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Gay aggredito a New York


Fantom

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C'è sempre qualche omofobo in giro...però vorrei far notare come il Queens sia un quartiere periferico dove è più un "far west" oltre al fatto che non si era nelle vicinanze di qualche ritrovo gay....l'esatto opposto di ciò che avviene in Italia.

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Guest glitter

Secondo me questa cosa delle aggressioni sta diventando una specie di onda anomala.

 

Sembra che il leit motiv sia "visto che si fa in Italia, replichiamo anche all'estero".

 

Che teste di ca55o!!!

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E pensare che il mio hotel era nel Queens.. Che posto del cazzo (un giorno mi ero perso ed ero finito in una zona in cui NESSUNO parlava inglese ahahah) non mi stupirei se quei due coglioni oltre che pestare un uomo gay avessero pestato anche una nera obesa, una bionda scema e una vecchietta di passaggio... Disadattati.

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Sembra che il leit motiv sia "visto che si fa in Italia, replichiamo anche all'estero".

Penso stessi scherzando, ma sarebbe il caso di ricordare che le notizie di aggressioni a malapena si sanno in Italia figurati se si sanno all'estero.

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Guest glitter

Sweet, infatti stavo scherzando.

 

So benissimo che le notizie in Italia vengono passate al setaccio, e quindi è anche più difficile far sapere cosa accade da noi al resto del mondo.

 

Cmq, rimane sempre la gravità del fatto così in America così in Italia.

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ok, volevo solo essere sicura. comunque in Italia uno se lo aspetta, in America a meno che non si tratti di profondo sud devo ammettere che ho avuto un momento WTF.

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Guest glitter

Oddio, va bene che sono stronzo ma datemi almeno il beneficio del dubbio, no?

 

E' logico che volevo fare ironia, anche se avrei preferito leggere di conquiste maggiori in America.

 

Certi episodi già mi fan cadere le braccia, se non altro in Italia, e leggere di certe cose anche all'estero mi ammosciano non poco  :gha:

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ok, volevo solo essere sicura. comunque in Italia uno se lo aspetta, in America a meno che non si tratti di profondo sud devo ammettere che ho avuto un momento WTF.

 

WTF io ero nel profondo sud ma mandavo baci a tutti e ricevevo solo minacce da disadattati latini clandestini (ma non erano capaci di parlare in inglese quindi non capivo bene le loro offese ahahah)! Durante il prom uno di loro era venuto e per prendermi in giro si era messo a ballare mimando di scoparmi, ma io l'avevo HOP! ribaltato e lui era diventato il passivo (ricettivo sarebbe più politically correct?) e così violentai la sua anima e gli amici risero di lui.

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Guest glitter

Ehm, in America esistono anche cliniche e collegi dove si cerca di redimere ragazzi e ragazze omosessuali facendo loro  bagni con il ghiaccio, elettroshock, e massacrandoli di lavoro duro e stressante.

 

In Italia a questo ancora non s'è arrivati, e grazie al cielo.

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Ehm, in America esistono anche cliniche e collegi dove si cerca di redimere ragazzi e ragazze omosessuali facendo loro  bagni con il ghiaccio, elettroshock, e massacrandoli di lavoro duro e stressante.

 

 

Quali sono? E chi li gestisce?

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Guest glitter

Beh, su quali sono e chi li gestisce non ne ho la più pallida idea.

 

Ma so per certo di aver letto su Libero.it di un ragazzo americano che era stato portato in uno di questi "centri" da cui era poi riuscito a scappare, e a raccontare la vicenda ad un giornale.

 

Se trovo link lo posto  :gh:

 

Tennessee..Il nome sul web era Zac e per giorni ha lanciato un appello via internet perchè il padre lo aveva costretto a vivere in un campo di rieducazione religioso tenuto da una organizzazione cristiana "Love in action International" dopo aver scoperto che il figlio era gay. Per giorni le organizzazioni glbt e lo stesso dipartimento per l'assistenza all'infanzia lo avevano cercato, ma con nessun risultato, finchè il padre si è presentato alle telecamere di un network televisivo cristiano per difendersi. John Stark ha detto ai cronisti di sentirsi bene per la decisione presa, perchè il tipo di vita che il figlio ha intrapreso lo porterà a morire di aids o droghe entro i 30 anni secondo le statistiche. Il padre ha poi detto di non aver fatto nulla di male a inviare il figlio di 16 anni in un istituto contro la sua volontà, perchè fino ai 18 anni il figlio è sotto la tutela legale del padre che decide per ogni aspetto della sua vita.

"Andare in un campo gestito da cristiani gli permette di vedere stili di vita alternativi che la società non insegna." Zach aveva scritto per giorni sul web dicendo che i suoi genitori gli dicevano di essere sbagliato e contro il volere di Dio e di sentirsi male per questo.

John Smid direttore di Love in Action nega le accuse di abuso psicologico. L'istituto insegna a "vivere la relazione con Cristo".

"Sappiamo che la gente non ha controllo su cosa prova ma qui insegniamo loro a controllare i loro atti. Non bisogna assecondare la propria natura, anche se la sentiamo dentro di noi".

Il dipartimento della salute ha messo sotto inchiesta Love in Action e il suo istituto di rieducazione perchè pare che eserciti la sua opera anche su alcolizzati e drogati, senza avere apposita licenza. Ironia della sorte, serve una licenza sanitaria per poter rieducare un alcolizzato o un drogato pur maggiorenni, ma nessun ministero richiede licenze per chi vuole ricostruire la mente sbagliata di un ragazzo gay minorenne.

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E' ovvio che in uno stato con 300 milioni da abitanti c'è molto più di qualsiasi cosa rispetto all'Italia che di abitanti ne ha un quinto, quindi non mi stupisce che ci sia qualcuno che ha proposto la nascita di rehab per gay. E poi gli USA sono la patria delle contraddizioni, non c'è da meravigliarsi.

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Guest glitter

Sì, Hanky, ma cercare di convincere una persona con bagni di ghiaccio ed elettroshock mi sembra più di tortura che di riabilitazione.

 

Se un individuo si rompe una gamba si fa riabilitazione per tornargli a fare usare l'arto.

 

Quando hai a che fare con un gay o con una ragazza lesbica, non credo che con lo shock a 200 volts lo trasformi magicamente in un etero convinto, anzi i danni al cervello e al corpo possono essere permanenti in alcuni casi.

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Mi pare che questi di Love in Action, stiano opponendo una strenua resistenza ad un forcing legale:

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Love_In_Action

 

Chiaro che anche negli USA si pone il problema dei rapporti fra le minoranze ( latinos, afroamericani, portoricani

sono più omofobi ) tuttavia gli americani sono capaci di assimilare minoranze di ogni tipo e quindi l'omofobia

dovrebbe diminuire progressivamente, se diventa chiaro che la lotta all'omofobia fa parte dell'identità americana.

 

Su questo io sarei abbastanza ottimista ed inviterei ad un quid di tolleranza, considerando che c'è anche

disagio sociale, ignoranza etc. da parte di queste persone ( ovviamente finchè si limitano a comportamenti

sgradevoli ma non violenti ) Se Obama tiene fede a quanto promesso alla comunità LGBT la via è quella giusta.

 

Per il resto c'è un problema : i gay possono aprire loro scuole e chiese, ma lo stesso possono farlo i fondamentalisti

cristiani. Questo ovviamente espone a rischio i figli minorenni gay di famiglie fondamentaliste cristiane.

 

Devo dire che la filmografia liberal di Hollywood contro queste scuole cristiane o contro i campi rieducativi per

adolescenti problematici è ricca. Salvo il fatto che ovviamente si dovrebbe dire che l'omosessualità NON è un

problema, in generale per quanto riguarda altri problemi adolescenziali  resta da correggere negli americani un

eccesso di pragmatismo ed ingenuità: --mio figlio ha un problema--pago--ottengo un buon servizio--risolvo il problema

Questa equazione non è valida in assoluto, mentre la mia impressione è che loro tendano a credere che sia così, salvo

prova del contrario.

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Il video linkato è stato rimosso, ma si trova comunque cercando su Youtube, ed è agghiacciante

 

bisogna comunque ribadire come una costante di queste aggressioni sia la disparità numerica, ulteriore vigliaccheria..per quei balordi responsabili dell'aggressione, provo solo il disgusto che si può provare per chi non merita di stare al mondo.

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