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Amico mio, avrei voluto non conoscerti così a fondo.


Apoptosis

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Ahimè, a volte capita... conosci un gruppo di persone, passate dei bei momenti assieme e ti sembra che nulla potrà rovinare quella situazione di "amore fraterno", teoricamente uguale per ciascuno di loro.

 

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Ad un certo punto le relazioni iniziano a diventare più profonde: ciascuno inizia a rivelare parti di sè che prima non notavi, non volevi notare o semplicemente non voleva condividere. Shock!  :salut:

 

Tutto d'un tratto inizi a crearti un opinione su ciascuno di essi, ognuno diventa un singolo, ti rendi conto che "il mare è fatto da tante piccole gocce": ciascuna di queste potrà piacerti o meno e ciò influenzerà la vita nel gruppo... nulla sarà come prima.

 

E' questo che oggi mi ha reso triste e perplesso, nella mia vita mi sono reso conto che persone che reputavo amici in quanto parte del mio gruppo in realtà non lo erano, anzi, in qualche modo desideravo allontanarli o allontanarmene.

 

Ho intravisto il finto disinteressato ed egocentrico che s'infila in mezzo a tutti i discorsi, avvicinando chi gli interessa, e piano piano portando la conversazione su come "la SUA vita sia più.. più... più... tutto", non notando che quello che riesce trasmettere agli altri sia solo un mucchio di noia.

 

Ho ascoltato il bambinone chiacchierone, che sembra non essersi mai staccato dai suoi 8 anni e tuttora gira, metaforicamente, saltellando fiero del suo giocattolino nuovo.

 

Ho allontanato il viscido che, non si sa per quale motivo, crede di vantare dei diritti speciali nei miei confronti e che più allontano, più mi si avvicina impassibile ai miei "non sono interessato".

 

E poi lui... il monopolizzatore, ragazzo carismatico capace di far pendere dalle sue labbra tutti quanti dispensando ottime massime, spunti di riflessione e a volte frasi leggermente sconnesse, ma affascinanti poichè dette da lui. E questo, ragazzi, mi fa perdere la testa... più mi prefiggo che devo allontanarmi da questa persona, più la mia attrazione nei suoi confronti aumenta. Assurdo.

 

Insomma, a parte il monopolizzatore, queste tre persone mi stanno creando difficoltà nel relazionarmi agli altri, chi più, chi meno, andando direttamente a intervenire sul mio umore generale... che ovviamente è uguale sia per le persone che mi piacciono che per quelle che non.

 

Se qualcuno ci è già passato o in qualche modo vuole dirmi la sua a riguardo... volentieri io ascolto. Mi farebbe piacere vedere cosa ne pensano gli altri e magari capire se anche io in qualche modo sto sbagliando. E se così capire dove e come migliorare.

 

Grazie!

 

Post MODIFICA:

 

Se fate parte di un gruppo, secondo voi che ruolo avete!?

Descrivetelo per bene con aggettivi e caratteristiche fondamentali.

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purospirito

Mi hai preceduto di poco....

 

leggendo il tuo intervento mi immagino delle scene davanti hai miei occhi...

Sai ogni volta che si fa parte di un gruppo tutto sembra così enfatizzato... si parte con quella convinzione alla "volemose bene"

ma in realtà chi siamo veramente... come ognuno di noi con la nostra autenticità viene in realazione con l'altro...

beh amico il cammino è lungo e difficile... e mi sa che l'affermare la propria posizione sia il limite per lo spazio di invasione dell'altro...

 

conoscendo le persone capisci a chi legarti e a chi no... inevitabilmente questo succede, chiamala selezione naturale... o in forma letteraria... affinità elettive... ma siamo portati a stara con coloro da cui siamo attratti...

 

E non possiamo privarcene e farci del male snaturando tutto questo... ma anche noi siamo elementi in circolo e come tali abbiamo la nostra carica che entra in relazione con gli altri... ed è li il punto di svolta...

 

Combina il tuo elemento... sii pietra filosofale... e trasforma tutto in oro...

Buon cammino...

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Se ho bene interpretato, quello che mi suggerisci è il seguire ciò che mi dicono cuore/corpo/mente. Lasciarmi trasportare dalle sensazioni e fare di esse il mio saggio di "compatibilità".

 

Il mio cammino mi pone sul percorso elementi che mi attraggono e con i quali dovrò "combinarmi", interfacciarmi, confrontarmi, ed elementi che mi respingono o che mi stimolano a respingerli... con questi, una chance la devo tentare? Devo eliminarli e punto?

 

Ed in che modo posso sbarazzarmi della carica repulsiva di questi che interferisce con le interazioni tre me e gli elementi attrattori?

 

Concretamente, come convivere in un gruppo nel quale ci sono elementi non eliminabili, sempre presenti e repulsivi senza possibilità alcuna di "assopirli" o "accantonarli"? Mi saranno vicino, sempre.

 

Bel modo di scrivere comunque, davvero!  :salut:

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M...sì qualcosa del genere mi è successo.

Però, e forse è per questo che non ho mai avuto un gruppo "stabile" di amici, come si fa a permettere che delle persone che non ci piacciono influeinzino il nostro umore? Voglio dire, se non ti piacciono, ignorale. Tanto più se non sono familiari, ma persone delle quali ti puoi "sbarazzare"....anche perchè, è davvero scorretto secondo me continuare ad uscire con chi non ci piace. La trovo una cosa molto sleale nei confronti altrui. Perciò non farti nessun problema a prendere le distanze, con gentilezza; capisco che non sia sempre facile. In ogni caso, se non vuoi perdere il gruppo, non subire la compagnia altrui ma fatti strada tu :D

 

Per come la penso, i gruppi vanno bene per fare qualcosa in gruppo, voglio dire, si tratti di teatro, sport, politica...altrimenti non credo alle "amicizie di gruppo"...o meglio, le vere amicizie son sempre rapporti duali.

 

Anch'io ho conosciuto un monopolizzatore tempo fa.

Ma non ho avuto dubbi: mi son buttato a capofitto per capire perchè mi attraeva così tanto. Molto divertente.

Non è stato semplice, anzi, ma a distanza di tempo, superata la mia attrazione, non sono pentito, e il monopolizzatore è diventato un amico che rivedo con grande piacere.

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Non è detto che non ci possa essere una relazione ovviamente di frequentazione

superficiale e occasionale con persone che non ci piacciono, basta non subirle

e il malumore scompare.

 

A meno che ovviamente non si descriva la dinamica dell'alveare con l'ape

regina...cioè praticamente il carismatico è un'ape regina e voi i suoi fuchi

 

Questo fenomeno induce malumori di varia natura e origine

 

Peraltro un monopolizzatore è tale perchè esiste quel gruppo, fuori da

quel contesto è un'altra persona 

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Apoptosis,

anche tu hai un ruolo/aggettivo

nella tua compagnia?

 

Dipende dagli occhi che guardano... sono il giullare, il burlone, quello che cuce rapporti, quello che mette a suo agio... o per altri il destabilizzatore del gruppo. Quello che induce il cambiamento. Quello che scopre le carte in tavola e genera rinnovo o almeno porta alla riconsiderazione.

 

Bah... le prime sono quelle che mi hanno detto, le altre quelle che penso io. Sono un MUTAGENO! xD

 

Comunque grazie per i consigli, mi sa che farò come dite voi...

"Non subire la compagnia altrui ma fatti strada tu" :D

.

"Una relazione ovviamente di frequentazione

superficiale e occasionale con persone che non ci piacciono, basta non subirle

e il malumore scompare. "

 

:D

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Tu non farti influenzare dagli altri e continua per la tua strada, non scatenare antipatie nei tuoi confronti.

 

Ecco... cercherò di fare anche questo.. ma non posso pretendere di piacere a tutti. Però dai, cercarmela no. xD Grazie!

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Adesso facciamo una domanda a tutti:

Se fate parte di un gruppo, secondo voi che ruolo avete!?

Descrivetelo per bene con aggettivi e caratteristiche fondamentali.

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Io sono quello timido, educato, riflessivo;

che non beve quando gli altri bevono;

che non alza mai la voce; moderato nei toni.

Riservatissimo, un po' gregario;

ipersensibile, dolce e sognatore.

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Io sono quello timido, educato, riflessivo;

che non beve quando gli altri bevono;

che non alza mai la voce; moderato nei toni.

Riservatissimo, un po' gregario;

ipersensibile, dolce e sognatore.

 

Wow, insomma... quello che tutti vorrebbero come amico, e gli altri come ti percepiscono!? Lo sai!?

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Perché non dovrei!? Non ho nessun mezzo per verificare la veridicità di quello che dici. Per cui nel dubbio... mi fido.

 

Visto però che hai mentito (almeno così dici), la prossima volta leggerò quello che scrivi col dubbio che tu stia dicendo il falso. xD

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giovane12345

Io sono quello timido, educato, riflessivo;

che non beve quando gli altri bevono;

che non alza mai la voce; moderato nei toni.

Riservatissimo, un po' gregario;

ipersensibile, dolce e sognatore.

 

Infatti almadel ha descritto me :D però toglierei il sognatore e l'iper a ipersensibile per il resto tutto ok :D

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"Quello che tutti vorrebbero come amico"

e "Hai descritto me"... ma insomma!

 

Non posso neanche burlarmi dello stereotipo

del "gay della compagnia"

che mi prendete tutti sul serio?

:D

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The_dreamer

Personalmente sto attraversando una piccola "crisi" ora che mi trovo al liceo... sono molto nostalgico dei tempi delle medie, perchè avevo una classe a dir poco stupenda: ogni amico era il tuo migliore amico. Ricordo uscite meravigliose, tutt'ora se chiamassi metà classe e direi di vedersi tra 1 ora verrebbero tutti... :D E invece al liceo tutto cambia, dal primo giorno mi guardavo intorno e non trovavo nessuno che potesse capirmi veramente, nessuno che potesse essere un vero amico. Ed ora mi ritrovo sospeso tra gruppi con cui passare il tempo, scherzare ogni tanto e uscire, sì, ma sensa provare quel brivido che ti fa sentire "libero". Prima osservavo i miei compagni di classe e mi scappava un sorriso, adesso mi guardo intorno e non provo niente, se non un po' di noia e nostalgia... per fortuna sono riuscito a costruirmi delle amicizie vere, su cui posso fare sempre affidamento, ma questa classe non mi dice proprio niente  :D E' un tono molto depresso ma è così ke vanno le cose nella vita xD Nota positiva: penso che quando una situazione non ti piace devi fare di tutto per cambiarla, almeno per quanto vale ci sto provando 1 po'  :D

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Ahimè, a volte capita... conosci un gruppo di persone, passate dei bei momenti assieme e ti sembra che nulla potrà rovinare quella situazione di "amore fraterno", teoricamente uguale per ciascuno di loro.

 

1222458478ea0fEz.jpg

 

 

Ad un certo punto le relazioni iniziano a diventare più profonde: ciascuno inizia a rivelare parti di sè che prima non notavi, non volevi notare o semplicemente non voleva condividere. Shock!  :D

 

Tutto d'un tratto inizi a crearti un opinione su ciascuno di essi, ognuno diventa un singolo, ti rendi conto che "il mare è fatto da tante piccole gocce": ciascuna di queste potrà piacerti o meno e ciò influenzerà la vita nel gruppo... nulla sarà come prima.

 

E' questo che oggi mi ha reso triste e perplesso, nella mia vita mi sono reso conto che persone che reputavo amici in quanto parte del mio gruppo in realtà non lo erano, anzi, in qualche modo desideravo allontanarli o allontanarmene.

 

Ho intravisto il finto disinteressato ed egocentrico che s'infila in mezzo a tutti i discorsi, avvicinando chi gli interessa, e piano piano portando la conversazione su come "la SUA vita sia più.. più... più... tutto", non notando che quello che riesce trasmettere agli altri sia solo un mucchio di noia.

 

Ho ascoltato il bambinone chiacchierone, che sembra non essersi mai staccato dai suoi 8 anni e tuttora gira, metaforicamente, saltellando fiero del suo giocattolino nuovo.

 

Ho allontanato il viscido che, non si sa per quale motivo, crede di vantare dei diritti speciali nei miei confronti e che più allontano, più mi si avvicina impassibile ai miei "non sono interessato".

 

E poi lui... il monopolizzatore, ragazzo carismatico capace di far pendere dalle sue labbra tutti quanti dispensando ottime massime, spunti di riflessione e a volte frasi leggermente sconnesse, ma affascinanti poichè dette da lui. E questo, ragazzi, mi fa perdere la testa... più mi prefiggo che devo allontanarmi da questa persona, più la mia attrazione nei suoi confronti aumenta. Assurdo.

 

Insomma, a parte il monopolizzatore, queste tre persone mi stanno creando difficoltà nel relazionarmi agli altri, chi più, chi meno, andando direttamente a intervenire sul mio umore generale... che ovviamente è uguale sia per le persone che mi piacciono che per quelle che non.

 

Se qualcuno ci è già passato o in qualche modo vuole dirmi la sua a riguardo... volentieri io ascolto. Mi farebbe piacere vedere cosa ne pensano gli altri e magari capire se anche io in qualche modo sto sbagliando. E se così capire dove e come migliorare.

 

Grazie!

 

Post MODIFICA:

 

Se fate parte di un gruppo, secondo voi che ruolo avete!?

Descrivetelo per bene con aggettivi e caratteristiche fondamentali.

 

 

mi piace molto la tua osservazione... ma aggiungo: sono cose che potrebbero pensare anche i tuoi amici di te o comunque sicuramente anche a loro avrai fatto una qualche impressione... la cosa che a me diverte di più piuttosto che etichettare gli altri o me stesso nei gruppi di amici è che ognuno dei componenti assomiglierà sempre ad un altro amico conosciuto in precedenza. Io più che dare dei "RUOLI" do dei nomi di vecchi amici che assomigliano ai nuovi...  :D .

Comunque nel complesso io mi considererei un conoscitore volendomi dare un ruolo... sono uno che ama parlare con tutti, entrare in tutti i discorsi e confrontarmi con gli altri... SI! CONOSCITORE!!!  :D :D :D

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purospirito
Comunque nel complesso io mi considererei un conoscitore volendomi dare un ruolo... sono uno che ama parlare con tutti, entrare in tutti i discorsi e confrontarmi con gli altri... SI! CONOSCITORE!!!  rotfl rotfl rotfl

 

io lo chiamo impaccero!!!! ahahaha  :D

 

 

Io nel gruppo so quello che spicca di più... e non solo perchè sono il più alto  :D

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Apoptosis

Io nel gruppo so quello che spicca di più... e non solo perché sono il più alto  :D

 

E quindi perchè? Su su... racconta!

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In questo periodo non saprei definirmi perchè sto cambiando molto. A grandi linee direi che sono l'amico buono e intelligente, quello a cui piace sia parlare di frivolezze divertenti che lanciarsi in discussioni più profonde, sul quale puoi contare nei momenti di difficoltà, che è scoppiettante e solare senza fare il pagliaccio. Non mi piace essere io a guidare la compagnia, forse per pigrizia di dover tirare fuori più carisma del normale forse perchè non mi piace che le persone mi ruotino attorno, mi piace essere al centro dell'attenzione (troppo ego  :D) ma non che gli altri "dipendano" da me.

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io lo chiamo impaccero!!!! ahahaha   :D

 

 

Io nel gruppo so quello che spicca di più... e non solo perché sono il più alto  :D

 

te pareva...  :D

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Apoptosis

mi piace essere al centro dell'attenzione (troppo ego   :D) ma non che gli altri "dipendano" da me.

 

A me invece piace il contrario, non essere al centro dell'attenzione ma con gli altri che "dipendono" da me. Che strano...

 

Poi non so perchè ma ci assomigliamo tutti "Solari, intelligenti, profondi" . . . Io sono anche str**zo e molto molto cattivo con chi se lo merita. Vendicativo, non troppo, ma mi piace fare "lo scambio di situazione", ovvero far provare all'altro le mie stesse sensazioni... un po' artificioso, ma son fatto così. Ecco... quindi dite anche le cose brutte/cattive, è inutile fare sempre i buoni e gli innocenti fingendo di "essere fatti di luce divina".  :D

 

Come on!  :D

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Guarda Apoptosis, io non riesco veramente a tenere rancore. Certo, ammetto di essere parecchio stronzo certe volte, con un genere di stronzaggine pungente che tende a fare parecchio male, però di solito tendo a sfogarmi relativamente in fretta e volente o nolente finisco per perdonare tutto; nel corso del tempo mi sono reso conto che è più un pregio che un difetto, perchè anche se tendo a farla passare liscia dopo qualche tempo, subito dopo il "misfatto" reagisco di conseguenza e quindi cerco di far capire che è inaccettabile che sia stato trattato così. Ad ogni modo io non uso mai assolutamente la violenza quando subisco una offesa pesante o un gesto che risulta pesantemente offensivo, al più un pizzico di "violenza simbolica" ossia una zuffa di pochi secondi che lascia entrambi completamente illesi e non mira a far del male a nessuno , ma semplicemente a dare un messaggio.

Curiosità: quanti anni hai Apoptosis?

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Apoptosis

21 anni. Beh, dai... su per giù ci siamo... anche se io la violenza fisica non la concepisco proprio. Preferisco lottare subito a voce portando argomentazioni alla mia idea, in modo da dimostrare che hai sbagliato... se poi mi fai male, ti faccio male psicologico... come ho già detto mi preme che tu capisca di avermi fatto male ed il modo migliore è fartelo provare e dartene conto.

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Domandina, posso?

Ma come fanno a "farvi male?"

Credo che a me non sia mai capitato

che un amico mi facesse soffrire:

non saprei neanche come.

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Apoptosis

Mmmhh, un amico amico può farti soffrire tradendo la tua fiducia. Un non amico, ma solo conoscente... ha tanti modi, ma variano tutti da persona a persona: quelli che fanno star male me non sono certo quelli che fanno male a te. Magari i tuoi non li hai ancora scoperti... o non è facile individuarli, ma fidati, tutti possono stare male: ANCHE TU ALMADEL! Buahahaha

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Per esempio: "Gli confidi un segreto

e lui ti sputtana?" Una cosa del genere?

Perché - forse - nessuno ha mai tradito la mia fiducia,

per il fatto che io non confido "segreti" a nessuno.

(E non amo che me ne vengano confidati)

Hai altri casi? Sono molto curioso.

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