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La paura della distanza


Mary_s

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é possibile conciliare una vita soddisfacente e una relazione a distanza?

 

Non è una novità, certo non una prerogativa della componente omosessuale, ma è un dilemma che da tempo mi fa riflettere.

Con l'esperienza mi è parso di comprendere che i pareri sono due, e due sono in genere le categorie che se ne fanno portavoce.

Chi sostiene la tesi "l'amore supera le distanze" normalmente è alla prima esperienza/relazione, al caso limite nessuna; coloro che sostengono "no,non credo sia soddisfacente, non riuscirei a esser fedele, è solo autodistruttiva" per la maggior parte son persone con passate esperienze di questo genere alle spalle.

 

Questo conduce a pensare per logica che una relazione a distanza sia dolorosa....e mi chiedo quanto sia giusto coinvolgere qualcuno nella piena consapevolazza di farsi del male...

 

Ma questa paura sarà paura d'amare?

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rientro nella prima categoria...

 

inoltre io vivo l'amore in maniera un po distaccata... quindi ciò mi ha permesso di vivere abbastanza serenamente la distanza...

 

anche se che si vuole i periodi di crisi ci sono sempre... che sembra di non farcela per la mncanza... ma tutto sta nel sapersi regolare e dosare... ahimè la distanza filtra il rapporto!!!

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Personlmente credo che la capacità di vivere una relazione a distanza dipenda da persona a persona. Conosco delle coppie che stanno insieme da anni nonostante la distanza ( Como-Genova ; Milano-Torino). E' anche vero che distanze come queste, con un po' di organizzazione, permettono di vedersi anche abbastanza spesso...

Io ho avuto una sola relazione a distanza, lui era di napoli, è durata qualche mese e ci siamo lasciati proprio per la troppa distanza.

Dato che credo ci voglia un certo grado di maturità, per sostenere relazioni come queste, io non ero di certo pronto ( avevo 15 anni XD ).

Comunque continuo apensare che l'amore possa superare tutte le barriere, quindi, se ricapiterà una situazione del genere, non la eviterò facendo paragoni col passato, cosa che solitamente le persone si trovano a fare.

 

Precisazione: le ultime due righe sono riferit ad una tua attuale posizione?

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Secondo me una relazione a distanza ravvicinata, quelle ad esempio ipotizzate da Alexander, non nuoce molto

a un rapporto e un pochino gli può giovare anche. Certo qualcosa toglie, almeno in teoria, ma non moltissimo,

e quindi, se c'è convinzione nello stare insieme, una relazione del genere la vedo forte.

 

Diverso è il discorso su distanze lunghe e molto lunghe perché, a seconda dell'età delle persone, subentrano

problemi, dal denaro (necessario per continui viaggi) a un minimo di stanchezza

(intendo proprio fisica nel farsi continue smandruppate in treno, aereo o macchina). Però se c'è la possibilità

economica di spostarsi, e questo problema quindi non si pone, anche una relazione del genere è possibile,

e non si può nemmeno escludere che in prospettiva uno dei due non possa trasferirsi nella città dell'altro.

Di sicuro, se ci fosse amore, non rinuncerei a un rapporto del genere per un problema che comunque si può

affrontare, anche se con dei costi (vedersi meno, vedersi più raramente).

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Da quanto ho visto, ci sono relazioni a distanza che funzionano. Di solito un buon presupposto perché vadano bene è che la storia non sia iniziata già a distanza, ma lo sia diventata solo dopo essersi stabilizzata per un po' nella quotidianità. La mia infatti è fallita  :love:

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Precisazione: le ultime due righe sono riferit ad una tua attuale posizione?

Concordo con te,varia da persona a persona, da carattere a carattere direi...comunque no,non è una mia attuale posizione,anche se ho vissuto un'intensa storia d'amore a (grande) distanza...

Secondo me una relazione a distanza ravvicinata, quelle ad esempio ipotizzate da Alexander, non nuoce molto

a un rapporto e un pochino gli può giovare anche. Certo qualcosa toglie, almeno in teoria, ma non moltissimo,

e quindi, se c'è convinzione nello stare insieme, una relazione del genere la vedo forte.

 

Diverso è il discorso su distanze lunghe e molto lunghe perché, a seconda dell'età delle persone, subentrano

problemi, dal denaro (necessario per continui viaggi) a un minimo di stanchezza

(intendo proprio fisica nel farsi continue smandruppate in treno, aereo o macchina). Però se c'è la possibilità

economica di spostarsi, e questo problema quindi non si pone, anche una relazione del genere è possibile,

e non si può nemmeno escludere che in prospettiva uno dei due non possa trasferirsi nella città dell'altro.

Di sicuro, se ci fosse amore, non rinuncerei a un rapporto del genere per un problema che comunque si può

affrontare, anche se con dei costi (vedersi meno, vedersi più raramente).

Isher hai preso una parte del problema: l'impossibilità fisica di star insieme...certo, distanze brevi è facile, l'età i mezzi fanno il resto...ma con le distanze lunghe, con i lunghi viaggi in treno,in aereo...tutto questo credo logori, non solo il rapporto,anche i protagonisti...

Dici "se fosse amore"...il punto è: quando non ci sono tempi e mezzi è giusto andare avanti (o iniziare)?...anche nel caso fosse amore?

i problemi si possono affrontare,ma rimane un gran vuoto,o per meglio dire, si crea colpevolmente un gran vuoto...

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Mary, ti assicuro che non sottovaluto i problemi. Credo che in ultima analisi la decisione

dipenda dalle aspettative, immaginarie e reali, (tutte e due), che uno possa avere. Se hai 30 anni

e, scartando una situazione perché troppo problematica, sai che ne avrai, o pensi e supponi che

la vita te ne darà un'altra, ti posso capire. Ma se ne hai 40 o 50 e ti innamori, vuoi vivere quella storia,

sempre se ti sei veramente innamorato.

 

Poi non vorrei essere troppo concreto ma è veramente una questione di entità di distanze. Ripeto,

almeno per me, anche perché, essendo un tipo abbastanza indipendente, e avendo comunque

da fare per conto mio su vari fronti, una storia anche molto importante la concepisco sempre

all'interno di un quadro in cui per forza di cose devo avere miei spazi liberi.

 

Sul "è giusto cominciare?", io direi: sì, è giusto.

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io so solo che oggi ho conosciuto un ragazzo fantastico, che abita però molto distante da me, e non ho avuto il coraggio di baciarlo perchè non so se l'avrei rivisto  :love:

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Il titolo è un pò fuorviante in quanto si potrebbe rivoltare il discorso ponendo un'ipotetica "paura della vicinanza" in chi si trova bene nel vivere un rapporto in lontananza.

Ma alla fine entrambi i pensieri di paura sono sbagliati, o meglio è una grande semplificazione parlare di "paure".

Parlando da persona per cui il proprio ragazzo dev'essere il proprio braccio destro, il proprio amico e confidente, non concepirei l'idea di un rapporto a distanza in quanto mancherebbero le "ore di volo" necessarie per poter dire di conoscersi realmente l'un l'altro. Se io di Torino sto con un ragazzo di Bari e ci vediamo... mettiamo una volta al mese, in un anno l'avrò visto 12 volte, magari 14 per essere abbondanti. D'accordo, ma io attualmente vedo 14 volte il mio ragazzo nel giro di 2 settimane, e ho modo di conoscerlo nei modi, nelle sfumature che un rapporto a distanza fatto di chattate e telefonate non può dare. Si finisce di innamorarsi di qualcuno che non esiste, creiamo un golem con il nome dell'amato ignari del fatto che l'argilla un giorno potrebbe....pluf... disfarsi !

 

C'è invece chi ha altre esigenze e vive i rapporti in modo più elastico e quindi si accontenta, anzi non è che si accontenta ma ricerca appositamente una relazione tenuta da pochi ma robusti fili e soprattutto riesce a vivere in astinenza sessuale per lunghi periodi senza patirne (anche questo è un fattore da non sottovalutare).

In soldoni? Dipende tutto da individuo ad individuo! ( si lo so, ci eravamo già arrivati!  :love: )

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Quando ero single mi dicevo ogni volta che quando mi sarei fidanzato avrei preferito non vedermi per forza ogni giorno, e che anche una relazione a distanza non sarebbe stata male, così avrei potuto fare le cose che mi piacciono senza nessuno tra i piedi.

 

Da quando mi sono fidanzato, fanculo tutto! :love: voglio stare sempre con lui, fare tutto con lui, TUTTO

Credo che cmq sia dipeso dagli interessi comuni. Ovviamente abbiamo i nostri hobby e ci lasciamo lo spazio per praticarli.

Però siamo entrambi dell'idea che la distanza ci farebbe malissimo.

Infatti è bastata una settimana senza vederci per stare malissimo e scoglionati perché non ci si poteva vedere...

 

Quindi non so dire se una relazione a distanza possa conservare lo stesso amore di una relazione in cui ci si vede sempre. Io non riuscirei proprio.

Conosco coppie che intraprendono una relazione a distanza, e sembra che stiano bene, ma ovviamente non si sanno mai le cose come vanno all'interno di una coppia

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Rientro nel secondo caso.

La vicinanza per me è fondamentale.

Passo all'incirca 7 ore al giorno con lui

(escluse le ore in cui dormiamo assieme)

Diciamo che una nostra settimana

equivale ad alcuni mesi di una relazione a distanza.

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Ho avuto diverse relazioni a distanza e mi ero ripromesso di non ricascarci.

Così non è stato ma ahimè, conto sul fatto che sarà una cosa temporanea (si dovrebbe trasferire qui dopo la laurea).

 

Concordo pienamente su quello che ha detto Almadel, il problema della relazione a distanza è che ci metti moooolto di più per conoscere appieno una persona (sempre se riesci a conoscerla appieno senza illuderti), senza contare lo stress aggiunto.

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Anche io penso che l'amore superi le distanze ma anche... le riduce. Ho vissuto questa condizione per un anno ma era troppo logorante. Ho dunque fatto la valigia e sono partita, allora pagando con il prezzo della rinuncia per alcune cose professionalmente importanti ma ripagata con quella che per me è la più grande delle conquiste.

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concordo con toraepantote: è logorante il più delle volte. io l'ho vissuta ben 2 volte una storia a distanza. a molta distanza. come ha presupposto qualcuno alla fine ci si vedeva, se andava bene, una volta al mese. ci si sentiva molto, certo, ma non è la stessa cosa che potersi vedere in ogni momento - o comunque quando lo si desidera.

 

allora ero una persona che preferiva le storie a distanza proprio perchè davano spazio. ora non so se ci riuscirei. crescendo si hanno dei bisogni diversi. se, ipoteticamente, vivessi ora una storia a distanza non so quanta fiducia riuscirei a riporre nell'altra persona; probabilmente se mi sentissi una sera sola e volessi averla accanto come farei? mi dovrei far bastare una telefonata, però a volte la vicinanza fisica è meglio della sola voce.

 

e concordo anche con chi ha detto che dipende dalla persona e dal carattere.

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Rientro nella seconda categoria anche se non credo che si possa fare di un filo d'erba un fascio.

A mio avviso dipende molto dalla coppia in questione e dal tipo di distanza. Una lunga distanza a mio avviso non giova per la coppia, crea problemi etc.. la distanza ravvicinata ( diciamo  :P) potrebbe essere  una buona situazione, ma non ne sarei poi così sicuro.

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Chi sostiene la tesi "l'amore supera le distanze" normalmente è alla prima esperienza/relazione, al caso limite nessuna; coloro che sostengono "no,non credo sia soddisfacente, non riuscirei a esser fedele, è solo autodistruttiva" per la maggior parte son persone con passate esperienze di questo genere alle spalle.

 

Ok, questa "legge" non sarà assoluta ma sicuramente è molto vera.

La capacità di fare Penelope e ad mantenere vivo l'amore per il proprio ragazzo nonostante lui non ci sia, appartiene solo ad alcune persone che per me sono o sognatori o persone troppo impaurite dal dover ripartire da zero da soli o dal pensiero di doversi farsi pigliare da qualcun altro.

Io faccio parte di quelli che aborrano le relazioni a distanza per esperienza. Una breve distanza in un rapporto di normale vicinanza durato due anni è bastato per mettere in crisi la mia relazione. E non perchè di amore non ce ne fosse abbastanza, anzi.. Era perché ce n'era troppo, e non era possibile stare lontani. Soluzione, abbiamo annullato le distanze e ora il rapporto tenta di sopravvivere a questa grossissima ferita... Quindi se ci sono i presupposti per la distanza, o ci si vede almeno ogni 4-5 giorni, o ci si trasferisce insieme nell'altra città o paese, o finisce.

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