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"Sono un omosessuale di destra, voglio sposarmi e avere figli."


yalen86

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Ho trovato un articolo su un giornale di destra dove un omosessuale che si definisce di destra esprime le sue esasperazioni riguardo le idee guida dei partiti di destra sul matrimonio omosessuale e le adozioni.

 

http://www.libero-news.it/news/827559/Sono-un-omosessuale-di-destra-Adesso-basta-fatemi-sposare.html

 

Cosa ne pensate? Credete davvero che sia un controsenso essere omosessuali ed essere di destra?

 

Io non riesco ad esprimermi per il momento.

 

Inoltre mi pare scontato il risultato del sondaggio su un giornale di destra:

 

http://www.libero-news.it/sondaggio.jsp?idsondaggio=492

 

 

(Non ho guardato se ci sono altri topic uguali.. nel caso chiudete pure).

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A molti capita di non sentirsi completamente rappresentati da una parte politica. Certo per un omosessuale i diritti della propria categoria dovrebbero essere un punto chiave, ma se una persona è cresciuta con una mentalità di destra, se i suoi valori in gran parte sono "di destra", non è che scoprendosi omosessuale potrà ribaltare del tutto la propria mentalità.

 

E a me pare positivo che la destra inizi ad avere spinte "interne" su questi temi. La questione dovrebbe avere l'universalità propria dei diritti umani, non essere bandiera di una parte politica.

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Ho letto l'articolo e temo ci sia un equivoco. Essere liberal non significa appartenere alla destra europea storica (fascismo & nazismo) . Il gay che ha scritto la lettera in questione si proclama "liberal" in senso statunitense, il che è un concetto diverso dall' italiano "liberale" e dall'italiano "essere di destra". E' la stessa redazione del sito ad alimentare l'equivoco, titolando "Sono di destra etc." Tant'è vero che il gay sostiene che Libero sia un giornale reazionario, per le posizioni assunte riguardo alla questione gay, non liberal, appunto.

 

E' vero anche che esistono gay fascisti e nazisti (su questi ultimi hanno fatto anche un film, Brotherhood). Ma si sa dell'omosessualità molto presente fra le stesse gerarchie naziste responsabili dell'omocausto. Io penso che i gay fascisti e nazisti oggi siano quelli che hanno una visione molto virile dell'omosessualità, in cui non c'è spazio per l'effemminatezza e in cui è tassativo il dont'ask don't tell. Insomma , quelli dell'omosessualità velata, che ritengono che i diritti siano inessenziali o inopportuni, che sono misogini e sono anche contro i diritti delle donne. Insomma i gay maschilisti. Sembra una contraddizione di termini, ma esistono anche loro. Sono però una piccola minoranza del mondo gay, che è generalmente di sinistra e progressista (ovvero liberal o radical in Italia).

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A molti capita di non sentirsi completamente rappresentati da una parte politica. Certo per un omosessuale i diritti della propria categoria dovrebbero essere un punto chiave, ma se una persona è cresciuta con una mentalità di destra, se i suoi valori in gran parte sono "di destra", non è che scoprendosi omosessuale potrà ribaltare del tutto la propria mentalità.

 

E a me pare positivo che la destra inizi ad avere spinte "interne" su questi temi. La questione dovrebbe avere l'universalità propria dei diritti umani, non essere bandiera di una parte politica.

Sono completamente d'accordo.

Anzi anche se il sondaggio è sfavorevole, c'è il 23% del totale che è d'accordo, io non sottovaluterei questo dato, è 1/4 del totale, un bel passo avanti ;)

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Se essere di Destra significasse: "Meno tasse e meno stato sociale"

ed essere di Sinistra significasse: "Più stato sociale e più tasse"

allora non ci sarebbe nulla di strano in un gay di Destra.

 

E invece l'essere di Destra o di Sinistra non significa questo,

significa essere dalla parte dei Forti (etero, maschi, Cattolici, ricchi e bianchi)

rispetto che dalla parte dei Deboli (non-etero, donne, non-Cattolici, poveri e non-bianchi)

Quindi dire "meno tasse" o "più stato sociale" è solo una conseguenza di questa scelta.

 

Ci sono anche Neri di Destra? Certo, ma odiano i gay.

E gay di Destra? Ovvio, ma odiano i Mussulmani.

E poveri di Destra? Anche, ma odiano gay e Mussulmani.

Basta solo che abbiano l'impressione che ci sia qualcuno più debole di loro.

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Fabio Castorino

Essere omosessuale e di destra ha senso se si vogliono portare le battaglie per i diritti civili dei gay all'interno della destra, al fine di far cambiare la posizione di quella parte politica su questi temi, come vuol fare l'autore della lettera. Invece essere di destra ed accettarne i valori omofobi (come fa ad esempio Lele Mora) è solo masochismo e odio per se stessi che affonda le radici nell'omofobia interiorizzata.

 

Essere omosessuale e di destra non presenta nessuna particolarità in quei paesi dove anche la destra si è evoluta e sostiene i diritti civili : cosa c'è di strano in un gay inglese che vota per i Conservatori, quando David Cameron vuole introdurre i matrimoni gay?

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E' esattamente quanto ho affermato io. Tutta la discussione e viziata dal fatto che essere di destra in italia non equivale all'essere di destra in altri paesi civili tipo la Gran Bretagna o gli U.S.A. Questo probabilmente perché qualcosa ha bloccato l'evoluzione tanto della sinistra quanto della destra italiana.

Nel caso della sinistra, la chiesa cattolica (anche, oltre che il residuati ideologici comunisti) ha impedito, con il suo concetto di solidarietà assoluta, che si sviluppasse una sinistra moderna non ricattata dal solidarismo, dal sindacalismo e dalla demagogia. Producendo un'assistenza sociale inadeguata e piena di sprechi e formando una mentalità collettiva che porta ad essere dipendenti dallo stato, e cittadini di uno stato assistenziale in tutto, piuttosto che sviluppare la libertà d'iniziativa. L'evoluzione della destra è stata invece impedita dal berlusconismo con la sua puttanocrazia e i suoi disvalori, e da residuati del fascismo del tempo che fu. A sinistra l'unica speranza sembra essere Vendola, ma sembra troppo cattolico per promuoìvere una sinistra moderna e laica. A destra c'è invece Fini, che viene accusato di aver diluito troppo le idee di destra. In mezzo ci siamo noi, comuni cittadini (anche se come gay tanto comuni cittadini non siamo perchè non abbiamo i diritti degli altri cittadini etro) , che non ci sentiamo rappresentati da nessuna forza politica e continuiamo spesso a votare a sinistra turandoci il naso, convinti (a torto o aragione chi sa, dopo la genuflessione di Prodi vengano anche di questi dubbi) ) che solo la sinistra possa darci i diritti. Forse i diritti dovremmo chiederli direttamente al Vaticano, chiedendo al Papa di spostarsi col suo staterello e i suoi dipendenti in un altro paese, possibilmente in un altro continente :roll:

 

p.s. Fabio, detto quanto si è detto su destra e sinistra, scusami tanto eh, ma non sei tu a decidere quando abbia senso essere gay di destra. Ci sono gay di destra che sono gay, non sono fascisti, e hanno una visione della società diversa dalla tua. Che privilegia l'iniziativa individuale a discapito della solidarietà, il privato rispetto al pubblico, la libertà rispetto allo statlalismo ecc.Non sono delle specie di infiltrati che portano le battaglie civili (che evidentemente per te possono essere solo di sinistra) all'interno della compagine avversaria per far cambiare posizione. Sono semplicemente persone che hanno un'altra visione del mondo. E il fatto che siano gay è un partcolare accessorio che in questo caso non significa nulla. :roll:

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Una provocazione? No.

Penso davvero quello che ho scritto.

 

La canzone di Gaber si riferiva

solo alla distinzione tra "borghese" e "proletario"

che funzionava nei suoi anni, nei quali

si parlava poco di gay e nulla di immigrazione.

 

Ovviamente gay ed immigrati

possono essere tanto "borghesi" quanto "proletari";

ma la Destra contemporanea riunisce diverse anime:

- quella classista (tagli alle scuole pubbliche e alla sanità pubblica)

- quella razzista (reato di "clandestinità" e dichiarazioni forti della Lega)

- quella omofoba (che conosciamo bene...)

E così via: diciamo che il dibattito si arricchito di "nuovi mostri".

 

Di solito - almeno in Italia - funziona così:

Razzista e Omofoba (ma non classista) : Destra Estrema(Lega Nord e Forza Nuova)

Classista e Omofoba (ma non razzista): quasi non esiste, negli USA è diffusa tra i Neri cristiani e gli esuli cubani

Razzista e Classista (ma non omofoba): frequente posizione liberale, in Italia solo nella parte più progressista del PDL

Solo Omofoba (ma non classista o razzista): UDC e Destra del PD

Solo Razzista (ma non classista od omofoba): Molto diffusa nella parte più reazionaria della comunità gay, di solito in forma anti-islamica o anti-slava.

Solo Classista (ma non razzista od omofoba): classica posizione liberale; non conta il colore della pelle o la sessualità, basta che paghi le tasse (e sei sei disoccupato, puoi pure schiattare)

 

In ogni caso - in qualunque Paese - la Sinistra sui diritti dei gay

ha posizioni sempre più avanzate di quelle della Destra

e raramente si trovano a condividere delle proposte

e - anche quando le condividono -

le critiche arrivano sempre dalla Destra Estrema.

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L'analogia con Gaber era limitata al fatto che la canzone definisce destra e sinistra sulla base di stereotipi e generalizzazioni, esattamente come hai fatto tu.

Questi grandi gruppi ideologici che hai delineato possono senz'altro riflettere una parte di realtà e aiutare a riassumerla, ma non credo che simili distinzioni abbiano un grosso peso nel gioco della politica di oggi.

Ma probabilmente è solo che non mi sento adatta a parlare di politica in termini astratti e generici.

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E' molto riduttivo ridurre la destra liberale a una compagine classista. E' come ridurre la sinistra alla peggior burocrazia statale.

Sembra quasi che ti faccia rabbia che i liberal non siano né omofobi né razzisti :roll:

Per me sono solo persone che hanno un'altra visione della società, che non è basata sulla solidarietà ma sull'iniziativa individuale.

In una società liberale è vero che se sei disoccupato hai gravi problemi (schiattare è un'esagerazione, qualche sussidio c'è sempre nei paesi civili) ma è anche vero che è difficile vivere una vita da disoccupato ( a spese dello stato, cioè degli altri cittadini).

 

Ma tornando all'Italia, la sinistra avrà pure posizioni più avanzate sui diritti gay, ma come mai quando è andata al potere con Prodi poi s'è rimangiata tutto? Quindi forse non conta tanto avere la posizione più avanzata, ma essere fedeli al mandato degli elettori. Resistendo alla voce suadente dei vescovi su alcune questioni in cui la religione non dovrebbere mettere becco, perché dopotutto non siamo una teocrazia, no? Almeno ufficialmente...

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Beh, se "l'iniziativa individuale" fosse meritocrazia e non classismo

magari potrei anche essere felice di essere governato da Liberali.

 

Se tu mi dicessi che un ottimo idraulico o un bravo matematico

dovrebbero guadagnare più di Lapo Elkann o di Piersilvio Berlusconi,

allora ti direi: "Bravo liberale! Si vede che premi l'iniziativa individuale

e non solo l'appartenenza genealogica a una classe sociale!"

 

Il Classismo è come l'omofobia o il razzismo:

non premia quello che fai, ti premia per come sei nato.

(Negli USA paghi addirittura meno tasse se sei più ricco)

 

La Sinistra (anche quella peggiore) ha comunque posizioni

più avanzate rispetto a quelle delle Destra.

Questo si vede soprattutto nelle amministrazioni locali

(visto che quando il Governo Prodi ha proposto i DiCo, poi è caduto

prima che potessero essere votati in parlamento; non è che se li è rimangiati;

come a molti piace far credere).

L'unica cosa mai fatta in Italia per i gay è l'aver tolto la proibizione alle donazioni di sangue

che è stata attuata da Veronesi e che è al momento l'unico passo avanti, anche in un confronto europeo.

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Ma nel governo Prodi non è che rimandavano di volta in volta la proposta di legge?

 

Accenno il film-documentario "Improvvisamente l'inverno scorso" che tratta di questo argomento.

 

 

Per il resto c'è da capire quali siano le priorità nella vita di un omosessuale: essere riconosciuto.. oppure pagare meno tasse?? (che poi gira gira si pagano sempre tasse e non si viene mai riconosciuti).

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Fabio Castorino
p.s. Fabio, detto quanto si è detto su destra e sinistra, scusami tanto eh, ma non sei tu a decidere quando abbia senso essere gay di destra. Ci sono gay di destra che sono gay, non sono fascisti, e hanno una visione della società diversa dalla tua. Che privilegia l'iniziativa individuale a discapito della solidarietà, il privato rispetto al pubblico, la libertà rispetto allo statlalismo ecc.Non sono delle specie di infiltrati che portano le battaglie civili (che evidentemente per te possono essere solo di sinistra) all'interno della compagine avversaria per far cambiare posizione. Sono semplicemente persone che hanno un'altra visione del mondo. E il fatto che siano gay è un partcolare accessorio che in questo caso non significa nulla. :roll:

 

Non hai capito quello che intendevo. E' ovvio che ci possano essere gay che sono di destra perché credono nell'iniziativa individuale e sono contro lo statalismo. Io stesso in passato ho votato a destra perché credevo che portasse avanti i valori liberali (poi mi sono accorto che se ne riempiva solamente la bocca mentre in realtà portava avanti un'agenda ben diversa, basata esclusivamente sugli interessi personali del premier). Quello che dicevo è che chi crede in questi valori "di destra" dovrebbe affiancarli ad una battaglia interna alla sua parte politica perché questa abbandoni le posizioni reazionarie in tema di diritti civili, come hanno fatto i Conservatori inglesi e i partiti conservatori olandesi e scandinavi.

Questi gay di destra non li definirei mai "infiltrati" della sinistra, perché credo che i diritti civili debbano essere valori bipartisan, condivisi dalla destra e dalla sinistra, e che siano perfettamente compatibili con la visone liberale della politica e della società, anzi che ne siano la logica conseguenza.

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Ah, ok, FabioCastorino, allora è stato solo un equivoco derivato dal fatto che dovendo sintetizzare un discorso complesso in un post ti sei esposto a un facile fraintendimento. Io la penso uguale: i diritti civili devono essere valori bipartisan.

 

@yalen86, il tuo appunto sul comportamneto del governo Prodi è molto pertinente, anche se è difficile mandarlo giù per chi è di sinistra. Grazie per il riferimento al documentario (che non conoscevo).ma non è che è disponibile qualche link per vederlo in rete? Ti ringrazio in anticipo eventualmente. :sorriso:

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Io avevo comprato il dvd alla Feltrinelli.. di solito lì lo vendono con associato il libro (interessante). In rete non ti so dire.. penso di si attraverso vie poco corrette :)

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Sarà anche pertinente, ma non ho capito l'argomentazione :)

 

I Di.Co vengono proposti in Consiglio dei Ministri l'8 febbraio 2007

e il 21 febbraio Prodi aveva già dato le sue dimissioni (la crisi era già aperta a gennaio)

Cesare Salvi (col nome di CUS) cerca di salvarli in via parlamentare,

ma ormai la maggioranza non c'è più perché Mastella è di fatto passato con Berlusconi.

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Si non ricordavo l'andazzo politico perché me ne interessavo molto meno rispetto a ora.

 

Ricordo che prima li avevano chiamati Pacs (è possibile?) e poi dopo un rifiuto li abbiano riformulati come Di.Co.

Ora non ho tempo di spolverare wikipedia.. ma domattina vo a dare una lettura :)

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si ricordo che erano DICO...il patetico tentativo italiano di dire la sua rispetto alla PAX francese

finito come sappiamo. poi ci sono state altre sigle, spesso solo virtuali.

Diritti zero. Restiamo cittadini di serei B :angry:

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