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Davvero triste...


sephiroth

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Scusate in anticipo se ho scritto male o se si capisce poco, magari alla fine vi farete due risate, che è ormai quello che sono costretto a fare io per non piangere. Magari direte :"guarda questo qui quanto è scemo!"

Spero almeno che nella lettura vi divertiate...

 

Questa è la mia storia:

 

A fine agosto ho conosciuto un ragazzo (che chiamerò G).

Mi ha subito preso, il modo di fare, la semplicità, il suo aspetto e mille altre cose che di lui apprezzavo davvero...

Continuava a farsi sentire a scrivermi che per lui significavo molto, che era cambiata la sua vita conoscendomi; mi ricopriva inoltre di complimenti ed io nella mia ingenuità ci ero caduto...

E' stato uno dei mesi più belli della mia vita, due incomprensioni, ma ogni minuto che passava mi ricaricava pensare a lui, sapere che l'avrei sentito la sera dopo cena, sapere che mi sarebbe arrivato il suo messaggio la mattina appena svegliato e la sera prima di andare a dormire.

Già che per conto mio avevo problemi, ho percepito quel lasso di tempo come uno spiraglio di luce dopo tutto il buio ed il dolore che assaliva il mio cuore.

Per come mi sono sentito per quel mese potevo affrontare tutto il mondo, mi sentivo onnipotente e sapevo che finchè avevo lui al mio fianco sarei riuscito a vivere...

 

Ma tutte le più belle storie finisco, e pure questa è finita, e pure d'improvviso da un giorno all'altro.

La scusa era che non provava attrazione nei confronti dei ragazzi, quindi si era scoperto improvvisamente etero; mentre io ero lì a cercare ancora di capire la mia identità sessuale, lui aveva le idee già chiare...

Mi ha chiesto di rimanere amici, io nella mia stupidità ho accettato, non sapendo che mi avrebbe portato allo strazio dei miei sentimenti.

Come si può cercare di stare vicino alla persona che si ama, se non puoi dirle "ti amo"? Se non puoi baciarla quando vuoi e se sai che ti sta mentendo per non farti sentire ancora peggio? L'unica cosa che volevo era solo una ragione per dimenticarlo, ma l'unica cosa che ha fatto è trattenermi e giocare con me come se fossi uno yoyo...

Da come mi aveva lasciato sapevo che non potevo mettermela via così, perchè sentivo che non quadrava tutto.

E che cosa ho fatto? Bè sono andato alla ricerca della verità per conto mio, sono andato a sentire il suo ex (che chiamerò F)...

Da lui non ho avuto le risposte che cercavo, anche perchè a dire il vero tra di noi si è instaurato un rapporto basato sulla fiducia e non ho mai sentito la necessità di indagare oltre...

 

Un giorno vengo a sapere per puro caso, meno che me l'aspettassi proprio da F, che G ed F si sono sentiti ed e che G lo aveva aggredito dicendogli che lo odiava... Lì mi si sono aperti gli occhi, ho capito che il cuore di G era ancora per F e che non avrei potuto fare nulla per far innamorare G di me.

 

Poco dopo F e G vengono a sapere che io li conosco entrambi e da qui G si chiude sempre di più in sè stesso, si fa sentire sempre di meno, mentre F mi perdona giustificando il mio gesto come legittimo.

G sente questo triangolo di gente come troppo opprimente, si allontana; mi dice di avermi perdonato, che tra di noi non cambia, ma mi fa pesare il fatto che continui a sentire F.

 

Io ho sempre cercato di stare vicino a G, ho messo via tristezza, dolore del suo abbandono, onore, dignità... ho fatto davvero di tutto pur di aiutarlo a farlo stare bene... anche da prima che io sentissi F.

 

L'altro giorno, come sempre, ha avuto la capacità di distruggere tutti i miei sforzi, alchè non ci ho visto più, gli ho scritto una mail dovegli dicevo tutta la verità, quello che fino a quel momento mi ero tenuto dentro.

 

E' da quel momento che non l'ho più sentito, mi ha cancellato dai suoi contatti. Ora mi pento di quello che ho fatto, sono arrabbiato che non abbia mai avuto il coraggio di dirmi la verità, mi avrebbe solo che fatto bene, e lo avrei aiutato a stare meglio per il suo amore non corrisposto per F.

Sono 4 mesi che sto malissimo, che non riesco ad aprire libro per studiare, ma non credevo che mi sarei mai sentito così male come ora.

 

Non so cosa spero scrivendo tutto ciò, ormai i miei amici non sanno più che dirmi o che consigliarmi... al massimo una pacca sulla spalla e la vita continua.

 

Sono disperato non so più che fare... Vorrei sentire G vorrei chiedergli scusa; tra poco è il suo compleanno, vorrei vederlo, poterlo abbracciare almeno... ma credo proprio che questo sarà solo che un utopia, ormai tutto è perso, la poca fiducia di G nei miei confronti l'ho bruciata ed io sono qui, abbandonato, solo; spero primao poi di farci l'abitudine.

 

Saluti,

 

Sephiroth

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Guest Staralfur_84

hmm.. troppi passaggi da analizzare tutti insieme.

 

qui vedo un dolore da espiare.. e solo così potrai finalmente chiarirti le idee e tornare a sentire te stesso..

mio consiglio.. fai qualcosa per te stesso, che ti distragga.. nn so quanti anni hai e che fai, ma che so.. un lavoro, forzarti a fare degli esami che potrebbero tirar su l'autostima, non so.. vai per mostre, concerti, cinema, quello che ti pare.. anche da solo, ma fallo per te stesso.. così ricambi le energie e torni in TE!!! il resto.. può aspettare, non puoi fare tutto tu..

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Non so cosa spero scrivendo tutto ciò

 

mentre io ero lì a cercare ancora di capire la mia identità sessuale, lui aveva le idee già chiare...

 

Non lo sai, ma io credo di poterti dire cosa devi sperare: capire. Capire il significato di tutta questa vicenda.

E la chiave per capire è nascosta nelle stesse poche parole che tu stesso hai scritto e che ora si tratta di approfondire.

 

Ma prima di tutto due riflessioni:

 

1. se questo ragazzo di cui parli, G, al lettore che legge, a un certo momento si fosse rivelato essere un eterosessuale,

anzi il migliore amico etero di un gay, la storia filava benissimo egualmente: stesse dinamiche, stesso tipo di rapporto

(doloroso e negante per l'uno, di potere per l'altro), stessi dolori e frustrazioni per te, e stesso cessare a un certo

punto di ogni rapporto. Questa sensazione è rafforzata dal fatto che G a un certo momento diventa proprio etero,

nel rapporto con te, si dice tale, anche se non è vero, e mente: state proprio vivendo la situazione del gay che

ama e dell'etero che si nega o non si concede.

2. a questo punto l'impressione di un rapporto genericamente sadomasochista s'impone. Ma visto che non è un

sadomasochismo sessuale, da cosa nasce e su che cosa s'impianta? Tenendo conto anche di quello che ho detto nella 1?

 

Secondo me quello che è accaduto riguarda in minima parte l'amore e riguarda in massima parte la costruzione delle vostre

personalità, il vostro sviluppo psicologico.

 

Tu hai un difetto di identificazione maschile con te stesso e vivi lui in sostituzione della tua percezione di te in quanto maschio.

Appena tu hai questa identificazione, misteriosamente la scopri o misteriosamente (accade così) lui la capisce, lui aumenta

la propria identficazione maschile con se stesso, diventa addirittura etero, ti respinge, tu invece ti femminilizzi, in quanto piangi

soffri e dipendi da lui, e arrivi al punto da "femminilizzarti" agendo proprio come avrebbe agito una astuta donna, che va dall'altra

donna per carpirne i segreti. Solo sei un uomo, per fortuna  :rotfl:, e diventi amico di F, e ti scordi pure di fare le tue indagini

(magnifico, trovo !)

 

Ma anche F non è così risolto come sembra, anzi forse si trova esattamente con G nella situazione in cui tu ti trovi con F. La

sua forza è solo apparente, il suo maschile non è affatto maturato, semmai glielo hai prestato tu, e lui lo ha indossato, ma non

lo possiede.

 

Se capisci questo, potresti sdrammatizzare molto, e capire che, sì lo amerai, ma al fondo non si tratta veramente di questo, ma di

una dinamica psicologica molto più complessa, in cui l'unico elemento positivo è stata la tua momentanea amicizia con G.

Lui non lo amavi, quindi forse è proprio con lui che potrebbe valere la pena di agire un po' "virilmente", andarci a parlare,

rivendicare la sincerità della tua amicizia e non farti "lasciare" da lui (e semmai lasciarvi tutti, tutti e tre).

 

Cosa fare? Pensare a costruire te stesso, riprendere possesso di te, capire che l'attaccamento a lui nasceva dal bisogno di

intraprendere questo cammino in compagnia di un altro (cosa comprensibilissima) che ti aiutasse ma certamente lui non è

quello adatto perché con lui si è stabilito questo tipo di relazioni di cui alla 1 e alla 2. Non allontanarti piangendo, perché

lo perdi, scappa sentendoti in salvo perchè te ne allontani.

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Guest Staralfur_84

wow Isher,

 

io sono iscritto da poco..ma nn è la prima volta che leggo una tua analisi così particolare, ma sei uno psicologo?

ahah.. in ogni caso se ci stai ti propongo qualcosa pure io da farmi analizzare.. che ti assicuro è stata veramente incasinata.. sigh

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No, non sono uno psicologo  :rotfl:

Però ho fatto una lunga analisi junghiana, e un po' di mestierozzo lo si impara!

Certo che me la puoi sottoporre, 'sta cosa, anche se non è detto che mi scatti l'estro.

Però ci posso provare

:lol:

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AndrejMolov89

Quoto Isher in ogni sua parola, e aggiungo che io non ti do una pacca sulla spalla, ti offendo direttamente.

Per me c'è un assurdo non indifferente in questa storia, ovvero la nascita dell'amore in un lasso di tempo così breve, che neppure nella più strana delle storie hollywoodiane può esserci. Lungi da me farti l solito discorso, però, per me ha ragione Isher.

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Ho capito davvero?

- Tu ami lui

- Lui ti considera un amico

- Lui odia il suo ex

- Tu consideri un amico il suo ex

- Lui si è risentito perché ti senti col suo ex

- Tu ci soffri

 

Se Isher tira in ballo desiderio, identità di genere e orientamento sessuale

significa che non considera queste normali dinamiche d'amicizia.

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In effetti a me non sembra una dinamica banale.  :rotfl:

E non mi sembra una dinamica d'amicizia, visto che almeno Sephirot,

al quale io mi rivolgo, è sicuramente innamorato di F G.

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Staralfur_84 grazie del consiglio, io sono già impegnato con dai miei hobby personali, ma anche quelli vanno male... non riescono a distrarmi.

 

Isher, io non sono innamorato di F, per nulla, lo stimo certo, ma non è di lui che sento la mancanza... forse fai la faccenda più complicata di quello che è. Inoltre ho sempre cercato la verità ed ho sempre sentito la necessità di chiarire, ma è proprio questa la mia croce. Mi spiego meglio:

sono un ragazzo estemamente sincero, non mi piace per nulla mentire agli amici. Dopo che G mi ha lasciato mi ha chiesto di rimanere amici, io ho accettato (anche se in realtà mi bastava solo il motivo per dimenticarlo), ma sentivo forte questa necessità di chiarire tanto che a volte sono sembrato un po' troppo invasivo. Lui ha percepito questa situazione come "pericolosa" e mi ha allontanato. Il fatto che ho conosciuto il suo ex è un'aggravante, ho rovesciato i suoi progetti, perchè lui cercava di rifarsi amico F. E' di questa mia azione che mi pento enormemente...

Ora so che se non mi faccio sentire io, lui con me ha chiuso per sempre, non saprò mai più nulla della sua vita, probabilmente non mi penserà più e tuttaquesta storia verrà insabbiata.

Mi fa rabbia il fatto che non si è mai esposto più di tanto per farmi vedere che a me ci teneva, ma piango quando penso che ormai è finita... a meno che non pensi di mettere da parte quel poco di orgoglio che ho e chiedere scusa, quando è lui che mi ha fatto più male...

A guardare bene avrei più motivi per dimenticarlo, ma ritorna sempre il pensiero che con lui mi trovavo davvero bene...

 

(parentesi inutile: tra me e G, quello che piange di più è lui! quindi io sono il meno femminile)

 

Almadel: se per risentito intendi "se l'è legata al dito" sì allora tutto quadra...

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AndrejMolov89

Per me è diverso... Onde evitar di questionar in questo infinito strano mar, evito di dar la mia opinione. Che è di sicuro cinica.

Ritengo poco proficuo questa situazione, perché? Perché voler a tutti costi chiarire? Cioè, già quando mi spiegasti la faccenda tramite quel diabolico ammasso di merda quale è msn, ti ho detto che tu ti sei ossessionato di una faccenda. La chiave per uscire, fortunatamente, non è in quel ragazzo, ma in te. Ti ostini a rimanere in questa storia, e più ci rimani e più diventi ossessionato e più ci stai male. Perché? Perché lo ami? Per me non è amore, per me è un altra storia, è come se ti fossi aggrappato ad un illusione e che poi il tuo socio per realizzarla ti abbia tradito.

Non credo in un amore nato così rapidamente, è impossibile, è contro ogni umana situazione e logica, per me.

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Scusa Sephirot, con quelle sigle mi sono imbrogliato (nella risposta ad Almadel), e ora l'ho corretta:

ma insomma è chiaro che mio riferisco a questo ragazzo:

 

 

Mi ha chiesto di rimanere amici, io nella mia stupidità ho accettato, non sapendo che mi avrebbe portato allo strazio dei miei sentimenti.

Come si può cercare di stare vicino alla persona che si ama, se non puoi dirle "ti amo"? Se non puoi baciarla quando vuoi e se sai che ti sta mentendo per non farti sentire ancora peggio? L'unica cosa che volevo era solo una ragione per dimenticarlo, ma l'unica cosa che ha fatto è trattenermi e giocare con me come se fossi uno yoyo...

 

 

cioè a G.

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Sephirot,

i rapporti non sono granitici, e i legami più effimeri alle volte son quelli per i quali soffriamo di più...

Fai ordine, e per rispetto verso te stesso riprendi a vivere in modo sereno.

 

Per ora pensa a te, e assolutamente cerca nuove amicizie più divertenti e meno "pesanti" :)

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  • 2 weeks later...

Qui la vera risata se la farebbe Cloud nel vederti trattare argomenti simili  :D

 

Tornando seri: se hai questa gran voglia di chiarirti con lui, di stargli accanto, vai! Fallo se ti farà stare un pò meglio. Cerca però di non farti scartare via un'altra volta dopo averlo consolato e tutto.

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