Jump to content

Sono dietro una maschera, vi chiedo aiuto.


Myself_now

Recommended Posts

Ho voluto aprire un topic per raccontarvi della mia situazione perchè la ritengo un pò... complessa diciamo.

Premetto che io ho avuto piena consapevolezza di essere gay la scorsa estate - anche se ad ogni modo non posso escludere la bisessualità-.

Proprio per la mia continua repressione di quello che è il mio essere ho sofferto e tutt'ora soffro di crisi d'ansia e qualche attacco di panico e ragazzi non è davvero divertente, perchè in quanto a sintomi ora le cose sono migliorate, ma ho passato momenti che rimarranno purtroppo indelebili nella mia memoria finchè vivrò.

 

Partendo da me. Io di per sè sto cominciando ad accettare tra virgolette quello che sono anche se in realtà confesso che anche solo a scrivere questo post mi sento un pò in imbarazzo e alle volte mi alzo pensando a come sarebbero potute essere le cose se fossi stato un altro...

 

Nessuno sa di me, nessuno nessuno e io non ho il coraggio di parlarne, nè con gli amici -gli ultimi ad ogni modo con cui riuscirei- nè con la famiglia. Il fatto è che ho una grandissima paura che la mia vita cambi totalmente e non in meglio e non sopporterei la cosa.

Il grosso problema è che da qualche anno non riesco più a stare con i miei genitori. Cioè, tutto questo 'recitare', avere una maschera ecc. mi impedisce di avere un rapporto con loro. è un pò come se dentro di me li reputassi responsabili di quello che mi accade e della mia ansia. Mi da fastidio sapere che mai potranno capire cosa ho passato e sto passando, perchè alle volte ero davvero a terra, voglio dire... ho pianto fiumi di lacrime da solo nella mia camera in certi momenti in cui davvero pensavo che mai mi sarei risollevato ed effettivamente mi sento molto triste.

 

Difficilissimo poi, soprattutto alla mia età, è relazionarmi con i compari. Pensate che nel mio gruppo -intendo quello che frequento più spesso di solito- non faccio che vedere coppie ETERO che si formano e commenti omofobi o cose simili. Non è facile vedere tutti gli altri che si godono l'amore, il sentimento e restare a guardare sapendo di non poter avere nulla di tutto ciò.

Non voglio annoiarvi ma vi faccio un esempio.

Io di per sè sono in cerca di quello che è l'amore platonico, da favola, l'aspetto fisico m'interessa poco, ho voglia della persona intelligente, rispettosa e protettiva che mi faccia star bene. Questa settimana nel mio gruppo si è aggiunto un ragazzo che aldilà dell'aspetto esteriore (è bellissimo e per questo l'ho reputavo diciamo il solito fighetto ecco..) è piacevolissimo, voglio dire una persona simpatica e socievole che parla con tutti. Non dico che me ne sono innamorato, ma mi piace davvero e non faccio che assistere a quelle che passano il tempo a contenderselo. Sarà una cavolata, ma è bruttissimo, davvero.

 

Io cominciavo a prendere in seria considerazione l'idea di parlare con una psicologa, perchè sono anni che vivo nel silenzio e diventa sempre più difficile non avere qualcuno con confrontarsi o sfogarsi apertamente, cioè io ho paura di impazzire a continuare così.

 

Ragazzi vi ringrazio sin da subito per i vostri interventi, ne ho davvero bisogno. :pausa:

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 63
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Myself_now

    22

  • Hinzelmann

    8

  • Sweet

    4

  • Rinx92

    4

Non ti mentirò dicendoti che è facile essere adolescenti gay. All'inizio come hai realizzato tu è particolarmente pesante però vedrai che con il tempo riuscirai anche tu a trovare un equilibrio. Ognuno affronta queste difficoltà in modo diverso ma un passo fondamentale è trovare qualcuno con cui puoi confidarti, nel quale sai di poterti affidare, al quale puoi dire di essere gay o bisessuale, che sai che ti accetterà. Da quel punto in poi si farà più facile perché non sarà necessario tenere una maschera con le persone a cui tieni veramente  =)

Link to comment
Share on other sites

fallendaydreamer

Concordo assolutamente. Prima di passare all'eventualità della psicologa, può essere estremamente liberatorio trovare anche un'unica persona di cui ti fidi ciecamente e a cui confidare il tuo segreto. Dopo sarà tutto diverso e le difficoltà saranno minori.

Non hai un'amica con cui hai un rapporto particolare e più intimo?

Link to comment
Share on other sites

simply_dreamer

ciao. ti capisco benissimo...  :pausa: non è facile indossare una maschera, fingere davanti alle persone a cui tieni in particolare e non. sono scelte. c'è chi sceglie di reprimersi, chi di accettarsi non dichiarandosi, chi si accetta e si dichiara. ognuno ha la sua personalità e il suo vissuto ed ognuno ha i suoi tempi che vanno rispettati, anche se spesso non vengono capiti anche dagli altri "simili". i periodo neri durante l'adolescenza, li passano tutti. etero inclusi. diciamo che per un gay ce ne potrebbe essere qualcuno in più. inutile negarlo. ma quello che conta è il riuscire a trovare un equilibrio, anche se spesso precario, e un pò di forza, per andare avanti, cercando di non farsi plasmare, ne distruggere, solo dal fatto che non ti và di dichiararti. se proprio vuoi parlarne con qualcuno, se veramente hai questo impulso incontrollabile, ti consiglio di andare da uno psicologo/a, magari specializzata/o in materia. ce ne sono alcuni, basta vedere su google. in alternativa, puoi rivolgerti all'arcigay. anche loro hanno psicologi pronti ad ascoltarti ed aiutarti. in bocca al lupo e spero di rileggerti! ciao :bua:

Link to comment
Share on other sites

Non hai un'amica con cui hai un rapporto particolare e più intimo?

 

No, non fino a questo punto, ho un'amica che vedo come 'migliore', ma mai ho pensato o mi è passato per la mente di potermi confidare con lei. Senza contare che non sono molto sicuro sulla sua opinione a riguardo..

 

ciao. ti capisco benissimo...  :pausa: non è facile indossare una maschera, fingere davanti alle persone a cui tieni in particolare e non. sono scelte. c'è chi sceglie di reprimersi, chi di accettarsi non dichiarandosi, chi si accetta e si dichiara. ognuno ha la sua personalità e il suo vissuto ed ognuno ha i suoi tempi che vanno rispettati, anche se spesso non vengono capiti anche dagli altri "simili". i periodo neri durante l'adolescenza, li passano tutti. etero inclusi. diciamo che per un gay ce ne potrebbe essere qualcuno in più. inutile negarlo. ma quello che conta è il riuscire a trovare un equilibrio, anche se spesso precario, e un pò di forza, per andare avanti, cercando di non farsi plasmare, ne distruggere, solo dal fatto che non ti và di dichiararti. se proprio vuoi parlarne con qualcuno, se veramente hai questo impulso incontrollabile, ti consiglio di andare da uno psicologo/a, magari specializzata/o in materia. ce ne sono alcuni, basta vedere su google. in alternativa, puoi rivolgerti all'arcigay. anche loro hanno psicologi pronti ad ascoltarti ed aiutarti. in bocca al lupo e spero di rileggerti! ciao :bua:

 

Il fatto che mi spinge a dover prendere una decisione è che il mio sta diventando ben più di un 'periodo nero', stanno diventando anni neri in cui le cose non cambiano. Non pretendo di essere felice perché capisco che al momento è una cosa impossibile da realizzare così come stanno le cose, ma appunto per lo meno di avere un equilibrio, di star bene con me stesso, con gli altri, di non aver più ansia.

Link to comment
Share on other sites

simply_dreamer

bè allora credo che forse uno specialista, potrebbe aiutarti, quanto meno a liberarti da un peso che è diventato opprimente per te e soprattutto potrebbe darti qualche consiglio utile, magari. come saprai sono tenuti al segreto professionale e quindi non possono rivelare ciò che le persone dicono durante una seduta. pensaci. solo tu sai cosa è meglio per te. consigli a parte. ciao!  :pausa:

Link to comment
Share on other sites

giovane12345

Il grosso problema è che da qualche anno non riesco più a stare con i miei genitori. Cioè, tutto questo 'recitare', avere una maschera ecc. mi impedisce di avere un rapporto con loro. è un pò come se dentro di me li reputassi responsabili di quello che mi accade e della mia ansia. Mi da fastidio sapere che mai potranno capire cosa ho passato e sto passando, perché alle volte ero davvero a terra, voglio dire... ho pianto fiumi di lacrime da solo nella mia camera in certi momenti in cui davvero pensavo che mai mi sarei risollevato ed effettivamente mi sento molto triste.

 

Io voglio commentare della tua riflessione solo questo estratto perchè ti posso dire che anche io incolpavo o genitori nn del fatto di essere gay ma del fatto che non ho mai capito come non facevano a capire che io stavo soffrendo... secondo me stavo lanciando molti segnali ma invece loro non capivano e mi sono dovuto risolvere quasi tutto da solo anche se ti assicuro che avere un amica con cui confidarsi è fondamentela... oltre a questo incontra altri gay so che sarà difficile perchè dovrai mentire ai tuoi su dove vai e cosa fai ma è necessario te l'assicuro.... i genitori purtoppo a volte sembrano ciechi e pensano che i loro figli essendo frutto della loro unione non abbiano problemi .... invece nn è sempre cosi.... fatti forza e fatti amici vedrai che tutto andrà per il verso giusto

Link to comment
Share on other sites

Io voglio commentare della tua riflessione solo questo estratto perché ti posso dire che anche io incolpavo o genitori nn del fatto di essere gay ma del fatto che non ho mai capito come non facevano a capire che io stavo soffrendo... secondo me stavo lanciando molti segnali ma invece loro non capivano e mi sono dovuto risolvere quasi tutto da solo

 

Esatto, hai capito cosa voglio dire a riguardo...

Link to comment
Share on other sites

purospirito

Ho visto la presentazione e hai 17 anni e sei veneto!

Forse non vivi in una grande città quindi non avrai mille occasioni e ti senti oppresso dalla piccola cerchia e dalla concezione ristretta del paese!

 

Non pretendo di essere felice perché capisco che al momento è una cosa impossibile da realizzare così come stanno le cose, ma appunto per lo meno di avere un equilibrio, di star bene con me stesso, con gli altri, di non aver più ansia.

 

 

Non pretendo di essere felice?

Beh il primo consiglio che mi verrebbe da darti è sparati! raggiungerai la pace eterna  :pausa:

 

 

Rapporti sociali... ecco la parola chiave se non riesci a creare rapporti sinceri e forti ddove vuoi andare?

Hai paura che se i tuoi amici sapessere ti abbandonino? e beh la differenza dove sta? non ti senti già abbastanza solo...

 

Il tuo problema è facilmente risolvibile... inizia a vivere la tua vita e no quella che gli altri pensano per te!

 

Ci passiamo tutti... ma alla fine questo muro insormontabile in realtà è una grande cazzata! quindi prima lo abbatti meglio stai... poi se no puoi aspettare di andare in una grande città a studiare e di vivere un po' la tua autonomia e la tua vita lontano da tutto e tutti, ma sapendo che poi dovrai ritornare ad indossare la maschera ogni qual volta torni a casa...

 

Sfida te stesso e le persone a cui tieni, se loro veramente tengono a te ti accettano perchè tu sei Tu... non sei tu gay, tu cretino, tu ragazzino, tu persona seria... sei Tu... e fidati quando quel Tu ha la possibilità di esprimersi liberamente e di amare... diventa un TU speciale!!! 

Buon cammino...

Link to comment
Share on other sites

Wow...mi sembra di rivedere me stesso in questo post...sai, anche per me sono stati anni difficilissimi...fingere di essere ciò che non si è per paura di essere rigettati dai propri amici, dalla propria famiglia...mi ricordo ancora le crisi di pianto e gli attacchi di panico quando mi ritrovavo a pensare che nessuno poteva capirmi, che non avrei mai trovasto nessuno capace di farlo, che se si fosse venuto a sapere, tutti coloro che amavo mi avrebbero lasciato da solo...(perchè poi è questa la paura più grande secondo me...siamo persone sensibilissime con una capacità di amare fantastica, ci attacchiamo saldamente a coloro che amiamo e temiamo con tutti noi stessi di perderli, ma è proprio questa nostra ipersensibilità che spesso ci porta a sottovalutarli) beh, sai che ti dico? Ne ho parlato con i miei genitori: mi vogliono più bene di prima perchè sanno che la mia vita sarà molto più complicata; Ne ho parlato con la mia migliore amica: mi ha praticamente mandato a quel paese perchè pensava dovessi riferirle la morte di qualche parente (xD), siamo più amici di prima; ne ho parlato con un altro mio grande amico: ora siamo migliori amici e mi ha colpito così tanto che mi sono addirittura innamorato di lui (non contraccambia...vabbè, fa soffrire anche questo ma fidati, è decisamente meglio di quello che stai passando tu ora, almeno per come la vedo io)...infine l'ho detto ad un altro mio amico e mia sorella: come prima, si sono solamente offesi per averli sottovalutati...

Forse sono stato io fortunato, non lo so...ma penso che la fonte principale dei nostri problemi siamo NOI, una volta che capiamo questo e ci accettiamo, verremo accettati anche dagli altri...per questo ti dico: apriti con qualcuno! Lascia stare gli psicologi...ancora non ti senti pronto a parlarne con gli amici? Parlane con i tuoi genitori, da quello che ho letto mi sembri più propenso a farlo con loro...vorrei dirti che andrà tutto bene come è andata per me...ma leggendo tutte le altre storie simili sui vari forum mi sono reso conto che non sempre è esattamente così...però devi liberarti, se poi gli altri avranno problemi ad accettarti, tu fa loro capire che sei sempre tu, che ti fa stare male portare questa maschera ogni giorno...se ti vogliono veramente bene lo accetteranno, prima o poi...

Link to comment
Share on other sites

non so quanto valga la pena di andare da una psicologa e quanto invece di rimanere a parlarne qui.

 

la psicologa è un terno al lotto: potrebbe essere pro gay come anche contro. e se è contro, anche se in teoria l'omosessualità è stata depennata dalle malattie mentali da quasi vent'anni, sappiamo benissimo che genere di pesantezza e stress può metterti addosso, altro che aiuto!

 

e ad ogni modo la psicologa non può convincerti, proprio perché a quanto ne so, non le è permesso spingerti a fare una cosa piuttosto che un'altra, ad aprirti con nessuno, in sostanza, non ha nessun modo pratico di migliorare la tua vita. quello lo hai solo tu, e probabilmente parlare con noi è più utile in quel senso.

Link to comment
Share on other sites

Partendo da me. Io di per sè sto cominciando ad accettare tra virgolette quello che sono anche se in realtà confesso che anche solo a scrivere questo post mi sento un pò in imbarazzo e alle volte mi alzo pensando a come sarebbero potute essere le cose se fossi stato un altro...

 

La vita per sé è il covo di tutte le possibilità: stare appresso al condizionale, alla variabile infinitesima della complessità, non serve ad altro se non a fomentare moti di pazzia. Le cose avrebbero potuto prendere altra direzione: così non è stato. Siamo quelli che siamo, piaccia o non piaccia; da qui non si può che costruire un mondo. Malafede compresa.

 

Nessuno sa di me, nessuno nessuno e io non ho il coraggio di parlarne, nè con gli amici -gli ultimi ad ogni modo con cui riuscirei- nè con la famiglia. Il fatto è che ho una grandissima paura che la mia vita cambi totalmente e non in meglio e non sopporterei la cosa.

 

Ecco, questa è una delle questioni che non capisco, e tu non sei che un paradigma in questo momento. Perché non dichiarare specialmente a chi ci ama quello che siamo? Tutto questo timore - giustificato o no, non mi inoltro -, quest'ansia di perdere o di trovarsi isolati, cosa significa? Io so che tacere ai miei cari, per questa o quella ragione, valida o meno valida, è solo e soltanto una grande truffa. Offriamo agli altri immagini di noi che non esistono, ci rendiamo fittizi, meri commedianti. Perpetriamo un vero e proprio inganno.

 

E poi, non sarebbe meglio, alla fine, poter discernere chi sia amico tra gli amici e parente tra i parenti? Perché preoccuparsi di spezzare una amicizia? Evidentemente non era tale: od era tale solo in funzione di una recita, di un apparire. Perché i legami creati con la finzione hanno la consistenza del fumo; sono evanescenti, instabili, labili. E questo perché riannodare a se stessi i legami instaurati dal proprio interpretato è impossibile. Perderei un amico - certo, ma legato a quale di tutti i tuoi te?

Link to comment
Share on other sites

 

Ecco, questa è una delle questioni che non capisco, e tu non sei che un paradigma in questo momento. Perché non dichiarare specialmente a chi ci ama quello che siamo? Tutto questo timore - giustificato o no, non mi inoltro -, quest'ansia di perdere o di trovarsi isolati, cosa significa? Io so che tacere ai miei cari, per questa o quella ragione, valida o meno valida, è solo e soltanto una grande truffa. Offriamo agli altri immagini di noi che non esistono, ci rendiamo fittizi, meri commedianti. Perpetriamo un vero e proprio inganno.

 

 

 

Non è tanto semplice sai, la questione è giustificata perch la colpa è della società omofoba che presenta i gay come i diversi o malati mentali o problematici o comunque persone a cui ridere dietro.

Non so quanti anni hai, ma gli amici adesso sono proprio la cosa che non posso perdere. D'accordissimo con voi che non sono amici se non sanno accettarmi, ma non posso perderli e rimanere da solo perché equivale ad impazzire.

 

se ti vogliono veramente bene lo accetteranno, prima o poi...

 

il probelma è che non so se sia un bene per me 'sconvolgere' le cose adesso.. Io sono alla costante ricerca di un equilibrio che non trovo.. Vorrei accettare completamente me stesso, ma quando mi capitano cose come quella che vi ho raccontato sopra del ragazzo, che sembra una cazzata ma mi fa star male perché lo vedo sempre, mi cade tutto.

Vorrei avere anche UNA sola persona viva e di fronte a me con cui parlarne liberamente e con cui confrontarmi, ma non posso... Non è semplice.

Link to comment
Share on other sites

D'accordissimo con voi che non sono amici se non sanno accettarmi

 

No no, non ci siamo.

Non sono amici se non gli offri una possibilità.

 

ma non posso perderli e rimanere da solo perché equivale ad impazzire.

 

Certo; ma se davvero non sei solo, perché scrivere su un forum di sconosciuti?

Link to comment
Share on other sites

 

Certo; ma se davvero non sei solo, perché scrivere su un forum di sconosciuti?

 

Forse perchè sto parlando di cose che nessuno sa che mi passano per la testa?

Non sono solo per stare con gli amici, ma non per parlare con loro della mia sessualità.

Link to comment
Share on other sites

acunamatata

Ciao "Myself_now", secondo me come tutti ti consigliano è di trovare qualcuno con cui confidarti. Se magari non sei certo delle loro possibili reazioni, prova ad iniziare a sondare il terreno.

A quanto ho capito, come accade anche a me in certi periodi, ti "fa male" tenerti dentro questo "segreto" e vorresti condividerlo con gli altri ma la paura di sconvolgere tutto in famiglia, amici, ecc. ti crea ancora più ansia. Ascolta, pensa allora a te stesso, a come sei, cerca di accettarti il più possibile e non farti troppe domande. Io penso che la cosa prima o poi verrà spontanea.

Non pensarci troppo.

 

Acuna.

Link to comment
Share on other sites

Ho voluto aprire un topic per raccontarvi della mia situazione perché la ritengo un pò... complessa diciamo.

Premetto che io ho avuto piena consapevolezza di essere gay la scorsa estate - anche se ad ogni modo non posso escludere la bisessualità-.

Proprio per la mia continua repressione di quello che è il mio essere ho sofferto e tutt'ora soffro di crisi d'ansia e qualche attacco di panico e ragazzi non è davvero divertente, perché in quanto a sintomi ora le cose sono migliorate, ma ho passato momenti che rimarranno purtroppo indelebili nella mia memoria finchè vivrò.

 

Partendo da me. Io di per sè sto cominciando ad accettare tra virgolette quello che sono anche se in realtà confesso che anche solo a scrivere questo post mi sento un pò in imbarazzo e alle volte mi alzo pensando a come sarebbero potute essere le cose se fossi stato un altro...

 

...

 

 

anzitutto mi dispiace sempre sentire di persone che soffrono o hanno sofferto di attacchi di panico  :bua:

ho un carissimo amico che ne ha sofferto e ho visto cosa significa

sono esperienze terribili e "concrete" (hai voglia a dire che uno non ha niente e sono cose di origine psicosomatica: il corpo dice tutt'altro, ci si sente "morire" e i sintomi sono così veri che una paura incontrollata prende il sopravvento)

 

però tu hai fatto un bel pezzo di cammino: hai probabilmente capito da cosa dipendevano questi attacchi di panico

e inoltre hai compiuto un passaggio importantissimo: ti sei iscritto qui e hai scritto un post così personale, seppure con timore e titubanza

umh secondo me stai descrivendo una situazione che è potenzialmente di "guarigione"

non credo tu abbia bisogno di psicologi

e se adesso ti stai anche innamorando, anche se ne dovessi soffrire

ecco, questa sarà una sofferenza sana e che ti farà crescere in consapevolezza

benvenuto  :pausa:

Link to comment
Share on other sites

 

non credo tu abbia bisogno di psicologi

 

 

Io pensavo ad una psicologa per poter parlare di queste cose con una persona in carne e d'ossa, perchè è inutile, adesso come adesso non sarei minimamente capace di affidarmi a nessuno che conosco nemmeno in famiglia e continuare a tenere tutto dentro non mi fa bene perchè ci sono momenti in cui dopo esplodo e appunto, come la scorsa settimana, mi capitano attacchi di panico. Ti dico la scorsa settimana mi è venuto mentre ero in bici con degli amici e non riuscivo più a respirare... Son cose che cominciano seriamente a rompermi perchè poi mi rimane la paura e mi blocca...

Link to comment
Share on other sites

Il fatto che mi spinge a dover prendere una decisione è che il mio sta diventando ben più di un 'periodo nero', stanno diventando anni neri in cui le cose non cambiano. Non pretendo di essere felice perché capisco che al momento è una cosa impossibile da realizzare così come stanno le cose, ma appunto per lo meno di avere un equilibrio, di star bene con me stesso, con gli altri, di non aver più ansia.

 

finchè non ti libererai di questo peso non ti libererai mai dell'ansia e te lo dico perchè ho vissuto in prima persona le sensazione di cui parli e mi sono rivisto nella tua descrizione. Ci potranno essere periodi migliori/di apatia e periodi di depressione ma andrà sempre peggio.

E' inutile addolcirti la pillola, quello che ti prospetta è una discesa all'inferno e, spero per te, che tu possa toccare il fondo il prima possibile come è successo a me magari proprio per mezzo di questo ragazzo. A me capitò di invaghirmi di un ragazzo e questo acuì pesantemente i sintomi al punto che l'ansia si era trasformata in una sensazione perenne di soffocamento durata una settimana in cui credevo di morire. Nonostante ciò devo ringraziare sostanzialmente quella settimana di buio perchè mi ha letteralmente costretto al coming out con la mia famiglia e da lì con i miei amici e mi ha totalmente cambiato la vita, facendomi rinascere da tutti i punti di vista, anche lavorativo.

Link to comment
Share on other sites

Non è tanto semplice sai, la questione è giustificata perch la colpa è della società omofoba che presenta i gay come i diversi o malati mentali o problematici o comunque persone a cui ridere dietro.

 

NO NO NO NO. Non e' MAI colpa della societa', ma dei singoli. Se non fai coming out non puoi incolpare qualcun altro. E' una scelta tua. Poi puoi avere mille ragioni per non farlo, e alcune sono anche giustificate quando si e' alle prime armi come te. Ma dire che la colpa e' della societa' per qualcosa che non fai TU e' solo un gran bello scaricabarile. Il piu' delle volte e' solo una maniera per dire tra le righe "ho paura". E' piu' facile accusare un'entita' esterna, la societa', piuttosto che guardarsi dentro e dire "sapete che c'e', in effetti per motivi miei personali non ce la faccio".

Link to comment
Share on other sites

La maschera, il suo peso, sono solo una metafora, ma neanche troppo: fino a quando non ti aprirai ad una o più persone che reputi siano meritevoli di conoscerti al 100%, senza questa falsa ipocrisia di mostrarsi per ciò che non si è, continuerai a dover dissimulare il tuo interesse per i ragazzi, a fare lo spaccone etero che ride alle battute cretine del maschio "medio", ecc ecc.

Come ti ha scritto Purospirito qualche post indietro, cosa hai da perdere nel caso i tuoi amici (?) non accettino questa tua innata ed involontaria "caratteristica" ?!?

Perdere dei falsi amici non mi sembra una grossa disgrazia, se dovesse accadere avrai modo di fartene altri, più sinceri, più disinteressati, meno ottusi.

 

P.S. Per rispondere ai vari interventi, non postare più messaggi in sequenza, ma raccogli tutto in un unico post, usando la citazione o più semplicemente scrivendo un riferimento del tipo @Destinatario, così:

 

@Sweet

bla bla bla

 

@Casper

bla bla bla

Link to comment
Share on other sites

Forse è il caso di iniziare col dire che questa maschera è in

realtà un tappo.

 

Cioè qui non c'è ancora una doppia vita da coprire

 

Tu stai ingigantendo la paura per il giudizio degli altri

SOLO per non risolvere il tuo conflitto interiore.

 

Che è un conflitto fra Pensiero e Istinto.

 

Il pensiero è questa omosessualità idealizzata, platonica

nobilitata ma desessualizzata ( quindi controllabile perché

immaginaria )

 

L'attrazione per l'amico è l'istinto che irrompe nella vita

reale e scompagina l'idealizzazione.

 

Da qui la repressione e poi la risposta ansiosa, perché

di fatto il tuo pensiero non riesce più a controllarti l'istinto.

 

E poi in conseguenza la trasformazione del tappo in maschera

per fortificare il tuo autogiudizio negativo traballante, con un

catastrofismo sul giudizio degli altri.

 

Io leggerei la situazione così...che ne dici?

Link to comment
Share on other sites

NO NO NO NO. Non e' MAI colpa della societa', ma dei singoli. Se non fai coming out non puoi incolpare qualcun altro. E' una scelta tua.

 

E su questo hai ragione, ma nel momento in cui dico che la colpa è della soicietà, intendo dire che questa PAURA di uscire allo scoperto non ci sarebbe così come non ci sarebbe bisogno di uscire allo scoperto se solo la società non fosse omofoba.

 

cosa hai da perdere nel caso i tuoi amici (?) non accettino questa tua innata ed involontaria "caratteristica" ?!?

 

D'accordo con te che sono falsi amici, ma... Sono comunque 'amici' e quindi un qualcosa di cui non posso fare a meno, quanto mi ci vorrebbe a farmene altri in questa fase? Non è così facile.

 

Io leggerei la situazione così...che ne dici?

 

Di fatto, secondo te, io reprimo la mia sessualità e per questo sono ansioso?

Link to comment
Share on other sites

... non ci sarebbe bisogno di uscire allo scoperto se solo la società non fosse omofoba.

 

Ma assolutamente no!  :bua:

Di default tu, per il resto del mondo, nasci etero: il non mostrarti omosessuale autorizza tutti a dedurti tale finchè non sei tu stesso a mostrarti NATURALMENTE per quello che sei.  :pausa:

Link to comment
Share on other sites

Il tuo istinto sessuale più che la tua

sessualità ( che sarebbe il comportamento

cioè un qualcosa di successivo al desiderio )

 

Basta il desiderio omosessuale a renderti ansioso,

perchè ancora non ti sei accettato.

 

Ma la cosa importante è che usi l'omofobia

degli altri per rafforzare la tua omofobia traballante.

 

Da una parte abbiamo l'idealizzazione cioè un modello positivo

di perfezione astratta dell'omosessualità ( ma desessualizzata )

dall'altra parte la demonizzazione, che tu proietti fuori di te

nel giudizio ipotetico degli altri, per alimentare la paura.

 

Nel mezzo rimane l'istinto il desiderio, che non ha un modo

di relazionarsi al pensiero ( o meglio a questo modo specifico

di pensare )

Link to comment
Share on other sites

Io pensavo ad una psicologa per poter parlare di queste cose con una persona in carne e d'ossa, perché è inutile, adesso come adesso non sarei minimamente capace di affidarmi a nessuno che conosco nemmeno in famiglia e continuare a tenere tutto dentro non mi fa bene perché ci sono momenti in cui dopo esplodo e appunto, come la scorsa settimana, mi capitano attacchi di panico. Ti dico la scorsa settimana mi è venuto mentre ero in bici con degli amici e non riuscivo più a respirare... Son cose che cominciano seriamente a rompermi perché poi mi rimane la paura e mi blocca...

 

allora scusami

pensavo che gli attacchi di panico fossero "passati"

se ne hai avuto uno la settimana scorsa effettivamente devi parlarne con qualcuno

resto scettico sull'andare subito da uno psicologo

la meccanica che ti ha descritto Hinzelmann è a mio avviso assolutamente centrata

e non credo che uno psicologo potrebbe dirti qualcosa in più

oltretutto secondo me hai bisogno anche di un affettuoso sostegno

davvero non hai un amico o amica con cui confidarti?

oppure non potresti trovare qualcuno dalle tue parti, anche del forum, con cui parlarne?

potrebbe essere un buon inizio, poi per lo psicologo c'è sempre tempo

Link to comment
Share on other sites

Secondo me sottovaluti molto le persone che ti stanno vicino...

D'accordo con te che sono falsi amici, ma... Sono comunque 'amici' e quindi un qualcosa di cui non posso fare a meno, quanto mi ci vorrebbe a farmene altri in questa fase? Non è così facile.

 

 

Vedi, non puoi dire che sono falsi amici se non gli hai dato neanche la possibilità di mostrarsi tali...mi sembri una persona intelligente, e come tale dovresti avere anche degli amici intelligenti (spero), scegli quello/a con il quale hai maggiore confidenza e diglielo, senza ingigantire troppo la cosa come ho fatto io e molti altri hanno fatto e faranno (purtroppo), non ti rifiuterà...e poi a meno che la tua cerchia di amici non si riduca solo a due-tre persone è praticamente impossibile che ti rifiutino tutti...qualcuno che ti voglia bene veramente e ti accetti per quello che sei deve esserci per forza...se poi comunque non ti fidi buttati almeno con un familiare, ma DEVI liberarti di questo peso...non credo tu possa gestire questa sofferenza e quella di un "amore" non corrisposto contemporaneamente, ti distruggeresti...

Trova la forza, parlane con qualcuno, solo così ti renderai conto che i problemi più grandi non stanno fuori, ma dentro di te...

Ti auguro buona fortuna... :pausa:

Link to comment
Share on other sites

davvero non hai un amico o amica con cui confidarti?

oppure non potresti trovare qualcuno dalle tue parti, anche del forum, con cui parlarne?

potrebbe essere un buon inizio, poi per lo psicologo c'è sempre tempo

 

Anzitutto voglio rinnovare i ringraziamenti verso tutti quelli che hanno scritto perchè ragazzi, non vi avrò qui di fronte a me mentre mi parlate, ma è già una bella boccata d'aria ricevere qualche consiglio, sul serio  :pausa:

 

Poi volevo chiarire un punto. Magari era già ovvio, ma lo dico lo stesso, io non ho nessun pensiero negativo nei confronti dell'omosessualità, cioè il mio problema ad accettarmi deriva da tutte le difficoltà che comporta essere tali. Lo so che assurdo, ma è così... Poi quando veramente voglio buttarmi giù penso che oltretutto anche a me sarebbe piaciuto crescere un figlio e formare una famiglia (e certo con questo non voglio dire che avere un compagno non significhi non formare un nucleo famigliare, solo che è diverso).

 

Per il resto, sì, i miei amici sono tutti apposto, nel senso, sono tutti ragazzi e ragazze tranquilli, intelligenti... E anche una migliore amica... Ma nè ai primi, nè a loro mi sentirei mai di dire una cosa del genere. Vi dico io mi immagino alle volte mentre getto una bomba del genere e capisco che non ci riuscirei, mi sentirei in un imbarazzo assurdo!!

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...