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Il Brasile italiano


Ainelif

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Vorrei parlare un po' del Brasile :look: che sto reputando molto interessante come Paese e Nazione  :sbav:

 

Il Brasile è uno Stato dell'America meridionale che può considerarsi un Paese in via di sviluppo, un paese industrializzato, un paese post-industriale e paese del Terzo Mondo.

Ciò che mi ha colpito di più è sapere che vi è la più grossa presenza di Oriundi italiani, che costituiscono il 32% in alcune regioni meridionali.

 

La presenza degli italiani in Brasile ha origini remote. È di Amerigo Vespucci la scoperta della Bahia de Todos Os Santos (oggi Salvador) nel 1501 e già nel 1502 la grande baia è rappresentata in una carta geografica del Duca di Ferrara Ercole d'Este. Amerigo Vespucci costeggiò la costa fino ad Angra e fondò, a Cabo Frio, il primo insediamento fortificato portoghese, una guarnigione di 24 uomini di cui 12 italiani.

 

Il primato dell'immigrazione italiana in Brasile andrebbe invece ai liguri: furono infatti genovesi i primi italiani che verso il 1820 giunsero a Rio de Janeiro. Rivolte di lavoratori italiani generarono sentimenti di chiusura verso l'immigrazione dalla penisola superati peraltro dopo l'arrivo a Rio de Janeiro da Napoli di Maria Teresa di Borbone, sposa dell'Imperatore Don Pedro II. Ne seguì un flusso di piccoli commercianti, professionisti e artigiani dell'Italia meridionale e della Toscana.

 

Da questa emigrazione, circoscritta a figure professionali, si giunse alla storica emigrazione di massa. La prima colonia italiana organizzata nello Stato ebbe luogo a Porto Real dove giunsero nell'estate del 1874 un gruppo di famiglie italiane. Alla fine del XIX secolo, nell'ambito della “immigrazione programmata” dal governo brasiliano dopo l'abolizione della schiavitù (1888), furono le grandi "fazendas" la meta di agricoltori e braccianti italiani.

 

Centri significativi della collettività italiana nello Stato di Rio de Janeiro, oltre alla capitale, sono Valença, Nova Friburgo, Porto Real, Varre-Sai.

 

L'emigrazione italiana nell'Espírito Santo è legata storicamente alla “Spedizione Tabacchi”, autorizzata e finanziata dalle stesse autorità imperiali, che probabilmente rappresentava in assoluto la prima emigrazione di massa in Brasile. Il 17 febbraio 1874 sbarcarono a Vitoria 386 famiglie di coloni trentini e veneti che diedero vita alla “Co-lonia Nova Trento”, cui seguirono presto quelle di Santa Teresa e Santa Leopoldina. Dalla “spedizione Tabacchi” sempre di più (con punte massime tra il 1890-95) giunsero dall'Italia del nord e poi anche del sud lavoratori che si stabilirono in particolare nell'interno dello Stato. La collettività dello Espirito Santo ha conservato le tradizioni della terra d'origine e la propria identità culturale, evidente soprattutto nel patrimonio folcloristico.

 

Anche l'emigrazione a Bahia ha origini storiche; qui verso il 1820 era presente una piccola colonia di mercanti liguri e piemontesi, che rappresentarono l'elemento italiano fino a quando nel 1885 le porte del Brasile si aprirono alla grande emigrazione europea. La presenza italiana si nota nel primo Ottocento, oltre che in Salvador, anche a Caravelas, Feira de Santana, Ibiriçu.

primi immigrati italiani arrivarono in massa nel Brasile nel 1875. Erano contadini veneti attirati dal lavoro come piccoli coltivatori nel sud del paese.

 

Il picco massimo dell'emigrazione italiana in Brasile si ebbe tra il 1880 e il 1920. La maggior parte degli italiani trovarono lavoro nelle piantagioni di caffè brasiliane negli stati di São Paulo, Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paraná, Minas Gerais e Espírito Santo.

 

Si stima che attualmente il 13-14% dei brasiliani abbiano almeno un ascendente di origine italiana.

 

Più di un milione e mezzo d'italiani emigrarono in Brasile fra il 1880 e il 1950. Più della metà proveniva dal nord-Italia, con il 30% dal Veneto. Il resto era originario dalla Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e, nel Novecento, dal sud-Italia e dall'Italia centrale (Campania, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Toscana).

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"America America

si campa a meraviglia

andiamo nel Brasile

con tutta la famiglia

America America

si sente a cantare

andiamo nel Brasile

Brasile a popolare."

 

Canzoncina venete del XIX secolo.

 

Il Brasile ha una società multietnica.

 

La popolazione brasiliana è, principalmente, discendente degli indios, coloni portoghesi, schiavi africani e di diversi gruppi di immigrati, che sono arrivati nel Brasile soprattutto fra il 1820 e il 1970. Gli immigrati erano principalmente italiani e portoghesi, ma anche tedeschi, spagnoli, giapponesi e siriani-libanesi.

 

 

Città di FortalezaSecondo il IBGE, la maggioranza della popolazione brasiliana si considera di colore bianco (49,7%). Il 42,6% si considera di colore marrone (mulatti, meticci, etc) e il 6,9% di colore nero. Il 0,5% della popolazione è di origine asiatica e 0,3% sono indios. Anche le etnie si trovano più o meno squilibrate sul territorio. Tuttavia, in tutto il Paese la popolazione ha un certo grado di ascendenza europea, africana e di índios.

 

Bianchi: I bianchi si trovano in tutto il Brasile, ma sono più numerosi in proporzione negli stati del sud e del centro sud, come negli stati di Santa Catarina, Paraná, Rio Grande do Sul e San Paolo. I motivi sono perché questi stati hanno ricevuto molti immigrati europei, in particolare nel XIX secolo.

Neri: I neri sono presenti in tutto il Brasile, ma sono più numerosi in proporzione negli stati della costa centrale, come in tutto il Nord-est del Brasile, ma anche nello stato di Espirito Santo, Rio de Janeiro, e negli stati di Minas Gerais e San Paolo. Il motivo è perche hanno ricevuto un gran numero di africani a lavorare in canna da zucchero, miniere d'oro e nelle piantagioni di caffè.[6]

Mulatti e meticci: Secondo studi genetici, la maggior parte dei brasiliani hanno un certo grado di antenati con razza mista. Un recente studio ha mostrato che l'86% dei brasiliani hanno almeno un antenato africano e che gran parte della popolazione "bianca" ha antenati africani ed índios.[7][8]

Asiatici: Gli asiatici sono lo 0.5% della popolazione brasiliana[6]. La maggioranza degli asiatici sono di origine giapponese, anche se negli ultimi decenni sono arrivati molti coreani e cinesi nel Brasile[9]. Si stima che siano 1,5 milione i brasiliani di origine giapponese, 190 mila i cinesi[9] e 100 mila i coreani[9]. Gli asiatici di origine giapponese sono più comuni negli stati di San Paolo[10], Paraná[10], Mato Grosso do Sul[10] e Pará[10].

Amerindi: La maggioranza degli amerindi si trovano negli stati del nord

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HaNKy87PaNKY

1. Evita di scrivere due post diversi di fila, modifica il primo per aggiungere il contenuto del secondo.

2. ...Che poi nel tuo caso non si tratta nemmeno di "scriverli", visto che i due post sono palesi copia/incolla dalle pagine di Wikipedia su Brasile e Italo-brasiliani.

3. Come si può stimolare una discussione così? Chiudo.

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