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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

    • Sì, una sola volta
      35
    • Sì, diverse volte
      63
    • No, mai
      80
    • No, e penso che non andrò mai
      36
    • No, ma quest'anno andrò
      36


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Tra il presenzialismo e l'esibizionismo ne passa di acqua sotto i ponti, nè tantomeno mi risulta che l'esibizionismo sia un tratto immutabile.

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La mia avversione si limita, contrariamente a quello che evidentemente le mie parole davano a vedere (l'ammissione di essermi probabilmente espresso male, rarissima da parte mia, è dettata dal semplice fatto che pare aver capito così anche Isher, che dai pochi scambi che abbiamo avuto m'è sembrato una persona intelligente... non per altro), alla componente esibizionista nonchè gratuitamente volgare e via dicendo.
Mi concedi il beneficio del dubbio per quanto affermi? Non sul fatto che Isher sia intelligente (e' l'unica cosa che condivido del tuo discorso... :cry: ) ma sul tuo concetto di esibizionismo e di volgarita' gratuita.... per non urtare la tua sensibilita' dovremmo sfilare in giacca e cravatta? O come ad una manifestazione di lavoratori? E dov'e' il confine dalla volgarita' e dall'esibizionismo???? Basta evitare le trans e gli angioletti? Vietato chi sfila a torso nudo? No smalto sulle unghie, no carri colorati?
Non sono solito giudicare le persone sulla base di fattori che non dipendono da loro... Quel che costituisce la discriminante per me sono le scelte del singolo.
Quindi le scelte che giudichi negativamente sono legate al modo in cui una minoranza, e ti assicuro che e' una minoranza, decide di partecipare al Pride, ovvero in modo particolarmente festoso (volgare per come la vedi tu), e questo compromette la tua opinione per tutte le persone che sfilano al Pride? Automaticamente diventiamo tutti volgari ed esibizionisti?Mi dispiace, ma non trovo questi sufficienti elementi per crederti, io sono sempre andato in maglietta e pantaloncini corti, consapevole di dover camminare sotto la canicola di inizio estate, e quindi piu' preoccupato di vestire leggero per il caldo che di esibire le mie gambe villose (per niente volgari!), ed intorno a me ho sempre visto persone gradevoli, vestite piu' o meno come me, ovvero preparate ad una giornata calda. E delle volte ha fatto cosi' caldo che saliva dall'asfalto, e non mi ha scandalizzato se qualcuno ha tolto anche la maglietta, completamente sudata, dopo due ore sotto il sole.
(piccolo excursus rivolto a Dago: faccio uso di determinati termini appunto per esprimere efficacemente un pensiero, non per renderlo nebuloso. Fossero quelle le mie intenzioni avrei usato che so, "obnubilarlo" piuttosto che "renderlo nebuloso". Se poi per così poco risulto eccessivamente forbito, il problema è da parte dell'audience e non del sottoscritto, concedetemelo).
Per fortuna ad "obnubilarlo" ci sarei arrivato!!! :cry: Pero' vorrei ricordari che qui al massimo ci sono altri utenti, come te, che scrivono e leggono.... e chi sarebbe esibizionista? Chi pensa di "parlare" ad un audience o chi sfila ad un Pride?P.S.Spero tu riesca a sistemare i disservizi del tuo Pc! :cry:
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Tra il presenzialismo e l'esibizionismo ne passa di acqua sotto i ponti, nè tantomeno mi risulta che l'esibizionismo sia un tratto immutabile.
Su, Sonnenritter, tu hai detto che non è una «condizione irreversibile» (non hai parlato di tratto immutabile) riferendoti all'omosessualità egodistonica, il che corrisponde perfettamente alla sua definizione nosologica. Assumiti le tue affermazioni: mi sembri un ragazzo intelligente, e puoi certo farlo.
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Mi concedi il beneficio del dubbio per quanto affermi? Non sul fatto che Isher sia intelligente (e' l'unica cosa che condivido del tuo discorso... :cry: ) ma sul tuo concetto di esibizionismo e di volgarita' gratuita.... per non urtare la tua sensibilita' dovremmo sfilare in giacca e cravatta? O come ad una manifestazione di lavoratori? E dov'e' il confine dalla volgarita' e dall'esibizionismo???? Basta evitare le trans e gli angioletti? Vietato chi sfila a torso nudo? No smalto sulle unghie, no carri colorati?
Dovrebbe essere un confine dettato dal buon senso, senza che ti venga a portare gli esempi io. Ovvio che non mi scandalizzo per dello smalto o per gente a torso nudo. Meno ovvio forse che non mi scanzalizzo per la presenza di trans, un transessuale non è volgare in quanto tale.
Quindi le scelte che giudichi negativamente sono legate al modo in cui una minoranza, e ti assicuro che e' una minoranza, decide di partecipare al Pride, ovvero in modo particolarmente festoso (volgare per come la vedi tu), e questo compromette la tua opinione per tutte le persone che sfilano al Pride? Automaticamente diventiamo tutti volgari ed esibizionisti?
Dove avrei detto questo, scusa? Non mi pare d'aver mai criticato il Pride tutto, tant'è che mi sono sempre premurato di specificare che non ne condivido alcuni aspetti. Non mettetemi in bocca cose che non ho detto, per cortesia; è un comportamento di una disonestà intellettuale esorbitante.
Mi dispiace, ma non trovo questi sufficienti elementi per crederti, io sono sempre andato in maglietta e pantaloncini corti, consapevole di dover camminare sotto la canicola di inizio estate, e quindi piu' preoccupato di vestire leggero per il caldo che di esibire le mie gambe villose (per niente volgari!), ed intorno a me ho sempre visto persone gradevoli, vestite piu' o meno come me, ovvero preparate ad una giornata calda. E delle volte ha fatto cosi' caldo che saliva dall'asfalto, e non mi ha scandalizzato se qualcuno ha tolto anche la maglietta, completamente sudata, dopo due ore sotto il sole.
Del fatto che tu mi "creda" o meno, alla luce dell'idea che pari esserti fatto di me, mi importa onestamente molto poco, poichè è del tutto sbagliata. E forgiata forzatamente a tuo uso e consumo, non ho mai accennato a magliette e/o gambe, ma a culi all'aria & simili. Se permetti c'è una piccola differenza. Se poi ti fa piacere pensare a me come a una specie di suora laica sei libero di farlo, non mi viene in tasca nulla dal convincerti che ti sbagli. :cry:
Per fortuna ad "obnubilarlo" ci sarei arrivato!!! :cry: Pero' vorrei ricordari che qui al massimo ci sono altri utenti, come te, che scrivono e leggono.... e chi sarebbe esibizionista? Chi pensa di "parlare" ad un audience o chi sfila ad un Pride?
Io non penso di parlare a un'audience, io parlo ad un'audience, proprio come stai facendo tu. Non per niente questo in cui stiamo scrivendo si chiama forum. Se poi registri tutto nella sua accezione altisonante è un problema tuo, non mio, ripeto. :)Grazie comunque, i problemi paiono risolti.
Su, Sonnenritter, tu hai detto che non è una «condizione irreversibile» (non hai parlato di tratto immutabile) riferendoti all'omosessualità egodistonica, il che corrisponde perfettamente alla sua definizione nosologica. Assumiti le tue affermazioni: mi sembri un ragazzo intelligente, e puoi certo farlo.
Invece forse sono un perfetto idiota, perchè non capisco sinceramente dove vuoi andare a parare, nè tantomeno quali responsabilità dovrei assumermi.
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Io in genere vado coi pantaloni lunghi, niente checkpoint uniform cortiin primo luogo mi scorcerebbero in altezza :sisi:poi non voglio rovinare il Pride alle trans mostrando le mie caviglie... :DQuanto al resto che dire....per me partecipare al pride vuol dire "essere insieme". Mi rendo conto che fra questo e il lamentatoesibizionismo, riman poco spazio all'effettivo discutere.A me continua a dispiacere che chi sceglie di non venire, non riesce adandare oltre una motivazione assimilabile a quella degli etero contrari.Rimango convinto del fatto che venire servirebbe anche a loro e che quando si renderanno conto dell'angolo buio della stanza aprirannola finestra: di ciò che non si vede è difficile poter render conto.Fatto salvo lo slittamento retorico dalle alucce ai culi al vento...non mi ci metto perchè rifiuto il meccanismo delle confutazioniretoriche reciproche ( che portano allo scazzo...e basta)Resta un criterio espresso da Sonnen che è quello del buon senso.Stabilito che il buon senso non potrà mai essere per noi il senso comune.Perchè il senso comune è etero...per default, resta da capire cosa sia ilbuon senso...io ripartirei da qui, lasciando cadere il resto.Certo il buon senso è un principio d'ordine...

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Premetto che come è logico che sia, il mio intervento non vuole riferirsi nè giudicare nessuno, e rappresenta unicamente un mio pensiero, ben lungi dalla verità universale.Non sono mai stato presente nè presenzierò mai ad un pride, almeno fino a quando alcune condizioni non cambieranno... Tra cui proprio quella del marcato esibizionismo che va per la maggiore in questo tipo di evento e che trovo inutile e dannoso, che non rispecchia il mio modo di essere e di agire, che trovo fastidioso in una manifestazione di questo tipo.Si vuole lottare tanto per evitare le discriminazioni, per far vedere che siamo persone come tutte le altre... Dal pride non mi sembra proprio che si voglia lanciare questo messaggio, bensì che siamo dei degni partecipanti del Carnevale di Viareggio, muniti persino di carri, che si vogliono distinguere per forza dal resto della gente mostrando i pettorali scolpiti, il nuovo lucidalabbra, l'abbigliamento o l'acconciatura bislacca ed inusuale... Con un'espressione di idee del genere, come si pretende che la gente ci prenda sul serio? Non si fa altro che alimentare i luoghi comuni...Non sono una persona che partecipa a manifestazioni di piazza (sono andato solo 2 volte alla manifestazione per la parità tra scuola pubblica e privata, ma giusto perchè altrimenti avrei dovuto portare la giustificazione di assenza), ma almeno per come la vedo io, un corteo per essere davvero efficace ed ottenere il rispetto della gente deve manifestare in modo serio, pacato, ordinato. E nel pride, a parte l'ordine, non vedo nessuno di questi elementi.

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Mi piacciono i Gay Pride, mi sono sempre divertito. Seguono considerazioni sparse.A Padova la travestita più bella era un mio amico etero che indossava il vestito del carnevale di Rio che gli aveva prestato la sua ragazza (brasiliana).Suo padre gli avrà fatto duemila foto e a tutti diceva: "quella figa è mio figlio!"Io sono sempre vestito come al solito. Non sono una persona molto appariscente e non ho molto da esibire.Non posso chiedere a nessuno di non venire. Anche perchè ricordo che furono proprio dei travestiti a incendiare la notte di Stonewall e resistere fino all'alba alla polizia. Abbiamo tutti un debito con loro, anche chi in loro non si riconosce per niente. Anche Berlusconi ha un debito con i partigiani comunisti, figuriamoci.La mia presenza non fa la differenza. Ci fosse anche un solo travestito, tutte le foto sarebbero per lui; anche se intorno ci fossero un milione di persone in jeans e canottiera.Il fatto che il Gay Pride sia controproducente è un'idea dei gay italiani.Infatti in Italia abbiamo i Gay Pride meno frequentati d'Europa e nessun diritto per le coppie gay.Mi domando se esistano Ebrei che vogliono escludere dalle loro celebrazioni quei buffi personaggi con kippur nero e trecce. Mi chiedo se esistano Ebrei che li considerano una provocazione per i nazisti...In una manifestazione ci saranno sempre persone che non ci piacciono. Francamente mi imbarazzano di più gli stalinisti e i cattolici nelle manifestazioni per la Pace, che i travestiti nel Gay Pride.

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Oddio.... :eek:vorresti dire che per non portare la giustificazionesei andato a manifestare a favore della parità dellascuola cattolica? :(Caro steMI, lo capisci vero che noi che ti leggiamo abbiamoun cuore e un sistema nervoso... :gh:?

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Guest PianoForte

Appoggio il punto di vista di Sonnenritter e SteMi1984: l'immagine che perviene del Gay-Pride (tramite i media, che sia verità o strumentalizzazione) è quella di uno show transessuale, e questa confonde/altera il concetto di omosessualità che si crea la gente.I transessuali non sono tutti necessariamente omosessuali, e allo stesso modo vale l'inverso, ed io ad esempio non mi sento assolutamente rappresentato dall'immagine che la parata offre. Vi parteciperei come simpatizzante (in quanto non sono contrario alla manifestazione) solo se si chiamasse Trans-Pride.

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L'immagine del gaypride e' quella che vi hanno inculcato per anni e anni, da quando siete nati e cresciuti.Non capite che, a furia di sottoporvi, in TV e sui giornali, certe immagini ed in un certo modo, alla fine avete fatto tutto questo anche vostro?? Perche' non spiegano mai da dove nasce il Pride o cosa e' successo nel 1969? Perche' questo non lo dicono, mentre fanno vedere esclusivamente il primo piano di un culo (da urlo :gh:) di qualche trans?Se avete messo in discussione sulla vostra pelle che l'omosessualita' e' una semplice realta', contrariamente a quanto vi hanno detto o avete sentito per anni e anni, perche' non provate a mettervi in discussione anche su altri luoghi comuni come quelli che ho letto, quelli che avete scritto?Pensate davvero di essere meglio della baraccone trans? (scusatemi, amiche care, e' solo per farmi capire da questi simpatici testardoni....)Non pretendo certo di farvi cambiare idea, pero' l'Italia sulla questione GLBT e' indietro soprattutto culturalmente, dai politici alla gente comune, omosessuali compresi, e voi siete qui a dimostrarlo, perche' parlate con le stesse argomentazioni di chi ci discrimina, i vostri pregiudizi non sono molto diversi da quelli che parteciperanno al family day.Quella sara' una manifestazione seria, senza sederi al vento, senza angioletti, senza sfrante, senza carri, senza musica, proprio come la volete voi.Andate pure a intristirvi con quella gente.... ma lasciatemi dire... CHE ORRORE!!!

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Dago, le tue accuse sono assolutamente sterili, dal momento che sono o basate su cose che ci (anzi mi) hai messo in bocca tu, o perchè del tutto inargomentate. Urli al pregiudizio, ma non ci dici quali. Verso i trans? Ma a questo punto mi chiedo... i post precedenti sono stati scritti in font simpatico?

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Chiedo venia ma... che palle con questa storia della nostra discriminazione... :gh: Mi sembra che quando stanno finendo le argomentazioni, si tira in ballo la storia che i gay discriminano sè stessi, bla bla, bla bla :PIl pride lo giudico sencondo i miei parametri, e non mi interessa quello che scrivono i giornali e la TV (che seguo ormai marginalmente). Inoltre io non discrimino e non mi sento superiore ad un bel niente, ma non puoi pretendere che condivida il modo di esprimersi di tutti gli individui presenti sulla terra, siano essi etero, gay o trans. Perciò se tu trovi accettabile il modo con cui certe persone si esprimono in quella manifestazione, io lo trovo a dir poco ridicolo (occhio che non mi riferisco soltanto ai trans). Devo essere per forza "politically correct" ed appoggiare un evento di cui non condivido la forma giusto perchè sono gay e questa manifestazione si chiama gay pride? Non lo farò ora e non lo farò mai.Per lo stesso motivo per cui tu giudichi triste una manifestazione seria, composta ed ordinata, io considero triste una manifestazione che fa dell'eccesso e del paradosso uno dei suoi punti di forza. Questione di punti di vista ;)Hinzelmann... Si, ero presente (ma di fatto non manifestavo, perchè pur ritenendo la scuola privata di qualsiasi genere superiore a quella pubblica, non me ne fregava nulla di manifestare :() poichè era un giorno scolastico regolare e altrimenti avrei dovuto portare la giustificazione di assenza. Dovevo farlo e l'ho fatto. E lo rifarei.

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SteMI1984, carissimo, ma se continui cosi' sulle scuole private fai venire un infarto al nostro Hinzelmann!!!  :DSonnenritter, continui a girarci intorno, vedo che provocarti un po' non serve a nulla.... pero' mi conforta vedere che ti segue solo il nostro amico che andava alla manifestazione per la parificazione delle scuole pubbliche con quelle private, ma solo perche'

...era un giorno scolastico regolare e altrimenti avrei dovuto portare la giustificazione di assenza...
Mentre con me stanno quello che anche tu reputi piu' intelligenti!!  :gh:(dai... sto scherzando... , solo che, proprio perche' mi sembri arguto, mi spiace vederti difendere queste posizioni anti Pride, o pensi davvero che le tue argomentazioni non siano anti Pride??)
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Guest PianoForte

Mi hai frainteso (ci? hai frainteso), Dago: non è a me (a noi?) che è stata inculcata un'immagine negativa della manifestazione, ma a tutta quella gente che, ahimé, anzi ahinoi, è nata con i paraocchi. Io so che quell’immagine non corrisponde al significato di omosessualità, bensì è rappresentazione di un sottogruppo.Come ho già sostenuto, non ho nulla contro la manifestazione, ma purtroppo; se oggi dicessi ai miei genitori: "Sono gay!", loro m’immaginerebbero immediatamente avvolto da piume di struzzo, appeso ad un carro allegorico in mini gonna... con tutto il rispetto per le persone che scelgono questa vita, io mi dolgo che tutti gli omosessuali siano visti a questa maniera indiscriminatamente.Inoltre, non penso assolutamente d'essere migliore di un transessuale, bensì differente: sono gay, ma non per questo transessuale! Io amo un uomo; non ballo e canto in abiti di scena su 20 cm di zeppa...Ci sono anche molti eterosessuali che si travestono, e se questi manifestano acconciati, non sembrano farlo per difendere l'omosessualità, ma il loro diritto a travestirsi. Se il pubblico fosse costituito da persone intelligenti, non farei queste precisazioni,però non è così, per questo da un Gay-Pride mi aspetterei che fossero rappresentati i valori e le richieste di tutti i gay, e non solo quelli di un sottogruppo, come invece accade.Per terminare, ritengo che la serietà sia un’ottima diplomazia per ottenere ciò che si vuole. La manifestazione del Family-day sarà noiosa, ma troverà i consensi che cerca.Mediare è spesso necessario...

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Per lo stesso motivo per cui tu giudichi triste una manifestazione seria, composta ed ordinata, io considero triste una manifestazione che fa dell'eccesso e del paradosso uno dei suoi punti di forza.
Credo che tu non abbia capito molto del post di Dago, Ste. I motivi per cui Dago giudica «triste» il Family Day stanno nel suo programma politico (a proposito, lo conosci? Visto che la giudichi una «manifestazione seria», vorrà dire che concordi con il suo programma e la sue motivazioni, suppongo) - non nel fatto che sia composta e ordinata.Che poi tu dica che il Gay Pride sia «una manifestazione che fa dell'eccesso e del paradosso uno dei suoi punti di forza», non si comprende, su base razionale almeno. Non ci sei mai andato, e giudichi al massimo per quello che ne hai visto alla TV - TV che dichiari di vedere sempre di meno. Insomma, non ne sai niente, non ne hai mai fatto esperienza diretta (men che mai empatica), ti basi sui luoghi comuni che propaganda la TV, ma trinci giudizi, pesanti tra l'altro, e spari su una Manifestazione che, pur con i suoi limiti, è cara ai gay di tutto il mondo.
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Sonnenritter, continui a girarci intorno, vedo che provocarti un po' non serve a nulla....
Ah, sono io quello che ci gira intorno. Peccato che tu ancora non abbia fornito uno straccio di argomentazione, nè tantomeno abbia risposto alle mie domande. Hai preferito limitarti al mettermi in bocca parole che non ho detto. Ora, fammi il piacere di avvisarmi se intendi proseguire tenendo questo tenore, che vado a conversare di cromodinamica quantistica con una chiave inglese. Oppure fornisci reply pertinenti.
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Credo che tu non abbia capito molto del post di Dago, Ste. I motivi per cui Dago giudica «triste» il Family Day stanno nel suo programma politico (a proposito, lo conosci? Visto che la giudichi una «manifestazione seria», vorrà dire che concordi con il suo programma e la sue motivazioni, suppongo) - non nel fatto che sia composta e ordinata.Che poi tu dica che il Gay Pride sia «una manifestazione che fa dell'eccesso e del paradosso uno dei suoi punti di forza», non si comprende, su base razionale almeno. Non ci sei mai andato, e giudichi al massimo per quello che ne hai visto alla TV - TV che dichiari di vedere sempre di meno. Insomma, non ne sai niente, non ne hai mai fatto esperienza diretta (men che mai empatica), ti basi sui luoghi comuni che propaganda la TV, ma trinci giudizi, pesanti tra l'altro, e spari su una Manifestazione che, pur con i suoi limiti, è cara ai gay di tutto il mondo.
No Isher, il mio riferimento non era sul family day, bensì era relativo al fatto che preferisco un tipo di manifestazione "seria, senza sederi al vento, senza angioletti, senza sfrante, senza carri, senza musica", piuttosto che la formula proposta dal gay pride.Comunque, il gay pride è stato fatto anche a Milano in tempi recenti, e oltre ai mezzi di informazioni classici, ho avuto modo di assistere ad una parte della sfilata da passante e spettatore esterno.Perchè parli di giudizi pesanti? Ho semplicemente detto (magari con un pò di foga) che non condivido il modo di apparire di certe persone e di quella manifestazione... ;)Mi fa comunque piacere che Dago non abbia nulla da argomentare sul gay pride e preferisca soffermarsi e trarre conclusioni basandosi su un off topic di rilevanza pari a zero. :gh:
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Comunque, il gay pride è stato fatto anche a Milano in tempi recenti, e oltre ai mezzi di informazioni classici, ho avuto modo di assistere ad una parte della sfilata da passante e spettatore esterno.
Anch'io ho fatto il Gay Pride 2005 di Milano (non puoi riferirti che a quello). All'inizio,nella fase di raccolta, c'era la solita musica assordante, che mi fa sempre pensare che non c'è un addetto ai suoni adeguato. Poi è stata una manifestazione tranquillissima, una bella sfilata, con arrivo in un gradevole fresco Giardino (tu saprai dire il nome). Io ho fatto la sfilata con un ragazzo che avevo conosciuto on line, e abbiamo parlato per oltre mezz'ora di Foucault (da allora siamo diventati amici). Non ho visto volgarità. La prossima volta, Ste, invece di rimanere ai bordi, sulla strada, entra anche tu, nel corteo.Cela dit, abbiamo esaurito l'argomento alucce. D'ora in poi, se continuiamo a scrivere in questo topic, cerchiamo di andare oltre.
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Come ho già sostenuto, non ho nulla contro la manifestazione, ma purtroppo; se oggi dicessi ai miei genitori: "Sono gay!", loro m’immaginerebbero immediatamente avvolto da piume di struzzo, appeso ad un carro allegorico in mini gonna...
Basterebbe che spiegassi a loro la storia del Pride, il motivo per cui e' anche un momento di gioia, di festa, e non una semplice manifestazione come siamo abituati a pensare.Togliere il lato ludico al Pride, sarebbe come dimenticarsi di un pezzo di quella storia, perche' io considero quello che successe allo stonewall un evento storico, e lo dobbiamo soprattutto a delle transessuali (altro motivo per cui hanno tutto il diritto di esserci).E' questo il punto.Se proprio esistesse una necessita' (tutta italiana) di fare una manifestazione diversa dal Pride, perche' i paladini di questa tesi non si organizzano??Ma non basterebbe venire al Pride cosi' come siete? Non vi piace? Turatevi il naso ma veniteci lo stesso! Veniteci cosi' come siete, a rappresentare voi stessi.Ecco perche' a Parigi ci vanno 500mila persone, a Berlino 400mila, mentre da noi al massimo ce ne sono 50mila..... Ma in Europa e nel mondo sono tutti cosi' indietro da non aver ancora capito che il Pride e' superato??? Mentre noi italiani siamo cosi' avanti che abbiamo superato la fase del Pride ancora prima di intraprenderla!!!Infatti si vede, gli altri hanno i pacs, le unioni civili, i matrimoni.... noi abbiamo la Bindi e i suoi Di.Co... :gh: (rido per non piangereeeee !!!!)Non mi pare di essere cosi' fumoso e vago nelle mie argomentazioni....
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Guest PianoForte
Non ho visto volgarità [cut] invece di rimanere ai bordi, entra nel corteo.
Premesso che è una questione di punti di vista; molti non hanno il desiderio o l'opportunità di vedere con i loro occhi, e d'entrare nel corteo, quindi vivono la manifestazione tramite i mezzi d'informazione, i quali (la maggior parte) convogliano l'attenzione su quegli elementi che, meno di tutti, godono del consenso pubblico. Poco importa se la manifestazione non ostenta veramente e unicamente volgarità, qualora, invece, questo aspetto è evidenziato e strumentalizzato per fornire proprio quella immagine. A me sembrerebbe saggio non dare adito a simili atteggiamenti, impegnandosi in manifestazioni più semplici che non escludono possibili divertimenti, ma enfatizzano la serietà della causa.Con questo, credo di rispondere anche a Dago: il problema è l'immagine limitata e distorta che è propinata. Noi dobbiamo lottare nella speranza di essere accettati da persone che non ci vogliono e non da persone che sono interessate a festeggiare con noi...
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E' curioso osservare che la notte del 28 giugno 1969, le squadre antisommossa inviate a sedare la rivolta davanti allo Stonewall furono fronteggiate e sfidate proprio da una fila di drag queen! In altri termini, furono proprio loro a dimostrare di avere gli "attributi", ed è forse per questo che durante i gay pride rivendicano un ruolo importante e sicuramente conquistato sul campo...

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Se proprio esistesse una necessita' (tutta italiana) di fare una manifestazione diversa dal Pride, perche' i paladini di questa tesi non si organizzano??
Tutta italiana fino a un certo punto, il mio è un genere di dissenso internazionale, seppur numericamente irrilevante, a quanto pare.
Ma non basterebbe venire al Pride cosi' come siete? Non vi piace? Turatevi il naso ma veniteci lo stesso! Veniteci cosi' come siete, a rappresentare voi stessi.
Se avessi letto quel che ho scritto con attenzione fin dall'inizio, avresti notato che non è il mio dissenso nei confronti di fattori che giudico volgari e deleteri a impedirmi la partecipazione. Non mi prendesse il panico in quelle situazioni, ci andrei anche, e senza nemmeno molletta al naso: tanto me ne starei tra la maggioranza invisibile.
Non mi pare di essere cosi' fumoso e vago nelle mie argomentazioni....
Peccato siano argomentazioni - comunque parziali - basate su conclusioni arbitrarie che hai tratto tu e per niente collimanti - almeno nel mio caso - con le opinioni dei tuoi interlocutori.
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Se avessi letto quel che ho scritto con attenzione fin dall'inizio, avresti notato che non è il mio dissenso nei confronti di fattori che giudico volgari e deleteri a impedirmi la partecipazione. Non mi prendesse il panico in quelle situazioni, ci andrei anche, e senza nemmeno molletta al naso: tanto me ne starei tra la maggioranza invisibile.
non rispondevo solo a te, ma in generale, a chi si rispecchia molto di piu' nelle tue opinioni che nelle mie, a chi non c'e' mai stato, e non ci vuole andare.
...Peccato siano argomentazioni - comunque parziali ...
Poi, certo che le mie argomentazioni sono parziali! E' quello che penso io! Poi ovviamente tu non sarai d'accordo.... ciao!
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:muro:chiedo agli organizzatori di garantirmi un servizio d'ordine gayo nel casovenga steMI: :( :) :) :gh: :P :ass:tanto per chiarire che c'è ordine e ordine.... :)

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Guest PianoForte
E' curioso osservare che la notte del 28 giugno 1969, le squadre antisommossa inviate a sedare la rivolta davanti allo Stonewall furono fronteggiate e sfidate proprio da una fila di drag queen! In altri termini, furono proprio loro a dimostrare di avere gli "attributi", ed è forse per questo che durante i gay pride rivendicano un ruolo importante e sicuramente conquistato sul campo...
Allora chiamiamola Festa del 28 giugno e non manifestazione per i diritti degli omosessuali; in questo modo magari la gente s'interroga anche sulle ragioni storiche del Pride. Ribadisco il mio pensiero secondo il quale, per essere presi sul serio, sarebbe opportuno reclamare i nostri diritti con più contegno. Il nostro sopratutto, è un paese vecchio; così lo spaventiamo.P.S. Anche io come Sonnenritter ho ben altre ragioni per non partecipare al Pride, che non hanno nulla a che vedere con queste mie osservazioni.
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Ecco perche' a Parigi ci vanno 500mila persone, a Berlino 400mila, mentre da noi al massimo ce ne sono 50mila.....
mi quoto, per ripetermi.. ecco perche' a Roma l'anno scorso c'erano appena 30mila persone....
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Non è una manifestazione per i diritti dei gay !!E' la giornata dell'orgoglio omosessuale.Vi rendete conto del fatto che voi vi limitate a proiettare sulla manifestazione la preoccupazionedi essere confusi con un "sottogruppo" ?Non credo che una trans direbbe lo stesso di voi... :gh:

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Guest PianoForte

Dago, perdonami, sono poco perspicace; ti spiacerebbe spiegarti meglio?Tra parentesi, il mio ultimo compagno ha tendenze transessuali, quindi ti assicuro che quello che dico, lo esprimo con il massimo rispetto nei confronti di queste persone.Il concetto che voglio far passare è semplicemente che, purtroppo, sono spesso necessari dei compromessi per ottenere ciò che si vuole, e questo è un dato di fatto.A Hinzelmann: la mia preoccupazione non è quella di passare per un transessuale (anche se preferirei evitarlo; ci tengo alla mia diversa identità omosessuale), ma che l'esibizionismo venga usato contro di noi.Se poi questa non è una manifestazione, sarebbe necessario organizzarne una e fare chiarezza, giacché molti la ritengono tale.

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Non è una manifestazione per i diritti dei gay !!E' la giornata dell'orgoglio omosessuale.Vi rendete conto del fatto che voi vi limitate a proiettare sulla manifestazione la preoccupazionedi essere confusi con un "sottogruppo" ?Non credo che una trans direbbe lo stesso di voi... :gh:
Ecco, un'altra cosa. Non mi è mai piaciuto l'orgoglio. Oltre a ricordarmi la Fallaci,ritengo sia un sentimento implicante una dose non indifferente di disagio. Sia esso l'orgoglio gay, piuttosto che l'orgoglio padano, o l'orgoglio cristiano e chi più e ha più ne metta.Shame is Pride's cloak.P.s. per i non anglofoni: sarebbe a dire "La Vergogna è il mantello dell'Orgoglio", è Blake.
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Purtroppo, la traduzione di "pride" non ha giovato mai molto in italiano. Il campo semantico è molto più ampio e comprende la "fierezza", intesa come espressione di forza e sicurezza di sé, e non come l'eccessiva considerazione di sé che porta a ritenersi superiori agli altri (orgoglio).

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