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Mancuso lascia la presidenza Arcigay


sebastian83

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Da http://gaynews24.com/

 

Un vero e proprio colpo di scena è accaduto qualche minuto fa a Bologna dove nel corso della sua relazione di chiusura il Presidente nazionale dell’Arcigay, Aurelio Mancuso, ha messo al corrente tutti gli intervenuti della sua volontà di non volersi ricandidare per un secondo mandato presidenziale nel corso del prossimo congresso dell’Arcigay: “E non accetterò neppure nessuna carica onorfica tipo ‘Presidente emerito’” ha inoltre ribadito.

 

Nel corso della sua relazione ha avuto parole critiche verso l’associazione ribadendo la necessità di dire basta a quello che sembra essere un ‘aristocraticismo’ dell’Arcigay, “dobbiamo stare con la gente comune perchè siamo gente comune e mettere a disposizione il nostro know-how organizzativo per qualsiasi evenienza. Quello che ci manca è un vero supporto dei gay e che guarda altrove, a nuove forme di protesta, associative, organizzative. Dobbiamo recuperare e acquisire nuovi consensi e credibilità prima di tutto tra la nostra gente”.

 

Sul matrimonio gay: “Dobbiamo tenere conto dei momenti politici e costruire il consenso dentro e fuori il movimento sulla necessità e l’importanza del matrimonio gay. Una proposta che ho portato in Arcigay già tre anni fa”.

 

Sul prossimo congresso nazionale: “Dovrà essere un congresso di cambiamento e rinnovamento.Ci vuole un periodo di ransizione verso una ‘cosa nuova’ Cosa? La discussione è aperta. Ci vuole un’idea profonda e diversa dell’Arcigay”.

 

Sulla ’salute’ dell’associazione: “L’intuizione che l’associazione deve guardare all’esterno di se stessa e parlare con tutti, anche chi non ci ama, è giusta. Oggi ci troviamo in difficoltà nelle grandi città come Milano, Roma, e Bologna ma abbiamo svolto un ottimo lavoro nella provincia e che ci viene continuamente riconosciuto. Nelle grandi città o si cambia o verremo travolti, diamoci degli strumenti efficaci e cerchiamo essere credibili all’interno della comunità Lgbtq, ma tutta e non solo con i nostri tesserati. L’Arcigay dev’essere sempre più un’associazione unita e compatta e la conflittualità interna, sale della democrazia, va affrontata e risolta perchè nasce da un disagio profondo”.

 

Secondo voi, cosa vogliono dire queste dichiarazioni? Arcigay rimarrà il principale referente GLBT a livello nazionale o il mondo istituzionale si rivolgerà ad altre associazioni, magari di altro colore politico? Cosa vedete nel futuro delle associazioni, specie di quelle nazionali?

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Sì, ArciGay rimarrà l'unica realtà nazionale;

perchè è l'unica a desiderare un respiro nazionale.

 

No, non esistono e non esisteranno mai altri "colori politici".

Certe battaglie sono necessariamente di Sinistra.

Convincere anche un solo Liberale a "metterci la faccia"

è facile quanto trovare altri dieci nuovi Comunisti.

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E' vero che Arcigay come la Gironda è forte in provincia e debole a Parigi.

 

Un movimento nazionale non può essere così debole a Roma e a Milano

 

Il problema non direi sia di colore politico, Imma Battaglia e il Mieli non

sono mica di destra...semmai il problema è, sempre per usare la metafora

della rivoluzione francese, la Palude Gay di Milano e di Roma.

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Chissà se questo sommovimento è stato almeno in parte scatenato, o quanto meno accelerato, dalle recenti fiaccolate "We have a dream" che sono nate esplicitamente e vistosamente fuori dall'egida di Arcigay...

 

Che he dite?

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Più leggo quello che pensano i gay,

più vorrei sostenere ArciGay.

 

Provo un grande disagio di fronte alla marea

del qualunquismo, che divora ogni iniziativa.

 

Se domani nascesse un'alternativa, farei festa.

In realtà chi critica ArciGay (o il Mieli)

guarda ancora più intensamente il proprio ombelico.

 

Mancuso se ne va perchè "la comunità gay"

rompe le balle in maniera inaudita.

Una volta non c'era internet e almeno

chi faceva militanza poteva ignorare i qualunquisti:

ora è definitivamente impossibile.

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Non credo si tratti di aristocrazia ma di auto esclusione guidata da certe ideologie di sinistra. Credo che l'associazione dovrebbe essere più centrale, così da comprendere anche omosessuali di altri schieramenti e valori.

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Isher, molto presto.

Credo sia praticamente in atto.

 

Hitam, io ho fatto la prova.

Uno di Sinistra, un Leghista, un Missino, un Radicale e uno di Forza Italia.

Un bel Direttivo, devi ammetterlo.

Sembravamo i veti incrociati del Consiglio Permanente dell'ONU.

E' MOLTO meglio che ciascuno faccia la sua strada.

(Faccio gli auguri a tutti i futuri gruppi di gay leghisti,

gay missini, gay radicali e gay berlusconiani.)

Non prendiamoci in giro: coinvolgere i Radicali è "solidarietà",

ma coinvolgere gli altri è proprio "carità"

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Strano comunque... l'altro giorno era ospite a Cominciamo Bene Estate su RaiTre, e non sembrava affatto avere  la benchè minima intenzione di dimettersi... anzi!!  :)

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Non so cosa abbia portato Mancuso a dimettersi da arcigay, tuttavia capisco ciò di cui parla.

In arcigay è chiaro come il sole che le cose non funzionano bene, nè sono trasparenti o democratiche. Mi riferisco ad esempio alla non limpidissima rielezione di Marrazzo a Roma, o ai sistemi di tesseramento dei soci, che non sono correttissimi (bisogna tesserarsi per avere accesso ad alcuni locali, bar, saune, discoteche, etc).

Senza parlare del fatto che Arcigay, pur prendendone tacitamente il merito, spesso non è la diretta organizzatrice di grandi eventi (vedi il pride di Roma che organizza fondamentalmente il Mieli), nè ha una vocazione di dialogo con le altre realtà associative gay, che saranno si più piccole, ma sono decisamente più ricche quanto a impegni attività e presenza sul proprio territorio.

 

E' un peccato perchè proprio per la sua tanto ostentata da Mancuso "vocazione Nazionale",  l'arcigay potrebbe ricoprire effettivamente un ruolo di primo piano nell'essere referente e coordinatore anche di realtà locali.

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io ho fatto la prova.

Uno di Sinistra, un Leghista, un Missino, un Radicale e uno di Forza Italia.

Un bel Direttivo, devi ammetterlo.

Sembravamo i veti incrociati del Consiglio Permanente dell'ONU.

 

Ma è fortissimo!... raccontaci qualche dettaglio, non puoi lasciarci così :P

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Alessio De Giorgi sicuramente

 

Posso dire che De Giorgi mi perprime un po'? A parte che proviene da Arcigay, e dopo aver fondato un portale che gli ha fatto la guerra troverei un po' incoerente che ci ritornasse, oltre al fatto che sarebbe un po' in conflitto di interessi...

Poi credo che Arcigay abbia bisogno di un presidente-attivista, più che un presidente-imprenditore come De Giorgi; intendiamoci, nulla contro gli imprenditori, solo che mi sembra che gay.it sia un'azienda (e come tutte le aziende il suo scopo è il profitto), mentre Arcigay dovrebbe essere tutt'altro...

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Sì, ArciGay rimarrà l'unica realtà nazionale;

perchè è l'unica a desiderare un respiro nazionale.

 

No, non esistono e non esisteranno mai altri "colori politici".

Certe battaglie sono necessariamente di Sinistra.

Convincere anche un solo Liberale a "metterci la faccia"

è facile quanto trovare altri dieci nuovi Comunisti.

 

Sì come no: peccato che in gran parte d'Europa le leggi sulle unioni civili o sui matrimoni sono state discusse e talvolta anche approvate da governi i destra. Questa destra è una delle tante anomalie tutte italiane ed il fatto che Fini, che è l'unico a non fare che allinearsi  alle posizioni delle destre europee, ci sembri così alieno non fa che confermare la cosa. Ma anche uscendo dai confini UE. Ma lo sapete che l'Albania sta discutendo di matrimoni ed adozioni? Sottolineo l'Albania. E pensate che Sali Berisha sia di sinistra?

Iniziamo a preparare i gommoni ed a invertire la direzione migratoria vah.

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Ma lo sapete che l'Albania sta discutendo di matrimoni ed adozioni? Sottolineo l'Albania. E pensate che Sali Berisha sia di sinistra?Iniziamo a preparare i gommoni ed a invertire la direzione migratoria vah.

 

Be', c'è anche da dire che in parecchi ritengono che la mossa del governo albanese sia strumentale all'entrata nell'Unione Europea e non dettata da veri sentimenti di uguaglianza. C'era un topic in cui si parlava dell'argomento e non erano tutte rose & fiori, eccolo qui: http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic,17245.0.html ;)

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L'Unione Europea esercita pressioni che sono tanto più forti quanto più un paese candidato abbia standard economici

sballati etc. etc.  Il problema è che l'Italia è già dentro...tuttavia la tendenza europea credo che imponga prima o poi

una legge sulle unioni civili ( da qui anche il tentativo di fare leggine tipo DiDoRe per archiviare le pressioni europee )

Per questo io credo che in questa fase bisogna stare molto attenti a leggi fregatura, che servano all'unico scopo di mettere

a tacere Bruxelles.

 

Detto questo...oggi su Repubblica D'Alema dichiara che quanto a laicità il PD deve prendere lezioni dalla Democrazia Cristiana. La

verità quindi è che l'intero sistema politico italiano sta subendo una letterale deriva a destra ( se pensiamo che D'Alema, rappresenta

l'anima di sinistra del PD...e tutto il resto del parlamento è praticamente alla sua destra è a dir poco impressionante )

Non siamo in poche parole nel 1990 quando poteva avere un senso discutere se il rapporto privilegiato di Arcigay con il

PCI giovasse o meno alla questione omosessuale...siamo in una situazione in cui il PCI è diventato la DC ed il resto della

sinistra e del centro laico praticamente è a pezzi. In una situazione del genere è ovvio che il paese non abbia una agenda

di sinistra e la destra si sposti ancora più a destra. In poche parole sperare nella destra italiana solo perchè c'è una deriva

di destra, credo sia la speranza dei disperati.

 

La situazione politica per chiunque subentri a Mancuso, diciamocelo, è terrificante.

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Mancuso probabilmente va via per tante ragioni la prima è sostanzialmente il fallimento del suo mandato: ricordo molto bene (è passato qualche anno ormai) che quando fu eletto il suo programma si differenziava per sviluppo dell'associazione sul territorio cosa che non mi sembra sia avvenuta.

 

In secondo luogo l'inchiesta di gay.it che ha messo a nudo alcune criticità di Arcigay

 

Il terzo punto è il fallimento dell'attività di pressione politica il cui segno visibile è la scelta patetica dei pride nazionali itineranti: gli unici pride che hanno successo, sia dal punto di vista della partecipazione, sia dal punto di vista della copertura mediatica sono quelli romani: c'è poco da fare sono i pride più sentiti dalla comunità Glbt di tutta Italia

 

Mi auguro che Arcigay intraprenda un corso nuovo fatto di più lavoro sul campo e meno sensazionalismo mediatico (il caso Povia insegna) mi auguro inoltre che ci sia meno primodonnismo e soprattutto mi auguro che tutte le associazioni riescano a far si che la comunità Glbt si identifichino con loro cosa che, purtroppo, al momento avviene sempre meno (ma la colpa secondo me non è imputabile alle associazioni) ;)

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Concordo anche io sul fatto che gli errori più rilevanti sono stati di gestione

con la riserva sull'articolo di gay it, che a tratti era a mio avviso troppo

insinuante sugli aspetti personali.

 

La politica, in senso partitico, c'entra poco. 

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Specificando che non sono di certo un elettore di centrodestra: ma chi se ne frega se lo fanno per entrare in Unione Europea. Lo stanno facendo e qui da noi sia a destra che la sinistra portatrice di tutti sti valori di uguaglianza manco si sognano di discuterne! Quando parliamo del fatto che lItalia è uno dei paesi fondatori dell'UE e si permette di non ne recepirne le direttive?

 

Detto questo Almadel, sicuro che non avresti fatto meglio a controllare prima di lanciare questa "sfida"?

Inizio con quello che per anni per noi è stato l'esempio sulle unioni civili e poi faccio esempi sparsi prima sul matrimonio e poi sulle unioni civili:

 

Jacques Chirac sotto il quale in Francia nel 1999 sono stati approvati i PACS è di sinistra?

 

Guy Verhofstadt primo ministro quando in Belgio son stati approvati i matrimoni, non era di certo di centro di sinistra.

 

In Norvegia la maggioranza attuale è di sinistra ma il matrimonio nel 2008 è stato approvato a larghissima maggioranza sia coi voti dei partiti al governo che con qulli dell'opposizione (da noi ti sogni entrambi).

 

Oltreoceano:

 

Stephen Harper era primo ministro in Canada  quando è stato approvato il matrimonio ) ed è conservatore.

 

Indovinello: in California chi era il Governatore quando sono stati approvati i matrimoni? (poi aboliti dalla Prop.8 )

 

Tornando alle unioni civili europee:

 

Austria: il 16 dicembre 2005 il ministro della Giustizia, la signora Karin Gastinger, esponente dell'Alleanza per il futuro dell'Austria (centro destra), ha dichiarato all'Ap austriaca che le coppie gay e lesbiche potranno firmare un accordo di unione alla presenza di un notaio.

 

Belgio: prima del matrimonio nel 1998 hanno avuto le unioni civili e primo ministro era Yves Leterme dei Cristiani Democratici e Fiamminghi (!!!).

 

Danimarca: è stato il primo paese al mondo nel 1989 a permettere un'unione civile. Era primo ministro Poul Schlüter del Conservative People's Party. Destra. Ah a proposito: a da marzo di quest'anno in danimarca gay e lesbiche possono anche adottare. Primo ministro Anders Fogh Rasmussen, Partito Liberale.

 

Austria: questa è qasi comica. Hanno una legge sulle unioni civili dal marzo del 2002.  Primo ministro Wolfgang Schüssel ÖVP, Partito popolare austriaco, che, vorrei ricordarvi,è stato poi al governo niente popò di meno che con...Jörg Haider

 

Lussemburgo: partnership registrata dal 2004. Era primo ministro Jean-Claude Juncker Partito Popolare Cristiano Sociale

 

Rep. Ceca approva una legge sulle unioni civili nel 2006. C'era il famoso Topolánek Partito Democratico Civico (destra).

 

E mi fermo qui ai pasi UE, altrimenti potrei continuare per una vita. Mi pare ci sia un equilibrio e ci siano dei paradossi che rasentano il comico, se riportiamo alcuni leader che ho citato ai corrispettivi italiani, che rendono abbastanza evidente che, tolto Fini che su questi ed altri temi si è allineato coi colleghi popolari europei, abbiamo una destra inguardabile che sta dove sta solo ed esclusivamente grazie ad una sinistra che è riuscita nell'arduo compito di fare addirittura peggio e, come i colleghi dell'"altra sponda", non si avvicina neanche di striscio ai propri riferimenti europei. O presunti tali a questo punto.

 

Ergo non mi venire a dire che i diritti civili, specie LGBT sono più di sinistra che di destra perchè 1) Basta leggere la cronologia delle approvazioni delle leggi dei diversi stati europei per dimostrare che così non è. E son sicuro che se avessimo tempo da perdere e andassimo a vedere le votazioni di alcuni dei paesi in cui all'approvazione delle leggi c'era un governo di sinistra avremmo ulteriori sorprese. 2) È evidente che in Italia almeno la destra ha detto e continua a darci dei secchi NO (a parte quella pericolosissima roba dei DILDOre che se poco poco avessero l'astuzia di far passare sarebbe la morte di ogni nostra battaglia per chissà quanti anni), la sinistra, giusto per parlare delle cose più recenti, prima di crollare su se stessa non solo ha continuato a tentennare incapace di una posizione che fosse una e di evitare prese in giro, ma dopo un paio di piroette, grazie a Mastella, è riuscita a cadere, anche se non è la versione ufficiale ma noi scemi non siamo, proprio sulla storia dei DiCo.

Che pena.

 

[Quindi, per citarti, prima di dire che i diritti civili sono solo di sinistra in italia, aspettiamo di vedere una sinistra che approvi qualcosa.]

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Mi stai prendendo in giro, Orfeo? ;)

 

I PACS sono stati approvati dai Socialisti di Jospin.

Dire che li ha approvati Chirac è come dire il Lodo Alfano

lo hanno fatto i Comunisti perchè lo ha firmato Napolitano.

 

Verhofstadt è sì Liberale, ma al governo coi Socialisti!

Pure Prodi è Democristiano, ma se li approvava lui

sarebbe stata una legge comunque di Centro-Sinistra!

 

Ti do ragione sulla Danimarca, ma per il resto

basta un giro su Wikipedia ;)

 

Ad ogni modo in Italia non abbiamo

nè Liberali nè Social-democratici nè Verdi nè Comunisti

che sono gli unici partiti che in giro per l'Europa abbiano approvato qualcosa.

Abbiamo Berlusconi e il PD, che non somilgliano a niente di europeo.

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[Per ultimo, altrimenti poi ci cazziano che stiamo finendo completamente OT]

 

Allora visto che sai usare tanto bene Wikipedia saprai anche giocare ad "aguzzate la vista" e trovare 23 piccoli particolari fra le voci "Repubblica parlamentare" e "Repubblica presidenziale", vero? O secondo te è un caso che per alcuni stati ho citato il premier e per altri il presidente? ;)

 

E sempre su wikipedia puoi controllare tutte le cose che ho scritto e su cui hai glissato.

 

Quanto alle maggioranze ralative e agli "impasti" non fanno che confermare la mie tesi...nella fretta di rispondere forse ti sei scordato che io a monte non sostenevo che i diritti civili fossero appannaggio della destra ma che non appartenessero ad una parte politica privilegiata. E se due parti poltiche a volte anche profondamente diverse che governano insieme riescono a trovare un accordo significa che hanno trovato una posizione che le accomuna su quel determinato punto. Che non mi sembra molto conciliabile con la tua teoria secondo la quale i diritti appartengono ad una sola parte politica.

 

Senda contare che 1-andiamo a vedere anche i governi misti a maggioranza relativa di sinistra che hanno approvato le leggi, o quelli no? 2- perchè i governi misti valgono per la sinistra? Che è una regolanon scritta che non conoscevo? ;)

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Faccio un intervento tecnico...ed evito di mettermi a tirare borsettate

anche se è evidente che in California conterebbe chi ha nominato i

giudici della Corte Suprema etc. etc. mi pare una discussione inutile

tanto in Italia abbiamo la peggiore destra del mondo e la sinistra di

fatto neanche esiste più!

 

L'Unione Europea è invece più importante

 

L'Unione Europea ci vuole bene e noi dobbiamo evitare leggi fregatura

tuttavia bisogna distinguere...le direttive sulla discriminazione sul posto

di lavoro, che era obbligatorio approvare, l'Italia con una decina di anni

di ritardi e inadempimenti le ha attuate, male, nel significato più restrittivo

possibile che la norma europea consentisse, ma le ha alla fine approvate.

 

Altro discorso la Risoluzione del 2006, che ha il valore di una raccomandazione,

ma non costituisce un obbligo.

 

E' chiaro che un paese candidato sotto esame, gioca ogni carta per risultare

gradito...l'Italia semplicemente, per ora, se ne frega, come potete leggere

qui sotto c'è però un problemino giuridico che inevitabilmente si porrà, il diritto

al libero stabilimento e alla libera circolazione delle coppie gay europee in Italia

ed è questo problemino che una legge fregatura potrebbe tentare di aggirare

 

 

La risoluzione comune - sostenuta da popolari, socialisti, liberaldemocratici, verdi e sinistra unitaria - è stata adottata con 468 voti favorevoli, 149 contrari e 41 astensioni. Essa condanna con forza ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale e chiede agli Stati membri di assicurare «che lesbiche, gay, bisessuali e transessuali siano protetti da discorsi omofobici intrisi d'odio e da atti di violenza». Gli Stati membri e la Commissione devono quindi condannare con fermezza tali gesti e garantire «l'effettivo rispetto della libertà di manifestazione», prevista da tutte le convenzioni in materia di diritti umani.

 

Considerando che in un numero più grande di paesi si stanno adottando iniziative intese a garantire pari opportunità ed ad offrire protezione contro la discriminazione, nonché «ad assicurare il riconoscimento delle famiglie omosessuali», il Parlamento chiede che ai partner dello stesso sesso siano garantiti il rispetto, la dignità e la protezione «riconosciuti al resto della società». E' poi reiterata la richiesta avanzata alla Commissione di presentare proposte che assicurino la libertà di circolazione dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari nonché «del partner registrato di qualunque sesso». Facendo proprio un emendamento proposto dai socialisti, l'Aula sollecita inoltre gli Stati membri ad adottare disposizioni legislative «volte a porre fine alle discriminazioni subite dai partner dello stesso sesso in materia di successione, proprietà, locazione, pensioni, fiscalità, scurezza sociale, ecc.».

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Va bene, Oldboy.

Io però sono vincolato alla discrezione

sul candidato della Segreteria

(perchè? che ne so? me l'hanno detto bisbigliando...)

Quindi ci stava di cambiare argomento :gha:

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ciao a tutti

 

vivo all'estero da parecchi anni, quindi non seguo da vicino le poolemiche e divisioni all'interno della comunita' lgbt (che peraltro ci sono anche fuori dall'italia)

 

non capisco perche' non si possa costituire un'organizzazione ombrello con TUTTI, ma proprio tutti, i soggetti lgbt; sarebbe una mossa intelligente per dare forza alle nostre rivendicazioni, senza veti e esclusioni che fanno solo il gioco di quanti ci vogliono divisi e deboli.

 

che ne dite?

 

ciao,

gabriele

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