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Giocava a calcio, diventa attore hard gay


Akcent

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Un ex giocatore di calcio professionistico in Belgio decide, in seguito a un infortunio pesante, di cambiare 'professione'. Da calciatore passa al mondo dell'hard omosessuale.

Lui gay lo era già prima ma a quanto pare aveva rivelato ben poco di sé finché giocatore (sarebbe stato molto più complicato conciliare un CO con la sua professione sportiva). Questa è l'ennesima prova che gay nel mondo del calcio, e di altri sport in genere, abbondano.....ma quasi nessuno viene allo scoperto.

 

 

Stany Falcone, da calciatore a pornoattore gay

In Belgio era un giocatore professionista. Dopo essersi causato una frattura, Jonathan De Falco, meglio conosciuto come Stany Falcone, ha deciso lavorare comodamente sdraiato.

Da professionista del calcio a pornoattore gay. È la carriera di Jonathan De Falco, meglio conosciuto nel mondo dell'hard come Stany Falcone. Il 27enne belga giocava infatti nel Racing Mechelen prima di causarsi una frattura che ha compromesso la sua vita calcistica facendogli scegliere piuttosto un mestiere che gli permettesse di starsene comodamente sdraiato.

 

"Sono stato fidanzato con un ragazzo alcuni mesi - racconta De Falco al sito belga Nieuwsblad - e da quando ho 20 anni frequento soltanto persone gay e locali gay ma nessuno, nel calcio, ha mai sospettato nulla. in caso contrario avrei sicuramente avuto problemi. Il mondo del calcio - conclude - non è pronto ad avere calciatori dichiaratamente gay".

 

 

 

 

prima e dopo

stany_falcone_Jonathan_de_falco.jpg

 

 

 

http://www.gay.it/ch...attore-gay.html

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da quando ho 20 anni frequento soltanto persone gay e locali gay ma nessuno, nel calcio, ha mai sospettato nulla

 

Ci mancava solo che chiamasse al femminile i suoi compagni di squadra...

Questo la dice lunga anche sulla perspicacia nel mondo del calcio, comunque.

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Secondo me è una palese ipocrisia. Idem nell'esercito o in qualsiasi altra parte dove esiste un certo conformismo machista ... la paura vera è ammettere che un omo possa essere altrettanto e anche più virile di un etero.

 

In ogni modo ... ganzo sto tipo!

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Secondo me è una palese ipocrisia. Idem nell'esercito o in qualsiasi altra parte dove esiste un certo conformismo machista ... la paura vera è ammettere che un omo possa essere altrettanto e anche più virile di un etero.

 

In ogni modo ... ganzo sto tipo!

Ma infatti è uno dei più facili stereotiipi degli etero sui gay. Ovvero che siano, gli omosessuali, tutti delle donnette.

Non capiscono che invece il sentirsi uomo/donna può coincidere o differire dall'essere attratti da uomini/donne. E ci sono sì gay come Malgioglio o Busi ma altresì (e molto meno visibili) gay militari, poliziotti, calciatori, rugbysti, muratori....etc che appunto sanno essere tanto virili o più di molti etero.

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Se non fosse per la perdita di un anno di studio, sarei andato volentieri al militare.

Uno perchè è formativo mentalmente;

due perchè ti stacca dalla famiglia visto che siamo dei bamboccioni;

tre perchè c'è sempre una bella visione nel dormitorio e statisticamente qualcuno dev'essere gay ;)

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Se ti piace ricevere ordini che non puoi mettere in discussione

ed avere la certezza di beccare qualche gay;

ti consiglio una bella festa sadomaso:

non perdi neppure l'anno di studio! :D

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Se ti piace ricevere ordini che non puoi mettere in discussione

A volte mi succede, se si tratta di uno istruttore o di un capo.

ti consiglio una bella festa sadomaso:

non perdi neppure l'anno di studio! :D

O dio, non credo di essere il tipo da sadomaso, ma mi segno anche questa, dovesse piacermi.

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Fabio Castorino
nessuno, nel calcio, ha mai sospettato nulla. in caso contrario avrei sicuramente avuto problemi. Il mondo del calcio - conclude - non è pronto ad avere calciatori dichiaratamente gay".

 

Il Belgio è il secondo paese al mondo ad aver legalizzato i matrimoni gay, nel 2003. Pochi anni dopo ha introdotto anche le adozioni.

Dalle parole di questo ragazzo si capisce come lui, nella sua vita belga all'infuori dell'ambiente calcistico ed ora che ne è uscito completamente, si comportasse/comporti come una persona libera, che vive in una società aperta e tollerante. Quando invece era nell'ambiente del calcio (sempre belga), rientrava "in the closet", come se non si trovasse più in un paese libero.

Lo stesso si può dire di altri paesi all'avanguardia in tema di diritti GLBT: non ci sono gay dichiarati nella Premier League inglese, né nella Liga spagnola, nè nel campionato tedesco o francese o olandese

L'unico calciatore gay dichiarato al mondo è quello svedese di cui si è parlato anche su questo forum, che però gioca in una divisione di livello inferiore.

 

Se anche in paesi così avanzati c'è la percezione di un'ostilità così radicata verso i gay nel calcio, mi sembra che i vari dibattiti sui gay che ci sarebbero o non ci sarebbero nella serie A italiana, e che dovrebbero o non dovrebbero fare coming out, siano oziosi ed inutili. Nessun calciatore gay farà coming out in Italia ancora per moltissimo tempo, forse 20 o 30 anni.

 

Evidentemente il calcio è un mondo a parte che resiste ai cambiamenti della società. Figuriamoci in paesi dove anche la società è più restia ai cambiamenti.

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In effetti io ho sempre detto che trovavo ozioso in Italia insistere sul mondo del

calcio quando i gay dichiarati nel mondo dello spettacolo si contano sulle dita di

una mano...credo sia solo un tema che colpisce la fantasia per svariati ed intuibili

motivi ( dei gay per i motivi già evidenziati nel topic...dal porno-calciatore ; degli

etero per il tipico piacere della demistificazione degli idoli ) ma poco produttivo.

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comunque questo Stany Falcone mi sembrava piu virile quando faceva il calciatore...come porno attore trovo ci sia in lui qualcosa di artefatto, e dove c'è artificio c'è anche perdita di virilità secondo me...ma chi sa forse è solo una questione di gusti,

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Secondo me in Belgio i calciatori non guadagnano quanto guadagnano in Italia, neppur lontanamente. Per questo avrà deciso di dedicarsi al porno, probabilmente più redditizio... :4:

 

Non so quanto guadagnino, ma non gioca più anche perchè ha subito un grave infortunio.

 

Cmq.. abbastanza carino ;)

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Penso che uno dei fattori che rende difficile il CO, soprattutto in uno sport come il calcio (o i sport di squadra in generale secondo me) è il fattore spogliatoio.

 

E l'apertura mentale media del tifoso di calcio.

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Il "fattore spogliatoio" è normale o no?

 

E' legittimo che un maschio etero

sia in imbarazzo a spogliarsi davanti a un gay

o che una donna sia imbarazzata

a spogliarsi davanti a un maschio etero?

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Credo che Madoka abbia detto una cosa intelligente citando il fattore spogliatoio e l'apertura mentale media del tifoso di calcio.

Io ci aggiungerei che anche il cameratismo, che funziona tra maschi etero, ed è fatto di toccamenti, palpeggiamenti baci eccetera, sarebbe molto difficoltoso attuarlo con giocatori gay dichiarati perché potrebbe essere frainteso. Anche perchè io stesso se fossi oggetto di certi gesti di cameratismo che ho visto durante le partite, fatti da maschi che sono sempre boni in genere, magari solo perché giovani e snelli, credo che minimo un'erezione l'avrei e non credo che su un campo di calcio di fronte a migliaia di spettatori sarebbe una cosa carina...

Secondo me è giusto che un calciatore faccia il c.o. alla fine della carriera, quando è ancora icona però non pratica piu lo sport.

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Guarda Akinori che non è che le erezioni le hai

soltanto se sei dichiarato, altrimenti non ti vengono...

 

E con tutto il sesso che farà un calciatore gay,

l'idea che gli possa venire un'erezione a causa di un collega

mi sembra davvero improbabile...

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E' un'argomento un po' difficile quello dello spogliatoio. Parlando solo della mia esperienza: ho fatto sport per tanti anni. In squadra c'erano due ragazze lesbiche (io all'epoca giocavo ancora con i lego, per dire che non avevo per niente chiara la mia sessualità). Nessuna ha mai avuto problemi a spogliarsi davanti a loro. Le ragazze che erano un po' più restie a spogliarsi davanti alle altre lo erano tanto con le lesbiche che con le etero per una questione di un senso di pudore personale che avevano, a prescindere dalla sessualità delle altre ragazze.

 

Parlando per le donne, non credo sia comunque comparabile essere vista nuda da una donna lesbica o esser vista nuda da un uomo etero. Perché la prima, anche se potenzialmente può provare attrazione per lei, rimane una donna che probabilmente ha una visione un po' diversa del corpo femminile rispetto ad un maschio.

 

Altro piccolo esempio. L'altro giorno io e un mio amico gay eravamo a casa di una mia amica. Lei doveva cambiarsi la maglietta e ha chiesto al mio amico gay di girarsi. Di me non le importava che mi girassi o meno. Perché credo che mi veda prima come donna che come lesbica.

 

Non so però come funzioni tra maschi. E forse nemmeno tra donne funziona sempre così.

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Infatti non ho fatto il paragone con le lesbiche.

Ho infatti scritto questo:

 

E' legittimo che un maschio etero

sia in imbarazzo a spogliarsi davanti a un gay

o che una donna sia imbarazzata

a spogliarsi davanti a un maschio etero?

 

I maschi etero si sentono "prede" dei gay

esattamnente come le donne si sentono "prede" degli etero.

E' legittimo il pudore in questi casi?

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Ammazza che figo!

In ogni caso, chissà quando sarà chiaro al mondo intero che essere gay non significa essere poco virili! Adesso non mi riferisco specificatamente a questa notizia, bensì a tutto l'ambito nel quale si pensa che solo il maschio etero possa essere un concentrato estremo di virilità. Questo è uno dei tanti esempi.

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Credo che Madoka abbia detto una cosa intelligente citando il fattore spogliatoio e l'apertura mentale media del tifoso di calcio.

Io ci aggiungerei che anche il cameratismo, che funziona tra maschi etero, ed è fatto di toccamenti, palpeggiamenti baci eccetera, sarebbe molto difficoltoso attuarlo con giocatori gay dichiarati perché potrebbe essere frainteso. Anche perchè io stesso se fossi oggetto di certi gesti di cameratismo che ho visto durante le partite, fatti da maschi che sono sempre boni in genere, magari solo perché giovani e snelli, credo che minimo un'erezione l'avrei e non credo che su un campo di calcio di fronte a migliaia di spettatori sarebbe una cosa carina...

Secondo me è giusto che un calciatore faccia il c.o. alla fine della carriera, quando è ancora icona però non pratica piu lo sport.

Non è che dopo un goal quando i calciatori tipicamente gioiscono, si abbracciano, si baciano o altro.......le telecamere indugiano appositamente sulle parti basse a vedere cosa succede (e in ogni caso ci sono mutande e pantaloncini ad evitare cose evidenti....).

 

Poi negli spogliatoi non credo ci siano tutti sti palpeggiamenti, e in ogni caso rimane una questione dentro le mura.

 

Mi sembra un pò una forzatura questo passaggio onestamente.

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Infatti Almadel io portavo ad esempio le donne perché per i maschi non posso parlare. Tu hai posto una domanda a cui i maschi non hanno risposto ancora e non so cosa tu pensi a riguardo (o se la tua è solo una domanda retorica).

 

Io non so cosa dire perché non ho idea di come funzionino queste cose tra uomini. Dicevo come, secondo me, funzionano tra donne. E sarebbe certo interessante se qualcuno rispondesse alla tua domanda.

 

So solo che sia per uomini che per donne lo spogliatoio è un luogo molto intimo. Ma intimo non in senso sessuale. In un senso che mi è un po' difficile da spiegare. E' il luogo dove si crea lo spirito di squadra e la complicità che sono essenziali nel momento in cui si scende in campo.

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Guarda Akinori che non è che le erezioni le hai

soltanto se sei dichiarato, altrimenti non ti vengono...

 

E con tutto il sesso che farà un calciatore gay,

l'idea che gli possa venire un'erezione a causa di un collega

mi sembra davvero improbabile...

 

Ovvio, ma credo che l'atteggiamento di un etero nei confronti di un'erezione di un etero e nei confronti di quella di un gay sarebbe un po' diverso...

Non credo che un calciatore gay faccia più sesso di un altro gay perchè calciatore, anzi , probabilmente ne farà di meno, visto che lo sport impone uno stile di vita regolare con poca vita notturna. Poi - ma qui la questione è più comtroversa - ci sono molti allenatori che sconsigliano di fare sesso prima della partita. La cosa potrebbe essere controproducente, per chi ha tanta voglia e non riesce a concentrarsi sul gioco Semplicemente perché nei suoi compagni di squadra, prima che dei compagni, vede altri uomini. mi sembra una cosa naturale. Ovviamente ritengo che invece in una squadra composta da soli gay potrebbero esserci cameratismo e si eviterebbero tanti equivoci spiacevoli. Le mie considerazioni partono dal considerare di essere l'unico gay in una squadra di etero. Io sinceramente mi sono eccitato spesso, facendo sport, a causa del cameratismo etero. E quello che succede in uno spogliatoio maschile etero spesso molti gay non lo immaginano neppure, altro che palpeggiamenti.... ovviamente tutto è fatto in spirito cameratesco, ma io come gay avevo difficoltà ad adeguarmi a questo spirito cameratesco, semplicemente perchè spesso mi eccitavo mentre gli altri no. Per questo adesso evito gli sport do squadra che implicano un qualche contatto fisico prolungato.

 

In conclusione credo che la sessualità sia una forza che agisce in modo opposto nei confronti del cameratismo. Ma può darsi che sia anche il risultato di un'educazione omofoba. magari in una società non omofoba il cameratismo potrebbe coincidere con un certo tipo di omosessualità.

Ma il discorso è complesso perdché l'agonismo si basa sulla competitività ed è dificile essere competitivi se i sentimenti nei confronti dei componenti della propria squadra sono solo omofili...

 

Insomma c'è una grande differenza, come intuisce anche madoka, fra l'intimità sessuale e l'intimità dello spogliatoio, anche se qualcuno può confondere le due cose. Per me è facile capire tutto questo anche se è difficile spiegarlo. Allo stesso tempo mi sembra evidente che qualcuno non abbia mai praticato uno sport di squadra in un contesto etero, altrimenti non mi spiegherei certe affermazioni così superficiali. Senza offesa, è chiaro.

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Fabio Castorino

L'intimità da spogliatoio di cui parli ha una fortissima componente omoerotica, che viene resa "accettabile" dall'omofobia. L'omofobia continuamente confermata e ribadita dai membri della squadra serve appunto per continuare ad avere atteggiamenti omoerotici con i compagni (dando sfogo così alla propria parte omoesssuale socialmente repressa) negando l'evidenza della loro omoeroticità, e allontanando così lo "spettro" del potersi considerare gay. Il ragionamento è: questi atteggiamenti potrebbero sembrare da gay, ma visto che noi odiamo i gay ciò non è possibile.

La presenza di un gay dichiarato ed accettato all'interno della squadra farebbe venir meno questa finzione e potrebbe creare problemi. Se i compagni accettano il gay senza problemi viene meno l'omofobia, e allora crolla l'argine che permetteva di tenere legittimamente atteggiamenti omoerotici. Di conseguenza questi atteggiamenti dovranno essere abbandonati, e i rapporti tra compagni di squadra potrebbero raffreddarsi. Inoltre gli etero perderebbero l'unica "valvola di sfogo" della loro parte omosex repressa e questa repressione totale potrebbe causare loro problemi psicologici.

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Mi state convincendo che sia giusto

per un calciatore non volere compagni di squadra gay :)

 

Io non capisco perchè un gay senta la necessità di avere compagni di squadra etero :roll:

Adesso ci sono anche squadre di calcio composte esclusivamente da gay, per fortuna.

Credo che per un gay sia la soluzione migliore. Io le ho provate entrambe e devo dire che in una squadra composta da altri gay mi sono trovato molto più a mio agio e sono scomparse tutte quelle ansie di quando ero l'unico giocatore gay in una squadra etero

Quoto l'analisi molto profonda di Fabio Castorino sul rapporto fra omofobia e omoeroticità: ecco, quando giocavo in uno squadra composta solo da etero, a parte l'ansia era proprio questa la sensazione che mi dava piu fastidio: sentivo che rompevo l'equilibrio omoerotico. Anche per questo mi sono dichiarato tale solo quando me ne sono andato. Spiegando le ragioni: la mia omosessualità. Loro sono stati molto carini e camerateschi. Hanno detto che non contava nulla, che mi consideravano un giocatore eccetera, mi hanno chiesto di restare...ma sinceramente credo fossero discorsi di convenienza, io ormai non mi trovavo più a mio agio.

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Io non capisco perchè un gay senta la necessità di avere compagni di squadra etero

 

Per i soldi, suppongo.

Non so quanto "professionismo" si possa fare nelle squadre gay.

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Ma io non sono un calciatore professionista. Come tanti altri gay gioco a calcio solo per passione.

Poi è chiaro se del calcio tu gay vuoi farne una professione, devi fare i conti con una realtà piuttosto omofoba.

Quindi, come sostenevo io all'inizio, la scelta del Belga deve essere stata dettata da considerazioni di questo tipo: si è fatto due conti, e ha deciso che avrebbe guadagnato di più facendo il pornoattore che il calciatore. E avrebbe trovato anche un ambiente piu accogliente dove non ci fosse omofobia.

Forse non è molto bello che un gay debba rinunciare al calcio e fare il pornoattore se vuole un lavoro soddisfacente, mi rendo conto. Ma ognuno fa le sue scelte e in fondo chi siamo noi per giudicare?

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