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Possibile non capire se stessi?? O forse accettare se stessi??


Salame

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Ciao a tutti, sono nuovo qui e spero di non creare dissapori se prima non mi sono presentato nell'apposio spazio.

 

Scrivo perchè sono alla ricerca di consigli, idee, aiuto.

Vorrei raccontarvi brevemente come stanno le cose nella mia vita.

 

Da qualche anno non sono più sicuro del mio orientamento sessuale. Mi capita di trovarmi ad osservare ed apprezzare ragazzi,

sento il mio corpo diverso, in cambiamento, apprezzo cose che disprezzavo prima e viceversa.

Però, giuro, non sono ancora riuscito a capire se sono (o sto diventando) gay, o no. Non lo so.

Confesso che la cosa mi spaventa molto e mi sta rovinando. Non sono più una persona sicura e serena, sono spesso depresso

e tendo a scappare, a nascondermi, a non socializzare.

A tratti però.

 

In altri momenti, o periodi, o giorni, al contrario non mi sento affatto "gay" e torno in parte quello che ero una volta,

un ragazo come tanti, di certo non imparanoiato, non impaurito, sicuro e pronto a divertirsi e a conoscere gente.

 

Inoltre, in questi anni ho comunque continuato a frequentare ragazze, solo ragazze. Il sesso con loro non è un problema,

mi piace e lo faccio senza problemi. Al contrario, purtroppo, dal punto di vista affettiva è un casino. Ho paura e faccio fatica a

lasciarmi andare, a godermi la relazione, ad innamorarmi. Ho paura perchè temo che un giorno possa non essere più capace di farlo,

possa iniziare ad amare solo ragazzi, tanto per essere schietti.

 

Esco distrutto da due anni di relazione con una ragazza meravigliosa, che mi amava da morire. Beh, sebbene credo che l'amassi anche io

non sono riuscito a buttarmi nella relazione per i motivi di sopra. Fino a portarla a mollarmi. E ora mi manca da morire. Giuro.

Da morire.

 

E cosa dovrei fare? Cercare di tornare con lei? Vorrei però sento che non posso continuare così, riiniziare ancora. Fingere forse.

Voglio capirmi. Voglio sapere quello che sono. Voglio vivere e non soffrire e basta. Voglio essere sereno.

 

Ma come faccio?? Consigli??  :sisi:

Nessuno ha avuto esperienze simili??

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fallendaydreamer

Se fai sesso senza problemi con le ragazze e ti piace farlo, non metterei in dubbio la tua parte eterosessuale.

Per quanto riguarda l'apprezzamento che nutri nei confronti dei ragazzi, è un apprezzamento nei confronti della loro bellezza a prescindere, o ti piacciono proprio fisicamente? Cioè resci ad avere fantasie erotiche stimolanti con protagonisti solo soggetti di sesso maschile? Se sì, direi che sei bisessuale.

Per quanto riguarda la paura di imbatterti in una relazione seria con una ragazza per evitare di lasciarla a causa della scoperta postuma della tua omosessualità, non mi sembra il tuo caso, e non mi sembra il caso di preoccuparti: mi sembri realmente preso dalle ragazze e soprattutto da questa ragazza che ti piace, quindi se mai dovessi scoprire che ti piacciono sessualmente i ragazzi, vuol dire che ti piacciono anche i ragazzi, e che sei bisessuale, e quindi in quanto tale puoi benissimo continuare la tua storia con lei perchè comunque l'attrazione per le donne c'è e non scomparirà se scoprirai di essere attratto anche dagli uomini. :sisi:

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Ciao Salame, :love:

prima di tutto benvenuto sul forum!

 

Alla tua ultima domanda do io una risposta: sto affrontando il tuo stesso percorso... ho accettato di essere bisessuale e non è un problema, in sè.

 

Per una risposta più dettagliata attenderai ancora qualche ora??? Sto crollando... prometto che domani (oggi) ti rispondo meglio!  :sisi:

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Grazie per le risposte ragazzi.

 

Beh, fallenday.. ti dico che onestamente mi capita di avere fantasie erotiche con ragazzi ma cavolo, non so,

mi fa talmente paura che le reprimo. E d'altra parte trovo le donne sempre meno attraenti, anche se poi

capita di finire a letto con qualche ragazza.

 

Bisessualità dici?? Boh, può essere. E se fosse invece un periodo transitorio?

Dovrei capire se bisex o, come dire, "in procinto" di diventare gay.

 

Casper,a te l'essere (adesso) bisex non ti crea alcun dubbio, blocco o paura nel momento di dedicarsi ad una relazione in modo serio?

Davvero puoi amare donne e uomini allo stesso modo?

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Ciao e benvenuto.  :love:

 

Non ci dici quanti anni hai, e per me potrebbe fare più chiarezza, ma ti rispondo comunque al meglio che posso.

 

Inoltre, in questi anni ho comunque continuato a frequentare ragazze, solo ragazze. Il sesso con loro non è un problema, mi piace e lo faccio senza problemi. Al contrario, purtroppo, dal punto di vista affettiva è un casino. Ho paura e faccio fatica a lasciarmi andare, a godermi la relazione, ad innamorarmi.

 

Per esperienza personale, non escludo che quando uno (una) abbia rapporti sessuali con l'altro sesso non possa essere gay o lesbica. A me è successo. E mi ha confuso per molto tempo perché non capivo, pensavo "ma se ci sono andata a letto, allora non lo sono". In realtà, ora che sono passati un po' di anni e che ho avuto rapporti omosessuali, non ho dubbi. Non sono etero, non son bisex, sono lesbica e lo sono sempre stata, dalle mie prime cotte alla scuola elementare!

La forza della negazione, la paura fottuta e, come immagino sia successo anche a te, l'affinità con una persona dell'altro sesso, possono davvero confondere.

 

Io sono stata con un ragazzo che mi ha molto molto amata. Io mi trovavo bene con lui, era più grande mi corteggiò a lungo, e alla fine mi misi insieme a lui.. Ci stavo bene, ora la definirei un legame cerebrale nel senso che ci trovavamo molto su quel piano, ma non l'ho mai amato. Lui volevo molto di più, e io non capivo perchè per me andava bene come eravamo. Ci siamo lasciati e rimessi insieme un paio di volte. Ci sono anche andata a letto, è stata una cosa meccanica.  L'eccitazione ad un certo punto c'è stata ma non sentivo prorpio niente a livello emotivo..una tristezza. NOn provavo niente a livello affettivo. GLi ho voluto così bene, e la cosa mi confondeva. Eppure, una volta guardai i suoi occhi doloranti di amore (il mio esserci e non esserci lo uccideva, anche perché era molto intuitivo e soffriva molto per quesot) e capii ch elui mi amava moltissimo e io nemmeno lontanamento. Per cui lo mollai definitivamente. E non mi ci rimisi insieme, anche se lui mi coreggiò ancora.

 

Sono stata anche con un altro ragazzo....anche lui mi ha corteggiata a lungo, come il primo,  e alla fine ho ceduto. Mi dicevo che forse mi ci voleva un po' per rodare, per 'innamorarmi'. Sono andata a letto anche con lui, un paio di volte, mah...idem come sopra....solo che lui era meno cpacace di leggermi e non si è mai accorto che non sentivo nulla, a livello emotivo e affettivo. Insomma un disastro. Tant'è che ho mollato anche lui, stessi occhi dolorsi di amore e cuore spezzato....anche perché lui era convinto che andasse tutto bene ctra noi...povero.

 

E' stata dopo la fine della storia con lui che sono entrata finalmente in crisi. Dico finalmente perché erano anni che alla domanda "Lo sono o non lo sono?"...accantonavo l'idea...mi dicevo che finché non mi sarei innamorata non avrei capito il mio orientamento, eppure mi comportavo e mi costringevo solo in una direzione (bpys) e quindi in realtà non mi dava l'opportunità di innamorarmi di una ragazza! Ho passato anni a cercare di innamorarmi di provare qualcosa per un ragazzo e nada.

Comunque, sono andata in ansia, non sapevo come fare per capire. Poi mi sono tranquillizzata, mi sono ricrodata che in passato l'eccitazione l'avevo provata per tante ragazzine mie compagne di scuola....e allora mi sono domanda se era in quella direzione che non mi ero mai data una chance. Allora, mi sono fatta una promessa...che mi sarei lasciata libera, che non avrei cercato di condizionarmi e che avrei seguito il cuore e il corpo....perché cosi non si poteva andare avanti...non volevo arrivare alla fine della mia vita e accorgermi di non avere amato, di non aver vissuto...e quindi mi promisi che avrei guardato sia da una parte (boys) che dall'altra (girls) e mi sarei ascoltata senza condizionamenti.

La cosa mi ha tranquillizata.

4 mesi dopo, mi sono accorta di essere super attratta da una nuova collega. Per la prima volta ho seguito quella strada senza censurarmi (in passato, più mi attirava una bambina/ragazza/donna, più ne stavo alla larga, ma non me ne accorgevo completamente allora). Alla fine mi sono presa una cotta incredibile e poi me ne sono proprio innamorata. :-) è li che ho avuto conferma di tutto. è li che ho cominciato finalmente a viviere e a vedere la vita a colori! inceve che in bianco e nero. è li che ha avuto tutto senso. è lì che ho capito che violenza mi sono fatta (e a loro) nel stare con quei ragazzi. dopo ho fatto tutto il mio coming out fino in fondo, dichiarandomi in famiglia ecc. Quella ragazza è oggi una mia cara amica (mi dichiarai, ma era etero!!!! etero e fantastica, è stata fantastica con me), e oggi convivo da un anno con la mia compagna. Sembra tutto cosi lontanto, un'altra vita, in realtà sono circa 4 o 5 anni, nemmeno tanto se ci pensi, ma è cambiato tutto e io sono finalmente me, me fino in fondo. è la cosa più bella del mondo.

 

Quindi, il consiglio è di stare tranquillo. Aprirti a tutte le possibilità e ascoltati. Ascolta il tuo cuore, le tue emozioni e il tuo fisico. Il corpo, le emozioni e l'attrazione fisica, se non le reprimiamo, se non le condizioniamo,  parlano forte e chiaro.

 

Magari sei etero, magari sei gay, magari sei bisessuale. Andrà bene comunque. La cosa importante è che tu capisca chi sei, il resto verrà e, son convinta, sarà bello.

Datti tempo. E vivi. Tranquillo.

Un forte abbraccio  :sisi:

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Sel, grazie.

La tua risposta, la tua storia, i tuoi consigli, grazie.

Grazie perchè devo ammettere che in parte mi ci ritrovo, e fa male (senza offesa per carità).

 

La differenza è che non ho mai avuto interesse x persone del mio stesso sesso se non fino a qualche anno fa, 3 o 4 direi. (Ne ho 29 adesso).

A quel tempo stavo con un'altra ragazza, che, giuro, amavo alla follia.

Ero etero al 100% e la amavo al 100% (per capirci). Con lei ho passato 2 anni meravigliosi.

Poi la storia per ragioni varie è iniziata a vacillare, e in questo anche le mie certezze riguardo il mio orientamento sessuale.

O forse queste mie incertezze, in quel momento solo latenti, ne sono stata la causa. Questo non lo ho ancora capito.

 

Da allora vivo nell'inferno.

Come dicevo ho continuato a frequentare solo donne, ma senza convinzione, con molta paura e non abbastanza passione.

Adesso basta però. Dopo l'ultima batosta ho deciso di provare a cambiare le cose e riflettere su me stesso.

 

Però è difficilissimo. Non ce la faccio.

E' facile dire stai tranquillo, vivi, ascolta te stesso.

Ho una tale confusione dentro che mi impedisce di essere lucido.

Di me non so niente. Non mi conosco più. Caos totale.  :sisi:

 

Qualche giorno fa, tanto per continuare nelle confidenze, ho fatto un passo importante, spero, ma del quale non sono sicuro.

Fidandomi del consiglio di amici e parenti ho iniziato a vedere una psicologa.

Spero che lei mi possa dare una mano. Che mi schiarisca le idee.

(A proposito, vorrei quasi aprire un'altra discussione, per chiedere consigli riguardo al discorso psicoterapia, psicoanalisi ecc. visto che non ne so nulla e sono andato alla cieca.)

 

Chiedo scusa se sono così patetico. Chiedo scusa a tutti se me ne approfitto del forum per cercare egoisticamente aiuto,

quando in cambio ho poco o nulla da dare. Scusatemi.

A volte nella vita da solo non ce la puoi fare. Io non ce la faccio.

Grazie e scusate, davvero.

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Tu racconti balle, a te stesso e/o a noi.

 

Non sei preoccupato perché non riesci a capire il tuo "orientamento sessuale".

L'orientamento sessuale è una cosa astratta per cui si può provare tanta angst esistenziale quanto per il cubismo o la teoria della superstringhe.

 

Tu sei preoccupato (anzi, ti stai ossessionado) per una di queste due fobie, o entrambe:

 

1- che tu stia diventando impotente, per cui non riesci ad avere rapporti soddisfacenti con le donne

2- che tu sia gay, cosa che ti terrorizza perché ti immagini dovresti affrontare (per lo più inesistenti o esagerate) difficoltà sociali.

 

Fortuna per te c'è un modo scientifico per capire la verità:

La teoria (1) è facilmente testabile: comincia a prendere inibitori delle PDE5 (= viagra o simili) per qualche tempo.

Il problema con le donne è risolto? Il tuo pene non funziona più, e hai la cura.

Il problema non è risolto? Bisogna ora escludere l'impotenza psicogenica, cioè dovuta a depressione e/o ansia.

Niente paura, è testabile anche questa: antidepressivi. Quali? Non sono tutti uguali: niente SSRI per te, 'che a volte essi causano impotenza; per il tuo scopo devi ricorrere a bupropione+mirtazapina, gli unici che migliorano la funzione sessuale.

Aspetta un mese perché facciano effetto. Il problema è risolto? Sei impotente perché depresso, e hai la cura.

 

Alla fine di questo auto-esperimento, niente ha funzionato?

Sei gay. Smettila di preoccuparti, di "vivere nell'inferno", di immaginarti chissà quali avversità catastrofiche. L'omosessualità è legale in Italia dall'arrivo di Napoleone circa, e oggi socialmente accettata molto meglio di quanto si creda. A meno che tu non viva nel profondo sud o nella più sperduta provincia leghista, nel qual caso migra in posti migliori e trovati un ragazzo.

 

Tanti auguri.

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consiglio spassionato, impara ad ascoltare ciò che senti e non ad imporre ciò che vorresti sentire.

Finora credo che il tuo problema principale stia proprio nel terrore di scoprire ciò che sei veramente, indipendentemente che tu sia gay, bisex o etero e questo è il limite che devi superare, consapevolizzando il fatto che qualunque sia la risposta non c'è nulla di sbagliato.

In questo senso credo che lo psicologo possa essere un valido aiuto, purchè tu riesca ad essere sincero al 100% con lui.

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Ciao Salame... come promesso ti rispondo, anche se in ritardissimo.

Io fin da piccolo ho sempre provato qualcosa di "speciale" per gli altri bambini e ragazzi maschi... fin dal primo giorno di prima elementare, quando mi colpì un ragazzino di 5a, Gabriele... ricordo ancora che, anni dopo, nel laboratorio di fotografia trovai tra i provini una sua foto in B/N e rimasi a guardarla per minuti interi... era un segno...

Ero attratto dai maschi!!! Lo sapevo, sapevo che per la nostra società (soprattutto molti anni fa) era innaturale, facevo finta di non capire... mentivo a me stesso.

Durante l'adolescenza, pur sentendo a volte pulsioni "strane" per certi amici che puntualmente reprimevo, cercavo solo rapporti con le ragazze, con risultati disastrosi... anche perchè ai tempi ero il classico bravo ragazzo, studioso, che alle ragazze non interessa più di tanto... loro preferiscono farsi prendere per i fondelli da quelli "belli e dannati", no?

A 19 anni mi lego un casino ad un mio amico di 16, poi l'amicizia si allenta quando lui passando da una fidanzata all'altra cambia giro di amici.

A quel punto divento quasi un tutt'uno con un altro amico, passando con lui l'estate più bella che io ricordi... entrambi ci fidanziamo a pochi mesi di distanza con due ragazze che sono migliori amiche a loro volta, quindi si sta sempre insieme... e inizia il mio cammino verso il baratro... lui mi ferirà come nessuno aveva mai fatto prima e sarò costretto ad ammettere che la nostra, da parte mia, non era più solo un'amicizia.

Dopo qualche anno mi sono mollato con la mia fidanzata... e la solitudine ha fatto sì che potessi analizzarmi meglio, iscrivermi a questo forum a inizio anno e, ora come ora, aver accettato di essere bisex.

Il rapporto con le ragazze e i ragazzi ha sfumature differenti, ma non più di tanto. Non sento differenze sostanziali quando abbraccio, bacio, faccio sesso, se non per le circostanze (in una discoteca non potrai mai essere rilassato come a casa o in un parco...).

Finora solo con un boy ho avuto la possibilità di vivere la quotidianità di svegliarsi e fare colazione insieme, andare a fare la spesa mano nella mano, ecc ecc e ho riasssaporato sensazioni praticamente identiche a quelle che conoscevo dalla mia precedente esperienza etero.

L'unico vero dilemma, per me, è il mio desiderio di paternità, che ovviamente non potrò soddisfare nell'eventualità che la mia vita abbia un'evoluzione con un ragazzo al mio fianco... ma tant'è.

 

Spero di aver chiarito un po' il percorso che ho compiuto e dato una risposta alla tua domanda...  :sisi:

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L'analisi, può riuscire a farti diventare capace di narrare te stesso,

come ha fatto ora Casper. Ovviamente non tutti hanno bisogno

di un analista per raggiungere questo risultato, ma se ti senti così

confuso -per così poco- direi tu ne abbia bisogno.

 

Attualmente, per come ti racconti, mi pare di intravedere una

colpevolizzazione della pulsione omoerotica.

 

In positivo ci dici poco, resti molto sul generico ( dici di aver

iniziato da 3 anni a provare "interesse" ) in negativo attribuisci

a questa pulsione la causa dei tuoi problemi come eterosessuale,

per essere così poco in positivo - non so se mi spiego - gli attribuisci

molto, troppo, in negativo.

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Grazie ancora per le risposte ragazzi.

 

(A parte Ahriman, no comment. Nel tuo caso tralascio, non mi piace chi mette parole in bocca agli altri.

Ma quando mai ho parlato di impotenza?? Ti garantisco che li giù funziona tutto benissimo, anzi, da dio)

 

Per gli altri:

da come scrivete sembra che il processo dello scoprire e accettare la propria (eventuale) omosessualità

sia una roba da poco, facile tutto sommato. Boh

 

A me non sembra di essere l'unico a soffrire solo per il dubbio di esserlo,

non mi sembra facile per un ca**o, e a leggere in giro per il forum non mi pare che sia stato facile per tutti, anzi.

Non metto in discussione che nel mio caso ci possano essere anche altri problemi, altri fattori, in gioco,

(e qui spero che la psicoanalisi mi sia di aiuto) ma parlarne come di una robetta così, tutto sommato facile, mi sembra assurdo.

 

 

Hinzelmann,

chiedo venia ma il tuo discorso sul "positivo e negativo" non credo di averlo afferrato.. (boh, avrà ragione ahriman, sarò scemo)

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Ricordo solo ad Ahriman che le diagnosi e le prescrizioni di farmaci "online" o a distanza sono VIETATE, quindi se stai studiando per entrare nella categoria medica, oltre a tanta farmacologia speciale dovresti imparare questo. 

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Lo psicanalista forse è un bene, non per tutti è così facile accettarsi in special modo e la cosa diventa ancora più difficile andando avanti con gli anni.

Comunque mi sembra di intuire una paura di poter essere gay, inizia a porti domande ed esplorare abbattendo i le barriere psicologiche. Non c'è nulla di male :roll:

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Ciao Salame (fantastico 'sto nick)! :roll:

 

Sono sostanzialmente d'accordo con quel che ti hanno scritto gli altri e quindi vorrei solo segnalarti, per quanto riguarda il discorso psicologico, il topic "lo Psicologo" in area "Off Topic" (io l'avrei messo/spostato in "Salute", ma tant'è): http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic,17497.0.html

 

Ho contribuito anch'io con qualche mia esperienza e per quel che mi riguarda penso che l'esperienza di una psicoterapia sia molto utile e anche veramente bella, al di là dei motivi per cui si decide di intraprendere quella strada.

 

Un'unica cosa mi sento di raccomandarti: nonostante l'urgenza più che comprensibile nel voler mettere a posto la propria situazione, cerca di non avere (troppa) fretta. Cerca di rilassarti: la soluzione arriverà, hai iniziato a cercarla e questo è già un passo avanti, però ci vorrà un po' di tempo e di pazienza. Come vedi e come hai visto non sei solo, in tanti ci sono passati e hanno risolto le loro questioni: vedrai, abbi fiducia in te stesso! :awk:

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Ragazzi siete una miniera di consigli

non so come ringraziarvi...  :roll:

 

G77 grazie per il link alla discussione sullo psicologia, vedrò di rompere le scatole anche li.

 

Atheno89,

si ammetto di aver una paura fottuta di essere gay. Come fare a non averla in una società del genere

e nel momento in cui significa il crollo di tutti i miei sogni da ragazzo qualunque? (famiglia, figli ecc)

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Scoprire se stessi non è semplice. E' un travaglio duro e difficoltoso, almeno per me lo è stato. Pieno di dolore, di paura, di delusione, di sogni infranti. Anche io, come dici di avere tu, avevo dei sogni per il mio futuro. Sogni standard e molto piccoli, ma che avrebbero fatto di me una "persona come si deve" e la mia famiglia fiera. Volevo laurearmi in lettere per diventare un insegnante, fidanzarmi, sposarmi, avere una casa con giardino in cui far giocare i miei figli. Avevo questi sogni, questi ideali per il mio futuro. Quando misi in discussione la mia sessualià misi in discussione anche questi sogni, misi in discussione tutto me stesso. Ci misi esattamente un anno ad affrontare tutto questo processo, perchè prima anche se notavo di essere attratto dai ragazzi relegavo queste pulsioni a un angolo remoto del mio essere. Un anno dalla prima volta che ho pensato "forse sono gay" a che sono riuscito a dire alla mia migliore amica balbettando "lorens, sono gay". Tuttavia partendo a riflettere su di me da questo problema riguardo la mia sessualità ho sondato interamente il mio animo, la mia persona, e mi sono vagamente trovato laggiù nel buio. E una volta trovatomi ho capito che quei sogni non erano miei, avrei voluto che lo fossero, ma non lo erano. O per lo meno non del tutto.

Conoscersi è difficilissimo, e sicuramente a volte si ha bisogno di una mano. Io per mia presunzione ho sempre voluto fare da solo, non chiedendo consigli, ma è diverso per ognuno. C'è chi necessita di domande precise, piccole e puntuali, per tirare fuori man mano ciò che ha dentro. Io queste domande me le facevo da solo e mi rispondevo. Magari a te le farà uno psicologo, ma nn è questo il punto, il punto è che tu riesca a fare chiarezza.

Solo non avere paura di scoprire parti di te, nel bene e nel male, in qualsiasi campo, perchè, per quanto possano farti soffrire queste parti, sei tu, solo tu. non un mostro.

E dopo, come dice sel, vivi davvero la vita a colori.

 

cm al solito non so se ho reso ciò che intendevo, ma va beh, spero di si. In bocca al lupo per tutto!

E

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Caro Marais, hai reso eccome. Sposo appieno le tue parole. E' proprio così

 

A quel tempo stavo con un'altra ragazza, che, giuro, amavo alla follia.

Ero etero al 100% e la amavo al 100% (per capirci). Con lei ho passato 2 anni meravigliosi.

 

Sì è possibile.

 

Ho una tale confusione dentro che mi impedisce di essere lucido.

Di me non so niente. Non mi conosco più. Caos totale.  :sisi:

 

Ok, sei confuso sul tuo orientamento sessuale. Va bene così. Passerà vedrai che la nebbia si diraderà. Ma sei davvero sicuro di non conoscerti pù per niente? Tu sei solo il tuo orientamento sessuale?

 

Chiedo scusa se sono così patetico. Chiedo scusa a tutti se me ne approfitto del forum per cercare egoisticamente aiuto,

quando in cambio ho poco o nulla da dare. Scusatemi.

 

Perché ti scusi? perché ti dai del patetico? Hai letto le parole di Marais? sono molto vere.

 

Un abbraccio e buona continuazione di cammino

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Ciao Sel,ciao a tutti,  :sisi:

qui va abb bene dai, alti e bassi diciamo,

grazie per i commenti.

 

Per risponderti Sel,

l'orientamento sessuale può essere fluido, magari!  :D

Hai mai conosciuto gente che è stata etero, poi gay, poi etero, poi gay ecc a periodi?

A me sembra strano.

 

Secondo,

non è che io sono solamente il mio orientamento sessuale, ci macherebbe.

Però penso condividiate sul fatto che ò'orientamento gioca un ruolo fondamentale nel modo in cui ci vediamo,

sentiamo, nel modo in cui ci proiettiamo al mondo, nei comportamenti. Nell'essere noi stessi in sintesi.

A me il non saperlo più mi lacera e mi ha trasformato, sono sempre stato una persona sicura e solare, vivace, attiva e socievole.

Ora sono l'opposto.

 

Forse faccio confusione tra cusa ed effetto, o forse mi sono fissato su questo problema senza vederne tanti altri

che probabilmente hanno la loro importanza. Boh.

 

So solo che sono stanco di tutto ciò. Non è un annetto che va avanti ma quattro o cinque,

eh basta, che cavolo. Voglio "vivere la vita a colori", come dite voi.

 

E per finire,

Sel, mi sento patetico perchè lo sono! A rileggere quello che scrivo quasi mi vergogno di me  :P

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(salame - mi sono espressa male stamattina sul discorso orientamento sessuale e possibilità di cambiamento nel tempo. per cui ho editato il post per evitare fraintentidmenti. appena posso torno e cerco di spiegarmi meglio).

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  • 2 weeks later...

è NON CAPIRE SE STESSI!!!!!! non c'è nulla in questa vita da accettare come un dato di fatto.

Bisogna CAPIRE perchè è così per stare completamente a posto con se stessi.

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