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Non facciamo le leggi per il Papa (Grande la Spagna)


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Parola di Jose Zapatero, primo ministro spagnolo: a Barcellona, il leader socialista rispolvera i toni laicisti.

 

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A raccontarlo è El Pais: in Catalogna è prossimo il rinnovo del parlamento della Comunità indipendente. E la regione spagnola, da sempre, è un vero e proprio feudo del PSC, il Partito Socialista Catalano, federato a livello nazionale con il PSOE, il partito del primo ministro della Corona di Borbone, Jose Luis Rodriguez Zapatero.

 

http://www.youtube.com/watch?v=YLFy9n_L-Bw&feature=player_embedded

 

IL PAPA? TACCIA! – E proprio il premier è piombato ieri “nella cintura rossa” di Barcellona, a Viladecans, per sostenere il candidato presidente socialista, Jose Montilla, per un comizio capace di infuocare gli animi di quelle teste calde catalane che non aspettavano niente di meno di una sana dose di laicità da combattimento: infatti, il capo del governo spagnolo, come scrivono i giornali del paese, per l’occasione avrebbe “rispolverato i toni laicisti”. D’altronde, era stato Mariano Rajoy, leader del Partito Popolare di centrodestra, a rimproverare Zapatero per la sua assenza alla messa del Papa, in visita nel paese solo la scorsa settimana: “Ma che pretende Rajoy”, ha chiesto Zapatero alla folla, “che noi approviamo le leggi che piacciono al Papa?! No! Noi approveremo le leggi che piacciono al Parlamento ed ai cittadini di questo paese, per tutti e con uguaglianza!”, ha urlato Zapatero. La folla di Barcellona, prevedibilmente, è esplosa.

 

 

LAICITA’ – E Zapatero ha voluto ricordare agli astanti che la Spagna ha vissuto decenni e decenni “dovendo sopportare l’imposizione di leggi, codici di condotta e un determinato modo di vedere la vita a causa della religione. Ora, i tempi sono cambiati”, dice il premier, e non c’è nessuna intenzione di tornare indietro. “Sono parole”, ironizza El Pais, che Zapatero “si è ben guardato dal pronunciare la settimana scorsa” quando, pur non prendendo parte alla celebrazione alla Sagrada Familia del capoluogo catalano, in occasione della consacrazione ufficiale del primo altare della basilica voluta dall’eccentrico architetto Gaudì, si è comunque appartato con il pontefice per il doveroso colloquio istituzionale. E pare, però, che anche nel colloquio il premier non sia stato tenero: “Fonti della Moncloa sostengono che nel breve incontro, avvenuto all’aeroporto, Zapatero abbia ricordato al Papa che la Costituzione spagnola istituisce la libertà di culto, e che la distanza fra Stato e Chiesa in Spagna è una garanzia costituzionale”: e tanti saluti al pontefice che gli rimproverava il suo “laicismo aggressivo”, a causa delle tante norme varate in Spagna che proprio al Vaticano non vanno giù: nozze gay, una su tutte.

 

 

http://www.giornalettismo.com/archives/95786/zapatero-laicita-leggi-papa/

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Ricodiamoci di Garibaldi che definì il Papa 'un metro cubo di letame'. La terza carica dello stato 'Bertinotti', critico aspramente le posizioni del Papa, mai era successo prima... Non disperare....  :rotfl:

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