io credo che ogni storia, sia una storia a sè. Certamente si possono istituire

paragoni, analogie...ma bisogna cercare di essere più stringenti.

 

Dare giudizi su persone che non si conoscono è sempre approssimativo

un po' impressionistico, però in questo caso io vedrei nel CO parziale più

che altro un sintomo di altro. Non è che lui sia un velato, il gruppetto di etero

che sanno c'è...la mamma lo sa ma il padre no e gli amici dell'università neanche.

 

Insomma lui ha fatto delle distinzioni in modo da poter avere una doppia vita:

quella gay col fidanzato e gli amici intimi e quella etero ufficiale con coloro di cui

teme il giudizio. E' una scelta che fanno in molti...un tempo era quasi obbligata.

 

A questo si somma il fattore-ingegnere meccanico che va con gli amici etero

a mangiare la porchetta ad Ariccia etc. cioè il fatto che lui è molto straight

acting. Anche qui...il fatto di definirsi bisex può essere un sintomo del fatto

che lui "divide" gli interessi etero e gli interessi gay già ad un livello interiore.

( non ci deve interessare la bisessualità in sè, ma come "chiave" per capirlo )

 

Insomma l'idea che dà a me è quella di una persona che non soltanto è etero

nei contesti ufficiali, ma è un po' stitica sotto il profilo gay pure nel tempo libero

( gay= serate tranquille cogli amici fidati ed il fidanzato a chiacchierare ) e quindi

si è trovato un fidanzato tranquillo, che per certi versi gli calza-va a pennello.

 

Questa è la mia impressione...

 

Dopodichè parlarne direttamente in questi termini a lui significherebbe litigare.

Perchè mi pare una persona quadrata che si è strutturata in questo modo e

quindi per tirarla fuori da questa situazione bisogna agire indirettamente.

 

La sua insoddisfazione per la relazione potrebbe significare che è pronto

a fare un salto di qualità nella parte gay della sua vita, ma ci deve essere

portato per mano...da qui la mia idea di ampliare la socialità gay per fare

crescere la dimensione di coppia.

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Grazie penna, secondo me non c'è molta differenza, soprattutto se si tratta di uomini gay :sisi:

 

Mi piacciono le analisi di Hinzelmann. Effettivamente credo tu abbia ragione sulla doppia vita, infatti alcuni amici dell'uni non sanno neanche che gioca di ruolo (giocava, ma fino a poco tempo fa). Comunque domenica mi ha detto che gli dispiace di non poter fare alcune cose con me, come ad esempio rimanere alzato fino a (molto) tardi, ma immagino si potrebbe aggiungere andare in discoteca (non sono il tipo, e neanche lui, ma è successo che un paio di volte ci è andato e si è divertito, e immagino lo rifarebbe fintanto che rimane una cosa saltuaria), fare un viaggio in moto, andare sulle montagne russe. In realtà io sono sempre stato prevenuto su queste attività, ma ora come ora non mi dispiacerebbe provare. E se io provo cose nuove per far piacere a lui, lui potrebbe "provare" a fare CO con gli amici ( :uhsi:).

Sono anche d'accordo sull'ampliamento della socialità gay. C'è qualcuno qui delle parti di roma sud/ovest (eur-piramide) :roll: ?

 

P.S. Siamo usciti anche ieri sera e sembra andar bene, lo vedo abbastanza sereno e ben disposto nei miei confronti.

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E si che cosa etero e virile essere un ingegnere ed andare a mangiare la porchetta ad Ariccia!!!

Una frocia persa queste cose non le farebbe mai????

 

Ho letto in questi toni divertenti la frase di Hilzelmann...

 

Ma vorrei ricordare che su questo forum di ingegneri froci estimatori della porchetta ce ne sono pure assai!!! :cool:

 

In ogni caso Ith sai su un forum con un gruppo di romani impressionante... non deve essere difficile stringere amicizia, altrimenti aspetta il mese prossimo che facciamo un piccolo raduno, così venite anche voi!!!

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Una situazione simile la vivevo un paio di anni fa, al terzo anno di relazione.

In realtà si è risolta da sola,non abbiamo ne aumentato ne colliso i nostri hobby e/od interessi.

Semmai abbiamo imparato ad apprezzare anche i silenzi, quelle sere in cui non ci rivolgevamo parola (e non per arrabbiature, ma se non c'è nulla da dire, che si parla a fare?)

Stessa cosa per le cose da fare,se non si fanno, è perchè non se ne ha la voglia, non vedo perchè forzare la mano.

Come dice il mio babbo pero' "se vuoi un abbraccio, nulla ti vieta di prendertelo"

Se lui sente delle mancanze, non vedo perchè tu solo debba prodigarti a ribaltare la situazione.

Siete in 2 ecchechezzo

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  • 11 months later...

Dopo quasi un anno, vorrei aggiornarvi sulla situazione, giusto per concludere la storia del topic. Vi anticipo il finale della storia: ora ho un altro ragazzo.

 

In pratica, qualche giorno dopo l'ultimo post di questo topic, il mio ex mi invitò a una passeggiata vicino casa, e mi rivelò che in realta il problema non era mio, ma suo: era attratto da un'altra ragazza.

So che avrei dovuto mandarlo a quel paese subito, e invece no. Credevo di essere troppo innamorato, e invece ero semplicemente troppo spiazzato dalla situazione, perché per cinque anni della mia vita non ho fatto altro che adagiarmi sulla certezza di avere un ragazzo al mio fianco, pensando fosse l'uomo della mia vita solo perché grazie a lui imparai ad accettare la mia sessualità.

Mentre mi parlava piangeva, e io fui solo in grado di dirgli che non doveva preoccuparsi e che avrei lasciato la sua decisione. Aggiunsi anche che sarei stato disposto ad aspettarlo.

 

Non feci niente nei giorni seguenti per lasciarlo pensare. Dopo tre giorni mi disse che intendeva provarci con questa ragazza. Iniziai a colpevolizzarmi per non aver fatto una cosa qualsiasi, per impedirgli di decidere di provarci con quella ragazza (tra parentesi, è una ragazza con cui ho molti amici in comune e che lui ha conosciuto in palestra). Mi disse che prima di dichiararsi a lei le avrebbe detto tutto di noi due. La sera in cui le disse tutto, lei gli diede "il due di picche" esordendo ad un certo punto del discorso con un "mi darebbe un po' fastidio che il mio ragazzo fosse stato toccato in un certo modo da un altro ragazzo". Purtroppo. Purtroppo perché iniziai a sperare di potermelo riprendere. E quando una settimana dopo scoprìi che lei aveva ceduto, crollai completamente.

 

Nel complesso, penso che i mesi di ottobre e novembre scorsi siano stati i più neri che possa ricordare. Non riuscivo a smettere di sperare in una riconciliazione, pur sapendo di doverlo fare, né a smettere di colpevolizzarmi.

 

Mi vanto però di aver fatto una cosa giusta: mi sono sfogato e ho riempito le mie giornate. Ho fatto coming out totale (tranne con i nonni :blum:), ho frequentato tutte le lezioni, ho fatto nuove amicizie all'università, ho stretto i rapporti con i miei amici, ho riscoperto amici che non sentivo da tempo, sono andato a un gruppo gay giovanile e ho creato il mio gruppo di amici gay (e successivamente ho conosciuto il mio attuale ragazzo), ho impiegato più tempo in attività sportive. Ho "tirato avanti", nonostante la depressione nera in agguato ogni volta che avevo del tempo libero.

 

Dopo quasi due mesi, ho ricominciato a vedere la luce, e poco dopo (fine novembre) sono uscito con quello che è il mio attuale ragazzo.

Ah ovviamente il mio ex avrebbe voluto che rimanessimo amici, ma al di fuori delle uscite con gli amici comuni (in cui cerca sempre di parlare e risultare gradevole a me e al mio ragazzo, nonostante non siamo particolarmente interessati) non ci vediamo mai. Ad ogni modo, non sono mai riuscito ad odiarlo per tutto questo.

 

 

Insomma, la vita è bella e va avanti, anche senza di noi, ma è bene cercare di seguirla =)

Edited by Ithiliond
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Beh hai trovato un'ottima maniera di tirarti fuori da un periodo nero, complimenti! Per fare quello che hai fatto tu ci vogliono forza d'animo e coraggio, in barba a tutte le difficoltà e i momenti cupi. Aggiungo un grande in bocca al lupo per la nuova relazione (se vorrai parlare di essa, magari in un altro topic, ti leggerò volentieri =D)

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