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Tornare indietro...


Evermore92

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Non l'ho mai detto a nessuno nonostante abbia realizzato di essere gay già da tempo.

Sono cresciuto in un ambiente dove l'omosessualità è ritenuta in pratica una ridicola malattia, per cui col tempo più mi rendevo conto di essere gay, più cercavo di ingannare me stesso e gli altri buttandomi tra le braccia di un sacco di ragazze. Tutto bene finché non mi sono reso conto che andare avanti così è, più che un errore, una cosa meschina e autolesionista. Ora ho una ragazza cui voglio veramente bene, e che proprio per questo lascerò a breve (suona strano da dire..) e un sacco di amici e conoscenti cui faccio un torto enorme da anni, quindi naturalmente mi sento uno schifo e credo di meritarmelo perché non c'è niente di peggio che rinnegare sé stessi e mentire a chiunque.

Il punto è: mi capita spesso di pensare che se solo potessi tornare indietro direi subito tutto a tutti, ma al momento non me la sento di uscire allo scoperto, non tanto per paura di non essere accettato, perché so che non ho amici né parenti stupidi, quanto per il fatto che una menzogna del genere la ritengo io stesso imperdonabile.

 

E voi tornando indietro fareste qualcosa di diverso? Qualcun altro aveva, o ha tuttora, questo problema di sensi di colpa?

 

(scusate lo sfogo..)

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Metamorphoseon90

Io forse avrei fatto passare meno di sette anni per dirlo a mia madre... ma tornando indietro non direi tutto a tutti: le persone cui ho scelto (o sceglierò) di rivelarlo sarebbero sempre le stesse.

Non ho sensi di colpa, in fondo sono questioni mie, non vedo perchè altri debbano conoscerle se io non lo voglio: io non dicendolo, non mento mica! Taccio! Sono io che decido quando e se dirlo...

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mi sono posto anch'io questa domanda: con che coraggio lo dico a un amico al quale per qualche anno l'ho nascosto? è come dirgli "ti ho preso in giro per un po'". Anche se nel mio caso non ho mai finto di avere ragazze.

 

Tornando indietro tuttavia non cambierei di molto, forse perchè per ogni cosa ci vuole il suo tempo... diciamo che comunque mi farei meno problemi con alcuni amici ai quali non lo ho ancora detto, senza un motivo fondato.

Sono giunto però alla conclusione che anche in una situazione simile alla tua, è forse meglio dirlo almeno agli amici, che capiranno la situazione e non dovrebbero sentirsi presi in giro...

 

In ogni caso nella vita è sempre meglio non stare a chiedersi come sarebbe se, tornando indietro, ci si fosse comportati diversamente. Meglio o peggio che sia, l'importante è agire nel migliore dei modi nel presente, anche perchè - se non a tutte - a tante cose c'è rimedio...

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Credo che abbiate ragione entrambi, cioè son d'accordo che non bisogna per forza sbandierarlo ai quattro venti (ci mancherebbe) e anche sul fatto che è meglio pensare a cosa fare ora piuttosto che divagare nel passato (sempre senza dimenticarsene). Riguardo il presente appunto, io VOGLIO fare "il grande passo", e lo farò, ma non so se valga la pena di farlo ora o se sia meglio aspettare l'università (quindi a ottobre, quando andrò a vivere distante e cambieranno un po'di cose) e vivere liberamente là accumulando il coraggio per fare il CO anche qui.... non è una scelta facile, credo che su questo forum lo sappiate in molti. Ah e grazie, è sempre.. diciamo interessante, sentire come gli altri vivono la cosa, o cosa ne pensano. :rotfl:

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Se i tuoi amici e i tuoi parenti sono persone intelligenti come dici sono sicuro che capiranno benissimo che fare CO non è una passeggiata e che se non lo hai fatto in passato magari c'è un motivo : ) è difficile e la maggior parte della gente aspetta molto più di quanto hai intenzione di fare tu, quindi non sentirti pentito e non permettere che qualcuno pretenda di incolparti perchè non hai fatto questo passo prima!

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Come ti è già stato detto è inutile interrogarsi sul passato, tanto quello non c'è più e i suoi effetti - per quanto importanti - sono destinati ad esaurirsi. Se potessi tornare indietro anche io mi comporterei spesso in maniera differente, ma poi penso che quello che facciamo ci aiuta ad edificare noi stessi. In linea teorica nulla andrebbe ripudiato del nostro passato.  :rotfl:

 

Detto ciò secondo me fai bene a lasciare la tua ragazza, perchè non avrebbe senso illuderla ulteriormente. Così come non avrebbe senso illudere te. Tra lo spacciarsi per etero e fare CO c'è una bella differenza. Potresti proseguire a piccoli passi: non fai CO ma smetti di recitare la parte del ragazzo etero. Non lo dici, ma non dici neanche una bugia.

Se posso darti un suggerimento non dirlo a tutti che sei gay. Comincia con il genitore con cui hai il rapporto migliore. Poi passa ad un fratello o sorella, sempre se hai un bel rapporto. Infine dillo agli amici più fidati, ma a quelli  che sai che potranno capire e che ti vogliono bene. Evita di dirlo alla ragazza, potresti farla soffrire.

 

Però prenditi tutto il tempo che ti serve e non correre; non è facile fare CO, e già prendere atto che sei gay è una bella sfida.

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anche io ho vissuto una situazione simile alla tua...quest'estate ho avuto una ragazza che ho lasciato principalmente perchè ho definitivamente appurato di essere gay... e sempre questa estate ho deciso di parlarne al mio migliore amico...nonostante la sua reazione non è stata delle migliori...e nn è migliorata...

il CO è un passo davvero importante che porta a stabilire davvero chi è e chi non è un tuo vero amico...io per esempio non lo dirò mai ai miei, loro non sanno quasi cosa sia un omosessuale, ...e poi ne soffrirebbero..

ho sbagliato a dirlo anche al mio migliore amico, lui nn ha capito proprio nulla di me..

credo che sia un sogno di tutti quello di andare via e ricostruire una vita totalmente diversa da quella che conduciamo qui... questa nazione ha bisogno ancora di un secolo per accettare i gay..meglio andare via, dove potrò essere davvero me stesso, pondera bene le persone a cui lo dirai...probabilmente potresti anche dirlo alla tua ragazza..

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Anche se comunque non sono d'accordo con la fuga, personalmente. E' vero, l'Italia ha i suoi limiti, ma nessun paese è il paradiso gay. Se l'omosessualità diventa un motivo di fuga, a mio avviso, questa non può che essere una scelta ingannevole di cui poi potersi pentire. Un conto è andare via per lavoro, ambizioni, ecc. Un conto è scappare perchè ci si illude che altrove possa essere tanto meglio. Finiamo col farci condizionare troppo, così.

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Anche se comunque non sono d'accordo con la fuga, personalmente. E' vero, l'Italia ha i suoi limiti, ma nessun paese è il paradiso gay.

 

quoto. Ma non posso non appoggiare chi se ne va perchè sente fortemente di volere e di essere capace di sposarsi e avere figli.

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io ti capisco benissimo...io mi sono accettata per quello che sono solo pochi mesi fa e anche io tornassi indietro mi comporterei diversamente e non nascondendomi come ho fatto finora, ho mentito a tanta gente e solo ora cerco di farmi accettare cx quella che sn....mi rendo contro ora che era stupido sentirsi in colpa x come ero...

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Smetti di fingere di essere etero e comincia la tua vita gay,

poi, quando avrai qualcosa da dire, fai CO...non devi dire ciò

che non sei ( un finto etero ) ma ciò che hai scoperto di essere

( un gay ) cosa che implica il fatto di cominciare a viverla questa

vita gay e avere dei fatti da comunicare.

 

Altrimenti tu rischi di fare l'errore di molti, che avendo sensi di

colpa e non riuscendo ancora pienamente ad accettarsi fanno

CO per farsi accettare dagli altri. Situazione di estrema fragilità

psicologica, qualora il CO non sia ben recepito.

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Il CO è un percorso lungo e difficile da intraprendere. Inanzitutto devi accettare te stesso. Questo credo sia il passo più complicato, spesso si è sicuri di essere perfettamente coscienti di se stessi, ma ne siamo sicuri? Siamo perfettamente sicuri di sapere cosa siamo? Cosa facciamo? cosa ci piace e cosa siamo noi all'interno della società? A volte si vive la propria vita in modo assolutamente spensierato e si crede che ci siamo accettati, ma proprio nel momento in cui ci fanno domande più spinose, ecco che cadiamo e iniziamo ad essere insicuri di noi stessi.

Ciò che dovresti sapere bene è:

Chi sei - cosa ti piace - cosa sei all'interno della società - qual'è il tuo ruolo - quali limiti hai - quali desideri  e sopratutto quali possibilità possiedi.

Dopo questo esame personale, sono sicurissimo che riuscirai ad affrontare il CO in modo più spontaneo, ma fino ad allora non pensare agli altri, pensa a te stesso.

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Il CO è un percorso lungo e difficile da intraprendere. Inanzitutto devi accettare te stesso. Questo credo sia il passo più complicato, spesso si è sicuri di essere perfettamente coscienti di se stessi, ma ne siamo sicuri? Siamo perfettamente sicuri di sapere cosa siamo? Cosa facciamo? cosa ci piace e cosa siamo noi all'interno della società? A volte si vive la propria vita in modo assolutamente spensierato e si crede che ci siamo accettati, ma proprio nel momento in cui ci fanno domande più spinose, ecco che cadiamo e iniziamo ad essere insicuri di noi stessi.

Ciò che dovresti sapere bene è:

Chi sei - cosa ti piace - cosa sei all'interno della società - qual'è il tuo ruolo - quali limiti hai - quali desideri  e sopratutto quali possibilità possiedi.

Dopo questo esame personale, sono sicurissimo che riuscirai ad affrontare il CO in modo più spontaneo, ma fino ad allora non pensare agli altri, pensa a te stesso.

 

Ci ho pensato (ho pensato un po'a tutte le cose che avete scritto :gha: ) e ringrazio tutti. Ora sono single, mi sento un po'più a posto con me stesso e sto cercando di chiarirmi le idee, anche se il percorso sembra lungo. Con un po'di tempo magari riuscirò a stabilizzarmi e megari a parlare con le persone importanti della mia sessualità. Vista l'improvvisa decisione di lasciare la mia ragazza, con motivi a quanto pare non troppo convincenti, mia madre poco fa mi ha chiesto "non è che per caso non ti piacciono più le donne?" "....................... no no mamma figurati....." non ce l'ho fatta. vabbè.. suo tempore

grazie ancora a tutti

:gha:

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Hai avuto lo stesso timore che ho avuto pure io x anni (stiamo parlando di 13 anni nel mio caso  :sbav: ), solo con la differenza che io non sono mai stato con una ragazza o per lo meno cercavo di avvicinarmi a loro, ma sapendo che il mio interesse era x i ragazzi, non ero spinto veramente ad un attrazione fisica verso il sesso femminile, poi lentamente cresceva il fatto che dovevo vivere la vita che la natura mi aveva dato e che ciò stava diventando un grave peso, perchè vivere una vita nascondendo i propri sentimenti o perchè no anche i commenti verso un ragazzo carino che magari si incrocia per strada non è vita e si rischia di fare cose che potrebbero ferire che ci ama e compiere gesti in un momento di assoluta disperazione esistenziale. Quindi per quanto tu possa aver paura di dirlo, e qua dentro ti capiamo tutti quanti, devi farlo, so che sarà un passo enorme, come dici tu stresso hai vicino persone che ti accettranno, ma fino a che non glielo dici non ne sari sicuro ovviamente, dopo la vita credimi sarà + facile, però vorrei darti un consiglio, inizia dalle amicizie, ma le amicizie + strette proprio, non è necessario che lo sappia pure un amico\a che senti ogni tanto e che ci esci quelle 3-4 volte all'anno, chi se ne frega, ma dillo a coloro che hanno condiviso la tua vita x anni e son sicuro che non saranno + di 5 persone, cosi hai gia un appoggio e un aiuto o magari solo una persona con cui parlare, poi quando hai una base sul quale appoggiarti puoi iniziare a pensare a come dirlo ai tuoi familiari, se hai fratelli confidati con loro, io credevo di avere una sorella omofoba, ma al momento di raccontargli quello che ero si è rovelata la ragazza + sensibile che abbia visto e adesso capita che parliamo di ragazzi, certamente non gli sto a dire quello che combino con il mio ragazzo, ma se capita che è successo qualcosa di carino glielo racconto, perchè è una bellissima cosa il sapere di poter condividere i tuoi pensieri.

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