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La mia storia personale...


m1960

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Poiché mi è stato chiesto di narrare la mia storia, e quindi almeno ad una persona questo interessa, mi racconto (abbastanza  :asd:) brevemente.

Sono nato e cresciuto in una ottima famiglia, con un fratello più piccolo di me di 5 anni, un padre e una madre che si amavano e si amano ancora alla follia (nonostante gli oltre 50 anni di matrimonio). Una famiglia modello, senza molti soldi ma con tanto affetto e unione. Questo tanto per dare un quadro iniziale...

Come carattere sono sempre stato molto riservato (per non dire timido  :pausa:), facevo amicizia con difficoltà proprio a causa di questa mia timidezza sconfinata. al di là di questo, ho sempre avuto una percezione strana dei miei rapporti con i miei amici, fino dalla più piccola età (intorno ai 5-6 anni); in particolare mi piaceva giocare e stare insieme ad un bambino che abitava vicino a casa mia, provavo il desiderio di vederlo, di stare con lui, una sensazione un po' strana ma non mi rendevo conto che lo fosse (strana). In seguito, crescendo, ho avuto le mie pulsioni che hanno preso campo ed ho scoperto il piacere dell'autoerotismo; non vedevo l'ora di restar solo in casa per toccarmi in tutti i modi possibili e stranamente e contrariamente a quello che dicevano i miei compagni di scuola, pensavo a qualche ragazzo nel toccarmi. L'educazione cattolica della mia famiglia ovviamente l'avevo assorbita in modo piuttosto profondo per cui avevo capito che c'era qualcosa di "sbagliato" nel guardare i maschietti; i miei amici facevano commenti sulle ragazze e a me non dicevano proprio niente; tutto questo alle medie, quando i miei compagni si convinsero (chissà perché  :bua:) che ero gay e da lì iniziarono tre anni difficili, fatti di continue prese in giro (per usare un eufemismo). A quel punto, una volta finite le medie, decisi di cambiare completamente città per lo studio e andai a Pistoia, dove non conoscevo nessuno. Qui mi feci diciamo un nuovo "vestito" esteriore, più che altro per non dover patire come alle medie. Ai nostri tempi non c'era internet (sono piuttosto stagionato... :bua:) e guardavamo i giornaletti porno insieme; ovviamente i miei compagni guardavano le femmine e a me l'occhio cadeva invece sui maschietti  :asd: poi ho conosciuto una ragazza alla quale piacevo e con cui mi trovavo bene come persona; mi sono fidanzato e ho deciso (direi inconsciamente) di proseguire il rapporto con lei; dopo 5 anni ci siamo sposati; ricordo ancora la mattina del matrimonio quando mi sono detto: "ma cosa sto per fare???" e poi ho detto che ormai era troppo tardi per tornare indietro! Ecco l'errore più grande della mia vita  ;) Quindi mia moglie è stata anche la mia unica ragazza... Sono stato relativamente bene per alcuni anni, durante i quali abbiamo avuto due figli splendidi e bravi; poi, complice anche l'avvento di internet, il vecchio "tarlo" ha ricominciato a farsi sentire e ho iniziato timidamente a "girare" per i siti gay, prima per i siti porno (ho sempre avuto una forte pulsione sessuale) e poi ho cercato le chat gay, nelle quali ho iniziato a confrontarmi con una realtà per me allora sconosciuta. Dopo un bel po' di tempo nel quale ho fatto solo "teoria", una volta decisi di accettare un incontro con un ragazzo di Pistoia, senza sapere assolutamente cosa aspettarmi... ricordo ancora la sensazione che ebbi nel baciarlo e iniziare a carezzarlo; il primo pensiero che feci fu "che cosa mi sono perso finora! :asd:) Dopo quella volta ci siamo rivisti diverse volte per alcuni mesi; poi lui cambiò città e continuai nelle mie "ricerche"; ho così avuto moltissimi partner, più o meno occasionali; ho avuto pure un paio di "storielle", ma per via del fatto di avere una famiglia non mi sono mai "buttato" completamente, anche se ho diverse volte preso in considerazione l'idea di mollare tutto e andar via di casa. Il mio problema è proprio questo: avendo una famiglia (tra l'altro molto unita) il rompere questa famiglia per "colpa" mia mi è molto difficile... Più che altro perché farei soffrire chi non ha nessuna colpa; per adesso sono nella condizione di "facciata" etero e attività gay... con la moglie non ho rapporti, anche se resta l'affetto e la condivisione di idee. Proprio per questa mia condizione ho deciso di cercare in tutti i modi possibili di convincere i ragazzi che vedo dubbiosi nel fare la propria scelta omosessuale a decidersi e a non fare scelte di apparenza che poi si ritorceranno contro loro stessi e contro chi gli sta accanto...

A disposizione se qualcuno ha qualcosa da chiedere, un abbraccio a tutti!

:rotfl:

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Non pensi che sia possibile parlarne con tua moglie in modo aperto?

 

In fondo c'è la possibilità di una separazione, ma anche di un adattamento

alla situazione, soprattutto  in considerazione dell'età e del fatto che lei

stessa non sente più l'esigenza di fare sesso con te.

 

Se ciò che vi tiene insieme non è più il sesso la vostra relazione potrebbe

diventare una relazione aperta, su questo fronte. Si tratterebbe di valorizzare

la parte autentica di ciò che vi ha tenuto insieme tutti questi anni in modo da

recuperare il rispetto reciproco ed il rispetto di sè.

 

Questo ti darebbe la possibilità di vivere la parte gay della tua vita senza

menzogne e nascondimenti e soprattutto senza sensi di colpa

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Hai ragione Hinzelmann, il problema in fondo non è tanto la moglie, quanto i figli; non vorrei perderli ovviamente e so per certo che un mio CO sarebbe completamente rifiutato da loro, che non capirebbero perché sono stato 25 anni sposato facendo finta di niente... La prospettiva che proponi te è stupenda, sarebbe una cosa direi praticamente perfetta...

Grazie

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Ciao, intanto benvenuto :rotfl: Non ti avevo ancora letto!

Ti vorrei fare una domanda, ma è un po' imbarazzante. Considerando che fisicamente ti attraevano i ragazzi, potevi avere piacevolmente un rapporto completo con tua, prima fidanzata, e poi moglie? Oppure ti sentivi piuttosto costretto a farlo?

E' una cosa che mi sono sempre chiesto. :pausa:

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Non è per niente imbarazzante, Bromuro90... ti dico molto onestamente che io ho avuto rapporti solo con una donna, cioè lei; e i nostri rapporti se vogliamo essere un po' più espliciti, sono stati il solo sesso "normale" senza tutta una serie di altre pratiche che invece pratico e anche con piacere con i maschi. Con lei almeno quando ero più giovane la cosa non mi dispiaceva; in realtà mi ero quasi convinto (almeno al livello conscio) di essere tornato "normale" (notare le virgolette) per cui la cosa è rimasta in stato di quasi incoscienza per molto. Solo se magari vedevo qualche bel maschietto mi giravo a guardarlo... una volta mia figlia, quando era piccola, eravamo a gardaland e io guardavo dei ragazzi a torso nudo bellissimi... e lei mi disse? Babbo ma perchè guardi quei ragazzi? Il che mi fece riflettere...

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Io però ti consiglierei di tracciare una bella linea rossa,

rispetto a cui c'è un prima ed un dopo.

 

Questa linea è il momento in cui hai iniziato a vivere la tua vita gay.

 

Il prima è importante per te, importante per noi, ma inevitabilmente

alla luce della tua esperienza viene ad assumere le caratteristiche di una

confessione. Questa storia, questo racconto potrebbe essere raccontato

al più a dei figli compiutamente adulti ( hai presente la scena del film

Brokeback Mountain quando il padre parla alla figlia che si deve sposare? )

e non è detto che il modo migliore per raccontarlo non sia quello in forma

indiretta, che si vede nel film ( lui ti ama veramente? )

 

Ma tu non devi pensare che l'unico modo per parlarne sia una confessione

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Ma sei così sicuro che perderesti i tuoi figli se decidessi di separarti?

Quanti anni hanno?

 

I miei genitori si sono lasciati quando avevo sei anni. Mio padre ha tradito mia madre (con donne, vabè) più o meno durante TUTTO il loro matrimonio, che lui ha sempre saputo essere stato "sbagliato" per lui.

Io l'ho saputo più tardi ovviamente, da grande, che era andata così.

Non è che lui ci faccia una grande figura di sincerità e corerenza. Posso pensare che magari ha sbagliato qualcosa, ma non smetterei mai di volergli bene o interromperei il mio rapporto con lui per questo.

 

Boh... pensaci.  :pausa:

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Non è per niente imbarazzante, Bromuro90... ti dico molto onestamente che io ho avuto rapporti solo con una donna, cioè lei; e i nostri rapporti se vogliamo essere un po' più espliciti, sono stati il solo sesso "normale" senza tutta una serie di altre pratiche che invece pratico e anche con piacere con i maschi. Con lei almeno quando ero più giovane la cosa non mi dispiaceva; in realtà mi ero quasi convinto (almeno al livello conscio) di essere tornato "normale" (notare le virgolette) per cui la cosa è rimasta in stato di quasi incoscienza per molto.

Grazie!

 

Solo se magari vedevo qualche bel maschietto mi giravo a guardarlo... una volta mia figlia, quando era piccola, eravamo a gardaland e io guardavo dei ragazzi a torso nudo bellissimi...

Come ti capisco! Belli i giochi acquatici!  :pausa::rotfl:

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oltretutto mi rendo conto che il fatto che la moglie venga cornificata allegramente non viene minamente considerato, come sempre succede in questi casi.

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Ma sei così sicuro che perderesti i tuoi figli se decidessi di separarti?

Quanti anni hanno?

Sono grandi hanno 24 e 22 anni. Credo che resterebbero quantomeno disorientati. Vedi, agli occhi di tutti sono un padre perfetto, un marito esemplare ecc ecc ecc  :pausa:

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oltretutto mi rendo conto che il fatto che la moglie venga cornificata allegramente non viene minamente considerato, come sempre succede in questi casi.

 

Magari non l'ho detto esplicitamente, questa è evidentemente una delle cose che mi fa star male, anche se non mi impedisce di cornificarla....

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A me sembra più che altro che ti faccia comodo nasconderglielo perchè sai che così avrai sempre il nido a cui tornare.  :pausa:

Non dire che ne soffri, perchè risulti solo falso.

 

Vedi, agli occhi di tutti sono un padre perfetto, un marito esemplare ecc ecc ecc  :rotfl:

Ma NON lo sei. Sei bugiardo, falso e con una doppia vita.

 

Tu ti stai facendo la tua vita, stai riscoprendo e vivendo cose che ti piacciono, tua moglie invece? Spero che anche lei abbia capito che c'è molto di più la fuori e ti tradisca con qualche bel 20enne con cui provare esperienze piacevole e appaganti perchè sicuramente si merita qualcuno migliore di una persona che vive due vite e trova piacere nel farlo.

 

A volte mi stupisco delle persone come te che scrivono su questo forum, perchè io speravo che crescendo, arrivando anche a 50-60 anni la gente maturasse, trovasse il coraggio di essere quel che è, di prendere decisioni e soprattutto di essere sincera.

Invece mi rendo conto che crescendo non cambia nulla, si peggiora soltanto.

Tu non hai il coraggio di guardare in faccia tua moglie e dirle la verità, e le stai precludendo la possibilità di rifarsi una vita dopo di te. una vita felice accanto a qualcuno che potrebbe amarla veramente per quel che è.

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La famiglia unita è solo un tuo film mentale, dal momento che manchi loro di rispetto tutti i giorni.

Come fai a continuare questa farsa che chiami matrimonio? Il tuo comportamento è puramente egoistico. Io mi vergogno di mio padre perchè e la quinta essenza dell'omofobia ma tu sei molto peggio. :pausa::rotfl:

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Mi spiace ma in sincerita' la penso esattamente come gioia insensibile.

A questo punto imho dovresti solo lasciare tua moglie, e chiederle scusa per averla presa in giro e per i tradimenti.

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Quoto Gioia_Insensibile e Amaranto in pieno, mi spiace... sarà crudo ma è vero!! Ti posso dire che, da figlio, se dovessi venire a sapere che mio padre è gay o bisessuale rimarrei basito certamente, ma sapere che mio padre ha tradito diverse volte mia madre con non si sa chi mi manderebbe veramente su tutte le furie  :pausa::rotfl:!! Non so se i tuoi figli siano omofobi o come la potrebbero prendere, ma è assolutamente vero che tua moglie merita di stare con un uomo che la desidera sotto ogni punto di vista. Non vuoi far sapere che sei gay? Va benissimo, è una tua scelta! Ma questo non significa che sia giusto che tu convolga altre persone per tenere in piedi una TUA decisione!

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Secondo me certi commenti rasentano la cattiveria gratuita. Voi sareste davvero in grado di essere più coraggiosi? Sapreste lasciare la vostra famiglia, i vostri figli, una donna che bene o male vi è stata vicina per tanti anni?

E poi non siamo ipocriti. Il "tradimento" con altri uomini non è neppure considerabile un tradimento, non stanno sullo stesso piano: la moglie non è preferita ad un'altra donna, cosa di cui si potrebbe fare ampiamente a meno.

 

La sua situazione è risolvibile, certo, ma è sicuramente molto più complessa di tante altre. Io non so come reagirei se scoprissi l'omosessualità di uno dei miei genitori. Non smetterei di volergli bene, ma sentirei sicuramente un senso di smarrimento e di tradimento, se non altro perchè capirei di essere stato il frutto di una scelta sbagliata.

 

Ovviamente la famiglia di m1960 non è felice in assoluto (chi lo è?), perchè lui stesso è evidente che ha parecchi rimpianti. Ma ciò non significa che sia tutto falso o inesistente: i rapporti sono veri, l'amore per i figli è reale e probabilmente anche (l'iniziale?) amore coniugale. Forse dire la verità, di botto, sarebbe avventato.

 

Ps. La curiosità sui rapporti etero l'ho sempre avuta pure io... insomma, un gay può fare sesso con una donna tranquillamente, ma nell'abitudine non diventa quanto meno "difficoltoso" e "impegnativo"?

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Secondo me, invece, state sbagliando tutto...

 

Non c'è niente di meglio per una persona che si sente

in colpa di un "pubblico lavacro" in forma anonima.

 

I figli sono già grandi, anche se non adulti.

 

E gli si può parlare, senza per questo dover raccontare

tutta la propria vita come una immane serie di errori, colpe

e omissioni.

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Avete ragione tutti quanti, ciascuno almeno in parte; lo so che sbaglio, che sono codardo, che è difficile, che i figli sarebbero disorientati (usando un eufemismo), che mia moglie si merita qualcuno meglio di un frocio traditore codardo come me, che mi manca il coraggio di troncare tutta una serie di legami che bene o male ho costruito in 50 anni di vita, che non ho capito da ragazzo cosa volessi, che dovevo essere coerente, che mi fa comodo fare la doppia vita per rifugiarmi nel "nido familiare"... sono consapevole di tutto questo ma non trovo una via d'uscita che non faccia star male qualcuno in un senso o nell'altro.

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E poi non siamo ipocriti. Il "tradimento" con altri uomini non è neppure considerabile un tradimento, non stanno sullo stesso piano: la moglie non è preferita ad un'altra donna, cosa di cui si potrebbe fare ampiamente a meno.

 

Ne riparleremo quando il tuo ragazzo se ne andrà a donne  :pausa:

Vedremo se la penserai nello stesso modo.

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Esatto, sull'aver preso coscienza di essere gay nulla da eccepire, meglio tardi che mai. Ma una volte che ti eri accorto di questo era il caso di parlarne con lei o almeno di lasciarla, prima di tradirla e mantenere pero' la storia mo' di copertura.

Il fatto che il tradimento sia avvenuto con uomini piuttosto che con donne non cambia i fatti, sempre tradimento e'.

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E poi non siamo ipocriti. Il "tradimento" con altri uomini non è neppure considerabile un tradimento, non stanno sullo stesso piano: la moglie non è preferita ad un'altra donna, cosa di cui si potrebbe fare ampiamente a meno.

 

Penso che per una donna il tradimento del proprio compagno con un uomo sia molto peggio, perchè se l'uomo va con un'altra la moglie può combattere con le stesse "armi" per riprenderselo (sempre ammesso che lo rivoglia) ma quando l'altra è un uomo diventa destabilizzante. Ma poi la sincerità e il rispetto che devono esserci in una coppia e in una famiglia non possono essere calpestati in questo modo.

 

@m1960 meglio che trovi il coraggio di parlare con i tuoi familiari, perchè se dovessero scoprirlo da soli (le lingue lunghe esistono ovunque) sarebbero c***i amari.

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Avete ragione tutti quanti, ciascuno almeno in parte; lo so che sbaglio, che sono codardo, che è difficile, che i figli sarebbero disorientati (usando un eufemismo), che mia moglie si merita qualcuno meglio di un frocio traditore codardo come me, che mi manca il coraggio di troncare tutta una serie di legami che bene o male ho costruito in 50 anni di vita, che non ho capito da ragazzo cosa volessi, che dovevo essere coerente, che mi fa comodo fare la doppia vita per rifugiarmi nel "nido familiare"... sono consapevole di tutto questo ma non trovo una via d'uscita che non faccia star male qualcuno in un senso o nell'altro.

 

Sia chiaro che non giudico la tua vita in quanto presa coscienza troppo tardi di ciò che sei, quello che non riesco a capire e a condividere è il tuo bisogno di tenerle (e tenergli ai tuoi figli) nascosto una cosa così grande.

Capisci che il tuo non è tenergli nascosto che dopo il lavoro perdi 10 minuti al bar a bere una birra, ma che gli stai nascondendo a entrambi la tua vera vita e il tuo vero essere?

Ha ragion Bry sarò stata violenta nei modi di esprimermi, ma dovresti farlo per te, per lei e per loro, dovresti dirgli la verità.

Hai paura delle conseguenze, è normale, chi non l'avrebbe?

Ma riusciresti a guardarti allo specchio senza rimorsi, riusciresti a vivere la tua vita senza doverti nascondere da tutto e da tutti.

Non è mai troppo tardi per farlo...

I tuoi figli sono grandi, magari non capiranno inizialmente, ma sarai stato sincero con loro, e non è detto che non capiscano.

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Io non ho detto che è meglio per una donna essere "traditi" dal proprio marito gay, sto dicendo che è diverso e che va valutato diversamente rispetto ad un "normale" tradimento. Probabilmente - anzi, forse sicuramente - è perfino più devastante. Ma il "giudizio" cambia considerevolmente.

Un conto è andare con un'altra donna: questo manifesta un disagio di coppia, c'è qualcosa che non va tra due persone, e il tradimento è una manifestazione di questo malessere (o semplicemente della poca serietà dell'infedele).

Al contrario il "tradimento" con una persona di altro sesso non mette in discussione (solo) il rapporto di coppia, non è a causa della moglie o del marito, ma è un qualcosa dovuto a ragioni molto più radicali e profonde, che appunto colpiscono pure i figli e tutta la vita dell'interessato in generale.

 

Certo, l'onestà e la verità sono valori supremi a cui non dovremmo mai rinunciare, ma proprio per questo fanno paura ed è meglio dosarli con cautela.

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Trovo che NON vivere la propria "condizione" di omosessuale perchè si è legati affettivamente (seppur solo da una parte) e legalmente alla compagna eterosessuale,sia un gesto di profondo rispetto verso quella persona (seppur lei stessa probabilmente desidererebbe essersi sposata per amore e non per rispetto).

Quello che è atroce,è tradire e perpetrare il tradimento.

Se volevi vivere la tua sessualità, purtroppo avevi bisogno di ferire la tua famiglia.

Ma se davvero hai paura di non essere accettato per quello che sei,non c'è niente che ti costringe a dir loro che sei gay e quindi lasci la tua famiglia.

I matrimoni finiscono per infiniti motivi.

Cioè che non mi piace,è che in un modo o nell'altro ti ergi a quello che insegna ai "giovani omosessuali" a non far gli stessi errori,quando nella realtà dei fatti,stai continuando a farne tu stesso,e pure grossi.

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Dico anche io la mia...

Sai, m1960 (non so come ti chiami, non ricordo se lo hai scritto), leggendo la tua storia ho capito una cosa....che ho fatto bene a fare quel che ho fatto, a dire ai miei genitori di essere gay perchè è quel che sono, a non cercare di stare con una ragazza per forza e poi farla soffrire, a non provare a mettere su famiglia e figli (cosa che volevo davvero) con una moglie perchè....non mi sentivo proprio all'altezza della situazione, sapevo dentro di me che non era la mia strada!!

Qualcuno ha scritto che un gay può fare sesso con una donna; certo, sicuramente si, può succedere, succedono tante cose, dipende poi dalle situazioni, ma quel che mi chiedo è: come hai fatto tu a stare con una donna, con tua moglie, per tutti questi anni??? Le vostre situazioni "intime" sono sempre andate bene? Io mi sono immaginato, e dico solo immaginato, a volte un'ipotetica luna di miele, un evento speciale e "hot" con la mia ragazza o mia moglie, tante altre cose....e che avrei fatto?? Che avrebbe pensato lì per lì?

Quindi sono stato onesto con me stesso e ho ammesso dentro di me (e poi fuori) questa cosa, per evitare proprio tali sbagli :rotfl:

Magari tu hai amato e ami ancora (non lo so) tua moglie, ma anche grazie a voi del forum (avete seguito in molti la mia vicenda) ho capito che non basta solo l'amore ma serve anche l'attrazione fisica, quindi...non capisco davvero come tu sia riuscito ad andare avanti mettendo anche al mondo dei figli con lei. Credimi, non ti sto riprendendo è, non mi permetterei, la mia è solo una rilfessione perchè...avrei potuto fare anche io questo sbaglio, ma riflettendoci...non sarei riuscito ad andare avanti così tanto! :pausa:

Pensaci bene...sei visto come un buon marito, un buon padre, un buon tutto.....ma tu ti ci senti? Secondo me no, è ora di dire a tutti chi sei davvero, credimi...

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Fox da come hai scritto sembra che se riuscissi ad avere sempre un'erezione con le donne,faresti lo stesso  :pausa:

Ad ogni modo,ci sono omosessuali ed omosessuali,e tantissimi di questi hanno erezioni anche con persone del sesso opposto.

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Fox da come hai scritto sembra che se riuscissi ad avere sempre un'erezione con le donne,faresti lo stesso  :rotfl:

Ad ogni modo,ci sono omosessuali ed omosessuali,e tantissimi di questi hanno erezioni anche con persone del sesso opposto.

 

 

Oddio...no, se si è capito questo no, davvero non lo intendevo XD Se avessi avuto quelle sensazioni con una donna forse avrei preferito comunque l'altro sesso, proprio perché mi vedevo far parte di una famiglia, tutto qui :bua:

 

Lo so che ci sono omo ed omo  :pausa:

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quoto Mina.

Posso concepire in questo caso al massimo un tradimento con un uomo, perché probabilmente una persona in questo caso ha bisogno di provare fisicamente qualcosa e non solo sentirlo.

Quindi prolungare il tradimento non lo concepisco.

 

La tua famiglia è ferita, o meglio lo sarà, in un modo o nell'altro perché gli stai nascondendo qualcosa.

In questo caso puoi decidere se rimanere un frocio traditore o un omosessuale rispettoso.

Purtroppo hai fatto tutto questo da solo, hai sbagliato due volte:

- nel momento in cui hai preso la decisione di sposarti perché (lo hai detto tu stesso) ti sei fermato un attimo sentendo che quella non sarebbe stata la scelta giusta

- nel continuare a tradire nonostante avessi capito finalmente come essere felice.

 

Per essere rispettoso e onesto PER ME dovresti dire tutto a tutti a maggior ragione che i tuoi figli sono maggiorenni. La paura di perderli è legittima, ma egoistica a mio avviso. Per paura di perderli che fai? continui a mentire loro? Lascia decidere a loro se vogliono ancora credere in te.

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sai Fox (a proposito, io mi chiamo Stefano) non è una cosa così lineare per me... pero' ti dico questo: ho avuto una breve storia con un ragazzo e quella è stata la prima volta che ho detto "ti amo" con convinzione; non che prima facessi finta, ma non avevo capito cosa volesse dire amare veramente qualcuno. Con mia moglie c'è affetto, intesa, anche complicità, affinità e tutto quello che vuoi. Non ci sto male con lei, lei fa di tutto per farmi stare bene, io dal punto di vista materiale e mentale non le faccio mancare niente (piccole sorprese, regali, una telefonata inaspettata, ecc.) ma ho capito da quando ho amato quest'uomo che quello che provo per mia moglie non è amore, è qualcosa di meno, seppur piacevole in fondo.

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Ha ragion Bry sarò stata violenta nei modi di esprimermi, ma dovresti farlo per te, per lei e per loro, dovresti dirgli la verità.

Hai paura delle conseguenze, è normale, chi non l'avrebbe?

Ma riusciresti a guardarti allo specchio senza rimorsi, riusciresti a vivere la tua vita senza doverti nascondere da tutto e da tutti.

Non è mai troppo tardi per farlo...

I tuoi figli sono grandi, magari non capiranno inizialmente, ma sarai stato sincero con loro, e non è detto che non capiscano.

 

Gioia, non è un problema dire le cose come stanno, hai perfettamente ragione in tutto in fondo... basterebbe avere un po' di coraggio...

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