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Mamma si separa da mamma: e i figli?


Isher

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Trovo la notizia brutta e la mia reazione è di netta ripulsa.

 

Maria e Francesca si mettono insieme nel 1993. Attraverso la fecondazione artificiale mettono al mondo due figli:

una bimba che ha oggi 11 anni e un bambino che ne ha 9.

 

Dopo aver fatto la Rivoluzione, una delle due ripiega sulla più povera e triste Restaurazione.

 

Maria si separa dalla compagna nel 2004, 5 anni dopo la nascita dalla prima figlia, 3 anni dopo la nascita del secondo.

Continua a vedere i figli e contribuisce con un assegno al loro mantenimento.

Poi ricorre al tribunale perché da un lato l'assegno di mantenimento viene rifiutato da Francesca (che è la madre

biologica), dall'altro riesce a vedere sempre meno i figli.

 

Ora il tribunale ha riconosciuto alla coppia la dignità di una struttura genitoriale ma non ha ritenuto di dover stabilire

che Maria abbia il diritto di avere l'affido congiunto dei figli (che lei chiedeva) né di vederli sulla base di una sanzione

del tribunale (il che non significa che non potrà vederli se si mette d'accordo con la sua ex).

 

«Voglio che sappiano che non li ho mai abbandonati!» - dice Maria che però è uscita di casa quando i due ragazzini

erano piccolissimi.

 

Ora io non mi separerei dal mio compagno con due ragazzini di 3 e 5 anni.

E' qualcosa che proprio mi sento di escludere. Se poi lo facessi, non accamperei diritti.

Anche perché sentirei l'enorme peso (in positivo) di ciò che ho fatto e creato, e non lo svenderei così; senza parlare

del dovere verso due ragazzini davvero piccolissimi, troppo piccoli per dover subire gli effetti di una separazione.

Mi pare la peggiore imitazione delle peggiori coppie eterosessuali.

 

Dite la vostra.

 

http://www.notiziegay.com/?p=42542

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Be', ci sono coppie che restano insieme nelle crisi più nere se hanno figli, altre che non lo fanno. Ovviamente quelle che fanno un po' caso mediatico, in caso la coppia sia omosessuale, sono le seconde.

Non mi sento di condannarle solo perché hanno una determinata mentalità sulla coppia (pur non essendo la MIA mentalità, assolutamente), è un fatto triste ma dovrebbe essere accettato come è accettato il divorzio eterosessuale.

 

Queste cose succedono e il genitore in svantaggio legale (padre in coppia etero, madre/padre non biologica/o) deve essere tutelato nel suo rapporto con i figli che deve per quanto possibile mantenere una sua continuità. Stiamo parlando anche di diritti dei BAMBINI qui. Non c'è una buona ragione per cui gli debba venire a mancare un genitore. Mentre ci sono molte buone ragioni per cui una coppia può sciogliersi.

 

Parlando a livello personale comunque, neanch'io lo farei mai. Proprio noi che abbiamo la scelta spesso negata agli eterosessuali dal caso o dalle pressioni sociali, dovremmo essere sicuri al mille per mille di essere compatibili per la vita col partner, prima di mettere al mondo dei bambini.

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Figurati Isher..io alla lettura di questa notizia ho avuto una reazione del tutto opposta alla

tua.

 

Del tipo: io non avrei mai approfittato del fatto che non esiste una legge sulla coppia

gay per escludere il mio ex dalla vita dei nostri figli.

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Prima emozione: rabbia. Primo pensiero...in questo paese in cui si parla tanto di famiglia e diritti dei minori...chi sta garantendo qualcosa a questi due bambini???? Mi fa arrabbiare! Hanno perso una delle due figure principali di riferimento...è un danno psicologico fortissimo. A parte la madre biologica(che mi fa arrabbiare moltissimo) che sta facendo un torto ENORME ai suoi figli in primis e alla donna con cui ha condiviso cosi tanto, dove è lo Stato italiano nella tutela di questi bambini??? Sono cittadini di serie B. Sono figli di serie B. Lo Stato deve avere leggi per tutelare i più deboli e in questo caso sono i due minori (e la madre non biologica) . La madre biologica sta sbagliando, ma la gente perde il senno di fronte a rotture sentimentali e chissà che altro - non lo giustifico, ma succede molto spesso - è per questo che ci dovrebbe essere un giudice che difenda i diritti di tutte le parti in causa, in particolare i due figli.

 

Detto questo, la situazione in Italia è questo....quindi le due donne lo sapevano, lo sanno ....per cui la mia rabbia e la tristezza cresce....come Hinzelmann anche io ho pensato che  non avrei mai approfittato del fatto che non esiste una legge sulla coppie omosessuali  per escludere la mia ex dalla vita dei nostri figli. I rapporti possono finire e noi non conosciamo queste due donne ne che cosa c'è dietro...ma i due figli vanno rispettati fino in fondo, privarli di una figura genitoriale è un danno fortissimo....e poi la ex ...che dolore le sta dando...

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non importa che se n'è andata di casa quando i due figli erano piccolissimi... alla fine della fiera sono sempre figli suoi. Può finire l'amore che provava per la compagna ma dubito che si possa smettere di amare un figlio, le due cose mica sono collegate solo perché hanno geni in comune con la madre biologica... non so se mi spiego...

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non ho detto che se ne è andata perché non li ami, tant'è vero che li vuole vedere di più.

 

le circostanze non le sappiamo ben, è solo una notizia; non mi piace il fatto che li abbia abbandonati tutti e 3

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Però per quanto ne sappiamo potrebbe essere stata la madre biologica a chiederle di abbandonare la casa, quei bambini hanno il diritto di vedere l'altro genitore,

per quanto riguarda la scelta di separarsi, beh certo vista l'età dei bambini è una scelta triste ma se sono arrivate a quel punto forse non avevano altra scelta,

io sono cresciuto con un padre e una madre uniti dal senso del dovere più che dall'affetto (l'amore figurati) e spesso ho pensato che sarebbe stato meglio se si fossero separati (e lo penso da quando ero decenne, anche prima)

 

Non ho capito se la madre biologica non vuole far vedere i figli all'altra madre o se lo scandalo della notizia è dovuto al fatto che il tribunale riconosce alla coppia la dignità di una famiglia ma allo stesso tempo non riconosce i diritti/doveri della mamma. Che incoerenza :roll:

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E se per caso la madre biologica avesse dei buoni motivi per aver smesso gli incontri tra i bambini e la ex compagna?

Se non fosse 'cattiva ingiusta etc etc, ma avesse solo salvaguardato i bambini da una persona che si è rivelata non idonea ad assumere un ruolo genitoriale e quindi valutata la situazione, il tribunale ha ritenuto giusto PER I MINORI non far più frequentare  questa persona, avvallando così la decisone della madre di interrompere gli incontri per il bene dei figli, presa SOLO ed UNICAMENTE per proteggere i propri bimbi?

Perchè siete tutti cosi pronti a giudicare la madre quando un tribunale serve solo ed unicamente a TUTELARE I MINORE e quindi ha sentenziato dopo attenta VALUTAZIONE DI COSA FOSSE GIUSTO PER I MINORI e dopo aver valutato le persone in causa.

Provate a guardare quella donna solo come  una madre che  forse ha solo fatto (giustamente) il proprio dovere di madre alla quale il tribunale ha dato ragione.

Purtoppo capita anche nelle coppie normali che un genitore non sia idoneo al proprio ruolo ( per  la valutazione della persona in sè) non del fatto che sia eterosessuale o omosessuale.

Non cadete in facili tranelli.

IL PUNTO FONDAMENTALE SONO QUEI DUE BAMBINI E IL LORO BENESSERE e forse la madre ha fatto del suo meglio

Gege

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Anche la mia reazione è stata del tipo di Hinzelmann e Sweet.

 

@gege

La linea di pensiero maggioritaria del tribunale dei minori è che mantenere un rapporto con entrambi i genitori è più importante dell'idoneità delle figure genitoriali. Ci sono fior fior di casi di bambini affidati ad entrambi i genitori nonostante il fatto che uno di essi si sia dimostrato non idoneo. Quindi non accetto questa spiegazione, anche se fosse vera, cosa di cui peraltro dubito.

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E se per caso la madre biologica avesse dei buoni motivi per aver smesso gli incontri tra i bambini e la ex compagna?

Se non fosse 'cattiva ingiusta etc etc, ma avesse solo salvaguardato i bambini da una persona che si è rivelata non idonea ad assumere un ruolo genitoriale e quindi valutata la situazione, il tribunale ha ritenuto giusto PER I MINORI non far più frequentare  questa persona, avvallando così la decisone della madre di interrompere gli incontri per il bene dei figli, presa SOLO ed UNICAMENTE per proteggere i propri bimbi?

Perchè siete tutti cosi pronti a giudicare la madre quando un tribunale serve solo ed unicamente a TUTELARE I MINORE e quindi ha sentenziato dopo attenta VALUTAZIONE DI COSA FOSSE GIUSTO PER I MINORI e dopo aver valutato le persone in causa.

Ma che sei imparentato/a con la madre biologica?? Mi sembra una presa di posizione molto drastica questa. Se e' vero che al tribunale importa solo della tutela di quei minori, ti ricordo che il tribunale e' fatto di persone, e che queste potrebbero anche essere omofobe. Tutto questo per dire, che magari non e' la madre non-biologica a non essere idonea, ma loro a presumere che UNA figura femminile di riferimento e' meglio che due, perche' se ce ne fosse una seconda di figura di riferimento, dovrebbe essere maschile. Certo che sulla carta giudizi e giurati sono sempre super partes; ma sappiamo che non e' cosi' e che e' facile farsi influenzare dai propri giudizi e pregiudizi personali.

 

Ziguli': non prendiamo d'aceto per favore, il mio post si intendeva come risposta a Isher, non a te.

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Quello che a me ha colpito è come si possa fare una cosa così straordinariamente innovativa, davvero rivoluzionaria, e

poi distruggerla per le solite banali ragioni (mi sono innamorata di un'altra, non ci capivamo più, o quale che sia la ragione

per la quale Maria se n'è andata da casa). Questo per me è il punto essenziale di questa vicenda, che altrimenti sarebbe

fin troppo risaputa.

 

A questo si aggiunge il biasimo per Maria per essersene andata di casa quando i due bambini erano ancora piccolissimi:

abbandonarli a quell'età è da sconsiderati.

 

non importa che se n'è andata di casa quando i due figli erano piccolissimi... alla fine della fiera sono sempre figli suoi.

Può finire l'amore che provava per la compagna ma dubito che si possa smettere di amare un figlio

 

Invece importa molto, Sweet. Per me amare significa dimostrare nei fatti che ami. E se abbandoni a quell'età dimostri

che non ami. I figli non sono un possesso da rivendicare.

 

Naturalmente i figli hanno il diritto di vedere entrambe le genitrici, ovvio.

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Ziguli': non prendiamo d'aceto per favore, il mio post si intendeva come risposta a Isher, non a te.

OT

La risposta Sembrava riferita a me perché hai scritto subito dopo il mio post, se ti riferivi a Isher potevi mettere la citazione.

Ti ho solo risposto e spiegato il mio pensiero. Non so ora chi sta dando di aceto...

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Isher, io mi limito alla notizia così come l'hai riportata tu:

 

Maria si separa dalla compagna nel 2004, 5 anni dopo la nascita dalla prima figlia, 3 anni dopo la nascita del secondo.

Continua a vedere i figli e contribuisce con un assegno al loro mantenimento.

 

Non vedo come si possa parlare di abbandono. Continua a vedere i figli e li sostiene economicamente. Non stiamo parlando di una donna che sparisce per 5 anni senza far sapere nulla di sé. Fossero tutti come questa donna i partner che separano. Da ricordare che non era nemmeno tenuta giuridicamente a farlo, visto che non è riconosciuta dalla legge né come genitore né come moglie. Molte coppie eterosessuali per raggiungere questi risultati devono attraversari anni di litigi e di processo.

 

Mi fa poi abbastanza senso che si voglia mischiare la questione personale con quella ideologica. Sarà anche una delle poche famiglie arcobaleno in Italia, ma se hanno creduto di doversi lasciare avranno avuto i loro motivi. Chiamare "banali" queste motivazioni personali, senza neanche conoscerle peraltro, solo perché hanno rovinato il nostro schema di famiglia gay ideale non mi pare corretto.

 

La separazione di per sé sarà inizialmente difficile per i bambini, ma è una cosa che si supera. Il vero problema non è la separazione (per me se una coppia non funziona più fa solo bene a dividersi), il vero problema è quando i genitori smettono di fare i genitori, anche se separati. E qui c'è una delle madri che vuole impedire all'altra di svolgere questo ruolo, approfittando di un vuoto legislativo. Ma lei non ha motivazioni banali scommetto...

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Loup-garou,

 

se per te un assegno mensile e qualche visita alla settimana equivalgono a curarsi dei figli di 3 e 5 anni abbiamo un'idea

di genitorialità completamente diversa.

 

Tu dici che i problemi i bimbi li superano...Va bene, tutto si supera, a parte la morte, ma ciò non toglie che hanno ricevuto

un trauma affettivo molto grave.

 

Per me andarsene di casa lasciando la coniuge di fronte alle immense responsabilità di gestire una famiglia per di più arcobaleno,

quindi sicuramente con molti problemi in più da affrontare, è un abbandono dei figli: affettivo, delle cure e dei problemi di ogni giorno,

delle responsabilità, delle fatiche; ed è anche un comportamento deludente nei confronti della famiglia creata pochi anni prima.

Questo è il mio sentire, a voi ho chiesto di dire la vostra.

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Quindi immagino che anche il genitore che lavora tutto il giorno non si curi dei figli. Dopotutto, a parte qualche ora a cena, i figli li vede nel weekend proprio come il genitore separato.

 

Quello che volevo dire io invece è proprio che non considero la separazione un trauma affettivo molto grave, di per sé. Può diventarlo in presenza di forti conflittualità o dell'improvvisa assenza di un genitore. Per il resto, ormai la maggior parte dei ragazzi sono figli di genitori separati, quindi non esiste più disagio sociale. E il fatto che i genitori non si amino più non implica che i genitori non amino più il figlio, l'importante è che lo sappiano trasmettere.

 

Certo che una famiglia che rimane unita sarà molto migliore, ma bisogna anche scontrarsi con la realtà. Per me, è meglio che i genitori si separino piuttosto che una situazione in cui non si sopportano più oppure dove il vivere sotto lo stesso tetto provoca conflittualità.

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Quindi immagino che anche il genitore che lavora tutto il giorno non si curi dei figli. Dopotutto, a parte qualche ora a cena, i figli li vede nel weekend proprio come il genitore separato.

bhè quello che tu riduci ai minimi termini, io lo valuto molto di più. Solo il fatto che il genitore dopo aver fatto il suo lavoro, torni a casa per stare anche solo due ore per la cena o per svagarsi o per vedere la tv assieme è tantissimo. Dai sicurezza e protezione, ovvero sei presente, ascolti i loro problemi, ascolti cosa hanno fatto all'asilo, scuola. Poi c'è anche il weekend per poterseli godere pienamente.

 

Certo che una famiglia che rimane unita sarà molto migliore, ma bisogna anche scontrarsi con la realtà. Per me, è meglio che i genitori si separino piuttosto che una situazione in cui non si sopportano più oppure dove il vivere sotto lo stesso tetto provoca conflittualità.

I genitori è meglio che si separino quando c'è una certa conflittualità, certamente, ma per me è meglio se lo fanno dopo che i figli abbiano raggiunto una certa età e non di certo 3-5 anni

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Cara Sel, come fai a dire che non conosci queste due donne ela loro storia e poi  dici che la madre ti fa arrabbiare moltissimo e che fa un torto enorme ai suoi figli.( se la motivazione fosse la reale preoccupazione della madre per una relazione insana? Questa madre non starebbe facendo il proprio dovere di madre?)

credo che l tribunale abbia preso decisioni su elementi concreti, se però dobbiamo pertire dal pregiudizio i giudici etc. siano omofobi beh allora non andiamo da nessuna parte.

ti ricordo che proprio questi giudici "omofobi" hanno affermato e riconosciuto che la madre LESBICA è una buona madre e ha cresciuto adeguatamente i bambini. quindi?? sono omofobi quando ci troviamo in disaccordo con loro? credo che per i diritti dei gay si debba iniziare a pensare che se una decisione viene presa,come in questo caso a discapito di una persona, non si debba andare all'attacco nascondendosi dietro l'affermazione che se è stato deciso così sia per discriminazione, ma partendo dal presupposto che come tutte le persone anche una lesbica può essere ritenuta incapace o inadeguata. perchè i gay non sono tutti santi o perfetti, e se viene presa una decisione così non è dettata da omofobia ma da un'attenta valutazione della persona.

non credo che la madre sia impazzita davanti a una rottura relazione sentimentale o quant'altro,

e ti ricordo che se un genitore non si comporta da 'buon genitore può perdere la potestà genitoriale e altrettanto rischia di perderla se lascia i propri figli in situazioni 'pericolose' che possano interferire con una sana e serena crescita. e spero che in situazioni tali ci sia sempre qualcuno che tuteli i bambini da adulti inadeguati siano essi etero o gay, perchè non può essere l'orientamento sessuale la discriminante per decidere se uno è buono o cattivo genitore.e non lo è stato in questo caso. però se ti sembra corretto possiamo dire che indipendentemente dal proprio comportamento verso i minori i genitori omosessuali debbano essere intoccabili!

mi dispiace ma non sono d'accordo

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gege, io conoscevo entrambe le donne di quella coppia.

a me risulta che Maria andò via da casa quando già da mesi la relazione con la ex era finita, poiché quest'ultima ne aveva iniziata un'altra.

Maria era restata in casa per restare accanto ai bambini, ma dopo un po' di mesi non ce la fece più (è comprensibile vero gege?). da lì iniziarono due anni di gestione da genitori separati, con i bambini che frequentavano maria a giorni alterni. fino a quando la ex le impose un diradarsi degli incontri fino alla fine definitiva, nel 2006. io credo che quando la fine relazione tra due adulti mette fine anche a quella tra uno dei due genitori e i figli c'è qualcosa che non torna. e il fatto che la causa sia andata avanti (poteva nemmeno essere aperta) sia già dimostrazione che la versione della madre biologica - l'inadeguatezza e l'inaffidabilità della co-mamma (dopo dieci anni di relazione e importanti decisioni prese insieme) non siano state assunte dal Tribunale dei Minori. è stata infatti riconosciuta la PAS, la sindrome di alienazione genitoriale.

spero di aver contribuito a dare nuovi spunti di riflessione...

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Personalmente tutto questo influsso di gente che dice di conoscere le due persone in questione non mi sconfinfera troppo, specialmente perché sono entrambe persone iscritte apposta per questo.

 

Rendiamoci conto che chiunque può iscriversi e dire che conosce il papa e la regina Elisabetta, e regoliamoci di conseguenza.

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ok, credo di dovervi delle scuse. sweet ha ragione.

premesso che potete crederci o no, sono la co-mamma di cui state dibattendo e ho fatto una cosa stupida intervenendo (sotto mentite spoglie) - ho trovato in google il link alla discussione -: me ne sono subito pentita ma non sono riuscita a cancellare il post.

vi assicuro che leggere teorie di sconosciuti su quel che è la propria vita non è affatto gradevole. e non ho resistito, specie dopo gli interventi di "gege" (che forse tanto sconosciuta non è...). ad ogni modo, lezione imparata - buona continuazione.

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Noi ovviamente preferiamo pensare che siate entrambe due collossali Fake :ok:

 

Comunque e sia detto in generale, io trovo orrenda questa pratica legale

di sottoporre i figli a Consulenze tecniche e pur essendo io gay, in un caso

in cui l'esito legale - piaccia o non piaccia - non poteva che essere uno, io

fossi stato il giudice non avrei ammesso nessuna consulenza.

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vi assicuro che leggere teorie di sconosciuti su quel che è la propria vita non è affatto gradevole.

Qualsiasi notizia di cronaca parla, alla fine, di persone realmente esistenti. Se dovessimo trattenere le nostre opinioni per non ferire i sentimenti delle persone coinvolte, non ci sarebbero praticamente più post nella sezione News e Attualità. Diciamo anche che le persone in questione vengono a sapere nello 0,01% dei casi di essere protagoniste di discussioni virtuali.

Io per vari motivi sono stata menzionata su giornali, riviste e in televisione; nessuno ne ha parlato, che io sappia, ma se fose successo penso che lo avrei trovato naturale.

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Comunque e sia detto in generale, io trovo orrenda questa pratica legale

di sottoporre i figli a Consulenze tecniche e pur essendo io gay, in un caso

in cui l'esito legale - piaccia o non piaccia - non poteva che essere uno, io

fossi stato il giudice non avrei ammesso nessuna consulenza.

 

Quoto.

E per fortuna esiste ancora la libertà di pensiero e opinione.

Poveri quei bambini. Rivoltati fino ai visceri.

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