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Quali reazioni al CO?


penna

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Quali sono state le reazioni immediate delle persone con cui avete fatto CO? Intendo proprio in quel momento: si sono stupite, sono rimaste senza parole, hanno ostentato indifferenza, hanno fatto molte domande, vi hanno rassicurato...

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Mia madre ha sorriso, ed ha esclamato: "Pff, tanto lo sapevo già" :)

I miei amici mi hanno guardato anch'essi sorridendo, e notando l'inquietudine nei miei occhi mi hanno risposto: "Beh, e quindi?"

Mi ritengo assai fortunato. ;-)

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Avendo fatto CO con decine e decine di persone, quasi sempre etero e aventi giusto me ed un paio di gay come esemplari della "gaia fauna", mi sono anche trovata ad avere a che fare con le reazioni e situazioni più disparate.

Agli inizi erano molto gettonati il "machecosamistaidicendononseilesbica", "ma no, tranquilla, io ti accetto!" (quasi mai veritiero se a dirlo è un soggetto etero, del proprio sesso, sotto i 21 anni) e "hai solo *età compresa tra i 14 e i 19 anni*, è di sicuro una fase!", poi col tempo ho avuto modo di fare CO con persone tanto tranquille e rassicuranti, quanto offensive o becere senza speranza.

Tra l'altro, una costante di quasi tutti i post-CO è stata l'immancabile presenza di domande come:

 

"Sei sicura?"

"I tuoi lo sanno?"

"Come te ne sei accorta? Quando lo hai scelto?"

"Ma non hai mai pensato di cambiare idea?!"

"Ma ti senti uomo?"

"Non pensi sia peccato?"

"Com'è fare sesso orale ad una donna?"

"Ma quindi conosci Jenna Jameson (pornostar bisessuale - NdA)?! Che figata! Cosa ne pensi?!"

 

… Ammetto che gli amici/conoscenti maschi, tipici adolescenti sfigati, eran sì quelli pronti a farmi le domande più strane, ma anche più tendenti a farmi tenerezza! :rotfl:

 

Commento a parte per la categoria "mi sembrava di aver fatto CO con te, ma ho come l'impressione che tu stia reputando più interessante il guardare fuori dalla finestra": in anni mi saranno giusto capitate tre persone così, ma ammetto che quelle rare volte mi hanno prima messa in imbarazzo, poi spinta a domande (forse patetiche) come "… Non hai qualcosa da dire?".

In un paio di casi mi son sentita rispondere giusto "Non so cosa dirti" (e l'opinione non è variata col tempo, anzi), in uno recente un simpatico:

 

"Beh, anche la mia ex collezionava cose del genere… Ah, a proposito, c'è una cosa che dovrei dirti… Sono lesbica."

"Ah, bello! Bei gusti la tua ex!"

"… Sì, ma… Ehi, sentivo di voler fare CO con te e dirti che sono lesbica. Vuoi dirmi qualcosa?"

"La tua ex faceva collezione di altri manga?!"

"…"

 

Come negli altri due casi, zero soddisfazione e tante perplessità. :asd:

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Il massimo è stato con una mia amica al pub.

Era un'uscita a tre e una delle due già lo sapeva. Quella ignara di tutto è andata in bagno e mi sono messo a parlare con l'altra riguardo il fatto se dire o meno della mia sessualità.

Quando questa ritorna, la mia amica esclama:

- Adriano questo sabato va al Gay Village lo sapevi?

Lei - Ah! E' ancora aperto?

- Ma guarda che ci va per i ragazzi.

Lei - Si ma ci sono tanti etero, non so quanto rimedi

looooooooooooooooooooool

 

Gli altri CO tutti tranquilli, mio padre l'ha presa un po' male mentre mia madre ci sta facendo l'abitudine.

Anzi ho parlato a mia madre del mio progetto di famiglia aperta ed è stata d'accordo.........incredibile

senza contare il fatto che le ho fatto venire una seria di dubbi, una mattina mi ha confessato che forse anche lei in gioventù avrebbe fatto meglio a provare qualche esperienza lesbo e mi invidia per questa mia libertà.

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così come Eremia, ho avuto a che fare con reazioni disparate.

Devo dire che ho trovato differenza di reazioni in base a luoghi e in base al periodo in cui ho fatto CO.

 

Ultimamente trovo che, nonostante tutto, le persone siano un po' più aperte---> (forse gli spot sull'omofobia a qualcosina sono serviti)

 

ho trovato quello che diceva che i gay sono contro natura (in genere soggetti maschili ma ne ho incontrati pochi così), ragazze curiose (ma anche i maschi sono parecchio curiosi) ma tra le mie amiche tutto si è ridotto ad un sorriso e a "bè ma è una cosa naturale, chissà che mi credevo che mi dovevi dire!" e nulla è cambiato.

 

Mia madre invece la prese male, si mise quasi a piangere e non ha mai ripreso il discorso.

comunque in genere le reazioni sono state molto tranquille, come se quello che avevo detto non era poi così influente.

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a me non mi ha rassicurato su niente. Comunque il Co con mamma lo feci con la mia ragazza presente :"mamma, io e lei non siamo amiche, stiamo insieme e io sono innamorata di lei". Forse è stato troppo per lei (per mamma) e ho sempre avuto la sensazione che si vergognasse di me. Nell'immediato era delusa, triste, come se l'avessi tradita: "ma come? dopo tutti i discorsi che abbiamo fatto... non è possibile!!"

 

quel giorno fu mia madre a deludermi.

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Alcuni hanno reagito in modo molto tranquillo e sapevo che avrebbero reagito così.

Con altri avevo un po' di timore, ma mi sorpresero reagendo con un "Tutto qui? M'avevi fatto prendere un colpo..."

Per altri è stato un elemento che c'ha fatto avvicinare ancora di più.

Di solito qualche domanda curiosa (sempre le solite) me la fanno sempre, qualcuna più stupida, altre meno (dipende dal soggetto)

La risposta più bella me l'ha data una mia amica:"Stai attenta che le donne sono più stronze degli uomini..." :rotfl:

 

Con i genitori non credo di riuscire mai ad affrontare la questione, semplicemente perchè potrei sapere come reagirebbero e non mi piacerebbe affatto.

E' inevitabile che prima o poi qualche domanda se la faranno (o magari già se la fanno), ma spero che se e quando avranno l'idea di venirmene a parlare, io sarò abbastanza economicamente indipendente da poter affrontare eventuali reazioni catastrofiche.

 

Tutto sommato, sono stata fortunata anche io fino ad ora. C'è stato qualche piccolo schrezio con un'amica, ma risolto (almeno spero...)

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Io l'ho detto soltanto ad alcuni amici per ora, e le loro reazioni sono state abbastanza tranquille.

In pratica è successo tutto quando eravamo a mare, un pò di estati fa, e stavamo giocando a obbligo o verità.

Nel gruppo che eravamo lo sapeva solo una mia amica, ma avevo intenzione di dirlo anche agli altri, percio ce li ho fatti "arrivare", non dicendo niente di esplicito.

Penso che sul momento fossero tutti un pò sorpresi, e non se lo aspettassero per nulla.

Leggendo le risposte che hanno dato anche gli altri, spero di continuare a essere così fortunata! :grin:

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Devo dire che la reazione più frequente nei miei confronti è stata positiva!

Si passa dal "tranquillo, aspettavo solo che me lo dicessi" al "Sono felice che tu abbia voluto condividere con me questo, mi sento davvero orgoglioso/a".

Per fortuna, fino ad adesso, non ho mai avuto scenate incredibili, ma tutto è filato liscio: e ogni volta mi sono sentito un perfetto cretino a non aver provato a parlarne prima! :sorriso:

Non so però quanto la fantastica accoglienza post CO dipenda dall'ambiente in cui vivo: Nord, dalla mentalità abbastanza aperta, che si fa tendenzialmente i fatti suoi.

Dico questo perché ho avuto una discussione con una mia compagna di università, che vive in Basilicata: lei mi ha subito capito, senza strane reazioni, ma anzi mi ha trattato con grande affetto dopo il CO, ma poi mi ha spiegato di quanto io sia fortunato a vivere a Milano e non nel paesello di tremila anime lucano, che lì un ragazzo gay non sarebbe quasi sicuramente accettato dalla comunità (e, purtroppo, a volte nemmeno dalla famiglia).

Vorrei sapere se qualcuno ha avuto un'esperienza simile, a me sembra davvero così irreale: dopo tutto, se sono tuo figlio puoi volermi emarginare e nascondere in questo modo nel 2011?

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Credo che per chi vive nei paesini con pochi abitanti, la situazione sia sempre un po' più difficile rispetto a chi vive in una grande città.

Sono del sud, precisamente calabrese. Esperienze tragiche e catastrofiche non ho avuto il dispiacere di vederne,

di certo l'ambiente non è molto gay friendly e forse battute stupide e cretine da gente stupida e cretina se ne sentono molte di più.

C'è molta chiusura mentale, è vero, soprattutto da parte dei genitori (fino a quando si tratta dei figli degli altri va tutto bene, poi però se i figli sono i tuoi...).

Ma vivo da un paio d'anni in Toscana e una certa chiusura mentale da parte delle famiglie l'ho notata anche qui.

 

Quello che mi spaventa di più, però, è quando la chiusura mentale proviene dai giovani.

 

Di certo, in Italia c'è tanta strada da fare in tutte e due le direzioni.

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Commento a parte per la categoria "mi sembrava di aver fatto CO con te, ma ho come l'impressione che tu stia reputando più interessante il guardare fuori dalla finestra": in anni mi saranno giusto capitate tre persone così, ma ammetto che quelle rare volte mi hanno prima messa in imbarazzo, poi spinta a domande (forse patetiche) come "… Non hai qualcosa da dire?".

 

Ahah! Anche per me le reazioni indifferenti sono quelle che spiazzano di più... e mi sono trovata costretta a fare domande tipo "ehm.. ma.. te l'aspettavi?". Direi che quasi ci "rimango male" quando succede così, forse resta ferito il mio narcisismo :D che si aspettava un momentuccio di gloria!

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La prima volta con quella che è la mia migliore amica, con la quale sono nato circa lo stesso giorno e siamo cresciuti insieme.

mi ero appena lasciato da un ragazzo.. le suono alla porta a mezzanotte, tremavo e sudavo.. ero evidentemente nervoso. Lei come mi vede così: "Ok faccio una caraffa di camomilla.."

Glielo dissi di getto, lei disse subito "nessun problema!". Ma restava comunque distaccata.. e abbiamo parlato fino alle sei del mattino.

Quando arrivai a casa mi mandò un sms dicendomi che dopo lo smarrimento iniziale non le cambiava nulla.. che era contentissima che io mi fossi confidato con lei e la considerassi un'amica importante. E mi ha invitato per una pizza la sera dopo. :)

Il nostro rapporto si è decisamente rafforzato anche se ci vediamo poco visto che studiamo in città diverse.. ma entrambi sappiamo che uno c'è per l'altra e viceversa :)

 

Poi è stata la volta dei miei genitori.. il 15 giugno 2008.. è stato un coming out forzato dopo varie battutine acide di mio padre. Essendo una famiglia cattolicissima non approvavano il fatto che uscissi spesso.. e tantomeno cominciassi a dormire fuori (era la 4 o 5 volta che dormivo fuori da un ragazzo). Al ché una mattina mi elenca i suoi punti: 1) non devi drogarti 2) non devi bere 3) altre cose che non ricordo.. fino all'ultimo punto: non devi frequentare i finocchi sennò lo diventi pure tu!

In quel momento mi sono fatto coraggio e glielo dissi.. mi sentivo deluso e offeso.. e da lì sono partiti gli insulti da parte sua che confermavano la sua mentalità chiusa ("Non pensavo di aver fatto una femmina"). Poi dopo è stata la volta di mia madre che aveva assistito alla nostra sfuriata senza capire: lei è sempre stata una debole, succube di mio padre... ha piagnucolato e ha detto che mi voleva bene lo stesso.

I giorni successivi sono stati veramente duri.. domande antipatiche ("Se non sei mai stato con una donna come fai a dire che ti piacciono i maschi?", "Alla tv ho sentito che può essere genetica.. ma allora si può curare??", "Perché non l'hai detto prima? Se lo dicevi ti dicevo subito che era sbagliato e contronatura e forse non ti indirizzavi nella strada sbagliata" ecc ecc).

 

Fuggii da una zia a Perugia che mi aveva "allevato" quando ero piccolino.. le dissi tutto senza pensarci.. anche perché ero arrivato all'improvviso.. Smarrimento iniziale da parte sua "Ma davvero?? Sei sicuro?? Perché non si vede..". per poi tranquillizzarsi e addirittura difendermi quando mio padre cercava di parlare con me al telefono.

 

Con mio padre sono arrivato a non parlarci più per 8 mesi.. ma piano piano il rapporto è tornato alla normalità.. anche se tutt'ora mi sento ancora tradito.. ho vissuto la cosa come una violenza psicologica.. per cui sono sempre riservato e non dico quasi nulla di me e del mio ragazzo.

 

Altre esperienze sono state con amici dell'università.. una ragazza che aveva preso una cotta per me che si è poi messa pure a piangere XD comunque esperienze positive.. della serie:

-Paolo ti devo dire una cosa...

Lui a mò di sfottò -Che sei gay?

-Mavaffancul..

-Davvero?? guarda che scherzavo...

-Si sono gay!

-E alloraaaa! Che problemi ti fai??

 

Altre volte invece con amici di amici (di Paolo per esempio) che non ci credevano.. mi dicevano.. "prova a baciare Andrea".. senza sapere che era il mio ragazzo.. e io tranquillamente lo slinguazzavo davanti le loro facce sorprese XD

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...veramente pessimi i tuoi genitori. Ma.. sapendo che erano cattolicissimi eccetera, come mai hai deciso di dirglielo lo stesso? E, ora che sai la reazione, se tornassi indietro glielo diresti comunque?

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Forse perché mi sentivo in trappola davanti quelle "accuse".. comunque purtroppo è la mentalità dei genitori cattolici praticanti.. anche se ora sembra che siano "maturati" un po' :)

Se tornassi indietro? Si.. gliel'avrei detto comunque.. mi ha aiutato a crescere e a contare solo su me stesso.

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Reazioni immediate? Vediamo...

 

1) Ex compagno di liceo, bellissimo, alto, fisico da paura, molto open, a casa sua, eravamo entrambi senza maglia (venivamo dal mare, potete immaginare l'ormone)... lì per lì è stato un po' interdetto, poi addirittura mi ha fatto sentire i suoi bicipiti *__* (etero ma molto narcisista xD)

 

2) Coinquilino del primo appartamento...

Io, di botto: "hai problemi ad avere un coinquilino gay?"

Lui: "Sei gay?"

Io: "Sì"

Lui: "Pure io!"

Poi abbiamo parlato di ragazzi.

 

3) Compagno di facoltà, sapevo fosse gay, mi ha detto "Toh va, pensavo d'essere l'unico".

Poi battute e apprezzamenti su compagni di corso.

 

Poi ci sono i CO "veri", quelli con gli amici. I CO, diciamo, "importanti", perchè fatti con persone con cui condivido la mia vita...

Sono tutti e 3 scritti nel mio topic dei CO, qui: http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/15701-fe2001-i-miei-coming-out/

 

Tutti quanti positivi, per fortuna!

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A me ha stupito molto mia mamma...quando gliel'ho detto l'ha presa come se lo sapesse già da una vita...reazione immediata: mi ha guardato come per dire "si vede a un miglio che lo sei! io lo sapevo già da anni e anni" :asd: e ha detto che mi vuole bene e che l'importante è che io sia felice ^_^

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Allora... diciamo che la maggior parte dei miei amici è solo rimasta stupita per una manciata di secondi, e poi è tornata alla normalità.

Qualche ragazza ha detto la famosa frase (sarà vero?) «ho sempre sognato di avere un amico gay!».

Una ragazza mi ha risposto «MA SEI SCEMO???» e poi non mi ha più parlato, ma è un caso disperato.

Mio fratello ha iniziato un lungo discorso filosofico.

I miei, non posso ancora saperlo. XD

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era contentissima che io mi fossi confidato con lei e la considerassi un'amica importante.

 

anche a me spesso mi dicono "ah sono contenta/o che me lo hai detto perchè significa che ti fidi e quant'altro.

io sinceramente ci rimango male perchè se la ragioni così vuol dire che secondo te il fatto che io sia gay/lesbica/bisex è una cosa speciale da poter dire solo a persone intime di cui ci si fida. Insomma, non è un ragionamento che tu invoglia a fare Co a tutti.

 

Sì lo so che chi lo dice lo dice in buona fede però bo, io ci rimango male. Se una persona viene a me a fare Co io gli dico "ah, ok".

Mi fa paicere a prescindere, per me è una cosa normale e la mia confidenza voglio che sia trattata acome una cosa normale, non come un segreto SPECIALE..

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Da una parte è vero.. però con la mia migliore amica mi ha fatto sentire in qualche modo speciale per lei.. e non è male :) Dipende forse dalle persone che hai davanti.. se sono semplici conoscenti e mi dicono che si sentono lusingati da questa confidenza.. beh in quel caso ci rimango un po' così.

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"che bello ho un'amica lesbica" detto da quella che fu una delle mie migliori amiche, con la quale "è finita" tragicamente proprio per via del mio orientamento sessuale. Da allora mi fido molto poco delle reazioni immediate.

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Mi considero molto fortunata, i miei coming-out sono sempre stati molto tranquilli. E ho scoperto che le mie amiche eterosessuali conoscono una marea di lesbiche e/o gay tra parenti, amici, conoscenti... be', in fondo l'ho sempre detto e pensato che vivo in una sorta di minuscola "gay-city" XD

Solo un coming-out (non so come definirlo altrimenti...) mi ha scosso particolarmente, ed è avvenuto quasi un paio d'anni fa.

In pratica ero a bere un caffè con una nuova amica, conosciuta al di fuori di ogni contesto precedente, quindi non sapeva nulla di me, eterosessuale (bellissima ç__ç) e fidanzata. Una persona sensibilissima e discreta. Ad un certo punto ci guardiamo per più o meno dieci secondi ed io ho una sensazione unica, la sensazione che lei avesse già capito tutto e che non c'era bisogno di dire, di punto in bianco "Sai cara, sono lesbica, ora posso parlarti un po' di donne?". E' stato... emozionante, sì. Come se per la prima volta tutto fosse davvero normale e non ci fosse bisogno di spiegare nulla. :')

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  • 2 weeks later...

:( purtroppo un'amica (per fortuna fidata e quindi con la bocca chiusa) mi ha "sgamato" .. più che altro eravamo in macchina io e lei da soli, accompagnandola a casa parlavamo delle nostre varie avventure di cuore, come facciamo spesso...e alla fine mi chiede "non offenderti ma, quando mi parli di questa ragazza...sembri un po' strano..."

Al che, ormai mi rendo conto di essere spacciato, la guardo e ammetto "sì Cice, ho una relazione con una ragazzo....e va avanti da qualche mese.."

Sguardo stranito di lei, sensazione mia di merda umana...e lei scoppia in lacrime, mi abbraccia e mi dice "ma non sai come sono contenta, finalmente hai trovato una persona che ti vuole bene, e io che ti vedevo diverso, più contento, più allegro, mi chiedevo come mai...sono felice per te!"

 

mai avrei pensato di scatenare una reazione del genere o___o

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Anche a me è successo che una ragazza scoppiasse a piangere e mi dicesse che ne era contenta... ma poi scoprii che provava qualcosa di più dell'amicizia.

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Beh innanzitutto passava un momento difficile e io le avevo fatto da spalla amica, ascoltando i suoi sfoghi.. e lei forse aveva frainteso ciò per un mio interesse.. inoltre mi vedeva diverso dagli altri ragazzi, come un non-stronzo, sensibile, tranquillo ecc :)

Poi ovviamente, avendo lei una mente un po' chiusa, non sapeva nemmeno cosa e chi erano i gay.. li inquadrava come quelli travestiti, fanatici della moda.. ecc tantoché una volta mi chiese anche il parere di un vestito a una vetrina, pensando che le elencassi tutte le lodi o critiche come se fossi uno stilista innato.. le risposi che per me poteva essere messo sul tavolo di cucina come tovaglia, spiegandole poi che non tutti i gay (me compreso) si interessavano alla moda e che erano solo stereotipi.

Con lei poi alla fine ci siamo allontanati sempre di più fino a non vederci e né sentirci.. più per decisione sua che mia.

 

Con i miei genitori è la solita storia.. quando mi vedono sono contenti.. ma fanno finta di non vedere e non sapere.. ormai mia mamma è abituata al fatto che il venerdì vado a Pisa per il week end dal mio ragazzo fino al lunedì mattina.. anche se lei mi chiede sempre: "Vai a Pisa?".. a volte vorrei tanto sentire: "vai a Pisa da Andrea?" ma alla fine meglio così.. ognuno vive la propria vita. Quello che mi rompe è che mi chiama almeno (e giustamente direi) una volta al telefono quando sono a Pisa e sono le solite frasi meccaniche: "Ciao Alessio, come stai? hai mangiato? quando torni? Buonanotte bacioni ciao". Sempre le solite frasi e la cosa mi lascia un po' così.. so che sono rassegnati ma secondo me in fondo in fondo sperano ancora in un mio "risanamento" (che brutta parola, ma è la mia impressione).

Mio padre invece non tocca proprio l'argomento, anzi lo evita.. meglio così perché visto il passato turbolento, non ho certo voglia di litigarci e/o di starci male. A volte se ne esce con battute (il lunedì sera quando torna da lavoro e mi vede) "toh è tornato il figliol prodigo".. Un po' mi fa sorridere.. ma vai a sapere cosa intende, se in chiave speranzosa o se in chiave scherzosa :)

L'altro giorno c'era il programma su Rai1 ("Me lo dicono tutti" mi sembra) dove c'era anche Cristiano Malgioglio.. e ho visto mio padre farsi serio e girare lo sguardo altrove (cercando un giornale da leggere).. ma anche qui forse è solo una mia impressione.

 

Ormai i genitori hanno la loro età.. poco più di 50 anni... non si può pretendere che cambino radicalmente le loro idee dopo tantissimi anni. Diciamo che vorrei di più però questa situazione apparentemente tranquilla del "So ma non voglio sapere/vedere" mi sta più che bene, essendo io un ragazzo comunque riservato con tutti :)

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Fabio Castorino

Beh anche se lei mi chiede sempre: "Vai a Pisa?".. a volte vorrei tanto sentire: "vai a Pisa da Andrea?"

 

E tu ogni volta che ti chiede se vai a Pisa rispondile: " Sì, vado da Andrea".

 

 

L'altro giorno c'era il programma su Rai1 ("Me lo dicono tutti" mi sembra) dove c'era anche Cristiano Malgioglio.. e ho visto mio padre farsi serio e girare lo sguardo altrove (cercando un giornale da leggere).. ma anche qui forse è solo una mia impressione.

 

Effettivamente l'immagine iper-effeminata di Malgioglio può creare qualche disagio ad un genitore che sa di avere un figlio gay, soprattutto un padre.

Probabilmente tuo padre è cresciuto in una mentalità dove quelli come Malgioglio erano visti come "fenomeni da baraccone" da sfottere, ridicolizzare o al massimo compatire, ed associare queste cose ad un figlio può essere sconvolgente.

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in effetti alla fine secondo me dobbiamo anche comprendere i nostri genitori.

Noi non dobbiamo nasconderci ma non possiamo pretendere che loro passino in un attimo da zero a cento.

Se sono cresciuti in una certa società, con una certa mentalità, hanno bisogno di tempo per metabolizzare le cose.

 

Io vedo persone aperte, mamme aperte, che hanno studiato, ma che fanno comunque fatica ad accettare un figlio/figlia gay.

 

Noi saremo genitori diversi, ma semplicemente perchè siamo nati in quest'epoca, che, nonostante i pregiudizi ancora correnti, è più liberale.

 

Se fossimo nati anche noi 50-60 anni fa, forse avremmo gli stessi problemi.

 

Dobbiamo portare pazienza con chi è nato prima di noi e anche con chi è poco informato.

Diverso è il discorso dell'intolleranza vera e propria.

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  • 4 weeks later...

Sono fortunata, perchè quando ho fatto coming out con le mie amiche più care, sono state fantastiche. Erano felici che glielo avessi detto, e mi hanno ringraziato di aver riposto fiducia in loro! mi è capitato solo una volta di averlo detto a una persona che consideravo amica (ma dopo non più), che poi da gelida è diventata indifferente e poi è sparita. eh va beh

 

Tra l'altro la prima volta che l'ho detto a due mie amiche ho anche avuto la sorpresa di un contro-coming out di una delle altre due ragazze (cioè anche l'altra mia amica era lesbica e non lo sapevo), il che è stato sorprendete:DD

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