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Esisterà una scuola di comportamento e dizione per gli effeminati?


recorder

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Salve a tutti, riferendomi al titolo in oggetto non vorrei far pensare che gli effeminati debbano per forza cambiare il loro modo di essere, ma per coloro che lo sentono come un problema potrebbe ritornare utile sapere a chi rivolgersi.

Ad esempio ci sono alcuni attori etero (o comunque dichiarati tali) che hanno dovuto interpretare una parte omosessuale.

Non ultimo il film "colpo di fulmine" con Jim Carey e McGregor (quest'ultimo da Obi Wan Kenobi a gay ce ne vuole)

Per carità un po' carnevalata, ma ormai l'idea del gay è quella che propongono in tv / cinema e noi dobbiamo subire senza replicare.

 

Non parlo di snaturare quello che si è, ma di migliorare e attenuare certe eccedenze (chiamiamole così).

Ad esempio sforzarsi di non gesticolare quando si parla come se si fosse un non udente.  ;)

Questo è quanto...

 

:P

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Non so, messa giù così mi sembra l'idea di un campo di addestramento per pseudo-machi sul tipo del film "Noi uomini duri", con l'Alessandra Mussolini addestratrice del tipo:

"ehy tu checca, smettila di sculettare! E tu, a posto quel mignolo quando sollevi la tazzina del thè!"

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Esiste già!

E' l'Accademia d'Arte Drammatica!

 

"Imparare a recitare" non ci rende più maschi,

ci rende checche capaci di recitare.

 

Credo che il mondo sia pieno di tipi maschili

che - dismessi questi panni -

cantano Madonna in bagno.

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Ragazzi siete troppo divertenti  ;)

In realtà non volevo intendere che tutti sentono la necessità di cambiare la propria mimica, mi riferivo a quei pochi che percepiscono forte il problema e magari non hanno il coraggio di chiedere.

:P

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Non so, messa giù così mi sembra l'idea di un campo di addestramento per pseudo-machi sul tipo del film "Noi uomini duri", con l'Alessandra Mussolini addestratrice del tipo:

"ehy tu checca, smettila di sculettare! E tu, a posto quel mignolo quando sollevi la tazzina del thè!"

Sto morendo  :muro:

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Non so, messa giù così mi sembra l'idea di un campo di addestramento per pseudo-machi sul tipo del film "Noi uomini duri", con l'Alessandra Mussolini addestratrice del tipo:

"ehy tu checca, smettila di sculettare! E tu, a posto quel mignolo quando sollevi la tazzina del thè!"

Sto morendo  :muro:

 

Come nel film "In e Out" --- che deliziose tendine ---  :muro:

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cambiapelle

Se esistesse anche una scuola per evitare che gli etero si palpino il pacco ogni 6 secondi tanto per controllare che sia tutto a posto ed evitino di raccontare la spendida trombata della notte scorsa per nascondere una squallida serata davanti ad un porno allora datemi l indirizzò per i miei amici

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  • 3 weeks later...

E' da un po' che ho preso la brutta abitudine di usare il mignolo per indicare anzichè l'indice, secondo voi è grave? u.u

 

Tornando seri, perchè mai sminuire il proprio comportamento? E' chi non lo capisce che ha un problema e poi un po' invidio chi si comporta sempre come è in realtà in tutte le situazioni dato che il mio comportamento serioso poi mi porta a situazioni di imbarazzo con le persone che non mi conoscono e sono una persona piuttosto timida.

 

Tornando scemi...

 

Can we get together..?

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Guest JackSkellington

Mah io devo dire che a volte mi accorgo se gesticolo troppo e do di matto come una pazza isterica e cerco di limitarmi, ma solo davanti ai miei "amici" (più che altro conoscenti) omofobi, del resto vivo i miei gesti in pace con me stesso e se a qualcuno non sta bene che vada a fare bungee jumping senza elastico

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Io delle volte gesticolo e faccio cose per far capire a chi sto parlando che sono gay, nn è che posso urlare "amore mio sono gay se ti interesso nn devi fare altro che dirmelo"  :ok:

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io avevo il problema opposto

ero troppo maschile  :ok:

 

poi sono andato a questa scuola

 

adesso va molto meglio  :ok:

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A proposito di dire e fare...

 

Secondo voi essere gay in modo aperto diretto e sicuro di sè, in poche parole dirlo

direttamente se interessa farlo sapere ( invece di farlo intendere perchè non si ha il

coraggio di dirlo ) non aiuterebbe anche il fenomeno inverso?

 

Se io per comportarmi in un certo modo devo recitare ( ovvero pensare, sentire, come

se fossi un personaggio da interpretare ) rischio la "schizofrenia".

E' ciò da cui storicamente veniamo: la doppia vita

 

Ma chi recita un personaggio, controlla veramente se stesso?

Direi proprio di no, altrimenti non dovrebbe interpretare una

persona diversa da sè, fingere di essere un altro.

 

Invece se io sono sicuro di me stesso in quanto gay

se la mia gayezza è qualcosa che risponde alla mia volontà

e non un istinto che assumo "esserci" come involontario, forse è

la volta che riesco, sia ad agirlo, che a non agirlo.

 

O meglio ad agirlo nel modo che mi è più congeniale

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Non parlo di snaturare quello che si è, ma di migliorare e attenuare certe eccedenze (chiamiamole così).

Ad esempio sforzarsi di non gesticolare quando si parla come se si fosse un non udente.  

Questo è quanto...

Suppongo che la tua concezione di "miglioramento" consista nell'adesione ad uno stereotipo maschile.

 

Ed è paradossale, perché la lezione che si dovrebbe imparare quando noi stessi non aderiamo totalmente agli schemi sociali (ad esempio essendo omosessuali, o bisessuali, o con una diversa identità di genere) consiste proprio nel rispettare ed accettare l'unicità di ognuno di noi.

 

Le sfumature che ritieni debbano essere "migliorate" sono semplicemente caratteristiche della personalità di chi le presenta, che non sono state represse e che permettono all'individuo di esprimersi pienamente.

 

"Migliorandosi", un effemminato finirebbe in realtà per peggiorare la qualità della sua vita, perché reprimerebbe l'espressione della sua identità a favore di un canone sociale, provando infine un forte senso di insoddisfazione... ed il tutto per soddisfare l'irritazione di chi non è in grado di rispettare una libertà personale altrui che non danneggia in alcun modo chi gli è intorno.

 

Per carità un po' carnevalata, ma ormai l'idea del gay è quella che propongono in tv / cinema e noi dobbiamo subire senza replicare.

In realtà sentendoti offeso dalla visione stereotipata dell'omosessualità, vorresti - proprio come chi la schernisce a favore di un modello eterosessuale - discriminare chi presenta un carattere effemminato che fa parte della sua natura e, ripeto, è una sua insindacabile libertà personale di cui non deve vergognarsi. Trovo davvero deplorevole questo desiderio di normalizzazione persino in chi non è normalizzato di suo nel modello sociale attualmente vigente (basato su valori che chiaramente non contemplano tutte le realtà esistenti e non rispettano le libertà personali).

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Non vorrei essere troppo critico, ma l'autore del topic ha semplicemente chiesto un'info per coloro che desiderano attenuare il loro atteggiamento, non ha certo espresso un giudizio di valore su chi denota comportamenti marcatamente effeminati...

 

Io sono per il "ognuno faccia quel che gli pare, nel pieno rispetto dell'individuo". Se tizio non si sente a suo agio, non perchè giudicato dagli altri, ma per se stesso, non vedo perchè non possa decidere di esplorare una soluzione di questo tipo.

 

P.S. Io non ho atteggiamenti effeminati, ma qualora li avessi non ci vedrei nulla di strano.

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Non vorrei essere troppo critico, ma l'autore del topic ha semplicemente chiesto un'info per coloro che desiderano attenuare il loro atteggiamento, non ha certo espresso un giudizio di valore su chi denota comportamenti marcatamente effeminati...

Invece Recorder appariva chiaramente irritato da questi atteggiamenti: le chiama 'eccedenze', dice che gli tocca subire la visione stereotipata (e quindi effemminata) del gay, e lo conferma piuttosto esplicitamente in questa frase, in cui mette persino la faccina 'nono, non si fa':

Ad esempio sforzarsi di non gesticolare quando si parla come se si fosse un non udente.  nono.gif

 

 

Io sono per il "ognuno faccia quel che gli pare, nel pieno rispetto dell'individuo". Se tizio non si sente a suo agio, non perché giudicato dagli altri, ma per se stesso, non vedo perché non possa decidere di esplorare una soluzione di questo tipo.

Se una persona ha spontaneamente questi atteggiamenti, vuol dire che fanno parte della sua natura. Se non si sente a proprio agio è quindi esclusivamente per le pressioni sociali. Reprimere questi atteggiamenti migliorerebbe la sua integrazione ma infine lo porterebbe a vivere uno stress crescente dovuto al poter essere se stesso solo in ambiente privato. La trovo quindi in ogni caso una strada dannosa per chi la segue, e che oltretutto privilegia e la dà vinta all'intolleranza. In sostanza, reputo importante che la propria natura - quando non calpesca la libertà altrui - non venga considerata inopportuna e da modificare per i canoni sociali... pertanto ogni qualvolta si suggerisce questa strada, dirò la mia in proposito.

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