Jump to content

[culturagaia] Transgenderismo, transessualismo, intersessualità


Frattaglia

Recommended Posts

  • 2 weeks later...
  • Replies 199
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Sissy

    37

  • RebisRebus

    24

  • Frattaglia

    19

  • Almadel

    10

AndreaDelRiva

Perché non cerchi una trans che abbia fatto una transizione completa (genitale)?

 

Per transizione si intende sola le cure ormonali come la HRT (hormone replacemente therapy). Quello che intendi dire è più corretto come transessuale post-op siglifica che si è gia operata eseguendo la vagino plastica.

 

In ogni caso si dovrebbe considerare che anche le transex pre-op non-op sono persone sempre sotto cura hormonale, quindi transizione... giusto per fare chiarezza :)

Link to comment
Share on other sites

Andrea ho visto il tuo sito, molto interessante! Non vorrei essere inopportuno (puoi tranquillamente non rispondere) ma a quanto ho capito a te non danno fastidio i genitali della tua ragazza giusto?

Link to comment
Share on other sites

  • 4 weeks later...

Personalmente penso esistano mille sfumature...solo che la ns. società è ancora un po' vincolata dagli schemi. Ho vissuto come donna"etero" iperfemminile (era una forzatura autoimposta) donna omosessuale, e infine vivo ora come uomo capace di innamorarsi dell'essenza di una persona piú che del solo corpo ( sono FtM post transizione). Dal mio personale punto di vista penso che la fluidità fra genere/orientamento sia un modo d'essere naturale. Sono contento del difficile percorso che ho fatto. Trovo mi abbia arricchito come persona. Da donna non accettavo il mio corpo, mi disgustava. Ero acida e antipatica. Ora mi sento piú sereno e ho smesso di giudicare il prossimo come facevo un tempo. XD

Link to comment
Share on other sites

Ma non c'è una sezione del forum dove poter parlare con ragazze transgender? :| Ci sono solo UOMINI qui dentro. Non che non mi vada bene, anzi, pero' sarebbe carino scambiare quattro chiacchiere con alcune ragazze... Boh..vabè..


Link to comment
Share on other sites

  • 6 months later...

molto belle le spiegazioni e NON sono mai lunghe perche ci sono molte sfumature da prendere in considerazione .leggendo i post e le risposte o pensato a daniela da piccola a smesso di portare gonne dai 7 -8 aani in avanti forse prima ,diciamo sempre pantaloncini le gonne il di di festa ma non sempre .scoprimmo che lei voleva partecipare ai giochi maschili ad esmpio calcio ma gli amichetti non la volevano perche femmina e questo la faceva arrabbiare molto questo credo sia stato il primo momento di contrasto interiore .alle medie e superiori si e sempre vestita da maschioe capelli corti ,la classica agazzina maschiaccio ,molti la scambiavano per un maschio anche per il suo portamento poco femminile ma molto da tex-willer hahahah.

quando a iniziato il suo cammino periodo dell'università ne parlo con la proff di psichiatria che la indirizzò nella ricerca di se forse gia cogliendo nel segno il problema ( in questo periodo io la osservavo e non mi avrebbe infastidito che fosse lesbica magari ma me lo tenevo per me ,cosa diversa per mia moglie dani era la prima nata prima nipote femmina coccolata da tutti in una famiglia la mia di maschi 3) certo nella sua testa cercava una accettazione dal mondo maschile che invece la osteggiava . lei a sempre avuto un carattere duro ,non pignistei ma arrabbiature forti .lei è sempre stata per delle prese di posizione decise e chiare per cui stare in un corpo che non  le permetteva di far cio l'ha fatta sentire male sempre piu col passare del tempo .a seguito due associazioni la prima a bologna ma non si trovava bene poi è approdata a milano il tutto è durato almeno 5 anni fino alla perizia psichiatrica

Link to comment
Share on other sites

  • 7 months later...

dopo un po di tempo ritorno e desidererei continuare il mio discorso .si arrivò alla perizia inizio iter legale è stato lungo rinvii solite difficoltà burocratiche ma arrivo l'assenso agli interventi ..ecco qui mia figlia ci pensò molto prima di iniziare risultato da to il carattere suo o tutto o niente ,unico tempo preso la scelta del chirurgo e dei compromessi sapendo quali potessero essere le complicanze dato che lavorava in chiarurgia .........ne a visti 5 poi ha scelto il professore e il compromesso che a lei sembrava il migliore per lei .siamo andati a genova al s. martino ..professore stupendo prima di tutto la delicatezza e la cura di queste persone ci mette l'anima prima poi la tecnica ,l'anno prima appena ricevuto l'assenso ha fatto la totale ,l'aano dopo la mastoplastica e costruzione del pene tolto un retto addominale per creare il pene e rivestirlo col suo tessuto tolto dal seno qui il compromesso ,l'uretra non ha voluto correre il rischio della giunzione troppa la percentuale del rischio di fistole sulla giuntura col rischio di dover espiantare il tutto per cul l'uretra è alla base inferiore del pene l'anno dopo nelle grandi labbra sono state posizionate le protesi testicolari e creato lo scroto .( io non o mai visto mio figlio ) queste cose sono le sue spiegazioni datemi rispetto la sua privacy .poi fatti gli interventi ha iniziato l'aspetto legale per canbio documenti .le spese processuali sono diverse da regione e da provincia non siamo tutti euguali in alcuni posti si fa con meta spesa ,ma si devono fare nella provincia di residenza 8 credo anche che bisogna essere residenti da un certo numero di anni ) non ricordo bene .

 A parte le preoccupazioni per gli interventi e non sono state poche perche 14 ore di sala operatoria son ben lunghe io da padre mi sembrava attendere un travaglio che per me c'è stato perche quella sera è NATO .............scusate se non metto il nome ma lui ora ha messo un confine quel giorno e la vita precende col nome femminile messa in un cassetto ora è maschio e non desidera piu parlarne fa la sua vita frenetica ma FELICE  lo vedo bene e sono felice anche io e la moglie .

credo se posso dire una opinione personalissima ,ognuno farà i passi che si sente ,però purtroppo viviamo in una sociatà fatta cosi ( certo insistere per modificarla ) però cercare di non farsi troppo del male ,voglio dire se lo psichiatra o chi per esso vi accompagnerà nel cammino spero sia cosi bravo da farvi fare tutto il cammino per il semplice discorso sui documenti .conosco un ragazzo che ha fatto meta intervento e ha ancora i vecchi documenti ha voluto andare in inghilterra perche li è piu facile ....niente vero lavora in nero perche si trovano con documenti femminili e davanti hanno un maschio per cui tutto negato e siamo in inghilterra .per cui cercate una brava persona che vi accompagni costa lo sappiamo e quanto ...però alla fine ne vale la pena .cosa sostanziale credo che ci voglia l'accettazzione della famiglia per dare quel supporto morale affettivo e finanziario per il percorso ma questo viene per ultimo .un saluto a tutti vi leggo quando o tempo e cerco di portare solo il nostro vissuto alti e bassi paure e gioie però condivise in famiglia e questo che vi auguro a tutti indistintamente qualunque sia l'orientamento noi siamo felici di accogliere tutti .

Link to comment
Share on other sites

  • 1 month later...

Direi una grossa bugia se dicessi di aver letto tutta la discussione, comunque ho cercato di tenere un minimo il senso dei vari interventi e adesso dico anch'io la mia. Penso che il vero nucleo della questione sia poi quello di tutte le questioni umane: Si è felici o no? E cosa si vuole fare? Preferisco un analisi del transessualismo, ma anche di altre cose, quanto più semplice possibile. A me per esempio non interessano le ragioni di questo fenomeno, sono troppo complicate ed imperscrutabili. Geni? Educazione? Chi lo sa? Io certo no! Maschile e femminile però sono categorie, etichette appiccicate sopra ampolle che ognuno mette in ordine come gli riesce. Allora ognuno sarà, come già più volte avete detto, un caso speciale, ma se proprio, come è anche logico che si cerchi di fare, si vuole categorizzare diciamo che tanto possiamo dire che ogni cosa è collegata ed evitare di separare le due cose, tanto possiamo stabilire e/o attenerci a precise linee di demarcazione e dire io sto lì tu stai qui, facendo le percentuali magari. Ritengo entrambe le cose fattibili, ma, non identificando me stesso come femminile o maschile, per quanto mi riguarda, preferisco il primo approccio.

 

Sono forse andato un po' OT, ma ritornando a bomba io adoro le persone transessuali perché sono uno dei simboli più lampanti del fatto che la gente segue la sua volontà con dedizione e spirito eroico, una delle tante cose che amo nella gente.

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

in questi mesetti sto facendo carrellata di psicologhe e si avvicina uno step finale con quest'altra serie di sedute. Direi che qui abbiamo capito questa cosa: sessualmente mi sento donna, ma non "in abiti"  e manco in una bisessualità celata (forse ho i miei rari gusti, ma sono al 90% etero). Che ne pensate?

Link to comment
Share on other sites

  • 2 years later...

Io mi sono confusa, io in prima petsona, con tutti i nuovi termini che adesso si usano: binary, genderfluid, pansexual, ....e giustamente invece di semplificarsi il mondo gay è diventato ancora più incomprensibile per gli etero ( io sono pansessuale). Quindi capisco le difficoltà di persone che non ci capiscono un akka. Io per prima mi dispiace ma molti concetti non li ho chiari. Leggo e rileggo spiegazioni e descrizioni ma alcuni termini non riesco a capirli. ?

Link to comment
Share on other sites

  • 4 months later...
On 5/14/2010 at 12:07 PM, Frattaglia said:

1) Ognuno di noi, dentro di sè, possiede due lati, due parti o se volete possiamo definirle due anime: maschile e femminile.

2) Ogni persona, sulla base della sua personalità, ha il suo modo di vivere e di essere. Esistono persone molto maschili o molto femminili che si comportano normalmente, esistono persone che si atteggiano in maniera molto maschile o molto femminile, esistono persone che si comportano normalmente e che risultano avere i caratteri stereotipici di entrambi i generi, ovviamente mescolati.

3) perché non dimentichiamo che maschile e femminile dipendono dalla società; esistono società in cui l'azzurro indica le femmine, o in cui il ruolo maschile e femminile sono diversi dai nostri.

4) Poi c'è l'identità di genere. I bambini già a 3-4 anni sanno rispondere se qualcuno gli chiede se sono maschietti o femminucce. Alcuni si identificano come maschietti, altri come femminucce, a volte ancora danno come risposta "entrambi". Pian piano che crescono, anche sulla base della formazione data dalla società, queste risposte possono affinarsi o modificarsi leggermente. Ma quello che è ben chiaro è che già un bambino di 3 anni è cosciente di chi è.

5) Esistono persone che già a 3 anni dicono "perché mi parli al femminile? non vedi che sono un maschio?", altre persone che arrivano a questa realizzazione con il tempo (spesso la pubertà è il secondo momento in cui queste persone si accorgono che qualcosa non va), ad altre ancora serve uno shock per rimettere insieme i pezzi e comprendere appieno (perché non dimentichiamo che la psiche è una cosa molto complicata e influenzata da infiniti fattori). Non si sa bene perché questo accade, l'ipotesi più accreditata è un'errata esposizione del feto a docce ormonali durante la gravidanza, ma quel che è certo è che esistono persone e il cui cervello, anche nella forma, risultano essere simili a quelle del sesso opposto.

6) Queste persone in genere non si riconoscono nel loro corpo e questo gli crea grossa sofferenza e questa sofferenza si accentua o emerge totalmente durante la pubertà e lo sviluppo fisico. Alcune persone arrivano a cercare di amputarsi ciò che non vogliono, diventano anoressiche, compiono atti autolesionistici e autodistruttivi; la componente di fondo è in genere una grossa depressione, o una grossa rabbia. Dato che non ci si sente bene con sè stessi diventa difficile avere rapporti sinceri e non parziali con gli altri, spesso si finisce per non vivere.

1) Definisci il concetto di anima.

2) Sicuramente un uomo si può comportare in maniera femminile così come una donna può comportarsi in maniera maschile, su questo niente di strano. Ma la condotta, il comportamento non sono fisiologici ma culturali.

3) E la società è costituita di individui che si comportano in base alle proprie predisposizioni fisiche, e se i maschi sono generalmente più forti è molto probabile che in qualsiasi società gli uomini agiscano coerentemente con le proprie possibilità, così le donne.

4) Ecco un bambino può anche dire che si sente un cane o un gatto questo non vuol dire che lo sia, e per capire una cosa del genere serve solo un minimo di buon senso.

5) Posizione del feto? Ma le fonti di queste affermazioni quali sono?

6) Gentilmente puoi elencare i casi clinici in cui una persona è arrivata ad amputarsi?

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
7 hours ago, Tigrone said:

4) Ecco un bambino può anche dire che si sente un cane o un gatto questo non vuol dire che lo sia, e per capire una cosa del genere serve solo un minimo di buon senso.

Ti rendi conto che hai citato un post scritto ben 9 anni fa?

Ad ogni modo, non esistono casi di bambini che si sentono cani o gatti e che si portano questa cosa per tutta la vita, tentando di trasformarsi. Questa è un'argomentazione delle sentinelle in piedi, mal posta e molto sciocca, che denota ignoranza e banalizza casi di vita vissuta molto sofferti che si conoscono solo per sentito dire e mai per esperienza diretta. Ti invito a conoscere persone trans e ad ascoltare le loro storie. Se vuoi metterla sul teorico, non hai capito la differenza tra sesso biologico e sesso sociale. Una trans mtf è, in primis, un uomo che non si identifica nel suo sesso biologico, questa persona viene sottoposta a visite di vario tipo e ed eventualmente diagnosticato il disturbo mentale presente nel DSM-5 detto disforia di genere o disturbo di identità di genere. A quel punto compie una serie di interventi per modificare il proprio corpo e adeguarlo alla propria identità di genere. Quando cambia sesso tramite intervento si modifica il sesso sociale, non quello biologico, vale a dire che quella persona è nata uomo, ma è riconosciuta dallo stato, dal comune, dalla società come donna a tutti gli effetti, perché quella è la sua identità di genere e lei è felice così.

Se gli psichiatri si rendono conto che la persona manifesta un disturbo dell'identità che non si può definire disforia di genere, non autorizzano il percorso ormonale e chirurgico, perché non è una cura adeguata al problema. Anche qui, esistono molti casi di trans "pentite" perché non hanno seguito il giusto iter (e sono situazioni molto gravi) ma esistono anche casi di persone che si ritengono trans ma a cui i medici non hanno diagnosticato la disforia di genere e che quindi non hanno l'autorizzazione per procedere e fare determinati interventi.

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

15 minutes ago, davydenkovic90 said:

Ti rendi conto che hai citato un post scritto ben 9 anni fa?

Ad ogni modo, non esistono casi di bambini che si sentono cani o gatti e che si portano questa cosa per tutta la vita, tentando di trasformarsi. Questa è un'argomentazione delle sentinelle in piedi, mal posta e molto sciocca, che denota ignoranza e banalizza casi di vita vissuta molto sofferti che si conoscono solo per sentito dire e mai per esperienza diretta. Ti invito a conoscere persone trans e ad ascoltare le loro storie. Se vuoi metterla sul teorico, non hai capito la differenza tra sesso biologico e sesso sociale. Una trans mtf è, in primis, un uomo che non si identifica nel suo sesso biologico, questa persona viene sottoposta a visite di vario tipo e ed eventualmente diagnosticato il disturbo mentale presente nel DSM-5 detto disforia di genere o disturbo di identità di genere. A quel punto compie una serie di interventi per modificare il proprio corpo e adeguarlo alla propria identità di genere. Quando cambia sesso tramite intervento si modifica il sesso sociale, non quello biologico, vale a dire che quella persona è nata uomo, ma è riconosciuta dallo stato, dal comune, dalla società come donna a tutti gli effetti, perché quella è la sua identità di genere e lei è felice così.

Se gli psichiatri si rendono conto che la persona manifesta un disturbo dell'identità che non si può definire disforia di genere, non autorizzano il percorso ormonale e chirurgico, perché non è una cura adeguata al problema. Anche qui, esistono molti casi di trans "pentite" perché non hanno seguito il giusto iter (e sono situazioni molto gravi) ma esistono anche casi di persone che si ritengono trans ma a cui i medici non hanno diagnosticato la disforia di genere e che quindi non hanno l'autorizzazione per procedere e fare determinati interventi.

1) ti ho chiesto delle fonti mediche alle tue affermazioni, "me lo ha detto mio cugino" non è sufficiente.

2) tu veramente mutileresti un bambino tagliandogli il pene perché si sente una femmina? Pensi davvero che sia una cosa civile, giusta o buona?

3) il DSM nei fatti è una delle origini dell'odio per gli omosessuali dopo le religioni abramitiche, fonte: https://hokmaph-iperuranio.blogspot.com/2018/01/omosessualita-e-fascismo.html io non lo userei come criterio etico o morale

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
9 minutes ago, Tigrone said:

1) ti ho chiesto delle fonti mediche alle tue affermazioni, "me lo ha detto mio cugino" non è sufficiente.

2) tu veramente mutileresti un bambino tagliandogli il pene perché si sente una femmina? Pensi davvero che sia una cosa civile, giusta o buona?

3) il DSM nei fatti è una delle origini dell'odio per gli omosessuali dopo le religioni abramitiche, fonte: https://hokmaph-iperuranio.blogspot.com/2018/01/omosessualita-e-fascismo.html io non lo userei come criterio etico o morale

Non era mio il post, non sono mie le affermazioni.

Nessuno mutila i bambini, ci sono pochissimi casi di persone che compiono la transizione prima della maggiore età. E solitamente il disturbo di identità di genere inizia a diventare tale quando subentrano i caratteri sessuali secondari, la peluria o la crescita del seno. E' lì che il disturbo "esplode" per cosi dire, e diventa invalidante. Io da bambino giocavo con le barbie ma non sono trans e nessuno mi ha mutilato, anzi. Se un bambino per un periodo fa cose da femmina o si identifica al femminile, non è detto che soffra di DIG.

Non leggo i tuoi link del cavolo, il DSM-5 è semplicemente l'elenco dei disturbi mentali, non lo uso come criterio etico e morale, semplicemente il DIG sta in quell'elenco perché le persone che soffrono di questo disturbo devono poter ricevere una diagnosi precisa e un'assistenza medica per non soffrire più, appunto, o per non ricorrere a metodi poco ortodossi per compiere la transizione. Ci vuole una diagnosi e ci vogliono dei canali corretti tramite cui effettuare la terapia ormonale e gli interventi. Sempre che questi interventi siano opportuni al caso posto in essere.

Ripeto, conosci qualche transessuale, o almeno leggi qualche storia, informati e poi parla, grazie.

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

2 hours ago, Tigrone said:

2) tu veramente mutileresti un bambino tagliandogli il pene perché si sente una femmina? Pensi davvero che sia una cosa civile, giusta o buona?

Certo che no! Non sono mica un chirurgo... 

Se il ragazzo vuole una vaginoplastica perché si sente donna, comunque, può farlo tranquillamente. E già da un pezzo.

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
30 minutes ago, LocoEmotivo said:

Certo che no! Non sono mica un chirurgo... 

Se il ragazzo vuole una vaginoplastica perché si sente donna, comunque, può farlo tranquillamente. E già da un pezzo

Non è proprio vero, c'è un iter da seguire e serve  l'autorizzazione degli specialisti per poter fare l'intervento. Non basta la volontà del ragazzo.

Link to comment
Share on other sites

7 hours ago, davydenkovic90 said:

Non basta la volontà del ragazzo.

Ed è sacrosanto che sia così.

Rispondevo solo a quel "mutileresti un bambino". 

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
3 hours ago, LocoEmotivo said:

Ed è sacrosanto che sia così.

Rispondevo solo a quel "mutileresti un bambino". 

Infatti, anche perché ci sono casi di trans "pentite" della transizione compiuta (una volta vidi un documentario su questo argomento) e questo non può accadere. Non sono uno psichiatra e non conosco nello specifico i colloqui che fanno, però capisco poco le/i trans che vorrebbero allentare questi protocolli, visto che vanno a tutela e garanzia loro. Mi viene da pensare che forse in Italia, un paese dove è anche difficile abortire perché ci sono troppi medici obiettori, anche per i percorsi psichiatrici per compiere la transizione sia facile cadere nelle mani sbagliate, ovvero di presidi ospedalieri che più che aiutare le persone trans finiscono per giudicarle e umiliarle (esattamente come per le donne decidono di abortire, ma anche, ad esempio, in determinati comuni con giunte leghiste, le unioni civili vengono celebrate obbligatoriamente in stanzini di due metri per due senza nemmeno le finestre... va be'). Confido che certi medici siano un pelino più illuminati dei sindaci che come titolo di studio hanno al massimo la cresima e non capiscono niente.

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...