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[FIlm] V per Vendetta


FireSky

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E' un film bellissimo...

I personaggi sono molto ben costruiti...sopratutto V...

E' un omino fantastico....un mix di ironia e ideali....

Sisi....ma la cosa che più mi è piaciuta...sono le battute...

I dialoghi sono molto ben costruiti e ....V dice delle frasi troppo belle *ç*

Se vi capita andate a vederlo...lo consiglio ;)

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come indicato nella rubrica CineForum), la scheda del film:

 

V for vendetta

Titolo originale:  V for vendetta

Genere:  Azione, Fantascienza

Durata:  120'

Regia:  James McTeigue

Sito ufficiale:  vforvendetta.warnerbros.com

Cast:  Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea, John Hurt, Stephen Fry

Trama:Cosa sarebbe successo se la Germania avesse vinto la seconda guerra mondiale? In un immaginario futuro, la Germania ha trasformato l'Inghilterra in un paese nazista. Un uomo cerca di ritrovare la libertà dalla dittatura con atti di estremo terrorismo.

 

Aggiungo poi che il film è tratto da un fumetto di Alan Moore, recentemente rieditato da Rizzoli in collana economica (fino a fine marzo a 9.50€), e che presto sarà editato dalla MagicPress in edicola a 4,90€ (Con formato ridotto)

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Il film parla di un immaginario staus di dittatura nel UK....

Di un immaginaria situazione di pseudo dittatura e di come alla fine un unico individuo cerca di spronare il popolo....

Ribadisco...il film è veramente bello >_>

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L'ho appena visto. Molto forte e condivisibile negli ideali. Ha il merito di proporre un ragionamento diverso che porti anche a criticare molti aspetti della nostra società.

 

Lo consiglierei a qualcuno che scrive su queste pagine.. ;) Ma non innesco polemiche andando oltre.

 

Un pò campato in aria. Ma molto poetico e caricante!

L'uscita del film, è stata posticipata di diversi mesi, a causa degli attentati di Londra. Son contento non l'abbiano censurato.

 

Credo ci rimuginerò molto a lungo su questa pellicola.

La prima edizione del fumetto di Moore è difficilmente reperibile (e comunque a prezzi esorbitanti!).

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l'ho visto ieri sera col mio ragazzo, e ci è piaciuto molto. si, fa pensare su certi aspetti della socetà attuale. curioso il fatto che nel film gli USA non esistano più...

 

La frase della locandina è toccante.. "il popolo non dovrebbe temere il proprio governo. I governi dovrebbero temere il popolo"...

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La frase della locandina è toccante.. "il popolo non dovrebbe temere il proprio governo. I governi dovrebbero temere il popolo"...

 

Dovrebbe essere una cosa scontata, ma invece...

Profonda la riflessione sull'infusione delle paure, come sistema di controllo. Mi sovviene una song di De Andrè: "Qui chi non terrorizza, si ammala di terrore.."

 

Sulla locandina c'era anche un'altra didascalia: "LIBERTA', SEMPRE!"

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Il film oltre a essere ricco di tematiche del tutto attuali come la critica al totalitarismo e a politiche sbagliate da parte di stati guidati da dittatori si impone sia per potenza visiva che per sceneggiatura.

Ricco di riferimenti letterari alla letteratura teatrale inglese che non lo vanno a penalizzare in pesantezza ma che anzi rendono l'atmosfera tesa a dir poco allegra .

Musica firmata da Dario Marianelli che dal mio punto di vista sta emergendo sempre più per quanto riguarda la composizione di colonne sonore (ricordiamo la candidatura all'oscar per Orgoglio e Pregiudizio).

Superate le considerazione di carattere tecnico mi soffermerei sulle tematiche che riguardano un pò più da vicino il "nostro" mondo , la lotta contro gli omosessuali perpetuata dal regime immaginario filo nazista dell'Inghilterra del 1997 presentata nel film.

Il discorso viene introdotto dalle lettere autobiografiche della ex vicina di cella di V. conosciuta come Valerie.

Non sono riuscita a trovare di meglio se non la versione inglese di questa lettera,tenete presente che quella che vado a riportare non è la versione presentata nel film ma quella del fumetto di Alan Moore che è a mio parere più completa.

 

 

I don't know who you are. Please believe. There is no way I can convince you that this is not one of their tricks. But I don't care. I am me, and I don't know who you are, but I love you.

 

 

I have a pencil. A little one they did not find. I am a women. I hid it inside me. Perhaps I won't be able to write again, so this is a long letter about my life. It is the only autobiography I have ever written and oh God I'm writing it on toilet paper.

 

I was born in Nottingham in 1957, and it rained a lot. I passed my eleven plus and went to girl's Grammar. I wanted to be an actress.

 

I met my first girlfriend at school. Her name was Sara. She was fourteen and I was fifteen but we were both in Miss. Watson's class. Her wrists. Her wrists were beautiful. I sat in biology class, staring at the picket rabbit foetus in its jar, listening while Mr. Hird said it was an adolescent phase that people outgrew. Sara did. I didn't.

 

In 1976 I stopped pretending and took a girl called Christine home to meet my parents. A week later I enrolled at drama college. My mother said I broke her heart.

 

But it was my integrity that was important. Is that so selfish? It sells for so little, but it's all we have left in this place. It is the very last inch of us. But within that inch we are free.

 

London. I was happy in London. In 1981 I played Dandini in Cinderella. My first rep work. The world was strange and rustling and busy, with invisible crowds behind the hot lights and all that breathless glamour. It was exciting and it was lonely. At nights I'd go to the Crew-Ins or one of the other clubs. But I was stand-offish and didn't mix easily. I saw a lot of the scene, but I never felt comfortable there. So many of them just wanted to be gay. It was their life, their ambition. And I wanted more than that.

 

Work improved. I got small film roles, then bigger ones. In 1986 I starred in "The Salt Flats." It pulled in the awards but not the crowds. I met Ruth while working on that. We loved each other. We lived together and on Valentine's Day she sent me roses and oh God, we had so much. Those were the best three years of my life.

 

In 1988 there was the war, and after that there were no more roses. Not for anybody.

 

In 1992 they started rounding up the gays. They took Ruth while she was out looking for food. Why are they so frightened of us? They burned her with cigarette ends and made her give them my name. She signed a statement saying I'd seduced her. I didn't blame her. God, I loved her. I didn't blame her.

 

But she did. She killed herself in her cell. She couldn't live with betraying me, with giving up that last inch. Oh Ruth. . . .

 

They came for me. They told me that all of my films would be burned. They shaved off my hair and held my head down a toilet bowl and told jokes about lesbians. They brought me here and gave me drugs. I can't feel my tongue anymore. I can't speak.

 

The other gay women here, Rita, died two weeks ago. I imagine I'll die quite soon. It's strange that my life should end in such a terrible place, but for three years I had roses and I apologized to nobody.

 

I shall die here. Every last inch of me shall perish. Except one.

 

An inch. It's small and it's fragile and it's the only thing in the world worth having. We must never lose it, or sell it, or give it away. We must never let them take it from us.

 

I don't know who you are. Or whether you're a man or a woman. I may never see you or cry with you or get drunk with you. But I love you. I hope that you escape this place. I hope that the world turns and that things get better, and that one day people have roses again. I wish I could kiss you.

 

Valerie

 

Ecco...dopo averla letta non posso fare a meno di essere commossa ancora una volta dalle parole e dal messaggio che esse inviano.

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Ecco...dopo averla letta non posso fare a meno di essere commossa ancora una volta dalle parole e dal messaggio che esse inviano.

 

Si, è davvero stupenda quella parte ! Questo filone della violenza giustificata mi è sempre piaciuta.

Io l'ho visto Domenica scorsa con il mio migliore amico e devo dire che ha superato le mie aspettative, poichè mi aspettavo la solita americanata dove il super-eroe salvava il mondo...beh in effetti il film era simile alle mie aspettative, in alcuni punti era molto simile a 1984 di cornwell, ma è stato girato molto bene, lo consiglio.

 

per chi ha letto il romanzo grafico, cosa ne pensate ? è stato fatto in modo esauriente ?

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ha detto che è totalmente diverso dal suo romanzo grafico e che non voleva nemmeno mettere il "tratto dal romanzo grafico di" nel film perchè non c'entrava niente con il suo lavoro...ad ogni modo, anche se lui sprona a non andarlo a vedere, credo ne valga la pena.

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Mah... rispetto al romanzo grafico è tutto sommato abbastanza fedele, anche se fa capire molto molto meno del modo reale in cui ragiona v, e anche di evey se vogliamo...

Alcune cose son diverse (e anche un bel po', tipo gente che non uccide nel romanzo che invece uccide nel film... anche se sembra fare poca differenza in realtà cambia molto. Perchè nel romanzo le 'pene' che infligge sembrano effettivamente paragonate alle responsabilità, nel film invece a parte la dottoressa che lascia morire senza soffrire gli altri li uccide sempre allo stesso modo).

L'inizio stesso è un po' diverso, è direttamente il parlamento ad esplodere, non c'è la storia delle maschere distrubuite e la gente che scende in piazza ecc ecc ecc

E soprattutto nel film non si capisce perchè la dottoressa lo riconosce quando vede la rosa.

C'è dell'altro che ora non ricordo... comunque la differenza maggiore che io ho trovato è proprio nel senso 'filosofico' del tutto. V nel fumetto ha certe idee dall'inizio, e insegna lentamente (e in modo del tutto indiretto) queste sue teorie ad evey, nel film sembra tutto piu' casuale in alcuni punti, come anche la sua morte. I(l fumetto lascia intendere che v non solo sappia di andare a morire, ma che voglia e debba, perchè il suo tipo di lotta ha avuto fine, dopo di lui ci sarà bisogno di un altro V, ma un V ricostruttore.

 

Il film comunque mi è piaciuto, e molto, consiglio il fumetto a tutti, e consiglio quello da 4.90 non ricolorato, a mio avviso rende molto meglio.

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  • 2 weeks later...
  • 3 months later...

Poi c'è anche una canzone bellissima di Cat Power che mi farà sempre ricordare Carlo...è quella che si sente mentre ballano nel bunker di V

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  • 4 years later...

Non posso non ripescare la discussione sul mio film preferito!

Le citazioni che amo sono praticamente infinite, trovo geniale ogni singola cosa, perfino nell'adattamento italiano (che solitamente è costretto a cambiare qualcosa per l'impossibilità di riportare gli stessi "suoni" associati agli stessi significati), partendo dalla presentazione di V, con tutte le parole chiave che cominciano con la lettera V, per arrivare al finale, dove

sotto le maschere sono nascoste tutte le vittime delle ingiustizie compiute dal governo.

 

Il monologo, poi, lo trovo veramente spettacolare.

Non sto a incollare ogni singola citazione che trovo splendida, sono quasi tutte leggibili a questo link ( http://it.wikiquote.org/wiki/V_per_Vendetta ); ne metto solo una, forse la mia preferita in assoluto: "Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno".

 

Aggiungo pure la traduzione della lettera di Valerie, presa dal fumetto (quella postata proprio qui su), che come già detto è un po' diversa da quella del film...

 

"Non so chi sei. Ti prego di credermi. Non c'è modo di convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi importa. Io sono io, e non so chi sei tu, ma ti amo. Ho una matita, piccola, che non hanno trovato. Sono una donna. Me la sono nascosta dentro. Forse non potrò più scrivere, e questa è una lunga lettera sulla mia vita. È l'unica autobiografia che mai scriverò e Dio mio la sto scrivendo sulla carta igienica.

 

Sono nata a Nottingham, nel 1957, e pioveva sempre. Passai l'esame di ammissione e andai al classico femminile, volevo fare l'attrice.

Conobbi la mia prima ragazza a scuola. Si chiamava Sara. Aveva quattordici anni e io quindici, ma eravamo tutte e due nella classe di Miss Watson.

I suoi polsi. Quanto erano belli i suoi polsi.

Sedevo nell'aula di biologia e fissavo il feto di coniglio nel barattolo, mentre Mr. Hird diceva che era una fase adolescenziale che la gente superava... Sara la superò. Io no.

Nel 1976 smisi di fingere e portai a casa una ragazza di nome Christine per farle conoscere i miei. Una settimana dopo andai a Londra, e mi iscrissi all'accademia. Mia madre diceva che le avevo spezzato il cuore... ma era importante la mia integrità. È tanto da egoisti? Si vende per così poco, ma è tutto ciò che ci resta qui dentro. È il nostro ultimo centimetro... ma in quel centimetro, siamo liberi.

 

Londra. Ero felice a Londra. Nel 1981 ebbi la parte di Dandini nella Cenerentola. Il mio primo lavoro di repertorio. Il mondo era strano e attivo e intenso, con pubblici invisibili dietro i riflettori roventi e quel fascino che ti toglie il fiato. Era eccitante e solitario. La sera andavo al Gateways o in un altro club, ma ero riservata e non facevo subito conoscenza. Frequentai quell'ambiente, ma non mi ci sono mai sentita a mio agio. Tante di loro volevano solo essere gay. Era la loro vita, la loro ambizione, il loro unico argomento. E io volevo altro.

Il lavoro andò meglio. Ebbi piccoli ruoli cinematografici, poi ruoli più grossi.

Nel 1986 fui la protagonista di "Le pianure di Sale". Conquistò molti premi, ma non il pubblico.

Conobbi Ruth lavorando su quel film. Ci amavamo. Vivevamo insieme, e il giorno di San Valentino mi mandava le rose e, Dio mio, quante cose avevamo. Furono i tre anni migliori della mia vita.

Nel 1988 ci fu la guerra... e dopo la guerra non ci furono più rose. Per nessuno.

Nel 1992, dopo il cambio al governo, iniziarono a fare retate di gay, presero Ruth mentre era in cerca di cibo.

Perché hanno tanta paura di noi?

La bruciarono con le sigarette e la costrinsero a fare il mio nome. Lei firmò una dichiarazione in cui diceva che l'avevo sedotta. Non gliene feci una colpa. Dio. L'amavo. Non gliene feci una colpa. Ma lei sì. Si uccise in cella. Non poteva vivere dopo avermi tradita, dopo aver rinunciato a quell'ultimo centimetro. Oh Ruth.

Sono venuti a prendermi. Mi hanno detto che tutti i miei film sarebbero stati bruciati. Mi hanno rasato a zero, poi hanno spinto la mia testa in un water e hanno fatto battute sulle lesbiche. Mi hanno portato qui e mi hanno dato dei farmaci. Non sento più la lingua. Non riesco a parlare.

L'altra omosessuale, Rita, è morta due settimane fa. Immagino che morirò presto. Strano che la mia vita debba finire in un posto tanto terribile, ma per tre anni ho avuto rose e non ho chiesto scusa a nessuno.

Morirò qui. Morirà ogni centimetro di me... tranne uno.

Uno.

È piccolo ed è fragile ed è l'unica cosa al mondo che valga la pena avere.

Non dobbiamo mai perderlo, o venderlo, o darlo via. Non dobbiamo mai permettere che ce lo tolgano.

Non so chi sei, né se sei uomo o donna. Forse non ti vedrò mai. Non ti abbraccerò, né piangerò con te, né mi ubriacherò mai con te. Ma ti amo.

Spero che tu scappi da qui. Spero che il mondo cambi e che le cose migliorino, e che un giorno la gente abbia di nuovo le rose.

Vorrei baciarti.

 

Valerie"

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Guest JackSkellington

Io amo questo film, soprattutto la presentazione iniziale di V... :sisi:

Questa specie di nazismo moderno, con un'Inghilterra completamente ghettizzata...Penso che se si possa raggiungere la perfezione in un film questo c'è molto vicino!!!!

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...bel film (...anche se non è il mio film preferito)...  da citare che la sceneggiatura (oltre che la produzione) è dei fratelli Wachowski, già sceneggiatori e registi della triologia di Matrix...

 

Larry Wachowski, fratello di Andy Wachowski, è in realta una transgender che si chiama Lana Wachowski.  :sisi:

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Andy_Wachowski

 

 

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  • 4 years later...
LocoEmotivo

Bah, io l'ho trovato abbastanza scialbo.

Cioè, liscia alla grande la forza distruttiva del fumetto e non la sostituisce con un'altra: resta così, a metà. Con quel finale "positivo" laddove di positivo, nel graphic novel, non c'era un bel niente... Quanto mi ha dato fastidio quella maschera indossata da tutti!

No, no: cassato. Alla grande.

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Bah, io l'ho trovato abbastanza scialbo.

Cioè, liscia alla grande la forza distruttiva del fumetto e non la sostituisce con un'altra: resta così, a metà. Con quel finale "positivo" laddove di positivo, nel graphic novel, non c'era un bel niente... Quanto mi ha dato fastidio quella maschera indossata da tutti!

No, no: cassato. Alla grande.

 

Vero un filmaccio, la rivoluzione in salsa disney semplificata per venire incontro alle capacità mentali dei quattordicenni, del fumetto, invece non so nulla

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LocoEmotivo

del fumetto, invece non so nulla

E allora rimedialo appena puoi, caro, perché nel suo potenziale onirico e immaginifico è potentissimo, denso, appassionante e molto, molto meno banale.

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  • 4 months later...

Per me rimane un capolavoro, ma il fumetto è 23232.898888 periodico volte superiore.

L'ho amato da subito, e il fumetto, letto subito dopo, mi prese subito, tutt'oggi lo apro a caso e inizio a rileggerlo.

Interpretazioni ottime, una delle poche veramente veramente belle della sopravvalutata Portman (è brava, ma mi hanno rotto i suoi fan). Hugo Weaving era una scelta azzeccatissima e saper recitare con una maschera non è da tutti.

La regia è buona, che in realtà è di un signor nessuno e non dei Wachowski ma la cosa veramente stupefacente è l fotografia, he non è eccezionale di per sé, ma è particolare per la sua capacità di dare espressività ad una maschera.

Insomma, anche se nel fumetto lui è un pazzo forte e resistente ma più di tutto fortunato (la pistola scarica di Almond) e nel film un supereroe geneticamente modificato con la mega backstory tragicona delle ustioni sfiguranti, mi è entrato comunque nel cuore. Cosa inevitabile è che nel film il sesso era chiaro mente nel fumetto non sapevamo il suo genere. 

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