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Stop thinking.


dreamer_

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Dato che non mi va di trascinarla tanto con melodrammi inutili vi espongo la situazione. Io, 17 anni, leggere tendenze anti-sociali, crisi esistenziale da adolescente, sovranalisi dei comportamenti e delle situazioni. Ho constatato che un equilibrio fra azione-contemplazione è più piacevole e sereno, ma ogni tanto la mia volontà ha dei grossi cali e ovviamente tutta la mia vita ne risente. Segue una sovranalisi delle situazioni con infinite seghe mantali. L'autostima non è un problema rimetterla in careggiata, ma vi chiedo qualche consiglio in termini di esercizio mentale per evitare di darsi preoccupazioni inconsistenti. Thanks  :eek:

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Siediti comodo. Focalizza l'attenzione sul corpo, indirizzala nel corpo. Percepisci l'energia che scorre in esso, fluida, e sperimenta il senso di pace che emana dal profondo. Ecco, per un istante hai fermato completamente la mente, nessun pensiero ti ha sottratto energia, hai smesso di identificarti con i tuoi pensieri.

Imparerai presto ad amare questa sensazione di pace e il tuo "corpo interiore" diverrà il tuo rifugio nei momenti di sconforto, di noia, di rabbia e di paura. E soprattutto diverrai sempre più presente, e meno proiettato nel futuro o rivangante nel passato :eek:

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Io propendo per un paio di Tennent's  :eek:

A parte gli scherzi... In genere chi pensa troppo continuerà a pensare troppo! Non si guarisce tanto facilmente da questo stato mentale secondo me.

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Andrej-Bolkonskij-95

Succede anche a me. Non ho consigli riguardanti fluidi estranei che debbano circolare nel corpo ( :eek:), ma posso soltanto dirti che, secondo me, basta esserne convinti (che la preoccupazione è eccessiva) e, ogni volta che si è assaliti dalla preoccupazione, analizzare razionalmente l'evento. E, se possibile, rendere l'avvento più veloce; una volta sperimentato che il tutto è solo una cazzata, ripeterlo sarà uno scherzo.

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AndrejMolov89

io mi facevo pare mentali sulle intenzioni, quindi mi bloccavo, poi ho accetato di fare le cose anche per scopi poco nobili, tipo alimentare il mio infinito e deforme ego. Quindi, per me, apposto di cercare scappatoie, dici, ok, lo faccio per questo, ne prendo atto e vado avanti :eek:

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Grazie dei consigli  :P

 

@Thelema: ho già provato quest'esercizio ma sono completamente fuori pratica e non avevo mai pensato di applicarlo a questa situazione. Proverò sicuramente  ;)

 

@Andrej: ma io a questo punto ci sono già arrivato e la soluzione razionale non funziona granché  :eek:

 

@Greed: sì, ci sono passato anch'io nell'ego abnorme e l'auto-esaltazione era fantastica, grazie della tua esperienza 

 

@Almadel&Zell: capisco che l'alcol su questo versante è un toccasana, ma non posso bermi mezza bottiglia di chianti alla mattina, prima di uscire di casa    :eek:

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Andrej-Bolkonskij-95

Deh, allora aspetta qualche anno e poi datti alla scrittura di libri che si dileggiano segretamente dell'adolescenza. Purtroppo, talvolta, bisogna rassegnarsi ed essere semplicemente dei profeti che urlano invano nel deserto e che, nonostante urlino con tutta la loro voce non possono, né vogliono, uscirne.

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Ma.. In poche parole, ti senti di pensare troppo e agire poco?? ;)

Se e`cosi`lo faccio anche io.. Penso sempre perche`ho paura di trovarmi impreparato, tipo se mi devo incontrare con qualcuno per un determinato motivo cerco di prevedere tutto quello che potrebbe accadere.. Mi immagino in testa tutte le ipotetiche situazioni (il che pero`non credo sia un male :eek:).. Oppure anche dopo che ho parlato con qualcuno penso per un po`al modo differente in cui mi sarei potuto comportare perche`per via della timidezza non sono riuscito ad essere veramente me stesso..  Trovi corrispondenza in tutto cio`o ho esibito le mie pippe mentali a vuoto? :P

Oppure a volte mi fissavo ossessivamente su pensieri inutili e perdevo tempo a pensare e pensare.. Mi sono accorto che quando sono troppo chiuso nella mia testa mi risulta utile visualizzare mentalmente la zona circostante per realizzare che esiste un modo al di fuori di me che e` tranquillo, a differenza del mio cervello ;)

Comunque la soluzione e`agire, vivere, fare esperienze senza pensare troppo :eek: Buttarsi insomma, al massimo sbagli, ma almeno impari :)

Detto cio`, non sono ancora sicuro di aver capito il tuo problema :)

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Il fatto di prevedere le situazioni o rimuginare sul passato non è un problema. Il problema è che, come in un salto, mi manca di base la ricorsa, la vlontà necessaria per prendere una qualsiasi decisione, quindi al momento dello stacco da terra è molto più difficile superare la paura di cadere. Quindi io chiedevo consigli su come vincere la paura di staccarsi da terra. E' ovvio che razionalmente, e per esperienza, è importante che superi la paura di cadere, perché so inoltre che il rischio è del tutto inconsistente una volta che sei in aria. Tuttavia a livello incoscio il "blocco" di tanto in tanto si rafforza e diventa un impedimento a quella che sarebbe invece la mia decisione normale. Il blocco poi si dirama in una serie di congetture. Al momento è una realtà leggerissima e assolutamente trascurabile, ma sono conscio del fatto che alle volte fa capolino.

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Cioe`hai paura di fare quello che vorresti realmente fare? Ti senti bloccato? Ma perche`sei timido?

Faccio un esempio.. Sei a scuola, l'insegnante chiede "chi e`che sa dirmi xxxx ??" e tutta la classe rimane in silenzio e tutti sanno che colui che rispondera`sara`l'eroe del momento. Tu hai la risposta, potresti fare la tua porca figura davanti a tutti, ma stai zitto perche`ti vergogni a parlare davanti agli altri. Insomma, bloccato.

E`tipo questa la tua situazione??

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Forse non è il caso io risponda in questo topic...

Sono un pessimo esempio, dato che quando voglio smettere di pensare devo saturare la mia testa con altro. Ciò significa, nella tua metafora del salto, decidersi sì a prendere la rincorsa, ma a patto di farla a occhi bendati. Ovvia conseguenza è che, a problemi di fatto inconsistenti, se ne aggiungano di reali, dato che anche il più banale dei salti diventa effettivamente un numero da circo.

 

Piuttosto che usare una tecnica del genere -al confronto l'alcol è un metodo meno malsano- ho visto che i risultati sono meno disastrosi interrompendo la linea di pensiero che stavo seguendo fino a quel momento, per quanto la considerassi valida, per seguirne un'altra che credo non porti al "blocco" (è una valutazione probabilistica, perché questo non lo posso sapere prima di giungere a conclusioni, e magari non ho tempo per farlo).

Applicata a decisioni veloci, che sono quelle che mi creano la maggior parte dei problemi, mi funziona più che il tentare di "non pensarci". Ma si tratta comunque di razionalizzare, è una mezza soluzione.

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Da scacchista con gravi problemi di troppo pensare, la soluzione (se soluzione si può chiamare) è una sola:

 

devi fare come si fa quando ci si lancia con il paracadute, o quando torni a sciare il primo giorno dopo tanto tempo e hai davanti la pendenza, o quando ci si tuffa da una certa altezza: confidando nelle capacità del mondo ti farti sopravvivere, fregatene dei segnali di allarme della tua testa e vai avanti.

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Cioe`hai paura di fare quello che vorresti realmente fare? Ti senti bloccato? Ma perche`sei timido?

Faccio un esempio.. Sei a scuola, l'insegnante chiede "chi e`che sa dirmi xxxx ??" e tutta la classe rimane in silenzio e tutti sanno che colui che rispondera`sara`l'eroe del momento. Tu hai la risposta, potresti fare la tua porca figura davanti a tutti, ma stai zitto perche`ti vergogni a parlare davanti agli altri. Insomma, bloccato.

E`tipo questa la tua situazione??

No, non è assolutamente il giudizio altrui a bloccarmi, né il pubblico (il mio hobby è il teatro), né l'autostima. Fintanto che valuti la situazione e rifletti su che cosa dovresti fare, non fai nulla; quindi io, che normalmente sono sciolto nelle decisioni, mi ritrovo a riflettere all'infinito, senza arrivare a nessuna soluzione ed insieme non agiendo.

 

@Rbert: grazie del consiglio, ma la via razionale é scomoda, per quanto sappia che sono tutte seghe mentali e nulla più

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Evidentemente non hai provato questa situazione, quindi ti è complesso da comprendere. Il problema non è la timidezza ma un tentativo di evitare ogni possibile scelta sbagliata riflettendoci su. Ovviamente le scelte sono infinite quindi si vanno a costruire un sacco di castelli in aria. Il problema deriva da una volontà inconscia di evitare di essere ferito, ma, per quanto sappia che sono idee che non hanno una base dato che la situazione non comporta un pericolo, queste fisime mentali rimangono.

Es: un amico di lunga data mi ha fatto uno sgarbo che mi ha lasciato sbigottito. Tuttavia lui ha chiesto il mio perdono e io mi sono trovato nella situazione di dover decidere se voler riparare il nostro rapporto. Per quanto mi sarebbe bastato perdonarlo (cosa che ho fatto) e continuare, ho perso molto più tempo del normale necessario nel riflettere se fosse la decisione corretta e sono andato avanti per giorni ragionandoci senza arrivare a nulla.

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Ahnnnnn.. Ok... No adesso mi e`chiaro :) E`che non mi venivano in mente altri motivi di bloccaggio se non la timidezza che e` il mio problema ;)

Insomma ti senti indeciso?? Cioe`fai fatica a prendere una decisione?

Io una crisi di questo tipo ce l'avevo avuta quando ho dovuto scegliere se andare al classico o allo scientifico.. Cioe`proprio non ce la facevo a scegliere! E odiavo tutti quelli che mi indirizzavano da una parte o dall'altra perche`non volevo essere influenzato siccome doveva essere una decisione mia e mia solo :eek:

Comunque dai non e` niente di che, forse e` un periodo.. Non tutti hanno la fortuna di essere sicurissimi di quello che vogliono :eek: Anche mia sorella e`una persona indecisissima, ciononostante ha una bella vita e riesce bene un po`in tutto ;) Maturando riuscirai a decidere con piu`facilita` :P

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  • 3 weeks later...

Io ho una paura matta di apparire meccanico nei pensieri...ma soprattutto nelle parole! Sto conoscendo un uomo, incontrato in chat..da cinque/sei giorni ci sentiamo via skype...ho una paura matta di sparar castronerie con lui...di scrivere di getto una cosa e poi quando ci si vede comportarmi in tutt'altro modo...di apparire incoerente con me stesso...Lui mi piace, soprattutto come personalità e carattere e so che difficilmente ne trovo altri come lui...

 

:-(

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