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Farefuturo richiede la legge antiomofobia


Isher

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Farefuturo è la Fondazione di Gianfranco Fini. Che scavalca vistosamente a "sinistra" il Pd.                                      

 

 

                                      Un'esigenza di civiltà, su un tema che deve essere anche "di destra"

 

E adesso basta esitazioni:

approviamo la legge anti-omofobia

di Federico Brusadelli

 

 

La richiesta è semplice, in fondo: c’è una legge che va approvata. E non possiamo che condividerla. Il ragazzo omosessuale aggredito mercoledì scorso, per le strade di Roma, da un “branco” che, a furia di calci e pugni, gli ha quasi fatto perdere un occhio, ha deciso ieri di rivolgersi direttamente al Governo. E lo ha fatto lanciando un appello, forte e chiaro, «al presidente Berlusconi, affinché venga approvata la legge sull’omofobia». Ecco, la richiesta è semplice. E c’è poco spazio per i distinguo, per i cavilli, per risposte opache e cerchiobottiste. L’omofobia rischia ormai di diventare un’emergenza, punto e basta. E il Parlamento, in casi come questo, ha il compito di intervenire. Nell’interesse di tutti. È tempo di riprovarci, insomma, dopo il tentativo fallito qualche mese fa. Ed è tempo di riprovarci con la convinzione (bipartisan) di fare una cosa giusta.

«Abbiamo – ha ricordato, durante le manifestazioni di ieri a Montecitorio e sulla “Gay street” romana, Imma Battaglia – un ministro delle Pari opportunità molto sensibile e un sindaco, Gianni Alemanno che incontra tutti i movimenti per la prima volta e senza ipocrisie». Il problema però, come ha sottolineato Paola Concia (relatrice della proposta di legge affossata alla Camera), è che «manca la volontà politica di approvare la legge». Eppure qualcosa si muove, e anche dal centrodestra si leva qualche voce: la voce di Gaylib, che chiede «un incontro con i vertici del Pdl»; e quella di Benedetto Della Vedova, che auspica «un’iniziativa in grado di allineare l’Italia ai grandi paesi europei». È il momento di trovarla per davvero, questa volontà “politica” che ancora manca.

Ecco, allora, perché vogliamo sostenere e rilanciare questo appello. Presidente Berlusconi, lo chiediamo anche noi: approviamo la legge sull’omofobia. Lo facciamo perché non si può non condividere in pieno l’appello di un giovane cittadino italiano, un ragazzo che chiede, alle istituzioni che hanno il dovere di rappresentarlo, un gesto, un segnale, una presa di posizione chiara. Approviamo questa legge, dunque, e facciamolo in fretta. Perché lo Stato non può mai tacere, di fronte alla violenza. Perché in gioco ci sono diritti fondamentali della persona, e non c’è ragionamento pseudomorale o pseudoreligioso che tenga. Perché è tempo che il Pdl colmi la distanza che lo separa dai suoi “omologhi” europei, dimostrando che la difesa delle libertà personali, la lotta alla discriminazione e la tutela delle scelte di vita (di tutte le scelte di vita) sono tutti temi “di destra”. E perché quella che abbiamo in mente è una destra che dà voce e che rappresenta il mondo gay, con buona pace di chi ancora si appiglia a una retorica “destrista” muscolare e virile (che sfiora sovente il ridicolo). Ma soprattutto perché ci crediamo davvero, ne siamo convinti, che l’amore – anche quello fra due uomini, anche quello fra due donne – alla fine vince sempre sull’odio.

31 maggio 2010

 

http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.asp?VisImg=S&Art=6159&Cat=1&I=immagini%2FFoto+G-K%2Fgay_couple_int.gif&IdTipo=0&TitoloBlocco=NEWS+FfMagazine&Codi_Cate_Arti=7

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Aspetto a braccia conserte.

 

Leggo da diversi giorni i vari articoli riportanti le diverse notizie di violenze su omosessuali nelle maggiori città italiane.

Non ho paura...più che altro mi sento nudo

Mi sento fragile e non protetto da coloro che dovrebbero tutelare me,voi, noi,

tutto il popolo italiano

e non solamente perché siamo indietro rispetto agli altri,

o perché va di moda la legge anti-omofobia.

E' un appello che proviene e mostra le esigenze di un popolo che chiede a chi dovrebbe rappresentarlo di farlo una volta per tutte.

Rappresentami governo, fallo, perché io, non vedo nulla, se non violenze,discriminazioni e rigetto

 

E' vero d'altra parte che non c'è la volontà di farlo

Non siamo pronti a farlo, solo perché non lo vogliamo.

Perché deve essere la necessità a portarci all'azione?

Lo so io il perché...perché anche a scuola, coloro che dovrebbero formare la cultura dell'uomo e il senso del cittadino, ti insegnano che omosessualità è depravazione...e ciò è aberrante, in uno stato che si definisce laico e liberale

 

Non mi sento solo, ma quasi

 

Per quanto devo ancora aver timore di potermi mostrare?

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Ganimede88

Una bella botta! Speriamo che il messaggio arrivi a chi deve arrivare, e che non faccia orecchie da mercante come il solito. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!!!

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Guest camaleontico

complimenti a quel ragazzo aggredito... ha fatto bene ha lanciare un appello. ora speriamo che qualcuno faccia qualcosa, ma purtroppo ne dubito...  ^_^

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Oggi Il Secolo d'Italia apre in prima pagina con un articolo importante intitolato

«Contro l'omofobia: senza se e senza ma».

 

Tra l'altro contiene una risposta ad Alemanno, che, devoto di Ratzinger, aveva subito

fatto sapere, dopo l'artitolo di Farefuturo (vedi sopra) che una legge contro l'omofobia

sarebbe inopportuna perché avrebbe fatalmente implicazioni ideologiche (= impedirebbe

alla chiesa cattolica di fare la schifosa e continua propaganda omofobica che fa).

 

                                   

Contro l'omofobia. Senza se e senza ma

 

di Fulvio Carro

 

Non sappiamo se, come dice il sindaco Gianni Alemanno, una legge che sanzioni l'omofobia avrebbe «inevitabilmente dei contenuti ideologici» e andrebbe a configurare un nuovo «reato di opinione». Ma siamo convinti che sia necessario che l'Italia dica parole chiarissime contro ogni forma di violenza, discriminazione o censura contro la persona. Compreso quando tutto ciò sia originato dal disprezzo omofobico. Altrove, in altri paesi, la politica agisce dando esempi in positivo: in Germania un gay dichiarato (Guido Westerwelle) è vicepremier e ministro dell'Economia; in Inghilterra Cameron ha candidato una ventina di gay alle ultime politiche, facendone eleggere molti; negli Usa uno dei primi atti di Obama è stato il sì ai gay nell'esercito. Da noi atti di questo genere non sono immaginabili. Siamo ancora fermi alle parole. E anche quelle sono così inusuali da fare scalpore, come è successo qualche giorno fa, con l'incontro tra Giorgio Napolitano, Paola Concia e Mara Carfagna, la quale ha fatto anche pubblica ammenda dei suoi iniziali «pregiudizi» verso le richieste delle associazioni gay.

Chiusa la strada alla declinazione di nuovi diritti, che né la sinistra né la destra sembrano spontaneamente in grado di portare avanti senza lacerarsi, almeno sugli abituali, consolidati, ordinari diritti di tutti - donne e uomini, gay ed etero - possiamo allora esprimerci con una voce sola? Le divisioni sull'omofobia ricordano lo scontro che, a suo tempo, si verificò sullo stupro, che mezza Dc rifiutava di qualificare reato contro la persona ritenendolo "contro la morale". Fu una battaglia di retroguardia, dal sapore vagamente giustificatorio verso i colpevoli, inadeguata ai tempi e alle richieste della società. Siccome all'epoca ci cascò pure qualcuno di noi, evitiamo di fare il bis. Mettiamo da parte la retorica passatista, badiamo al dunque. Serve questa legge? Ci sono altri strumenti per chiarire che in Italia l'omofobia non è tollerata? E se sì, quali sono (visto che a noi non vengono in mente)?

 

 

01/06/2010

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Guest camaleontico

io la vedo dura una legge contro l omofobia. la recessione economica è anche sociale a quanto pare... il disinteresse dei politici per le persone lgbt è palese e fermo. speriamo che si adeguino al resto d'Europa e agli USA..!!!

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purtroppo sono pessimista... in Italia, se solo ci fosse stato quel senso di dovere nei confronti dei cittadini che non dovrebbe avere niente a che fare con le proprie idee sarebbe già stata approvata... mi aspetto di tutto ormai...

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giovane12345

tanto è tutto inutile.... finchè abbiamo al nostro interno quel piccolo stato protetto da tutto e da tutti........ schifo schifo schfio

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la traiettoria politica di Fini è quanto di più interessante ci sia nel panorama asfittico italiano

credo che lui si stia ponendo seriamente il problema della "cittadinanza"

lo ha dimostrato sia con le sue prese di posizione nei riguardi degli immigrati

(Fini è stato tra i primi a dichiararsi favorevole a concedere loro il voto e pieni diritti politici)

e lo sta dimostrando adesso con questa sua ultima presa di posizione

perché la legge anti-omofobia non è solo una elementare questione di civiltà

é uno strumento necessario per garantire tranquilla visibilità e quindi cittadinanza a tanti, tantissimi

queste non dovrebbero essere cose legate ad un posizionamento "ideologico"

ricordiamo che in Francia i pacs sono stati introdotti dalla destra di Sarkozy

alla quale credo che Fini intenda ispirarsi

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Hinzelmann

Credo anche io che - nel bene come nel male - vi sia un orientamento

gollista in Fini. Va detto che nel 1999 Chirac ebbe a dire che i PACS

erano "inadatti ai bisogni della famiglia" e solo successivamente la destra

francese ha cambiato idea, certamente però nel giro di 5-6 anni lo ha

fatto in modo inequivoco ( cosa che Fini ancora non ha fatto nè detto )

 

Tuttavia nel panorama asfittico italiano anche questo articolo sulla legge

antiomofobia costituisce un segnale positivo. Il problema è capire se nel

PDL ci può essere spazio per una minoranza organizzata e che peso può

riuscire ad avere, giacchè mi par di capire che "i colonnelli di AN" stiano

più con Berlusconi che con Fini. Siamo partiti da una situazione in cui di

fatto è stata messa in discussione la stessa possibilità di Fini di dissentire

il chè è ben lontano dalla realtà del gollismo francese, dove convivono

più correnti da sempre.

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A volte penso che se tutta la destra italiana fosse come Fini, sarebbe un passo avanti.

Poi mi rendo conto che sarebbe un passo se anche la sinistra italiana fosse formata da finiani.

 

Non credo avremo mai una legge contro l'omofobia (una legge che colpisca ogni discriminazione, non solo le aggressioni), finché, di fatto, governa il Vaticano. Al massimo potremmo sperare in un'estensione dell'aggravante per motivi razziali che mi pare già esista, così si potrebbe avere una pena più severa o l'eventuale interdizioni da sconti di pena vari in caso di aggressione omofoba (poi già mi immagino l'omofobo di turno dire in tribunale che no, non ha aggredito quella coppia gay perché si stavano baciando, ma perché gli hanno fregato il parcheggio).

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io sono assolutamente sfiduciato nei confronti di questa classe politica...

 

cambierà il vento solo quando cambieranno i protagonisti di questa tragicommedia tutta italiana...

 

e ci vorranno anni,forse decenni...o forse più....perchè sono la conoscenza,l informazione,il rispetto e la LAICITA' che devono andare avanti bene in questo paese...

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Il punto è che dopo che Il secolo d'Italia ha titolato in prima pagina «Legge contro l'omofobia

senza si e senza no», dopo che Farefuturo ha parlato di «diritti fondamentali della persona, rispetto

ai quali non c'è ragionamento pseudomorale o pseudoreligioso che tenga»,

il Pd non si è associato a questa richiesta, né dall'Unità sono venuti analoghi articoli.

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Guest camaleontico

ne la destra ne la sinistra sono interessati alla legge contro l'omofobia e le discriminazioni che la riguardano. mi pare ovvio. nessuno fa nulla di concreto. solo chiacchiere. ma fino a che punto servono le chiacchiere? credo sia ora di finirla e di, per una volta mettere da parte le idee politiche (mi riferisco a berlusconi e bersani in particolare) e creare  un decreto legge da trasformare in d.lgs!!! che vada nella Costituzione Italiana, dimostrando che l'Italia è un paese che nonostante il potere immenso del Vaticano, non è incivile con la comunità lgbt, ma che segue gli altri paesi d'Europa... punto. senza se e senza ma.

ma credo che per il momento, è solo un bel sogno...  :)

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