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Come combattere la pigrizia ed avere uno stile di vita normale?


Cely McFarland

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Cely McFarland

Purtroppo da sempre ho gravi problemi di pigrizia. Non riesco a vincerli, sono sempre indietro con gli esami, rimando sempre a dopo quello che posso fare adesso... mi distraggo facilmente, al computer, con qualsiasi cosa. Questo mi ha portato veramente a una situazione impossibile, non riesco ad organizzare la mia vita, il che nuoce gravemente non solo sulle mie cose, ma anche sulla mia autostima. Non so se sono un caso disperato o meno...

 

Ad esempio per quanto riguarda gli esami, mi preparo sempre 2-3 giorni prima, massimo una settimana. Questo vale per le cose teoriche.

 

Per quanto riguarda invece quelle pratiche, è diverso, rimando ma per forza di cose alla fine le faccio e con tempi senz'altro meno ristretti, a volte anche un mese.

 

Purtroppo alla radice c'è il fatto che quello che studio non mi piace, e quando una cosa non ti piace, si sa... non la fai. Se poi sei pigro, figuriamoci...

 

Sono meno pigro nelle cose che mi interessano... quindi non so se si possa parlare di vera e propria pigrizia quanto un comportamento infantile e poco responsabile che si riversa in tutti i miei doveri.

 

Un'altra cosa ad esempio, è l'ordine e le pulizie: è una cosa a cui tengo molto, quando mi decido a farlo, non mi do pace e ci sto magari anche tutta la giornata... ma non lo faccio spesso, sarebbe logico avvantaggiarsi nel lavoro e fare le cose quotidianamente senza stressarsi tutto insieme.

 

(oddio non è che vivo nel porcile eh :love: eheh)

 

Cosa mi consigliate di fare? La mia idea sarebbe quella di fare un programma delle mie giornate e cercare di rispettarlo, magari potete darmi un consiglio su come organizzarlo?

 

E soprattutto... impormi di seguirlo?

 

Anche per dire, la lettura di un libro che scopro interessarmi poco. Spesso mi capita di interromperlo a metà, per mesi. Poi sono costretto a ricominciarlo da 0, e faccio molta fatica sia a concluderlo che soprattutto a concentrarmi...

 

Grazie dell'aiuto, è la prima volta che parlo con qualcuno di questa cosa, quindi vi prego, se potete evitare commenti poco costruttivi e solo offensivi, ve ne sarei grato...

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HaNKy87PaNKY

Non penso che per il problema dello studio c'entri la pigrizia. Io sono MOLTO pigro, praticamente un bradipo e passerei la mia vita dormendo e in panciolle (che parola OSCENA), però gli esami iniziavo a prepararlo almeno due mesi prima (tre per quelli con più di mille pagine)! Probabilmente l'unico motivo è il fatto che non ti piace quello che studi (e quindi: cambia)!

 

Personalmente le agende, il planning e cose simili con me non hanno mai funzionato, se mi sono imposto di fare delle cose ma dentro di me non ne ho voglia, non faccio niente. Gli stimoli a pulire e studiare devi averli da fuori. Prova ad invitare spesso amici a casa tua, avrai una scusa per tenere la casa in ordine e non lasciare accumulare la sporcizia.

 

Il concetto è semplice da capire: è meglio fare le cose distribuite nel tempo che all'ultimo minuto, male e sotto stress. Vuoi mettere dedicare un'ora al giorno per una stanza della casa da pulire con aspirapolvere, swiffer e straccio, piuttosto che lasciar accumulare tutto all'ultimo?

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simply_dreamer

anchio sono pigrissimo di natura. odio fare sport, odio svegliarmi al mattino, ecc. ma la vita non è fatta di ozio assoluto. qualche piccolo momento ci vuole, ma tutto và a noia dopo un pò, non credi?! come combatterla, non lo sò. ognuno ha il suo modo di affrontarla. io pianifico le cose da fare, ma spesso, mi piace cambiare. ovviamente dipende se sono cose che posso permettermi o non permettermi di fare o non, ovvio

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Cely McFarland

Infatti il problema è che poi finisce col subentrare anche la noia... il computer mi distrae molto in questo, quindi finisco col non pensarci. E se non devo uscire, capita che non concludo nulla in casa se non cazzeggio totale.

 

Boh è strano, prima non ero così. Quand'ero più piccolo facevo fatica a socializzare, quindi mi concentravo molto di più su me stesso, studiavo, mettevo in ordine, e tutto... ora sono nella situazione opposta, mi piace la compagnia, uscire (come tutti alla fine). E se resto a casa, cazzeggio...

 

Non penso che per il problema dello studio c'entri la pigrizia. Io sono MOLTO pigro, praticamente un bradipo e passerei la mia vita dormendo e in panciolle (che parola OSCENA), però gli esami iniziavo a prepararlo almeno due mesi prima (tre per quelli con più di mille pagine)! Probabilmente l'unico motivo è il fatto che non ti piace quello che studi (e quindi: cambia)!

 

Personalmente le agende, il planning e cose simili con me non hanno mai funzionato, se mi sono imposto di fare delle cose ma dentro di me non ne ho voglia, non faccio niente. Gli stimoli a pulire e studiare devi averli da fuori. Prova ad invitare spesso amici a casa tua, avrai una scusa per tenere la casa in ordine e non lasciare accumulare la sporcizia.

 

Il concetto è semplice da capire: è meglio fare le cose distribuite nel tempo che all'ultimo minuto, male e sotto stress. Vuoi mettere dedicare un'ora al giorno per una stanza della casa da pulire con aspirapolvere, swiffer e straccio, piuttosto che lasciar accumulare tutto all'ultimo?

Si, so bene che dovrei cambiare, ma ormai sono all'ultimo anno... mi ripeto, tanto vale prenderlo sto pezzo di carta, con tutti i soldi che ci ho investito.

 

So che è una cosa sbagliata. Il fatto è che non avrei neanche particolari alternative... nel senso, non è che lascerei una facoltà sapendo che muoio dalla voglia di farne un'altra.

Motivo per cui mi sono convinto nel tempo a proseguire, anche a rimandare il problema...

 

Anche se comunque sono rimasto molto indietro, 5 esami su 17. Quindi diciamo che sono all'ultimo anno solo sulla carta, perché il lavoro da fare è enorme. Certo, è possibilissimo per una persona che stringe i denti e studia... non sono poi questi esami impossibili, a parte quei 2-3...

 

Il fatto è che, immagino che un po' a tutti capitino quegli esami che non gli piacciono proprio e che li fanno per forza, non capisco perché a me non è mai successo.

 

Mi sono perso in realtà da dopo le medie, iniziate le superiori ho cominciato a non fare più nulla, e sono andato sempre peggio (uscendo con 60, e salvato per miracolo).

 

Ora invece, come dicevo, le cose non vanno meglio anche se in quelle pratiche a differenza di quelle teoriche mi appassiono... faccio l'Accademia di Belle arti, quindi è normale essere più attratto dalle cose creative.

 

Hai ragione nel dire che aiuterebbe invitare le persone, il fatto è che abito lontano a 20 km da Roma quindi si organizza sempre qualcosa in città, è scomodo venire da me (non piace neanche a me starci).

 

Poi non so.. resto dell'idea che questi trucchetti aiutino fino a un certo punto, perché credo di doverle fare per me certe cose!

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allora..io dal punto di vista dello studio ti capisco. nello studio sono straaaaaaapigro però nello sport sono un dagro! quindi in realtà non credo di essere pigro e forse non lo sei neanche tu. cioè, secondo me semplicemente non siamo portati a studiare..non tutti sono fatti per fare qualunque cosa! se infatti le materie pratiche le fai volentieri probabilmente è quella la strada giusta per te. poi è chiaro che qualche sforzo si deve sempre fare nella vita! mica a tutti viene facile mettere in ordine ecc. e secondo me ti manca l'abitudine! non l'hai mai fatto o non lo fai da tanto tempo che non ti viene di farlo per niente. anche io ci sono cose che faccio in automatico da quando sono piccolo e altre invece che ha sempre fatto mamma e non mi verrà mai di farle! però prova a vederla così.."impara ad amare e a fare le cose giuste che ti fanno stare bene con te stesso" (l'ho sentito in un film e lo trovo azzeccatissimo). pensa che lo fai per te e per il tuo bene. magari ti convinci!! e poi fanne una abitudine un pò alla volta. finirai per non pensarci più ma a fare e basta! crederci è il primo passo :love: (io intanto ci credo ma ci sto ancora lavorando :D cioè è una procedura sperimentale da prendere con le pinze!)

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Cely McFarland

Grazie del consiglio! In effetti è quello che mi ripeto sempre, che molte cose le devo fare per me... ma sai, è un po' quando uno deve smettere di fumare, sai che lo devi fare per te stesso ma non lo fai ugualmente :love: spero di concentrarmi di più e di riprendere dei ritmi e degli stili di vita regolari...

 

Sicuramente ho perso le abitudini, è questo il problema, e non riesco a recuperarle... prima ero diverso, mah!

 

Grazie ancora dell'aiuto, e invito tutti a consigliarmi ancora se hanno qualcosa da dire! ^^

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Più che pigrizia sembrerebbe apatia.

 

Quindi la soluzione sta nel riuscire a darsi le motivazioni.

 

Quando si riesce a sviluppare una buona capacità di interazione

cogli amici e con le altre persone in genere...l'apatia diventa

per certi versi non riconoscibile. La buona qualità della vita sociale

non è però la causa dell'apatia, è una reazione positiva all'apatia.

Ovviamente non ti conosco e quindi non posso dire se tu di fatto

ottieni dai tuoi amici e dalle tue frequentazioni sociali, quella stima

e quel riconoscimento, che tu da solo trovi difficoltà a darti. Non

saresti certo l'unico.

 

Quel che si dice in generale è che vengono prima i bisogni di stima

e poi i bisogni di indipendenza e di autorealizzazione. Se non si soddisfa

totalmente il bisogno di stima è difficile riuscire a passare allo step successivo.

E questa situazione credo sia una situazione attraverso cui passa il 100% degli

adolescenti ( l'adolescenza è l'età della stima, in cui si forma l'autostima )

 

Forse i tuoi bisogni di stima non sono pienamente soddisfatti, per cui tutti i

tuoi sforzi motivazionali rimangono ancorati a questa "fame" di riconoscimento

interpersonale, non riuscendo quindi ad accedere allo step successivo ( motivarti

all'indipendenza dagli altri e alla autorealizazione

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Purtroppo alla radice c'è il fatto che quello che studio non mi piace, e quando una cosa non ti piace, si sa... non la fai. Se poi sei pigro, figuriamoci...

 

Sono meno pigro nelle cose che mi interessano... quindi non so se si possa parlare di vera e propria pigrizia quanto un comportamento infantile e poco responsabile che si riversa in tutti i miei doveri.

 

 

che tu ti sia risposto da solo?  :love:

la pigrizia, che non si sa da dove venga, viene probabilmente dal tuo inconscio o, per non scomodare concetti ingombranti, da qualche istanze interiore che ti sta sistematicamente sabotando

ora non è detto che tu debba per questo interrompere o cambiare studi

certo è necessario assumere una maggiore consapevolezza dei tuoi veri desideri

quindi riconoscerli anzitutto, e poi cercare un compromesso,

in modo che anche questi ultimi possano trovare spazio nella tua vita

 

insomma credo che la risposta non sia cercare di reprimere ultreriormente questi desideri

magari imponendoti un programma da seguire rigidamente

ma piuttosto riconoscerli e viverli in equilibrio ed in armonia con i tuoi obiettivi "consapevoli"

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Forsaken, io quoto Hinzelmann e Hanky.

 

Hanky limitatamente al consiglio franco, diretto e che va al centro: cambia corso di studi!

Non mi venire a dire che con 5 esami fatti su 17 tu sei all'ultimo anno   :love:

Non lo sei affatto, e il fatto di non cambiare corso, pur sapendo che quello che hai scelto

non ti piace e non ti interessa, e' un'altra espressione della tua apatia.

Viceversa l'atteggiamento volontaristico, l'imporsi di fare le cose, il tentativo di aiutarsi

con la razionalizzazione che conduce al "devo fare" servono pochissimo: e' una cosa

sperimentata, e tu stesso la stai sperimentando. Oltre al fatto che se quello che studi non ti

piace, come pensi di poterci impostare poi sopra la tua futura vita lavorativa?

 

Hinzelmann per quanto riguarda il fatto che la pigrizia cela una apatia, una

scontentezza di te, una lievissima forma "depressiva" (uso le virgolette perche' tu non mi

fraintenda), e una autostima bassina.

 

Quindi cerca di individuare i tuoi desideri, o meglio di portarli alla luce e alla coscienza

(perche' probabilmente dentro di te sai quali sono), cerca di individuare il tuo vero interesse

nello studio, e se e' una passione tanto meglio, e cerca di esprimerli. Su di essi poi può

e deve avvenire l'organizzazione.

 

Capisco che dirottare su un altro corso di studi puo' spaventarti, dopo 3 anni persi, ma non

sottovalutare il potenziale di energia e di grinta che una scelta del genere potrebbe

scatenare.

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HaNKy87PaNKY

Effettivamente 5 esami su 17 si dovrebbero dare prima della fine del primo anno, se sei al terzo e sei ancora così, oltretutto in un corso che comunque non ti piace e vorresti cambiare, puoi decidere se passare altre 6 anni in università per una laurea triennale oppure scegliere qualcosa di più motivante.

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Il mio ritratto spiaccicato!!!    :asd:

 

Se vedessi la mia camera ora: 6, e dico 6, borse per terra, praticamente tutte vuote, 4 paia di scarpe ai piedi del letto e su una scrivania delle pile di fogli di appunti (io non uso mai quaderni) che ricordano certi film di Fantozzi. Sul letto non sò mai quate maglie, pantaloni e cose simili. Le pulizie le faccio ogni tanto, ma quando mi ci metto è una tragedia!!!

La tua situazione la vedo quotidianamente riflessa un poco su me stesso ed un poco su alcuni miei compagni di corso.

 

Circa le pulizie ti consiglio di farle e basta!

 

Per lo studio ti regalo una tecnica strabiliante per prendere 30 a tutti gli esami: studia una o due materie alla volta al massimo, e cerca di seguire un argomento alla volta ed in modo sistematico, esercizi e teoria. Puoi partire anche dall'ultimo argomento, anzi, parti da quello che più ti piace, o le più semplici, poi vai avanti. Prima cerca di capire i concetti generali, poi scendi sui dettagli. Quando le cose le capisci in così bene che diventano banali (e non ho usato questa parola a caso...) allora vuol dire che ci siamo. Ricorda poi che il ripetere a voce alta e a libro chiuso, scrivendo su un foglio le cose che dici, deve essere fatta in modo sitematico ed aiuta più di quanto tu possa immaginare. Non ti mettere mai a ricopiare appunti o a farti dei riassunti, perdi solo del tempo; cerca invece di conoscere al meglio i libri che utilizzi. Questa è la tecnica, il metodo. Non ce ne sono altri, quindi non trovare scuse dicendo che tu così non ci riesci o sei fatto in un'altra maniera.

Poi è questione di abitudine, dopo qualche settimana vedrai che non riuscirai a fare a meno di metterti a studiare per parecchie ore al giorno e lavorare sodo.

Ti consiglio inoltre di adottare uno stile di vita sistematico, ovvero cerca di fare sempre le stesse cose nella stessa sequenza, alle stesse ore della giornata e via dicendo. Può sembrare un corpontamento che rasenta il paranoico ma aiuta molto anche questo.

 

Spero davvero di esserti stato utile.

Per curiosità, qual'è il tuo ramo di studi?

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Ganimede88

Se ti può consolare anch'io vivo la medesima situazione, per lo studio, ti do ragione, conta molto la motivazione. Ultimamente sto cercando di cambiare, di tentare di mettermi su un binario dritto, ma incontro molte resistenze. Anche se a poco a poco però vedo migliorie, puoi inventare 1000 stratagemmi, ma quello che realmente può farti cambiare è la forza di volontà. Pensa a te stesso, come ci si sente soddisfatti e gratificati dopo aver adempito al meglio ai propri compiti, ti assicuro che il livello di autostima si alza molto. Motivazione: questa è la chiave.

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AndrejMolov89

Io ho il tuo stesso problema, soltanto che, a differenza tua, la cosa che studio mi piace da morire. Sono depresso per mia natura. A casa ho i tuoi stessi problemi, e sinceramente anche io procastino troppo.

a mia pigrizia ha origine però dalla scarsa autostima e anche dal fatto che ho processi mentali che mi distraggono constantemente.

Cambia università, fa geologia, o.o.

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Cely McFarland

Grazie mille a tutti delle risposte!

 

Sì, purtroppo ho bassissima stima di stesso: difatti, anche se odio questa cosa, l'opinione degli altri è determinante in tutto quello che faccio e che sono... questo mi crea ad esempio parecchie ansie quando devo essere giudicato a un esame, se poi ho studiato male figuriamoci.

 

Ad esempio, tanto per farne uno specifico, per prendere la patente ho impiegato ben due anni! perché all'esame facevo sempre delle stronzate... ero con la testa tra le nuvole per la tanta ansia della quale soffrivo, poi impiego davvero tantissimo tempo nell'apprendere... e in quel caso, la patente, era pure una cosa che mi interessava avere. Nello studio, che comunque non mi entusiasma per buona parte delle materie, questo si riversa inevitabilmente, e mi applico ancora meno, e i risultati sono quelli che sono.

 

Il motivo per cui mi riesce meglio fare gli esami in cui devo realizzare qualcosa e semplicemente mostrare all'esame è legato anche a questo... perché ovviamente l'ansia non incide all'esame avendo già fatto il lavoro.

 

Addirittura quando vidi che venivo bocciato 3 volte all'esame di guida, giunsi alla conclusione che avrei dovuto lasciar perdere, che non ero in grado di guidare... ne ero convinto! Specie perché vedevo attorno a me persone che la prendevano al primo colpo... ed essendo una persona che si confronta in continuazione, mi veniva l'abbattimento.

 

Fortuna che alla fine la patente me l'hanno data, anche se pure alla quarta volta ci stavano pensando... poi ho perfezionato la guida da solo, e anzi me la cavo anche piuttosto bene. Ho praticamente imparato a guidare dopo... anche se è quello che mi dicono succeda a tutti!

 

Tornando alla pigrizia, si dovrei capire meglio cosa desidero... il problema è che proprio non lo so. Nella mia vita non mi sono mai impegnato davvero in qualcosa, non ho mai praticato uno sport per passione (forse solo una volta, ma ho dovuto smettere perché ho iniziato troppo tardi e non ero più in grado di adattarmi fisicamente).

 

Anche nel campo del lavoro... non mi sono mai buttato perché ho paura a confrontarmi, a mettermi alla prova... paura di non essere in grado di svolgere quello che mi si chiede, di fare casini, non lo so.. ho queste fisse. Ora sto vedendo se riesco a entrare a un Mc Donald's vicino da me; la cosa in realtà mi terrorizza, perché è un lavoro tostissimo, ma so bene che mi aiuterebbe a fare le ossa, specie perché si è a contatto con il pubblico.

 

Spero di avere la forza di farlo!

 

Dentro di me purtroppo sono ancora un bambino... e dire che tanto bambino non lo sono più cavolo, 22 anni!

 

Associo ancora il lavoro a una cosa da grandi, alla quale io sono convinto di non essere in grado di gestire. Ahaha veramente ragazzi, non per autocommiserarmi o per essere pessimista, ma sto proprio messo male. Se vi scrivo queste cose è perché sicuramente mettendo tutto nero su bianco aiuterà voi a capire chi sono.. anche se è un po' umiliante! :asd: (sono cose di cui faccio a fatica a parlarne coi miei amici, e non con tutti ci riesco... mi costa davvero tanto scrivere tutto questo...)

 

Isher forse hai ragione... dovrei cambiare ma non ne ho il coraggio, come ho già scritto non ho valide alternative al momento. Più persone mi hanno consigliato di continuare, e magari fare qualche corso in contemporanea per vedere cos'altro mi piace. Peccato che sia molto dispendioso.

 

Alla mia vita futura lavorativa non ci penso; so che è grave. Ma io vedo il lavoro, almeno al momento, più come una risorsa per sopravvivere e andare avanti... quindi mi accontenterei di qualsiasi cosa, daltronde se non so cosa potrebbe piacermi, cos'altro dovrei pensare?

 

Comunque la mia laurea è quadriennale; se mi impegno quest'estate e l'anno prossimo (molto utopicamente) riuscirei a finire in tempo senza perdere anni.

 

Tornando all'ordine: oddio ripeto non è che sono così disordinato! Anzi... io sono un maniaco dell'ordine, e quello che mi rimprovero è proprio il fatto che non riesco a mantenerlo come si deve. Probabilmente anche così sono molto più ordinato di tante altre persone, però vorrei esserlo di più. Stesso discorso per le pulizie!

 

Lan grazie dei tuoi suggerimenti sul metodo di studio, cercherò di metterli in atto. Ho perso l'abitudine di studiare bene dalle medie... oddio quanto ero bravo prima! Non andavo a dormire se non avevo finito tutto... a costo di fare mezzanotte! (e non ero neanche tra i primi della classe, perché già mi rompevo di studiare ahah)

 

Il mio ramo di studi è Scenografia all'Accademia di belle arti.

 

Per concludere vorrei mettere al fuoco anche un'altra serie di cose che magari vi aiuteranno a capirmi un po' di più: ho un rapporto molto conflittuale coi miei genitori.

 

Per una serie di fattori... diciamo con mia madre le cose vanno a momenti, siamo simili caratterialmente, ma nutriamo interessi completamente diversi. Con mio padre invece è davvero un disastro, lui cerca in tutti i modi di avere un rapporto con me ma io non glie l'ho mai permesso. Non lo sopporto proprio come persona, è prepotente (a parole intendo), particolarmente ottuso e se n'è sempre fregato di quello che mi piaceva, il che mi ha provocato negli anni un forte desiderio di attenzioni da parte sua che puntualmente non arrivavano. Pretende il mio affetto, ma poi non fa nulla per ottenerlo, cercando di capirmi di più... anzi, ha sempre remato contro tutto quello che mi interessava, dicendomi che sono un cretino. Fatta eccezione per l'Accademia.

 

A me piace molto il computer, il giappone e i manga; tutte cose che loro non hanno mai minimamente compreso. Anzi per un periodo mi tolsero anche il computer perché dicevano che ne abusavo (e avevano ragione, da piccolo ero tremendo). Non si interessano neanche delle mie amicizie. Però allo stesso tempo si dannano che io non gli dico niente. Peccato che quando ci ho provato non hanno fatto altro che deridermi. Mah! Normale che poi uno smette di parlare, no? E' un circolo vizioso insomma. Purtroppo io nel tempo ci ho rinunciato, e mi sono rassegnato al non condividere nulla con loro. Il che ha peggiorato le cose ovviamente.

 

Mettiamoci poi pure che non sono dichiarato... pure quella è un'altra bella storia.

 

Ah... un ultimo tassello: io prima vivevo a Roma, e negli ultimi due anni mi sono trasferito con loro in provincia a oltre 35 km. Ovviamente mi sono battuto più volte affinchè questo non succedesse: sono stato del tutto ignorato.

 

E questo ha messo ulteriore astio fra noi, che non li ho mai perdonati...

 

Come vi ho già detto, non lavoro... quindi non riesco neanche ad andarmene di casa. Odio vivere qui, perché a me piace la compagnia, ma andare a Roma ogni giorno è dispendioso oltre che snervante.

 

 

E dopo questo tema... vi lascio, che domani ho un esame :D pratico ovviamente. E' già tutto pronto e fatto quindi sono tranquillo...

 

Scusate se ho messo troppa roba in mezzo e mi sono dilungato, ma credo sia meglio... Ho aspettato a rispondere in questi giorni proprio perchè volevo scrivere tutto questo.

 

Ancora grazie a tutti voi! :)

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Hinzelmann

Intanto non ti devi vergognare di niente perchè ciò che dici

in tutto o in parte appartiene all'80% delle esperienze attraverso

cui passa ogni adolescente gay.

 

Non dirti "sono un bambino" perchè nel momento in cui te lo dici

tu ti stai giudicando con gli occhi di tuo padre!!!

 

( salva l'Accademia probabilmente dicendo...almeno da queste

stupidaggini che non comprendo forse ci tira fuori un lavoro? )

 

Tu hai dei nodi tipici dell'adolescenza da affrontare, ma per un

adolescente gay, che ha il problema dai 12 anni in su dell'omosessualità

sono oggettivamete nodi più difficili da sciogliere e ci vanno un po' di

anni in più.

 

Vedi che se poi riesci ( patente: simbolo dell'autonomia della maggiore

età ) riconosci a posteriori che ti hanno frenato dei pensieri negativi

che non avevano fondamento?

 

Quindi tranquillo...ce la puoi fare!

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Sì, purtroppo ho bassissima stima di stesso: difatti, anche se odio questa cosa, l'opinione degli altri è determinante in tutto quello che faccio e che sono...

...

 

... si dovrei capire meglio cosa desidero... il problema è che proprio non lo so

 

Anche nel campo del lavoro... non mi sono mai buttato perché ho paura a confrontarmi, a mettermi alla prova...

 

Dentro di me purtroppo sono ancora un bambino...

 

Associo ancora il lavoro a una cosa da grandi...

 

Alla mia vita futura lavorativa non ci penso...

 

... ho un rapporto molto conflittuale coi miei genitori.

 

Per una serie di fattori... diciamo con mia madre le cose vanno a momenti...

 

Con mio padre invece è davvero un disastro...

ha sempre remato contro tutto quello che mi interessava, dicendomi che sono un cretino.

 

...si dannano che io non gli dico niente. Peccato che quando ci ho provato non hanno fatto altro che deridermi...

 

 

 

scusa se ho sintetizzato (arbitrariamente) il tuo intervento

ma a volte queste sintesi permettono di cogliere alcune sfumature importanti

non c'è dubbio da quello che dici che i tuoi genitori, tuo padre in particolare,

stiano perpetrando in modo reiterato una serie di azioni volte a sabotare la tua autostima

e non c'è dubbio che tu hai introiettato tutto questo finendo per crederci

 

io ho l'impressione che tu ti senta in dovere di avallare la bassa autostima che tuo padre ha di te

credendo inconsapevolmente che "dargli ragione" su questo sia un modo per farsi amare e stimare da lui

sei insomma vittima di un errore cognitivo

 

l'errore è questo:

- tuo padre non ti stima ed esprime una bassa stima di te

- tu, per farti amare, tendi a comportarti in modo da dargli ragione, ovvero tendi ad avere un comportamento che confermi le cose che dice tuo padre, per cui introietti la sua bassa autostima e dici di te stesso: non mi stimo, sono ancora un bambino, "non sono in grado di..."

- questo comportamento giustifica a sua volta la bassa stima di tuo padre nei tuoi confronti

ed ecco realizzata una perfetta trappola affettiva che si autoalimenta

 

in tutto questo dovresti renderti conto (rileggi le tue parole)

che sei tu stesso che ti reputi inadatto, ad esempio, a trovare un lavoro

che non ti senti "grande" abbastanza per poterlo affrontare

ma tutto questo è solo dentro di te

 

devi reagire anzitutto prendendo davvero consapevolezza di questo meccanismo perverso

poi prendendo una posizione forte

ad esempio: vado a lavorare da McDonald perché lo voglio fare e sono in grado di farlo

oppure: studio questa materia perché è quello che voglio fare

 

di fondo dovresti convincerti che, per quanto sia doloroso, non hai bisogno di piacere a tuo padre o a chicchessia

l'ideale sarebbe dirlo a tuo padre

riaffermare a voce alta la tua asoluta e incondizionata stima in te stesso

e mandarlo, sinteticamente e metaforicamente, ... a quel paese  :asd:

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Ma dai, l'accademia di belle arti è una cosa meravigliosa!!!!  :asd:

A me sarebbe piaciuto studiare arte e archeologia, che comunque coltivo ancora molto intensamente, ma poi sono ahimè finito nel campo della fisica e nanotecnologie (vado bene... ma non ancora non mi sento realizzato).

 

Sì, purtroppo ho bassissima stima di stesso: difatti, anche se odio questa cosa, l'opinione degli altri è determinante in tutto quello che faccio e che sono...

 

Anch'io, ma no fare come me che mi sono chiuso con me stesso per non dover affrontare gli altri. Forse io ho individuato come soluzione di questo disagio l'esser o credersi utile per gli altri, ma ancora non ho capito bene come la cosa possa funzionare.

 

Tornando alla pigrizia, si dovrei capire meglio cosa desidero... il problema è che proprio non lo so. Nella mia vita non mi sono mai impegnato davvero in qualcosa, non ho mai praticato uno sport per passione (forse solo una volta, ma ho dovuto smettere perché ho iniziato troppo tardi e non ero più in grado di adattarmi fisicamente).

 

Neppure io, ma questo inverno mi sono iscritto in piscina, così senza pensarci, e senza aver mai praticato uno sport in vita mia. Dopo quasi sei mesi sto ancora continuando a frequentarla. In particolare non ho legato ancora con nessuno, ma ancora non lascio.

 

Tornando all'ordine: oddio ripeto non è che sono così disordinato! Anzi... io sono un maniaco dell'ordine, e quello che mi rimprovero è proprio il fatto che non riesco a mantenerlo come si deve. Probabilmente anche così sono molto più ordinato di tante altre persone, però vorrei esserlo di più. Stesso discorso per le pulizie!

 

Mi sembra di averlo scritto io!!!

 

A me piace molto il computer, il giappone e i manga; tutte cose che loro non hanno mai minimamente compreso. Anzi per un periodo mi tolsero anche il computer perché dicevano che ne abusavo (e avevano ragione, da piccolo ero tremendo). Non si interessano neanche delle mie amicizie. Però allo stesso tempo si dannano che io non gli dico niente. Peccato che quando ci ho provato non hanno fatto altro che deridermi. Mah! Normale che poi uno smette di parlare, no? E' un circolo vizioso insomma. Purtroppo io nel tempo ci ho rinunciato, e mi sono rassegnato al non condividere nulla con loro. Il che ha peggiorato le cose ovviamente.

 

Idem, anch'io ho avuto ed ho gli stessi problemi, anche se i miei vizi e passioni sono più esotici!

 

Come vi ho già detto, non lavoro... quindi non riesco neanche ad andarmene di casa. Odio vivere qui, perché a me piace la compagnia, ma andare a Roma ogni giorno è dispendioso oltre che snervante.

 

Se ci possiamo consolare vicendevolmente io vado ogni giorno a Bologna, e il tragitto che devo fare io è più del doppio del tuo…

 

 

Evidentemente è vero che i problemi che le persone hanno sono identici riflessi anche sugli altri, ma nessuno ne parla mai, e tutti si sentono i più sfigati di questa terra…

Se hai voglia di fare quattro chiacchere credo sarebbe una cosa positiva per entrambi visto che sembra siamo nella stessa situazione ed entrambi un poco giù…

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Cely McFarland

Intanto non ti devi vergognare di niente perché ciò che dici

in tutto o in parte appartiene all'80% delle esperienze attraverso

cui passa ogni adolescente gay.

 

[...]

 

Hai pienamente ragione... purtroppo sono ancora in fase adolescenziale per molte cose e spero di superare queste insicurezze. Ieri ho parlato con una mia amica di tutte queste cose... e mi ha detto:

 

"Pensa di meno, i pensieri non ti aiutano... anzi non fanno che alimentare le tue paure. Tu non sei secondo a nessuno, se pensi che gli altri a prescindere siano migliore di te... non è vero, siamo tutti uguali. Poi magari c'è chi a fare certe cose è meno portato e ci impiega più tempo, ma con impegno e costanza chiunque può riuscire. Se continui a farti le pippe mentali invece non concludi niente, perché tenderai sempre a evitare di affrontare le cose, per paura."

 

Devo dire ha ragione...

 

Per quanto riguarda l'accademia, diciamo che mi sostiene perché la ritiene una cosa bella... non ci capisce niente perché ovviamente non fa parte delle sue competenze, però è contento che ho intrapreso questa strada, nonostante non comprende l'arte. Da questo punto di vista mi ha sempre ammirato molto, si è fatto di me l'idea di una persona molto "colta" (cosa che purtroppo devo dire che non riconosco, oggettivamente parlando). Probabilmente queste sue convinzioni sono legate al fatto che nessuno a casa mia ha studiato come si deve! E anche il mio fratellastro non ha fatto nulla dopo il liceo e si è messo a lavorare.

 

Onestamente non saprei dirti se si tratta solo di pensieri negativi quelli che mi hanno frenato nel conseguimento della patente... si sicuramente come ho detto sono ansioso e ho poca fiducia in me stesso, ma è anche vero che ho davvero bisogno di tanto tempo per imparare qualsiasi cosa, per quello mi sono abbattutto... anche se poi con molti sforzi è andata bene.

 

scusa se ho sintetizzato (arbitrariamente) il tuo intervento

ma a volte queste sintesi permettono di cogliere alcune sfumature importanti

non c'è dubbio da quello che dici che i tuoi genitori, tuo padre in particolare,

stiano perpetrando in modo reiterato una serie di azioni volte a sabotare la tua autostima

e non c'è dubbio che tu hai introiettato tutto questo finendo per crederci

[...]

 

Hai fatto bene a sintetizzare a mettere in grassetto le parti rilevanti! :lol:

 

Hai ragione, anche io è quello che sto tentando di fare da anni. Infatti come avevo scritto ho rinunciato ad avere un rapporto con lui proprio perché non mi interessa più piacergli o altro, so che devo farlo solo per me stesso. Tuttavia questa cosa passata ha segnato il mio carattere, e quindi si ritorce su me stesso...

 

Devo essere più determinato nel fare le cose... mi impegnerò nel trovare la forza, nel dire "Si ce la posso fare". E questo lo devo fare per me, non per gli altri... (scriverlo mi aiuta ad autoconvincermene... ma temo che per un po' ancora sarò vittima dei giudizi altrui).

 

Ma dai, l'accademia di belle arti è una cosa meravigliosa!!!!   :lol:

A me sarebbe piaciuto studiare arte e archeologia, che comunque coltivo ancora molto intensamente, ma poi sono ahimè finito nel campo della fisica e nanotecnologie (vado bene... ma non ancora non mi sento realizzato).

[...]

 

Sì siamo in due situazioni molto simili... buon per te che ti sei iscritto in piscina! Ma non ho capito se il fatto che non hai conosciuto nessuno ti pesi o meno... magari prova a sforzarti un po' di più.

 

Non ti invidio per niente per quanto riguarda il tragitto... ci capiamo bene anche su questo.

 

Anche a me piacerebbe parlare con te, inviami in privato il tuo contatto! :bua:

 

Sapete io anni fa ero davvero una persona poco socievole, non avevo amici come a molti capita nell'adolescenza (e anche più avanti...) e ci soffrivo tanto. In quel periodo però coltivavo molto di più le mie passioni per il disegno, il web design, la costruzione di siti web, ero davvero ingegnoso.

 

Poi quando mi iscrissi al liceo le cose cambiarono perché riuscii ad aprirmi con tutti. Purtroppo prima ero il bersaglio di tutti i miei compagni (che avevano capito il mio orientamento anche se io negavo), mentre dopo sono riuscito a integrarmi benissimo. Da quel momento è andata sempre meglio, e sono riuscito a battere la timidezza, e pian piano mi sono anche dichiarato praticamente con tutti. Diciamo che il mio percorso sociale è stato il centro di questi ultimi 7 anni; purtroppo però per occuparmi di questo ho perso di vista altre cose... appunto quelle che riguarda la mia realizzazione personale. Probabilmente perché prima occuparmi di questo mi distraeva... quando non ne ho avuto più bisogno ho trascurato tutto :pausa: e ora mi trovo nella situazione opposta :lol: non so quale sia peggio sinceramente.

 

Dal punto di vista sociale l'unico scoglio da superare è quello dei maschi etero: con loro ho davvero molti problemi, specie quando decido di non dirgli nulla di me. Ma credo sia un problema comune a molti... purtroppo con molti ragazzi non saprei neanche di cosa parlare perché siamo troppo diversi. Con altri invece mi riesce bene, ma sempre se sono dichiarato.

 

Concludo dicendo grazie a tutti dell'aiuto, mi state dando consigli preziosi... sentirmi dire che devo credere di più in me stesso non può farmi che bene.

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  • 2 months later...
Cely McFarland

Salve a tutti! Torno per aggiornarvi sulla mia situazione!

 

Fortunatamente sto vivendo un periodo positivo. Ho capito che il mio non è un problema di pigrizia... semplicemente quello che studio non mi interessa minimamente e di conseguenza non lo faccio! (finalmente l'hai capito direte voi! XD)

 

Ho finalmente iniziato a lavorare, abbattendo tutte le mie barriere che l'insicurezza mi imponeva. Non è niente di che, un lavoro in un call center. Ho scoperto di avere una forza di volontà molto alta, di essere all'altezza delle situazioni e anche abbatanza bravo. Non so se si tratta di entusiasmo iniziale, ma in questo momento ho molta carica per questo lavoro, nonostante non sia poi una cosa particolarmente "divertente". Ma grazie a questo, avrò finalmente la possibilità di essere indipendente e andar a vivere per conto mio.

 

Fortunatamente ho trovato una stanza tramite una mia parente in una zona di Roma bellissima (prati) a un prezzo davvero contenuto per la zona. Mi sto facendo due calcoli, e sembra proprio che non avrò alcun problema ad andare avanti. La mia carica è dovuta proprio a questo... il lavoro non sarà bellissimo, ma so che grazie a quello avrò la possibilità di coronare un mio sogno ed essere finalmente libero.

 

Ho capito che nella vita se non hai un obiettivo, una cosa non la fai... almeno a me succede questo. Nel caso del lavoro le cose stanno andando bene, altro che pigrizia... posso scegliere quando lavorare e vado tutti i giorni feriali (sabato escluso perchè mi impedisce di uscire la sera) e anche per parecchie ore (tra le 6 e le 7, una volta anche 9). La pigrizia non c'entrava una mazza!

 

Lo studio invece attira la mia voglia perchè non c'è un obiettivo lavorativo legato a quello che dovrei fare che mi interessa, e soprattutto non è una cosa che mi piace particolarmente. Di conseguenza, di studiare non me ne po' frega de meno. Detta proprio senza mezzi termini.

 

Ora la situazione è abbastanza "drammatica"... perchè non ho idea se mi conviene continuare. Da una parte so che vorrei prendere un titolo di studio in più, dal momento che solo col liceo non ci fai niente (e ho anche avuto il minimo quando mi sono diplomato). Ma dall'altra non ho proprio alcuna voglia... oltretutto, temo che quando andrò a vivere da solo, dovendo lavorare sempre, avrò ancora meno voglia di studiare (perchè oltre a essere stanco, non mi piace neanche).

 

In questo momento ho in testa solo la mia indipendenza, è quella che mi interessa... dovrei lasciare gli studi, ma non ne ho il coraggio. Voi cosa mi consigliate? E' inutile continuare, vero?

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Guest burro.e.miele

La pigrizia è in tutti noi. È una predisposizione alla decadenza che bisogna in qualsiasi modo cercare di abbattere, perché cresce esponenzialmente ed è difficile da curare, si diffonde in ogni ambito della nostra vita, arriva ad occupare perfino quelle sfere d'interesse che riteniamo delle fortezze inespugnabili di attività e produttività. Secondo me, solo la motivazione ed una forte etica del lavoro (o dello studio o dell'attività in generale) possono darti solide basi per superare l'ozio sfrenato e continuo. Per me, il momento critico è quello estivo: quando chiudo con gli esami di luglio (quest'anno ho dato tutto subito, ho avuto settembre libero), piombo in un cazzeggio prolungato e inarrestabile, fatto di dormite fino alle due del pomeriggio, orari sballati, rimango stravaccato sul divano, voglia di far niente, eccetto bagordi serali. Spesso, l'estate, mi rifiuto di scendere perfino in spiaggia, per il solo fatto di dovermi muovere di casa! :D Se scendo, è solo per pranzare e per l'insistenza degli amici, altrimenti rimarrei a leggere e sonnecchiare, a fare la muffa insomma. Riprendere la routine universitaria e aggiungere il lavoro (ho appena iniziato, da qualche settimana) è stato uno shock, una batosta sui denti. Poco serve fare pianificazioni dettagliate e precise, se alla fine non si rispettano. L'unica soluzione è riattivare quella forza di volontà, sospinta da etica e motivazione, che è stata latitante per il periodo di cazzeggio. Buona fortuna!  :salut:

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  • 1 month later...
Cely McFarland

Eccomi ancora qui :rotfl: la situazione non è cambiata granchè, sono in un periodo di transito come vi avevo già detto.

 

La pigrizia è stata non abbattuta... di più!! La gente che ho intorno si sta sconvolgendo della mia costanza e del mio impegno. E anche io onestamente... ho aumentato i turni di lavoro proprio perchè ho bisogno di ancora più soldi per mantenermi in futuro. Sto pensando di trasferirmi a Gennaio, prima non potrei perchè l'unico lato negativo di questo lavoro (a parte che è alienante) è che ti pagano dopo 2 mesi. Quindi ogni progetto è stato posticipato a Gennaio... sarà un sacrificio perchè nel frattempo ho perso delle entrate che mi facevano comodo, quindi resto solo col call center. Sto lavorando tutti i giorni dalle 12 alle 20:45... con mezz'ora di pausa :rotfl: anche i miei colleghi mi dicono che sono pazzo, infatti la settimana scorsa sono crollato perchè prima del lavoro sono dovuto andare anche all'accademia per delle presentazioni di alcuni corsi, cosa che ho dovuto fare anche oggi. E anche oggi non ho retto del tutto, me ne sono andato tre quarti d'ora prima perchè stavo morendo con 4 ore di sonno, sveglio da stamattina alle 8, lezione e poi tutte quelle ore... come vi ho detto io vivo fuori Roma, impiego almeno un'ora ogni volta per spostarmi (spesso anche due), il che mi DISTRUGGE nel verso senso del termine (è il motivo per cui me ne voglio andare dopotutto). Questi due mesi sono stati davvero pieni per certi versi... ma vuoti per altri. Nel senso che avendo tutte queste cose da fare, mi sono un po' allontanato dal divertimento e quindi ho poco relax. Il Sabato e la Domenica hanno finalmente riacquisito il loro valore originario: riposo. Perchè ne ho davvero bisogno, faccio fatica anche a uscire la sera a volte (ma comunque lo faccio perchè ai miei amici non so rinunciare, che ormai vedo a rotazione ^^'').

 

Insomma sono esattamente l'opposto prima, a parte che lo studio che non viene minimamente preso in considerazione. L'unica cosa che ho combinato è la realizzazione di un cortometraggio per un esame... l'unico corso che mi ha davvero gratificato. Mi sono divertito a farlo, ennesima dimostrazione che ho completamente sbagliato ciclo di studi... a me è sempre interessato il mondo del computer, del montaggio, della grafica... però boh, non gli ho mai dato grande importanza. La vedevo come una cosa mia, più un hobby che altro.

 

E invece sto capendo che dovrei cambiare strada... ormai mi sono segnato di nuovo all'ultimo anno. Devo fare 11 esami dei 17 totali in un solo anno... ce la farò mai? Sarà molto dura. Però boh, proviamo che devo fare?

 

In questo momento ho in testa solo l'andare via di casa... quella è la mia priorità. Spero di riuscirci, non tanto per le mie forze (che in effetti stanno dimostrando i loro limiti naturali), quanto per la possibilità economica che questo lavoro mi offre. Che comunque è bassa... c'è chi dice che sono pazzo :rotfl: per qualche giorno ho anche pensato di iniziare un secondo lavoro per arrotondare, ma poi ho deciso di lavorare di più al call center. Comunque sarebbe stato impossibile farne due... e in più studiare. Speriamo bene... devo resistere!!

 

La mia vita sentimentale ultimamente è praticamente inesistente... chi ce l'ha il tempo? :salut: a parte che c'è una siccità............. :afraid:

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Ho notato che la vita è un continuo altalenarsi di periodi con esigenze, priorità e cose che girano per la  testa diverse, un po' come un sinusoide (visto che hai fatto lo scientifico sono sicuro che ricorderai tristemente quelle simpatiche funzioni... :afraid:). Oltretutto è difficile e qualche volta impossibile remare contro a questi periodi...almeno sfruttiamo bene i bisogni del momento, insomma stiamo sull'onda della nostre esigenze  :salut:

Se al momento la tua priorità è raggiungere una libertà economica e di abitazione fai benissimo a impegnarti per quello; per l'università, visto che non ti piace il corso di studi, magari era meglio iscriversi ad un corso che ti interessa attivamente anzichè rinnovare la permanenza al terzo anno, o almeno è quello che avrei fatto io XD

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beh, adesso hai capito il trucco no? non esiste pigrizia, esistono solo obiettivi più o meno motivanti :-) questa è una lezione importante per tutti quelli che hanno condiviso con te la sensazione di non riuscire a fare e ad uscire dal proprio guscio...

 

dai su che, pur se faticosa, la vita è bella :-)

in bocca al luupo

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  • 1 month later...
Cely McFarland

Grazie a tutti voi che mi sono stati accanto in questi giorni!!

 

Ieri finalmente mi sono trasferito da solo a Roma... che liberazione!! Spero di farcelaaaaa!! :rotfl:

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In bocc'al lupo per questa nuova fase della tua vita, la terza. La seconda (= il lavoro)

ti ha modificato radicalmente. Adesso aspetta di vedere quali saranno i frutti del tuo

trasferimento a Roma (secondo me ci saranno). E' possibile che anche l'atteggiamento

verso lo studio si modifichi, oppure che tu lasci pardere, magari puntando su altro.

 

:rotfl:

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Cely McFarland

Crepi il lupo! Le cose procedono bene... a parte un po' di noia generale O.o lo studio sempre accantonato... vedremo che succederà in questi esami!!

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  • 1 month later...
Cely McFarland

Vi aggiorno sulla mia situazione! Alla fine ho deciso di lasciare gli studi... era inutile portare avanti una cosa che non mi piaceva e che mi faceva solo star male. E ho fatto coming out coi miei genitori... l'hanno presa BENISSIMO... non me lo sarei mai aspettato :aiuto: ho anche un buon rapporto con mio padre! Meglio di così non potrebbe andare... ora me manca solo l'omo! :)

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