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Belgio: Samuel, il figlio conteso, torna dai suoi papà


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L'Odissea di Laurent Ghilain e del suo partner per poter riabbracciare loro figlio dopo due anni, sembra esser giunta al lieto fine.

 

Vi abbiamo raccontato recentemente della triste storia di Samuel (leggi QUI), il figlio surrogato di una coppia gay, originaria del Belgio, ma residente in Francia, formata da Laurent Ghilain e dal suo partner Peter Meurrens.

 

Peter e Laurent avevano inizialmente tentato la strada dell'adozione, permessa alle coppie gay in Belgio, ma le liste di attesa lunghissime li hanno fatti propendere per un'altra strada. Si sono allora rivolti ad un'agenzia apposita che ha raccolto lo sperma di Laurent per impiantarlo in una madre surrogata in Ucraina. Samuel in questo modoi è il 24 novembre del 2008.

 

Al momento dell'espatrio però sono iniziati i problemi perché il Consolato non ha rilasciato il passaporto al piccolo. Da questo momento tutta una serie di complicazioni burocratiche, legali e c'è chi sostiene anche omofobe, hanno ritardato la possibilità di creare la loro famiglia.

 

Samuel oggi ha 2 anni e dopo un lungo periodo in affidamento e in orfanotrofio ecco che arriva la bella notizia. Pare che finalmente il piccolo abbia il passaporto per poter espatriare. I genitori ovviamente ci vanno cauti: sono due anni che si sentono dire a breve sarà tutto finito e dopo passi da gigante, crolla nuovamente ogni loro speranza. Ma forse questa è la chance definitiva e finalmente la loro famiglia potrà vivere serena tutti assieme.

 

http://www.gay.tv/articolo/1/14117/Belgio--Samuel--il-figlio-conteso--torna-dai-suoi-papa

 

I due papà (Laurent quello con i capelli più lunghi e scuri è quello naturale)

 

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In effetti un bel manzo  ;)

 

Speriamo davvero riescano a portarlo a casa presto, solo che se le beghe burocratiche persisteranno.......il piccolo continuerà a stare nell'istituto ucraino, che certo non può essere la soluzione migliore per la sua crescita.

 

Curiosità : ma le madri che 'affittano' l'utero, una volta messo al mondo un figlio perdono qualsiasi genitorialità/diritto/dovere sulla prole? Non è che se tra 10 anni una di queste, pentita, reclama un figlio può intentare qualche causa per esempio? Questo vale un pò in tutti i paesi in Europa e non? Scusate l'ignoranza in materia.

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l'ucraina ha una legislazione molto avanzata sulle madri in affitto, considerando giusto che chiunque possa aver figli propri anche se non al 100 diciamo. La portatrice non ha alcun diritto di maternità sul bambino

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Quoto radhamantis in pieno!! Aborro quelle in situazioni in cui, asserendo di voler proteggere il "bene" di un bambino, si finisce per mettere in atto delle azioni che nessun bambino al mondo dovrebbe subire!!! Sono comunque contento che la situazione stia volgendo a un lieto fine.... :D

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Ma c'è sempre quel "forse" che pende come la spada di Damocle sul lieto  fine di questa storia.

Radhamantis ha ragione, al bambino nessuno restituirà quei due anni passati tra affidi e orfanatrofi, lontano dall'amore e dalle coccole di cui aveva diritto.

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Finalmente una bella notizia: raro caso in cui un certo senso di giustizia va a prevalere.

 

Nota gaia: il padre naturale è un gran bel tocco di mortazza.  :D

 

Quoto TUTTO  :D

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Ma quindi adesso è tutto sistemato, giusto?

Non esattamente. Diciamo che ancora non è detta l'ultima parola, ma si sono fatti passi avanti verso una risoluzione positiva.

Sicuramente ci saranno aggiornamenti su questa vicenda nei prossimi giorni.

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Ragazzi ottime news : il bimbo è arrivato ieri all'aeroporto di Zaventem (Bruxelles), ponendo fine a oltre due anni di beghe burocratiche!

 

 

Bimbo bloccato per due anni in Ucraina arriva in Belgio

 

L’odissea del piccolo Samuel, nato da una madre surrogata

per volontà di una coppia omosessuale belga, era finito

per mesi in orfanotrofio

MARINA PALUMBO (Agb)

 

Samuel Ghilain non è un bambino fortunato. Ha solo due anni, ma la sua vita, fino ad oggi, è stata in un orfanotrofio in Ucraina, nonostante avesse due genitori. Anzi, tre. Ma ora la solitudine è finita: ieri è arrivato all’aeroporto di Bruxelles tra le braccia del padre, Laurent, che ha lottato da quando il piccolo è venuto alla luce per averlo con sé.

 

Samuel è nato da una madre surrogata per volontà di Peter Meurrens e Laurent Ghilain, una coppia omosessuale legalmente sposata in Belgio. La donna che lo ha partorito è stata inseminata con il seme di Laurent Ghilain che risulta dunque a tutti gli effetti padre del bambino.

 

Ma la legge belga non prevede la maternità surrogata all’estero, lasciando così ampio spazio alle interpretazioni e per due anni Samuel non ha potuto avere documenti e passaporto dal Belgio, sicché non poteva riunirsi al padre.

 

«Sembrava sempre che ci fosse un problema minore. Un altro modulo da compilare, un timbro mancante da ottenere o una traduzione che non andava bene» racconta Meurrens. Problemi che hanno continuato a presentarsi fino a questa settimana, quando il Ministero degli esteri belga, a seguito di una decisione del tribunale in favore della coppia, ha infine emesso un passaporto per il piccolo.

 

Meurrens e Ghilain lo avevano cullato tra le loro braccia appena dopo la nascita e da allora lo hanno visto molte volte. In mancanza del passaporto, però, Samuel era stato dato in affidamento ad una famiglia ucraina, al costo di 1000 euro al mese. Poi, quando la coppia aveva finito i soldi, ad un orfanotrofio. Ghilain aveva fatto il test del Dna per provare la paternità, in modo che l’orfanotrofio non lo desse in adozione.

 

All’arrivo all’aeroporto di Bruxelles, Samuel e Laurent sono stati accolti da una piccola folla di parenti emozionati e giornalisti in attesa. Qualche parente, nel vederli spuntare da dietro ai vetri, si è lasciato andare alle lacrime. La madre di Meurrens, stringeva tra le mani un’anatra di pezza gialla.

 

Ghilain e Meurrens hanno in programma ora di portare il bambino in una piccola città nel sud della Francia, dove si sono trasferiti prima che Samuel nascesse, con l’idea di dargli l’infanzia più quieta e serena possibile.

 

 

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http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/390839/

 

 

 

Ci sono anche alcuni servizi delle televisioni belghe con le immagini dell'arrivo all'aeroporto, in francese o olandese ovviamente

 

FR http://video.rtlinfo.be/video/281037.aspx

FR http://video.rtlinfo.be/video/281039.aspx?categoryid=639

NL http://vtm.be/nieuws/binnenland/59860-samuel-eindelijk-bij-zijn-papas

NL http://vtm.be/nieuws/binnenland/59875-samuel-is-eindelijk-in-belgi%C3%AB

 

 

La cosa curiosa è che il padre naturale (Laurent) è del Belgio francofono, l'altro del Belgio fiammingo di lingua olandese ma che a differenza del suo compagno parla anche francese.

Adesso la coppia con il figlio si dirigerà nel sud della Francia, vicino a Montpellier, dove risiedono e lavorano (Laurent come trainer in una palestra e Peter come cardiologo in un ospedale locale).

L'importante che sia finito bene tutto alla fine!

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  • 1 month later...

Grazie per la segnalazione.

 

Davvero un bel quadretto familiare, scene di vita quotidiana....e soprattutto tanto amore.

Adesso bisogna far abituare a parlare il piccolo in francese, visto che come si dice nel video stava già imparando l'ucraino. Però a 2 anni si è ancora spugne, non si ha difficoltà a cambiare idioma.

 

Tra l'altro il padre non naturale parla anche olandese, quindi mi sa imparerà anche un pò questa lingua.

 

Poi quando penso a chi dice che le famiglie etero siano necessariamente migliori a priori di quelle omo, meglio non esprimersi. Come se non ci fossero storie di sofferenza, abusi, alcolismo, e quant'altro nelle famiglie con un padre e una madre.

 

 

 

P.S.

Uno si chiama "papà", l'altro "papou". :P

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Fortunatamente tutto si è concluso, e per il meglio. Adesso basta sperare che l'omofobia in francia non renda la vita impossibile ai tre.

Ammiro la pazienza che hanno avuto i due, sia per aspettare due anni che non sono pochi, sia per aver sopportato tutti i cavilli e i problemi burocratici che venivano letteralmente "scagliati" loro contro.

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Bella questa immagine, il bimbo che va a dar da mangiare al padre. Si intravede solo la manina, ma si capisce il gesto e come già in qualche modo il piccolo si senta in una famiglia.

 

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  • 2 weeks later...

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