Jump to content

Io odio gli inglesismi...


recorder

Recommended Posts

Per tutti coloro che vorrebbero ridonare alla lingua italiana quello che sta perdendo.

Non capisco perché i francesi e gli spagnoli utilizzino i loro termini per dare un nome alle cose e noi no!  :D

 

La lingua italiana è così colorita e variegata che sicuramente esisterà un vocabolo per ogni parola inglese che abbiamo adottato.

 

Un esempio:

Il mouse

 

Francesi = Le sourit

Spagnoli = El ratón

 

perché noi italiani non potevamo chiamarlo il topolino?

Ragazzi abbiamo chiamato paperino un motorino e topolino un'auto... oggi cosa cambia?

 

Altro nuovo termine abusato: Stalker o stalking

in italiano equivarrebbe a persecuzione che è un termine che chiarisce meglio il reato di cui si è vittime.

Vittima di persecuzione..... no! Vittima di Stalking

 

Ma porca paletta si è sempre detto che una donna era vittima di persecuzione, cosa dovrebbe aggiungere il termine inglese... fa più chic?

 

Ma stalking in inglese vuol dire inseguire...

ora fatemi capire... in italiano inseguimento e persecuzione hanno lo stesso significato?

 

Passo la palla!  :look:

Link to comment
Share on other sites

Mother Fucker

Sono assolutamente d'accordo con te.

Secondo me il problema è che negli ultimi anni c'è come una sorta di moda che denigra tutto ciò che è italiano,lingua compresa.

Link to comment
Share on other sites

Non potevi firmarti "Ricordatore"?

:look:

 

Comunque si chiamano "anglismii"

e quelli che citi non lo sono:

sono semplicemente dei "prestiti"

 

Il "mouse" sarà un anglismo

quando lo chiameremo "maus"

(o scriveremo "compiuter".)

 

Questi sono fenomeni ineliminabili di una lingua

e sono alla base della sua evoluzione.

Le lingue più forti penetrano in quelle più deboli

e creano così dei nuovi termini.

 

Prima di diventare "Italiano" il Latino

ha subito queste influenze varie volte.

Prima dal Greco (termini filosofici e medici come pancreas e fenomeno)

poi dall'Alto Tedesco (termini militari e politici come guerra e guardia),

poi ancora dall'Arabo (termini commerciali come tariffa o dogana),

successivamente dal Francese (termini gastronomici come burro o mangiare)

Oggi è il turno dell'Inglese (i termini informatici che hai già citato)

domani probabilmente ci saranno influenze cinesi...

:D

Link to comment
Share on other sites

Non potevi firmarti "Ricordatore"?

:D

 

Comunque si chiamano "anglismii"

e quelli che citi non lo sono:

sono semplicemente dei "prestiti"

 

Il "mouse" sarà un anglismo

quando lo chiameremo "maus"

(o scriveremo "compiuter".)

 

Questi sono fenomeni ineliminabili di una lingua

e sono alla base della sua evoluzione.

Le lingue più forti penetrano in quelle più deboli

e creano così dei nuovi termini.

 

Prima di diventare "Italiano" il Latino

ha subito queste influenze varie volte.

Prima dal Greco (termini filosofici e medici come pancreas e fenomeno)

poi dall'Alto Tedesco (termini militari e politici come guerra e guardia),

poi ancora dall'Arabo (termini commerciali come tariffa o dogana),

successivamente dal Francese (termini gastronomici come burro o mangiare)

Oggi è il turno dell'Inglese (i termini informatici che hai già citato)

domani probabilmente ci saranno influenze cinesi...

:D

Ho detto che passo la palla non che me la devi far esplodere!  :D

 

Ho tratto il termine da http://it.wikipedia.org/wiki/Inglesismo

Da quello che leggo prendere in prestito un termine inglese e farlo diventare di uso comune includendolo nel dizionario è un anglicismo o anglismo o inglesismo....

 

Se sabg-lio mi corriggerai!  :look: lo so... perché mi vuoi già bene  :D

Link to comment
Share on other sites

concordo con recorder... la mia spiegazione potrebbe essere: la lingua italiana ha un brutto suono?

se avessimo chiamato il mouse topolino, non avrebbe suonato meglio di mouse...

forse è semplicemente una questione di suono...

anche se ormai l'italia sta americanizzando tutto... dalle feste, ai nomi degli oggetti...

Link to comment
Share on other sites

HaNKy87PaNKY

Io trovo che sia una cosa assolutamente normale, e anzi trovo ridicole certe lingue come lo spagnolo che traducono TUTTO, o l'atteggiamento dell'intellettuale italiano scandalizzato. L'italiano non è una lingua né migliore né inferiore alle altre, i prestiti interlinguistici ci sono sempre stati.

 

Che ci vuole a dire DJ invece di pinchadiscos o mouse invece di ratòn? Letteralmente mouse significava solo topo ma ormai del topo non ha niente, e adesso mouse è non solo topo ma ha anche il significato di dispositivo di puntamento che vale quanto il vecchio topo.

 

L'Italia ultimamente ha sempre di più un eccessivo entusiasmo verso tutto ciò che proviene indiscriminatamente dall'estero, e la lingua riflette questa tendenza. A volte si esagera un po' (guarda questo look total black e un po' bohemien scelto appositamente dallo sposo per il taglio della wedding cake!), ma è un modo di fare proprio di chi pensa "faccia figo" o renda più credibili solo perché viene detto in un altra lingua - solitamente inglese (-> ma poi, chi parla in questo modo.. solitamente l'inglese lo pronuncia da cani).

A me ogni tanto viene difficile esprimere in italiano un concetto per cui dovrei usare un giro di parole logorroico mentre in inglese (che è l'unica lingua straniera che conosco a un livello avanzato) c'è la parola perfetta che calza a pennello..

 

Comunque to stalk non vuol dire "inseguire" ma avvicinarsi lentamente e senza farsi scoprire, e da qui ha poi assunto la valenza negativa di pedinare/perseguitare.

Link to comment
Share on other sites

Io trovo che sia una cosa assolutamente normale, e anzi trovo ridicole certe lingue come lo spagnolo che traducono TUTTO, o l'atteggiamento dell'intellettuale italiano scandalizzato. L'italiano non è una lingua né migliore né inferiore alle altre, i prestiti interlinguistici ci sono sempre stati.

 

Che ci vuole a dire DJ invece di pinchadiscos o mouse invece di ratòn? Letteralmente mouse significava solo topo ma ormai del topo non ha niente, e adesso mouse è non solo topo ma ha anche il significato di dispositivo di puntamento che vale quanto il vecchio topo.

 

L'Italia ultimamente ha sempre di più un eccessivo entusiasmo verso tutto ciò che proviene indiscriminatamente dall'estero, e la lingua riflette questa tendenza. A volte si esagera un po' (guarda questo look total black e un po' bohemien scelto appositamente dallo sposo per il taglio della wedding cake!), ma è un modo di fare proprio di chi pensa "faccia figo" o renda più credibili solo perché viene detto in un altra lingua - solitamente inglese (-> ma poi, chi parla in questo modo.. solitamente l'inglese lo pronuncia da cani).

A me ogni tanto viene difficile esprimere in italiano un concetto per cui dovrei usare un giro di parole logorroico mentre in inglese (che è l'unica lingua straniera che conosco a un livello avanzato) c'è la parola perfetta che calza a pennello..

 

Comunque to stalk non vuol dire "inseguire" ma avvicinarsi lentamente e senza farsi scoprire, e da qui ha poi assunto la valenza negativa di pedinare/perseguitare.

Non so, rispetto il tuo punto di vista, ma ragionando così è come se si volesse  tradurre in inglese la divina commedia, avrebbe lo stesso spessore e significato?

Penso proprio di no, per questo è importante non esagerare con i termini inglesi e credo che in tantissimi casi se ne potrebbe fare benissimo a meno.

Provate a seguire un telegiornale sulla tv Svizzera italiana, vi sorprendereste dall'uso dell'italiano così pulito da termini e metafore inutili.

Possibile che la Svizzera parli un italiano migliore dell'italia e che a Bolzano parlino un tedesco migliore di alcune zone della Germania e che.....  :look: fermatemi :D

Link to comment
Share on other sites

Il padre - insegnante britannico di Inglese - del mio primo ragazzo

quando gli parlavo dei prestiti dalla sua lingua alla nostra

mi disse in modo molto efficace:

"E' ovvio, avete perso la guerra e vi abbiamo conquistati".

 

I Romani - al loro posto, quando è stato possibile -

hanno addirittura estinto le lingue precedenti...

 

Nel vocabolario italiano troviamo il termine "gay"

e nel vocabolario inglese troviamo il termine "allegro"

Perché non li abbiamo tradotti? Significano cose diverse.

 

Mica pretenderete che gli Inglesi traducano "pianoforte"

con due aggettivi anglosassoni, vero?

O che chiamino gli "spaghetti" in inglese?

(come suonerebbe? "little strings"?)

 

Il mio è un invito al relax :look:

Se volete salvare la nostra lingua

potete cominciare a usare voi il termine topolino

o fare un colpo di stato come ha fatto Mussolini :D

Link to comment
Share on other sites

Recorder, non quotare il post immediatamente sopra al tuo, e in generale non quotare i post per intero.

 

Per non fare solo la mod bacchettona, aggiungo che sono d'accordo con Hanky e Almadel, e che più degli anglismi mi fa paura la progressiva incapacità della gente a usare il congiuntivo. Quella è una brutta perdita, altro che l'invasione inglese...

Link to comment
Share on other sites

HaNKy87PaNKY

Non so, rispetto il tuo punto di vista, ma ragionando così è come se si volesse  tradurre in inglese la divina commedia, avrebbe lo stesso spessore e significato?

 

Non capisco l'esempio! La maggior parte degli italiani pretende di vedere film doppiati, di leggere libri tradotti... Alice's adventures in Wonderland tradotto in italiano fa schifo, perde il 90% del valore che il libro ha in inglese, e lo stesso sarebbe per la Divina Commedia tradotta in un'altra lingua.. E anzi, io sono per la visione e la lettura delle opere in lingua originale ogni qual volta mi sia possibile.

Dato che mi sembrava di capire che si parla della lingua parlata, non penso che anche il parlante italiano che utilizza un linguaggio aulico o dantesco farebbe un insulto alla lingua italiana se si concedesse qualche inglesismo. I tempi sono cambiati rispetto al fascismo che traduceva rugby in giuoco della palla ovale!

Link to comment
Share on other sites

Non potevi firmarti "Ricordatore"?

:D

 

 

ragazzo perfidissimo  :look:

 

in quanto al mouse, propongo di chiamarlo "topa"

per quanto abbia ricordi assai sbiaditi

mi pare che ci assomiglia pure  :D

Link to comment
Share on other sites

Mother Fucker

ragazzo perfidissimo  :look:

 

in quanto al mouse, propongo di chiamarlo "topa"

per quanto abbia ricordi assai sbiaditi

mi pare che ci assomiglia pure  :D

C'è un link su facebook con una foto un pò sarcastica al riguardo. :D

Link to comment
Share on other sites

Ora Lum se la prenderà con te

perché hai scritto "che ci assomiglia".

 

A me invece fa schifo il "non avrebbe suonato meglio di mouse"

che ha usato Paolo qualche intervento* fa...

E' brutto per il mio gusto, ma non sbagliato.

* Stavo per scrivere "post"!  

 

Ah, la lingua è una guerra!

E - come in amore - tutto è permesso.

 

Sono gli errori che ci fanno evolvere:

gli scarafaggi sono uguali dal Giurassico.

 

Io - per esempio - correggo "a me mi" solo nei temi e non nel parlato

e do al congiuntivo italiano altri 50 anni di vita.

Link to comment
Share on other sites

Io - per esempio - correggo "a me mi" solo nei temi e non nel parlato

e do al congiuntivo italiano altri 50 anni di vita.

 

morte al congiuntivo!

che venga ucciso senza pietà!  :look:

Link to comment
Share on other sites

Ancora!?!?

Conrad65, non ne fai una giusta!

 

Avresti dovuto scrivere:

morte al congiuntivo!

che VIENE ucciso senza pietà!

 

So che vuol dire un'altra cosa,

ma devi essere coerente!

:look:

Link to comment
Share on other sites

Povero congiuntivo.

Sinceramente anche il condizionale non è visto di buon occhio dagli adolescenti, ma quello non può essere ucciso, no? No?

 

Comunque, a me gli inglesismi piacciono: postare, friendare...ma io uso addirittura i web-ismi (?) come lollare, e mi capita di sparare qualche 'OMG!' pronunciato oemmegì.

Non mi pare che questo sia una mancanza di rispetto alla nostra lingua, o un impoverimento, se serve negli scritti scrivo tutti i corrispettivi italiani del caso: l'importante è SAPERLI e non lasciarsi annegare nell'ignoranza. Nel parlato, però, ci si deve esprimere in modo più spontaneo e diretto, e spesso solo parole inglesi, come succede ad Hanky, possono descrivere un concetto che ho in testa.

 

Mah, forse sono di parte, la metà del tempo parlo in inglese con la mia ragazza, mi sembra di mancare di rispetto a quella lingua, piuttosto, ad usare astruse traduzioni!

Link to comment
Share on other sites

Ma guardiamo il lato positivo: se uno spagnolo dice "raton" non possiamo capire se parla di una periferica del pc o di un roditore (immaginiamo che ci dica che ha comprato un mouse); mentre noi almeno non abbiamo dubbi. Sembrerà una cavolata, ma credo sia positivo avere due nomi diversi per due cose diverse, non trovate?

Stessa cosa per un verbo come "postare": che altro dovremmo usare? "pubblicare", forse? Ma almeno, se io dico che ho postato qualcosa, si capisce subito che sto parlando di un forum o di un blog.

 

Ecco, io credo che questi prestiti all'inglese (e non solo) siano molto utili quando possiamo evitare doppi sensi.

A me dà solo fastidio, e molto, quando si usano parole straniere quando quelle italiane esistono. Per esempio, non so che reazione potrei avere di fronte a qualcuno che mi parlasse di "wedding cake" come nell'esempio di Hanky (al quale però contesto l'uso, nel detto esempio, della parola "bohemienne": francamente non saprei quale altra parola usare per esprimere lo stesso concetto).

Link to comment
Share on other sites

HaNKy87PaNKY

Quint, il tuo pensiero sul raton era quello che io tentavo di dire in maniera stramba e incomprensibile ahahah! Concordo pienamente.

 

Comunque, la mia frase-esempio si basa su TRAGEDIE verbali che sento spesso guardando dei programmi di sky trashissimi come uno intitolato "Ma come ti vesti?" e un altro sui wedding planners! L'esempio della wedding cake è particolarmente orripilante. Abbiamo "torta nuziale", usiamolo.

 

Per bohemien (maschile perché era riferito al look), io avrei usato sbarazzino?!

Link to comment
Share on other sites

no ma il concetto di welfare è un po' più complesso, caro flauto dolce, in italiano lo si intende più come come benessere sociale

Link to comment
Share on other sites

Comunque, la mia frase-esempio si basa su TRAGEDIE verbali che sento spesso guardando dei programmi di sky trashissimi come uno intitolato "Ma come ti vesti?" e un altro sui wedding planners! L'esempio della wedding cake è particolarmente orripilante. Abbiamo "torta nuziale", usiamolo.

 

Hanky, non mi toccare Enzo che è il mio mito  :look:

Quello è proprio il classico caso di anglismi usati completamente a sproposito e perché "fa figo" (del resto fa figo anche farsi organizzare il matrimonio perché ti pesa il culo...).

Però Enzo e Angelo sono talmente checche che li perdono XD

Link to comment
Share on other sites

Mi fa molto piacere che in questo forum si discuta e ognuno esponga il proprio punto di vista, sono queste le cose che arricchiscono non il denaro.

Ecco uno spunto, potremmo dividere i termini relativamente utili da quelli che fanno tendenza.  :look:

Ad esempio il termine cellulare ha più significati e telefonino è brutto...

Come mai nessuno lo chiama mobile phone?  :look:

Link to comment
Share on other sites

Perché la parola Vintage?

Per dire VECCHIO?

Ormai non si dice più che un capo è vecchio, che un mobile è vecchio.. si dice Vintage..

Mah

Link to comment
Share on other sites

eccone un altro

 

Outlet = Spaccio  ;)

 

In effetti spaccio è equivocabile, quindi meglio outlet per attirare persone che non adremmero mai in uno "spaccio" ad acquistare.  :look:

 

"Cara che bel vestitino... dove l'hai acquistato?"

"In un outlet che hanno aperto da poco."

"Ma è delizioso, quanto hai speso?"

"Uhm... poco."  :look:

 

Caspita anche questo

 

Shopping = Acquisti

Link to comment
Share on other sites

HaNKy87PaNKY

Lum io Enzo lo odiooooo! È insopportabile e bruttissimo :look:

 

Comunque vintage non vuol dire che vecchio (come potrebbe essere un signore di 98 anni), ma che è così vecchio da essere di moda :look:

 

Comunque mobile phone è una parola che ha tentato di entrare nella lingua italiana, ma a causa dei milioni di italiani che non lo pronunciano MOBAIL ma MOBILE (come una cassapanca), ha creato molti fraintendimenti finora.

 

...E se l'outlet ha diversi negozi che vendono vestiti della collezione passata o fallati a un prezzo inferiore, lo spaccio mi sembra che non faccia lo stesso ma anzi venda generi alimentari...

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...