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E' morta Alda Merini


Isher

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sono un grande ammiratore di tutto cio' che ha scritto

e la notizia non puo' che infinitamente dispiacermi

penso che personalita' appassionate,sensibili ed acute come alda

non muoiano mai davvero

di certo lasciano dietro degli echi che persistono nel tempo

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Per ricordare Alda Marini, e il suo Lirismo Pagano, visionario, e metafisico:

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=5yp5W8DZgBE&feature=player_embedded

 

http://www.youtube.com/watch?v=xub6NZQfIl0&feature=related

 

 

Non riponete la follia nello scaffale più nascosto, per quanto sia invitante, vista la sua natura:

non è infatti essa che un comodo barattolo senza via d'uscita, in cui il dolore marcisce

senza mai morire. Quando viene però ben conservato, ecco che al suo interno quel vetro mostra

un fiorire di pesche, tra le più fresche e succose; frutti del sole questi, che nuotano nella pace

d'uno sciroppo di distillata poesia.

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Non la conosco bene e devo ammettere che la prima volta che l'ho vista è stata al Chiambretti night, però mi dispiace per il vuoto che lascia e mi informerò sulle sue opere.

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Ma il "canto" più giusto da linkare era questo, e

 

Qualcuno ha fermato il mio viaggio senza alcuna carità di suono

Ma anche distesa per terra io canto ora per te le mie canzoni d'amore

 

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Nonostante la tragica circostanza non posso trattenermi dal postare questo brano di un articolo sulla Merini al festival di Mantova di Fabrizio Buratto per il Sole24ore datato 5 settembre 2008: dice la Merini «Oggi i gay hanno i figli, le lesbiche… ragazzi siamo sull'orlo del fallimento».

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Che peccato, la Merini mi piaceva davvero molto.

Ho imparato ad apprezzarla solo con il tempo, a prima vista infatti mi sembravano liriche mielose con inutili rimandi neoclassici ma leggendo e leggendo vengono fuori i forti sentimenti che provava e il disagio continuo che ha caratterizzato la sua vita.

 

Una grande donna.

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La conoscevo da un po' di anni e nonostante non apprezzassi granche' la maggior parte di poesie che lessi, alcune mi sono rimaste impresse e ho sempre visto con interesse e simpatia questa donna, per la sua "diversita'" .

Mi piacciono in particolare i versi: "sono nata il 21 a primavera, ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle, potesse scatenar tempesta", musicati da Nuti e cantati da Milva in un disco del 2004.

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Una grande personalità. L'ho seguita in molte interviste, si mostrava sempre acuta, intelligente ed attenta. Alcune sue poesie mi piacciono molto.

 

Sono dispiaciuta.

 

Grazie anche a Calvin, per l'informazione data che non conoscevo affatto.

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