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evolution CO


robbie

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ciao ragazzi,

io sono robbie, ho 21 anni, e ho capito di essere gay verso i 16 anni.

i primi anni dopo averlo capito son stati duri e mi son chiuso a riccio non parlando con nessuno, respingendo tutte le amicizie, lasciando lo sport. facendomi anche bocciare a scuola...son riuscito ad accettare la mia omosessualità verso i 18 anni e ho avuto però il desiderio di costruirmi una mia vita da zero lontano dal mio paesino del sud. fissati i miei obiettivi mi sono diplomato con il massimo dei voti..

così a 19 anni finita la scuola sono riuscito a trasferirmi a Bologna (contro tutto e tutti) per studiare. qui è ricominciata la mia vita, ho trovato degli amici tra cui qualcuno di speciale...prima alessandra e poi gabriella sono riuscite a farmi aprire e ho detto loro della mia omosessualità, reazione fantastica e per me è stata una rinascita.poi a natale scorso l'ho detto alla mia vecchia amica di scuola ed anche lei reazione splendida...poi ho stretto i rapporti con loris, ma non riuscivo a dirglielo con lui che capiva che c'era qualcosa che non gli dicevo...un giorno a maggio viene a parlarmi e la cosa vien fuori, con me visibilmente in difficoltà e lui che mi dice che per lui non cambia assolutamente niente e che anzi si sente fortunato ad avere me come amico  e poter conoscere qualcosa a lui sconosciuto fino ad allora...ora lui è un amico davvero speciale e posso parlare di tutto con lui..

.

fino un paio di anni fa non credevo che l'avrei mai detto a qualcuno, e fino a poco fa non consideravo neanche l'eventualità di dirlo in famiglia...i miei infatti sono i genitori vecchio stampo meridionali e mio fratello è omofobo...però io ormai non sono più quello di prima, nell'ultimo anno e mezzo ho scoperto me stesso e qui mi sento un pesce fuor d'acqua...non parlo di niente con nessuno, con nessuno dei parenti ai vari pranzi e cene...ormai ho la sensazione di essere un estraneo e non sto bene quando sto qui giù...

 

è vero ho la mia vita, ma in fondo la mia famiglia resta la mia famiglia...quindi sto pensando a un possibile CO...

i miei mi vogliono un bene dell'anima, ma non capirebbero...

ho pensato se dirlo a mia madre ma lei ci starebbe solo male e non lo accetterebbe anche se per il bene che mi vuole farebbe secondo finta di nulla...ma non voglio la carità cristiana...già il termine accettazione non mi piace...

cmq non saprei neanche come dirglielo...boh

 

tra i tanti pensieri che ho fatto ho pensato di dirlo a mia zia, la sorella più giovane di mia madre...che resta sempre con la mentalità del sud e di radice cattolica, ma è più giovane e ricordo che in una discussione tempo fa, si disse favorevole a dare diritti alle coppie omosessuali...

 

che ne pensate?  :)

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Guest JackSkellington

Anche secondo me devi aspettare,e chiedere aiuto alla zia...magari prepara prima il terreno con lei,con calma e quando glielo avrai detto magari insieme potrete affrontare i tuoi genitori e tuo fratello......e poi se la dovessero prendere male hai la tua vita a bologna no?

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Ti racconto la mia..

Genitori della Calabria, nati intorno al 1950, trasferiti in emilia romagna in età giovane.

Contro ogni aspettativa si puo pensare ad un'apertura mentale visti i quarant'anni di nord contro i 20 di sud, ma..

mia mamma non ha mai accettato il mio essere gay, mentre mio babbo..

contro ogni mia aspettativa con i suoi tempi lo ha accettato.

Non ci siamo parlati per un anno, continue litigate e continui "devi andartene via di casa perché non ti voglio vedere".

Ma dopo 1 anno di indifferenza l'uno verso l'altro abbiamo superato tutto:

lui ora è tornato a parlarmi, a telefonarmi, a considerarmi suo figlio..

Io ho dimenticato che per un anno non ha voluto fare il padre..dopotutto essere omosessuali non è una scelta e lui lo ha capito.

 

Io prima di dirlo a mio padre che era la persona di cui temessi piu la reazione negativa ho dovuto lavorare su di me.

Sono stato un po egoista nel pensare che dovessi essere felice prima di tutto io.

Una volta superato il MIO scoglio, bè è stato facile.

 

Quando lui mi ha chiesto "sei omosessuale?" in me non c'erano traccie di scogli, quindi la risposta è stata "si.".

Sapevo a cosa andavo incontro ma dopotutto è la mia vita, e con chi vado a letto o chi amo, sono affari miei.

 

:)

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grazie a tutti  :D

 

lordbacio grazie per aver riportato la tua esperienza...tu hai detto che tuo padre ti ha chiesto se eri omosessuale giusto?

purtroppo per i miei non esiste neanche l'eventualità che io lo sia, non si pongono neanche il problema, tutto questo nonostante non abbia mai portato ragazze a casa nè parlato di ipotetiche ragazze...loro pensano semplicemente che io non ne parli per riservatezza, e continuano a pensarla così anche perchè non vivo più con i miei e non sanno cosa faccio a 700 km di distanza.

quando mi chiedono della ragazza io rispondo sempre che non ne ho, ma restano nel loro mondo fatato.

vorrei tanto che mia madre venisse a chiedermelo...sarebbe già tanto per me...

 

forse ora non è il momento...però non saprei da dove cominciare anche rimandando

 

grazie

qualsiasi pensiero è ben accetto  :)

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non pensare che per mio padre sia stato semplice.

era semplicemente arrivato al limite del dubbio.. come te mai una ragazza in casa, nel mio caso solo amiche,

e io non credo proprio che vivano nel mondo fatato.

Sono piu del parere che non vogliano prendere in cosiderazione l'eventualità che tu sia omosessuale, come hanno fatto i miei con me.

 

Io in base alla mia esperienze ti consiglio prima cosa di sistemare il tuo stato d'animo,

come te io mi sono basato molto su ragionamenti e deduzioni e possibilità di reazione,

che ho superato solo capendo che per prima cosa non facevo del male a nessuno

e che secondarimente non è una scelta..

 

io ho lottato contro mio padre per fargli capire che non sono malato, non sono deviato, ma che soprattutto non sono gay per dare fastidio a lui..

 

Pero secondo me ti devi accettare tu nella totalità.

Un po come gli amici.. io non ho paura di dire che sono gay perche sono a posto con me stesso,

e a chi non sta bene significa che ha lui dei problemi, non io.

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quindi pensi che il mio percorso di accetazione totale debba concludersi per conto mio e poi sarei pronto per il CO con i miei? e non invece che arriverei alla totale accetazione dichiarandomi ai miei?

grazie

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e a chi non sta bene significa che ha lui dei problemi, non io.

 

ben detto lordbacio.

 

 

quindi pensi che il mio percorso di accetazione totale debba concludersi per conto mio e poi sarei pronto per il CO con i miei? e non invece che arriverei alla totale accetazione dichiarandomi ai miei?

grazie

 

Secondo un mio parere è meglio essere prima in pace con se stessi prima di affrontare lo scoglio per il quale sicuramente verranno gettati dubbi che uniti ad una non totale lucidità della cosa possa creare maggiori crisi.

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Esatto Robbie.

Secondo il mio modesto parere prima di fare un CO cosi importante per me devi sistemarti su quel piedistallo stabile che rappresenta l'accettazione totale di te stesso.

Perchè se sei gia insicuro, i genitori potrebbero mandarti molto in crisi (almeno a successe cosi), ma dal momento che io ero in completa pace con me, il fatto di avere i genitori contro non mi ha destabilizzato..

spero di essere stato chiaro e di aiuto! :)

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grazie mille  : :)

 

sebbene la mia accettazione è totale dal mio punto vista, in quanto maturata in diversi anni e raggiunta grazie ad amici ai quali posso dire tutto e sempre pronti per ogni mio malumore, probabilmente non ho ancora raggiunto quella stabilità psicologica che riuscirebbe a farmi attutire il colpo di una probabile reazione negativa dei miei.

quindi non è il momento di avere fretta, in fondo ho fatto già grandi passi in poco più di un anno (prima nessuno sapeva di me), e stabilizzare la mia vita.

 

un'altra cosa...oltre agli amici più stretti che sanno di me ho altri amici a cui fin'ora ho preferito non dirlo dato che il rapporto non è così stretto; alcuni di questi so che non avrebbero problemi, però io per carattere tendo a essere molto riservato e non sento l'esigenza di rendere partecipe chiunque della mia vita...infatti da ottobre ho anche un coinquilino gay e lui non sa di me

 

sbaglio?

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m

sbaglio?

 

io non sono nessuno per dirti se sbagli o meno.  :lol:

 

io sono piu del parere che devi fare esclusivamente quello che ti senti di fare.

Ti va di dirlo? E allora fallo..

Torno a dire che se a qualcuno non va bene quello che fai non è un problema tuo.

Sempre tirando in causa me, io ho avuto persone che facevano tanto le aperte mentali a parole,

ma quando hanno saputo che ero gay mi hanno girato le spalle.

E io mi sono sentito in colpa di non averlo detto prima in modo da non illudermi di una reazione positiva.

E poi io non credo sia rendere partecipe della tua vita, lo fai dal momento in cui racconti che ti sei innamorato,

che stai frequentando qualcuno..ecc ecc

 

Per me dire alle persone che sono gay ha lo stesso peso di dire quanti anni ho: ovvero un fattore che non posso cambiare e che non cambierà.

 

:rotfl:

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grazie ancora per la risposta  :)

 

E poi io non credo sia rendere partecipe della tua vita, lo fai dal momento in cui racconti che ti sei innamorato,

che stai frequentando qualcuno..

 

questa frase mi ha fatto pensare in 2 punti

innamorarmi forse è l'anello mancante del mio percorso...probabilmente cambierebbe di vivere e di vedere alcune cose;

per quanto riguarda il rendere partecipi gli altri di una storia o una frequentazione è strettamente correlato al dichiararmi gay secondo me, in quanto se io dicessi che ho una storia/frequentazione non potrei mettermi a fingere che si tratti di una ragazza...non lo farei mai, anche perchè susciterei un'ovvia curiosità che porterebbe a voler sapere di chi si tratta...per questo motivo son costretto ad escludere quasi tutti dalla mia vita (tra amici vari, coinquilini, amici in facoltà, compagni di squadra, son tanti)

ad esempio alcuni miei coinquilini si accorgono quando frequento qualcuno perchè vedono delle mie abitudini cambiare ed ovviiamente la prima cosa che pensano è che stia frequentando una ragazza e mi mandano frecciatine sul fatto che mi tengo le cose per me e non li rendo partecipi (addirittura una coinqui pensa che ce l'abbia con lei)...o ad es. il gruppetto in facoltà crede che io me la tiri non dicendo niente della mia vita sentimentale etc

questi alcuni esempi che mi fanno riflettere sulle difficoltà nel ralazionarmi

ecco perchè non so se per me sia meglio ampliare o meno il mio CO

 

p.s.: sono molto permaloso, e un CO più ampio aumenterebbe il rischio di offese e discriminazioni nei miei confronti, che avrebbero - usando un eufemismo - una reazione non pacifica da parte mia  :rotfl:  :lol:

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tra i tanti pensieri che ho fatto ho pensato di dirlo a mia zia, la sorella più giovane di mia madre...che resta sempre con la mentalità del sud e di radice cattolica, ma è più giovane e ricordo che in una discussione tempo fa, si disse favorevole a dare diritti alle coppie omosessuali...

 

che ne pensate?  :rotfl:

 

penso che tu faccia confusione tra mentalità del sud e mentalità da paesino anzitutto perchè al nord non è diverso, semplicemente bologna in quanto città e l'ambiente universitario sono più aperti ma lo stesso vale per napoli dove vivo io, napoli città ovviamente. Vai un attimo a Bergamo e dimmi se il problema è essere del sud...

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giusca giusta puntualizzazione, hai ragione, enorme salto dalla provincia del sud ad una città storicamente e socialmente più aperta ed evoluta come bologna...

è anche vero però che anche città come bari grande com'è, è molto chiusa mentalmente...inoltre dipende anche dalle zone, la toscana e l'emilia son molto più aperte rispetto a tante regioni, anche dello stesso nord...e cmq non si possono guardare dei casi circoscritti come il centro di una città di tutto il sud

poi  basta guardare l'escursus di omofobia a roma nell'ultimo anno...io non so com'è la situazione a Napoli città, ma la differenza tra sud e nord complessivamente c'è eccome

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sbaglio?

 

ti dico anch'io dipende dai tuoi punti di vista, se ti va di avvicinarti a qualcuno tipo il tuo coinquilino potrebbe essere una possibilità,

 

 

p.s.: sono molto permaloso, e un CO più ampio aumenterebbe il rischio di offese e discriminazioni nei miei confronti, che avrebbero - usando un eufemismo - una reazione non pacifica da parte mia  :rotfl:  :lol:

 

visto questo ti conviene allora valutare molto bene ogni passo, aspettare a volte serve per riflettere meglio ogni aspetto.

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..bè io non dico di non pensarci, dico solo che SECONDO ME non sei pronto a fare CO.

Dall'ultimo messaggio penso tu non lo sia nè con la tua famiglia, nè con gli amici.

 

Io rendo partecipe della mia vita qualcuno se racconto cose strettamente personali,

se mi confido e trovo conforto, se mi ci relaziono e ho determinate aspettative ecc ecc

 

Forse io non riesco a essere del tutto razionale su questi consigli perchè ho una visione molto personale del CO,

dovuto in parte anche alla mia storia che ovviamente si porta dietro le mie convinzioni sull'essere omosessuale.

 

Sembra una frase fatta, ma fai quello che ti senti.

Ma secondo me devi un po abbandonare aspettative e paranoie..

Non sarai e non sei la prima persona che cade e si rialza,

la prima che non viene accettata perchè gay

o la prima che verrà ferita in amore.

 

Io penso che siano tutte cose che ti facciano crescere enormemente e che siano passi importantissimi per la nostra vita!

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grazie di nuovo  :rotfl:

credo tu abbia ragione, io stesso non mi sento pronto per il CO...

spero di esserlo un giorno non troppo lontano, anche perchè inizia a pesarmi il muro che contrappongo tra me e gli altri, e non voglio in futuro doppie vite, o vite a metà.

 

p.s.: continuo a rompere le scatole  :lol: tornando al mio coinquilino gay che non sa di me, credete sarebbe positivo per me dirgli di me? lui ha 30 anni, è dichiarato, è un bravo ragazzo ma non mi sta particolarmente simpatico

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Robbie adesso ti do un morso  :)

Mi riferisco al coinquilino..

 

Ti va di dirgli che sei gay?

Si o no?

E' positivo se ti va, negativo nel caso contrario.

Secondo me devi aspettare di sentirti in pace con te stesso..

Non trai vantaggio dal dichiararti, se non per sentirti meglio tu..

 

Poi io ho un debole per i trentenni.. com'è? bello? presentamelo ghghgh  :rotfl::lol: :)

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ahah ma dammi un bacino non un morso  :lol:

vabbè per ora non glielo dico, in futuro vedrò nel caso i rapporti si stringessero un po

 

cmq non è per niente bello ad essere onesto :) e cmq è fidanzato con un ultra 40enne bleah

ma se vuoi ti presento me  :rotfl:  ahahah

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..non capisco il motivo per cui lo vuoi dire a tutti ma nello stesso momento temi tutto e allora ritratti..

vedrai che con il tempo arrivano tutte le chiarezze e risposte che cerchi..

 

cosa ti aspetti dal CO?

 

PS: io non sono geloso..ma..vieni qui che ti do un bacino su  :rotfl:

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mmmh allora per alcune persone non è che io tema di dirlo, so che non sarebbe un problema per loro, però è inevitabile secondo me che se lo dico ad alcuni poi devo dirlo ad altri, anche perchè non mi andrebbe giù se determinate persone lo sapessero da terzi...è vero ho una gran confusione su questo argomento, ma il perchè è abbastanza facile da spiegare...fino a poco tempo fa non prendevo neanche in considerazione l'ipotesi del CO quindi ad oggi le mie aspettative sono ancora un bel po confuse....

in generale quello che mi aspetto è quello che credo si aspettino tutti, cioè vivere senza dover nascondere e omettere continuamente cose, libero di dire qualsiasi cosa mi passi per la testa

 

p.s.: guarda che da bologna non ci metto mica tanto a venire a prendermi il bacino che mi merito  :rotfl:

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robbie, sei in un momento secondo me tipico che tutti hanno passato, aspetta un pò e vedrai che le cose si faranno mano mano più chiare.

Non avere fretta... te lo dice uno che è da tempo che aspetta...

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vivere senza dover nascondere e omettere continuamente cose, libero di dire qualsiasi cosa mi passi per la testa

 

p.s.: guarda che da bologna non ci metto mica tanto a venire a prendermi il bacino che mi merito  :rotfl:

 

e fino a qui ci siamo.. ma sei pronto a subirne le conseguenze?

sai e sappiamo benissimo che forse non tutti risponderanno in maniera positiva a questa cosa..

ne vale la pena?

io mi ricordo che quando lo dissi ai miei amici era perchè stavo con un ragazzo ed ero felicissimo..

ero stufo di lasciare intendere che fosse una ragazza

ma soprattutto volevo stare bene ed essere circondato solo da persone che mi accettassero come sono realmente e non come la società mi disegna..

 

PS: allora dai, mettiti in macchina e vieni a prenderti ciò che ti aspetta di diritto!  :lol:

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beh se sono pronto a subirne le conseguenze, forse si e forse no, anche se in un modo o nell'altro ho quei pochi amici che sanno di me dai quali ho pieno sostegno...se ne vale la pena? ovviamente non lo so...se lo sapessi non starei qui a farmi tutte ste paranoie...chiaramente ci son pro e contro...più che altro devo chiedermi se sono pronto a non apparire con quell'immagine che mi attribuiscono (e un po ho cercato di costruirmi come difesa) di ragazzo "perfetto" inattaccabile (in cui non mi ritrovo affatto)

 

p.s.: ora sono in terronia dai miei, quando torno a bologna (tra poco) occhio che mi metto in treno(non ho auto) e ti faccio una visitina  :rotfl:

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non ti corre dietro nessuno.. aspetta di sentirti a tuo agio nella tua omosessualità e nel tuo rapporto con gli altri..

 

tutto il resto poi è in discesa..

 

allota ti verrò a dare un bacino in stazione!  :rotfl:

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grazie johann  :asd:

 

va bene fantasmino, tranquillo l'ho aggiunto così non arreco più disturbo  :asd:

 

p.s.: se quei p.s. erano ammiccanti...mah

vabbè un bacino anche a te  ;)

 

:rotfl:

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