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*** Come da Previsione IL FRANCESE AVANZA!!! ***


FleurDeLys

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Se l'Eplosione demografica continua prima della fine del secolo 2 miliardi di persone parleranno la lingua di Molière.  

:afraid::pausa::rotfl:

Mentre l'inglese non è più la lingua più parlata negli Stati Uniti, vediamo quanto segue...  :sisi:

 

PARIGI, 11 OTT - Nel mondo, sono 220 milioni le persone francofone secondo un rapporto dell'Organizzazione internazionale della Francofonia (Oif), 20 milioni in piu' rispetto al precedente rapporto del 2007. Ma l'aumento, dovuto ai Paesi africani, nasconde una progressiva disaffezione per la lingua francese in Europa.

 

Oggi, dove si parla francese? (In totale 600 milioni compresi quelli non di madre lingua)

 

franco2.jpg

 

Il nuovo rapporto si basa su censimenti e inchieste nei Paesi membri dell'organizzazione, ai quali si sono aggiunti Algeria, Israele, Stati Uniti e Valle d'Aosta. In una ventina di Paesi africani solo le persone che sanno leggere e scrivere il francese sono state computate, il che vuol dire che il numero di chi lo parla soltanto non e' stato preso in considerazione, sottolinea Alexandre Wolff, responsabile dell'Osservatorio della lingua francese incaricato del rapporto che sarà pubblicato domani.

 

L'aumento rispetto al 2007 e' dovuto soprattutto alla crescita demografica dell'Africa dove vive circa la metà dei francofoni e che nel 2050 rappresenterà quasi l'85% dei 715 milioni di francofoni. Occorre che il francese resti una lingua di insegnamento e che proseguano i progressi della scolarizzazione, rileva Wolff, secondo il quale il caso del Ruanda, che ha optato per l'inglese come lingua d'insegnamento, e' isolato sul continente.

 

 

 

Ad affermarlo Micheline Calmy-Rey a pochi giorni dal XIII Vertice della Francofonia ospitato a Montreux

Per la consigliera federale, l'incontro che si svolgerà dal 22 al 24 ottobre offre infatti una piattaforma di discussione per affrontare problemi che riguardano e preoccupano l’intero pianeta.

 

Durante la manifestazione, cui parteciperanno oltre 3000 persone in rappresentanza di 70 paesi, tre saranno i temi al centro dei dibattiti: il ruolo di primo piano della francofonia nelle relazioni internazionali e il suo posto nella governance mondiale, la francofonia e lo sviluppo sostenibile, la lingua francese e l’istruzione nel mondo globalizzato.

 

Secondo la responsabile elvetica degli esteri, il Vertice darà inoltre alla Svizzera multiculturale, quadrilingue e federalista grande visibilità, confermandola nella sua politica di accoglienza di eventi di portata internazionale.

 

Per rendere la manifestazione attrattiva anche per la popolazione, sono stati inoltre previsti numerosi eventi collaterali, come il grande concerto di mercoledì 20 ottobre dedicato alla canzone in francese.

 

Calmy-Rey ha inoltre annunciato che la Svizzera chiederà ai partecipanti di sottoscrivere un documento condiviso con impegni concreti a salvaguardia dell’avvenire della Francofonia.

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Mi fa piacere per i francesisti...però io preferisco l'inglese :afraid:

Però devo dire una cosa...voi non diffidate quando dicono che in alcuni stati africani o di altri continenti si parlano lingue europee? Poi vai a scavare e alla fine si tratta di lingue creole...tipo io non ho mai capito l'inglese della Giamaica.

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Abbiamo un' accademia appunto per questo , per evitare che il francese faccia la fine dell'Inglese ,ma piuttosto rimanga una lingua integra, questo sarà il passo più difficile. Negli anni la Francia si è impegnata per la diffusione della propria lingua attraverso mezzi molto diversi da quelli utilizzati da Inghilterra e poi USA.

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Abbiamo un' accademia appunto per questo , per evitare che il francese faccia la fine dell'Inglese ,ma piuttosto rimanga una lingua integra, questo sarà il passo più difficile. Negli anni la Francia si è impegnata per la diffusione della propria lingua attraverso mezzi molto diversi da quelli utilizzati da Inghilterra e poi USA.

 

Ok...quindi dici che il francese parlato dai non francesi è più sotto controllo dell'inglese??? Una curiosità...tutti gli studenti Erasmus francesi della mia facoltà dicono che gli abitanti del Quebec parlano come dei contadini e che i belgi sembrano scemi...ma è vero???

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moi, je ne parle pas français et je ne comprends pas cette langue, et je ne suis pas intéressé dans la diffusion qu'il peut avoir  :afraid:

 

per me va benissimo, tanto il francese è una delle lingue che conosco (male)  :pausa:

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Parlando del francese (io lo studio all'università) il francese che parlano nelle ex colonie africane secondo me è diverso dal francese europeo.

Ho sentito parlare degli immigrati africani e li capivo poco  :afraid:

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Ok...quindi dici che il francese parlato dai non francesi è più sotto controllo dell'inglese??? Una curiosità...tutti gli studenti Erasmus francesi della mia facoltà dicono che gli abitanti del Quebec parlano come dei contadini e che i belgi sembrano scemi...ma è vero???

 

Ci sono piccole differenze ,ma si capisce tutto a parte qualche idioma .. I Canadesi hanno un certo fanatismo per la lingua francese , pensa che la capitale del Canada è divisa da un fiume tra francesi ed inglese che si fanno la guerra quotidianamente... e non siamo nel Quebec ... Ad esempio noi in Francia usiamo la parola 'Stop' , loro usano 220px-Arret.jpg , in altri Stati del Canada sono più internazionali stop-arret1.jpg , però l'inglese in molte nazioni francofone non è per nulla gradito.  :afraid:

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Male per me, visto che in quanto romagnolo sono negato per una lingua del genere  :afraid: aldilà del fatto che non mi piace proprio come lingua

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Male per me, visto che in quanto romagnolo sono negato per una lingua del genere  :afraid: aldilà del fatto che non mi piace proprio come lingua

 

Come mai? Nel senso trovi i suoni del francese difficili per un romagnolo :pausa:?

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Come mai? Nel senso trovi i suoni del francese difficili per un romagnolo :afraid:?

 

Si, ho un forte accento romagnolo, e ciò non mi aiuta ad avere una pronuncia corretta del francese

Anche se comunque il francese non mi piace anche per una questione di musicalità, mi sembra una lingua "moscia"

A causa del mio accento ho difficoltà ancora più grosse a pronunciare il tedesco, ma ciò non toglie che l'adoro come lingua

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Uhm, dai, cosí me ne farò qualcosa di questi anni passati a studiare francese. :pausa:

Ho cercato piú volte di praticare questa lingua, ma tutti i francofoni simpatici che ho conosciuto erano bilingui e sono finito per praticare l'altra di lingua. :afraid:

 

Piú che una differenza geografica vedo una differenza tra i registri... francese letterario completamente diverso dal francese familiare. A me non piace, perché la prima mi sa molto di lingua artificiale e forzata.

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Io non lo spero mai, il cinese è una lingua davvero troppo difficile (non perché diversa, ma proprio difficile), usarla avrebbe un impatto abbastanza negativo.

Devo solo capire se è più conveniente il Mandarino o il Cantonese...

Mandarino. Cantonese monolingua lo sono solo a Hong Kong e Macau, e anche lí molti sono bilingui.
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Abbiamo un' accademia appunto per questo , per evitare che il francese faccia la fine dell'Inglese ,ma piuttosto rimanga una lingua integra, questo sarà il passo più difficile. Negli anni la Francia si è impegnata per la diffusione della propria lingua attraverso mezzi molto diversi da quelli utilizzati da Inghilterra e poi USA.

 

 

Mi dai una notizia confortante ma alla quale stento a credere. Innanzitutto non credo si possa dire «come da previsione»;

sarebbe troppo lungo spiegare in dettaglio perché, ma se ti occupi di francofonia potrai comprendere quel che voglio dire.

 

Inoltre sarebbe il caso che la Francia destinasse più denaro e risorse umane sulla francofonia stessa, sui suoi Istituti e Centri

culturali all'estero (che tra l'altro funzionano magnificamente), su contratti a giovani laureati ma anche maestri/e elementari

perché vadano a insegnare all'estero il francese. Mi sembra che malgrado la «grandeur» (nella quale speravo) la Francia

non abbia fatto granché, sotto questo rispetto negli ultimi decenni. Il che è tanto più regrettable in quanto i metodi

d'insegnamento elaborati dall'Alliance française (esiste ancora?) erano veramente i più completi e i migliori nell'insegnamento

delle lingue (rispetto alla povertà e alla monotonia dei metodi situazionali standard).

 

Inoltre, nel futuro, certo l'Africa parlerà francese, ma l'Europa? tu stesso parli di una disaffezione, e questo è molto grave.

E saprà la Francia difendere la sua propria lingua all'interno delle Istituzioni dell'Ue? Io temo che anche l'Ue diventerà

sempre più monoglotta, (cioè anglofona), come sta accadendo a livello mondiale.

 

Comunque grazie per le notizie e per il topic interessante.  

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Le associazioni sono molte e sono il caposaldo perché il francese non diventi una linguaccia.. L'Africa sta crescendo a livelli spaventosi, paesi come il Niger in pochi anni potrebbero raggiungere 2-300 milioni di abitanti e così nelle altre nazioni , si sa che l'Africa occidentale è avantaggiata rispetto agli altri paesi del continente . Molta di questa gente verrà da noi (e qui ti rispondo per quanto riguarda l'Europa) , la colonizzazione dell'Europa (dopo che il francese è già lingua internazionale e di comunicazione tra i vari popoli Africani pure non francofoni )è inevitabile , hai visto cosa succede negli Stati Uniti (con molti meno immigrati) con gli ispanici? L'Africa ha da poco superato il miliardo di abitanti è piena di risorse (risorse sulle quali grazie alla politica soprattuto del grande De Gaulle e poi degli altri presidenti la Francia porterà le sue imprese) , io ho parlato di dati accettabili ,una crescita intorno ai 2 miliardi di popolazione anche se molti sostengono 4,5 miliardi. Se il francese da 70 anni circa non cresceva come lingua internazionale ( però i francofoni nel mondo sono sempre aumentati) è perché gli Stati francofoni con maggiore natalità erano molto poveri e gli Usa (un paese in forte declino) sono stati il rullo compressore della nostra lingua favorendo l'inglese. Tutto quello che dico non è nuovo, per questo ho scritto 'come da previsione'. La Francia dalla decolonizzazione ha sempre tenuto stretti contatti con i capi di stato Africani impedendo ingerenze aal Cina ,ma in particolar modo agli Stati Uniti. Quest'anno il 14 Luglio i capi di governo dei 14 Stati erano tutti a Paris per la festa. Presto la Cina avrà pane per i suoi denti a cominciare dal crollo delle loro esportazioni visto che non saranno più convenienti di quelle dei nuovi paesi emergenti. Stai traquillo l'inglese ha le ore contate ed il vecchio Impero Anglosassone crollerà!  :afraid:

 

La Statua dei Nuovi Stati Uniti D'Africa a Dakar

 

701776367.jpg

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Perché tutto questo astio nei confronti di una bella lingua come l'inglese? Mi sembra un po' strano che negli Stati Uniti non sia la lingua più parlata, siamo sicuri?

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Io tra tutte le lingue adoro il francese. Il mio ragazzo e' francese così come i miei amici.

Mi piacerebbe parlarlo meglio a a Parigi mi capiscono benissimo quindi forse sono già a buon punto.

Posso solo fare una riflessione personale su come venga trattata la lingua francese in Francia e l italiano in Italia .

Mentre l Italia spesso e volentieri stupra la propria lingua con l introduzione di volgari termini stranieri ( sempre e solo inglesi/ americani), la Francia mi sembra si sia impegnata di più nel preservare la propria lingua. Basti solo pensare a tutti i vocaboli che riguardano il pc . Tutti i vocaboli in Francia sono stati tradotti ( computer - ordinateur , monitor- écran , mouse-souris)

Almeno questo e' quello che ho notato io.

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Devo proprio dire cosa penso di quest'ultima cosa su cui hai messo l'accento?!? Non penso sia una gran conquista, ma evidentemente ci sono popoli che amano distinguersi... io, quando faccio assistenza a clienti, magari all'altro capo del mondo, non mi pongo il problema di come tradurre "cursore del mouse" perché so che mi basta dire "mouse pointer" e avrò la quasi certezza di essere compreso.

 

La cosa vale per i francesi così come gli spagnoli che il mouse lo chiamano "raton" ossia "topo" ...  :P  ... per la serie, ad ogni popolo le sue "conquiste"

 

Più che alla contaminazione da parole straniere, che alla fine arricchiscono il linguaggio (e poi non è vero che importiamo solo parole inglesi, basta pensare a rendez-vous, croissant, ecc ecc), credo occorrerebbe pensare a non storpiare i termini italiani... e la cosa che deprime è che molto sovente ciò è perpetrato pure da giornalisti, politici... professori.

 

Ogni volta che sento "interpetrare" al posto di "interpretare" sono colto da una colica.

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Più che alla contaminazione da parole straniere, che alla fine arricchiscono il linguaggio (e poi non è vero che importiamo solo parole inglesi, basta pensare a rendez-vous, croissant, ecc ecc), credo occorrerebbe pensare a non storpiare i termini italiani... e la cosa che deprime è che molto sovente ciò è perpetrato pure da giornalisti, politici... professori.

 

*  :P

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Il fatto è che gli italiani percepiscono il computer, il mouse, il wireless come oggetti eternamente stranieri, come lo sono Barak Obama e René de Saussure.

 

Non credo che i Francesi si sforzino a dire ordinateur, souris, TSF, o abbiano fatto chissà quali campagne nazionalistiche per dare a questi oggetto un nome nella loro lingua.

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Guest etfetfetf

sì sì quello di "salvaguardare " la lingua francese dal dilagamento dell'inglese è stata una volontà politica con tanto di revisione e aggiornamento dei vocaboli, forse perchè il francese è  dinamica come lingua cioè nascono sempre un sacco di neologismi e modi di dire che qui in italia non vengono "istituzionalizzati"

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Il fatto è che gli italiani percepiscono il computer, il mouse, il wireless come oggetti eternamente stranieri, come lo sono Barak Obama e René de Saussure.

 

A me sembra per di più che gli italiani facciano fatica ad accettare il fatto che di fronte al computer, un oggetto che oggi giorno unisce le gente di tantissimi popoli, sia ridicola la pretesa di salvaguardare la propria lingua

 

Per di più è un controsenso veramente patetico che tanti italiani difendano la purezza della lingua senza avere nemmeno le conoscenze di base della cultura italiana (letteratura, arte, musica, ecc ecc)

La lingua andrebbe difesa per difendere l'accesso ad un bagaglio culturale, non per qualche forma di "sacralità" della lingua

 

O c'è qualcuno che pensa che nelle università si studi il greco e il latino per fare i patrioti?

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Cerchiamo di "condire" con un po' di contenuti i post prima di inviarli...

 

E' ovvio che, per questioni legate al passato coloniale, le lingue francese, portoghese e spagnola siano molto diffuse e che il conoscerle in alcuni paesi sia un bel passepartout (altro termine che abbiamo importato  :gh:  ) ma non vedo perché mai debba essere avversato, con la scusa dello sminuire la propria lingua madre, il fatto che essa si contamini con termini universalmente utilizzati e presi a prestito da altre lingue.

 

No, perché di pari passo si potrebbe decidere di cambiare pure gli acronimi... ad esempio al posto di LCD (Liquid Crystal Display) potremmo coniare un bel SCL (Schermo a Cristalli Liquidi)... Ma sono solo io che ogni tanto inorridisco di fronte alle traduzioni automatiche per le quali un personal computer è dotato di "disco duro" ?!?  :roll:

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A mio parere il problema è che il mondo non diventi monoglotta. Nella comunità scientifica lo è praticamente

già diventato e bisogna evitare che il processo vada ulteriormente avanti. Perché se così fosse

o tutti i ricercatori del mondo dovranno scrivere in inglese, il che è inaccettabile

almeno nelle discipline umanistiche, oppure chi scriva nelle tre residue lingue internazionali, francese,

tedesco, italiano, accreditate come tali da una lunghissima tradizione, sarò ignorato e anzi

saccheggiato.

 

Ci devono essere almeno due o tre lingue internazionali, per l'area occidentale, per una ragione di bilanciamento

di culture e pesi culturali, impostazioni, punti di vista teorici e storiografici, che sono indissolubilmente

legati a specifiche lingue: il tedesco ha la sua, il francese ha la sua, anche l'italiano ha la sua. E non devono

morire. Tra le lingue d'uso, spagnolo e portoghese sono ben messe e lo saranno sempre.

 

Quanto alla penetrazione di termini stranieri in una e anzi in tante lingue, è inevitabile per l'informatica

e per altri campi specialistici. Tuttavia, in linea di principio, una lingua ha il dovere di provvedere a se stessa, e quindi

di esprimere tutti gli enti mediante se stessa: poi si lasci la libertà ai parlanti (e agli scriventi) di servirsi o dei termini

penetrati o di quelli riconiati. Qui è l'uso linguistico che decide, no?

 

Anche la contaminazione va bene, ed è sempre esistita. C'è però un limite, e questo limite credo vada difeso, in

qualche modo.

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Disco Rigido l'ho sentito dire da molti esperti del settore, e a proposito di LCD, sai che i francofoni lo chiamano ACL (affichage à cristaux liquides)? Ogni tanto mi piace farmi prendere per pazzo parlando di ADN, SIDA, OTAN (forse OTNA?) SUA (invece di USA). Ho notato che spesso chi usa le sigle in italiano dà un po' l'idea di non sapere di cosa stia parlando, chi lo sa, lo fa vedere dicendo il nome per intero.  :roll:

Poi una cosa semplice e poco dolorosa, ma che toglierebbe dalla nostra coscienza bambini dislessici è adattare le parole all'ortografia e scrivere compiuter, maus, ghei, pullover, gins

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